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Adozioni per coppie omosessuali


FireSky

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Considero, secondariamente, la presenza di un bambino come un fattore di inibizione del desiderio carnale tra i coniugi...
Amadel, come le spieghi allora le coppie sposate da 50 anni?Sono favorevole all'adozione di bimbi da parte di genitori omosessuali.Questo tipo di adozioni, laddove esistono, non hanno mai manifestato "controindicazioni" per il figlio adottato.Il pregiudizio più stupido ma che continua ad essere anche il più diffuso è quello secondo il quale chi ci frequenta diventa a sua volta omosessuale (come se l'omosessualità fosse una malattia esantematica!), perciò, secondo un ragionamento tanto spicciolo, quanto cretino ed ignorante, se un bimbo viene cresciuto da due gay, diventerà a sua volta omosessuale.Allora perchè, secondo lo stesso ragionamente, nessuno di noi, figli di coppie eterosessuali, è eterosessuale?E soprattutto perchè i figli naturali di genitori che poi si sono resi conto della loro omosessualità, non sono gay? (e ne conosco)Questo è solo uno dei pregiudizi che affliggono questo *campo*.Conosco persone, conosco coppie che sarebbero dei bravi genitori (evito "genitori perfetti", sarebbe un ossimoro) persone a cui affiderei mio figlio ad occhi chiusi, sapendo di lasciarlo in buone mani.Sono persone che non osano neanche più avere il desiderio di una paternità o di una maternità, con tutto quello che ci sta accadendo intorno, che ci stanno dicendo dietro in questi mesi.Ci penso spesso quando vedo delle coppie felici con i loro figli, quando vedo al parco dei bimbi che giocano o quando abbraccio il mio cugino più piccolo. Penso a me nel futuro, penso a qualche coppia di amici con la quale mi è capitato di affrontare il discorso e arrivo sempre ad un'unica conclusione:sapete qual'è l'unico motivo che mi troverebbe contrario all'adozione omosessuale o che, allo stato attuale delle cose, se anche un giorno lo desiderassi, mi bloccherebbe nell'adottare un bambino?Voi vorreste che vostro figlio crescesse in un paese che non vi vuole, che fra le righe (ma nemmeno tanto) vi ritiene ancora dei culattoni schifosi, vittima di pregidizi di cui non avete colpa voi, figuriamoci loro?Che futuro sperereste di dargli?Credo che la domanda del sondaggio dovrebbe essere cambiata in "Crescereste mai un figlio in questo Paese?"
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  • Silver Reflex

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  • yrian

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  • Viola77

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Caro Orfeo,perchè continui a dire "il figlio di una coppia omosessuale non crescerà omosessula"?E anche se nascesse omosessuale, quale problema ci sarebbe?Par quasi che se domani si scopprisse che l'eterosessualità è per lo più culturale e che la repressione famigliare gioca un ruolo in questa; allora le vostre obiezioni tutte cadrebbero.Se un problema hanno i bambini figli di omosessuali (come di single) è che intorno ai 5-8 anni manifestano un urgente desiderio di conoscere il padre o la madre.

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Le leggi civili, caro Lato Bi, non debbono tanto obbedire alle scienze, quanto piuttosto regolare la vita dei cittadini, secondo le opportunità di tempo e di luogo.Se la famiglia esemplare del nostro secolo è quella composta d’un solo maschio e d’una sola femmina, che generano ed educano i figli, invocare le scienze, se pur sia una scienza che confuti quella tradizione, è di nessuna utilità per mutare le leggi.Anakreon.

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Dal momento che l'omosessualità non è una malattia né viene più curata, cadono tutte le ragioni mediche e anche sociali che precludono ai gay la possibilità di adottare o crescere dei figli naturali o non. Per quale motivo infatti si dovrebbe precludere ai gay questa possibilità? Perché secondo te la famiglia esemplare è fatta da un uomo e una donna? Francamente non me ne frega nulla della famiglia esemplare. Lo sviluppo psicologico di un bambino è forse compromesso dall'avere genitori gay? Le ricerche al riguardo dicono di no.

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Caro Lato Bi,non tratto di ciò che appare esemplare a Te, a me o ad altri, ma di ciò che appare esemplare secondo l'ordine giuridico vigente, il quale, per solito, elegge a norma ciò, che nella società civile per lo più accade ed è stimato opportuno:"id, qvod plervmqve accidit" dicono i giurisperiti.Per altro, ripeto quello, che già scrissi in un commento superiore:"In somma, se è un vizio nella cosa, non è tanto in ciò, che la legge od il giudice preferiscano nelle adozioni, pari tutto il resto, due e due soli genitori di sesso diverso; quanto piuttosto in ciò, che la famiglia esemplare e lodata, nel nostro secolo, è questa.Che poi essa sola sia degna di lode privata e di protezione pubblica, è tutta un’altra questione, cui tuttavia dubito possa rispondere il legislatore, proponendo, così e semplicemente, altri modelli, se non voglia fare violenza ad opinioni ben radicate così negli usi come negli animi della nostra gente.".Anakreon.

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Allora fatti promotore di una modifica costituzionale che reciti:-Tutti i cittadini sono uguali tranne gli omosessuali in materia d'adozione e matrimonio

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Caro Lato Bi, non si tratta di ciò che vorrei promuovere io, se pur voglia mai promuovere alcuna cosa, ma delle cose come stanno e come si può supporre staranno in futuro.Per altro, la Costituzione non mi pare s'occupi d'adozioni.Comunque sia, le leggi circa le adozioni ed ancor più le consuetudini della giuriprudenza pongono numerosi limiti ai desiderii dei cittadini, se pur siano regolarmente sposati, spesso esigendo una perfezione che ai genitori naturali nessuno oserebbe chiedere:se sia bene o male non so dire, ma è un fatto certo.Anakreon.

