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I gay sono allergici alle relazioni serie?


Frankitaly

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Intervengo per dire questo: non si può catalogare "in generale" una persona come "non seria" perchè non ha voglia di impegnarsi in una relazione.

 

Essere o non essere in una relazione duratura non può mai essere definito a priori o programmaticamente, e io personalmente un po' diffido di chi "cerca amore/relazione" a prescindere, come i vecchi annunci "onesto lavoratore cerca illibata per matrimonio".

 

Come non si possono riportare alcuni parametri "etero" in ambito gay. Il sesso gay è privo di alcuni aspetti "sociali" che permeano le relazioni eterosessuali e che le rendono meno trasparenti e più "conformiste". Non si rimane incinto, non si diventa "zitelli", non c'è orologio biologico (nel contesto esclusivamente omosessuale). La sessualità da questo punto di vista è priva di "fronzoli" che la possono caratterizzare in una direzione.

 

Questo comporta inevitabilmente che frequentare qualcuno, anche solo fosse per una sera, non per forza deve essere connesso a innamoramento o "sogni di gloria", è sufficiente il soddisfacimento di una passione e un desiderio che poi, per ognuno di noi, e spero senza troppo giudizio "puritano" viene vissuto in maniera differente.

 

IN merito poi all'approccio relazionale, è chiaro che i 30-40enni di oggi sono i 20enni di ieri (etero o omo che fossero), e sono persone che, se non già "fidanzate" hanno un trascorso che li ha resi tutti un po' più attenti a farsi prendere dall'entusiasmo della passione perchè già scottati tante volte.

 

Si soffre molto, quando ci si lascia e quando finisce una storia di una certa importanza, e la sofferenza è tale per cui chi l'ha passata tende ad esporsi a riviverla solo quando ne vale la pena; per questo le persone preferiscono partire da "una serata" o "qualche serata" in compagnia, una scopata, un momento di coccole, e poi, eventualmente, a seconda della magia del momento, uno si fa coinvolgere gradualmente.

 

E non mi sembra certo sbagliato. Mi sembra invece più sbagliato "puntare" qualcuno investendo già emotivamente se stessi in una relazione potenziale ancor prima che la persona davanti si conosca un po' meglio.

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Si soffre molto, quando ci si lascia e quando finisce una storia di una certa importanza, e la sofferenza è tale per cui chi l'ha passata tende ad esporsi a riviverla solo quando ne vale la pena; per questo le persone preferiscono partire da "una serata" o "qualche serata" in compagnia, una scopata, un momento di coccole, e poi, eventualmente, a seconda della magia del momento, uno si fa coinvolgere gradualmente.

 

E non mi sembra certo sbagliato. Mi sembra invece più sbagliato "puntare" qualcuno investendo già emotivamente se stessi in una relazione potenziale ancor prima che la persona davanti si conosca un po' meglio.

 

A me pare invece che sia vissuta come un'offesa

il non innamorarsi dopo la prima volta che si fa sesso;

il ragazzo (che bello! Sono riuscito a non scrivere il "passivo"!)

si sente "usato" se dopo una bella serata non vuoi impegnarti in una relazione.

 

Per lo stesso motivo per il quale ho smesso di frequentare donne

("tre su tre" hanno pianto dopo l'ultima volta che ci ho fatto sesso),

così mi astengo da avvicinarmi sessualmente a "ragazzi seri".

L'idea del dramma che si preannuncia all'orizzonte

smorza ogni desiderio di seduzione e aspettativa di piacere.

 

La Serietà ovvero l'idea del sesso come un contratto a tempo indeterminato;

non quindi due persone che cercano reciprocamente piacere: ma una "concessione"

che qualcuno fa all'altro, come se qualcosa di "intimo" venisse rubato,

come se godere li "svilisse", come se fosse un "buttarsi via"

è - detta in modo franco - RIBUTTANTE.

 

Non sopporto di venire colpevolizzato.

E l'unico modo per evitarlo consiste nell'evitare

quella categoria di gay (per voi molto ristretta, per me molto ampia)

che aspira alla "serietà".

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Non è ristretta e ampia e forse il termine "ributtante" è un po' forte, è solo eccessivamente "puritana".

 

C'è da dire che è altrettanto squalliduccio che ci siano persone che non vogliono neanche guardarti in faccia e il cui unico obiettivo è dell'attività in una dark o in una sauna.

 

Come sempre, l'equilibrio è un po' in mezzo, nell'imparare a non demonizzare una bella serata che finisce con due baci e magari anche un po' di sesso con qualcuno che ci piace e ci attizza, senza per questo per forza sentirsi obbligati o obbligare l'altro a tentare una relazione o a sentirsi il giorno dopo, serata però dopo la quale, se c'è spazio per un dopo, questo dopo verrà e se non c'è spazio, ci rimane il ricordo della piacevole serata.

