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Quale capacità e quale durata del governo bisConte ?


Mario1944

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Sottoscritto da Mattarella il decreto legge "Rilancio".

Tuttavia per l'attuazione sono necessari ben 98 (novantotto) decreti ministeriali:

si può immaginare quanto brevi saranno i tempi del rilancio.... 😉

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Il viceministro alle Infrastrutture, Cancellieri, delle Stelle cadenti, vuole revocare le concessioni autostradali ad Aspi adducendo come ragione della revoca le scarse manutenzioni fatte dalla società partecipata da Atlantia, come dimostrato dal crollo del ponte Morandi;  Cancelleri ricalca peraltro le peste di Toninellus ridens quand'era ministro alle Infrastutture.

Ora, la ragione addotta può pur essere plausibile, se non altro a titolo di massima cautela, posto che obbiettivamente l'evento rovinoso del Morandi accadde in costanza della concessione e dunque degli obblighi di manutenzione, se non altro tempestiva, di Aspi.

Tutto razionale dunque?:

niente affatto....

Cancelleri infatti, come già Toninellus ridens, vorrebbe trasferire ad Anas le concessioni revocate ad  Aspi, perché Anas, al contrario di Aspi, "fa i controlli":

Anas.... la cui manutenzione di strade e ponti è ineccepibile, com'è noto a chiunque usi delle strade italiane, e che, per rimanere al crollo dei ponti,  aveva la manutenzione del ponte di Albiano sul Magra, crollato in Aprile senza morti solo grazie all'epidemia coronata che aveva rese deserte strade ed autostrade italiche; 

da notare che Anas pochi mesi prima del crollo, avendo ricevute numerose segnalazioni dagli utenti e dal sindaco del luogo, aveva disposto un controllo di stabilità del ponte, il cui esito confermò che non c'era pericolo alcuno perché non erano state "evidenziate criticità"....  infatti....😉 

In ogni caso siamo in buone mani:

quando non peccano i privati corrompendo i pubblici, peccano i pubblici concutendo i privati e corrompendo sé  stessi!

Strano che le Stelle filanti, che hanno sempre sventolata la vicinanza e la comprensione ai bisogni del popolo, malamente, governato, non se ne siano ancora accorti:

forse se ne accorgono solo quando qualcuno NON li finanzia, come i Benetton, la cui astinenza finanziatrice verso le Stelle allora filanti fu apertamente lamentata da Gigione DiMaio in occasione della rovina del ponte Morandi.

Speriamo dunque nel futuro accesso al governo delle opposizioni?:

ad esempio speriamo in Salvinus ferox, quello famoso per il rigore sui numeri degli immigrati clandestini che assicurava essere:

500.000 prima delle elezioni del Marzo 2018, con allegata promessa d'espulsione in brevissimo tempo;

90.000 dopo essere stato innalzato dai bagni romagnoli al Ministero degl'Interni della quinta o sesta potenza economica mondiale;

600.000 dopo la sanatoria dei clandestini proposta, tra lacrime e lamenti, dalla ministra Bellanova.

Vabbe', qualche numero si può pur concedere diano anche le opposizioni, se non altro per farsi, seppur male, notare....

Possiamo invece star certi che Salvinus ferox e la Sorella d'Italia, conquistato palazzo Chigi, saranno coerenti con il loro dichiarato sovranismo e non vorranno una lira, anzi, un euro, da quest'Europa di banchieri:

nessun prestito vorranno, nessun mutuo accetteranno,  nessun finanziamento  esigeranno,  ma solo.... magnificentissime donazioni, ché, si sa, va bene conservare l'onore nazionale,  va bene osservare la coerenza sovranista, ma, se ti regalano i soldi.... 😉 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il nostro Gigione DiMaio, funestamente incaricato degli Esteri, vuole volare in Grecia per lamentarsi che i Greci chiudano agli Italiani od a parte di loro le bellezze d'arte e di natura dell'antica madre della nostra cultura.

Capisco che il sospetto che siamo untori, peraltro abbondantemente giustificato da noi stessi, non sia molto gradito;  nondimeno capisco assai meno tanta alacrità nel volere distogliere vacanzieri dall'Italia a favore della Grecia:

dato il gravissimo calo di presenze paventato dai nostri albergatori e da tutti coloro che vivono, soprattutto nelle regioni meridionali, delle vacanze estive altrui, non sarebbe meglio invece sopportare benevolmente che i Greci respingano gli Italiani ed invitare i respinti nostrani a trascorrere le vacanze in Italia e segnatamente nella Grecia Magna?

