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I Gay-Pride


Cosgrove

Siete mai stati a un Pride?  

141 members have voted

  1. 1. Siete mai stati a un Pride?

    • Sì, una sola volta
      35
    • Sì, diverse volte
      63
    • No, mai
      80
    • No, e penso che non andrò mai
      36
    • No, ma quest'anno andrò
      36


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Solo che quello che dici, Faith,

è un ottimo motivo per andarci in jeans e maglietta;

non vedo come possa essere un movente per non andare...

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vedi io non ho assolutamente nulla contro i partecipanti carnevaleschi, il fatto è che credo che vista l'importanza di quello che attraverso il pride si vuole ottenere sia necessario un atteggiamento diverso, un esempio su tutti: gli stessi travestiti credo che nella vita di tutti i giorni pur vestendo in relazione al proprio sentire abiti femminili non si fregino di piume o eccessi simili, credo sarebbe meglio in queste occasioni cercare di liberarsi di quella che è la macchietta dell'immaginario collettivo e mostrarsi tutti nella propria quotidianità, sarebbe bellissimo non servire su un piatto d'argento ai media quelle immagini che poi vediamo su tg e simili e che non fanno altro che portare avanti l'immagine di cui sopra.

 

ripeto quello che ho scritto più sopra:

Quando hai il potere mediatico contro di te il modo in cui ti comporti è indiferrente. Anche se i partecipanti ai Pride fossero tutti in giacca e cravatta e marciassero in formazione militare basterebbe che qualcuno si accendesse una sigaretta perchè il giorno dopo i giornali scrivessero che i manisfestanti spargono fumi tossici per la città. Non bisogna farsi scoraggiare perchè primo o poi la verità viene sempre fuori.

 

I gay per la lotta per i diritti hanno sempre avuto tre strumenti: il coming out, i Pride e i media. In Italia i media remano contro lo sappiamo, ma non andare ai pride serve solo ad aiutare chi sostiene che la priorità del paese sono i temi del family day dove partecipano "un milione di persone"

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Solo che quello che dici, Faith,

è un ottimo motivo per andarci in jeans e maglietta;

non vedo come possa essere un movente per non andare...

 

hai ragione ma solo in parte, non ci vado (e ovviamente non nego che potrei cambiare idea) per non vedere certe scene, che ripeto, possono andarmi bene e piacermi anche quando sto al village, ma non in un momento che a mio avviso dovrebbe essere vissuto con un atteggiamento diverso

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io c sono andato x la prima volta il 30 maggio a napoli...un'esperienza unika, da RIFARE assolutamente :asd: x andarci ho dovuto inventà na serie d balle strastosferike sia ai miei ke ai miei amici. mi sono sentito davvero bene, finalmente in kontatto con i miei "fratelli" froci :eek: :) avrei voluto andare anke a roma, ma non avevo la compagnia... sarà x l'anno prossimo :D

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ho votato no, e penso che non andrò mai... ogni volta che si tocca l'argomento nei forum in cui scrivo mi ritrovo sempre a discutere con qualcuno quindi per il quieto vivere mi limito a dare solamente risposta al sondaggio  :eek:

 

Perchè non andrai mai? Sei una "velata"?

 

velata? direi proprio di no, non sono dichiarato con il mondo intero ma i miei amici/amiche sanno tutti o quasi di me e mi capita di frequentare locali/ambienti gay... il mio problema con i gay pride non è ovviamente di tipo ideologico, non condivido invece il modo in cui viene realizzato, non credo che una carnevalata sia consona alla rivendicazione di diritti fondamentali della persona

 

Come dissi tempo fa l'obiezione della "carnevalata" viene mossa sempre da chi non ci è mai stato: io stesso la prima volta che ci andai mi stupii nel constatare che il 99% dei partecipanti erano persone vestite in modo normalissimo  e gli eccessi davvero pochi, mentre in tv e sui media, per gettare merda, fanno vedere solo ed esclusivamente quelli, come se, parlando di una manifestazione etero, mostrassero solo i partecipanti vestiti da ridicoli... e purtroppo ci riescono, visto che tanta gente anche gay si fa l'idea della "carnevalata" proprio vedendo quei servizi, e non vedendo con i propri occhi. :asd:

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Solo che quello che dici, Faith,

è un ottimo motivo per andarci in jeans e maglietta;

non vedo come possa essere un movente per non andare...