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Come al solito non si è capito affatto quello a cui mi riferivo.

 

Almadel la storia del passivo è una colossale stronzata.

 

Sinceramente mi sono stufato del tuo rigirare la frittata a tuo piacimento condendo i

discorsi con le tue delusioni personali e universalizzandole come se fossero le esperienze

di tutti.

 

Un pò come hai fatto nel topic dei bsx. Hai la mente chiusa.

 

E' ovvio che certi discorsi su questo forum non si possono fare, per cui finiamola qui.

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AndrejMolov89

Su questo sai benissimo che non sono d'accordo ma non è il caso di approfondire in questo topic.

 

Vedi? Si ritorna sempre al modello gay seri vs gay libertini. Che non è assolutamente quello che io intendo.

 

Nessuno vuole imporre un modello suo un altro, io critico solo il volersi identificare e incastonare in un unico

modello e pretendere che quello sia il più naturale per tutti i gay, quando non è così. Per me tu puoi andare in

tutti i siti che vuoi, fare tutte le porcate che ti pare e piace.

 

Ma se tu basi tutta la tua vita su questo affermando che "l'amore fra gay non esiste" o "la coppia monogama è solo

una finzione" e critichi il mio stile di vita dello bollandolo come simil-etero ed omofobo, allora non ci sto.

 

Capirei se io ti avessi detto questo. Ho semplicemente denunciato questo confronto negativo. Sembra che un modello escluda, l'altro, anzi che i due comportamenti si escludano. Secondo me non c'è un reale modello in cui identificarsi, semplicemente comportamenti.

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Intervengo per dire questo: non si può catalogare "in generale" una persona come "non seria" perchè non ha voglia di impegnarsi in una relazione.

 

Ehm

 

Che, cercando bene, alla fine si possa trovare anche una persona seria (dove per serio in questo topic non si intende null'altro che una persona intenzionata ad avere una storia vera) io l'ho sempre detto

 

Ovvero nel topic si parla di "serio" inteso nel senso sopra evidenziato, non inteso come persona che ti compra un cellulare e non te lo paga, o persona che dice una cosa e ne fa un'altra... il termine viene fuori dal cercare una "storia seria", ovvero non una scappatella, il topic non parla di persone "poco serie" nell'accezione del termine che indica le persone "poco corrette", il che mi sembrava chiaro."

 

 

Essere o non essere in una relazione duratura non può mai essere definito a priori o programmaticamente, e io personalmente un po' diffido di chi "cerca amore/relazione" a prescindere

 

 

Ma anche no, anzi, per mia esperienza le persone piu' affidabili sono quelle con le idee chiare, quelle che sanno cosa cercano e lo dicono: massimo rispetto per chi in chat scrive "cerco solo amicizie no sex", "cerco solo sesso", oppure "cerco storia", mentre rispetto zero verso chi fa il vago non chiarendo o mentendo su quello che cerca, facendo perdere tempo alla gente e giocando coi sentimenti altrui.

In questo caso finiamo per davvero a parlare di gente poco seria nell'accezione comportamentale del termine, perchè chi non è chiaro o mente agli altri è davvero una persona poco seria, ergo non parliamo piu' di "serietà" nel senso di "ricerca di persone disposte a piu' di una scappatella", ma di persona che non ha rispetto per il prossimo.

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A me pare invece che sia vissuta come un'offesa

il non innamorarsi dopo la prima volta che si fa sesso;

il ragazzo (che bello! Sono riuscito a non scrivere il "passivo"!)

si sente "usato" se dopo una bella serata non vuoi impegnarti in una relazione.

[...]

La Serietà ovvero l'idea del sesso come un contratto a tempo indeterminato;

non quindi due persone che cercano reciprocamente piacere: ma una "concessione"

che qualcuno fa all'altro, come se qualcosa di "intimo" venisse rubato,

come se godere li "svilisse", come se fosse un "buttarsi via"

è - detta in modo franco - RIBUTTANTE.

 

Non sopporto di venire colpevolizzato.

E l'unico modo per evitarlo consiste nell'evitare

quella categoria di gay (per voi molto ristretta, per me molto ampia)

che aspira alla "serietà".

 

Se vuoi scrivere passivo, scrivilo....non devi mica sentirti in colpa

( tanto più se poi lo metti in parentesi )

 

Tu delinei una falsa conversazione che consiste in un giochino erotico

il fatto cioè che alcuni passivi apprezzino un partner che gli consenta

di potersi vedere e sentire sviliti.

