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L'emergenza coronavirus


Prince1999

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28 minutes ago, Bttmfrancis9 said:

Tamponare a tappetto e fare la conta dei positivi è inutile

Più che questo, ciò che è inutile e controproducente è il tampone effettuato volontariamente dal cittadino asintomatico per motivi di cenone o di festa di gruppo. Questo sovratamponamento privo di un fine (in caso di preoccupazione personale, la soluzione è evitare i raggruppamenti da 20 persone o più, non farsi un tampone) aumenta unicamente un sistema che si sostiene a fatica bloccando a casa eventuali contatti stretti del positivo. Se Omicron è così infettiva da diffondersi a macchia di olio non si possono applicare le stesse procedure delle varianti pregresse ; per fortuna infatti stanno rivedendo i giorni di quarantena per i vaccinati, altrimenti nel giro di poco il Paese si ferma senza avere la minima preparazione data da un reale lockdown. 

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6 minutes ago, marco7 said:


I costi dei tamponi sono piccolissimi rispetto ai costi totali della pandemia.

E allora perché non fanno politiche inclusive nei confronti di quei lavoratori che non si vogliono vaccinare?

Io sono vaccinatissim*, ma se viene data a noi la scelta se fare o non fare il vaccino, le politiche per chi non vuole farlo devono essere inclusive!

Tu stato non puoi far morire di fame e rendere la vita impossibile a chi il vaccino, per qualunque motivo, non vuole farlo e ogni giorno contribuisce alla società andando a lavorare.  Mi riferisco ai lavoratori, tra cui miei colleghi, che ogni giorno pagano 25 euro per il tampone. Come campano questi?

 

Edited by Priscilla160
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3 minutes ago, marco7 said:

costi dei tamponi sono piccolissimi

Parlo di Tizio che deve farsi il festone con 20 parenti e si fa il tampone, pagandolo di tasca propria ovviamente, e ci mancherebbe. Risulta positivo fermando sé stesso e altri contatti. È normale e fisiologico invece uno "scappamento" dei dati, cosa che così viene frenata di molto buttando nel pentolone dei tracciamenti gente che, in tempi non di feste, dovrebbero agire all'interno di limiti di contenimento dei dati. Insomma il pentolone rischia di debordare poiché abbiamo colmato di polenta e acqua fredda, ma ora la polenta sta iniziando a cuocere, e gonfiare. 

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Il fatto e' che il festone con 20 parenti o altre persone in questo periodo non andrebbe fatto. Il tampone inotre puo' dare una falsa sicurezza perche' se faccio il tampone oggi e mi sono contagiato ieri, il tampone di oggi puo' risultare postivo e cosi' se domani vado al festone posso contagiare altri anche se sono convinto di essere negativo grazie proprio al tampone.


la vaccinazne dovrebbe essere obbligatoria per tutti.

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Impariamo dal sudafrica piuttosto.

Sono tutti contagiati ed hanno sfanculato l'inutile e dannoso tracciamento e le quarantene. 

Edited by Bttmfrancis9
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15 minutes ago, marco7 said:

fatto e' che il festone con 20 parenti o altre persone in questo periodo non andrebbe fatto

Esatto! Proprio quello che ho sottolineato, anche perché un tampone auto effettuato con risultato falso negativo poi frega tutti. 

Certo non si possono limitare i contatti, ma direi che una festa di un massimo di 6 persone dovrebbe essere già grasso che cola, in questi periodi. 

E poi obbligo per tutti. 

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oggi ho fatto un tampone per un operazione che dovrò fare sono negativo xD come spiegava il medico di turno perchè c'è l'obbligo per i medici e ad esempio gli insegnanti e non per tutti? il vaccino va fatto per un bene supremo. fai la scelta giusta! > dite no al vampirismo. 

Edited by Tyrael
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10 minutes ago, Bttmfrancis9 said:

Impariamo dal sudafrica piuttosto

Cioè da uno stato che ha una popolazione soprattutto giovane? Perché non prendiamo esempio da Mengele a questo punto?!

