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I gay sono allergici alle relazioni serie?


Frankitaly

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perchè limitarsi a un solo gelato quando ci sono tanti, ma tanti gusti? dopo un po il "solito gelato" da la nausea :uhsi:

 

Non sono d'accordo. Probabilmente fintanto che si è giovani si ha voglia di provare un po tutto. Però quando arrivi verso i 28-32 anni secondo me si inizia a sentire la necessità di stare in maniera fissa con qualcuno e avere una certezza perchè per quanto possano essere importanti gli amici non ci saranno in ogni momento perchè ognuno vivrà la sua vita. Un fidanzato invece è colui che puoi sentire spesso, lo puoi vedere, puoi programmare tante cose e ovviamente è chiaro che non sarà in eterno al tuo fianco ma le emozioni che ti darà sono sicuramente non paragonabili ad altri tipi di rapporti

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molti gay non hanno fatto l'apprendistato in relazioni nel periodo adolescenziale perchè o non erano out, o non erano sicuri o sapevano di essere gay. questo manca loro di sicuro.

 

altra cosa: gli uomini sono più attratti dal sesso casuale delle donne. basta vedere quante prostitute e quanti prostituti (per donne) esistono e la cosa è chiara.

 

una coppia gay è formata da due individui maschili con le caratteristiche sopra elencate.

 

spesso ne esce per questo una coppia che è diversa da una coppia etero nel rapportarsi alla sessualità. da qui più coppie aperte nei gay che negli etero e spesso l'iniziare una relazione subito col sesso, cosa che gli uomini etero fanno meno spesso dei gay perchè le donne spesso non trombano al primo incontro o dopo aver fatto una chat su un sito di incontri.

 

le coppie gay inoltre secondo me si dividono in 2 categorie principali:

- quelle che stanno assieme per il sesso principalmente e prima o poi il sesso finisce e si lasciano

- quelle che stanno assieme non per il sesso come motivo principale e queste sono altrettanto stabili di quelle etero (che ricordiamo hanno pure dei buoni tassi di separazioni e divorzi).

 

in svizzera esiste il "matrimonio gay" da 5 anni e finora sembra che i "divorzi gay" siano molto meno che nei matrimoni etero, ma forse è ancora presto per dirlo con certezza.

 

Le cose si possono sempre cambiare basta volerlo. Ad esempio se si guarda analogicamente al rapporto etero uomo - donna le cose si sono ribaltate. Un tempo lo si sarebbe mai detto?

Edited by James
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Perchè sono solitamente immaturi.

Gli etero mediamente (eccezion fatta per qualche sfigato) hanno vissuto nell'adolescenza la fase della ragazzine e del divertimento, e quindi, arrivati ad essere adulti, sono pronti per una storia seria.

Molti gay a 16 anni, mentre gli etero scopavano, stavano a fare i nerd rinchiusi in casa...ergo li ritrovi a fare i ragazzini a 30 anni...

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A volte sono giunto a questa conclusione, che non so se è giusta, ma l'ho pensata più volte:

un eterosessuale è naturalmente abituato, per condizionamento culturale e sociale, a destinarsi alla costruzione di una famiglia...lo schema di riferimento che gli viene inculcato è: da giovane ti diverti, poi metti la testa a posto e ti fidanzi, ti sposi e poi costruisci una famiglia. Poi si fanno ampiamente i c***i loro comunque, per carità, ma tali dettami vengono così interiorizzati che per gli eterosessuali è naturale seguire questo percorso, anche se non lo sentono.

Nel mondo omosessuale (che conosco sempre troppo poco, per carità) noto anch'io la tendenza allo sfuggire dalle relazioni: sempre per la conclusione di cui sopra, manca ai gay questo "schema" che conduce alla stabilità, gli viene e gli è stato spesso negato... anche se tale schema viene ricercato insieme alla conquista di maggiori diritti, molti interiorizzano inconsciamente, forse, il fatto che non sono "tenuti" a costruire qualcosa e che possono sempre mutare la loro situazione sentimentale perchè una stabilità alla coppia e alla famiglia gay non viene riconosciuta... non c'è, nei gay, un "allenamento" alla stabilità, e quindi l'atteggiamento è quello di prendere quello che c'è al momento. Si vive questa precarietà sentimentale e relazionale come un fatto ineluttabile, dalla quale ci si vuole anche allontanare o che si vuole cambiare, ma non si cambia mai fino in fondo...soprattutto: è giusto/necessario cambiarla? Anche questo, per alcuni, è opinabile.