 

Come tale deve essere preso, o stai al gioco o non ci stai....ma resta

un gioco. Digli che li ami con tutto il cuore e svaniranno in una settimana :D

 

Tanto può essere un gioco che su questi presupposti può addirittura

instaurarsi una relazione seria, nel senso di solida e duratura.

 

La categoria è ampia o ristretta? Ovviamente la percezione

dipende anche dalla ripetizione di dinamiche che evidentemente

non sai governare

 

Non è ristretta e ampia e forse il termine "ributtante" è un po' forte, è solo eccessivamente "puritana".

 

C'è da dire che è altrettanto squalliduccio che ci siano persone che non vogliono neanche guardarti in faccia e il cui unico obiettivo è dell'attività in una dark o in una sauna.

 

Come sempre, l'equilibrio è un po' in mezzo, nell'imparare a non demonizzare una bella serata che finisce con due baci e magari anche un po' di sesso con qualcuno che ci piace e ci attizza, senza per questo per forza sentirsi obbligati o obbligare l'altro a tentare una relazione o a sentirsi il giorno dopo, serata però dopo la quale, se c'è spazio per un dopo, questo dopo verrà e se non c'è spazio, ci rimane il ricordo della piacevole serata.

 

E' un puritanesimo finto...ma questo non significa non possa esistere quello vero.

Ovviamente non è quello delineato da Almadel, perchè probabilmente un vero

puritano ( se non ha preso un abbaglio ) non è attratto dalla situazione che Almadel

ricerca...

 

Il punto è ovviamente un altro, bisogna tenere sempre ben distinti i due piani.

Quel che le persone effettivamente fanno, da ciò che dicono.

 

Io ho incontrato anche tanti ragazzi che dicevano che bisognava tenere separati

i due aspetti ( sesso & sentimento ) ma non erano così edonisti nei fatti ( forse

avevano dei problemi sul lato dei sentimenti...ma non per leggerezza, quanto per

appesantimenti di varia natura ) e tanti ragazzi che dicevano l'esatto contrario, ma

di fatto erano molto edonisti e libertini.

 

Il tratto gay è questo "bianco o nero" cioè questa mancanza di sfumature.

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@@Altair, non penso di riferirmi a quello di cui parlavi tu...

Ho solo detto che provo una istintiva e naturale repulsione

verso quelli che ricercano la "serietà" ovvero

quelli che si offendono se non ti innamori di loro

dopo la prima volta che ci hai fatto sesso.

 

(OT: Inoltre - bada bene - che ogni cosa diciamo;

non solo io - ma tutti - si basa sulle nostre esperienze personali

e sull'idea generale che ne abbiamo tratto.

Aggiungere "personalmente" all'inizio di ogni post è ridondante,

perché si tratta sempre di esperienze e idee personali;

solo il Papa pensa di parlare per bocca di Dio.

Se non sei d'accordo spieghi perché e non serve che premetti

che "personalmente la vedi in modo diverso da me",

so che non hai usato né il metodo scientifico né la Grazia per confutarmi...)

 

@@korio, le saune sono fatto proprio per coloro

che non trovano squallido se uno "non ti guarda neanche in faccia".

Se ci sei andato e ti è capitato, non te ne puoi certo lamentare.

 

Il problema arriva quando non si tratta di una dark-room

(dove le intenzioni di entrambi sono chiare fin da subito),

ma di una normale frequentazione basata sull'attrazione fisica.

E' possibile (mannaggia a me) che io finisca a letto con qualcuno

prima di essere sicuro di amarlo ed è altrettanto possibile

che poi mi rinfacci di averlo "usato"...

 

@@Hinzelmann, devo dirti sinceramente che io parlavo

di una cosa fastidiosa che mi è capitata frequentemente,

ma che non rappresenta la totalità delle mie esperienze in merito.

 

Un paio di volte ho avuto anche "sensi di colpa preventivi"

(loro erano ancora vergini e molto seri)

che si sono rivelati assolutamente fuori luogo...

 

Ma potrei annoiarti ancora con una bella serie di eccezioni

(nasconderò dietro il rischio di noia, esperienze più umilianti :D)

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@@Altair, non penso di riferirmi a quello di cui parlavi tu...

Ho solo detto che provo una istintiva e naturale repulsione

verso quelli che ricercano la "serietà" ovvero

quelli che si offendono se non ti innamori di loro

dopo la prima volta che ci hai fatto sesso.

 

 

Peccato che l'autore non si riferisse a coloro che non ti dicono di amarti dopo una scopata (cosa quasi scontata), ma proprio al fatto che sia difficile incontrare persone disposte a qualcosa che vada oltre la sola scopata.

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Non intendevo bacchettare nessun ot, semplicemente volevo evidenziare come il problema sia diverso, e piu' complesso del fatto che da una scopata non nascia necessariamente amore (argomento che quasi merita un topic a se').

