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Reazione culturale alla queerizzazione dell'associazionismo


Demò

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4 minutes ago, Demò said:

 

è un diritto nella misura in cui accetti di avere un tetto sopra la testa

ma la maggior parte dei barboni non vuole

perchè hanno problemi psichiatrici e l'unico modo sarebbe imporgli un TSO

Ma sì certo ma Parlo in teoria, per me avere un tetto sopra la testa non è certo un privilegio, è un diritto, dovrebbe esserlo di tutti, diritti basici come avere cibo e un minimo di sicurezza non li definirei certo privilegio

copertura sanitaria universale anche quella mi sento male a parlarne come un privilegio quando è una cosa che dovrebbero avere tutti, la scelta delle parole è importanti

Edited by metalheart
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18 minutes ago, Demò said:

i senzatetto non sono condannati a morte, la chiesa cattolica li adora e tendenzialmente sono persone con problemi mentali che dovrebbero essere rinchiuse in istituti

Eventualmente andrebbero curati ma non rinchiusi.

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AndrejMolov89

Io credo di essere stato privilegiato nella mia vita. Ho avuto la possibilitá di studiare, perché sono nato vicino a Padova. E ho avuto la fortuna di potermi occupare solo di studiare. D´altro canto, se questa mia presa di coscienza mi fa sforzare per dare le stesse possibilitá a tutti, non voglio sentirmi in colpa di una cosa di cui non ho avuto assolutamente il controllo. La retorica del privilegio imho si fonda sulla spontanea redistribuzione da parte dei privilegiati, e preclude qualsivoglia miglioria del sistema che produce certi privilegi. E´ un ottica cosi neo liberista si potrebbe dire. Quindi, si gioca tutto sul senso di colpa di essere ricchi per convincergli a sganciare soldi, quando in realtá il problema é del sistema economico imho. Sono lieto di cambiare questa bozza di opinione, pero´, ho sempre avuto l´impressione che la strategia della retorica del privilegio sia la stessa della religione cattolicaÖ: il sentimento di colpa.

@nowhere, lol, é verissimo. pero´ facendo questo discorso é emerso che i bisex lo fanno perché hanno bifobia interiorizzata e che io dovevo martirizzarmi per essere frocio, sostanzialmente. La questione simpatica é che questa ottica del privilegio implica una cosa bellissima: che chi é privilegiato puo´ essere vittima solo da chi gli sta sopra. Cioé se io ho ricevuto tante esperienze negative da bisex, é colpa della mia categoria che li costringe ad essere cosi. Del resto, viene visto come un rebound karmico, e non si pone come presupposto la responsabilitá individuale o meglio lo si fa a targhe alterne e a caso.

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19 minutes ago, marco7 said:

Eventualmente andrebbero curati ma non rinchiusi.

il tso non è che ti sbattono in manicomio per sempre ti mettono in reparto psichiatrica per 15 giorni sperando che torni sano di mente il giusto per poter proseguire una terapia da solo poi fuori

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2 minutes ago, AndrejMolov89 said:

ho sempre avuto l´impressione che la strategia della retorica del privilegio sia la stessa della religione cattolicaÖ: il sentimento di colpa.

Il privilegio è una colpa esclusivamente se non si vuole condividere od aiutare l'altro a migliorare la propria situazione o se la si vuole usare per estromettere l'altro.
Prendendo come esempio la casa (solo come esempio, non c'entra niente con la faccenda degli homeless che state tirando fuori), se un gruppo di privilegiati hanno una casa ed un altro gruppo no, ci si dovrebbe impegnare per riuscire a trovare una casa anche a loro.
Non che bisogna montà sui demolitori e buttà giù tutte le case così siamo tutti uguali.

Ecco, a me pare a volte che c'è una sete di sangue e distruzione dietro certe posizioni che io trovo totalmente insensata.

8 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Cioé se io ho ricevuto tante esperienze negative da bisex, é colpa della mia categoria che li costringe ad essere cosi.

Che equivale al "se una donna ha avuto tante esperienze negative dagli uomini violenti, è colpa delle donne che li costringono ad essere così".
Però prova a rispondergli con questa frase e vedi che ti becchi oltre che del bifobico pure del misogino :asd:

Fortuna vuole che nella vita siamo liberi di sceglierci amici e partner in base alle nostre esigenze, quindi semplicemente evito determinati contesti almeno quanto evito arcilesbica ed altra tipologia di gente.

