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Credete in Dio?


sexfeet

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Penso ke siano una gran cazzata le religioni, da sempre l'uomo ha dovuto crearsi un dio o + per "dare le colpe" e dare dalle risposte a ciò ke nn si riesce ha spiegare. E ci sn tanti idioti ke ci credono ancora...

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Guest dany88

Un Topic ... intitolato Credete in dio, questa mi è nuova...

Vi rispondo subito... : Io non credo assolutamente in dio e sono sempre stato Ateo ma in questi ultimi anni l'idea di Satana mi sta attraendo sempre di più ... avvero il satanismo mi sta interessando e ho pensato anche di partecipare a un Forum Satanistico per conoscere persone che lo praticano veramente ma finora non ho trovato nulla... . 

L'immagine di satana mi esprime pienamente il concetto del fisico a V ovvero vita stretta e parte superiore del corpo larga il minotauro in genere mi attira molto anche per le sue doti in corsa .. non ho mai capito (e qui se qualkuno mi può spiegare) cosa è il patto con il diavolo ? io credo che si tratti di mettere in gioko la cosa che tieni di più in questo mondo in cambio di un desiderio reale e colmabile col tempo ... accompagnato ovviamente da un incubo o un rituale molto doloroso per poterlo attivare (per rituale doloroso penserei a un chiodo che trafigge il palmo di una mano ad esempio .)

Comunque penso di avere detto tutto riguardo al mio odio verso dio e all'idea di diventare satanico tutto qui ...

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AngelFire_86

come fa lo stesso ragazzo ad essere così diverso, a scrivere cose talmente diverse, in 2 topic scritti nell'arco di 20 min???

 

in uno esprimi tutta la tua dolcezza e sensibilità, chiedendo amicizia, consigli, l'amore...nell'altro dici ke ti stai avvicinando al satanismo?????  :look::asd:

 

secondo me non sai neanke di quello di cui stai parlando....il satanismo....mah....

attenzione a quel che si dice.

 

riflettici  :D

 

 

P.S. ti parla un ragazzo tutt'altro ke bigotto e di mentalità chiusa, tutt'altro convinto dell'esistenza di Dio, che reputa ogni opinione meritevole di essere esternata.

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Io sono agnostico. Penso che non si possa sapere se c'è qualcuno/qualcosa al di sopra di noi. E' un qualcosa che trascende le nostre facoltà.  :look:

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Agnostico. Si tratta della posizione a priori più corretta, checché ne dica Pascal.

Vorrei precisare che il Satanismo non è necessariamente adorazione del Male. Spesso i "satanisti" non credono nemmeno nell'esistenza del Diavolo; nell'accezione più frequente, anzi, il satanismo si configura come semplice opposizione alla religione in favore di un culto assoluto dell'uomo. Come tale, trascurandone i numerosi eccessi, potrei trovarlo perfino condivisibile.

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Vi rispondo subito... : Io non credo assolutamente in dio

Comunque penso di avere detto tutto riguardo al mio odio verso dio

in dieci righe hai rinnegato te stesso. Non credi in Dio...no anzi lo odi ..e non capisco come si possa odiare ciò che non esiste ...

secondo me sei solo un po' confuso.

Ti consiglio caldamente di tenerti lontano da certi ambienti dove spesso si annidano veri e propri criminali senza scrupoli, come ci han dimostrato le cronache di qualche anno fa.

Hai mai sentito parlare di un certo Tollis e delle bestie di Satana? sai che fine ha fatto? prova a fare una ricerca su google potresti scoprire molte cose interessanti

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Agnostico. Si tratta della posizione a priori più corretta, checché ne dica Pascal.

 

Faccio fatica a considerarla una posizione. Chi dice "Non mi esprimo così non posso sbagliarmi" per me sta casomai rifiutandosi di prendere posizione, e se è vero che per questo non potrà mai avere torto, per lo stesso motivo non potrà mai avere ragione. Diciamo allora che si tratta della posizione, se vogliamo chiamarla così, meno scorretta. :look:

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Credo in un dio, o per meglio dire in una struttura ultraterrena di cui probabilmente anche noi facciamo parte pur non rendendocene al momento conto in quanto vincolati dal nostro stato attuale che chiamiamo vita. Sempre più mi frulla l'idea per cui il nostro universo sia solo una grande scenografia, una grande palestra costruita ad hoc in cui noi uomini, miliardi di scintille divine, passiamo per nostra scelta incarnandoci per migliorare noi stessi o per qualche altro scopo che ci tornerà magari alla mente una volta trapassati. Diciamo che il mio stato d'animo è di estrema fiducia.