 

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Just now, Mario1944 said:

nondimeno capisco assai meno tanta alacrità nel volere distogliere vacanzieri dall'Italia a favore della Grecia:

Per una volta sono d'accordo 😄 dobbiamo convincere i crucchi a venir qui o i connazionali a restarci, i Greci sono competitor!

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“Questa crisi deve essere un’occasione per superare i problemi strutturali e ridisegnare il Paese“. Così il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa nel cortile di Palazzo Chigi. “Dobbiamo fare i conti con l’emergenza economica e sociale. Ci rendiamo conto dei ritardi, ci rendiamo conto che ci stiamo confrontando con una legislazione che non era affatto pronta a erogazioni così generalizzate. Di questi ritardi ho chiesto già scusa e stiamo intervenendo per pagare più velocemente bonus e ammortizzatori sociali”.

“Occorre una seria riforma fiscale. Il nostro fisco è iniquo e inefficiente e su questo stiamo lavorando”, ha detto il premier, “l’ultima riforma fiscale è di cinquant'anni fa: serve una reale progressività coniugando lotta al sommerso per restituire risorse a tutti i contribuenti. Sicuramente ci metteremo nella condizione di fare pagare tutti e tutti meno”. Poi l’appello: “Chiedo a tutte le forze politiche di collaborare sulle riforme già in cantiere in Parlamento“.

“Colgo un rinnovato entusiasmo, c’è grande attenzione per questa socialità ritrovata: giustissimo, ci meritiamo il sorriso e l’allegria dopo settimane di sacrifici ma è bene ricordare sempre che se siamo tra i primi Paesi Ue che può permettersi di riavviare le attività è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere dei sacrifici. Dico solo, facciamo attenzione: le uniche misure efficaci” contro il virus sono “distanziamento fisico e uso, ove necessario delle mascherine. Abbandonare queste precauzioni è una grave leggerezza”. Sarebbe una leggerezza abbandonare le misure di sicurezza. Dal distanziamento sociale alle mascherine lì dove sono obbligatorie”, ha sottolineato Conte.

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In Svezia è tutto aperto oggi c'è stata a Sergels torg a Stoccolma una manifestazione per il black lives matter con folla. Quindi non è vero che siamo i primi ad aprire in UE. 

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3 hours ago, SabrinaS said:

In Svezia è tutto aperto oggi c'è stata a Sergels torg a Stoccolma una manifestazione per il black lives matter con folla. Quindi non è vero che siamo i primi ad aprire in UE. 

La Svezia ha fallito la sua strategia covid19:

non lo dico io, ma le autorità svedesi.

Molti morti e nessuna immunità di gregge.

Hai fatto un esempio infelice.

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Grandi rinnovamenti dell'apparato statale annunciati, vaste liberazioni dai gravami burocratici promesse, profondi alleviamenti della fiscalità proclamati dal bisConte di Volturara:

staremo a vedere.

Intanto vediamo i soliti pasticci intricatissimi che fanno la fortuna, per moltiplicazione, degli apparati amministrativi del nostro Paese....

Dal Sole24Ore di ieri:

"I record negativi del Dl Rilancio

In quasi 111mila parole il decreto Rilancio conta ben 620 rimandi ad altri testi di legge. Non solo. Tra le anomalie più pesanti del testo, il cui cammino parlamentare dovrà districarsi tra migliaia di emendamenti, c’è il rinvio a ben 103 provvedimenti attuativi previsto da un terzo degli articoli. Nei 1.051 commi si trova di tutto: abrogazioni di norme di decreti ancora in vigore, anomale “forme di intreccio” con altri provvedimenti urgenti ancora all’esame del Parlamento. «Chi lo ha scritto non conosceva il diritto, la logica e il buon senso» commenta Sabino Cassese.".

Diritto?, logica?, buon senso?:

ma da quanti decenni, se non secoli, sono estranei alle leggi ed ai regolamenti itali(di)oti?

 

 

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Il bisConte di Volturara ha convocati gli Stati Generali della repubblica italica per rifondare il Paese dopo lo sconvolgimento epidemico:

l'ultimo di cui s'ha memoria che convocò gli Stati Generali d'un Paese fu Luigi XVI di Borbone, re di Francia, che alla fine ci perse anche la testa, perché fu decollato....

