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I Gay-Pride


Cosgrove

Siete mai stati a un Pride?  

141 members have voted

  1. 1. Siete mai stati a un Pride?

    • Sì, una sola volta
      35
    • Sì, diverse volte
      63
    • No, mai
      80
    • No, e penso che non andrò mai
      36
    • No, ma quest'anno andrò
      36


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L'argomentazione di Isher è molto interessante sul piano logico tuttavia credoc he non regga nella realtà. La domanda che mi faccio io è: gli omosessuali sono diversi dagli eterosessuali? La domanda è: sì sono diversi. Hanno una necessità di essere protetti in quanto minoranza? La risposta credo sia ovvia ed è sì. La domanda finale è: c'è motivo di discriminarli?

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Io direi che il discorso di Guy Hocquenghem sia  il discorso di un militante rivolto a militanti.

 

Non ha per destinatari il 90% dei gay che ritengono la diversità un disvalore in sè, si rivolge

a quel 10% di militanti che cercano di affermare in positivo il valore della diversità.

 

E' un discorso che anticipa molto il discorso dell'uguaglianza, ma secondo me sconta un po'il

fatto che fu scritto in tempi in cui si pensava a fare della diversità non soltanto un valore in sè,

ma anche un progetto "politico" ( i gay come alternativa alla coppia eterosessuale etc. )

 

Il chè se pensiamo che il presidente di arcigay è oggi un cattolico non mi pare un problema

all'ordine del giorno, i problemi di Mancuso sono altri

 

Comunque rappresenta una tensione ( non più una contraddizione secondo me ) che all'interno

del mondo della militanza gay è sempre presente anche se oramai non ci si litiga più come ho visto

fare in passato.

 

E' un discorso a porte chiuse...fra militanti.

 

Io potrei indicare i nominativi dei destinatari di questo discorso, ma dal mio punto di vista

sarebbe per loro un attestato di merito: essendo un discorso da comitato centrale, significherebbe

aver diritto a risiederci.

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Risponderò in modo spartano. Cerchiamo di intenderci. Io credo nell'uguaglianza di ogni singolo essere umano. Siamo tutti uguali, con diverse sfaccettature. A chi non la pensa come me ( e come moltissime persone ), non ho nient'altro da dire che siamo divisi da un oceano e che è premura di quelli come me vincere la distanza con la mediazione. Se non vi è ( come vuol dimostrare questo topic ) allora si remerà contro. Finchè il Pride si riduce ad una sfilata, ci sarà sempre una moltitudine di gente che si opporrà. Sarebbe da seguire il modello Napoli. A parte qualche comunista, è stato fatto bene ed erano tutti in tenuta civile.

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Non c'è un "modello Napoli" di Pride,

sono più o meno tutti uguali.

L'unico Pride che hai visto ti è piaciuto

e invece di rivedere i tuoi pregiudizi,

preferisci considerarlo un'eccezione?

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^Son d'accordo.

 

a parte il fatto che c'erano boa, glitter ed ali d'angelo anche lì  :awk:...

sull'organizzazione (e la riuscita) del Napoli Pride ce ne sarebbero da dire... :rotfl:

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Io boa non ne ho proprio visti. Se li avessi visti me ne sarei andato.

Il modello Napoli c'è, che vi piaccia o meno.

 

Io per lavoro frequento ogni giorno gente di ogni tipo, e uffici di vario genere:  non c'è giorno in cui non vedo qualcuno/a vestito in modo ridicolo e/o imho osceno.

 

Che faccio, mi chiudo in casa per evitare la possibile e frequente vista di gente vestita in maniera ridicola?  :afraid:

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Io boa non ne ho proprio visti. Se li avessi visti me ne sarei andato.

Il modello Napoli c'è, che vi piaccia o meno.