 

Mi sa che mi sono capito solo io, anche perchè dubito della stessa bontà della mia interpretazione.

 

 credo che ognuno abbia la sua testa per pensare ed è da stupidi non credere che prima o poi ti servirà qualcuno accanto a te.

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Perchè sono solitamente immaturi.

Gli etero mediamente (eccezion fatta per qualche sfigato) hanno vissuto nell'adolescenza la fase della ragazzine e del divertimento, e quindi, arrivati ad essere adulti, sono pronti per una storia seria.

Molti gay a 16 anni, mentre gli etero scopavano, stavano a fare i nerd rinchiusi in casa...ergo li ritrovi a fare i ragazzini a 30 anni...

 

MMMM io in realtà vedo che al giorno d'oggi i ragazzi si scoprono sempre più presto. Vedi sia i siti che i locali pullulare di ragazzi di 16-17-18-19 anni

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Le cose si possono sempre cambiare basta volerlo. Ad esempio se si guarda analogicamente al rapporto etero uomo - donna le cose si sono ribaltate. Un tempo lo si sarebbe mai detto?

 

i gay vivono come vogliono loro. perchè dovrebbero decidere di cambiare se a loro sta bene come vivono ?

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MMMM io in realtà vedo che al giorno d'oggi i ragazzi si scoprono sempre più presto. Vedi sia i siti che i locali pullulare di ragazzi di 16-17-18-19 anni

 

 

A parte che questo vale solo per chi è in città; chi vive in piccoli centri, fino a quando non avrà 18 anni ed una macchina, sarà praticamente quasi impossibilitato a frequentare dal vivo altri gay.

 

Detto cio', gli etero già alle medie hanno spesso già la fidanzatina, non possiamo dire lo stesso per i gay.

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ah... leggendo il titolo pensavo che il topic fosse sulle allergie... 

io a 17-18 anni cercavo di diventare etero e pregavo Geova purché mi aiutasse... quando si dice cattive compagnie... :asd: 

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Secondo me non è tanto il fatto di esser gay, ma il fatto di esser maschi (non mi linciate) che hanno a che fare con altri maschi (e che non hanno quindi la donna che cerca la stabilità e in qualche modo la impone all'uomo).

Penso sia dovuto a condizionamenti culturali: il maschio che fa sesso con molte persone è un figo. La donna che fa lo stesso è una troia.

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Però quando arrivi verso i 28-32 anni secondo me si inizia a sentire la necessità di stare in maniera fissa con qualcuno e avere una certezza
da cosa scaturisce tale necessità? :look:
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Secondo me non è tanto il fatto di esser gay, ma il fatto di esser maschi (non mi linciate) che hanno a che fare con altri maschi 

 

Anch'io penso per questi motivi, farlo senza promettere amore eterno è più easy, oltre ai motivi detti da Aizen.

Ma dipende dalla persona, non siamo tutti uguali. C'è chi sta bene con una relazione, chi no. Poi ci sono quelli che per forza di essere easy, gli è venuto un vizio di sesso ossessivo, e allora non riescono a farne a meno.

Edited by Fantom
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Ma infatti. Qui si fa un discorso generale. Però il forum è pieno di ragazzi che cercano relazioni serie e che si lamentano del fatto che non trovano ragazzi seri.

Quindi direi che il forum è pieno di ragazzi seri.

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i gay vivono come vogliono loro. perchè dovrebbero decidere di cambiare se a loro sta bene come vivono ?
 

Secondo me, a loro, non sta bene come vivono. Di ciò, se ne renderanno conto troppo tardi quando non saranno più in grado di allacciarsi nemmeno una scarpa e si pentiranno di non aver costruito qualcosa con qualcuno che potrebbe essere al loro fianco per sostenersi a vicenda! 

 

L'uomo è un animale sociale non è fatto per stare da solo!!!

 

A parte che questo vale solo per chi è in città; chi vive in piccoli centri, fino a quando non avrà 18 anni ed una macchina, sarà praticamente quasi impossibilitato a frequentare dal vivo altri gay.