 

hai ragione ma solo in parte, non ci vado (e ovviamente non nego che potrei cambiare idea) per non vedere certe scene, che ripeto, possono andarmi bene e piacermi anche quando sto al village, ma non in un momento che a mio avviso dovrebbe essere vissuto con un atteggiamento diverso

 

Se non ci sei mai andato come fai a sapere che scene vedresti?

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non credo che una carnevalata sia consona alla rivendicazione di diritti fondamentali della persona

 

se tutti i gay che pensano che il Gay Pride sia una carnevalata ci andassero e si comportassero normalmente, i partecicanti "carnevaleschi" sarebbero lo 0,1%

 

I partecipanti carnevaleschi sono già lo 0,1%... se ci andassero anche quelli che dici tu, i giornalisti televisivi cadrebbero in disperazione; probabilmente pagherebbero degli attori da vestire da catwoman per fare i loro servizi...

 

 

 

In realtà io penso che i loro motivi siano 2: il primo è compiacere il vaticano e i suoi sgherri in parlamento diffamando gli omosessuali; il secondo è che i cameraman e i fotografi sono in massima parte etero e quindi si eccitano a fotografare le trans nude o seminude... le vanno a cercare in mezzo al corteo perché la loro vita coniugale fa schifo: un altro esempio della disgrazia della condizione eterosessuale...

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non credo che una carnevalata sia consona alla rivendicazione di diritti fondamentali della persona

 

se tutti i gay che pensano che il Gay Pride sia una carnevalata ci andassero e si comportassero normalmente, i partecicanti "carnevaleschi" sarebbero lo 0,1%

 

I partecipanti carnevaleschi sono già lo 0,1%... se ci andassero anche quelli che dici tu, i giornalisti televisivi cadrebbero in disperazione; probabilmente pagherebbero degli attori da vestire da catwoman per fare i loro servizi...

 

 

 

In realtà io penso che i loro motivi siano 2: il primo è compiacere il vaticano e i suoi sgherri in parlamento diffamando gli omosessuali; il secondo è che i cameraman e i fotografi sono in massima parte etero e quindi si eccitano a fotografare le trans nude o seminude... le vanno a cercare in mezzo al corteo perché la loro vita coniugale fa schifo: un altro esempio della disgrazia della condizione eterosessuale...

 

 

Quoto.

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Faith obiettivamente tutto quello che hai scritto finora sono scuse, e sono state gia' ampiamente smontate dagli altri utenti.

Non ti piacciono le carnevalate: cosa stai facendo, TU, per eliminare questo stereotipo che gay pride = carnevalata? (niente)

Non ti piacciono le scene che vedresti: come fai a sapere che scene vedresti se non ci sei mai andato?

 

Eccetera eccetera eccetera.

UNA sola osservazione che fai e' corretta:

inoltre non sopporto l'ipocrisia di fondo di chi ci va tanto per divertirsi, senza sentire il peso di quelle che sono le ingiustizie che subiamo, come il non poterci sposare, c'è una barca di gente alla quale del matrimonio non gliene può fregare di meno ma sta li in mutande a ca**eggiare! mha  :eek:

ma invece di vederla a questo modo perche' non pensi che in fin dei conti anche quelli a cui non frega del matrimonio stanno comunque li' a fare numero, ed e' comunque un bene perche' i numeri devono essere il piu' alti possibile?

 

Inoltre fai un errore di fondo a pensare che sono solo gli "smutandati" a cui non frega delle ingiustizie subite. Ti garantisco che e' pieno di gente anche tra quelli in jeans e maglietta che se ne fregano.