 

No, perchè...bisogna dir la verità... :devil:

Gay Pride Napoli, 30-05-2009

4393_1099971893730_1059651301_30281754_4954145_n.jpg

 

(e ci son altre foto con uomini a torso nudi, uomini cono corone di fiori e, udite, udite...uomini con occhiali a cuoricino!!! olè! :afraid:)

 

Io, l'unica differenza che trovo tra questo pride e tutti gli altri (nazionali e non) è il numero dei partecipanti, nettamente minore a Napoli rispetto, che ne so, a Roma...(ma su questo ci si può, e ci si deve, lavorare)

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Risponderò in modo spartano. Cerchiamo di intenderci. Io credo nell'uguaglianza di ogni singolo essere umano. Siamo tutti uguali, con diverse sfaccettature. A chi non la pensa come me ( e come moltissime persone ), non ho nient'altro da dire che siamo divisi da un oceano e che è premura di quelli come me vincere la distanza con la mediazione. Se non vi è ( come vuol dimostrare questo topic ) allora si remerà contro. Finchè il Pride si riduce ad una sfilata, ci sarà sempre una moltitudine di gente che si opporrà. Sarebbe da seguire il modello Napoli. A parte qualche comunista, è stato fatto bene ed erano tutti in tenuta civile.

 

Scusami, sai, se riprendo il tuo discorso, ma le tue parole non fanno che farmi pensare che più che la sfilata, quello che non ti va già sono le Drag e le persone in mutande. Se non è così, mi farebbe molto piacere ricevere delucidazioni su eventuali differenze sgradite tra, ad esempio, il Pride di Roma e quello di Napoli di quest'anno.

In attesa di una risposta, vorrei fare alcune considerazioni a riguardo del fatto che il Pride non si propone di cambiare l'opinione della gente dall'oggi al domani. Oltre alle motivazioni storico/commemorative (che si possono facilmente reperire nel web), il Pride si fa, almeno da noi, per avere visibilità. Il messaggio, così come io l'ho sempre inteso, è: "Noi siamo qui, siamo tutto questo e vogliamo essere rispettati per come siamo". Non c'è nessuna categoria della famosa sigla LGBT che ne rimanga fuori, perché non crediamo sia giusto escludere nessuno. Questo comporta anche la presenza dei caratteristici ragazzi/e dall'abbigliamento "appariscente", simbolo di quello che è, ed è stato, il movimento omosessuale negli ultimi decenni.

Certo, il nostro Pride non è perfetto, per vari motivi di organizzazione o politici. Se lo raffrontiamo con il Pride di Amsterdam dell'anno scorso (a cui ho assistito), al confronto impallidiamo. Ricordo di aver incontrato una coppia spagnola etero venuta appositamente per l'occasione, perché in quei tre giorni (eh si, tre giorni di Pride) la città era più viva. Alla fine però, anche lì il fulcro era la "sfilata"; sarà stata nei canali, con tutto quello che vuoi, ma se non erano i carri erano le barche con tanto di ballerini in "hot pants e piume di pavone", e chi più ne ha più ne metta.

 

In conclusione: criticare va bene, ma bisogna essere costruttivi. Se pensiamo che il Pride vada male, proviamo a far qualcosa per migliorarlo.

 

[Edit]:

Il lavoro è lavoro. Il Pride è una manifestazione. E sinceramente scelgo bene le manifestazioni a cui andare. Preferisco la serietà.

Mai vista una manifestazione in giacca e cravatta. Il Pride non mi sembra troppo diversa. Ci sono gli stessi carri con la musica, gli stessi megafoni, le stesse persone; sono solo vestite in modo diverso, per un proposito diverso. Comunque sei liberissimo di non condividere, ma invece di criticare il Pride, potresti appoggiare altre iniziative più "serie"...

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carnevalata o meno, l'esperienza del pride napoletano la porterò sempre nel cuore :afraid: soprattutto per chi, napoletano come me, ha avuto, per un giorno, la possibilità di manifestare liberamente il proprio orgoglio gay in una città problematica come napoli.

