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I Gay-Pride


Cosgrove

Siete mai stati a un Pride?  

141 members have voted

  1. 1. Siete mai stati a un Pride?

    • Sì, una sola volta
      35
    • Sì, diverse volte
      63
    • No, mai
      80
    • No, e penso che non andrò mai
      36
    • No, ma quest'anno andrò
      36


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sarebbero = fossero: corriggetemi![modbreak=yrian]Ti corriggerei io, ma dato che mi hai dato torto e mi hai reso protagonista mio malgrado di uno sketch di bassa lega, i tuoi congiuntivi correggiteli da te.E resta in attesa di una chiamata del mio agente. :D[/modbreak]

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Almadel... promettimi che mi fai una raccolta di tutte queste tue perline di saggezza e me la mandi in edizione speciale, autografata. :D :D :rotfl:Torto o ragione che tu stia dando a qualcuno, hai un modo davvero troppo spassoso di esporlo... sarà che ho nel sangue quella tua stessa "stronzaggine" (in senso buono, eh?!) ma non la esplicito in modo così fragoroso ed eclatante... chissà... cmq sei troppo forte! :D

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Diciamo che sono il modo migliore per dare visibilità a un problema. il fatto he sia una cosa strumentalizzata dai giornalisti che ne danno una visione distorta...beh quello accadrebbe in ogni caso temo!  :ok:
Mah... sono d'accordo in parte. Forse se avessero un tenore più dismesso, se ci fosse meno folklore, in italia sarebbero prese diversamente queste manifestazioni. E a quel punto ben venga il servizio ai notiziari che mostra persone "rassicuranti" per l'apparenza. Sarà anche un'ipocrisia ma credo sarebbe l'unica strada per portare avanti la bandiera dei nostri diritti, sarebbe un po' come cercare di parlare la setssa lingua della controparte.Al di la di tutto comunque ciascuno di noi ha il sacrosanto diritto di esprimersi per come percepisce se stesso, per cui, personalissima opinione, al pride ciascuno è libero di agghindarsi come meglio crede :ok:Sassolino.
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Sono completamente d'accordo con quanto detto da Lanx...Per me il fatto che nei Gay Pride la gente si vesta con tacchi a spillo, in modo estroso e stravagante, aiuta di certo noi a essere liberi di fare ciò che ci pare e piace, ma non ci aiuta tanto con la gente avente pregiudizi assurdi là fuori...Se una vecchia di 70 anni vedesse un Gay Pride, direbbe SICURAMENTE (e proprio qui sta il punto): "Blah che schifo"...Se vedesse delle persone per lei "normali", ovvero in giacca e cravatta, o mano nella mano senza alcun tipo di manifestazione eccentrica, allora avremmo la speranza in un suo: "beh però è gente normale alla fine..."Purtroppo è la realtà...La gente non capisce che si è normali anche se si indossa dei tacchi a spillo, anche se ci si bacia in pubblico e nel modo in cui si vuole e si preferisce...Per questo, secondo me, dovremmo attenerci...(anche perchè in Italia sono più i settantenni che i ventenni)...

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Guest equalmarriage

Alcune puntualizzazioni:- La gente nei Pride già ora NON SI VESTE IN MANIERA STRAVAGANTE. Il 90 per cento delle persone va vestito normalmente, o pressochè normalmente. Molti sono a torso nudo visto il caldo... molti altri in maglietta e pantaloncini. I media spesso tralasciano migliaia e migliaia di manifestanti "normali" e vanno a ricercare quei soliti quattro gatti che usualmente vanno nei pride vestiti in maniera stravagante.- Nel caso in cui ai Pride non venisse più gente vestita in maniera stravagante ritirerebbero fuori immagini di archivio, italiane o di eventi esteri, di modo da avere lo stesso risultato che hanno oggi.- Moltissime delle persone che osteggiano i gay o i diritti dei gay prendendo il pretesto di quei quattro gatti che al pride si vestono in maniera stravagante avrebbero da dire e ridire anche su una parata gay in giacca e cravatta: per loro il solo dichiarare che si è gay, o il solo sbaciucchiare teneramente il proprio amore per strada, o il solo rendere dichiarata la propria sessualità in una manifestazione (appunto "gay") è ostentazione, è contro il buon gusto, è pericoloso per i bambini, eccetera eccetera.- Il pride non è una manifestazione "gay"... quindi limitata all'omosessualità. E' una manifestazione di fierezza, amore e rispetto di tutte le sessualità: dall'omosessualità alla bisessualità alla stessa eterosessualità alla transessualità al travestitismo al transgenderismo, al sadomasochismo al feticismo, all'intersessualità, ecc. Non a caso, a scatenarla nel 1969 è stata una transessuale. Non a caso il pride si chiama LGBT... Pride. Non a caso in tutto il mondo nei Pride vediamo carri di gay, di lesbiche, di trans, di sadomaso, di feticisti, eccetera e tanti etero!