Forse il nostro bisConte sarà più fortunato o meno sfortunato, se non altro perché, per quanto gli vada male, si può congetturare che non perderà la testa, almeno non  la perderà sotto la scure;    nondimeno, anche solo per scaramanzia, non avrebbe fatto meglio ad evitare una locuzione che rammenta casi tanto cruenti?:

non bastava convocare le parti sociali?;  gli imprenditori ed i lavoratori?;  i cittadini e gli stranieri, non quelli clandestini ovviamente 😉, ?;  i deputati e gli elettori?;  i ricchi ed i poveri?;  i guelfi ed i ghibellini?;   proprio negli Stati Generali doveva andarsi ad impaludare?

 

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Il rifiuto del ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, di partecipare ad un tavolo virtuale sulla ‘ripartenza’, perché i relatori erano tutti uomini, è un fatto importante. Non solo perché il rifiuto viene da un uomo, ma anche perché è un ministro nel pieno dei suoi poteri.

Nelle sue motivazioni Provenzano dice: non lo faccio “per l’immagine di uno squilibrio, ma di una rimozione di genere”. Appunto, una ‘rimozione’ che tende a cancellare la differenza donna-uomo perché non si sa come confrontarsi con essa. E quindi si tende a metterla sullo stesso piano di tutte le altre differenze, dimenticando che le donne non sono una minoranza, ma la maggioranza della popolazione italiana e mondiale.

Sta proprio nell’indissolubile legame tra democrazia e un nuovo patto sociale, il valore di questo rifiuto. La democrazia paritaria non è questione minore, da confinare nella sfera della libertà di coscienza o che riguarda solo le donne. La democrazia paritaria è la presa d’atto che la società è fatta di uomini e donne; e, quindi, è una fondamentale riforma del sistema politico istituzionale di una Nazione per assicurare la sua coesione.

In parità verso la crescita economica e demografica
Di fronte ai traumi che la pandemia ha prodotto, bisogna saper guardare con occhi nuovi alla lunga permanenza delle disparità tra uomini e donne. Ciò significa, in particolare, cominciare a mettere mano alle tante distorsioni e manchevolezze che sussistono in termini di salari, congedi, prestazioni familiari, organizzazione del lavoro, servizi per bambini e anziani, regolazione di orari e tempi, non solo di lavoro ma anche di vita, e della condivisione, cioè di una più equa spartizione di ruoli e compiti di cura all’interno della famiglia.

Su questi temi, un’inversione di tendenza rappresenta l’altra faccia di una politica verso la crescita economica, demografica; e anche di una politica più equa nella redistribuzione della ricchezza per uscire dalla crisi e ridare fiducia.

Un sistema maschile in crisi
Questo è tanto più necessario proprio perché le scelte che fino ad oggi sono state fatte non sono all’altezza delle aspettative e speranze delle donne. Al Paese, dominato dal potere maschile, non è stata data la capacità di promuovere una grande risposta politica, una visione politica, culturale, sociale alla crisi, che certo è innanzitutto sanitaria e economica, ma anche di un sistema maschile, incapace di prendere in considerazione la giovane libertà femminile.

Per la ‘ripartenza’ e la coesione nazionale non si possono più tenere fuori le donne, o comunque ripetere gli accomodamenti del passato; vale a dire, uomini che discutono fra loro per poi concedere alle donne delle briciole. Quel tempo è passato! Le donne devono poter prendere in mano il loro destino e quello dell’Italia alla pari.

http://www.cheliberta.it/2020/06/10/il-no-del-ministro-alla-rimozione-delle-donne/

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  • 2 weeks later...

I contrasti tra ed entro i partiti di maggioranza sembrano acuirsi dopo la cessazione delle restrizioni per l'epidemia.

I fondi del MES non è ancora chiaro se saranno digeriti dalle Stelle cadenti:

si può sospettare che tutti saranno in guerra contro tutti, opposizioni comprese, per mostrare chi sia più bravo ad indebitarsi senza.... far debiti e chi sia più bravo a far riprendere l'economia senza.... muoversi....

Purtroppo anche nell'opposizione fervono i contrasti, temporaneamente dissimulati in prossimità delle scadenze elettorali.

Siamo stretti in una morsa:

da una parte l'incapacità attuale, dall'altra l'incapacità potenziale!