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Guest glitter

carnevalata o meno, l'esperienza del pride napoletano la porterò sempre nel cuore :afraid: soprattutto per chi, napoletano come me, ha avuto, per un giorno, la possibilità di manifestare liberamente il proprio orgoglio gay in una città problematica come napoli.

 

GUarda che i problemi per il Pride coinvolgono anche le città come Roma, non credere.

 

Tu parli di città problematica come napoli, ma anche Roma, adesso come adesso, e a mio avviso, non scherza.

 

Hai volantini della Militia Christi e manifesti attaccati al Centro che boicottano solo il fatto di essere gay; incidenti e aggressioni omofobo che minacciano l'incolumità dei gay e non; il Vaticano che con scuse di feste religiose e liturgiche osteggia la manifestazione del Pride, e Alemanno più volte ha negato il patrocinio, così come la Carfagna, perchè ritenevano il corteo diseducativo, e soprattutto volevano sapere di cosa trattava.

 

Sarò magari vecchio, ma se tu vedi la parola GAY PRIDE, caro sindaco, cosa ti fa venire in mente? Ad una fiera di fumetti e svendita pentole condotta da Mastrota?

 

Cioè, Napoli sarà problematica, a a Roma spetta la palma per il premio "Presa per i fondelli"  :devil:

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carnevalata o meno, l'esperienza del pride napoletano la porterò sempre nel cuore :afraid: soprattutto per chi, napoletano come me, ha avuto, per un giorno, la possibilità di manifestare liberamente il proprio orgoglio gay in una città problematica come napoli.

 

GUarda che i problemi per il Pride coinvolgono anche le città come Roma, non credere.

 

Tu parli di città problematica come napoli, ma anche Roma, adesso come adesso, e a mio avviso, non scherza.

 

Hai volantini della Militia Christi e manifesti attaccati al Centro che boicottano solo il fatto di essere gay; incidenti e aggressioni omofobo che minacciano l'incolumità dei gay e non; il Vaticano che con scuse di feste religiose e liturgiche osteggia la manifestazione del Pride, e Alemanno più volte ha negato il patrocinio, così come la Carfagna, perchè ritenevano il corteo diseducativo, e soprattutto volevano sapere di cosa trattava.

 

Sarò magari vecchio, ma se tu vedi la parola GAY PRIDE, caro sindaco, cosa ti fa venire in mente? Ad una fiera di fumetti e svendita pentole condotta da Mastrota?

 

Cioè, Napoli sarà problematica, a a Roma spetta la palma per il premio "Presa per i fondelli"  :D

 

cavolo hai proprio ragione! voi romani non ve la passate proprio bene ultimamente :D la presa per i fondelli vale non solo per la città di roma, ma per TUTTA L'ITALIA. purtroppo finchè ci sarà un vaticano regressista e certi "politici"(vabbè, chiamianoli così :devil::asd:), l'italia dovrà portarsi questa croce ancora per parecchi anni.

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Caschi male, Ithiliond. Io sto ancora aspettando le risposte di Hitam alle mie domande. :afraid:

Aren't we all.

 

GUarda che i problemi per il Pride coinvolgono anche le città come Roma, non credere.

 

Tu parli di città problematica come napoli, ma anche Roma, adesso come adesso, e a mio avviso, non scherza.

 

Hai volantini della Militia Christi e manifesti attaccati al Centro che boicottano solo il fatto di essere gay; incidenti e aggressioni omofobo che minacciano l'incolumità dei gay e non; il Vaticano che con scuse di feste religiose e liturgiche osteggia la manifestazione del Pride, e Alemanno più volte ha negato il patrocinio, così come la Carfagna, perchè ritenevano il corteo diseducativo, e soprattutto volevano sapere di cosa trattava.

Vorrei un attimo ridimensionare il vostro concetto di "citta' problematica" dicendo che persino a Londra, che problematica non e' per niente, c'era un picchetto di un qualche gruppo filoreligioso che cercava di sovrastare il pride con megafoni e qualche cartello sparuto.