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Sono completamente d'accordo con quanto detto da Lanx...Per me il fatto che nei Gay Pride la gente si vesta con tacchi a spillo, in modo estroso e stravagante, aiuta di certo noi a essere liberi di fare ciò che ci pare e piace, ma non ci aiuta tanto con la gente avente pregiudizi assurdi là fuori...
Allora, caro Gigi, non sei d'accordo con me, perchè non è questo il concetto da me espresso. :asd:Cerco di riassumere a step, sperando di evitare ulteriori fraintendimenti:- dal mio punto di vista, il Pride dovrebbe essere un corteo, non una festa;- un corteo è una manifestazione di piazza volta a sottolineare un forte dissenso;- un forte dissenso si manifesta con un civile e composto marciare, in segno di protesta;- la protesta serve a reclamare dei diritti;- i diritti che si reclamano, competono in quanto tali, e non per particolari meriti;- reclamare qualcosa ancora non riconosciuto implica molteplici difficoltà;- le difficoltà sono date da inutili complessità burocratiche e dalla cultura popolare;- la cultura popolare può essere matura ed avanguardista, o immatura e tradizionalista;- il nostro Paese rientra nel secondo caso;- oltre ad essere un Paese tradizionalista, abbiamo pure il Vaticano che rema contro;- avere il Vaticano "in casa" e che rema contro, è già un buon 70% del problema;- il remare contro di un paese di bigotti non è contrastabile con azioni troppo "forti";- reagire senza usare metodi troppo "forti" non significa fregarsene o assecondarli;- non fregarsene significa battersi seriamente per una giusta causa;- non assecondare la massa bigotta, significa battersi senza rinnegare la propria identità;- battersi senza rinnegarsi significa essere sè stessi, in versione molto incazzata, ma sempre con un giusto contegno.Quindi, sempre secondo il mio punto di vista- chi ha voglia di partecipare in t-shirt e jeans, vada in t-shirt e jeans;- chi ha voglia di andarci in canotta e shorts, vada in canotta e shorts;- chi ha voglia di andarci tutto in pelle nera, borchie e catene... vada pure;- chi ama la cresta punk, i piercing, il look dark ecc ecc ecc... scenda pure in piazza;- chi predilige maglia scollata, gonna e tacchi a spillo, ben venga.Nessuno deve rinnegare, nessuno deve fingere di essere qualcosa di diverso, nessuno deve imporsi un look di facciata, perchè si sta scendendo in piazza proprio per richiedere il riconoscimento del diritto ad essere ciò che si vuole o che si sente di essere, senza doverne rendere conto ad altri che intendano precludere o restringere questa libertà; oltre al riconoscimento di diritti d'uguaglianza che pongano le diversità allo stesso livello di ciò che viene arbitrariamente considerata come "normalità".Per fare questo, dal mio punto di vista, il Gay Pride dovrebbe essere considerato come uno "sportello": un cittadino si reca in un ufficio dell'Amministrazione Comunale o di un'Associazione Consumatori, ai quali ci si rivolge per reclamare il rispetto dei propri diritti.E' uno "sportello" che, purtroppo, si apre solo una volta l'anno, per una questione che invece richiederebbe apertura ad orario continuato 24h/24h 365gg/365gg sino alla definitiva risoluzione del problema.E sempre secondo il mio punto di vista, presentarsi allo "sportello" ballando, saltando e cantando, non dà una grande credibilità.Spero di essere stato esauriente, e di non leggere ulteriori risposte che continuano a confondere la libertà di indossare tacchi a spillo, perfettamente lecita, con il comportamento di POCHE PERSONE in mezzo ad una massa di gente composta, che partecipa civilmente ad una manifestazione, sia che essa sia una festa allegra e colorata, sia che sia un corteo di persone serie e incazzate.Sempre secondo il mio modestissimo punto di vista, infatti, indipendentemente da come si voglia concepire il Gay Pride, bastano POCHE PERSONE a scadere in qualche eccesso, per attirare lo sdegno (o finto tale) dei media e di tutta la mandria dei perbenisti.Questo, però, non è un'esclusiva a scapito del popolo GLBT: in qualsiasi evento di collettività, bastano pochi elementi di disturbo a scatenare un'opinione negativa sull'intera categoria.Vedasi, ad esempio, con i tifosi allo stadio: per una decina di imbecilli di una tifoseria, l'intero mondo del calcio viene considerato violento e degenere.I tifosi, però, non hanno diritti da andare a reclamare... tutt'al più ne hanno da perdere.Riassumendo:è mio parere che per ottenere quei diritti che ci spettano, non si debba rinnegare la propria natura, ma anzi, viverla appieno, portandola sobriamente in piazza sotto gli occhi di tutti coloro che vorrebbero negarcela, ed utilizzando una forma comunicativa che sia efficace ma al tempo stesso "compatibile" con il contesto sociale e culturale in cui si vive.Per "compatibile" intendo che ci sia uno sforzo di intelligenza nel comprendere quale sia la situazione del proprio Paese.Donne musulmane che tentassero di rivendicare i loro diritti mostrando le tette in pubblico per protesta, sarebbero immediatamente lapidate... giusto o sbagliato che sia, poco importa: quello sarebbe il risultato.Un'ultima piccola nota, e poi ho concluso.@ chi sostiene che ai Pride ci sono tanti etero che simpatizzanoE allora di che ci lamentiamo? Siamo felici e contenti no?Abbiamo solo quel piccolo 99% dei non-simpatizzanti che continuano ad organizzare il Family Day, a sostenere il Vaticano e le sue teorie omofobe da anticristo, e a tarpare le ali ad ogni proposta di legge che tenti di spiccare il volo... ma che vuoi che sia... abbiamo qualche etero che sfila con noi al carnvevale GLBT... non è fantastico?
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- La gente nei Pride già ora NON SI VESTE IN MANIERA STRAVAGANTE. Il 90 per cento delle persone va vestito normalmente, o pressochè normalmente. Molti sono a torso nudo visto il caldo... molti altri in maglietta e pantaloncini. I media spesso tralasciano migliaia e migliaia di manifestanti "normali" e vanno a ricercare quei soliti quattro gatti che usualmente vanno nei pride vestiti in maniera stravagante.
