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I Gay-Pride


Cosgrove

Siete mai stati a un Pride?  

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  1. 1. Siete mai stati a un Pride?

    • Sì, una sola volta
      35
    • Sì, diverse volte
      63
    • No, mai
      80
    • No, e penso che non andrò mai
      36
    • No, ma quest'anno andrò
      36


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Il problema Ben...è un po' più grave.

 

Nel senso che, quando cerchi di spiegare che le cose

non stanno in certi termini, si capisce che manca proprio

nell'interlocutore la volontà di conoscere e manca perchè

in realtà si vuole essere il più possibile estranei, a quell'aggettivo

"omosessuale", che accompagna il proprio nome.

 

E' un circolo vizioso

 

Poi se chiediamo a Hitam che dalla sua tana non è uscito e

rimprovera a noi di rientrarci come intende cambiare il paese

e chi sono queste persone che dovrebbero farlo al suo posto,

non possiamo ottenere risposta...io a parte scioperi e manifestazioni,

altre forme di lotta politica non conosco, a meno che per tana

non si intenda la clandestinità e la lotta armata...e non come credo

le catacombe...

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Hinze si vede che di politica ne sai ben poco. Politica non è manifestare per strada, politica è impegnarsi per raggiungere obbiettivi concreti attraverso progetti. Per quanto riguarda il tuo giudizio su cosa faccio o non faccio mi sembra ridicolo. Tu non conosci me e ciò che io faccio. Credimi (puoi anche non farlo perchè la cosa non mi interessa poi tanto), per uno che rimane nella tana ho rischiato varie volte di essere malmenato o di essere adocchiato da malavitosi per le cause per cui mi batto. Non mi sembra il caso di parlare di matematica quantistica quando si conoscono solo le operazioni.

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Hinze si vede che di politica ne sai ben poco. Politica non è manifestare per strada, politica è impegnarsi per raggiungere obbiettivi concreti attraverso progetti.

 

Negli altri paesi forse, in Italia, ogni volta che si è ottenuto qualcosa, è stato solo e soltanto grazie a scioperi, manifestazioni, e altre forme di protesta... la politica intesa come progetti e mediazione qui non funziona, per ottenere qualcosa bisogna sempre e solo fare casino, perchè se non fai casino non esisti.

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A me sinceramente non interessano più di tanto i Pride. Si è liberi di agire e di pensare come si vuole, non criticando le azioni ed i punti di vista di chi la pensa diversamente.

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A me sinceramente non interessano più di tanto i Pride. Si è liberi di agire e di pensare come si vuole, non criticando le azioni ed i punti di vista di chi la pensa diversamente.

Cos'e' questa, l'ultima risorsa di chi non sa piu' che dire?

A me piace picchiare i negri e prenderli a sassate. Si e' liberi di agire e pensare come si vuole quindi non puoi criticare le mie azioni e il mio punto di vista.

Prima di scrivere certe cose forse dovreste provare a sentirle nella vostra testa, sentire come suonano.

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Non essere d'accordo con i Pride non è come fare violenza! Certi concetti che fate trapelare dalle vostre frasi sono assurdi. Uno Stato democratico accetta tutte le idee a patto che non siano razziste o violente. L'idea che il Pride non sia la via giusta non mi sembra nè razzista nè violenta. Se poi s'intende come democrazia l'accettare solo determinate idee che ci fanno comodo, non c'è nulla da commentare.

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Si organizzano, si sfila, si lucra su (con le feste che si tengono dopo)

 

 

Non posso diffondere dati, ma non è corretto pensare al pride come occasione per tirar su soldi. Mettiamola così: quest'anno a Torino è entrato in cassa meno di quel che si è speso per organizzare il tutto (e si è andati realmente al risparmio per quanto possibile). Ma va bene così. Per il segnale forte dato all'opinione pubblica (striscione arcobaleno srotolato dal balcone del comune con benestare e patronicio del comune stesso) e per i numeri di partecipanti estranei al mondo glbt. Premetto comunque che nella mia personale visione, avrei preferito una versione del pride analoga a quella del 2007 a Torino, senza corteo (peraltro con un percorso risibile) ma sviluppato attraverso una giornata di stand in piazza delle varie associazioni che hanno potuto illustrare le propie iniziative in modo più completo e appofondito, con uno spazio di confronto (la Living Libay) e uno di spettacolo (palco centrale) per animare un po' il tutto e dare visibilità anche a quel che attira poi pubblico e stampa.