 

Recentemente ho avuto occasione di incontrare per una bizzarra casualità una deliziosa signora che gestisce un B&B nella Lucchesia e che sostiene ( non so se ciò accada o meno,ho potuto solamente costatare la sua più assoluta buona fede) di esser stata contattata e di comunicare saltuariamente per via "telepatica" con Uriel, arcangelo un pò "accantonato" come figura dal cattolicesimo. Vi chiederete che cosa c'entri tutto ciò. Ebbene, la signora tra i vari aneddoti mi ha raccontato che un pomeriggio, mentre stava stirando e guardando la tv, si commosse vedendo una scena di guerra in Africa, con bambini al limite degli stenti. L'arcangelo le avrebbe detto " perchè piangi? vai a giocare col tuo cagnolino e pensa ad altro. Quelli che vedi sono spiriti che stanno espiando sbagli passati, han scelto loro di farlo" e continuò ribadendo che la morte e le sofferenze son sciocchezze, una volta dall'altra parte e tornati a renderci conto del vero stato della realta'. Sciocchezze necessarie nel momento in cui non ci ricordiamo più che son tali, una volta al mondo.

 

Non chiedo a nessuno di credere a questa signora, anche io la prendo con le pinze, tuttavia nei molti aneddoti che mi ha raccontato c'è un'incredibile logica, ai nostri occhi addirittura molto fredda, aliena al nostro modo di pensare, e forse è anche per questo che mi affascina. Non c'è buonismo o amore gratuito, non c'è il male, c'è solo un avvicinamento progressivo ad una sorta di traguardo, in cui siamo comunque sempre noi gli artefici di un nostro destino.

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Il mio contributo a questa discussione è modestissimo, mi rendo conto:

mi limito ad affermare che non potrei mai credere all'arcangelo Uriel,

neanche se mi contattasse per via telepatica  :look:

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La signora della lucchesia ha capito secondo me che per spingere un b&b in zona versilia bisogna essere camp...e probabilmente

la cosa gli viene deliziosamente naturale :look:

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Faccio fatica a considerarla una posizione. Chi dice "Non mi esprimo così non posso sbagliarmi" per me sta casomai rifiutandosi di prendere posizione, e se è vero che per questo non potrà mai avere torto, per lo stesso motivo non potrà mai avere ragione. Diciamo allora che si tratta della posizione, se vogliamo chiamarla così, meno scorretta.
E' mia opinione che al giorno d'oggi scegliere di non esprimersi su certe questioni sia spesso l'opzione più valida e giusta. Quindi mi concedo questo prezioso lusso di non avere un'opinione definita, che tanto non potrei dimostrare.

Inoltre il mio agnosticismo non è un vuoto disinteressamento alla questione Dio, è più una specie di agnosticismo "militante" che lavora attivamente per demolire l'inganno religioso. Ciò di cui sono convinto fermamente, infatti, è che Dio forse può esistere, ma le religioni sono tutte quante inganni.

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La signora non racconta questi fatti ai clienti ed infatti io non ero lì come tale ma ospite di una manifestazione in un comune vicino. Ribadisco,non ho raccontato questa vicenda per convincere qualcuno ma per porre una semplice riflessione. Se poi si vuol fare ironia per lo meno la si faccia simpaticamente ma senza tacciare velatamente o meno di malafede una persona che non si conosce, che quantomeno ha dei credo, delle certezze e grazie a ciò almeno lei riesce a vivere serena.

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GhostHunter,

 

mi sono resa conto di aver espresso in modo troppo simpatico il mio parere precedente.

Se mi si presentasse l'arcangelo Uriel o chiunque altro, a comunicarmi per via telepatica

o dal vivo che posso vivere serena e giocare col mio cagnolino

perché i bambini coinvolti nelle guerre se lo sono scelto per espiare sbagli passati,

io faccio una faccia così all'arcangelo Uriel o a qualsiasi suo rappresentante o mandante terreno o celeste.