 

Detto cio', gli etero già alle medie hanno spesso già la fidanzatina, non possiamo dire lo stesso per i gay.

 

Vabbe ma anche nei paesini qualche amichetto gay ci sarà. Si dice che 1/3 della popolazione sia omosessuale. E poi va bene aspettiamo la patente, siamo comunque intorno ai 18 anni...

 

 

ah... leggendo il titolo pensavo che il topic fosse sulle allergie... 

io a 17-18 anni cercavo di diventare etero e pregavo Geova purché mi aiutasse... quando si dice cattive compagnie... :asd:

 

Magari si potesse cambiare sponda credo che lo farei...perchè dall'altra parte i problemi ci sono e sono tanti comunque ma perlomeno ci sono anche dei benefit!

 

 

Secondo me non è tanto il fatto di esser gay, ma il fatto di esser maschi (non mi linciate) che hanno a che fare con altri maschi (e che non hanno quindi la donna che cerca la stabilità e in qualche modo la impone all'uomo).

Penso sia dovuto a condizionamenti culturali: il maschio che fa sesso con molte persone è un figo. La donna che fa lo stesso è una troia.

 

Sicuramente, però ribadisco un tempo la donna non contava nulla ora le cose sono cambiate. Non potrebbe anche l'uomo abbandonare le logiche puramente istintive ed evolversi? Altrimenti è legittimo che l'uomo etero sia deriso perchè parificato alle scimmie e l'uomo gay discriminato perchè immorale e promiscuo

 

 

da cosa scaturisce tale necessità? :look:
 

Non siamo fatti per stare soli!

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scusa non ricordo la tua età, pero se non riesci a trova uno straccio di ragazzo da tenere al guinzaglio probabilmente hai la prova inconfutabile che la nausea del solito gelato, funziona xD 

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 credo che ognuno abbia la sua testa per pensare ed è da stupidi non credere che prima o poi ti servirà qualcuno accanto a te.

 

 

 

Ma certo che ognuno ha la propria testa, io parlavo di condizionamenti sociali e culturali, così, ad minchiam...condizionamenti che possono essere più sottili.

Secondo poi, sei troppo perentorio, non mi piace l'espressione "è da stupidi", esistono anche persone molto indipendenti che non sono fatte per una relazione stabile ( a) non è il mio caso, b ) sono comunque una minoranza, credo )

Terzo poi, le persone accanto non "servono", non sono un'assicurazione sulla vecchiaia nè un nostro prolungamento perchè ci "serve" qualcuno accanto, ma "stanno insieme"...credo che tu comunque abbia usato quel verbo per intendere "stanno insieme". In quest'ultimo caso, io sarei anche d'accordo con te, ma rimango dell'idea che non è una cosa imprescindibile per chiunque e se uno non si vuol legare non è detto che stia male con sè stesso.

Edited by Fred
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La discussione è interessantissima e, a mio avviso, hai posto una questione non di poco conto. A volte sono arrivato alla tristissima conclusione che, quando la gente ignara, magari anche omofoba, taccia i gay di perversione, purtroppo un fondo di verità c'è. Questo non significa che l'essere omosessuali è sinonimo di perversione (attenzione!) ma, inutile negarcelo e dire che non sia così: molti lo sono.

 

Che il sesso sia bello è inutile nascenderlo: piace ai gay, piace agli etero, uomini e donne. Però ciò che noto è proprio un atteggiamento di vera e propria allergia (trovo azzecatissimo il titolo del topic), peggio ancora, quasi di una forma di peste! Ricordo la discussione con un ragazzo il quale mi disse che non si augurava assolutamente una relazione (usò testuali parole), manco stesse parlando di una grave malattia!

 

Conclusione? Sono gay, tranquillo con me stesso e con la mia coscienza. Eppure, a termine di tante vicende, credo vi siano anche molti casi di uomini "deviati". Tutta la nostra tradizione culturale si fonda su una concezione "aperta" dell'uomo, aperto alla relazione feconda con l'altro. Questo è un concetto chiave della tradizione culturale greca e successiva. Evidentemente, la crisi non è solo economica e finanziaria. Essa è anche culturale, soprattutto. E, al di là di esempi o non esempi familiari, di condotta acquisita o meno, non so quanto sia normale un individuo che, ad un certo punto della vita, non avverta il desiderio di amare ed essere amato. Questo non lo dico in quanto affetto da patetico senso del romanticismo. Semplicemente, credo che ciascuno sia corpo e spirito e, come tale, attratto a stabilire una "comunione" d'animi.