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Ormai a Padova abbiamo il Pride Village,

50 giorni di dibattiti, drag-show e salsiccie

già per il secondo anno consecutivo

e l'idea di fare una manifestazione diurna,

invece di bermi il mio caipirinha di sera

ascoltando Luxuria o parlando con Zan,

mi pare meno fondamentale.

 

Però essere andato a Genova,

ospite di studenti etero che non conoscevo

e aver rivisto amici dispersi

e aver conosciuto nuovi amici.

è stata un'esperienza unica.

 

Figurarsi che al Pride di Roma

i miei amici e i miei ospiti

alla manifestazione non sono neppure andati:

per loro è troppo "borghese":

hanno organizzato 40 anarchici in bici

che - vestiti da donna - hanno sfidato la polizia,

lanciando tacchi a spillo...

figuratevi come sto preso ;)

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@Almadell

Non possiamo banalizzare la questione?

Mario1944 non va al Gay Pride perchè egli è di Destra?

Mentre questa manifestazione è organizzata.

partecipata e patrocinata

da associazioni, partiti e istituzioni di Sinistra?

 

Puoi anche banalizzarla in questo modo se vuoi.  Ma si dà il caso che io non sono di destra. Forse non sono della tua sinistra. In effetti mi sentirei di centro se in Italia da tanto tempo essere di centro non significasse essere un democristiano o giù di lì.

Francamente non ho mai pensato ai gay pride come a manifestazioni specificatamente di sinistra. Adesso lo so. Comunque il problema non sarebbe questo a meno che non fosse sponsorizzata troppo pesantemente da un partito. Ma non mi sembra il caso.

Ritornando al tema e per rispondere anche ad altri, io credo che ognuno abbia diritto di manifestare come vuole nei limiti del rispetto degli altri e della legge. Però non capisco perchè devo andare ad una manifestazione in cui non mi riconosco non tanto forse in se stessa ma per il modo come è presentata al pubblico. 

Mi si dice che non è colpa dei partecipanti se i giornalisti scrivono dello 0,1%.  A parte che sembra che lo 0,1% non sia tanto zero. Comunque anche se fosse (a maggior ragione se fosse un infima minoranza) forse c'è qualcosa che non và se tutti gli altri lasciano che divenga rappresentativa. Forse non dispiace neppure a loro.

 

@Coeranos

Secondo me il punto della questione per chi è contrario ai gay pride è semplice, i gay vengono rappresentati come effeminati appariscenti. E certe persone non vogliono essere paragonate a degli effeminati appariscenti, dimenticando che essere etero, bisex, velati, virili o quant'altro non rende persone migliori di questi effeminati appariscenti. E' brutto constatare che i primi a fare ragionamenti omofobi sono gli omosessuali stessi

 

Infatti non si tratta di essere migliori ma diversi. Se a te piaccciono i maschi e uno dicesse = vi presento il signor Coeranos famoso donniaolo= tu avresti ragione di risentirti non necessariamente perchè ritieni che un omosessuale sia migliore di un eterossessuale ma semplicemente perchè non sei un eterossessuale e se rincorri qualcosa non sono le gonnelle ma i pantaloni.

 

Perchè io dovrei riconoscermi in una manifestazione che presenta (a torto o a ragione) i gay come travestiti e/o effemminati e/o transessuali ecc?

Io non lo sono. Punto. Non mi ritengo migliore o peggiore. Ma non sono come vengono presentati quelli che partecipano ai gay pride.

Ho capito che è uno sbaglio o un abbaglio dei giornalisti (ma è sempre colpa dei giornalisti che non capiscono?). Però è un fatto che i gay che partecipano ai  gay pride siano catalogati così.   

Domandina perfida:

se non approvassero di essere omologati così non pensate che forse si ribellerebbero?

Se nessuno si lamenta forse sono tutti d'accordo e tutti condividono questa omologazione.

Niente di male ovvio perchè ognuno è libero di manifestarsi come si sente.

Però non ditemi che non è vero....

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Vedi Mario,

mi dai l'impressione di essere talmente conservatore

che non andresti a nessuna manifestazione,

quali che fossero le rischieste o il look dei partecipanti.

se non manifesti per i diritti tuoi e del tuo ragazzo,

non credo esistano altre cose per cui lo faresti.