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nocturnal_art

Ora come ora non credo che l'Italia sia pronta per un passo del genere sebbene ci siano coppie omosessuali che hanno figli. Esiste ancora troppo provincialismo e poi ricordiamoci che abbiamo il Papa.

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Sì ma qui non stiamo discutendo cosa pensa la giurisprudenza delle adozioni gay, ma se si ritiene "giusto" che anche i gay possano adottare e/o crescere dei figli. Poi voglio ricordarti che è il parlamento che fa le leggi, non la magistratura. In altre grandi democrazie i vari parlamenti hanno votato leggi per dare questa possibilità anche alle coppie gay. E non è detto che in un futuro, anche se lontano, non possa accadere anche in Italia.

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Caro Lato Bi,ma le leggi, la giurisprudenza, i giudici, i magistrati, i legislatori non scendono dal cielo, per opera d'un nume benigno o, come direbbe il nostro Alma, maligno: essi sono parte e parto della società civile o, se preferisci, incivile.E' ben vero che tal volta i governanti tentano, non raramente con esiti cruenti, imporre leggi, che dispiacciono ai più dei governati; ma ciò accade quando li tengono piuttosto come sudditi, i quali debbano obbedire senza dissenso all'imperio imposto, che come cittadini, dei quali debbano ottenere il consenso.Di contro, nelle repubbliche dove i governanti debbono temere l'indignazione dei governati, perché la loro potestà dipende dal suffragio dei cittadini, è lecito supporre che le leggi non possano mai provocare l'opinione della maggior parte degli elettori.In più, tieni presente che, se pur una legge ampliasse il numero di coloro, i quali ora hanno facoltà di chiedere l’adozione di figli, la cosa dipenderebbe pur sempre dal magistrato che s’occupasse del caso singolare.E’ dell’uso e del diritto che questi esamini, innanzi tutto, l’utilità dell’adottato e che, dunque, non possa non considerare i tempi ed i luoghi in cui vivranno così gli adottanti come l’adottato.E’ ben vero che, come scrissi in un commento superiore:“se alcuno sia orfano, immerso in un cruento conflitto civile, ignaro d’ogni arte e disciplina e se a pena possa avere il cibo necessario, forse non sarebbe prezzo dell’opera perscrutare con occhio d’aquila i meriti di coloro, i quali si proponessero d’adottarlo:così nei mali, come nei beni, possiamo discernere numerosi gradi.”.Ma è anche vero che, dovendo eleggere tra due coppie di candidati, una composta di due soli maschi o di due sole femmine, l’altra d’un maschio e d’una femmina, pari le altre condizioni, il giudicante potrebbe, non senza ragione, preferire quella che, in questo secolo, stante l’opinione comune e corrente, potesse offrire all’adottato, non solo migliori facoltà di crescita, ma anche minori difficoltà di vita civile, secondo l’antico principio giuridico che scruta “id, qvod plervmqve accidit”, cioè “ciò, che per lo più accade”.E, secondo Te, tra una coppia d’uomini d’eguale sesso ed un’altra di sesso diverso, quale delle due asseconda ciò, che per lo più accade nella società nostra presente ?. Potrai oppormi che questa non sia cosa lodabile, ma dubito Tu possa negare sia vera.Anakreon.

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  • 2 months later...
Silver Reflex

[modbreak=yrian]I post che seguono provengono - in qualità di OT - dal topic Vorreste avere figli?.[/modbreak]Non credo sia egoismo voler sentire il proprio figlio crescere dentro di se, sentirlo muoversi e volerlo veder nascere insieme al papalino di turno, per poi crescerlo insieme con amore.Accidenti! Siamo arrivati a questi punti? è egoistico il voler procreare un figlio con la persona che si ama solo perchè ci sono molti bambini da adottare?L'adozione è un atto magnifico, ammiro chi adotta figli ma non per questo credo sia giusto additare a colpi di egoismo le coppie che si amano e dall'amore generano un figlio loro... non c'è atto di amore più grande.Quello che invece, come già ho detto (ma mi pare alcuni di voi abbiano assai frainteso), ritengo sia vero egoismo NON è il volere figli di per se, ma bensì il volerli a tutti i costi pur trovandosi in una situazione non certo a loro ottimale.Personalmente ritengo fondamentale vari elementi, elementi che non si possono non considerare se si decide di fare/adottare un bambino, perchè credo sia giusto e naturale pensare prima al suo bene che al nostro, e garantirgli il meglio possibile.Questi elementi sono molti: tanto per iniziare, serve una situazione economica quantomeno in grado di assicurare un futuro decente al bambino; non meno importante, serve che a casa ci sia una bella situazione per crescerlo.. un genitore single o una coppia che cerca un figlio solo per dare un nuovo stimolo al loro rapporto, a MIO giudizio, non sono situazioni ottimali, così come non lo è nemmeno una coppia omosessuale..Voi mi dite che una coppia omosessuale può amare un bimbo tanto quanto una etero, e crescerlo con altrettanto affetto.. e su questo sono d'accordo con voi. Il fatto è che l'amore non basta, e non capisco come possiate non rendervene conto.L'amore è un elemento, fondamentale, ma non è certo l'unico.Un giorno vostro figlio crescerà, e iizierà a porvi delle domande.. domande non solo relative a chi sono i suoi veri genitori (scoprire di essere stati adottati è già abbastanza traumatico, non credete?), ma anche sul come 2 uomini (o 2 donne) possano stare insieme.. non vi pare che tutto questo sia troppo, per un bambino?Per un bambino è già difficile capire la sessualità, capire l'abbadono dei veri genitori.. personalmente non credo sia giusto metterlo ANCHE nella situazione di vivere in una famiglia omosessuale.Questo è egoismo, cari miei.Ora voglio che proviate a pensare ad alcune delle situazione spiacevoli che avete sicuramente vissuto, almeno una volta, nella vostra vita: sul lavoro, o a scuola, alle elementari forse.. o magari in famiglia. sono sicuro che tutti noi almeno una volta siamo stati discriminati o presi in giro per la nostra omosessualità, e ne abbiamo sicuramente sofferto.Siate sinceri, non ditemi che non vi è mai successo perchè non ci credo, forse ora lo avete(abbiamo) accettato e abbiamo intorno le persone giusto, ma sicuramente tutti noi abbiamo vissuto qualche situazione spiacevole.Pensateci, riflettete su come vi siete sentiti soli.Fatto? Bene.Ora voglio che vi incolliate in testa l'immagine di un bambino adottato, che va a scuola non solo in mezzo a tanti bimbi che vivono coi loro veri genitori, ma bimbi che hanno un PADRE e una MADRE. Pensate a come potrebbe sentirsi, lasciamo perdere   le sicure perfide prese in giro da parte dei compagni... pensate invece alle automatiche sensazioni che, anche senza influenze esterne, il vostro bambino proverà vivendo quelle situazioni.Dovrà accettare non solo di essere stato adottato, ma di vivere in una famiglia diversa, una famiglia omosessuale che di certo non gli faciliterà la strada, già di per se dura.Davvero volete che vostro figlio viva tutto questo? Non vi sembra incredibilmente crudele, sopratutto da parte nostra che quelle sensazioni le abbiamo provate sulla nostra pelle?Forse vi basta pensare che voi sarete la pronti a spiegargli come stanno le cose, a dire loro che non c'è nulla di male, forse vi basta sapere che quei momenti passeranno così come sono passati per voi?Volete avere tutti i diritti delle famiglie etero (e questo è giusto, li voglio pure io), ma questi diritti sono ancora lontani e si conquisteranno con dure lotte. A me sembra che questo desiderio omosessuale di volere figli, in realtà, sia per lo più un riflesso del volersi mettere alla pari con gli etero, un volersi AFFERMARE. non credo sia solo istinto materno o paterno, ma per lo più un modo per raggiungere l'obiettivo: ossia avere le medesime possibilità degli etero.Questo è sbagliato! non m pare giusto utilizzare l'adozione omosessuale come mezzo per giungere a quel fine.Ciò che trovo incredibilmente triste è che molti di voi mettano i propri interessi di omosessuali (interessi di per loro leciti, questo si) DAVANTI al bene del bambino, e questo è EVIDENTE, INCONTESTABILE e per quanto mi riguarda, è sopratutto INACCETTABILE