Quello che non gli entra in testa è il fatto che comunque che qui si lotta anche per i loro diritti, visto che non è che si son chieste unioni civili adozioni e quant'altro per tutti tranne che per i bisessuali.

Ma tanto, almeno quelle con cui ho avuto a che fare io, non c'arrivavano a capirlo eh.

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5 minutes ago, Demò said:

il tema è OT, ma come pensi di curare una persona che non vuole essere curata, se non contro la sua volontà?

Esistono dei percorsi di reinserimento graduale nella società attentamente studiati in modo da convincere/spingere il senzatetto a seguirli

Delle volte funzionano mentre altre no, dipende da senzatetto a senzatetto

Così mi aveva spiegato una persona che di queste cose se ne occupa

3 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Quindi, si gioca tutto sul senso di colpa di essere ricchi per convincergli a sganciare soldi, quando in realtá il problema é del sistema economico imho.

Di ricchi neanche parlano in verità, hai mai sentito parlare di rich privilege

La loro forma mentis è talmente permeata dal neoliberismo da non considerarli neanche nelle loro scalette del privilegio 

La formula è "maschio bianco etero cis" se noti, non "maschio bianco etero cis ricco" 

8 minutes ago, AndrejMolov89 said:

la strategia della retorica del privilegio sia la stessa della religione cattolicaÖ: il sentimento di colpa.

Non a caso strettamente legato alla retorica del privilegio c'è il concetto di white guilt

https://en.m.wikipedia.org/wiki/White_guilt

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28 minutes ago, AndrejMolov89 said:

 un ottica cosi neo liberista si potrebbe dire.

veramente è comunista, ovvero redistribuisci qualcosa che non c'è. Un po' come fare redistribuzione di un pil stagnante da 25anni. 

comunque in italia i tso vengono fatti a persone che non ne hanno bisogno poi a quelle che ne hanno bisogno non li fanno, ci sono molti casi in cui il tso è stato usato come abuso di potere soprattutto verso donne. 

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5 minutes ago, SabrinaS said:

veramente è comunista, ovvero redistribuisci qualcosa che non c'è. Un po' come fare redistribuzione di un pil stagnante da 25anni. 

Quando capirai che l'economia capitalista sta stagnando a livello MONDIALE perché i più ricchi non sono sufficientemente tassati sarà sempre tardi.

 

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il fatto che vuoi tassare di piu i miliardari super miliardosi non significa che l'economia mondiale capitalista stia stagnando, l'italia stagna, gli altri paesi crescono. 

e nei periodi di crescita l'italia cresce sempre di meno e nei periodi peggiori peggiora piu degli altri. It's a fact. E non è che in Italia ci sia il neoliberismo spietato, per cui non puoi neanche dire che sia colpa di quello...

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55 minutes ago, metalheart said:

secondo me è un diritto ,non u privilegio

Hmmm secondo me fintantoché non tutti godono degli stessi diritti ha comunque senso parlare di privilegi, poi se la questione è che il termine privilegio fa pensare a un surplus rispetto ai diritti di base, facendo passare il messaggio i privilegi di alcuni non possano essere trasformati in diritti di tutti (secondo me non è così, ma mettiamo) allora si può cambiare termine ma non credo muterebbe la realtà oggettiva del fatto che alcuni godono di vantaggi sistemici rispetto al altri.

Per esempio io sono convintissimo del fatto che le donne trans siano socialmente svantaggiate rispetto agli uomini trans in base ai pregiudizi sociali e secondo me è un fatto oggettivo, di cui non ho alcuna colpa, ma che mi sentirei proprio stupido a negare. 

52 minutes ago, Uncanny said:

Anche quello dei senzatetto è allora privilegio rispetto ai bambini in Africa che fanno la fame?

Non saprei, dipende dall'accesso di ciascuno ai beni di sopravvivenza direi. Non ci si può basare su un unico criterio. Magari anche il senzatetto muore di fame o freddo benché stia in Italia 

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1 hour ago, nowhere said:

Il privilegio è una colpa esclusivamente se non si vuole condividere od aiutare l'altro a migliorare la propria situazione o se la si vuole usare per estromettere l'altro.
Prendendo come esempio la casa (solo come esempio, non c'entra niente con la faccenda degli homeless che state tirando fuori), se un gruppo di privilegiati hanno una casa ed un altro gruppo no, ci si dovrebbe impegnare per riuscire a trovare una casa anche a loro.
Non che bisogna montà sui demolitori e buttà giù tutte le case così siamo tutti uguali.