 

La prima volta che andammo a un Gay Pride,

ci andammo proprio per "ribellarci" all'idea

che fossimo tutti così omologabili;

portando il nostro corpo e il nostro abbigliamento

a testimoniarlo. E non ci sono altri modi...

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Io non lo sono. Punto. Non mi ritengo migliore o peggiore. Ma non sono come vengono presentati quelli che partecipano ai gay pride.

Ho capito che è uno sbaglio o un abbaglio dei giornalisti (ma è sempre colpa dei giornalisti che non capiscono?). Però è un fatto che i gay che partecipano ai  gay pride siano catalogati così.    

Domandina perfida:

se non approvassero di essere omologati così non pensate che forse si ribellerebbero?

Se nessuno si lamenta forse sono tutti d'accordo e tutti condividono questa omologazione.

 

Il tuo e' un controsenso e te lo dimostro con un esempio personale. Io non sopporto il modo in cui la stampa e l'opinione pubblica rappresentano le lesbiche. E' poco politically correct ma non mi piacciono ne' le butch, ne' le androgine ne' chiunque si riempia di piercing in faccia ne' chiunque abbia i capelli tagliati quanto basta che gli si vede la nuca. O qualsiasi combinazione delle condizioni di cui sopra.

Come smentisco quesro luogo comune? Con la mia presenza. Non c'e' veramente nessun altro modo che non con la mia presenza, anzi ancora peggio, se io non partecipassi, starei AVALLANDO la visione distorta dei giornalisti, e non potrei poi lamentarmi di cosa presentano i giornalisti, perche' io ho contribuito a creare quell'immagine con la mia non-presenza

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Domandina perfida:

se non approvassero di essere omologati così non pensate che forse si ribellerebbero?

Se nessuno si lamenta forse sono tutti d'accordo e tutti condividono questa omologazione.

 

Domanda perfida:

Se tu davvero non approvassi l'attuale situazione dei diritti gay in Italia non pensi che forse ti ribelleresti?

Se non ti lamenti forse sei d'accordo e condividi questa discriminazione.

 

 

 

Quello che ti sfugge è che nonostante il nome "gay pride", la manifestazione rappresenta l'intera comunità LGBTQ. Quindi quel famoso 0,1% ha tutto il diritto di esserci e di essere rappresentato.

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Il tuo e' un controsenso e te lo dimostro con un esempio personale. Io non sopporto il modo in cui la stampa e l'opinione pubblica rappresentano le lesbiche. E' poco politically correct ma non mi piacciono ne' le butch, ne' le androgine ne' chiunque si riempia di piercing in faccia ne' chiunque abbia i capelli tagliati quanto basta che gli si vede la nuca. O qualsiasi combinazione delle condizioni di cui sopra.

Come smentisco quesro luogo comune? Con la mia presenza. Non c'e' veramente nessun altro modo che non con la mia presenza, anzi ancora peggio, se io non partecipassi, starei AVALLANDO la visione distorta dei giornalisti, e non potrei poi lamentarmi di cosa presentano i giornalisti, perche' io ho contribuito a creare quell'immagine con la mia non-presenza

 

 

Quoto

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Sbagliate tutti. Ha ragione mario, invece.

Eccole, le manifestazioni SERIE, dove va la gente PERBENE, dove non si fanno CARNEVALATE:

 

1936NurembergRally%5B1%5D.jpg

width=600 height=475http://blogs.warwick.ac.uk/images/michaelwalford/2006/10/06/triumph_of_the_will_stadium_shot.jpg?maxWidth=800&maxHeight=600[/img]

rpt38b.jpg

(notare l'assenza di viados)↓

SuperStock_1443-610.jpg

 

 

 

E niente più slogan buffoneschi come "PARITÀ, DIGNITÀ LAICITÀ", o "UGUALI DIRITTI PER TUTTI" (roba da effeminati)!

 

L'anno prossimo sarà solo SIEG HEIL!!!!!

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Mha, a quanto discriminazioni voi non siete da meno. Che male c'è ad essere di destra?

Ed a chi ha fatto un delirante raffronto con foto, rispondo che non sono i principi ad essere buffoneschi ma qualcuno sostiente che lo siano i modi.