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TrustYourDoctor

scusate se vado a ripetere cose che altri hanno detto ma c'erano troppe risposte e non avevo la forza di leggerle tutte ^.^....

credo che il problema di molti gay sia proprio nel loro essere gay... credo che molti di noi siano troppo rinchiusi nella loro omosessualità per viversi a 360°, credo che molti di noi si vedano solo come gay e non come persone, credo anche che la ghettizzazione operata sulla categoria spesso abbia dato luogo alle così dette "macchiette". io personalmente reputo il mio essere gay come una cosa marginalissima della mia personalità, non credo che mi descriva così tanto, e devo dire che vivo la cosa con una certa tranquillità.

Inoltre credo che autolimitarsi dicendo che gli omosessuali non sono fatti per la vita di coppia è come dire che gli eterosessuali non possono essere solo scopamici, una cosa poco sensata...

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Ben, il discorso è più o meno lo stesso.

 

Togliendo infatti dal mucchio i sesso-dipendenti, i quali porelli hanno una patologia più o meno grave che li vincola a certi comportamenti.

Togliamo (anche se forse non si dovrebbe) anche dal mucchio quelli che sono nella fase "entusiasta", ovvero in espansione, che vogliono conoscere tante persone perchè appena liberati da un blocco psicologico oppure perchè così vogliono superare altri blocchi di asocialità.

 

Gli altri "colpevoli" del reato di singola scopata, in realtà, non è che partono con l'idea che sempre e comunque l'incontro è unico. Semplicemente a) si tutelano con i tanti che partono con il principio che scopare significa vincolare (e su questo ahimè tocca dar ragione ad Almadel, non sono pochi), B) sono un po' disillusi e quella sera magari vogliono esclusivamente uscire con qualcuno senza complicazioni a priori, c) non hanno voglia di avere una relazione in quel momento.

 

E non è che mi sembra che siano "poco seri", o che ci sia una accezione negativa. Non tutti ambiscono ad una relazione, in molti escono da una situazione difficile, da un amore non risolto, da una crisi lavorativa oppure da tanti altri fattori.

Li vogliamo obbligare?

 

Vediamo però la cosa dal punto di vista di chi li giudica "non seri". Cosa si aspetta uno di questi da un appuntamento? Quali sono le prospettive? E se la prospettiva è "io voglio tentare di uscire stasera con una storia", perchè dovrebbe averla se non conosce ancora la persona se non per un primo fuggevole contatto spesso virtuale?

 

Ma io dico: andate con calma e godetevi la serata, qualunque siano le prospettive della persona davanti. Poi se son rose...

 

Esperienza personale: con Oscar (il mio ex) la prima cosa che mi ha detto al primo incontro è stato "ciao ma chiariamo le cose, io non voglio avere nessuna relazione o impiccio ok?" e io "ah se è per questo sono d'accordo con te" e ci siamo seduti a chiacchierare. Risultato: un anno insieme molto intenso.

 

Meditate..

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Veramente l'unico a parlare di colpe e di accezioni negative sei tu.

Come ho scritto in un post poco sopra, per 'gay seri' si intendono semplicemente i gay che cercano una storia seria.

Fine, punto, tutto qui.

Nessuno ha tacciato del buffone o del poco serio chi cerca solo sesso e lo dice chiaramente, quindi non capisco il problema.

D'altra parte in italiano, per indicare una storia vera, lunga, impegnativa, una storia fatta di amore e non solo di sesso, si e' sempre usata la definizione di 'storia seria', quindi per 'gay seri' e' palese che si intendano coloro che cercano una storia di quella tipologia, senza dare giudizi di sorta su altre persone che non interessano, perche' in cerca di situazioni meno impegnative.

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Chiedo scusa allora della male interpretazione, anche se sinceramente dai toni dei post, o di alcuni, ho interpretato la definizione di gay "seri" o "non seri" con accezione negativa e non "neutra". Beh, mi sono sbagliato e mi ritiro di buon ordine.

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Nessuno ha tacciato del buffone o del poco serio chi cerca solo sesso e lo dice chiaramente, quindi non capisco il problema.

D'altra parte in italiano, per indicare una storia vera, lunga, impegnativa, una storia fatta di amore e non solo di sesso, si e' sempre usata la definizione di 'storia seria', quindi per 'gay seri' e' palese che si intendano coloro che cercano una storia di quella tipologia, senza dare giudizi di sorta su altre persone che non interessano, perche' in cerca di situazioni meno impegnative.

Ecco. E quante volte ancora bisognerà ripeterlo?