La cosa da ridere e' che nel pride c'erano come MINIMO 500mila persone, contro non piu' di 50 nel picchetto, e' una cosa veramente da ridere, il picchetto, o nel caso di Roma Militia Christi, non dovrebbe scoraggiare le persone dall'andare al pride ma al contrario incoraggiarle ancora di piu' ad andare fino al giorno che anche in Italia si raggiungera' una proporzione di diecimila a uno.

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Certo che te lo sei cercato il posto, se non lo hai fatto apposta. Come sempre non ho dubbi sulle persone.

Ad ogni modo, se avessi visto quella cosa me ne sarei andato.

Non voglio manifestazioni in giacca, le voglio con dignità.

E sì, non rispondo a tutto. Mi affibiano la parte del fascista e lo faccio. Oh ma non dovevo nascondermi dietro questo termine vero? Vi piaccia o no, neppure i diavoli dell'inferno mi faranno cambiare idea sul Pride!

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Certo che te lo sei cercato il posto, se non lo hai fatto apposta. Come sempre non ho dubbi sulle persone.

 

Ce l'hai con me????

Se si, spiegati...anche in privato. grazie.

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Buon per te.

Io si. Se c'hai qualcosa da dirmi, dimmela.

Ma visto che non ci conosciamo, se non di vista e per aver scambiato DueParoleDue, attenzione con le frasi subdole nei miei riguardi. 

Se al pride di Na c'erano i boa, tu scrivi che non c'erano, ed io ti dimostro il contrario...non venirtela a prender con me.

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Si minaccia anche? E poi dicono che sia io l'intollerante. Non mi piacciono i maleducati e chi insinua. Non ti conosco e ricordo appena di averti parlato. Non mi sembra il caso di lasciarsi andare in polemiche inesistenti.

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Il lavoro è lavoro. Il Pride è una manifestazione. E sinceramente scelgo bene le manifestazioni a cui andare. Preferisco la serietà. :eek:

 

 

il discorso "persone vestite in modo sobrio" esula dagli ambiri lavoro, scuola, politica... persone vestite di merda o in modo comico le puoi vedere (e lo sai anche tu, anche se fai lo gnorri) in ogni dove, e relativamente ad ogni orientamento sessuale.

 

Quindi riformulo la domanda: dovremmo tapparci in casa, ed evitare ogni luogo pubblico, perchp vi potrebbero essere persone che, vestite in modo indecente "potrebbero" farci sentire a disagio?

 

Se per te è così temo che il problema non stia nel come sono vestiti gli altri (cosa che ti dovrebbe scivolare addosso, ad una persona serena e che non si fa pippe mentali se un altro gay, o se il compagno di scrivania etero, vestissero con i boa, non gliene dovrebbe fregare di meno, tanto per capirci) ma nel tuo approccio con il prossimo: ognuno è libero di andare conciato come meglio crede, ma sentirsi lesi perchè qualcuno che ha qualcosa in comune con noi (in questo caso il gusto sessuale) veste male o in modo ridicolo, è un pò come se una donna si sentisse offesa perchè ci sono delle donne che si prostituiscono...  :muro:

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Non mi piacciono i maleducati e chi insinua. Non ti conosco e ricordo appena di averti parlato.

Appunto. Non mi conosci. Non ti sembra maleducato darmi del maleducato senza conoscermi?

Ho postato una foto che smentiva ciò che avevi visto (e di cui eri tanto sicuro), non mi pare di aver insinuato nulla. Ovviamente tu l'hai presa come un attacco personale...e andiamo, su...siamo su un forum... :muro:

 

Non mi sembra il caso di lasciarsi andare in polemiche inesistenti.

Infatti. Non volevo polemizzare. Ti ho chiesto se ce l'avessi con me e, in caso affermativo di parlarne in privato. Bastava dire "Si, mi riferisco a te, perchè..." oppure "no, non mi rifersco a te perchè..." oppure "Ne parliam in privato". E invece tu hai pensato bene di rispondere scendendo dal banano.