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scusa non ricordo la tua età, pero se non riesci a trova uno straccio di ragazzo da tenere al guinzaglio probabilmente hai la prova inconfutabile che la nausea del solito gelato, funziona xD 

 

 

24...ma, infatti, è quello che lamentavo io -.- 

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pensavo che non condividessi il mio commento lasciato commenti e commenti fa :asd:
 

Constato che la realtà è quella ma non lo condivido a livello ideologico!

 

 

Ma certo che ognuno ha la propria testa, io parlavo di condizionamenti sociali e culturali, così, ad minchiam...condizionamenti che possono essere più sottili.

Secondo poi, sei troppo perentorio, non mi piace l'espressione "è da stupidi", esistono anche persone molto indipendenti che non sono fatte per una relazione stabile ( a) non è il mio caso, b ) sono comunque una minoranza, credo )

Terzo poi, le persone accanto non "servono", non sono un'assicurazione sulla vecchiaia nè un nostro prolungamento perchè ci "serve" qualcuno accanto, ma "stanno insieme"...credo che tu comunque abbia usato quel verbo per intendere "stanno insieme". In quest'ultimo caso, io sarei anche d'accordo con te, ma rimango dell'idea che non è una cosa imprescindibile per chiunque e se uno non si vuol legare non è detto che stia male con sè stesso.

 

C'è sicuramente chi è non è fatto per una relazione ed è bene che se ne stia solo e non illuda nessuno. Io ovviamente davo per scontato che c'è un sentimento alla base nessuno si mette con nessuno se non c'è un legame forte che li tiene saldamente uniti. Non dico che le persone al tuo fianco debbano assisterti, ma sapere che puoi contare su qualcuno in caso di necessità penso sia fondamentale e umano. Forse ti renderai conto di questo ragionamento quando sarai più in la con l'età. Io non so perchè già ci penso. Sono un po un poeta.

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Io penso che tra noi gay ci siano persone di tutti i generi e basta, semplicemente.

 

Spero poi che non sia internet a rappresentare il campione di prova... perché di pervertiti ce ne son tanti, anche tra gli etero.

 

Concordo abbastanza con chi dice che molti di noi non sono stati ragazzini sessualmente attivi, e che quindi questa fase - abbastanza "dovuta" - si sposti un po'.

 

Ma insomma.. Contrariamente a quel che pensavo un po' di tempo fa, non mi sento di dire che i gay siano una massa di manigoldi pervertiti, ecco.

 

Quanti etero pervertiti ci sono!!

 

I più, poi, come dire... crescendo si "sistemano", dai. E credo che accada lo stesso anche per noi.

 

Da 20enne io vorrei una RELAZIONE seria, e penso di non essere un'eccezione.

 

Seria sta per un "crescentemente" seria, non parlo assolutamente di cose morbose, né di lagnoni, né di "giochiamo all'essere sposati"... E con grande importanza anche per il sesso, certo. Caspita!

 

Il problema è legato alle condizioni dei gay, non dei gay in quanto tali!

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La discussione è interessantissima e, a mio avviso, hai posto una questione non di poco conto. A volte sono arrivato alla tristissima conclusione che, quando la gente ignara, magari anche omofoba, taccia i gay di perversione, purtroppo un fondo di verità c'è. Questo non significa che l'essere omosessuali è sinonimo di perversione (attenzione!) ma, inutile negarcelo e dire che non sia così: molti lo sono.

 

Che il sesso sia bello è inutile nascenderlo: piace ai gay, piace agli etero, uomini e donne. Però ciò che noto è proprio un atteggiamento di vera e propria allergia (trovo azzecatissimo il titolo del topic), peggio ancora, quasi di una forma di peste! Ricordo la discussione con un ragazzo il quale mi disse che non si augurava assolutamente una relazione (usò testuali parole), manco stesse parlando di una grave malattia!