 

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https://www.money.it/limite-pagamento-uso-contanti-2020-importo-sanzioni-novita

Limite pagamento contanti 2020, si avvicina il 1° luglio: da questa data in poi la nuova soglia sarà 2.000 euro.

Il limite scenderà ancora, arrivando a 1.000 euro, a partire dal 1° gennaio 2022.

Qualora si superassero le suddette soglie, scatterebbero sanzioni salate: fino a 50.000 euro per operazione.

Il nuovo limite per il pagamento in contanti era dunque già stato stabilito dal decreto n. 124/2019 collegato alla Legge di Bilancio, come ulteriore strumento nelle mani del Governo per la lotta all’evasione fiscale.

Inoltre, l’emergenza sanitaria ha dato una spinta non indifferente ai pagamenti tracciabili: complice la chiusura forzata di moltissime attività, in tanti hanno puntato alla vendita online.

Anche per disposizioni governative -ovvero per limitare il più possibile i contatti non necessari e per mantenere la distanza di sicurezza- i pagamenti con bancomat sono stati caldamenti raccomandati. Questo spiega anche il successo di molte applicazioni per il mobile payment (cioè pagare attraverso il cellulare).

La norma del decreto Fiscale si inserisce in un ampio quadro di misure antievasione che il Governo Conte ha messo tra le priorità del proprio operato basandosi su due grandi pilastri: da un lato la lotta al contante e dall’altro l’incentivo per i pagamenti tracciabili.

Lo scopo è di far emergere l’economia sommersa in ottica di lotta all’evasione, ma anche di stimolo alla modernizzazione della società e dell’economia.

Si colloca all’interno di questa strategia anche la lotteria degli scontrini, la cui entrata in vigore è stata prorogata al 1° gennaio 2021 a causa della pandemia.

Vediamo dunque come cambia il limite dei pagamenti in contante e quali sono le sanzioni in cui si incorre quando non si rispettano gli importi stabiliti.

Il limite all’uso dei contanti a partire dal 1° luglio 2020 è pari a 2.000 euro, salvo per il money transfer, per i quali la soglia massima resta fissata a 1.000 euro.

Tale limite comporta che:

fino a 1.999 euro è possibile dare soldi in contanti ad un’altra persona/azienda;
da 2.000 euro in su è necessario l’utilizzo di strumenti tracciabili (bonifico bancario, carta di credito, ecc.) per poter trasferire risorse da un soggetto ad un altro.
Le sanzioni in caso di violazione del limite all’utilizzo dei contanti sono state recentemente riformate dal D.Lgs. 90/2017.

Le sanzioni vengono commisurate all’effettivo importo della violazione commessa.

La normativa attualmente vigente prevede quindi il divieto di pagare ad uno stesso soggetto e nella stessa giornata, importi in contanti pari o superiori a euro 2.000.

Tuttavia, la stessa normativa consente il pagamento rateizzato in contanti di operazioni economiche che - fisiologicamente - si prestino a tale situazione: si pensi, per esempio, alle cure mediche dal dentista.

Fino allo scorso anno il limite all’uso dei contanti era fissato a 3.000 euro. Come sopra anticipato, la riduzione è una delle novità introdotte dal Decreto Legge n. 124/2019, provvedimento in ambito fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020.

Nel 2022 si tornerà quindi al limite ai pagamenti in contante stabilito dal Governo Monti, ma il passaggio sarà graduale:

fino al 30 giugno 2020 si potrà pagare in contanti fino a 3.000 euro;
dal 1° luglio scatterà la nuova soglia, fissata a 2.000 euro;
un’ulteriore stretta è prevista dal 2022, quando il limite sarà dimezzato e passerà a 1.000 euro.
La progressività della stretta all’uso del contante da parte del Governo Conte è il frutto di compromessi e trattazioni tra il Movimento 5 Stelle e Italia Viva, i quali non si trovano d’accordo col limite del denaro liquido.

Sulla “liberalizzazione” o limitazione all’uso dei contanti si gioca da sempre una vera e propria battaglia politica e, con il Governo Lega-M5S, era stata paventata l’ipotesi di un’abolizione totale di qualsiasi tipologia di limite ai pagamenti con denaro cash.

Il cambio di Governo ha stravolto le carte in tavola, e uno dei punti che tiene insieme M5S e PD è la volontà di combattere l’evasione, fenomeno per il quale è ritenuto indicativo l’elevato uso del contante.