 

Il problema che io trovo interessante, e che si ricollega con la frequente invasione del forum da parte di giovani gay "delusi" dalla comunità è questo: è giusto proporre la separazione fra sesso e amore come modello, come punto di arrivo della propria maturità gay? Io non trovo così strano che il sesso ben fatto sia un punto di arrivo che si pone alla fine di un percorso che è anche spirituale. E' noto che non per tutti è così, ma per alcuni (molti, pochi... boh) si verifica questo.

Si tratta di una prospettiva che può arricchire, ma anche porre delle difficoltà, indubbiamente... va "superata" o non piuttosto "coltivata" nella giusta dimensione? Un gay romantico è una sorta di immaturo?

Io non la vedo così. Ma questo messaggio è passato e passa spesso... sì, anche su questo forum.

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Un gay con una storia seria è sicuramente giunto a un ottimo punto della sua maturità.

Un gay "romantico" che pretende una storia seria a partire da ogni persona che frequenta, è sicuramente un immaturo.

 

Il "gay maturo" lo ha descritto Korio, ma in tanti si ritroveranno in questa definizione

è quello che non esclude il sesso fine a sé stesso, MA che non ha paura di impegnarsi con la persona giusta.

 

Le "storie serie" non vanno sognate, vanno vissute quando ne hai l'occasione.

Sognarle prima di averle è controproducente e fastidioso.

Oddio, intendiamoci: è anche assolutamente legittimo...

 

Il "gay che pensa solo a scopare e lo dice" non è solo innocuo,

ma è anche un simpatico diversivo per un "gay serio"

tra una relazione importante e l'altra :)

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Si ma mi sembra a me ovvio e scontato che in tutti i discorsi, aldilà delle definizioni, si celi una trappola.

 

Chi, innamorato di una persona, non vuole poi con lui portare avanti una storia lunga e impegnativa? Può realmente essere una decisione che prende un "gay serio" a priori? E un gay "non serio" può evitare a posteriori di innamorarsi se la persona che ha incontrato lo cattura?

 

E come può essere valutato in senso positivo una persona che a prescindere dal partner si pone come obiettivo "una storia lunga", come se fosse qualcosa che può decidere da solo?

 

E alla domanda di FreakyFred, è romantico colui che vuole una storia lunga senza sapere con chi? Non sarà più romantico colui che, a prescindere dalla situazione, gli piace affrontare il destino ed essere di cuore aperto senza fare calcoli e senza "risparmiarsi" perchè in fondo sa che da qualche parte si cela il suo amore?

Cenerentola che sogna di andare al ballo e diventare la principessa senza conoscere per nulla il principe, è romantica o è solo una arrivista?

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NamelessDreamer

Una sola cosa. Essere eccessivamente "seri" fa male... ti distrugge l'anima! Lo sto sperimentando ora, e se potessi sceglierei di non essere così.

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«Gay romantico», o più semplicemente essere romantico, o molto romantico, e non-separazione tra sesso e amore, sesso e

coinvolgimento affettiv,o sono due cose diverse. Io per esempio mi sono sempre posto come obiettivo unire sesso e amore,

anche se non me lo sono detto con questi termini, ma non sono particolarmente romantico, anzi forse non lo sono affatto

(ma su questo bisogna anche sentire la parola delle persone con le quali siamo stati o stiamo).

 

Quello del romanticismo non lo trovo un tema interessantissimo, il secondo sì. Del primo direi solo che, se diventa una sorta di

attesa di un tipo di uomo particolare, con il quale iniziare a fare sesso, è pericoloso, è un'attesa che va controllata e in parte

contraddetta. Da un lato perché diventa un blocco, diventa anche una mitizzazione del sesso, e, dall'altro perché, a parte casi rari,

il sesso non è mai veramente solo sesso, è anche qualche cosa di altro e di diverso che si dà insieme col sesso.

 

Viceversa, l'unione sesso/amore è un obiettivo alto, e uno deve porsi obiettivi alti, per la semplice ragione che nella vita non si sta

mai fermi, anche se si può avere questa impressione, ma o si va avanti o si va indietro (questa, per me, è la legge della vita).

 

Naturalmente tutto dipende da come si è fatti. Una persona, massime una persona omosessuale, deve sapere a quale categoria

appartiene, quali sono le sue esigenze, che cosa cerca - e puntare in quella direzione. Starei per dire: senza perdere tempo con i

«modelli». Lo dice una persona, che, per ragioni anagrafiche, non ha avuto proprio nessun modello, perché non c'erano, when I was young.