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2 minutes ago, Bttmfrancis9 said:

Obbligo di green pass e super green pass solo ai vecchi allora

un domani anche tu mia giovane e sublime rosa appassirai... ritarda il tempo e si giovane e sempre fregno e fai il vaccino :kissing:

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47 minutes ago, Tyrael said:

domani anche tu mia giovane e sublime rosa appassirai.

Il problema è che in ambito di salute un 30 enne non è classificabile tra i giovani 🤔

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come mai essere massone è una cosa negativa?

sono anti ogni forma sociale riconosciuta dalla chiesa, credono che il mondo sia stato creato da un architetto e nascondono simboli nelle banconote per stravolgere l'ordine mondiale.

solo per il loro super trolling dovrebbero essere amati.

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1 hour ago, Bttmfrancis9 said:

Il massone di merda rischia una denuncia per procurato allarme perché ha raccontato BALLE! (Ne dice tante ma questa era troppo spudorata) 

:laugh:

Una denuncia addirittura dal Codacons?

Ciumbia!!

Aspetta... ma non sono quelli che dovevano denunciare la rai per i baci gay in fascia protetta? O Fedez perche' sponsorizza i matrimoni froci? O la Cirinna' per le unioni civili incostituzionali perche' distruggono le famiglie?

Che s'ha da fa' per avecce due righe in pagina...

 

Edited by freedog
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Il Codacons, Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori, chiede a Mario Draghi che corregga il

“grave errore sul numero di decessi da Covid, perché nel corso del suo intervento del 22 Dicembre il Presidente del Consiglio ha affermato che <dei decessi, tre quarti non sono vaccinati>, numeri smentiti dagli ultimi dati disponibili pubblicati dall’Istituto superiore di sanità (ISS), secondo cui dal 22 ottobre al 21 novembre i morti per COVID-19 in Italia sono stati 1.755: tra loro 722 non erano vaccinati, mentre 1.033 avevano ricevuto almeno la prima dose del vaccino, quindi il 58,9% dei morti aveva ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre il 41,1% non era vaccinato".

Anche questi del Codacons non sarebbero potuti entrare nella scuola di Platone, essendo ignari di logica, perché:

1) considerano i numeri di morti per un periodo ben definito dal 22 Ottobre al 21 Novembre, mentre il Draghi non aveva indicati periodi definiti;

2) considerano i morti con almeno una prima dose di vaccino, mentre il Draghi aveva generalmente parlato di "vaccinati", senza specificare il numero di dosi;

3) comparare astrattamente il numero dei morti vaccinati col numero dei morti senza vaccinazione può essere utile per conoscere quanti malati gravi dell'una e dell'altra categoria impegneranno probabilmente i servizi sanitari ed in particolare gli ospedali;  ma è una comparazione palesemente erronea, qualora sia fatta per misurare probabilmente l'efficacia del vaccino ad impedire le morti;

per tale misurazione è necessario infatti conoscere il numero totale dei vaccinati con almeno una dose e quello dei non vaccinati:

poiché il numero totale dei vaccinati con una dose almeno è di circa 48 milioni, mentre quello dei non vaccinati è di circa 6 milioni, risulta aritmeticamente inoppugnabile che i  1.033 morti con una dose almeno di vaccino nel periodo 22.10.2021 / 21.11.2021 corrispondono a circa 21 morti su ogni milione di vaccinati, mentre i 722 morti non vaccinati corrispondono a circa 120 morti su ogni milione di NON vaccinati;

la proporzione corretta è dunque di un sesto circa del numero di morti con vaccino rispetto a quello dei morti senza vaccino nel periodo 22.10.2021 / 21.11.2021.

Se pensiamo che il Codacons dovrebbe informare bene i consumatori....