Ecco, a parte che sono daccordo con Lanx è anche vero che effettivamente io quando guardavo/guardo qualunque servizio sul pride vedevo/vedo principalmente i 4 gatti vestiti in modo strano. Poi io lo vedo come quello che è, ma se uno è anche solo minimamente indeciso (non dico contrario) non credo possa avere un'immagine molto positiva.Il problema dei media purtroppo non penso sia facilmente superabile.Ovviamente fanno più "scena" le cose "strane" (se così si può dire...) e quindi saranno quelle più viste...Comunque la gente vuole vedere quello che vuole vedere. Anche se in un ipotetico servizio la gente "vestita strana" (sempre secondo il senso comune) occupasse una piccola percentuale dello stesso, avrebbe sicuramente più impatto del resto del servizio...I problemi legati al pride nascono eventualmente dal fatto che qualunque cosa accada, anche se il pride fosse tutto serissimo etc, la gente lo vedrebbe attraverso i propri salami sugli occhi.Inoltre un altro problema, sempre imho, è che esiste IL Pride.Si tratta di una manifestazione che di per sè non ha valori negativi, ma si dimostra essere come l'unica valvola di sfogo ufficiale (che, come si diceva prima, raggruppa tutti).Ormai non si può più dire che il nostro mondo sia nascosto, però in genere il pride sembra essere l'unica cosa che ci rappresenti all'opinione pubblica e la fama ha è quella di un carnevale... o almeno da quello che sento in giro.E' una questione di visibilità ovviamente, non di presenza reale (o almeno credo...).
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Per me il fatto che nei Gay Pride la gente si vesta con tacchi a spillo, in modo estroso e stravagante, aiuta di certo noi a essere liberi di fare ciò che ci pare e piace, ma non ci aiuta tanto con la gente avente pregiudizi assurdi là fuori...
Condivido. E' una questione di credibilità e di coerenza, che molta gente a mio modo di vedere non ha. Tra l'altro, oggi come oggi, la vera trasgressione è la normalità.E' la coppia gay di operai che vive insieme (per dirne una) che rompe gli "schemi", che disarticola l'immaginario eterosessuale che vuole i gay macchiette (e marchette) televisive.E' la quotidianità di quelle coppie gay "invisibili" che non hanno nulla di appariscente e che probabilmente nemmeno ci tengono a presentarsi "ironicamente" o in modo "provocante" come direbbe yrian. L'uomo agghindato come un albero di natale che scimmiotta il sesso femminile nei vari teatrini è quanto di più banale e scontato si possa rappresentare ad uso e consumo di quel pubblico eterosessuale che applaude, come si applaudono le scimmie al circo e che continuerà a pensare all'omosessuale in modo stereotipato.E non mi si venga a dire che questo modo di presentarsi abbia qualcosa di naturale e sia un "essere se stessi", perché nessuno può crederci veramente.
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1)abbiamo qualche etero che sfila con noi al carnvevale GLBT... non è fantastico?2)...3)...
1) Eccomi! Sono l'etero che simpatizza con voi e sfila con il carnevale GLBT. :)3) Salto il punto due perché è nel punto 3, e poi 6 e 9, che lo contraddici. Dici che nessuno si deve rinnegare, che nessuno deve fingere perché si manifesta per reclamare il diritto di essere ciò che si vuole però... non si deve essere festosi! Cioè per avere dei diritti bisogna rinunciare ad altri?4) Quando riescono a toglierti un diritto come quello di festeggiare, dopo riescono a toglierti anche il diritto di mettere i tacchi a spillo! Prima mettono in cattiva luce il primo, e dopo, contenti di aver avuto successo, ti mettono in cattiva luce il secondo. Alla fine ti danno i tuoi diritti solo se rinunci alla libertà di goderne! Tu che fai? Accetti?5) E chi sono gli incivili???6) L'eccesso... hum... mi chiedo cosa direbbe un amish...7) Già! I gay sono quegli elementi di disturbo che macchiano il concetto di famiglia. Parola di Ratzinger!8) Leggo male o stai paragonando i festosi ragazzi che sfilano ai pride a degli ultrà armati fino ai denti che si picchiano senza pietà? :eek:9) Riassumendo: tutti quelli che non sono sobri non devono manifestare... lo sai che quando mi metto una maglietta scollata per mia madre non sono sobria? Che faccio? Al prossimo pride me ne resto a casa o mi camuffo da suora?2) Già! Perché mai essere contenti e orgogliosi di quello che si è!?Non dovete rinunciare a niente ragazzi!! Mai!! :ok:Pencil :salut:[modbreak=yrian]Snellisci i qute il più possibile, grazie.[/modbreak]
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"provocante" come direbbe yrian
Non "provocante": "provocatorio"... :gha:Sono due cose MOLTO diverse.Se non sapete il significato delle parole, non utlizzatele. O almeno abbiate la compiacenza di non metterle in bocca agli altri a tradimento.
Tra l'altro, oggi come oggi, la vera trasgressione è la normalità.
Scusa, chi ha detto che lo scopo dei Gay Pride è di essere "trasgressivi"?
l'immaginario eterosessuale che vuole i gay macchiette (e marchette) televisive.
Sì, ma il problema in relazione a questo immaginario non è che sia falso, bensì che sia ESCLUSIVO. Perché di fatto, in parte, che ti piaccia o no, è VERO.
E' la quotidianità di quelle coppie gay "invisibili" che non hanno nulla di appariscente e che probabilmente nemmeno ci tengono a presentarsi "ironicamente" o in modo.
Dunque:- gay "invisibili" = coraggiosa rottura di stereotipi - gay "appariscenti" = vigliacco assoggettarsi agli stessiE' così?Muhahuahauhuahauhauha! :rotfl:Se vuoi l'estate prossima organizzo un Premio Nazionale per il gay più coraggiosamente INSOSPETTABILE... Si terrà nel mio armadio: è buio, silenzioso, caldo, accogliente, profumato, al riparo da sguardi indiscreti... proprio come piacerebbe a quelli come te. E' il posto adatto per mostrare al mondo tutta la grinta di cui siete capaci!
L'uomo agghindato come un albero di natale che scimmiotta il sesso femminile nei vari teatrini è quanto di più banale e scontato...
Forse ti riferisci agli show di drag-queen. Bene, si tratta di una nobilissima forma di teatro che vanta ormai una consolidata tradizione pressoché secolare ed enumera alcuni grandi artisti. Anche il "travestito" bisogna saperlo fare.
E non mi si venga a dire che questo modo di presentarsi abbia qualcosa di naturale e sia un "essere se stessi", perché nessuno può crederci veramente.
Sono pronto a dirtelo, se vuoi. Come puoi pretendere di sapere come un altro si sente meglio di lui stesso?
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Ragazzi, io capisco e comprendo che il mio modo di pensare sia in netto contrasto con la maggioranza del popolo GLBT, ed apprezzo le critiche e rispetto le diverse opinioni.Credo, comunque, che tutti dovremmo essere accomunati dallo studio della lingua italiana... o devo iniziare a dubitare anche di questo?