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Il tuo Silver Reflex è un ragionamento classico, direi quello prevalente.Tuttavia sconta una autolimitazione imposta ( io non faccio perchè la società è omofoba )E' evidente che fintantochè i gay e le lesbiche non riescono, certo lottando, ad imporreil loro diritto alla genitorialità, la società etero rimarrà sempre tale e quale.In secondo luogo rischia di essere ( lo dichiari tu stesso ) un ragionamento proiettivoin senso negativo: proietto sul bimbo la omofobia subita da me ragazzino, i miei problemidi relazione con i miei genitori. La situazione può creare delle difficoltà, è indubbio, ma di ordine completamente diverso. Non è che questo bambino avrà dei problemi di accettazionecome se fosse lui il gay.Io ho dichiarato di non provare un istinto paterno ad oggi. Tuttavia i fatti ci dicono che questobisogno è istintuale proprio nella misura in cui non è razionale, vale per i gay come per gli etero,che figliano proporzionalmente di più nelle situazioni più sfavorevoli e tutt'altro che ideali di vita.Quindi negare l'esistenza di un istinto gay, sostenendo che di fatto sarebbe un bisogno di affermazioneparitaria ( vogliamo essere come se ) è concettualmente sbagliato.Anche perchè gli istinti sono istinti. Questa nostra tendenza a volerli ricoprire di attese idealizzanticorrisponde in genere sempre ad una forma di controllo sociale. La Società intesa comeorganizzazione razionale della convivenza teme sempre l'istintualità degli individui.