 

Seriamente:

non si può invocare un qualche diritto all'immunità culturale per chi ha deciso di vivere sereno credendo in cose del genere.

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Scusami Clara, mi son dimenticato di scrivere che il mio intervento era riferito ad Hinzellmann, il tuo tutto sommato era più che legittimo e neutrale.

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Dal mio punto di vista le cose che ho scritto sarebbero state riabilitative della signora in questione, non spregiative...per questo ci ho messo un emoticon sorridente...

 

Ovviamente è un punto di vista soggettivo, ma se aderisco invece al tuo racconto l'emoticon diventerebbe questo: :look:

 

Però noi dobbiamo pur porci il tema: qualunque forma di credenza ultraterrena, per il solo fatto di essere legittimata da un riferimento trascendente deve diventare ipso facto culturalmente legittima?

 

Intanto mi colpisce il fatto che in Uriel lei trova un meccanismo di rimozione, non della colpa sua, ma dell'innocenza dei bambini che muoiono di fame

immagine che evidentemente la colpevolizzava. Quindi lei rende colpevole, tramite Uriel, il bimbo che muore di fame, per non provare alcun senso di colpa. Se ci pensate è abbastanza tremendo...quantomeno per il bimbo.

 

Questo Uriel poi le dice di andare a giocare col cagnolino...il chè se vogliamo è pure simpatico, nella misura in cui non è un Dio punitivo ma di sostegno, per certi versi che invita a prendere la vita con ludica leggerezza. Ma non poteva sognare che glielo doceva la madre o il padre?

Ed era necessario transitare dalla colpevolizzazione del bimbo visto in TV?

 

E se domani dovesse colpevolizzare i gay invece dei bimbi africani cosa diremmo, noi?

 

Poi mi pongo un altro problema. La mia impressione è che questo risveglio religioso, che evidentemente c'è, si percepisce, sta prendendo forme preoccupanti, come se il sentimento religioso una volta interrotto il vincolo generazionale del sistema di credenze ( la religione come tradizione )

prendesse forme vieppiù scadenti. Non mi pare che si segni un progresso o uno sviluppo culturale del religioso ma una involuzione qualitativa.

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Hinzelman, tu dai per scontato che questa donna sia fondamentalmente una visionaria e quindi sia lei a render colpevole tramite Uriel il bimbo per scaricare proprie colpe interiori. Io preferisco utilizzare l' espressione " e se..?" E se non fosse un delirio ad occhi aperti? Perchè non porci il quesito? Perchè fermarci a sentenziare e giudicare? Potrebbe essere una mattacchiona, ovvio, ma potrebbe esser tutto vero - e se una volta schiattati, dall'altra parte scoprissimo che in effetti era così come sosteneva lei?

Trovo inoltre che sia un bene che il sistema di credenze religiose legato alla tradizione si rompa, è segno che questo risveglio di cui parli è dettato da una volontà di crescita personale, da una ricerca individualista uomo-divinità senza seguire canoni comunque costruiti da altri uomini pari a noi . Certo è interessante conoscere le ipotesi proposte dalle varie religioni, ma appunto son sempre e solo ipotesi; spetta ad ognuno di noi seguire quella più confacente al nostro animo .

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Maledetto Uriel!

Se una persona che amo morisse in un ospedale divorata dal cancro e qualcuno OSASSE dirmi "non piangere, l'ha scelto in un'altra vita!" io gli spaccherei la bocca.

Alla fine la Religione punta sempre a questo: "giustificare le disgrazie degli altri (o le nostre)"

Questo è IMMORALE; per questo NON sono AGNOSTICO.

Se Dio è questo, preferisco credere che non ci sia.

 

Chiedi a una madre il cui figlio muore di fame di rallegrarsi perchè l'anima è immortale!

Fallo e ti considererò il peggiore degli uomini.

Unisciti invece alla sua bestemmia, se un'anima ce l'hai davvero.

 

Ci vuole davvero un cuore di cartongesso per perdere l'unica cosa bella che abbiamo: la sensibilità verso il dolore degli altri.