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MOD TIME: Evitiamo tentativi di flame per favore. Qui il Nazismo non c'entra nulla e non è il caso di tirare in ballo esempi poco calzanti solo per creare scalpore ed accendere gli animi più di quanto lo siano già.

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Mha, a quanto discriminazioni voi non siete da meno. Che male c'è ad essere di destra?

Ed a chi ha fatto un delirante raffronto con foto, rispondo che non sono i principi ad essere buffoneschi ma qualcuno sostiente che lo siano i modi.

 

 

 

Essere di gay ed essere di destra è, per fare esempi, come essere ebrei e al contempo naziskin, o essere di colore e simpatizzanti del ku klux klan: in due parole, incoerenza totale.

 

p.s. porto avanti la discussione: ora usciranno i soliti avocati del diavolo a dire "eh ma la sinistra non ha fatto nulla per i gay".

 

VERO: peccato che tra il non fare nulla e il seminare odio e discriminare (ciò che sistematicamente, da sempre, fa la destra), ci sia di mezzo il mare.

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Mha, a quanto discriminazioni voi non siete da meno. Che male c'è ad essere di destra?

Ed a chi ha fatto un delirante raffronto con foto, rispondo che non sono i principi ad essere buffoneschi ma qualcuno sostiente che lo siano i modi.

 

Comunque io non sono di destra anche se a fronte di uno dell'estrema sinistra posso sembrare di destra. Ma anche uno di destra può sembrare di nisnistra a fronte di uno di estrema destra.

In effetti quanto meno per me il problema non sono i principi ma i modi. 

Ovvio che mi stà bene che a una manifestazione per i diritti dei gay partecipino anche persone che gay non sono (ci mancherebbe!).

Però se alcuni diventano rappresentativi di tutti gli altri (magari non per colpa loro) e per di più lo diventano per modi che non sono i miei, il fatto non mi stà più tanto bene.

Comunque avevo premesso che non partecipo ai gay pride in primis per mancanza di tempo.

Tutta la polemica mi ha fatto venir voglia di andarci per verificare di persona.......

 

Evito polemiche con Ariman perchè il suo post è ingiurioso ma fingo che sia satirico e alla satira si sà tutto è permesso.  Però mi chiedo perchè non abbia postato un corteo sindacale magari di quelli della CGIL o un corteo del vecchio PCI che erano senza dubbio di sinistra ma notoriamente avevano un servizio d'ordine da far invidia a quelli nazisti.

 

Finisco dicendo che se ognuno  può manifestare le sue convinzioni senza freni e senza rispetto del momento e del luogo, non capisco perchè in tanti si sono indignati (giustamente) per la famosa mangiata della mortadella in parlamento fatta a bocca spalancata da un onorevole (???) di AN alla notizia della caduta di Prodi.

Se era contento e voleva manifestare la sua contentezza che male c'era?

Non siamo seriosi, il parlamento rispecchia tutto il paese se siamo carnascialeschi noi perchè non dovrebbero essere carnascialeschi anche i nostri deputati?

Facciamo del gay pride un carnevale e lasciamo che i deputati facciano il carnevale in parlamento.

Però poi non meravigliamoci se a parlare di diritti gay, di matrimonio, di adozioni qualcuno si mette a ridere......

Riderebbe lo stesso?  Probabile, però non avrebbe questa scusa.

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Appunto, il nazismo non c'entra nulla. Il punto (che si doveva capire da sé) è che l'abito non fa il monaco. Le manifestazioni non si giudicano dall'"ordine", dalla "disciplina" o dal conformismo di massa di chi vi partecipa, ma -APPUNTO- solo ed esclusivamente dai principi, dagli ideali che le ispirano.

Quindi niente flame, niente tentativi di sollevare emozioni superflue, e perfino niente nostalgie hitleriane (non sono ratzinger in incognito... :sisi:), solo una lezione per certi "gay di destra" che negli anni '30 a Norimberga si sarebbero trovati poco male. O poco bene?

Mah, non lo so, passo.

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Infatti, quello a cui mi riferivo non era un tentativo di evitare nostalgie hitleriane, ma proprio perchè avevo intuito lo scopo ell'intervento volevo evitare si incappasse nel solito gioco facile e fazioso del "destra=nazismo".