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Un gay "romantico" che pretende una storia seria a partire da ogni persona che frequenta, è sicuramente un immaturo.
Se la frequentazione va bene (A meno che tu non intendessi invece di frequentazione semplicemente "fare sesso"), è perfettamente giusto, normale e legittimo pensare di farne una relazione, e a seguire fare anche progetti di vita, metterci un impegno personale e a lungo termine. Con la dovuta lentezza. Con la dovuta cautela. Ma anche con un po' di speranza e di sogno, accidenti. Personalmente io mi pongo come obbiettivo la "storia lunga", assolutamente. Questo non vuol dire certo "con chiunque", anche se, come dice korio, non so con chi (e come farei in anticipo?).

E a questo proposito, avete presente il film "Ratatouille"? Quando il cuoco dice che "chiunque può cucinare" viene immediatamente frainteso e attaccato, perché tutti giustamente obbiettano che non è vero che chiunque sia in grado di cucinare bene, né tanto meno di diventare un grande cuoco. Ma il senso della frase non è che tutti possano diventare grandi cuochi, bensì che in chiunque potrebbe nascondersi un grande cuoco.

Per me non tutti sono possibili amori della mia vita (altrimenti almeno uno che ci sta l'avrei trovato, no?), ma in chiunque potrebbe nascondersi l'amore della mia vita, ed è diverso.

Il mio personale progetto di vita prevede una relazione che funzioni, e magari che duri tutta la vita. Sì, è questo. Come ho progetti per quanto riguarda il lavoro, l'abitazione e tante altre cose, ne ho anche in amore. Ovviamente ci vuole la persona giusta per realizzarli, e poi subiranno adattamenti dovuti alle circostanze, come è successo per le altre cose. ma ho dei progetti in amore che prevedono la relazione lunga come forma prediletta di realizzazione personale, Il che vuol dire anche essere disposti a mettere in essa un impegno particolare per non lasciarla morire, e tutta una serie di altre questioni. Si chiama commitment, e secondo Sternberg è una delle tre componenti fondamentali dell'amore più maturo. Perché non dovrei sognare che a settant'anni dormirò abbracciato all'uomo che amo, se è ciò che desidero? Posso calare questo desiderio nel reale, oppure sopprimerlo, ma non eliminarlo. Ma se lo sopprimo resta lì, nel cimitero dei sogni, dove logora e lentamente uccide...

Il "gay maturo" lo ha descritto Korio, ma in tanti si ritroveranno in questa definizione

è quello che non esclude il sesso fine a sé stesso, MA che non ha paura di impegnarsi con la persona giusta.

Io lo escludo. Perché non mi diverte e non mi lascia niente senza un po' di intimità... diciamo un bel po' di intimità. Lo so dopo un bel po' di esperienze, di cui anche un paio non negative lì per lì, ma che comunque alla fin fine son state insignificanti o addirittura dannose nei termini della mia realizzazione personale.

Il messaggio a cui mi riferisco è esattamente questo: invece di lavorare sul come UNIRE sesso e amore, si lavora sul dividerli. Ancora di più. Come il medico che dà una medicina, vede un peggioramento invece di un miglioramento, e invece di cambiare terapia dice al malato di aumentare le dosi. Non pensereste che avete davanti un incompetente?

Chi, innamorato di una persona, non vuole poi con lui portare avanti una storia lunga e impegnativa?
Tantissima gente. E non abbiamo contato quelli che la possibilità di innamorarsi riescono meravigliosamente a precludersela...
Non sarà più romantico colui che, a prescindere dalla situazione, gli piace affrontare il destino ed essere di cuore aperto senza fare calcoli e senza "risparmiarsi" perchè in fondo sa che da qualche parte si cela il suo amore?
Ma la finiamo di leggere ogni modo di affrontare la vita di relazione che escluda il sesso occasionale come se fosse una dichiarazione di fede cristiana? Uno può scegliere di non fare sesso occasionale semplicemente perché NON GLI INTERESSA.

Io mi rispecchio in un modello diverso da quello che mi state proponendo, ritenendolo inadeguato a me. Potrei essere una rara anomalia, ma parrebbe di no a giudicare da quanti lamentano i medesimi problemi.

Ripropongo la questione: cosa diciamo a queste persone?

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dove ho scritto qualcosa di fede cristiana, freakyfread? il termine "risparmiarsi" è solo puramente emotivo.

E non è un modello, il sesso occasionale. Ognuno fa come crede.

 

E su cosa basi la tua affermazione che "sono tanti quelli che non vogliono portare avanti da innamorati una lunga storia e impegnativa"?

Da che mondo è mondo, credo che non se ne conosca nessuno, a parte gli eroi che vanno in guerra e i malati terminali, dato che è nel concetto di "innamoramento" l'istintivo senso di connessione.

 

Io non faccio sesso "occasionale" e sono molto romantico perchè inseguo le persone che "potrebbero" darmi qualcosa almeno all'istinto, mentre quelli che a istinto non mi danno nulla, non li inseguo.