Ecco, a me pare a volte che c'è una sete di sangue e distruzione dietro certe posizioni che io trovo totalmente insensata.

Hai perfettamente ragione. Il fatto è che per avere una casa dignitosa, un lavoro decente, una famiglia soddisfacente, occorre un minimo di impegno e di sacrificio. E questi costano fatica... è molto più comodo odiare il possesso degli altri che la mancanza propria, ovvero pretendere di ricevere gratis senza fare nulla.

Un esempio indicativo è quello delle palazzine popolari. Talvolta in alcuni canali televisivi vengono denunciati casi in cui il degrado e l'abbandono generalizzati rendono gli stabili fatiscenti e invivibili. Ma, mi domando, visto che coloro che vi abitano molto spesso sono disoccupati o invalidi, è possibile che, nelle molte ore libere della giornata, non si trovi il tempo, la voglia e l'organizzazione per intervenire là dove possibile?

Mi ricordo di quelli che si lamentavano delle erbacce nel giardinetto. Ma è tanto difficile tagliarle? O deve essere fatto da qualcun altro?

O di quelli che si lamentavano dei citofoni guasti. Possibile che in centinaia di appartamenti non vi sia nessuno in grado di aprire le pulsantiere, metterci mano, e nessuno disposto a mettere tipo cinquanta centesimi ad interno per pagare la prestazione e le eventuali sostituzioni? 

1 hour ago, schopy said:

Quando capirai che l'economia capitalista sta stagnando a livello MONDIALE perché i più ricchi non sono sufficientemente tassati sarà sempre tardi.

 

Il problema è definire i ricchi. Alcuni membri dell'attuale governo hanno definito ricche le famiglie con reddito pari o superiore a 40k Euro lordi/anno. E' chiaro che se il vero obiettivo del prelievo di benessere diviene la classe media, mentre il destinatario delle politiche economiche di fatto vanno ad essere solo i cosiddetti "poveri" (definizione ontologicamente occulta), non si può che tendere all'Homo Sovieticus, come in Argentina, Venezuela...

venezuela-file-png_650x250.jpg

Edited by ldvrsp
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1 minute ago, ldvrsp said:

Alcuni membri dell'attuale governo hanno definito ricche le famiglie con reddito pari o superiore a 40k Euro lordi/anno. 

Ma no, ci mancherebbe...tassare i più ricchi nella mia ottica significa proprio favorire la classe media; negli USA degli anni 40 e 50 superata una certa soglia di reddito (oltre le centinaia di migliaia di dollari annui di allora), il 90% andava in tasse, ed erano tempi di grande prosperità "comune". Ma sto semplificando, ovvio.

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4 minutes ago, ldvrsp said:

Hai perfettamente ragione. Il fatto è che per avere una casa dignitosa, un lavoro decente, una famiglia soddisfacente, occorre un minimo di impegno e di sacrificio. E questi costano fatica... è molto più comodo odiare il possesso degli altri che la mancanza propria, ovvero pretendere di ricevere gratis senza fare nulla.

Si il discorso che fai nel post lo condivido pienamente.
In realtà come avevo scritto ho tirato dentro l'esempio della casa solo per sottolineare come sia insensato pretendere la distruzione di tutto piuttosto che un cercare di far stare bene tutti.

Poteva essere la casa come la macchina come una qualsiasi altra cosa.

Rimane il concetto tossico che hai sottolineato tuo, cioè odiare e voler distruggere quello che ha l'altro piuttosto che cercare di avere le stesse cose e stare tutti bene.

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A proposito di senso di colpa e forma mentis permeata dal neoliberismo, la retorica del privilegio va a braccetto col classismo alimentando nella sinistra americana la colpevolizzazione dei bianchi poveri per la loro condizione. 

Complex intersections of race and class: Among social liberals, learning about White privilege reduces sympathy, increases blame, and decreases external attributions for White people struggling with poverty

https://psycnet.apa.org/record/2019-22926-001

Se sei bianco e povero è colpa tua perché non hai saputo sfruttare il tuo privilegio bianco a te connaturato per migliorare le tue condizioni economiche e sociali, in poche parole

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AndrejMolov89
30 minutes ago, nowhere said:

Si il discorso che fai nel post lo condivido pienamente.
In realtà come avevo scritto ho tirato dentro l'esempio della casa solo per sottolineare come sia insensato pretendere la distruzione di tutto piuttosto che un cercare di far stare bene tutti.

Poteva essere la casa come la macchina come una qualsiasi altra cosa.