 

Dio vi ama? Bene; evidentemente ama solo voi che siete bianchi, ricchi e sani.

Direi che sarebbe anche il caso che questo dio amasse me un po' meno e ogni tanto pensasse a qualche negretto sieropositivo, no?

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Ahem... GhostHunter e Almadel,

 

non avete provato a fare l'ipotesi meno dispendiosa, cioè che la voce di Uriel sia in realtà la signora che dice delle cose a se stessa ma le legittima attribuendole a Uriel?

 

Così non perdiamo tempo a considerare l'ipotesi che qualche scelta fatta in un'altra vita spieghi il cancro o le guerre.

 

Guarda che volevo dire questo, GhostHunter, fin da subito, quindi i miei interventi non sono affatto neutrali.

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Certo, ipotesi comoda, ma estremamente limitante per chi è curioso di capire e confrontare le varie campane. Molto Cicappina come risoluzione.

 

Ciò che più che altro mi rammarica (l'ho gia' detto in altre sedi e lo ripeto) è che finchè si tratta di fare un elenco della spesa di proprie idee, fioccano gli interventi.. Non appena si instaura un minimo di discussione.. puff il vuoto e restiamo solo noi 3-4 . Possibile che gli altri non abbiano idee, non si indignino per ciò che ho raccontato(non sono scemo, so che qualche moto d'animo nasce o dovrebbe nascere a leggere ciò che ho narrato)e nessuno trovi spunti interessanti in ciò che abbiam discusso per dir la propria?

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Beh, Ghost; non a tutti l'argomento teologico interessa.

 

Spesso quando parlo di Gnostismo, la gente mi guarda con gli occhi di Clara e mi dice: ma scusa, non fai prima a pensare che Dio non esista?

 

Per me però è proprio un problema antropologico.

 

Pensa se alla signora, Uriel avesse detto: "uccidi tua nipote!"

E' un caso estremo? Non è vero.

Questa è la storia di Abramo: il Patriarca dei Monoteismi,

un pazzo che sente le voci e invece di prendere uno psicofarmaco, va su un monte per ammazzare suo figlio.

Questo è l'esempio principe di SANTITA'!

Evidentemente c'è qualcosa che non mi torna.

 

Nella fede c'è qualcosa di disturbante, per me.

Qualcosa che non riesco a spiegare a chi mi sta vicono.

 

Ho sentito al telegiornale che verrà riesumato il corpo di Padre Pio e sarà esposto all'adorazione dei fedeli.

Un bel servizio sull'emozione di queste vecchiette, invasate all'idea.

 

Io ho rifiutato il mio spezzatino... ero sconvolto da questa immagine di un cadavere dissepolto per essere venerato...

I miei commensali non capivano affatto il mio disgusto, ritenevano "normale" una cosa che a me infastidisce potentemente.

 

Trovo scabroso chiudere un bambino di 11 anni in un confessionale e pretendere che racconti le sue esperienze con la masturbazione a un vecchio dietro a un buco e dire a questo bimbo che se non racconta tutto soffrirà per l'eternità.

 

E parlo solo del Cattolicesimo, perchè ce l'ho sotto casa; le altre religioni mi sembrano "esotiche" e le giudico con l'occhio dell'etnografo che guarda le usanze di strane tribù...

 

E poi, e poi...

questo nuovo mito della "religione personale" non risponde COMUNQUE a un bisogno?

Forse è questo bisogno che mi inquieta.

E mi inquieta perchè i suoi molti risultati mi SCANDALIZZANO.

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Giusto Almadel, ma qui a me pare che l'argomento teologico interessi,pero' soltanto fino a quando ognuno dice la sua chiuso nel proprio cassettino senza leggere ciò che scrivon gli altri ( a differenza tua e di altri).

 

Per il fatto di padre pio ho avuto la stessa tua reazione.. a quale pro riesumare una salma? sperano sia intatta? che profumi di viole e di sigaro? o le casse della zona languono e c'è necessità di banconote fruscianti? Un atto del genere causerebbe un afflusso di fedeli e curiosi terrificante, e la macchina turistica si rimetterebbe in moto. Alle spalle del signor Pio o di ciò che ne resta.