Partendo quindi dal presupposto che, almeno per il momento, sembra davvero difficile che accada, quali sarebbero i pro e i contro di un’abolizione del limite per il pagamento in contanti?

Non è facile dare una risposta univoca considerando la complessità del tema trattato, ma dati alla mano proveremo a rispondere.

In Europa ci sono Paesi come Germania e Austria che non hanno alcun limite all’uso dei contanti, oppure che ce l’hanno ma a livelli abbastanza alti. L’assenza del limite ai pagamenti in contanti però non comporta un alto tasso di evasione fiscale, o comunque il livello non è paragonabile a quello monstre in Italia.

Una prima considerazione è necessaria: la ratio legis delle normative che comportano il limite all’uso dei contanti per i pagamenti è proprio quella di ridurre il rischio di evasione fiscale, oltre che di riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite.

Dall’altro lato, ci sono molti studi empirici che evidenziano come i Paesi con un limite anche non eccessivamente basso all’uso dei contanti riescono a contrastare meglio le associazioni criminali dedite al riciclaggio.

Circa due anni fa, per esempio, l’ex ministro Pier Carlo Padoan (economista che ha lavorato all’Ocse e al FMI) disse che il limite ai contanti accompagnato da incentivi all’uso di pagamenti tracciabili ha prevedibili effetti positivi sui consumi.

La stessa Agenzia delle Entrate, nonché la dottrina giuridico-tributaria prevalente affermano da sempre che:

“l’uso eccessivo del contante rende possibile una buona parte dell’evasione e che le organizzazioni mondiali dedite a criminalità organizzata, riciclaggio e corruzione hanno la vita più facile grazie all’assenza di limiti all’uso dei contanti”.

Le opinioni in merito sono divergenti, e molti contribuenti e professionisti si schierano per l’eliminazione di qualsiasi vincolo all’uso del contante.

C’è però da dire che l’Italia è un Paese strozzato dall’evasione, dove è ancora oggi elevatissimo il fenomeno del lavoro nero (vedremo quale sarà l’effetto della doppia sanatoria prevista dal decreto Rilancio, che però è prevista solo per braccianti e lavoratori domestici).

Per ora dunque siamo molto lontani da ogni ipotesi di eliminazione di vincoli, limiti e segnalazioni nel caso di uso o movimentazione sospetta di denaro liquido.

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La Commissione contenziosa del Senato ha annullato la delibera del 2018 con cui la presidenza del Senato aveva ridotto i vitalizi degli ex senatori, stabilendo che dovessero essere calcolati su base contributiva (e non retributiva). Maurizio Paniz, avvocato che rappresentava circa un migliaio tra ex deputati ed ex senatori, ha spiegato che la delibera è stata annullata tra le altre cose perché era retroattiva e perché non si applicava a tutti i senatori ma solo a una parte (gli ex senatori). La riduzione dei vitalizi era stata voluta dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, i cui rappresentati nella Commissione contenziosa hanno votato contro l’annullamento delle delibera. A favore hanno votato il presidente della Commissione Giacomo Caliendo, di Forza Italia, e due membri tecnici.

Il Senato potrà fare ricorso contro la decisione della Commissione, che in base al principio di autogoverno del Senato ha giurisdizione sui ricorsi dei senatori contro gli atti amministrativi approvati dal Senato.

https://www.ilpost.it/2020/06/25/vitalizi-ex-senatori-delibera-annullata/

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Il BisConte di Volturara è in palese difficoltà con la faccenda del MES, schifato dalle Stelle cadenti od almeno da una parte notevole di loro e reietto dal feroce Salvino e dalla Sorella d'Italia,, che dall'Europa esigono donazioni, non anticipazioni. 

Peraltro è pur vero che il nostro eroe già sul TAV dimostrò di saper fare giravolte repentine ed estreme, prima rigettandolo in obbedienza al dettato stellare, ma poi in ultimo approvandolo seguendo, per nostra fortuna, razionalità ed utilità:

tuttavia allora a favore del TAV v'era una solida maggioranza in Parlamento, opponendosi solo le Stelle;

oggi, pur considerando possibili defezioni tra i Grillotalpe dalla linea oppositoria al MES, i numeri paiono ampliamente mancare, non giovando il favore manifestato da (S)Forza Italia.

Se gli orfani di Renzi s'ostinassero, giustamente peraltro, a chiedere l'accesso al MES, la Caporetto per il governo sarebbe probabilmente inevitabile....