3) Salto il punto due perché è nel punto 3, e poi 6 e 9, che lo contraddici. Dici che nessuno si deve rinnegare, che nessuno deve fingere perché si manifesta per reclamare il diritto di essere ciò che si vuole però... non si deve essere festosi! Cioè per avere dei diritti bisogna rinunciare ad altri?
Parlo italiano o dialetto ungherese?Se ti piace fare mega-mix di ciò che testualmente è scritto in modo chiaro e lampante, ti consiglio la carriera del DJ o magari chiedere a Ghezzi di entrare a far parte dello staff di Blob.Rileggi, per cortesia, e ti accorgerai da solo di avere distorto completamente quanto da me espresso.
4) Quando riescono a toglierti un diritto come quello di festeggiare, dopo riescono a toglierti anche il diritto di mettere i tacchi a spillo! Prima mettono in cattiva luce il primo, e dopo, contenti di aver avuto successo, ti mettono in cattiva luce il secondo. Alla fine ti danno i tuoi diritti solo se rinunci alla libertà di goderne! Tu che fai? Accetti?
TOGLIERE??? Ma dove sta scritto?Ho parlato semplicemente del mio modo di intendere il Pride: secondo alcuni deve essere una festa, secondo me ed alcuni altri, invece, dovrebbe essere una mobilitazione di protesta.Nell'uno o nell'altro caso, è una scelta consapevole, e non un'imposizione da parte dei "benpensanti" da accettare con la coda fra le gambe.Viceversa, potrei impugnare la tua affermazione e risponderti: alla fine ti danno la tua beneamata festa di piazza perchè sanno che così ti distrai dai tuoi diritti... che fai, accetti?Su... cerchiamo di stare un po' attenti al peso delle parole.In aggiunta, essendo una SCELTA e non un'imposizione, quella di fare il Pride sfarzoso o serio, non vedo in quale modo potresti avere preclusa la possibilità, l'indomani, di fare festa e casino con i tuoi amici, come durante tutto il resto dell'anno.
5) E chi sono gli incivili???
Un esempio?Quelli che, approfittando dell'inquadratura delle telecamere di qualche emittente, invece di mandare un innocentissimo bacio o di salutare la mamma con la manina, si atteggiano in modo provocatorio come fossero pornodive delle hot-line telefoniche.Su diecimila persone, in dieci fanno questo clamoroso errore e zzakketeeeeee... tutti in castigo!Ti pare giusto? A me no, però sono consapevole di chi ha il coltello dalla parte del manico e so che non aspetta altro per continuare a castigarci tutti, dal primo all'ultimo.
6) L'eccesso... hum... mi chiedo cosa direbbe un amish...
Direbbe peggio di quanto non faccia la Chiesa Cattolica.Ma domandati dove vivi e capirai da solo che, pur rispettando la loro comunità, degli amish ce ne deve fregare meno di zero. Siamo in Italia: stiamo qui, con i piedi ben saldi a terra, e cerchiamo di confrontarci con i nostri problemi, non con quelli altrui.Se vuoi, però, invece di preoccuparci del contesto in cui quotidianamente viviamo, continuiamo a disquisire e filosofeggiare sul Burkina Faso, sul Burundi, sull'arcipelago dell'Honduras...
8) Leggo male o stai paragonando i festosi ragazzi che sfilano ai pride a degli ultrà armati fino ai denti che si picchiano senza pietà? :rotfl:
Non so se risponderti o prenotarti già una visita dall'oculista. :asd:Ma attento, che se poi continui a leggere male, ti spedisco al CEPU!! :salut:
Non dovete rinunciare a niente ragazzi!! Mai!! :asd:
Lo fanno TUTTI, ogni santo giorno, e tu in primis.Ma se vuoi vengo a vivere come un simbiote, al tuo fianco, e così mi dimostri che mandi a cagare il tuo capo ogni volta che non la pensi come lui, che mandi a fanculo la Polizia Stradale quando ti fa perdere tempo con i suoi "controlli a campione", e che insulti tua madre ogni volta che a tavola non trovi il pasto che ti saresti aspettato.Fare un Pride più simile ad un corteo di manifestazione per me non è una rinuncia, ma la naturale applicazione del mio punto di vista, che può piacere o meno, ma che non può essere etichettato come universalmente sbagliato.Tant'è vero che, se davvero volessi imporre a tutti i costi il mio punto di vista come universalmente corretto, sarei già sceso in piazza a costituire un movimento Gay alternativo.
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uhmmm io in questo discorso mal mi infilo, ma ci provo, l'avevo già detto mi sembra, lo ripeto perchè non ricordo dove e quando.Molti sanno che vado ai pride, contenta di esserci e convinta, alcuni sanno anche, invece, che ritengo che ci siano forme che possano colpire di più rispetto al classico pride.Una manifestazione l'anno, meno festosa, magari silenziosa, colpirebbe molto di più l'opiniopne pubblica, e non tanto perchè il pride sia una carnevalata (altrimenti non andrei), ma perchè ormai tutti sanno cosa aspettarsi. è visto e rivisto e alla fine neanche ci credono più che lo facciamo per conquistarci le cose che ancora mancano, ma solo per far casino.