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Personalmente non do alcun credito alle parole della nostra signora. Semplicemente, non vedo alcun motivo valido per cui dovrei ritenerle degne di fiducia. Quando ci si trova di fronte ad affermazioni particolarmente grosse, del tipo "io parlo con gli angeli", non ci vuole un buon motivo per non crederci, ce ne vuole uno per crederci. In questo caso, poi, il nostro Uriel tira in ballo addirittura la metempsicosi, che la fede cristiana rifiuta recisamente... lo trovo particolarmente poco credibile. Quanto al contenuto di queste dichiarazioni... ma non mi sembra mica una novità, sapete? Tutto il Cristianesimo si basa sulla teologia del peccato originale, e quindi sull'esistenza di una colpa innata alla quale sono da attribuirsi tutti i mali. Sono millenni che le religioni abramitiche colpevolizzano l'uomo per tutti i mali di questo mondo, che ora lo faccia anche Uriel in persona mi lascia piuttosto freddino.

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Ciao Freaky,

pur ritenendo logico il tuo discorso non concordo sul fatto della metempsicosi. Il fatto che la fede cristiana la rifiuti non implica la sua non esistenza. Ciò che voglio dire è che questa storia puo' non esser credibile ed attaccabile ma non sotto il punto che poni in luce. Qualora Uriel, se esiste, fosse realmente un messaggero divino, parlerebbe secondo dati di fatto divini e poco gli importerebbe se i cattolici credono o non credono a metempsicosi e affini.

 

Ciò che voglio dire è che ci son tanti motivi per non crederci, ma il negarne l'esistenza poichè contrasta la fede cristiana è un altro atto di fede e non di logica.

ciao!

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Vedi, il problema non è che contrasti con la fede cristiana... il punto è che io sono un tipo molto sistematico, ricerco l'ordine in ciò che sento. Se mi si tira in ballo un angelo della mitologia cristiana, mi aspetto che ciò che dice sia coerente con una teologia cristiana, se non con quella cattolica. Altrimenti per me non è che un ulteriore prova del disordine sistematico che affligge il pensiero religioso, e conta ancora di meno.

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E' mia opinione che al giorno d'oggi scegliere di non esprimersi su certe questioni sia spesso l'opzione più valida e giusta. Quindi mi concedo questo prezioso lusso di non avere un'opinione definita, che tanto non potrei dimostrare.

Inoltre il mio agnosticismo non è un vuoto disinteressamento alla questione Dio, è più una specie di agnosticismo "militante" che lavora attivamente per demolire l'inganno religioso. Ciò di cui sono convinto fermamente, infatti, è che Dio forse può esistere, ma le religioni sono tutte quante inganni.

 

Scusami, ma non ti capisco. Se io sento, credo esista un Dio, non è normale che io cerchi un modo per relazionarmi con Lui? Nella mia ricerca trovo uomini (profeti, messia, monaci buddhisti, mettici un po' chi vuoi) che hanno provato a dare una risposta e io sento che la risposta di alcuni di loro s'inquadra perfettamente con il mio sentimento religioso e decido di vivere in base a ciò. In quel momento io sto professando una religione. Dove sta l'inganno?

Aristotele, Tolomeo, Copernico, Galileo e altri hanno tutti cercato di spiegare come funziona l'universo. Ci sono stati periodi in cui nessuno dubitava che una certa teoria fosse quella vera. Eppure nessuno di loro, la scienza oggi ci dice, aveva ragione (per la cronoca, il Sole non è il centro dell'Universo). Mica mi scaglio contro Aristotele perché ha dato la sua opinione totalmente strampalata sul moto degli astri. Lui mi ha messo davanti una concezione del mondo, sta a me decidere se abbracciarla o no.

Se la religione è una scelta personale non vedo dove stia il problema o l'inganno. E se questo non fosse il caso, il problema è che ci troviamo in una tirannia teocratica (non è il caso dell'Italia), non che le religioni esistono.

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Comincio con lo specificare che ci sono variè idee di Dio immaginabili, alcune non richiedono sforzo per relazionarvisi. Il Dio teista, ad esempio, è un Dio che si venera senza superstizione e religione; più analogo forse ad un GADU massonico che al dio cristiano, ma tant'è.