 

Conclusione? Sono gay, tranquillo con me stesso e con la mia coscienza. Eppure, a termine di tante vicende, credo vi siano anche molti casi di uomini "deviati". Tutta la nostra tradizione culturale si fonda su una concezione "aperta" dell'uomo, aperto alla relazione feconda con l'altro. Questo è un concetto chiave della tradizione culturale greca e successiva. Evidentemente, la crisi non è solo economica e finanziaria. Essa è anche culturale, soprattutto. E, al di là di esempi o non esempi familiari, di condotta acquisita o meno, non so quanto sia normale un individuo che, ad un certo punto della vita, non avverta il desiderio di amare ed essere amato. Questo non lo dico in quanto affetto da patetico senso del romanticismo. Semplicemente, credo che ciascuno sia corpo e spirito e, come tale, attratto a stabilire una "comunione" d'animi.

 

A me sembra che molti abbiano delle bellissime idee, allora diamo l'esempio! Spero vivamente sia un esempio concreto e non apparente. Tanti millantano di essere in un certo modo ma nella pratica bazzicano poi in saune, dark e cosi via...

Sarebbe davvero bello se un giorno potessimo a testa alta difenderci basandoci su dei casi esemplari (se 'namo de utopia)! 

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Secondo me, a loro, non sta bene come vivono. Di ciò, se ne renderanno conto troppo tardi quando non saranno più in grado di allacciarsi nemmeno una scarpa e si pentiranno di non aver costruito qualcosa con qualcuno che potrebbe essere al loro fianco per sostenersi a vicenda! 

 

 

a fumatori è chiaro che fa loro male fumare. ma sono adulti e possono comportarsi come vogliono. si pentiranno dopo 30anni quando avranno i polmoni rovinati, molte rughe e sembreranno 10 anni più vecchi dei non fumatori ?

 

un vescovo magari ti dirà che non va bene avere rapporti sessuali prima del matrimonio e che ogni altra forma di sessualità non va bene. Pensa poi che penserà lui dei divorzi.

 

ho sentito o letto recentemente di uno studio che le persone che divorziano o si separano vivranno peggio dopo aver divorziato in generale che prima del divorzio. ne valeva la pena ? si pentiranno di aver divorziato ? purtroppo non ricordo esattamente lo studio.

Edited by marco77
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ho unito più discussioni sullo stesso tema de "ho incontrato solo ragazzi poco seri/libertini/sfuggenti/etc" in questa. per favore non aprite ulteriori nuovi topic a riguardo, non ce n'è bisogno, e mancate di rispetto a chi gestisce la sezione (nonché al regolamento) nel non usare il tasto cerca.
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ma rimango dell'idea che non è una cosa imprescindibile per chiunque e se uno non si vuol legare non è detto che stia male con sè stesso.

 

 

Ah certo, i famosi "single per selta"...si, per scelta di chi non se li fila  :D

 

 

 


ma sapere che puoi contare su qualcuno in caso di necessità penso sia fondamentale e umano.

 

Ma è ovvio, ogni essere umano anela al trovare l'anima gemella, una persona da amare e che al contempo lo ami.

 

Chi nega cio' mente sapendo di mentire, oppure, non avendo trovato nessuno, fa il finto alternativo, adducendo argomenti che fanno molto "volpe ed uva"...

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Ah certo, i famosi "single per selta"...si, per scelta di chi non se li fila 

 

 

Cosa c'entrano i single? Io parlavo di quelle persone che magari hanno più relazioni brevi o più botte-e-via e che magari per un periodo non vogliono legarsi stabilmente. Cioè, se proprio si vogliono definire in maniera più restrittiva, quelli che stanno nel mezzo, che non sono fidanzati fissi e che però neanche sono proprio soli.

E poi, se proprio vogliamo parlarne: la singletudine per scelta, se non è una cosa perenne (in quel caso effettivamente è un po' così), in certi frangenti e per periodi limitati è una scelta assolutamente saggia.

Edited by Fred
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Avere dei periodi in cui si è soli è fisiologico.

Quando però vedi persone arrivare a mezza età da sole, evidentemente qualche problemino c'è

Sono pienamente d'accordo.