Complimenti.

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Guest glitter

carnevalata o meno, l'esperienza del pride napoletano la porterò sempre nel cuore :muro: soprattutto per chi, napoletano come me, ha avuto, per un giorno, la possibilità di manifestare liberamente il proprio orgoglio gay in una città problematica come napoli.

 

GUarda che i problemi per il Pride coinvolgono anche le città come Roma, non credere.

 

Tu parli di città problematica come napoli, ma anche Roma, adesso come adesso, e a mio avviso, non scherza.

 

Hai volantini della Militia Christi e manifesti attaccati al Centro che boicottano solo il fatto di essere gay; incidenti e aggressioni omofobo che minacciano l'incolumità dei gay e non; il Vaticano che con scuse di feste religiose e liturgiche osteggia la manifestazione del Pride, e Alemanno più volte ha negato il patrocinio, così come la Carfagna, perchè ritenevano il corteo diseducativo, e soprattutto volevano sapere di cosa trattava.

 

Sarò magari vecchio, ma se tu vedi la parola GAY PRIDE, caro sindaco, cosa ti fa venire in mente? Ad una fiera di fumetti e svendita pentole condotta da Mastrota?

 

Cioè, Napoli sarà problematica, a a Roma spetta la palma per il premio "Presa per i fondelli"  :gha:

 

cavolo hai proprio ragione! voi romani non ve la passate proprio bene ultimamente ;) la presa per i fondelli vale non solo per la città di roma, ma per TUTTA L'ITALIA. purtroppo finchè ci sarà un vaticano regressista e certi "politici"(vabbè, chiamianoli così :asd::eek:), l'italia dovrà portarsi questa croce ancora per parecchi anni.

 

Sai, a me danno molto fastidio tutte queste manifestazioni e attacchinaggio di volantini e manifesti di circoli anti-gay, perchè alla fine vedono SOLO le loro opinioni e non si fermano manco a sentire le nostre ragioni. Se tu chiedi lumi la loro risposta sarà sempre "La Chiesa non si discute mai, si appoggia!", e facendo spallucce se ne vanno contenti di aver avuto un "confronto" con la parte opposta.

 

Troppo comodo fare così, a mio avviso, specie perchè il confronto non c'è e non si presenta con un botta e risposta, ma è anche vero che certi episodi che sono avvenuti trovano la loro ragione d'essere anche in queste persone, che si trincerano dietro le loro convinzioni e non vogliono evolversi in nessun settore. Se tra 20 anni in Italia ancora saremo così inutili sotto ogni punto di vista sarà anche a causa loro, che bloccano ogni apertura mentale e sociale.

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Guest glitter

Caschi male, Ithiliond. Io sto ancora aspettando le risposte di Hitam alle mie domande. :muro:

Aren't we all.

 

GUarda che i problemi per il Pride coinvolgono anche le città come Roma, non credere.

 

Tu parli di città problematica come napoli, ma anche Roma, adesso come adesso, e a mio avviso, non scherza.

 

Hai volantini della Militia Christi e manifesti attaccati al Centro che boicottano solo il fatto di essere gay; incidenti e aggressioni omofobo che minacciano l'incolumità dei gay e non; il Vaticano che con scuse di feste religiose e liturgiche osteggia la manifestazione del Pride, e Alemanno più volte ha negato il patrocinio, così come la Carfagna, perchè ritenevano il corteo diseducativo, e soprattutto volevano sapere di cosa trattava.

Vorrei un attimo ridimensionare il vostro concetto di "citta' problematica" dicendo che persino a Londra, che problematica non e' per niente, c'era un picchetto di un qualche gruppo filoreligioso che cercava di sovrastare il pride con megafoni e qualche cartello sparuto.