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Silver Reflex
La Società intesa comeorganizzazione razionale della convivenza teme sempre l'istintualità degli individui.
E meno male che è così.D'altronde, ciò che ci differenza dagli animali è proprio la capacità di ragionare.Nessuno nega l'istinto, ma noi siamo dotati anche di ragione...e forse non è mai sufficientemente applicata.Attenzione, perchè non tutto ciò che per istinto desideriamo significa sia giusto.Un pedofilo vi dirà che la voglia di farsi un bambino è più forte di lui, è istintiva...questo significa che possiamo accettarlo?Ciò che ci differenzia dagli animali (o almeno dovrebbe) è la nostra capacità di saper porre un limite all'istinto, facendo entrare in gioco la ragione.Certo, a volte stabilire fin dove è giusto arrivi l'istinto e dove debba esserci un limite non è affatto semplice e per nulla oggettivo, e questo topic ne è probabilmente un esempio.Io dico che il limite dovrebbe esserci quando il nostro istinto inizia, o potrebbe iniziare, a danneggiare altre persone.
E' evidente che fintantochè i gay e le lesbiche non riescono, certo lottando, ad imporreil loro diritto alla genitorialità, la società etero rimarrà sempre tale e quale.
A bhe...certo, questo è poco ma sicuro.Ma fino a che punto è giusto e dovuto battersi per questi presunti diritti? Forse lo è quando le eventuali ripercussioni ricadono su di noi... ma se a pagarne le conseguenze sono dei bambini? è ancora così giusto? ne vale la pena?E' giusto che siano altri a pagare il prezzo per i nostri desideri?Io non ne sono affatto sicuro...e la sicurezza in proposito mostrata da alcuni di voi mi fa rabbrividire..
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Circa il primo punto, in linea generale posso essere d'accordo. Tuttavia deve essere riconosciutal'autenticità dell'istinto. Questo era il correttivo da fare al tuo primo intervento, in cui sembrava che l'istinto genitoriale per gay e lesbiche fosse inautentico. No, l'istinto è autentico ( lasciamo dire agli eterosessualiche ogni cosa che noi proviamo sia imitativa della loro società: pensa che la chiesa con lo stesso ordine concettuale sostiene di non essere omofoba ed al contempo che ogni nostra richiesta è imitativa, sia il matrimonio che le convivenze, che le adozioni etc. etc. col risultato che l'unica cosa che rimane a definirci poisecondo loro è il sesso, ovvero perdipiù un disordine morale )Limitare, come dettagli ora, può essere accolto, ripeto in un'ottica generale e salvo lo stabilire il quando, il come ed il perchè.Però poi ti scivolano espressioni improprie. Parli di diritti "presunti" e dici di "rabbrividire".I diritti possono sempre non essere esercitati, sono delle facoltà. Se esiste l'istinto, ovvero l'interesse o il bisogno esiste già la ragione del diritto, che poi uno scelga di non esercitarlo per le condizioni materiali in cui vive, è un altro discorso. Io non credo che un figlio di una coppia gay viva la cosa in modo così traumatico. Se la coppia funziona vivrà la situazione con la naturalezza di chi ci è nato. A meno di non ritenere strutturalmente necessaria la presenza di una madre ( ma anche in quel caso per le adozioni mancava già prima e se c'è l'accordo con una madre biologica non mancherebbe neanche dopo, quindi l'ipotesi varrebbe solo per l'utero in affitto, ipotesi però in cui la madre biologica manca sempre ). D'altronde c'è un problema di relazione di questa famiglia con la società: i compagni di classe, la scuola etc. etc. ( lo si diceva un tempo pure per i divorziati però...oggi la cosa è accettata con più tranquillità ) Se questa coppia ha i mezzi economici, culturali e affettivi per affrontare la situazione può andare meglio che in altri casi. Chè poi non esiste il caso della famiglia perfetta,le famiglie che si autorappresentano come famiglie modello, lo sono solo al costo di reprimere i conflitti interni, col risultato di diventare un inferno.

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Ma daiii...ci sono tantissimi genitori non in grado di svolgere il loro compito, e nessuno mette in dubbio il loro ruolo.Secondo me noi gay possiediamo sia la sensibilità femminile ke maskile e saremmo, ki più, ki meno, adatti a crescere un bambino quanto le coppie etero; oltretutto lo educheremmo in maniera civile e democratica alle diversità del mondo.Sicuramente, se è questo ke preoccupa, non determineremo il suo essere gay o meno, xk non sarà il nostro orientamento sessuale a crescerlo, bensì il nostro amore e insegnamenti in primis.Il problema non è dei gay, ma della società ke ci metterà un pò ad accettare la novità, ma ciò è accaduto anke con i figli dei divorziati e prima o poi bisognerà cominciare.Il fine è positivo e cioè togliere qualcuno da un futuro peggiore : altrimenti, uscito maggiorenne da un istituto, purtroppo difficilmente potrà concludere molto nella vita senza punti di sostegno.Io di certo farò di tutto per dare il mio amore a qualcuno oltre il mio patner, anke ad esempio adottando da un altro paese in cui è già permesso x noi se fino ad allora (probabile :rotfl:) l'Italia non si sarà ancora dotata di norme egualitarie.Scusate il mattone :rotfl:

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Guest Irish Dragon

Mi hanno notevolmente incuriosita i post di Silver Reflex...