Rimane il concetto tossico che hai sottolineato tuo, cioè odiare e voler distruggere quello che ha l'altro piuttosto che cercare di avere le stesse cose e stare tutti bene.

Non credo che sia un genuino voler distruggere gli altri. Penso che sia una strategia abbastanza diversa. Prima cosa è una retorica che (ci) autoassolve. Seconda cosa si fonda sull'idea che la giustizia sia una cosa necessaria e non da conquistare. Intendo, che secondo loro la equità è nella natura delle cose e che vi siano delle forze che ci lavorano contro (e.g. il patriarcato capitalista). 

Nella stragrande maggioranza dei casi vi è una assunzione del ruolo di vittima che cerca la giustizia divina. Imho. 

Poi non è tutto da buttare il corpus ideolgico. Semplicemente hanno la tendenza di intepretare la realtà declinando con la loro ideologia. Il privilegio bianco ha senso in determinati cont3sti, ma non è una chiave intepretativa universale. 

 

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51 minutes ago, Hazel226 said:

Hmmm secondo me fintantoché non tutti godono degli stessi diritti ha comunque senso parlare di privilegi, poi se la questione è che il termine privilegio fa pensare a un surplus rispetto ai diritti di base, facendo passare il messaggio i privilegi di alcuni non possano essere trasformati in diritti di tutti (secondo me non è così, ma mettiamo) allora si può cambiare termine ma non credo muterebbe la realtà oggettiva del fatto che alcuni godono di vantaggi sistemici rispetto al altri.

Per esempio io sono convintissimo del fatto che le donne trans siano socialmente svantaggiate rispetto agli uomini trans in base ai pregiudizi sociali e secondo me è un fatto oggettivo, di cui non ho alcuna colpa, ma che mi sentirei proprio stupido a negare. 

Non lo so, l'inglese lo conosco ma ho il dubbio che per qualche motivo la traduzione ad litteram di privilege da privilegio... lo renda particolarmente antipatico agli italofoni. O forse non c'entra niente boh

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24 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Non credo che sia un genuino voler distruggere gli altri

Nel momento in cui hai  delle donne che affermano che gli uomini non sono adatti alla genitorialità e stai negando l'esistenza delle persone trans con disforia di genere affermando praticamente che le mtf sono degli uomini col pene che vogliono prendersi gli spazi delle donne, tu stai deliberatamente distruggendo l'identità di una persona da una parte e stai praticamente negando il ruolo di figura genitoriale ad un'altra.

Se non si tratta di bieco bisogno di distruzione questo...

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-nb: ignoro volutamente la deriva sociologica che sta prendendo la discussione e torno al tema del topic-

23 hours ago, nowhere said:

A me questa cosa sinceramente sfugge.

Le vedo diventare virali online esclusivamente quando è qualche pagina di destra che riporta un loro post.

Basta farsi un giro sul loro profilo di facebook.

E' palese che determinate frange diano spazio a determinate realtà esclusivamente per delegittimare e buttare in caciara le istanze basate su fatti reali.
Solo che i diretti interessati invece che comprendere che vengono semplicemente strumentalizzati dagli omofobi, si pensano in realtà di star guadagnando visibilità.

Il problema a monte che ho riscontrato e che mi ha portato anni fa ad abbandonare il mondo dell'associazionismo, è proprio il fatto che ad un certo punto più che la comunità lgbtqi siamo diventati quelli che si battono per tutto ed il contrario di tutto, tant'è che non si capisce più quali sarebbero le istanze e, soprattutto, DI CHI stiamo portando le istanze.

Perché a me sinceramente pare assurdo che all'interno del movimento abbiamo sia le persone trans che quelle che dicono che le persone trans sono uomini che vogliono rubare il posto alle donne.

Cioè per me è come andare a prendere il tè col cappellaio matto ed il leprotto bisestile e pensare di uscirne con qualcosa di concreto in mano.

E mentre all'atto pratico si naviga quindi nella più completa nebbia, nel mentre i nostri detrattori danno spazio agli attivisti da tastiera che danno sfogo della loro fantasia proponendo cose che sono totalmente irrealizzabili in ogni dimensione esistenziale.

Perché checché ne possano dire loro, bastano un paio di esami di linguistica per capire che per quanto si possano aggiungere dei neologismi di anno in anno in un vocabolario, non puoi arbitrariamente decidere di cambiare le strutture grammaticali a tavolino.
Si, probabilmente bastano 2 esami di linguistica generale per capirlo.

Come risolvere una cosa del genere?