 

Quindi ricapitolando: il tuo cuore e' nel posto giusto, e ti frega delle cose giuste: perche' non vai?

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I partecipanti carnevaleschi sono già lo 0,1%... se ci andassero anche quelli che dici tu, i giornalisti televisivi cadrebbero in disperazione; probabilmente pagherebbero degli attori da vestire da catwoman per fare i loro servizi...

 

In realtà stiamo dicendo la stessa cosa.

 

In realtà io penso che i loro motivi siano 2: il primo è compiacere il vaticano e i suoi sgherri in parlamento diffamando gli omosessuali; il secondo è che i cameraman e i fotografi sono in massima parte etero e quindi si eccitano a fotografare le trans nude o seminude... le vanno a cercare in mezzo al corteo perché la loro vita coniugale fa schifo: un altro esempio della disgrazia della condizione eterosessuale...

 

Aggiungerei che le scene che i giornali mostrano in qualche modo confortano i lettori omofobi che in un certo modo si sentono in colpa, così possono sempre convinersi che non sono loro a essere omofobi ma sono i gay ad essere strambi.

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ho votato no, e penso che non andrò mai... ogni volta che si tocca l'argomento nei forum in cui scrivo mi ritrovo sempre a discutere con qualcuno quindi per il quieto vivere mi limito a dare solamente risposta al sondaggio  :)

 

Perchè non andrai mai? Sei una "velata"?

 

velata? direi proprio di no, non sono dichiarato con il mondo intero ma i miei amici/amiche sanno tutti o quasi di me e mi capita di frequentare locali/ambienti gay... il mio problema con i gay pride non è ovviamente di tipo ideologico, non condivido invece il modo in cui viene realizzato, non credo che una carnevalata sia consona alla rivendicazione di diritti fondamentali della persona

 

Come dissi tempo fa l'obiezione della "carnevalata" viene mossa sempre da chi non ci è mai stato: io stesso la prima volta che ci andai mi stupii nel constatare che il 99% dei partecipanti erano persone vestite in modo normalissimo  e gli eccessi davvero pochi, mentre in tv e sui media, per gettare merda, fanno vedere solo ed esclusivamente quelli, come se, parlando di una manifestazione etero, mostrassero solo i partecipanti vestiti da ridicoli... e purtroppo ci riescono, visto che tanta gente anche gay si fa l'idea della "carnevalata" proprio vedendo quei servizi, e non vedendo con i propri occhi. :ghgh:

 

d'accordissimo :ghgh: anzi, devo ammettere che al pride d napoli c'erano anche degli etero.

 

a mio parere, il pride non deve essere una sorta d ghettizzazione gay, ma un evento che unisca persone sessualmente e culturalmente diverse al dialogo

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Sì ed è stato molto più pacato di certi che si fanno in altre grandi città. Preferisco una maniffestazione tranquilla in cui la gente viene a manifestare e non a mostrare il suo ilarizzato orgoglio.

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d'accordissimo :ghgh: anzi, devo ammettere che al pride d napoli c'erano anche degli etero.

 

a mio parere, il pride non deve essere una sorta d ghettizzazione gay, ma un evento che unisca persone sessualmente e culturalmente diverse al dialogo

 

 

Infatti anche al pride di roma c'erano molti etero, anche famiglie intere ed anziani

 

 

(corretto il quote a cui mancavano dei pezzi) :)

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Non sono mai andato ad un gay pride.

 

Primo perchè sono sempre strapieno di lavoro e il poco tempo libero lo dedico al mio ragazzo e mi piace stare solo con lui. Infatti non andiamo quasi mai (posso dire mai) in locali / discoteche / ritrovi vari / feste anche di amici perchè siamo tutti e due piuttosto "orsi".   

 

Secondo perchè condivido le riserve di Faith. 