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Parlo italiano o dialetto ungherese?Se ti piace fare mega-mix di ciò che testualmente è scritto in modo chiaro e lampante,ti consiglio la carriera del DJ o magari chiedere a Ghezzi di entrare a far parte dello staff di Blob.Non so se risponderti o prenotarti già una visita dall'oculista. :asd:Ma attento, che se poi continui a leggere male, ti spedisco al CEPU!!  :salut:
Sei un gran maleducato! Come ti permetti di prendermi in giro?Chi ti ha dato tutta questa confidenza? La serietà l'hai lasciata al Pride?Se non sai rispondere da persona matura lascia perdere le Discussioni!E tu ti permetti anche di dare dell'incivile agli altri... Il cafone sei tu!E scusami se ho replicato al tuo post. Non accadrà più!Non vedo come si possa parlare con uno che risponde così.Pencil
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Pencil... come io stesso ho imparato nel corso del tempo, discutendo sui forum, la discussione e la divergenza d'opinione sono all'ordine del giorno, così come il fraintendimento.Non v'è post che, collocato in un'area pubblica, non sia passibile di reply più o meno coloriti e più o meno in sintonia con il tuo punto di vista.Il tono della mia risposta era volutamente scherzoso, evidenziato anche da smiley, in quanto il tuo messaggio non esprimeva una libera opinione, ma era costituito da un bizzarro taglia-cuci di un ennesimo post che avevo tentato di pubblicare a scanso di ulteriori equivoci.Comprenderai che, ribadire per la millesima volta un concetto che può essere condiviso o meno, ma non reinterpretato a proprio piacimento, alla lunga possa dare un certo tedio.Non per questo sono sceso nel turpiloquio, nè all'insulto diretto, salvo adottare una sana vena di sarcasmo che, a quanto pare, ha urtato la tua sensibilità.Me ne scuso, sebbene del tutto estraneo alle mie volontà, ma ti invito a non accodare ulteriori risposte off-topic che contengano esclusivamente sfoghi a questioni personali, che vanno risolte in PM.