Quanto all'inganno, per me esso sta nella mancanza di metodo. la scienza, la filosofia, possono giungere a conclusioni talora errate, ma possiedono, se ben condotte, la forza del metodo, un metodo applicabile ad ogni caso dell'esistenza, un criterio per distinguere la verità dalla menzogna. Chi ha fede in un semplice testo sacro, come qualsiasi religone comporta, ha rinunciato al metodo in favore di una verità preconcetta. Ogni testo sacro è uguale ad un altro, aver fede in uno non comporta una maggiore vicinanza al vero rispetto ad un altro. Son spariti il metodo, la ricerca della verità universale e in sé e per sé, il concetto stesso di verità viene ucciso, essa diventa solo opinione ed arbitrio. Per me ciò equivale ad uccidere la verità, e uccidere la verità vuol dire ingannare, o favorire l'inganno. Poi ci sono anche posizioni scettiche che negano l'esistenza stessa della verità; condivisibili, per carità, ma non compatibili con la fede.

Spero di non essere stato troppo contorto... alle volte mi capita.

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Comincio con lo specificare che ci sono variè idee di Dio immaginabili, alcune non richiedono sforzo per relazionarvisi. Il Dio teista, ad esempio, è un Dio che si venera senza superstizione e religione; più analogo forse ad un GADU massonico che al dio cristiano, ma tant'è.

 

Non mi sembra il tipo di Dio che dia un gran risposta al senso religioso. Un Dio molto filosofico, da filosofi appunto.

 

Quanto all'inganno, per me esso sta nella mancanza di metodo. la scienza, la filosofia, possono giungere a conclusioni talora errate, ma possiedono, se ben condotte, la forza del metodo, un metodo applicabile ad ogni caso dell'esistenza, un criterio per distinguere la verità dalla menzogna. Chi ha fede in un semplice testo sacro, come qualsiasi religone comporta, ha rinunciato al metodo in favore di una verità preconcetta. Ogni testo sacro è uguale ad un altro, aver fede in uno non comporta una maggiore vicinanza al vero rispetto ad un altro. Son spariti il metodo, la ricerca della verità universale e in sé e per sé, il concetto stesso di verità viene ucciso, essa diventa solo opinione ed arbitrio. Per me ciò equivale ad uccidere la verità, e uccidere la verità vuol dire ingannare, o favorire l'inganno. Poi ci sono anche posizioni scettiche che negano l'esistenza stessa della verità; condivisibili, per carità, ma non compatibili con la fede.

Spero di non essere stato troppo contorto... alle volte mi capita.

 

Scusa, ma qual è esattamente il "metodo" della filosofia? A me è sempre sembrata un gran guazzabuglio di concezioni generate da persone che partivano tutte da presupposti diversi per arrivare a conclusioni diverse. Preferisco di gran lunga una religione che ti dice "La verità è questa, ma devi crederci", piuttosto che una filosofia che ti dice "La verità è questa, e l'ho dimostrata razionalmente". Poi ti trovi un'enciclopedia di un migliaio di pagine tutte piene di verità dimostrate razionalmente che non c'entrano 'na mazza l'una con l'altra.

E anche la scienza, ok, usa il metodo scientifico, che non dice altro che una verità per essere dichiarata tale deve essere supportata da un gran numero di esperimenti. Una materia affascinante, che mi spiega come si comporta la luce, qual è la formula di gravitazione universale, come è nato l'Universo. Eppure non mi spiega cos'è davvero la luce, perché la gravità esiste, perché esisteva già all'inizio dei tempi un atomo primordiale in cui era contenuta tutta la materia dell'Universo.

Hai presente il vecchio giochino che fanno tutti i bambini piccoli? Il treno infinito di "perché" cui a un certo punto l'adulto risponde una volta persa la pazienza "Perché di sì, e basta!". Questa è la scienza. Può anche rispondere a un numero enorme di "perché", eppure ce n'è sempre uno più primitivo, più a monte; e il picco della montagna la scienza non lo raggiungerà mai e poi mai.

E se la scienza con i mezzi della scienza non sa dare una risposta alla domanda più importante dell'uomo, allora ci penserà la religione con i mezzi della religione. Non ci vedo nulla di sbagliato.

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