Questo però non significa che mi aspetto da ogni incontro che vada avanti. Mi aspetto che quell'incontro mi dia qualcosa. Proprio stasera ho incontrato un ragazzo. Questo ragazzo mi da qualcosa. Io con lui tenterò di uscirci ancora.

Un gay "serio" direbbe: ci esco perchè con questa persona spero di costruirci una lunga storia. E non ha senso, perchè questa persona la conosci a malapena.

Un gay "maturo" dice: io ci esco perchè mi piace e non mi precludo nessuna possibilità.

 

Alle persone che non vogliono fare sesso o che lo vogliono fare io non dico nulla. Non ci sono modelli vincenti, e non ci sono gay "seri" e "non seri" a parte, ovviamente, i casi patologici.

 

Credo che sia l'assimilazione di un modello "etero femminile", che deriva dall'istinto di preservare la procreazione per il soggetto "migliore", che crei tutta questa ansia sul sesso.

 

Il sesso è sesso, è un divertimento. Ti può piacere farlo o meno, puoi avere una esigenza di farlo di più o di meno, puoi trovare persone con cui divertirti oppure no.

Come detto altrove, il sentimento è un'altra cosa e va su un binario differente. E la relazione è a un altro livello ancora, figurati.

 

Quindi a quelle persone che dicono che non gli interessa far sesso occasionale, non si dice nulla.

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dove ho scritto qualcosa di fede cristiana, freakyfread? il termine "risparmiarsi" è solo puramente emotivo.
E' un retaggio cristiano. Si risparmia quando si ha qualcosa che si può risparmiare o viceversa perdere senza possibilità di recupero. L'imene. Come intuisci più sotto, è un modello etero femminile e cristiano, o comunque maschilista in senso lato.
E su cosa basi la tua affermazione che "sono tanti quelli che non vogliono portare avanti da innamorati una lunga storia e impegnativa"?
E' una forma di fobia, ed è parecchio frequente. L'amore non è solo qualcosa che ti prende, ma anche qualcosa a cui devi abbandonarti, e con cui a un certo punto devi anche collaborare.
Un gay "serio" direbbe: ci esco perchè con questa persona spero di costruirci una lunga storia. E non ha senso, perchè questa persona la conosci a malapena.

Un gay "maturo" dice: io ci esco perchè mi piace e non mi precludo nessuna possibilità.

Questo non è un gay serio, è un gay deficiente XD

Un gay serio, se proprio vogliamo, spera che la persona che ha davanti si riveli quella giusta. Ma credo che lo sperino quasi tutti, sotto sotto...

Personalmente, quando arriva uno che mi dice "vediamoci per fare sesso" lo scarto subito perché non mi interessa, e se mi dice "escludo assolutamente relazione"... be', magari ci esco, però sotto sotto mi domando se ne valga la pena.

Ma non so fino a che punto io faccio testo, visto che sono abbastanza sociopatico.

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Ecco. E quante volte ancora bisognerà ripeterlo?

 

Il problema che io trovo interessante, e che si ricollega con la frequente invasione del forum da parte di giovani gay "delusi" dalla comunità è questo: è giusto proporre la separazione fra sesso e amore come modello, come punto di arrivo della propria maturità gay? Io non trovo così strano che il sesso ben fatto sia un punto di arrivo che si pone alla fine di un percorso che è anche spirituale. E' noto che non per tutti è così, ma per alcuni (molti, pochi... boh) si verifica questo.

Si tratta di una prospettiva che può arricchire, ma anche porre delle difficoltà, indubbiamente... va "superata" o non piuttosto "coltivata" nella giusta dimensione? Un gay romantico è una sorta di immaturo?

Io non la vedo così. Ma questo messaggio è passato e passa spesso... sì, anche su questo forum.

 

Ovviamente può esistere anche un romanticismo maturo, non si arriva alla "comunità" gay ( che poi molto spesso

sono le chat di incontri ) nudi, senza indossare un vestito. Realisticamente credo che da una parte ci siano i porno

gay e dall'altra un corpus di messaggi, culturalmente molto forte, che spinge in realtà per l'unione di sesso e sentimento.

Ovviamente se si intuisce - a torto o a ragione - che il secondo non è un obiettivo, ma un elemento di blocco ( parlo di

intuizione, perchè mi ripeterò contando le sfumature di necessità si deve interpretare....e nel farlo si può anche sbagliare )

si dice una cosa, altrimenti no. Ma la scissione è a monte della comunità gay, quando io dico che esiste oggi anche una

produzione sulla normalità gay e dico che essendo inclusiva è positiva, devo anche dire che in questa narrazione il sesso

è assente o declinato a coronamento di un grande innamoramento finale.