D'altronde la BCE non potrà sottoscrivere perpetuamente ed illimitatamente i titoli del nostro debito pubblico, se non altro perché sarebbe assurdo aiutare chi.... non vuol essere aiutato!

 

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Carlo Calenda (ri)lancia la proposta di un "Fronte repubblicano" che vada dal Pd a Forza Italia per mettere fuori gioco quelli che definisce come i "mostri": il leader di Azione ed ex ministro ne ha parlato in un'intervista al Corriere della Sera in cui ha attaccato il "ridicolo bluff" della democrazia diretta di M5s, la "leadership svogliata" del Pd, il sovranismo leghista, ma anche il "populismo" dei sindacati e di una Confindustria "condannata all'irrilevanza", oltre che la "stampa moribonda".

"La sinistra ha voluto superare con un'idea sovranazionale, ma ha creato un varco a sovranisti e populisti. 'Prima gli italiani' è uno slogan ovvio. Lo prescrive la Costituzione. Perché considerarlo un attacco alla democrazia?", si è chiesto Calenda che vedrebbe bene un'alleanza tra Pd e Forza Italia. "Certo, è fondamentale che chi si ispira alle stesse famiglie politiche europee costruisca un fronte repubblicano", ha spiegato l'ex ministro.

Calenda non risparmia un affondo contro Matteo Renzi: "Ha governato molto bene, ma non condivido nulla del modo in cui fa politica oggi".

Edited by Serpente
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Dove esattamente @Serpente la costituzione italiana prescrive il prima gli italiani ?

citazione esatta della costituzione per favore.

Edited by marco7
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Just now, marco7 said:

Dove esattamente @Serpente la costituzione italiana prevede il prima gli italiani ?

citazione esatta della costituzione per favore.

Lo dice Calenda, credo sottintenda che sia la Costituzione italiana e quindi si riferisce al popolo italiano.

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2 minutes ago, marco7 said:

Quel che scrivi qua lo scrivi tu @Serpente o scopiazzi sempre destra e a manca ?

Non si capisce mai quel che scrivi tra scopiazzare e virgolette

 

Mamma che palle, importa la notizia, non che lo riporto, ma hai mai pensato di far curare la tua morbosità?

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Lega Salvini + Sorelle d'Italia + Stelline

rappresentano

oltre che una ampissima maggioranza in questo parlamento,

la maggioranza nel Paese,

come dimostrato da tutte le votazioni dopo marzo del 2018.

Si chiama DEMOCRAZIA.

Calenda non sembra esserne a conoscenza.

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Hinzelmann

Credo sia una intervista al Corsera in cui presenta uno dei suoi ultimi libri...ne scrive due tre l'anno

Anche se l'idea del Fronte Repubblicano non è una novità, dopo un paio d'anni e 4 libri il Nostro è arrivato alla conclusione che pareva ovvia a chiunque e cioè che se deve essere Fronte ci deve stare dentro Berlusconi, però lui riesce ad arrivarci molto lentamente ed insultando chiunque altro XD

Praticamente un Personaggio degno di una commedia di Oscar Wilde o di una farsa di E. Waugh

 

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Da un commento di Adriana Cerretelli sul Sole24Ore odierno:

"La strada verso l’intesa appare ancora in salita. Merkel ha il vantaggio di conoscere bene le ragioni dei Frugali visto che fino all’altro ieri condivideva le ragioni del club, di capire il malessere di alcuni Paesi dell’Est perché vi ha vissuto 35 anni di vita, di aver recuperato la sintonia con la Francia di Emmanuel Macron. Con l’Italia invece il dialogo resta forse il più difficile: perché è la terza economia dell’euro ma soprattutto perché il suo atteggiamento negativo sul Mes complica il raggiungimento dell’accordo. Come spiegare razionalmente le ragioni di Roma ai Frugali poco disposti ad allargare i cordoni della borsa e ai Paesi non solo dell’Est affamati di fondi Ue, sostenendo la necessità di solidarizzare al massimo con l’Italia perché la sua instabilità economico-finanziaria finirebbe in un disastro collettivo?

Alla fine la forza negoziale della Germania della Merkel riuscirà a comporre le tessere del puzzle. Anche se otterrà gli aiuti del Recovery sperati, l’Italia di Conte uscirà dalla partita indebolita nella sua credibilità negoziale. E più sola: vittima di se stessa e non delle rivendicazioni altrui.