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[modbreak=yrian]Prego anche io Pencil di non offendersi e di prendere lo scherzo per ciò che vale; e contemporaneamente prego Lanx e tutti gli altri di fare attenzione a non trattare i nuovi utenti con la confidenza che si ha con veterani di cui si conosce già il carattere e che a loro volta sono già ambientati.[/modbreak]

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Hinzelmann

E' che Lanx oltrechè essere involontariamente camp è pure sarcastico e spudorato :Dma è la sua natura non è del tutto colpa sua.La verità è che in una società ideale gli etero scenderebbero in piazza trascinati dall'euforiaa far festa, poi intercetterebbero il più sobrio della parata ( scambiandolo per un altro etero )e direbbero: non sono uno spasso queste pazze scatenate!!Il gay sobrio direbbe che lo sono, sospirando:un giorno l'anno...., poi spiegherebbe all'ingenuo etero che a volte l'overdose di sarcasmo spudorataggine e colore nella quotidianità di un gay può risultare pesante. :salut:

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prego Lanx e tutti gli altri di fare attenzione a non trattare i nuovi utenti con la confidenza che si ha con veterani di cui si conosce già il carattere e che a loro volta sono già ambientati.
OK... ma io e te che ormai siamo ambientati, non potremmo andare a picchiare Hinzelmann, così la smette di scrivere fesserie e diventa un gay sobrio?? :salut::rotfl:
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"Quelli come me" non so chi siano e a cosa ti riferisci, considerando che non mi conosci e non sai assolutamente nulla di me dovresti come minimo rivolgerti con espressioni meno allusive. Tanto più che sei moderatore e dovresti attenerti ad un certo protocollo comportamentale.Le coppie "invisibili" non sono quelle nascoste come erroneamente hai pensato. L'ho detto anche in altre discussioni che esistono coppie (ma anche single), che non si nascondono affatto ai genitori, agli amici, o sul lavoro, e che non hanno mai sentito alcuna esigenza di andare al gay pride (men che meno col rossetto per finire nei servizi televisivi del TG) e che non attribuiscono alla partecipazione tutta questa importanza o valenza politica. Quindi finiamola con la dicotomia che vuole i gay repressi a casa a quelli invece che non si reprimono tutti al gay pride. C'è chi è critico o indifferente o non lo condivide per ragioni che non hanno nulla a che fare con la visibilità o l'accettazione...vogliamo riconoscerlo o no? Che chi ha sottolineato, io per primo, che certi teatrini e spettacoli di puro esibizionismo non hanno nulla a che fare con quella che dovrebbe essere una manifestazione politica e che certe provocazioni sono alla fine controproducenti e non contribuiscono a cambiare posizioni. Dimostriamo di saper amare e dimostriamolo con la coerenza dei fatti e lasciamo perdere certi comportamenti infantili. Dimostriamo di essere persone mature e responsabili, che tanto non sarà certo il gay pride a cambiare la mentalità delle persone, ma il formarsi di una maggioranza progressista e laica nel paese.Se si dovesse tenere una manifestazione nazionale per la laicità, organizzata non dalle associazioni gay, sono più che convinto che i grandi assenti sarebbero proprio i gay.

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Ok, mi avete convinto. La trasgressione lede ai nostri diritti.Ma spiegatelo voi al diciottenne che abita in provincia e che desidera tanto vestirsi da ragazza, che deve ASSOLUTAMENTE tornare in pullmann a cambiarsi perchè - per motivi politici - nel giorno del Pride NOI DOBBIAMO FARE FINTA CHE LUI NON ESISTE.Io non avrei mai questo coraggio.Fatelo voi, vi prego.Andate dalla trans operata e chiedetele di tornare a casa e se non ci vuole andare chiamate voi la polizia o il servizio d'ordine.Diventate come loro e, vedrete, avrete i loro stessi diritti.Io, dal canto mio, preferisco non averli; se davvero è questo il prezzo.(Ma le femministe negli anni '70 sfilavano in gonna lunga e maglioncino di lana?)

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bside06 ha centrato un altro tema importante, che riguarda proprio i singoli e le coppie un po' impropriamente definiti come "invisibili"... ed è una cosa che, già in altra occasione, ho avuto modo di sottolineare essere alquanto offensiva.Mi riferisco all'espressione "quelli come voi" largamente utilizzata non solo da yrian su questo forum, ma anche da tanta gente che conosco personalmente.Anche se non cita testualmente vocaboli offensivi, è comunque un'espressione alquanto dura ed indigesta, che lascia molto chiaramente trasparire una posizione pregiudizievole nei confronti di chi, diversamente da una maggioranza che senza impedimento alcuno esercita la propria libertà d'espressione in modo colorito e vivace, predilige una forma meno sfarzosa."Quelli come voi" suona davvero male, ragazzi... e dà la netta sensazione che tra di noi, già fortemente discriminati, ci sia un'ulteriore sub-discriminazione interna, volta a tacciare di inettitudine e codardia le persone che prediligono una differente forma di manifestazione.