Tuttavia, probabilmente un giorno potrei sentire il bisogno di averne uno... ma non accadrà mai.Anche se l'adozione gay diventasse una realtà, io non sono d'accordo e non adotterei mai.Non odiatemi, ma ritengo egoistico da parte di una coppia omosessuale il voler avere un figlio, non credo si facciano i suoi interessi crescendolo in una famiglia di soli peni o vagine.
Per quanto mi riguarda, sono cresciuta senza la presenza di una figura maschile in casa, ma con la presenza di una madre d'oro (ed è ancora così, nonostante il mio essere grande e vaccinata)Porre il solito vincolo del "due peni\due vagine no", mi fa solo che ripensare al quando ero piccola e in ambiente costellato da famiglie cornificate\sfasciate e quanto altro, io ero vista "male" per la mia situazione familiare. All'inizio mi potevo porre il problema del cosa scrivere nei temi "la mia mamma e il mio papà", ma col passare degli anni ho capito che la mia situazione, (stupidamente denigrata), era fin troppo "normale". La società attacca dove la si vuol fare attaccare e certo, non è "invincibile" o tremenda come spesso la si vuole dipingere nelle aspettative.
E meno male che è così.D'altronde, ciò che ci differenza dagli animali è proprio la capacità di ragionare.Nessuno nega l'istinto, ma noi siamo dotati anche di ragione...e forse non è mai sufficientemente applicata.Attenzione, perchè non tutto ciò che per istinto desideriamo significa sia giusto.Un pedofilo vi dirà che la voglia di farsi un bambino è più forte di lui, è istintiva...questo significa che possiamo accettarlo?Ciò che ci differenzia dagli animali (o almeno dovrebbe) è la nostra capacità di saper porre un limite all'istinto, facendo entrare in gioco la ragione.
La ragione vuole maturità.Al mondo non esistono solo irresponsabili o persone che come te non si sentono in grado di avere un figlio e non vogliono sentircisi, ma anche persone con sufficiente sale in zucca da capire cosa è giusto fare.Se poi per motivi tuoi pensi sia impossibile e anzi, sia per lo più un atto di egoismo mascherato da istinto materno\paterno, continua pure a crederlo...
A bhe...certo, questo è poco ma sicuro.Ma fino a che punto è giusto e dovuto battersi per questi presunti diritti? Forse lo è quando le eventuali ripercussioni ricadono su di noi... ma se a pagarne le conseguenze sono dei bambini? è ancora così giusto? ne vale la pena?E' giusto che siano altri a pagare il prezzo per i nostri desideri?Io non ne sono affatto sicuro...e la sicurezza in proposito mostrata da alcuni di voi mi fa rabbrividire..
Seguendo il tuo ragionamento, l'umanità non dovrebbe far altro che estinguersi per evitare di riprodursi.Se si calcolasse ogni singola ripercussione delle nostre azioni sui figli, è garantito che inizieremmo ad avere a che fare con: gente che non divorzia perché potrebbe danneggiare i bambini\gente che non si sposa perché potrebbe litigare\gente che non adotta bambini perché la società potrebbe non accettarli... Per non parlare poi di casi limite come: gente che non cresce figli perché potrebbe scoppiare una guerra atomica e di conseguenza, far vivere i bambini nella povertà\gente che non adotta per sterile e potrebbe vedere nell'adozione una forzatura al proprio essere\gente che è incapace di provvedere a se stessa\gente che pensa di essere vicina alla morte... devo continuare?A te fa rabbrividire la sicurezza di alcuni postatori, a me lascia non poco perplessa la tua di sicurezza in merito alla capacità e le finalità altrui. Ripeto: libero e padrone, ma non utilizzare il tuo metro di giudizio per giudicare in maniera generica chi invece vorrebbe crescere un figlio.Io sono lesbica e vorrei avere dei figli, ma certo non mi sognerei mai di averne non potendoli crescere o durante una storia che a malapena si regge in piedi... alla fine non avrei dei figli per lottare, ma lotterei per loro... è diverso se permetti.
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Silver Reflex
Per quanto mi riguarda, sono cresciuta senza la presenza di una figura maschile in casa, ma con la presenza di una madre d'oro (ed è ancora così, nonostante il mio essere grande e vaccinata)Porre il solito vincolo del "due peni\due vagine no", mi fa solo che ripensare al quando ero piccola e in ambiente costellato da famiglie cornificate\sfasciate e quanto altro, io ero vista "male" per la mia situazione familiare. All'inizio mi potevo porre il problema del cosa scrivere nei temi "la mia mamma e il mio papà", ma col passare degli anni ho capito che la mia situazione, (stupidamente denigrata), era fin troppo "normale". La società attacca dove la si vuol fare attaccare e certo, non è "invincibile" o tremenda come spesso la si vuole dipingere nelle aspettative.
Non sei la sola, ne nel mondo e sopratutto NON in questo forum. (io pure, come te)Probabilmente la maggior parte di noi è cresciuta con una singola figura genitoriale...coincidenze? Non credo, ma questo è un altro discorso.
Seguendo il tuo ragionamento, l'umanità non dovrebbe far altro che estinguersi per evitare di riprodursi.Se si calcolasse ogni singola ripercussione delle nostre azioni sui figli, è garantito che inizieremmo ad avere a che fare con: gente che non divorzia perché potrebbe danneggiare i bambini\gente che non si sposa perché potrebbe litigare\gente che non adotta bambini perché la società potrebbe non accettarli... Per non parlare poi di casi limite come: gente che non cresce figli perché potrebbe scoppiare una guerra atomica e di conseguenza, far vivere i bambini nella povertà\gente che non adotta per sterile e potrebbe vedere nell'adozione una forzatura al proprio essere\gente che è incapace di provvedere a se stessa\gente che pensa di essere vicina alla morte... devo continuare?
No no per carità...per favore fermati!! :roll:Non insultiamo l'intelligenza, sai bene cosa intendevo dire... non estremizzare fino al ridicolo la mia tesi solo per svalorizzarla :roll:Intendevo semplicemente dire che prima di fare un figlio, sarebbe opportuno sedersi un attimo e pensarci bene.Fare un'analisi delle nostra situazione e vedere cosa abbiamo da offrire, ti pare tanto assurdo?Se io fossi sposato e se il mio matrimonio fosse sull'orlo di un divorzio, per esempio, non penserei certo a fare un figlio.Non ci penserei nemmeno se fossi senza lavoro.Non credo che questo modo di ragionare sia assurdo... lo definirei semplicemente responsabile :rotfl:
alla fine non avrei dei figli per lottare, ma lotterei per loro... è diverso se permetti.
E lo spero bene che sia così!Guai se fosse il contrario...La differenza c'è eccome e sono stato io stesso a parlarne per primo.Ora tu mi dici che per te è così, e voglio crederti... ma tu credi a me se ti dico che per molti altri invece la questione è diversa.
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posso intromettermi?per molti altri la situazione magari è ben diversa.ma questo non ha certo a che fare con l'omosessualità.le responsabilità e la serietà con cui si prende l'impegno di crescere un figlio hanno a che fare con la persona e non credo che queste qualità siano diverse tra gay ed etero... sbaglio? :)p.s. sono stata cresciuta da un padre e una madre (più o meno) amorevoli... :rotfl:

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Guest Irish Dragon
No no per carità...per favore fermati!! :roll:Non insultiamo l'intelligenza, sai bene cosa intendevo dire... non estremizzare fino al ridicolo la mia tesi solo per svalorizzarla :rotfl:
No, ho semplicemente preso il tuo post per fare un ragionamento logico. Basandoci sulle singole ripercussioni o presunte tali, andremmo anche a valutare casi limite come quelli che ho scritto nel mio precedente post... per non dire che dovremmo preoccuparci di tutte le possibili variabili che esistono al mondo, come la possibilità di un divorzio, di un decesso o della società che non accetta.Il crescere un figlio, al di là delle problematiche quali soldi\casa\stabilità affettiva, andrebbe considerato in base a quanto sentiamo di fare realmente e non alle probabilità più disparate o alla società in sé.Mi lascia perplessa sentir parlare qui di "famiglia gay = egoismo", perché lo vedo come un voler prendere la situazione per un solo lato e ridurla ad un qualcosa di impossibile... in nome di cosa poi?
Intendevo semplicemente dire che prima di fare un figlio, sarebbe opportuno sedersi un attimo e pensarci bene.Fare un'analisi delle nostra situazione e vedere cosa abbiamo da offrire, ti pare tanto assurdo?.
No che non lo trovo assurdo e l'ho detto a mia volta, ma parlavo d'altro...
Non credo che questo modo di ragionare sia assurdo... lo definirei semplicemente responsabile :rotfl:
Passano i litri di acqua fra lo sperare nella ragione (riconoscendosi responsabili) e il considerare l'istinto un qualcosa di volubile e condizionato per lo più dall'egoismo.Facevo riferimento alla tua posizione generale sul crescere dei figli e l'approccio all'essere genitori... voler lottare per i propri diritti è un conto, voler aver un figlio è un altro, combinare le due cose è un altro ancora.Tu hai la tua opinione e la mantieni anche sul lato personale, come è giusto che sia... però perché trasli il tutto anche ai comportamenti altrui? Parli di ragione e di responsabilità, ma poi fondi un discorso sull'egoismo di noi omosessuali? E' questo che non capisco Silver.
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Probabilmente la maggior parte di noi è cresciuta con una singola figura genitoriale...coincidenze? Non credo,
Vuoi dire che siamo omosessuali perché ci è mancata una figura genitoriale??? :eek:Ah, be'... Se ragioni così, per forza che le adozioni gay ti sconvolgono tanto.Se può interessarti, a differenza di Irish Dragon e te, io sono cresciuto non solo con un padre e una madre, ma anche con un fratello minore, i nonni, la casa al mare, le merendine, il VIC20... ci manca solo il cane (dato che vivevamo in un appartamento)...... e sono finocchio lo stesso.Inoltre (se posso permettermi e senza certo voler paragonare la mia famiglia ad altre con ben altri problemi) ti assicuro che anche nella famiglia tradizionale non è tutt'oro quel che luce. Anzi... E non parlo di famiglia tradizionale che va in malora come nel caso di divorzi eccetera; parlo di una famiglia tradizionale come la mia in cui, anche se non si arriva mai (quasi mai) a drammatiche degenerazioni, i figli comunque non crescono "sani" (ma chi è sano davvero, poi?), bensì stritolati dall' ordinaria follia dei genitori (e, nel mio caso, del parentado). Mah.L'unica delle tue obiezioni che mi sento di condividere è quella sul fatto che la società (leggasi: altre famiglie ed altri bambini) mal si rapporterebbero con bambini allevati da una coppia omosessuale. Ma questa cosa può cambiare (e, da quello che sento a proposito delle "famiglie arcobaleno", sta già cmabiando).Ciò che vorrei che si affermasse, indipendentemente da tutto questo e dunque dal contesto esterno alla famiglia, è che non è vero che un bambino allevato da omosessuali debba in partenza crescere squilibrato.
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Silver Reflex
No, ho semplicemente preso il tuo post per fare un ragionamento logico. Basandoci sulle singole ripercussioni o presunte tali, andremmo anche a valutare casi limite come quelli che ho scritto nel mio precedente post... per non dire che dovremmo preoccuparci di tutte le possibili variabili che esistono al mondo, come la possibilità di un divorzio, di un decesso o della società che non accetta.Il crescere un figlio, al di là delle problematiche quali soldi\casa\stabilità affettiva, andrebbe considerato in base a quanto sentiamo di fare realmente e non alle probabilità più disparate o alla società in sé.Mi lascia perplessa sentir parlare qui di "famiglia gay = egoismo", perché lo vedo come un voler prendere la situazione per un solo lato e ridurla ad un qualcosa di impossibile... in nome di cosa poi?
Si vabbè ma è chiaro che il mio discorso non era così eccessivo... mi riferivo alla verità per cui oggi(come pure ieri), si fa tutto + alla leggera.Ci si sposa e si divorzia con la velocità con cui si beve un bicchiere d'acqua, e tavolta si fanno figli con la medesima rapidità ed inconsapevolezza.Semplicemente mi sentivo di suggerire alla società (non solo ai gay, ne tantomeno solo agli utenti di questo forum) una maggiore riflessione SOPRATUTTO in ambito di figli.Non mi pareva fosse complicato da capire, e non intendevo certo dire di non uscire di casa perchè un fulmine potrebbe colpirci :rotfl:
Facevo riferimento alla tua posizione generale sul crescere dei figli e l'approccio all'essere genitori... voler lottare per i propri diritti è un conto, voler aver un figlio è un altro, combinare le due cose è un altro ancora.
Esatto!Ma tu pensi che tutti ne siano consci? Oppure pensi che a tutti importi di questa differenza?Io criticavo proprio questo.Ovviamente non riguarda solo i gay, ma limitandoci al nostro ambito troppo spesso sento infervorati discorsi sul voler adottare a tutti i costi.. e molti di questi discorsi, vuoi per argomentazioni o altre ragioni, mi fanno pensare che ad una strumentalizzazione dell'adozione per una più reale affermazione della coppia gay come famiglia.
Tu hai la tua opinione e la mantieni anche sul lato personale, come è giusto che sia... però perché trasli il tutto anche ai comportamenti altrui? Parli di ragione e di responsabilità, ma poi fondi un discorso sull'egoismo di noi omosessuali? E' questo che non capisco Silver.
Attenzione, quello che intendevo dire non era mirato unicamente a noi omosessuali..Responsabilità e ragione, in ambito di figli, sono elementi che non andrebbero mai dimenticati ma temo che troppo spesso sia così.Se poi limitiamo il discorso a noi omosessuali, trovo che la faccenda si complichi, e che serva una ancor maggiore applicazione di criterio, ragione e buonsenso.Ora, a mio parere, al giorno d'oggi una coppia gay che adotta un bambino compie un atto di egoismo.Perchè? be i motivi sono tanti e scindibili fra loro.Come ho detto prima c'è chi potrebbe nascondere la propria voglia di affermazione come famiglia dietro un falso istinto paterno, e qui l'egoismo mi pare evidente.Poi certo, non metto in dubbio l'esistenza di stabili coppie dove c'è amore, e dove si vuole davvero un figlio per il piacere di crescerlo: ma come ho già detto, l'amore non basta. esiste lo scontro con la società, società che ancora oggi storce il naso alla sola idea di 2 uomini che si tengono per mano...e voi mi parlate di gay con figli? :look: ammiro il coraggio con cui vi fate scivolare sopra le malevole critiche delle persone, ma chi vi da il diritto di scegliere anche per il bambino e di metterlo in automatico in quella medesima situazione?Infine, anche se non è certo dimostrato scientificamente (come non lo è nemmeno il contrario), io trovo che per la crescità di un figlio siano importanti 2 figure sessuali diverse, e noi questo non possiamo offrirlo!Quindi, consapevole di questo, dal mio punto di vista, adottare un bambimo sarebbe un atto di egoismo perchè sono conscio di inevitabili privazioni o discriminazioni che ricadrebbero su di lui.Ora spro di essermi spiegato.Ah, per favore, non venitemi a dire (come alcuni hanno già fatto) che ci sono bambini orfani che muoiono di fame o famiglie disastrate. Queste cose esistono, lo sappiamo, ma non tiratemele fuori come argomentazione pro famiglia gay per favore :gha:E' un'argomentazione un pò patetichina nonchè autodistruttiva..come a dire che una coppia gay è meglio di niente quindi accontentiamoci e accettiamola? :look: ma dai ma che discorso è...Inoltre trovo sbagliato parlare di situazioni accettabili, si dovrebbe parlare di situazioni ideali!Perchè accontentarsi?Cioè non ho dubbi che una coppia gay sia perfettamente in grado di allevare materialmente un bambino, sicuramente meglio di molte coppie etero... ma questa non la trovo una ragione sufficiente.
Vuoi dire che siamo omosessuali perché ci è mancata una figura genitoriale??? :rotfl:
Be addentrarsi in questo discorso è assai complicato, oltre che OT.Vuoi sapere cosa penso? penso che sia una possibilità, si.Figure maschili o femminili assenti sono quasi una costante nell'infanzia dei gay, e questo è un dato di fatto.Ovviamente non sappiamo nemmeno se gay si nasce o se si diventa per influenze esterne, ma è una possibilità e non dobbiamo aver paura di prenderla in considerazione :roll:Perchè molti gay sono spaventati dall'idea che la loro situazione sia stata creata (o almeno favorita) da influenze esterne?Trovi che questa eventualità ci renda... non so, meno "credibili"? meno "naturali"?Io non la penso così, quindi non ho paura a prendere in considerazione l'eventualità che forse gay non ci siamo nati ma lo siamo diventati per una serie di fattori, forse legati alla famiglia o forse no.Ma fino a che non sarà dimostrato che è la famiglia a scatenare l'omosessualità nei figli(e si dovrebbe stabilire poi se ciò è positivo, negativo o indifferente), questo discorso resta estraneo all'adozione gay
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Ma guarda che se c'è uno che non ha paura di alcunché riguardo all'essere gay sono proprio io. Fatti un giretto nel topic Omosessuali si nasce o si diventa? e saprai come la penso.Mi dispiace però contraddirti sul fatto che