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AndrejMolov89

Ho trovato questo post su facebook equilibrato e molto ben scritto:


 

1 g  ·
Perché le opinioni in merito alla situazione omicron sono così divise?
Sarà un post lungo, dedicato a chi ha un po' di pazienza, ma fenomeni complessi non possono certo essere spiegati in due righe.
Il pubblico in questo momento è esposto a pareri molto discordanti, direi a volte diametralmente opposti, riguardo all'impatto che omicron potrà avere sulla tenuta del sistema sanitario in Italia. C'è chi ormai sembra aver derubricato le infezioni da omicron a banali raffreddori, e chi invece prevede scenari apocalittici. Vorrei tentare di spiegare il perché di queste evidenti differenze di opinione, basandomi su quelli che sono i dati a nostra disposizione. Dati che continuano, per forza di cose, ad essere parziali, ma che tuttavia permettono di inquadrare via via sempre meglio la situazione.
Partiamo da quello che sta accadendo dove tutto ha avuto inizio: la provincia del Gauteng. Il picco dei casi è ormai stato raggiunto e superato, in modo molto più rapido rispetto alle 3 ondate precedenti, dovuto chiaramente alla discesa di Rt sotto ad 1 che, in assenza di misure particolarmente restrittive, non può che essere spiegato con la riduzione dei soggetti suscettibili all'infezione al di sotto di una determinata soglia (aspetto su cui tornerò sotto). Il grafico allegato riporta l'andamento di casi, ricoveri e decessi, normalizzati sul picco di delta registrato nella regione. Il Sud Africa ha sempre avuto una grande difficoltà nel tracciare i contagi, tant'è che si può stimare che nelle 3 ondate precedenti solo 1 caso ogni 6 sia stato effettivamente notificato. E' molto probabile che le dinamiche "esplosive" dell'ondata omicron, unite alla presenza di un numero molto rilevante di infezioni asintomatiche (vedremo sotto perché) abbia portato ad un tasso di undertesting molto superiore a questo rapporto 1:6, e pertanto la curva dei casi relativa a quest'ultima ondata è con ogni probabilità più alta di quanto il grafico non lasci intuire. D'altra parte il confronto tra l'andamento dei ricoveri e dei decessi in ambito ospedaliero è più realistico: i primi, dopo aver toccato un picco non lontano da quello della prima ondata ma molto inferiore a quello della terza, sono anch'essi in netto (e rapido) calo. I secondi hanno probabilmente raggiunto anch'essi il picco, fermandosi al 15% circa di quelli dell'ondata di delta e a meno del 50% di quelli delle due ondate precedenti. Nonostante il numero di decessi reali per covid-19 nel Gauteng sia molto superiore a quelli notificati, fortunatamente l'ottimo sistema di monitoraggio degli eccessi di mortalità (visibile qui https://www.samrc.ac.za/.../report-weekly-deaths-south...) conferma che omicon stia portando ad un numero di decessi molto inferiore a quello delle ondate precedenti. Le curve delle altre provincie sudafricane, così come quelle dei paesi limitrofi (Zimbabwe, Lesotho, Eswatini, Namibia, Zambia, ecc.) sono un po' "in ritardo" rispetto a quelle del Gauteng, ma tutto sommato le osservazioni fatte per il Gauteng sembrano poter essere estese anche a loro.
Si tratta dunque di notizie piuttosto confortanti, che hanno portato alcuni a banalizzare il tutto con un semplice: "omicron causa una malattia lieve". In realtà l'unica affermazione che possiamo fare sulla base dei soli dati epidemiologici è questa: la circolazione pressoché incontrollata di omicron in un paese dove oltre l'80% della popolazione era già stato immunizzato (la sieroprevalenza in Sud Africa è in questo ordine di grandezza) e dove la maggior parte dei soggetti ad alto rischio è già deceduta nel corso delle ondate precedenti (si ricordino i 280mila decessi in eccesso da inizio pandemia), ha avuto un impatto sanitario molto limitato rispetto alle ondate precedenti. Questa, in prospettiva, non può che essere una buona notizia per tutti i paesi che hanno già pagato un pesante prezzo in termini di eccessi di mortalità e che allo stesso tempo non hanno avuto una grande disponibilità di dosi di vaccino. Pertanto, analogamente al Sud Africa, è lecito sperare che gran parte dell'America latina, l'India stessa (dove si stima che solo un decimo dei decessi sia stato conteggiato) e molti altri paesi possano affrontare l'ondata di omicron con un numero tutto sommato contenuto di decessi.