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OK... ma io e te che ormai siamo ambientati, non potremmo andare a picchiare Hinzelmann, così la smette di scrivere fesserie e diventa un gay sobrio??
No, perché io non so come sia Hinzelmann di persona. e poi anche perché io sono sì un gay sobrio, ma ... mio malgrado. Avrei voluto essere una drag queen. :rotfl:
"Quelli come me" non so chi siano e a cosa ti riferisci, considerando che non mi conosci e non sai assolutamente nulla di me dovresti come minimo rivolgerti con espressioni meno allusive.
"Quelli come te" sono semplicemente coloro che la pensano come te. Da quando è offensivo attribuire a una persona le idee che quella stessa persona ha appena manifestato?Ma se proprio vogliamo parlare di discriminazione, chi è che davvero discrimina? (La soluzione è nell'ultimo post di Almadel.)
Tanto più che sei moderatore e dovresti attenerti ad un certo protocollo comportamentale.
Chiairishdragon, mi implementeresti la faccina che sbadiglia?
Dimostriamo di saper amare e dimostriamolo con la coerenza dei fatti e lasciamo perdere certi comportamenti infantili. Dimostriamo di essere persone mature e responsabili,
Ancora non ho capito come tutto questo possa avere a che fare con i Gay Pride. Evidentemente una persona con tacchi e veletta non può essere matura e responsabile. L'avete detto alla regina Elisabetta?
che tanto non sarà certo il gay pride a cambiare la mentalità delle persone, ma il formarsi di una maggioranza progressista e laica nel paese.
E la maggioranza progressista, laica e (ovviamente) gay friendly come la si forma? Standosene nascosti?
Se si dovesse tenere una manifestazione nazionale per la laicità, organizzata non dalle associazioni gay, sono più che convinto che i grandi assenti sarebbero proprio i gay.
Ma anche no! :salut:
Quindi finiamola con la dicotomia che vuole i gay repressi a casa a quelli invece che non si reprimono tutti al gay pride. C'è chi è critico o indifferente o non lo condivide per ragioni che non hanno nulla a che fare con la visibilità o l'accettazione...vogliamo riconoscerlo o no? Che chi ha sottolineato, io per primo, che certi teatrini e spettacoli di puro esibizionismo non hanno nulla a che fare con quella che dovrebbe essere una manifestazione politica e che certe provocazioni sono alla fine controproducenti e non contribuiscono a cambiare posizioni.
And the winner for "The Best Roaring Glittering Closet 2007" is....
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Ok, mi avete convinto. La trasgressione lede ai nostri diritti.
Niente affatto, e non mi pare sia mai stato espresso questo concetto, in questi termini.La trasgressione, in un contesto che nulla ha di trasgressivo, ma che a tutti costi lo si vuol far diventare tale, quello sì... ma sei libero come tutti di continuare a considerare il Pride come il giorno dell'orgoglio e della trasgressione, e propagandarlo come tale.Have fun!! :asd:Però, coerentemente, come tutti gli altri che credono nel Pride festaiolo, non dipingermelo in un post come "nulla di così stravagante" e in quello dopo come "trasgressivo" sennò mi viene il serio dubbio che anche tu non l'abbia ancora ben inquadrato.
Ma spiegatelo voi al diciottenne che abita in provincia e che desidera tanto vestirsi da ragazza, che deve ASSOLUTAMENTE tornare in pullmann a cambiarsi perchè - per motivi politici - nel giorno del Pride NOI DOBBIAMO FARE FINTA CHE LUI NON ESISTE.
Dove sta scritto? Chi l'ha detto?Se fin qua è stato detto e ribadito che NESSUNO deve rinunciare a ciò che è o a ciò che sente di essere, perchè dovresti costringere delle persone ad abbigliarsi in modo non conforme al proprio gusto ed alla propria identità?Ti rendi conto Almadel che SEI TU in prima persona a fare queste affermazioni altamente discriminatorie, al contrario di "quelli come me" che invece chiedono semplicemente di non fare del Pride una festa di carnevale?Vestirsi da donna perchè ci si sente tali nell'anima e nel corpo, non è per nulla trasgressivo, anzi... è una gioia per gli occhi e per il cuore, vedere che una persona si sente libera di riflettere la propria interiorità anche sulla propria esteriorità in modo così naturale e disinvolto.Diverso è, lo ripeto per la gozilliardesima volta, assumere atteggiamenti ammiccanti o addirittura volgari nei confronti dei passanti e dei media, per il puro gusto di suscitare reazioni negative che, inevitabilmente, finiscono per fare di tutta l'erba un fascio.
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Hinzelmann
No, perché io non so come sia Hinzelmann di persona. e poi anche perché io sono sì un gay sobrio, ma ... mio malgrado. Avrei voluto essere una drag queen. :rotfl:
In tutta sincerità temo di essere un "bravo ragazzo" mio malgrado.E' una orrenda verità che deve essere detta, a un certo punto ho dovuto accettarmi per come ero e rassegnarmial fatto che è praticamente impossibile per me essere veramente volgare....emano letteralmente sobrietà e candore. :salut:
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Me ne scuso,
Scuse accettate. Però dovresti sapere la regola numero uno per una pacifica convivenza con gli etero.Non cercare mai di prenderli per il culo! :DPer il resto secondo me ti contraddici di continuo! Ma non te ne accorgi o non lo vuoi ammettere.Insistere mi sembra inutile. E' la solita storia del cane che si morde la coda.Tanto, i trasgressivi continueranno a fare come dici tu quello che si sentono senza rendere conto a nessuno.Pencil :salut:
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E la maggioranza progressista, laica e (ovviamente) gay friendly come la si forma? Standosene nascosti?
L'essere visibili non ha niente a che vedere con l'andare o no al gay pride. Ti potrei fare tanti di quegli esempi di persone nascoste e spoliticizzate che vanno al gay pride e che ci vanno per divertirsi e cuccare e altrettante (amici e conoscenti, coppie e single) i cui genitori sanno tutto (e lo sanno tutte le persone che frequentano) che al gay pride o sono andati una volta sola o non sono mai sono stati. Queste persone non sono nascoste solo perché non si mostrano in TV, ma anzi dimostrano di essere molto più visibili nella loro vita di quei tanti o pochi che siano che invece al gay pride ci vanno (meglio se in una città ben lontana da quella di residenza).La mentalità non cambia con questo genere di manifestazioni. E' il lavorio sotterraneo di chi si rende visibile nella propria vita rispettando i propri tempi, senza clamori o eccessi, che contribuisce al cambio di mentalità generale. Sono processi lunghi che non coincidono coi tempi politici purtroppo.
Ma spiegatelo voi al diciottenne che abita in provincia e che desidera tanto vestirsi da ragazza, che deve ASSOLUTAMENTE tornare in pullmann a cambiarsi perchè - >per motivi politici - nel giorno del Pride NOI DOBBIAMO FARE FINTA CHE LUI NON ESISTE.
Ma almadel, chi può fare nella vita davvero sempre ciò che vuole o che sente? Quanta gente è costretta ad ingoiare certi magoni sul lavoro o in famiglia....Non sempre si può dire o fare tutto quello che si pensa in ogni luogo. Ci sono contesti dove certi comportamenti sono più leciti e opportuni e altri dove lo sono meno.Il diciottenne che desidera tanto vestirsi da donna lo fa per puro spirito esibizionistico ben sapendo che ogni genere di pagliacciata al gay pride sarà consentita, anzi applaudita e magari finirà pure in TV. Se andasse ad una manifestazione qualsiasi invece si guarderebbe bene dal presentarsi così.
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E' difficile per me capirti, Lanx.Fatico a cogliere la distinzione Ti ho chiesto un compito difficilee tu ti proponi per un compitoancora più arduo.Distinguere l'Essere dall'Apparire.Nemmeno tu con Pencilsei riuscito a distinguerel'allegra provocazionedal cattivo gusto e dall'offesa.Come pensi sia possibile farloper centinaia di migliaia di persone.Il ragazzino vestito da donna va beneIl cinquantenne vestito da suora che fa le linguacce, no.E il ragazzino vestito da suora?E il cinquantenne vestito da donna?E il ragazzino che fa le linguacce?E isolati i trasgressoriche farai?Li manderai a casa?Romperai le fotocamere di chi li inquadra?Scriverai ai giornali prendendo le distanze?A Stovewall le travestiteubriache e violentehanno cambiato la Storiaper tutti noiLe ringraziamo oggi con un Parata.Fossi cristiano festeggerei il Nataleanche se fosse "inutile" e consumistico.