Figure maschili o femminili assenti sono quasi una costante nell'infanzia dei gay, e questo è un dato di fatto.
Ma anche no. Non so dove tu l'abbia letto (o sotto l'effetto di quale stupefacente tu abbia avuto tale illuminazione) né come tu possa chiamarlo "dato di fatto".Ma già prima avevi maiuscolato parole come "EVIDENTE, INCONTESTABILE, INACCETTABILE"... salvo poi incontrare subito dopo persone che inevidnziavano, contestavano e accettavano come niente fosse...La cosa che mi interessa rimarcare è appunto che non credo che l'avere due padri o due madri possa APRIORISTICAMENTE considerarsi dannoso per il bambino, tantomeno renderlo automaticamente omosessuale a sua volta.
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Silver Reflex
Ma anche no. Non so dove tu l'abbia letto (o sotto l'effetto di quale stupefacente tu abbia avuto tale illuminazione) né come tu possa chiamarlo "dato di fatto".
Tanto per iniziare non faccio uso di stupefacenti e ritengo assai inappropriato nonchè di cattivo gusto il tuo commento fra parentesi, meno male che che sei un moderatore che come tale dovrebbe dare l'esempio di come si conversa civilmente.In secondo luogo, "ma anche no" cosa? Perdonami, ma mi viene da chiederti in che mondo vivi? hai contatti col mondo omosessuale? se vivi nel nostro stesso mondo non puoi non esserti reso conto (e in prima persona e leggendo articoli o eventuali statistiche) che una grossa fetta della popolazione omosessuale ha o ha avuto genitori divorziati o cmq con situazioni fuori dalla norma.Non mi credi? prova con un sondaggio su larga scala
La cosa che mi interessa rimarcare è appunto che non credo che l'avere due padri o due madri possa APRIORISTICAMENTE considerarsi dannoso per il bambino, tantomeno renderlo automaticamente omosessuale a sua volta.
Eh...infatti ho detto:
Ma fino a che non sarà dimostrato che è la famiglia a scatenare l'omosessualità nei figli(e si dovrebbe stabilire poi se ciò è positivo, negativo o indifferente), questo discorso resta estraneo all'adozione gay
Ma già prima avevi maiuscolato parole come "EVIDENTE, INCONTESTABILE, INACCETTABILE"... salvo poi incontrare subito dopo persone che inevidnziavano, contestavano e accettavano come niente fosse...
Si però i post leggili per intero, non solo le parole maiuscole o in grassetto.Questi 3 termini li ho usati in riferimento a coloro che "utilizzano" l'adozione omosessuale più come mezzo per raggiungere un fine di parità famigliare che non come atto fine a se stesso.Te lo quoto:
Ciò che trovo incredibilmente triste è che molti di voi mettano i propri interessi di omosessuali (interessi di per loro leciti, questo si) DAVANTI al bene del bambino, e questo è EVIDENTE, INCONTESTABILE e per quanto mi riguarda, è sopratutto INACCETTABILE
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Tanto per iniziare, "ma anche no" è una simpatica esclamazione giovanilistica molto diffusa - simpatica ancorché non particolarmente singificativa - che mi stupisce tu non comprenda. D'ora in poi tornerò al mio caro vecchio universale omnicomprensibile e filopalingenetico "SOCMEL". :sisi:Quanto agli stupefacenti, se trovi la mia frase non adeguata te ne chiedo scusa... ma sinceramente dubito che un qualsivoglia essere pensante, leggendo il mio post, possa credere che tu davvero utilizzi sostanze psicotrope, prendeno la mia battuta diversamente da ciò che era. :gh:Per il resto, proprio perché frequento numerosissimi omosessuali e anche perché ne leggo abitualmente, so bene che essi provengono dalle più diverse esperienze di famiglia, classe, zona... Credo - e riscontro - che l'omosessualità sia una condizione che travalica ogni supposta incidenza fattoriale. Di cui al topic: Omosessuali si nasce o si diventa?. Ma ti suggerisco anche, visto che a te piace sollazzarti con "certe" teorie, il topic: Cose che rendono omosessuali i bambini. Avvertendoti però, dato che sembri possedere poca ironia, che il topic stesso è da considerarsi scherzoso e quindi, quando io dico ivi di essere omosessuale a causa della mia madre protettiva e del mio padre autoritario, lo dico tutt'altro che credendoci.Infine: io capisco che tu trovi EVIDENTE eccetera che non si debba posporre il bene del bambino all'interesse del genitore... ma qui si stava già discutendo della natura di questo interesse, se sia o meno egoistico, delle forme in cui questo si può concretizzare (adozione o inseminazione), del rapporto tra condizioni di crescita e omosessualità... Il tuo intervento metteva su una "i" un puntino che c'era già... Siamo tutti d'accordo che la prima cosa cui si deve pensare è il bene del bambino, ma tu fai sembrare che così non sia e inoltre cerchi di "svincolare" questa questione dall'influenza della famiglia, arrivando di fatto o a contraddirti (si vedano le certezze che hai appena esposto) o a vanificare la discussione, in cui ti suggerisco allora - se così la pensi - di non intervenire...