C'è però molto altro: capire fino a che punto queste dinamiche siano legate ad un "survivorship bias" (chi è già morto non può certo morire una seconda volta), all'immunità pregressa e ad un'eventuale minor virulenza intrinseca di omicron non è affatto un compito semplice. I dati real-life inglesi indicano chiaramente che il rischio di ospedalizzazione sia molto ridotto (di oltre il 50%) in soggetti vaccinati o in soggetti guariti da precedente infezione. In sostanza qualsiasi forma di immunizzazione pregressa offre una protezione più che discreta nei confronti delle forme più gravi della malattia in seguito ad infezione da omicron, anche se questa non è in grado di offrire una protezione sufficiente dall'infezione; tre dosi sono meglio di due, due sono meglio di una e d una è meglio di nessuna, in linea con i dati ottenuti in vitro, che indicano una importante riduzione del titolo anticorpale neutralizzante di vaccinati e guariti (ripristinato in buona parte con il booster) nei confronti di questa variante, accompagnato da una quasi inalterata risposta cellulare. In sostanza omicron riesce ad infettare molte persone che sarebbero state protette dal contagio da delta, che però lo fanno in modo spesso piuttosto lieve. Ma si tratta solo di questo o c'è altro sotto?
Tralasciando considerazioni naïve di stampo finalistico del genere "i virus vogliono convivere pacificamente con l'ospite" e ricordando che Mr. SARS-CoV-2 non ha una propria volontà e che le varianti che emergono sono quelle con la migliore fitness e non quelle con le caratteristiche che più piacciono a noi, bisogna dire che è possibile che talvolta l'evoluzione prenda dei binari a noi favorevoli. Sotto questo punto di vista avevo già anticipato la scorsa settimana la pubblicazione di dati preliminari che suggerivano una possibile riduzione intrinseca della virulenza di omicron, legata ad una minore capacità di replicarsi nelle vie aeree inferiori (https://www.med.hku.hk/.../20211215-omicron-sars-cov-2...). Negli ultimi giorni sono stati pubblicati tre preprint, decisamente più dettagliati del precedente, che pur basandosi su sistemi diversi giungono a conclusioni molto simili (https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2021.12.17.473248v2, https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2021.12.24.474086v1 e https://drive.google.com/.../1rhCazFav1pokFKmsZI5.../view). Ma perché questo dovrebbe accadere? Si deve tenere presente che omicron usa, come delta e tutte le altre varianti precedenti, ACE2 come recettore principale per l'ingresso nelle cellule dell'ospite, e che ACE2 è maggiormente espresso in alcuni tessuti rispetto ad altri. Tuttavia non è ACE2, di per sé, a determinare la virulenza, come è facile desumere dall'osservazione che anche NL63, uno dei 4 coronavirus endemici responsabili di comuni raffreddori, utilizza esattamente lo stesso recettore. Affinché il virus possa interagire efficacemente con le cellule dell'ospite, la proteina spike deve essere tagliata da una proteasi endogena (prodotta quindi dall'ospite stesso). E' qui che entra in gioco il famoso sito di taglio furinico, di cui si è tanto parlato a sproposito riguardo all'ipotetica origine artificiale del virus. Come ho già spiegato più e più volte, SARS-CoV-2 NON presenta un sito di taglio furinico ottimale e ad oggi NON sappiamo esattamente quale sia(no) la (o le) proteasi coinvolta/e in questo taglio. E' però ragionevole ritenere che il virus possa replicarsi efficientemente in un tessuto dove sia questa ignota proteasi endogena, sia ACE2 sono espressi ad alti livelli. Il lavoro del gruppo di Gupta riguarda proprio questo aspetto, e spiega in modo molto ragionevole quale sia il motivo per cui omicron possa replicarsi peggio di delta nel tessuto polmonare. In questo tessuto difatti la spike usufruirebbe del taglio da parte della proteasi TMPRSS2, che la attiverebbe portando ad una efficiente replicazione virale in questa sede. A causa delle numerosi mutazioni presenti proprio in corrispondenza del sito di taglio, la spike di omicron avrebbe perso la capacità di essere riconosciuta ed attivata da TMPRSS2, espressa ad elevati livelli proprio nel tessuto polmonare, portando di conseguenza ad una minore attività fusogenica e minor patogenicità in questo tessuto. Per motivi non ancora del tutto chiari (forse legati all' acquisizione di una sequenza consenso di taglio riconosciuta da altre proteasi) omicron riuscirebbe però a replicarsi in modo molto più efficiente di delta rispetto a delta nelle vie aeree superiori, dove TMPRSS2 è espressa a livelli più bassi.
Fin qui dovrebbero quindi risultare abbastanza chiare le motivazioni che stanno portando molti ad interpretare la situazione attuale con un certo ottimismo. Ma veniamo agli aspetti che invece preoccupano gli altri. E' un dato di fatto che omicron si stia diffondendo con una velocità notevolissima, che mai avevamo visto prima se non (senza rendercene conto) a cavallo tra febbraio e marzo in Lombardia, il che ci dovrebbe anche far riflettere un po' sulla palese futilità dei discorsi fatti nei mesi scorsi sulla presunta inutilità della campagna vaccinale da una parte e delle NPI dall'altra (e qui mi riferisco alle NPI sensate e non certo alla caccia al runner con il drone) nell'arginare la diffusione del virus. L'effetto di questa rapida diffusione sulle curve dei contagi in oltre metà del pianeta è evidentissimo ed è altrettanto chiaro che i numeri comunicati in questi giorni, stante la difficoltà di tracciare e testare in un periodo