 

Quel che è sbagliato secondo me è "quadrare" il proprio approccio. Dare della femminuccia come ha fatto almadel è

secondo me sbagliato, perchè in chiave maschile - ed i gay sono maschi - resta un dispregiativo ; Diciamo che è il tipico

caso in cui si fortifica se stessi, la propria posizione, più che l'interlocutore.

 

Breve OT : io credo che la rigidità sia sempre sintomatica di insicurezze proprie e siccome i gay sono mediamente insicuri

spesso si irrigidiscono, a rigidità si risponde con irrigidimento e così via... Fine OT

 

Quando Isher dice che il sesso non si dà mai da solo, non è mai solo sesso....dice una grande ( ma complicata ) verità

che spesso noi cancelliamo a posteriori. Per questo il sesso reale, non è mai nè quello del porno, nè quello dei film romantici.

Dovremmo quindi chiederci perchè, per mettere ordine, noi diamo una rappresentazione in parte irrealistica di ciò che il sesso è.

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Concordo con FreakyFred. Che c'è di male nel sognare una relazione duratura o porsi questa come obiettivo?Se si fa del sesso occasionale o si ha un'avventura, credo che nessuna persona con un po' di sale in zuccca si metta a fantasticare su una storia seria. E' davvero necessario doverlo specificare? Diverso il caso in cui una persona viene portata a letto fingendo che ci sia un'interesse reale. In quel caso è stupida la persona che prova un interesse vero o è un immaturo e un meschino chi utilizza i sentimenti delle persone per ottenere una scopata in più?

 

Io non mi sognerei di scindere a priori l'amore dal sesso. Per me il sesso non è solo semplice divertimento o meglio non è per nulla quello il mio ideale di sesso. Io ho avute molte avventure, ma mi sono sempre opposto al sesso occasionale. Non perché non volessi, ma perché gli atteggiamenti del compagno usa&getta di turno mi risultavano troppo freddi, calcolatori e squallidi. Con queste premesse per me il sesso non può essere nemmeno un divertimento, ma solo un triste sfogo sessuale di una sera, non considerandomi un pezzo di carne senza anima nè personalità posso anche passare. Nelle avventure, il divertimento del sesso e il rispetto dell'altra persona c'è, ma seppur siano esperienze costruttive non è il mio sesso ideale, ma se uno è single e ha voglia di solo divertimento possono benissimo starci.

 

Tuttavia credo che l'atteggiamento con cui si comincia qualcosa sia importante. L'amore può sempre nascere a prescindere da tutto, ma mi sentirei di partire con il piede sbagliato con uno che mi dice "non voglio assolutamente una relazione" o "ci si vede e ci piacciamo, ma non vuol dire che ho intenzione di avere qualcosa di serio con te". Il pregiudizio non nasce dal fatto che possa effettivamente nascere l'amore, ma se questo possa effettivamente durare col tempo con queste mentalità. Superata la "fase chimica" dell'innamoramento e alle prime piccole e normali difficoltà di una relazione non è raro notare come persone di questo tipo preferiscano chiudere e non lottare per continuare la storia. In questo caso l'immaturo non è il romantico o una persona che sa bene o male come comportarsi in una storia duratura, ma un tipo che alla prima difficoltà scappa. Dove sta l'amore vero e la serietà in un atteggiamento del genere?

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Concordo praticamente su tutto.

L'avventura di cui parli poi sarebbe per me un po' il classico scopamico... quello già funziona meglio dell'incontro occasionale, per me. Però non è comunque il massimo, e se lo degenera facilmente in situazioni ambigue, secondo le mie esperienze...

Poi, ricordiamolo, non c'è assolutamente niente di male nell'apprezzare il sesso occasionale e ritenerlo una pratica per se stessi appagante e divertente.

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Il mio personale progetto di vita prevede una relazione che funzioni, e magari che duri tutta la vita. Sì, è questo.

Come ho progetti per quanto riguarda il lavoro, l'abitazione e tante altre cose, ne ho anche in amore.

 

Volevo dirti che ho trovato bellissima questa frase. E mi ha fatto anche un po' tenerezza (nel senso buono del termine).

Poi una volta ci dovrai dire tutto sui tuoi progetti circa l'abitazione, che è la cosa che mi ha incuriosito più di tutto. :D

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  • 7 months later...

Ehi ciao Frank ti capisco in tutto e per tutto,sono anche io di Napoli e devo dire che come dici tu,tutti vogliono solo essere scopamico,oppure ti usano e dopo tanti arrivederci. Anche io cerco qualcosa di più che nasca dall'amicizia e possa pian piano attraverso la conoscenza trasformarsi in qualcosa di più eheh

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