Non discuto che i gaypride siano al 99,99% fatti da gay che si vestono e sfilano come persone normali e non da gay ai quali piace fare i buffoni nella carnevalata. Però è un fatto che lo 0,1% è diventato rappresentativo di tutti e questo non è giusto. Infatti  tutti quelli che non ne vogliono sapere lo presentano come una carnevalata disgustosa e non è facile smentirli quando le foto e i resoconti giornalistici guardano solo a quel 0,1%.

 

Se un gay ha una concezione della gayezza come travestitismo, buffoneria, carnevalata e simili ha tutto il diritto di esternarsi come vuole (anche se i limiti della decenza non dovrebbero comunque essere superati). Però anche io ho il diritto a esternare la mia concezione e a non vederla soffocata dalla sua. Certo non è colpa sua se i giornalisti fotografano lui e non me. Però è un fatto che stanno dietro a lui e non a me perchè nella loro visione stereotipata del gay lui rientra e io no o comunque lui fà notizia io no.

 

Quindi perchè dovrei andare a una manifestazione che so già che sarà rappresentiva di quel 0,1% del mondo gay in cui io non mi riconosco?

L'obiezione "vai anche te così ila carnevalata non prevarrà" mi sembra deboluccia perchè se prevale la carnevalata con lo 0,1% di pagliacci mi chiedo quale dovrebbe essere la percentuale per fare che non prevalga più.

 

Forse si potrebbe dividere le manifestazioni tra quelli che hanno una certa concezione della gayezza e quelli che ne hanno un'altra. In fondo anche ai cortei politici o sindacali se alcuni hanno idee diverse sono invitati a manifestare in altri spazi e/o giorni senza per questo togliere il diritto di manifestazione e di parola a nessuno.

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Certo non è colpa sua se i giornalisti fotografano lui e non me. Però è un fatto che stanno dietro a lui e non a me perchè nella loro visione stereotipata del gay lui rientra e io no o comunque lui fà notizia io no.

 

Lo hai detto tu stesso: non è colpa sua. Quindi perché non te la prendi piuttosto coi giornalisti?

se vogliamo vedere il problema sin dalla radice e rintracciare la causa di tutto guardiamo chi è che comanda i giornalisti e chi è che comanda l'opinione pubblica in Italia... La chiesa e il tradizionalismo. Una volta individuata quindi la causa del problema, chiediamoci cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo per fermare il problema stesso: se consideriamo troppo infimo andare al pride stesso (non sia mai!) allora vediamo di fare qualcosa per fermare le istituzioni e la mentalità che lo presentano a tutti i costi come demone, come pagliacciata: per esempio sbattezzarci, o evitare di seguire i dogmi e i tradizionalismi della cultura italiana. Troppo comodo dire: il pride non mi piace e perciò non ci vado, però lo vorrei diverso e vorrei che i giornalisti lo presentassero diversamente.

 

Forse si potrebbe dividere le manifestazioni tra quelli che hanno una certa concezione della gayezza e quelli che ne hanno un'altra.

 

Certo... Già la comunità gay non esiste, ed è spaccata per duemila motivi (divisioni politiche, cioè chi vota cosa, divisioni di chi vuole diritti civili e chi invece non gliene frega niente, etc) e vogliamo metterci anche a fare una cernita di chi va a questo pride e chi va a quest'altro? I giornalisti, gli stessi che ci tengono a far vedere che al pride ci sono solo sgallettate, ci sguazzano anche a giocare al ribasso sui numeri di quante persone effettivamente partecipano alle manifestazioni.

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Sia detto con tutto il rispetto Mario1944...

 

Ma se non vai al pride e non frequenti praticamente mai locali gay di nessun

genere non ti viene il sospetto che forse il problema sia pure il tuo e non del

pride?

 

Tu dici che solo lo 0,1% di persone che partecipa al pride vuol fare il buffone,

scrivi così perchè forse temi di farci arrabbiare e metti un numero risibile, talmente

irrisorio che l'idea stessa di due manifestazioni separate sarebbe ridicola.