di festività, siano lontanissimi dall'essere realistici, a maggior ragione alla luce di quanto detto sopra riguardo al ruolo dell'immunità pregressa (e della possibile riduzione delle virulenza intrinseca) nel ridurre le manifestazioni sintomatiche. Sembrano numeri assurdi, ma i modelli che avevano previsto il raggiungimento di un milione di casi al giorno in UK non sono poi andati così lontani dalla realtà. Si stima che circa il 10% dei londinesi abbia contratto un'infezione nell'arco di una sola settimana, ed i dati che arrivano da chi riesce a testare in modo serio (come la Danimarca) non sono poi così lontani da questi numeri (siamo al 2% circa della popolazione con un tampone positivo nella scorsa settimana). La scorsa settimana avevo raccomandato di seguire l'andamento dei ricoveri a Londra (https://coronavirus.data.gov.uk/details/healthcare...), che sono sì aumentati, ma fortunatamente in modo non proporzionale alla crescita del numero dei casi (l'aumento è del 150% rispetto ad un mese fa, ma siamo ad 1/3 del picco del gennaio scorso), e soprattutto non hanno determinato per ora un intasamento delle terapie intensive (anche se bisogna dire che si inizia a notare una crescita). Dati simili arrivano dalla Danimarca, dall'Australia e da altri paesi dove la diffusione di omicron è in anticipo di circa una settimana/10 giorni rispetto a noi.
Queste dinamiche di rapidissima espansione, che potrebbero essere legate anche ad minore intervallo seriale di contagio (altro aspetto di grande rilevanza sotto un punto di vista epidemiologico) avranno diverse conseguenze: se da un lato è chiaro che un numero così elevato di contagi possa essere problematico, d'altra parte in assenza di misure di contenimento efficaci si dovrebbe assistere ad una netta riduzione del numero di soggetti suscettibili all'infezione in tempi molto rapidi, con effetto che andrà ad aggiungersi a quello dei booster (che continuano ad offrire una discreta protezione anche dall'infezione). Si può dunque pensare che a questa fiammata possa seguire una discesa altrettanto rapida, che inizierà non appena Rt scenderà sotto ad 1 (in funzione anche dell'R0 di omicron, aspetto tutt'altro che secondario e tuttora poco chiaro). Da questi ed altri aspetti, tra cui anche il grado di cross-immunità, dipenderà anche il destino di omicron e di delta, che potrebbe seguire un percorso tutt'altro che intuitivo (ma di questo sarà meglio parlare un'altra volta).
Al netto delle tante incognite in campo (il discorso relativo al long covid, l'impatto sui bambini, la prevedibilissima crisi di un sistema di tracciamento e quarantene disegnato su un virus con circolazione molto minore di quella odierna, l'impatto sulle attività economiche e sulle scuole, ecc.), il discorso di chi è molto preoccupato della situazione potrebbe essere riassunto con questa semplice affermazione: una percentuale molto piccola di ricoveri e decessi, se rapportata ad un numero enorme di contagi comporta in ogni caso un numero molto grande di ricoveri e decessi. E questo è innegabile Tuttavia diventa essenziale a questo punto chiedersi (i) quanto sarà grande il numero di contagi e (ii) quanto sarà piccola la percentuale di ricoveri e decessi, perché da queste due grandezze dipenderà, in buona sostanza, quale sarà l'impatto dell'ondata di omicron sul nostro sistema sanitario. Sappiamo quale è la direzione verso cui spingono i vari fattori in gioco:
-immunità pregressa + riduzione intrinseca della virulenza -> riduzione del tasso di ospedalizzazione e di letalità -> minor impatto sul sistema sanitario
-maggiore trasmissibilità -> aumento del numero assoluto di ricoveri e decessi -> maggior impatto sul sistema sanitario
Non abbiamo una sfera di cristallo e non possiamo prevedere con certezza quale sarà il risultato di questi due fattori in Europa, anche perché molto dipenderà da quale sarà la circolazione di omicron negli anziani e nei contesti a maggior rischio, come ospedali ed RSA: possiamo dire con certezza che, rispetto alle ondate precedenti, il risultato è stato complessivamente favorevole nell'Africa meridionale, anche se va detto con chiarezza che omicron NON è un raffreddore (anche perché nessun raffreddore ha mai causato migliaia di decessi in eccesso in Africa in piena estate). Possiamo sperare, affidandoci ad una serie di dati preliminari che sembrano essere piuttosto incoraggianti, che il risultato, nel confronto diretto con il passato, possa essere simile anche da noi, senza però illuderci che l'ondata di omicron non porti ad un rialzo del numero di ricoveri e decessi. Da parte mia francamente non invidio tutti gli operatori sanitari, che per l'ennesima volta saranno i primi a sobbarcarsi il peso di una situazione che diventerà molto critica sotto un punto di vista organizzativo.
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18 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Ho trovato questo post su facebook equilibrato e molto ben scritto:

Vero, ottimo intervento che condivido dalla prima all'ultima riga.

20 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Da parte mia francamente non invidio tutti gli operatori sanitari, che per l'ennesima volta saranno i primi a sobbarcarsi il peso di una situazione che diventerà molto critica sotto un punto di vista organizzativo.

Questo è argomento collaterale che pochi riescono a leggere in tutta la gravità. Gli operatori sanitari più direttamente coinvolti, ma anche quelli indiretti, sono stanchi. I servizi erogati subiscono inevitabili contraccolpi che alla fine gravano e graveranno sempre di più sulle fasce più deboli, socialmente ed economicamente. 

Anche per questo motivo continuo a non comprendere, tralasciando gli impauriti e/o gli ideologi, le persone non vaccinate o con ritrosie a fare la terza dose.

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5 hours ago, Gianni2021 said:

continuo a non comprendere, tralasciando gli impauriti e/o gli ideologi, le persone non vaccinate o con ritrosie a fare la terza dose.

Tralasciando quelli che non si vaccinano per ideologia antivaccinica od antimedicinale e quelli che non si vaccinano per timore di possibili effetti nocivi, non mi pare rimangano altri che deliberatamente rifiutino la vaccinazione....

6 hours ago, AndrejMolov89 said:

Perché le opinioni in merito alla situazione omicron sono così divise?

Se possuto aveste veder tutto, mestier non era parturir Maria!  😉 

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On 12/29/2021 at 6:54 PM, Mario1944 said:

Tralasciando quelli che non si vaccinano per ideologia antivaccinica od antimedicinale e quelli che non si vaccinano per timore di possibili effetti nocivi, non mi pare rimangano altri che deliberatamente rifiutino la vaccinazione....