La cosa da ridere e' che nel pride c'erano come MINIMO 500mila persone, contro non piu' di 50 nel picchetto, e' una cosa veramente da ridere, il picchetto, o nel caso di Roma Militia Christi, non dovrebbe scoraggiare le persone dall'andare al pride ma al contrario incoraggiarle ancora di piu' ad andare fino al giorno che anche in Italia si raggiungera' una proporzione di diecimila a uno.

 

A Londra, come in ogni altra città o meglio società civile, si cerca sempre di integrare e di sentire ogni campana.

 

Qui in Italia, invece, non solo i gay non sono considerati, o meglio lo sono soltanto quando qualcuno viene aggredito come un cinghiale durante una battuta di caccia, o come un anatra al tiro al bersaglio, ma addirittura non vengono manco presi in considerazione dal MInistero delle Pari Opportunità e dalla Ministra Carfagna.

 

In una società civile i gay vengono presi in considerazione e hanno anche modo e opportunità di far sentire la loro voce e le loro ragioni nei cortei Pride, come a Londra, in cui tutte le varie fasce sociali, e vedi anche i pompieri, i maestri, i poliziotti, hanno chi li rappresenta e chi da loro ragione di essere.

 

In Italia? I politici non si vedono mai, non fa chic, e soprattutto se solo un poliziotto o un pompiere avesse il coraggio di fare outing ne dovrebbe pagare le scotto e le conseguenze.

 

I gay in Italia? Esistono?! Forse, chissà, basta che non se ne parli, e manco troppo: i panni sporchi si lavano (e male) in casa.

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Ben81, hai fallito nella tua prima domanda ed adesso ci riprovi, con scarsi risultati. Quando vedo una persona in abiti strani per strada ci sorrido su. Ma quando si tratta di una manifestazione che mi rappresenta, no, non ci rido su. Sono due cose distinte. Se poi neghi l'evidenza perchè vuoi arrampicarti sugli specchi fa' pure. E' semplicemente ridicolo spostarla sul sociale, dicendo che io non accetto la visione degli altri? Tu accetti la mia? Non sembra.

 

Angelfire, non sono arrabbiato con te, non darti importanza. A quanto educazione, mi sembra che tu abbia indirettamente detto che sono bugiardo e poi ti sei anche alterato. E su, siamo in un forum...

Ho anche risposto che non mi sono arrabbiato, ciò equivale ad un no. Mi sembra che sei tu quello che vuole continuare la polemica. Ricambio i complimenti.

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Ben81, hai fallito nella tua prima domanda ed adesso ci riprovi, con scarsi risultati. Quando vedo una persona in abiti strani per strada ci sorrido su. Ma quando si tratta di una manifestazione che mi rappresenta, no, non ci rido su. Sono due cose distinte. Se poi neghi l'evidenza perchè vuoi arrampicarti sugli specchi fa' pure. E' semplicemente ridicolo spostarla sul sociale, dicendo che io non accetto la visione degli altri? Tu accetti la mia? Non sembra.

 

 

 

Non ho fallito la domanda, sei tu che sistematicamente glissi le risposte.

 

Ora cerco di rispiegartelo, senza porre altre domande perchè tanto so che cadrebbero nel vuoto: il gay pride è una manifestazione LGBT, ovvero non solo gay, ma una manifestazione che racchiude tutte le varie sfaccettature e le varie categorie.

Se il pride si chiamasse "pride dei gay maschili vestiti sobri" e ci fosse un dress code probabilmente avresti ragione a lamentarti del vestito di chi non rispettasse il dress code, MA visto che parliamo di una manifestazione che riunisce tutti, gay maschili, gay effemminati, lesbiche, bisessuali, transessuali, non puoi pretendere che tutti siano vestiti come piace a te e come vesti tu, nè tantomeno sentirti offeso perchè altri vestono in modo pacchiano... ognuno rappresenta una nicchia a sè, e quindi ognuno veste come meglio crede... per come ragioni tu allora anche un fighetto modaiolo al pride avrebbe dovuto sentirsi offeso nel vedere gli orsi che al pride vestivano camicie a quadri e tute da lavoro.

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