 

A questo punto io ti chiedo cosa intendi per "buffone" perchè se intendi un

ventenne allegro che balla e canta con una pettinatura strana, magari con

capelli tinti di blu...qualche borchia o cose del genere, beh quel ventenne un

po' d'anni fa lo sono stato pure io.

 

Eppure sono da sempre ritenuto persona più che seria...

 

Voglio dire che l'atmosfera festosa, soprattutto se da giovani o giovanissimi

si partecipa al pride in un gruppo di amici e se ne fa anche un evento, mi pare

meritoria e liberatoria, oserei dire necessaria. Se per te questo rientra nel concetto

di buffonata o cosa fuori dalla decenza a quel punto la percentuale cresce...

 

Ma vorrei dire anche...per fortuna!

 

Poi ovviamente quando si accumulano sulle spalle un certo numero di pride e

ahimè di anni, magari si è più "normali" o forse si vuole far apparire anche la

quotidianità della propria vita e non solo la gayezza da locale.

 

Ma in ogni caso al pride si partecipa nella misura in cui la manifestazione

è sentita, ci si sente parte di un tutto e NON degli estranei messi a disagio.

Perchè? Perchè io quel ventenne sul carro che si diverte con amici o persone

della sua associazione lo riconosco...so cosa prova, perchè lo sono stato pure io.

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A mio parere, da omosessuale "dell'altro schieramento", chi non frequenta locali non ha problemi, solamente non si sente attratto da quel genere di cose. Chi c'è stato li ha descritti come luoghi in cui è presente un forte tasso di flirtaggio. La situazione cambierà da locale a locale ma sinceramente semmai volessi andare in discoteca (cosa altamente improbabile) o in un pub preferirei che fosse un ambiente pacato. Credo che ci sia molta gente che la pensa come me. Non bisogna quindi demonizzare chi non frequenta locali gay e magari li denigra.

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Non frequentare un locale non e' la stessa cosa che non andare a un pride... il locale attira un certo tipo di persone, con determinati gusti, che sono (rivoltando il tuo esempio), persone a cui magari piace il casino, un ambiente vitale, fare caciara... il contrario dell'ambiente pacato che attira te (e anche me).

 

Ma il pride non e' rivolto a uno specifico tipo di persone, anzi tutto il contrario: e' talmente omnicomprensivo che ci possono andare pure gli etero.

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Hitam, non vedo come tu possa vedere una demonizzazione in chi pone una domanda

del tipo: "non ti viene il sospetto che forse il problema sia pure il tuo?"

 

Chi non va al pride in genere non frequenta neanche il mondo delle associazioni

Con questo cadono anche le iniziative culturali associative: feste bear, corali gay

gruppi gay di bikers, squadre di nuoto o pallavolo, gruppi giovanili, festival cinematografici

a tema...certo siamo indietro rispetto ad altri paesi ma ora di iniziative iniziano ad esserci

 

Togli poi tutti i locali: da quelli finalizzati al sesso o al cruising, alle discoteche fino

ai pub...o bar che sono incasinati come qualunque pub o bar etero.

 

Ebbene arriviamo al paradosso che un gay "serio" per certe persone, non dico per te

che magari sei solo timido o quel che vuoi, è un gay che si limita ad essere gay a letto

 

Poi per non litigare troviamo un bel capro espiatorio, le trans...che poi in realtà

sono spesso viados. Ma chi non viene al pride in realtà, anche se non lo dice

secondo me è infastidito da tutta le parata

 

Allora e poi non intervengo più...i discorsi sono due:

--come il pride viene rappresentato dagli etero alla pubblica opinione etero

--come il pride è ed i motivi veri per i quali certi gay non partecipano

 

Il gay che non partecipa o mi dice che gli etero hanno ragione e allora

siamo tutti buffoni, o mi dice quale altro motivo osta alla sua partecipazione

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Il gay che non partecipa o mi dice che gli etero hanno ragione e allora

siamo tutti buffoni, o mi dice quale altro motivo osta alla sua partecipazione

A volte vorrei che anche sul forum fosse presente un bottone "Like", perche' semplicemente amo la frase qui sopra.