Boh, personalmente anche se venisse fuori un vac garantito no effetti avversi al 100%, non lo farei, come non facevo quello dell'influenza. Alla mia età, essendo in ottima salute etc., se non l'ho già preso (cosa molto probabile) anche prendendolo sarei asintomatico o al max paucisintomatico. Quindi perché dovrei? Per non contagiare gli altri? Ma ormai sappiamo tutti che questa è una falsità (lo si sapeva già da inizio luglio quando lo annunciò A. Fauci al mondo, ma tanto la stampa internazionale la gente non sa neanche cos'è, a malapena si informa su Canale5). Quindi ne riparliamo (forse) fra una trentina d'anni, in caso mi dovessero venire patologie gravi croniche.

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11 minutes ago, Verlaine said:

Boh, personalmente anche se venisse fuori un vac garantito no effetti avversi al 100%, non lo farei, come non facevo quello dell'influenza. Alla mia età, essendo in ottima salute etc., se non l'ho già preso (cosa molto probabile) anche prendendolo sarei asintomatico o al max paucisintomatico. Quindi perché dovrei? Per non contagiare gli altri? Ma ormai sappiamo tutti che questa è una falsità (lo si sapeva già da inizio luglio quando lo annunciò A. Fauci al mondo, ma tanto la stampa internazionale la gente non sa neanche cos'è, a malapena si informa su Canale5). Quindi ne riparliamo (forse) fra una trentina d'anni, in caso mi dovessero venire patologie gravi croniche.

Bella la tua solidarieta' e le scuse per non vaccinarti. 

i vaccinati se si contagiano sono meno contagiosi dei non vaccinati.

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9 minutes ago, Verlaine said:

Quindi perché dovrei? Per non contagiare gli altri?

Nel caso d'epidemia il problema è proprio questo, tant'è vero che, se non fosse questo, neppur si potrebbe parlare d'epidemia.

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Just now, marco7 said:

Bella la tua solidarieta' e le scuse per non vaccinarti. 

i vaccinati se si contagiano sono meno contagiosi dei non vaccinati.

E questo è falso, oramai ci sono fior di ricerche scientifiche pubblicate in merito che lo confermano, ma lo disse già Fauci a inizio luglio. Inoltre c'è la conferma empirica: sono giorni che si battono i record assoluti dei contagi, nonostante siano mesi che i non vac hanno forti limitazioni di circolazione e servizi, e la grande maggioranza di nuovi positivi è vacc.

Infine ultimamente è stato detto e ridetto anche dagli 'esperti' nostrani in tv (per chi si informa solo lì e non dalle fonti scientifiche/statistiche): il vac ha il SOLO ruolo di ridurre il decorso grave, per chi ne ha bisogno. Con questo chiudo perché se non siete informati ad oggi su questo, potrei perdere ore a cercare di farvi guardare nel cannocchiale, come Galileo, ma non ci guardereste per partito preso.

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16 minutes ago, Verlaine said:

il vac ha il SOLO ruolo di ridurre il decorso grave,

Be', ma non è poco in caso di epidemia, anche perché i casi gravi intaserebbero gli ospedali, impedendo le cure sia per questa sia per altre malattie.

 

18 minutes ago, Verlaine said:

sono giorni che si battono i record assoluti dei contagi,

Il contagio del morbo per sé è irrilevante:

quello che rileva sono gli effetti del contagio, se lievi o gravi, su tutta o su gran parte o su d'una parte notevole della popolazione.

 

20 minutes ago, Verlaine said:

potrei perdere ore a cercare di farvi guardare nel cannocchiale, come Galileo,

Non è che il problema sia solo guardare nel cannocchiale:

se altrimenti, chiunque potrebbe, guardando nel microscopio, capire tutto di virus, contagi, vaccinazioni e farmachi.

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Non e' falso. I vaccinati se si contagiano stanno malati e contagiosi per meno tempo e producono anche meno virus @Verlaine

Qui il grafico di quanti finiscono in ospedale nella fascia di eta' 30-39 anni ogni 100'000 vaccinati (verde)  / non vaccinati (viola):

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dati svizzeri attuali

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