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Mario mi delude molto il fatto che tu abbia ignorato il punto fatto, nell,ordine, da Almadel, me, Loup-Garou e ben81, e preferisca stare qui a disquisire di destra, sinistra e parlamento. Di fatto non hai saputo rispondere alla provocazione che ti era stata fatta, semplicemente perche' risposta non c'e', e ti abbiamo dato l'unica soluzione possibile.

 

Comunque:

 

Non siamo seriosi, il parlamento rispecchia tutto il paese se siamo carnascialeschi noi perchè non dovrebbero essere carnascialeschi anche i nostri deputati?

Mi fa ridere che tu usi questa battuta come provocatoria, e magari te ne compiaci pure, senza renderti conto che stai dicendo una enorme verita'. Dal mio punto di vista l'Italia e' un paese di merda, i cittadini italiani sono dei buffoni e pertanto tra quegli stessi buffoni devono scegliere i propri rappresentanti. Non e' che hanno scelta. Sono tutti delle gran teste di ca**o.

Non e' che perche' noi siamo gay e facciamo il gay pride che e' una "buffonata" e allora non possiamo criticare il fatto che ci siano buffoni in parlamento. Sarebbe come dire che si possono criticare i politici solo se il gay pride fosse tutto serio in giacca e cravatta. Di fatto, vedi le cose in un altro modo e cioe' che in Italia tutti sono buffoni. Solo che se uno va a un gay pride non sta ledendo nessuno (anzi rivendica un diritto); se uno pubblicamente smerda un altro mangiando mortadella in pubblico, allora si sta rendendo offensivo (e direi anche che abusa di un diritto). C'e' una bella differenza.

 

Però poi non meravigliamoci se a parlare di diritti gay, di matrimonio, di adozioni qualcuno si mette a ridere......

Riderebbe lo stesso?  Probabile, però non avrebbe questa scusa.

La gente si mette a ridere perche' non si sa immaginare un gay che si sposa e fa figli? Perche' nel suo immaginario il gay e' uno in speedo e piume di struzzo e quindi il matrimonio gay sono due pompati oleati seminudi con piume rosa? Ma pensa un po'. Io mi metto a ridere al pensiero che facciano sposare e divorziare e risposare quelle circa cinquecentomila volte degli eterosessuali cosiddetti cattolici!!

 

Basi la tua critica su un concetto completamente sbagliato e cioe' che la gente ride dei matrimoni gay solo perche' vede i gay sgargianti del pride... beh newsbreak: se non avessero la scusa del pride sgargiante ne troverebbero un'altra. Semplicemente perche' gli italiani NON VOGLIONO DARE alcun diritto ai gay e quindi non importa se i gay sono tutti in giacca e cravatta con un buon lavoro. Troverebbero un'altra motivazione vedrai. Tu ti stai solo dando scuse e scaricando la colpa dei tuoi mancati diritti, rispettivamente, su: una minoranza di persone sgargianti, e quelli che li giudicano male. Ti dimentichi completamente di quelli (la MAGGIORANZA) che giudicano gli sgargianti nello stesso modo dei non-sgargianti, e cioe': feccia.

 

Detto senza mezzi termini Mario, non sperare che qualcuno ti giudichi meglio solo perche' tu sei "serio": per tanta gente tu sei ugualmente feccia. Vienici a patti.

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Infatti, quello a cui mi riferivo non era un tentativo di evitare nostalgie hitleriane, ma proprio perchè avevo intuito lo scopo ell'intervento volevo evitare si incappasse nel solito gioco facile e fazioso del "destra=nazismo".

 

Ripeto che lo scopo era dimostrare che la "decenza" di una manifestazione non è quello che dovrebbe importare per giudicare il valore della manifestazione stessa, e che il concetto stesso di "decenza" è soggettivo. La maggior parte degli italiani (gay compresi, purtroppo) è ferma agli anni '50 per cui i media manipolano le notizie sui gay pride per farli passare come carnevalate, mentre i raduni leghisti (le vere carnevalate secondo ogni persona intelligente moderna, che sono per di più focolai di razzismo e quindi pericolosi, oltre che ridicoli) sono fatti passare come serie manifestazioni politiche.