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quei tanti o pochi che siano che invece al gay pride ci vanno (meglio se in una città ben lontana da quella di residenza).
Già... bravo bside06!! Mi ero dimenticato di quella buona fetta di festaioli saltellanti che, però, si guarda bene dal rendersi riconoscibile sotto casa. :rotfl:Però sai com'è... quelli come noi sono quelli repressi e nascosti. Spassoso, vero? :gha:
Il diciottenne che desidera tanto vestirsi da donna lo fa per puro spirito esibizionistico ben sapendo che ogni genere di pagliacciata al gay pride sarà consentita, anzi applaudita e magari finirà pure in TV. Se andasse ad una manifestazione qualsiasi invece si guarderebbe bene dal presentarsi così.
Ahi ahi ahiiiiiiiii... signor bside06, Lei mi casca sul più bellooooo...Anche tu, alla fine, sei caduto nel girone dei dannati dal tacco a spillo. :rotfl:Non puoi mixare il bieco spirito di esibizionismo con l'identità di una persona che si sente donna, e in quanto tale, desidera esserlo fino in fondo e quindi anche nell'abbigliamento. :no:Sono due cose ben distinte, però se è tua opinione che ogni trans sia una sfacciata esibizionista, ben lungi dal volerti dissuadere... anche se la penso moooooolto diversamente.
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A Stovewall le travestiteubriache e violentehanno cambiato la Storiaper tutti noi
Il pride serve a darci visibilita'.I benpensanti continueranno a pensare male di noi anche se sfilassimo in smoking. Quindi ben venga il colore se serve a farli star male.I nostri diritti non ce li dara' nessuno. Dovremo prenderceli da noi, e qualsiasi metodo e' valido. quello che conta e' il risultato e non come si giunge ad esso.
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E' difficile per me capirti, Lanx.Fatico a cogliere la distinzione
Infatti io e te siamo uguali, no?E a nostra volta siamo uguali a un'ortica, che è uguale a un apriscatole, che è uguale a un koala, che a sua volta è uguale al resto di tutto il Creato di Nostro Signore.Dai, su... non scherzare: sei fin troppo vispo ed arguto per fingere di non aver capito.
E il ragazzino vestito da suora?E il cinquantenne vestito da donna?E il ragazzino che fa le linguacce?
La risposta la sai già... e se non la sai, basta fare rewind e rileggerla, ma preferisci girarci attorno e sfottere, piuttosto che accettare il fatto che TU hai la tua opinione e IO ho la mia.
E isolati i trasgressoriche farai?
Non isolo proprio nessuno... vivo la mia vita pacifico e sereno con tutti quelli che amano vestirsi da uomo, con quelli che amano vestirsi da donna, ma non solo!!Eh no... addirittura anche con quelli che scimmiottano certi atteggiamenti per il puro gusto di farsi quattro risate.Solo che, non so se l'ho già detto in precedenza (iper-mega-ROTFL), vedo il Pride come una circostanza in cui non si va a fare baldoria, ma ad essere sè stessi, in una seria marcia per la rivendicazione dei propri diritti.Chi si sente uomo sia uomo, chi si sente donna sia donna, chi si sente paguro nano della Patagonia sia tale... chi ha voglia di andare a scimmiottare qualcosa tanto per apparire come una caricatura, secondo me, dovrebbe dedicarsi ad altro...Ad altro cosa? Impiccarsi? Cospargersi di benzina e darsi fuoco? Nooooooooooooooooooo.Molto più semplicemente, a darsi un'occhiata attorno e rendersi conto che gli altri, probabilmente, sono lì per cercare di fare qualcosina di più solido e concreto, e adoperarsi pure loro in tal senso.
A Stovewall le travestite ubriache e violente hanno cambiato la Storia per tutti noiLe ringraziamo oggi con un Parata.
Saranno commosse... ci scommetterei.E adesso che abbiamo terminato le commemorazioni, pensiamo di andarci a prendere i nostri diritti in qualche modo, o continuiamo a fare parate celebrative?
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