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Silver Reflex
Tanto per iniziare, "ma anche no" è una simpatica esclamazione giovanilistica molto diffusa - simpatica ancorché non particolarmente singificativa - che mi stupisce tu non comprenda. D'ora in poi tornerò al mio caro vecchio universale omnicomprensibile e filopalingenetico "SOCMEL". :rotfl:
Il senso del "ma anche no" lo conosco, semplicemente non ne capivo il senso in quel frangente
Infine: io capisco che tu trovi EVIDENTE eccetera che non si debba posporre il bene del bambino all'interesse del genitore... ma qui si stava già discutendo della natura di questo interesse, se sia o meno egoistico, delle forme in cui questo si può concretizzare (adozione o inseminazione), del rapporto tra condizioni di crescita e omosessualità... Il tuo intervento metteva su una "i" un puntino che c'era già...
E no che non c'era già!Non c'era proprio per niente!Per esempio leggi qui:
Il tuo Silver Reflex è un ragionamento classico, direi quello prevalente.Tuttavia sconta una autolimitazione imposta ( io non faccio perchè la società è omofoba )E' evidente che fintantochè i gay e le lesbiche non riescono, certo lottando, ad imporreil loro diritto alla genitorialità, la società etero rimarrà sempre tale e quale.
Dov'è sto puntino che c'era già? :gha:Li si parlava proprio di adozione come prima mossa per smuovere una società obsoleta in una direzione meno omofobica...
Siamo tutti d'accordo che la prima cosa cui si deve pensare è il bene del bambino
Ehm.. :look:Sicuro? io non lo sono affatto, perchè se così fosse non esisterebbero bambini bisognosi di essere adottati, non credi? :rotfl:
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Nell'ambito dei partecipanti a questa discussione... :rotfl: Vedo che con te non si può dar nulla per scontato, non solo l'ironia ma anche le contestualizzazioni... :rotfl: Cercherò di tenerlo a mente per le prossime discussioni. :look:

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Silver Reflex

...guarda che il post che ti ho citato fa parte proprio di questa discussione...lol ma che ti pare che vado a pastarti pezzi di altri topic? :rotfl: eddai su..Cmq devo obbiettare, io apprezzo molto l'ironia :rotfl:

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Misericordia. Proprio difficile intendersi, eh?Intendevo: "Siamo tutti d'accordo sul salvaguardare il bene del bambino NOI NELL'AMBITO DI QUESTA DISCUSSIONE".Tu mi tiri in ballo il fatto che al mondo esistono dei bambini bisognosi di adozione, ma non c'entra niente perché mi riferivo solo ai partecipantoi di questo topic: CHIARO? :rotfl:

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Silver Reflex

Eh, e ti ripeto che quel che dici non è vero perchè anche fra i partecipanti di questo topic c'è qualcuno che, almeno da come ha scritto, la pensa un pò diversamente.Non a caso te ne ho quotato un esempio.

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