Se avessimo più alleati illustri disposti a dar la medesima visibilità che i nostri nemici illustri danno alla prima roba scritta su facebook che trovano.

❤️

 

11 hours ago, Hinzelmann said:

Si è scelto nel 2013 di provincializzare il movimento LGBT attraverso l'ONDA pride ed è stata una decisione completamente Italiana

aspè, quella decisione aveva (ed ha ancora, secondo me) una sua logica nel voler dare visibilità al fatto che la realtà gaya esiste anche a roccasecca di sotto, e non solo nella big city dove ogni anno ci si vedeva tutti isnieme appassionatamente alla frocessione (e si stava innestando anche quel meccanismo tossico di rivalità in cui contava avercelo più lungo della cità dell'anno prima.

Il corteo, intendo

L'anno scorso passai a quello di Modena (ero in zona per vari motivi), e vedere uscire allo scoperto froci & frociaroli in provincia secondo me è ancora un atto POLITICAMENTE importante.

Lo diciamo spesso: è facile fare i gay nella big city, nel paesello molto meno

11 hours ago, Hinzelmann said:

si tratta di vedere se si può trarre un bilancio ( pregi e difetti ) e vedere se si possono introdurre correttivi per il futuro

purtroppo, mai come adesso del doman non v'è certezza.

vedremo una volta finito quest'incubo: come scrisse Mogol, lo scopriremo solo vivendo (cmq adesso ho un po' paura)

Edited by freedog
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35 minutes ago, freedog said:

Lo diciamo spesso: è facile fare i gay nella big city, nel paesello molto meno

Concordo, credo che il fatto che vengano organizzati più e più pride in giro per l'Italia sia stato un bene.
Con tutto che tanto so capaci de scannasse lo stesso pe chi deve esse la reginetta del pride eh.
Però sta di fatto che quando ad organizzarsi sono realtà più piccole e non le "solite note", per me è un messaggio importantissimo e non si relega il Pride a solo un'occasione una tantum per farsi una gita in una città grande Italiana.

Sarà una realtà prettamente italiana eh, ma non è che quando facciamo il Pride a Roma o Milano o chicchessia abbiamo la stessa partecipazione istituzionale che abbiamo chessò, a Londra dove sfila anche la polizia e mettono a disposizione gli autobus.

Non stiamo minimamente a quei livelli.

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3 hours ago, Demò said:

@marco7

il tema è OT, ma come pensi di curare una persona che non vuole essere curata, se non contro la sua volontà?

Tu parlavi di rinchiuderli in istituti, non di curarli.

esiste anche il diritto a non farsi curare.

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Bè ma io non vedo mica certi argomenti dai post dei fascisti 

Ma da quelli dei gay, come tutti noi

E ormai vedo discussioni solo su questo

Oltre che un sacco di lamentele sul papa e quel che ha detto, il che mi fa pensare un po' alla manifestazione contro le unioni civili del 2016 (alla quale andai e ancora oggi mi imbarazza raccontarlo) e al fatto che molti attivisti preferirebbero Ratzinger e ruini

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12 minutes ago, marco7 said:

Tu parlavi di rinchiuderli in istituti, non di curarli.

esiste anche il diritto a non farsi curare.

tso è un trattamento sanitario obbligatorio ovvero il sindaco e la questura (mi pare) firmano un coso perché credono che tu abbia bisogno di cure perché sei socialmente pericoloso e vengono i carabinieri a prelevarti (anche a casa) e ti portano in reparto psichiatria :uhsi: se vanno i parenti tipo a parlare col csm (centro salute mentale) è piu facile ancora.

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@Demò, per rimanere sul tema del topic, questi sono i passi che farei.

1) Parlare solo a nome degli uomini gay. E non dire che lo facciamo perché siamo escludenti,

ma perché siamo  contrari a parlare a nome di minoranze nelle quali non ci riconosciamo.

E si dice "uomini" e non "maschi". Perché i maschi sono solo le persone nate XY.

2) Naturalmente il matrimonio omosessuale e naturalmente subito. Senza nessuna particolare spiegazione: non serve spiegare nulla.

3) Parlare solo di adozione omosessuale, perché alle lesbiche non interessa: visti i bassi costi per l'inseminazione artificiale.

Affrontare il discorso sulla GPA esclusivamente nei termini di un problema di classe: siamo troppo poveri per essere interessati all'argomento.

4) Affrontare le questioni razziali solo nei termini del diritto d'asilo e della cittadinanza e NON nei termini del colore della pelle.