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@ Sweet

Lo hai detto tu stesso: non è colpa sua. Quindi perché non te la prendi piuttosto coi giornalisti?

 

Infatti non me la prendo co lui, dico solo che non voglio essere confuso con lui anche se la colpa non è sua.

 

@ Sweet

Troppo comodo dire: il pride non mi piace e perciò non ci vado, però lo vorrei diverso e vorrei che i giornalisti lo presentassero diversamente.

 

Sai non è che uno solo possa fare molto.... e poi se tutti o quasi i gay  sono d'accordo con il pride così come si tiene e così come è presntato dai giornalisti, non ho mica capito perchè tutti dovrebbero cambiare per fare un favore a me o a Faith.

Noi due o tre ci teniamo la nostra opinione e voi tutti o quasi vi tenete il vostro pride. Viva la maggioranza. E' tanto semplice.

 

@ Sweet

Certo... Già la comunità gay non esiste, ed è spaccata per duemila motivi (divisioni politiche, cioè chi vota cosa, divisioni di chi vuole diritti civili e chi invece non gliene frega niente, etc) e vogliamo metterci anche a fare una cernita di chi va a questo pride e chi va a quest'altro?

 

Non è un dramma avere opinioni diverse...anzi è una ricchezza della società umana.

 

@Hinzelmann

Ma se non vai al pride e non frequenti praticamente mai locali gay di nessun genere non ti viene il sospetto che forse il problema sia pure il tuo e non del pride?

Tu dici che solo lo 0,1% di persone che partecipa al pride vuol fare il buffone, scrivi così perchè forse temi di farci arrabbiare e metti un numero risibile, talmente irrisorio che l'idea stessa di due manifestazioni separate sarebbe ridicola.

 

Forse la preoccupazione di dimostrare che il problema è mio ti ha impedito di leggere gli inetrventi precedenti.

Io mi sono attenuto alle cifre date da coloro che hanno partecipato e che per di più sono favorevoli alla manifestazione (vedi post di Ahriman).

Visto che non ci sono mai andato e che vedo le cose dai TG o dai giornali vi credo sulla parola a voi che siete andati... se poi non è vero sono fatti vostri...

 

Comunque il problema mi sembra sia anche tuo visto che ti scaldi tanto perchè non ci vado.

Io non vado perchè come gay non mi va di essere rappresentato da quella parte dei gay che hanno una visione (che a me sembra) carnevalesca di se stessi.  Quale che sia la loro quantità è un fatto che sia pure per colpa dei giornalisti quelli rappresentino tutti.

 

Io non sono contrario al gay pride, semplicemente non ci vado perchè non mi piace come viene presentato.

Liberi queli a cui piace di andare.

 

Sui locali gay sorvolo non solo perchè non amo i ghetti ma anche perchè di sera ho meglio da fare che andare a stordirmi con musica assordante in posti dove è risaputo (e non sono invenzioni dei giornalisti) che si và solo per rimorchiare. 

Ma anche questo è un fatto di gusti personali: mica chiedo che si chiudano i locali gay.  Vadano quelli che gli piacciono. 

 

@ Hinzelmann

A questo punto io ti chiedo cosa intendi per "buffone" perchè se intendi un ventenne allegro che balla e canta con una pettinatura strana, magari con capelli tinti di blu...qualche borchia o cose del genere, beh quel ventenne un po' d'anni fa lo sono stato pure io.

 

Spero che tu sia abbastanza intelligente per capire che fare il buffone a Carnevale non è lo stesso che farlo in Parlamento. Forse i giovani oggi hanno un'opinione diversa della buffoneria ma ne dubito e comunque mi consolo che Faith, che non sembra certo vecchio, la pensi come me.

Del resto indipendentemente dalle convinzioni non ci siamo (giustamente) scandalizzati per uno che in Parlamento mangiava la mortadella per festeggiare la caduta di Prodi? E guarda che a me Prodi e  il suo governo non piacevano propio...