O sono persone in qualche modo sfortunate, perché non hanno avuto la fortuna di incontrare persone "buone" per la loro strada (improbabile? Forse, ma non impossibile), o in qualche modo la loro affettività è ancora immatura e connaturata da una natura che non rispecchia l'innato senso dell'uomo a trovarsi un'anima gemella per la vita..
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O sono persone in qualche modo sfortunate, perché non hanno avuto la fortuna di incontrare persone "buone"

Chi è attraente come Sloth dei goonies  o QUASI...  hai voglia a cercare ragazzo...

 

Sloth.jpg

Edited by Fantom
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Mi trovo d'accordo con chi sostiene che la mancanza di un'adolescenza amorosa finisca per creare gente immatura in amore. E' una cosa di cui sono sempre stato convinto sin da quando mi affacciai all'universo gay, mi ricordo che rimasi molto sorpreso di scoprire che per molte persone l'ABC dell'amore, delle relazioni, del rispetto e dell'affetto era qualcosa di totalmente sconosciuto e/o ininfluente. Ovviamente è una grandissima generalizzazione e non può certo essere una regola 'scientifica' perché molto può dipendere anche dal proprio carattere personale. Insomma è un po' come la storia di 2 bravi genitori che nonostante la loro bravura non possono far nulla di utile per raddrizzare un figlio ribelle, ma ovviamente avere dei buoni genitori aiuta abbastanza a crescere dei buoni figli. Allo stesso modo un'"adolescenza amorosa" è sempre preferibile viverla per evitare poi di non sapere mai se l'ABC delle relazioni non si sa cosa sia per inesperienza giovanile o per indole propria.

 

E' vero che molti ragazzi fortunatamente oggi fanno CO a 16-17-18 anni, cambia la "precocità" del vivere un amore, ma in molti casi gli approcci e le modalità di fruizione di questi amori non mi sembrano molto cambiati. Il  giovane magari si crea dei buoni propositi sull'amore, ma poi tutte le sue aspettative magari vengono distrutte quando in 5 minuti passa dal bacio al sesso completo, non perché l'abbia programmato così, ma perché magari il ragazzo che gli piaceva tanto l'ha "costretto" a farsi andare bene certe logiche veloci e da fast-food. Nel giro di 3-4 incontri od esperienze il giovane magari è portato a piegarsi e a seguire certi andamenti del mondo omosessuale perché in fondo è più facile così e magari si evita di dire al ragazzo che piace tanto di conoscersi con tranquillità per paura che per lui siano richieste "troppo impegnative" e preferisca ripiegare per scopare più facilmente con un altro tizio (tanto l'ambiente lo permette con facilità estrema). In questa logica di "o me lo scopo subito o lo perdo" è normale che il giovane diventi succube  di certi meccanismi e sviluppi una certa rassegnazione a quel tipo di logiche amorose sognate. Ovviamente è un esempio volutamente "drastico" e sempliciotto, ma è per farvi capire come si può facilmente diventare succubi di certi meccanismi se non si ha una certa personalità e/o non si conosce l'ABC dell'amore e delle relazioni sin da giovani.

 

 

Io comunque non credo che essere single sia per forza sintomo di immaturità amorosa, anzi a volte mi sembra decisamente sintomo di maturità generale. Sono acerrimo nemico delle persone che devono "stare per forza" con qualcuno o che trovano la loro più unica e sola ragione di vita nel trovare l'amore. Non so mi è sempre sembrato abbastanza patetico e indice di bassissima autostima. Io ho passato alcuni periodi da single e devo ammettere che non mi pesava affatto e seppur diversamente sono sempre stato abbastanza felice come lo sono ora. Preferivo star mille volte solo con la mia vita da single sognatore che perdere tempo con una persona "tanto per starci" e invece attorno a me vedevo gente che appena si lasciava o era single entrava nel panico più totale. Sono tuttavia d'accordo sul fatto che se a una certa età uno non è mai stato capace di innamorarsi seriamente o non riesce a mantenere per più di 2 mesi le sue relazioni, allora c'è qualcosa che non va (e molta seria pure).

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Sono tuttavia d'accordo sul fatto che se a una certa età uno non è mai stato capace di innamorarsi seriamente o non riesce a mantenere per più di 2 mesi le sue relazioni, allora c'è qualcosa che non va (e molta seria pure).

Ho letto tutto quello che hai scritto. Io non sono riuscito ad avere relazioni per più di due mesi, Quindi ho un problema serio. Puoi darmi qualche consiglio per il mio serio problema?

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