 

[OT]

Quindi il discorso destra=nazismo non era proprio quello che volevo dare ad intendere, ma visto che tu introduci il tema: sì, il fatto che la destra italiana sia fascista (anche se non si dichiarano tali) è chiaro come il sole. Basta ricordarsi di quell'assessore (mi pare) della lega nord che disse che lui con l'omosessualità non aveva problemi a patto che i gay stessero "dove sono sempre stati: nelle cantine, nelle soffitte, o anche nelle foibe" (cito a memoria).

Ed è un esempio fra centinaia. Eccotene altri in audiovideo:

 

 (antologia)

http://www.youtube.com/watch?v=iXexwYPBXi4

 

 

 

In quale altro paese d'Europa un partito come la lega sarebbe non dico al governo ma proprio legale?

Gli altri partiti di destra estrema europea (Fronte Nazionale francese, per esempio, ma anche il partito a cui era a capo Haider in Austria) sono più moderati della lega e di certi esponenti del pdl.

Andiamo, borghezio ha dato fuoco a degli immigrati, è stato denunciato e si è salvato perché è eurodeputato!

 

Questo è un paese tragicomico, con l'unico pregio che il peggio immaginabile è progressivamente superato dalla realtà.

 

C'è un ottimo sito che fa il confronto diretto fra la società italiana e quelle del resto d'Europa (prevalentemente Spagna). Basta guardarlo per svegliarsi e rendersi conto che siamo in una bolla temporale ferma agli anni '50 per colpa della chiesa cattolica (e della viltà dei politici):

 

http://buzzintercultura.blogspot.com/2009/02/altre-notizie.html

 

Un solo esempio se non hai voglia di guardarteli tutti:

 

 

[fine OT]

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beautiful_soul

No non ci sono mai stato , però mi piacerebbe molto andarci  :ok: appena avrò 18/19 anni credo che un giretto me l'andrò a fare , sono davvero molto curioso ...... A me hanno detto sempre che è molto bello .

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Destra = fascismo non è affatto vero anzi, è un'idea trapelata da chissà chi (e dico così per non accendere polemiche). Ricordatevi certi ideali di certi partiti di sinistra, che sono al potere in altri stati e ricorrono alla censura ed alla discriminazione. Quando ci sono state le occupazioni studentesche sono spunttati fuori dal nulla dei personaggi molto discutibili che invece di cercare di organizzare qualcosa di valido insorgevano e aizzavano gli studenti. Chi voleva proporre qualcosa di diverso veniva minacciato. Se questa è democrazia...

Ad ogni modo non sono per nulla d'accordo che una manifestazione non possa ledere la stessa categoria e continuo dicendo che un Paese con una linea comportamentale indecorosa non autorizza chi afferma di essere differente dalla massa ad agire negli stessi termini.

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Io dico semplicemente che è alquanto triste mettere in ballo il Nazismo, è una provocazione proprio sciocca.

Io sinceramente non apprezzo molto il pride perchè non capisco pienamente come la manifestazione possa sortire degli effetti, e obbietivamente aldilà dell'impatto sulla politica mi duole il fatto che l'opinione pubblica, che comunque è necessaria per fare le leggi e per rendere il paese migliore, non è ben influenzata da questo genere di manifestazioni. Allo stesso tempo però, penso che il prossimo anno ci parteciperò, anche per sfizio, per provarlo, e in generale, perchè ha ragione Sweet: chi non si presenta contribuisce a non ricordare agli altri che non esistono solo dei gay scheccanti sui carri.

(:

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non capisco pienamente come la manifestazione possa sortire degli effetti

Non vi aspettate come effetti una introduzione o anche solo una sensibilizzazione al problema dei diritti dei gay in Italia... L'unico effetto, nel senso inteso da HeLoves che è comunque un effetto non indifferente, è dare un numero ai gay che ci sono in Italia. Mettiamo caso ad es. che partecipano 2 milioni di persone, si rende esplicito il fatto (per quelli che non giocano al ribasso coi numeri, ovvio) che in Italia ci sono ben 2 milioni di cittadini che non godono degli stessi diritti degli altri; e questo sapendo benissimo che i gay che partecipano ai pride sono solo una minima parte e che quindi il numero di cittadini disuguali è molto più alto. Poi è chiaro che un pride non convincerà mai una classe politica a fare questa o quell'altra cosa, a meno che quella classe/gruppo/persona non avesse già l'idea pregressa di battersi per i diritti dei gay.

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