SECONDO ME una manifestazione per rivendicare i diritti non solo politici ma anche umani dei gay spesso atrocemente offesi dovrebbe avere una certa serietà (non dico ovviamente che dovrebbe essere un funerale). Serietà che mal si concilia con carri ed atteggiamenti carnascialeschi tanto più se sono atteggiamenti di una minoranza minima che diventa poi per un motivo o per un altro rappresentativa di tutti. Punto.

Se a voi piace così niente di male. A me non piace e non ci vado. Starò a far compagnia a Faith.

 

@Hinzelmann

Voglio dire che l'atmosfera festosa, soprattutto se da giovani o giovanissimi si partecipa al pride in un gruppo di amici e se ne fa anche un evento, mi pare meritoria e liberatoria, oserei dire necessaria. Se per te questo rientra nel concetto di buffonata o cosa fuori dalla decenza a quel punto la percentuale cresce...

 

Hai capito benissimo che il problema non è l'atmosfera festosa visto che una festa non è necessariamente un carnevale....

Per definizione in un carnevale si accettano atteggiamenti e abiti ( o non abiti) che nella vita normale anche nei momenti festosi non si acetterebbero.

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Io non mi sono per niente scaldato...le cose che dici tu, le ho lette tante

di quelle volte che ci ho fatto il callo 10 anni fa :D

 

Se ii sembra accaldato uno che antepone "con tutto il rispetto"

ad una domanda in forma dubitativa...per altro attenuata da un "pure tuo",

vuol dire che hai una grossa coda di paglia.

 

Ovviamente parli dei locali gay come ghetti...e come rimorchiatoi

io avevo fatto un elenco completo dei locali, inserendo anche tante

altre possibilità, che tu ometti...ma ci sono. Il Coming Out a Roma il

Piccolo a Firenze o lo Yag solo per citare dei normalissimi Bar. Per non

parlare delle associazioni.

 

Quanto allo 0,1% io so benissimo che in realtà chi non viene al gay pride

è infastidito dall'idea della parata in sè...con i carri etc. etc. e tu me lo

confermi, ma l'ho già letto centinaia di volte...

 

Non ho capito se ritieni che un ragazzo a 20 anni che sfila con un ciuffo tinto di

blu etc. etc. sia un buffone, a prescindere dalla sua intelligenza, ho il sospetto che

tu implicitamente lo ritenga tale....bene allora siamo arrivati alla sostanza del problema

perchè in questo caso al pride i buffoni sono un numero assai più consistente dei soli

viados.

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Non possiamo banalizzare la questione?

Mario1944 non va al Gay Pride perchè egli è di Destra?

Mentre questa manifestazione è organizzata.

partecipata e patrocinata

da associazioni, partiti e istituzioni di Sinistra?

 

A me sembra evidente e non è neanche strano:

se esiste una oggettiva correlazione,

tra il numero dei partecpanti ai Gay Pride

e i diritti acquisiti dalla nazione in cui avviene;

è anche vero che non esistono casi

in cui non sia stata la Sinistra, ma la Destra,

ad estendere i diritti civili, in nessun paese al mondo.

 

Il paradosso esplode quando i gay di Destra e i gay di Sinistra

cercano di rappresentare loro stessi e il modo in cui lo fanno.

A Destra con Malgioglio, Signorini, Dolce & Gabbana.

A Sinistra con Vendola, Mancuso, Vattimo e Zan.

Pensate al povero Cecchi Paone, di Forza Italia e poco carnevalesco

cacciato dal suo stesso partito e dal suo lavoro televisivo....

(O alle differenza tra Luxuria e Platinette;

una che parla di fame nel mondo e l'altra di superdotati...)

 

Andare a un Gay Pride per un gay di Destra

significa capire l'assoluta manipolazione della realtà

che viene compiuta dai media con cui si informa

e scoprire quello che in fondo ha già capito:

se ci fosse un Pride sponsorizzato da D&G e non dalla CGIL

quelli che ballano e poi disertano il dibattito

frequenterebbero il primo già dal principio.