I 540 miliardi di prestiti di Mes, Sure e Bei sono stati strappati con molta fatica ai duri del Nord. Il rifiuto italiano di usare una linea di credito a costo zero per la sanità, con un risparmio di 500 milioni all’anno di interessi rispetto alle emissioni di Btp (....) resta incomprensibile, anche perché giustificato con presunte condizionalità vessatorie occulte. Ma se l’Europa è infida sul Mes, perché fidarsi degli aiuti del Recovery Fund, a loro volta condizionati all’attuazione delle riforme indicate nelle raccomandazioni del cosiddetto semestre europeo, con implicite cessioni di sovranità economica e di bilancio e con verifiche periodiche ed erogazioni per tranches, congelabili se Bruxelles non ritenesse conformi i piani concordati?

Se l’Italia non uscirà da una gabbia mentale che non ha riscontro in nessun altro Paese Ue, l’Europa potrà fare ben poco per aiutarci."

Purtroppo le necessità "ideologiche" delle Stelle ormai cadenti, del feroce Salvino e della Sorella d'Italia non lasciano ben sperare, anche perché in Parlamento i tre partiti hanno una buona maggioranza:

il MES sarà rifiutato ed oltre a non avere somme ad ottimo mercato appariremo come i soliti imbecilli che pretendono tutto, ma non tendono neppure la mano per ricevere qualche cosa, impediti non solo dai contrasti di competizione elettorale tra i partiti, ma anche da una diuturna inettitudine amministrativa che ormai griderebbe vendetta a dio, se ci fosse un dio....

 

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A proposito dell'inettitudine amministrativa italiana, da un commento di Sabino Cassese sul Sole24Ore odierno:

"La salute prima di tutto, ci mancherebbe. Il problema è come questo utilizzo dello smart-working si è inserito sulla realtà consolidata e abituale. Nessuno, in Italia, ha mai controllato il lavoro della pubblica amministrazione. I livelli di produttività erano già bassi prima. Figuriamoci adesso. Per molti è stato, ed è tuttora, un grande periodo di vacanza.

(....)

La pubblica amministrazione italiana ha una organizzazione pre-tayloristica. Nel senso che, davvero, perfino il basilare tempi e metodi che è all’origine della società industriale del Novecento non è mai stato assorbito. Questo, per dire che è stata sempre sconosciuta negli uffici italiani perfino la più semplice razionalità economica e organizzativa che ha permeato il secolo scorso e che, in altri Paesi, si è trasmessa al mondo degli uffici privati e pubblici. Altro che il passaggio ai modelli di flessibilizzazione estrema. Qui siamo a prima ancora del Taylorismo. Taylorismo che, peraltro, in Occidente ha avuto almeno quindici step evolutivi e che la nostra pubblica amministrazione si è persa in toto.

(....)

L’altro potere ancora attivo in Italia è quello della magistratura. Anzi, delle Procure. Con la pratica barbara della pubblicazione delle intercettazioni che ci rende un Paese incivile".

Si può immaginare che potrà fare il bisConte di Volturara che non è certo un duce risoluto ed irresistibile e che per di più  è seguito o, meglio, perseguito da  coorti di partiti renitenti al suo imperio, anzi, del tutto disertori!

Ma tranquilli:

ci penserà il feroce Salvino ad accomodare tutto, come ha già fatto con i cinque o seicentomila immigrati clandestini, riducendoli in un giorno a novantamila con una sola reboante dichiarazione.... 😉

 

Edited by Mario1944
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La ministra De Micheli ha assegnato ad Autostrade per l'Italia la concessione pro tempore per gestire il nuovo ponte di Genova:

ira delle Stelle cadenti ed in particolare del capo politico Crimi, che minaccia sconquassi in odio ai Benetton.

Sopravvivrà il governo a tanta turbolenza?:

si tratta di capire se, dopo la caduta di questo, s'andrà diretti alle elezioni ovvero se, come proposto da Berlusconi, se ne formerà un altro.

Nel primo caso i Grillotalpe resisterebbero con le unghie e con i denti, data la prevedibile ecatombe stellare;  nel secondo caso potrebbero fare un (mezzo) affare, liberandosi d'una posizione governativa ormai scomoda, ma differendo a tempi migliori le forche caudine elettorali.

Edited by Mario1944
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