Il razzismo in Italia non ha questa caratterista: un Moldavo biondissimo e un Albanase con la pelle bianca

sono potenzialmente molto più discriminati di un ufficiale NATO afroamericano della base NATO.

5) Parlare di non-binarismo solo con persone non binarie. "Se quando parli di te stess* usi lo schwa, allora proverò a usarlo anche io".

Rifiutarlo quando si parla genericamente di uomini e donne. In quel caso parlare sempre di "persone" e declinare tutto al femminile.

Gli uomini non si offendono se - usando "persone" -  li chiami col femmile plurale (né si offendono se dai loro del "Lei").

Alternare l'uso di "persone" con quello di "individui" quando si vuole invece far notare che il problema ce l'hanno le donne col maschile plurale.

6) Rifiutare nettamente tutte le parti tossiche della teoria queer a partire dal fatto che l'identità sessuale e l'orientamento sessuale siano "costrutti culturali".

Il ruolo di genere è un costrutto culturale, non l'identità: da una società veramente libera non spariranno i generi, ma i vincoli sociali legati ai generi.

E non saremo neanche tutti pansessuali "perché ameremo le persone al di là del loro genere": ameremo semplicimente chi ci pare.

7) I Demisessuali non esistono. Desiderare solo le persone che ci interessano sentimentalmente è normalissimo "romanticismo".

8 ) Osteggiare TUTTE le generalizzazioni.

Non usare mai "etero", maschio", "cis", "femminista" o "musulmano",

quando invece vuoi dire "omofobo", "misogino" "transfobico" "TERF" o "fondamentalista".

Né usare "Veneto" invece di "leghista" o "Napoletano" invece di "camorrista"

9) Sfottere i bisex eteroromantici. Se non innamorarsi dei gay non è omofobia, allora non scopare coi bisex non è bifobia.

10) Non rompere le palle sull'oggettivazione del corpo maschile. Fatevi le pippe su chi vi pare.

Lasciamo alle femministe questa battaglia: se non vogliono donne nude, chissenefrega.  Si mettano uomini nudi.

Deridere platealmente tutte le persone SWERF: porno e prostituzione non vanno né incoraggiati né contrastati.

I nostri figli devono sapere che preferiremmo che facessero i metalmeccanici, ma che non verranno rifiutati se si prostituiranno.

11) Atteggiamente sex-positive totale. Se vuoi fare battaglie politiche sul poliamore, le fai coi poliamorosi;

ma a noi del numero dei tuoi partner non importa una fava. Il corpo è tuo e te lo gestisci tu.

E sotto ai 20 giorni di prognosi, puoi farti menare quanto vuoi.

12) Atteggiamento poz-friendly: non voglio sentire cagate sull'argomento.

Tutti sono invitati alla massima responsabilità, non solo le persone positive.

Tradire la fiducia è criminale, ma fidarsi di uno sconosciuto è stupido.

13) Non dovrebbe esserci bisogno di dirlo: ma non ci sono modi giusti di essere gay.

Hai il pieno diritto di non farti bullizzare né se sei passivo né se sei attivo, né se sei effeminato né se sei mascolino.

Secco, muscoloso o grasso; ragazzino o anziano: in nessuna eventuale combinazione.

E chiamare un gay al femminile è divertente solo se si diverte anche lui e non se ti diverti solo tu a farlo.

 

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9 minutes ago, Demò said:

... alla manifestazione contro le unioni civili del 2016 (alla quale andai ....

Come mai sei andato a quella manifestazione ?

7 minutes ago, SabrinaS said:

tso è un trattamento sanitario obbligatorio ovvero il sindaco e la questura (mi pare) firmano un coso perché credono che tu abbia bisogno di cure perché sei socialmente pericoloso 

Perche' i senzatetto sono socialmente pericolosi ?

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sì però ste cose scrivetele nellea vostra pagina gay almadelliana e demiana costruendo un pubblico assiduo ceh

7 minutes ago, marco7 said:

Come mai sei andato a quella manifestazione ?

Perche' i senzatetto sono socialmente pericolosi ?

se uno è povero e basta va alla caritas, se uno va in giro gridando diocancaroooooo con oggetti da lanciare e cose così, a padova  :aha: tipo, è socialmente pericoloso 

comunque ci sono tante storie sui tso e di come siano stati usati per esempio contro persone che si odiano e si hanno sul cazzo e che non sono veramente un pericolo per la società, soprattutto dispute famigliari e cose di questo tipo, spesso contro donne :uhsi: 

Edited by SabrinaS
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