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Ma come si fa a sostenere che non si frequentano certi posti per non ghettizzarsi e poi auspicare la nascita di pride-ghetto per ogni categoria? Uno per i viados, uno per i gay con la cresta, uno per i gay avvocati...

 

Oppure sostenere che il pride non è abbastanza serio per la sua alta missione politica, e poi adottare la politica dello starsene a casa per non rischiare di essere confusi con i viados? Perché, questo è più serio? Forse uno non approva il modo di manifestare di un altro, ma comunque manifesti l'altro almeno sta facendo qualcosa. Quello che invece sta a casa perché gli fa schifo finire nella stessa foto con un travestito con che coraggio osa poi lamentarsi che in Italia non abbiamo ancora parità di diritti? Qualsiasi politica è migliore e dà più risultati del nascondersi in casa propria.

 

Il mondo è bello perché è vario, a condizione che le varie opinioni siano coerenti con se stesse.

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Secondo me il punto della questione per chi è contrario ai gay pride è semplice, i gay vengono rappresentati come effeminati appariscenti. E certe persone non vogliono essere paragonate a degli effeminati appariscenti, dimenticando che essere etero, bisex, velati, virili o quant'altro non rende persone migliori di questi effeminati appariscenti. E' brutto constatare che i primi a fare ragionamenti omofobi sono gli omosessuali stessi.

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I Pride saranno anche belli da vedere (a chi piacciono manifestazioni così) ma a mio parere non servono. Si organizzano, si sfila, si lucra su (con le feste che si tengono dopo) e poi si ritorna nelle tane. Non servono i Pride per smuovere un Paese. Servono persone che s'impegnino davvero per cambiare la situazione.

Non sto ponendo nessuna discriminazione omosessuale, sono stato il primo a criticare gli scioperi della scuola.

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A mio parere i Pride sono comunque utili anche se possono dare un'immagine dei gay che non a tutti piace, innanzitutto perchè fanno sentire la presenza del mondo gay.

Io sono stato quest'anno al Genova pride (mio primo pride), e ho approfittato dell'evento per rimanere a Genova tutto il giorno per visitarla e come me tanti altri, tanto che girando di giorno si vedevano molte coppie gay in giro per la città, come capita in molte città europee mentre da noi non è certo frequente nelle città di provincia.

Per lo meno i genovesi e i turisti quel giorno, che la manifestazione non l'hanno vista attraverso le distorsioni dei media ma personalmente, si saranno resi conto che la maggior parte di noi sono ragazzi e ragazze normalissimi, al di là dei costumi e dei tipi più bizzarri che invece sono i soli a vedersi in tv.

In questo senso può dare comunque un contributo a smuovere il paese, anche se può non essere invece il luogo più adatto a discorsi più seri.

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Io non mi sono per niente scaldato...le cose che dici tu, le ho lette tante

di quelle volte che ci ho fatto il callo 10 anni fa :D

 

Se ii sembra accaldato uno che antepone "con tutto il rispetto"

ad una domanda in forma dubitativa...per altro attenuata da un "pure tuo",

vuol dire che hai una grossa coda di paglia.

 

Ovviamente parli dei locali gay come ghetti...e come rimorchiatoi

io avevo fatto un elenco completo dei locali, inserendo anche tante

altre possibilità, che tu ometti...ma ci sono. Il Coming Out a Roma il

Piccolo a Firenze o lo Yag solo per citare dei normalissimi Bar. Per non

parlare delle associazioni.

 

 

Quoto... purtroppo se uno apre la bocca a vanvera, senza conoscere i posti nè conoscere la differenza che può esserci che so, tra il coming out (pub) e un locale di cruising (aka scopatoio), che cosa ci vogliamo aspettare... è come se io generalizzando mi mettessi a parlare di fisica quantistica (argomento di cui so quasi nulla) , ovvio che direi cazzate

 

 

 

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