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Bisessualità


Sweet

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se per bisessualità intendiamo (come credo che debba essere) il sentirsi attratti in egual modo da entrambi i sessi

E' proprio qua che tutti quanti vi sbagliate. :)

Non c'è niente di "uguale" nell'attrazione che io provo per le donne e quella che provo per gli uomini. Sono due cose diverse, che nascono in base a requisiti diversi, e che mi danno cose diverse in caso di rapporto di coppia. Persino il tipo di felicità e di completezza che provo stando insieme ad una persona, è diverso da uomo a donna (il che non significa che sia minore in un caso e maggiore nell'altro, si badi).

 

I bisessuali sono più accettati? Non è vero, almeno non per quel che vedo io.

Le persone etero, quando riescono a ricordarsi che non siamo gay, si aspettano che "approfittiamo" del fatto che possano piacerci anche individui del sesso opposto: stando con un uomo mi comporterei da bisex, stando con una donna mi comporto da gay.

La massa omosessuale (quindi escludo le singole persone che riescono ad essere più aperte mentalmente) non capisce quale strano tipo di essere siamo, quando ci va bene; quando ci va male, è convinta di saperne su di noi molto di più di quanto ne sappiamo noi stessi, e passiamo da "indecisi" a "ipocriti" a "confusi" a "inesistenti".

Il gruppo, purtroppo parecchio numeroso, dei "'ndo cojo cojo, e se cojo in due posti contemporaneamente è pure mejo" va sbandierando la propria "promiscuità" come sinonimo di bisessualità, alimentando la favola che "bisessuale" sia un modo come un altro per dire "la/o dà a chiunque passi".

Tirando le somme, non stiamo bene agli etero, non stiamo bene a gran parte dei gay e ci vien gettata una discreta dose di materia fecale addosso da parte di chi usa il termine "bisex" come comodissima scusa per il suo puro desiderio scopereccio, che sarebbe esattamente lo stesso anche se gli piacessero solo gli uomini, o solo le donne, o solo i cavalli o solo i marziani. Tanto, per questo tipo di persona (a differenza di un povero normale cristo bisessuale), davvero non fa nessuna differenza l'andare a soddisfare i propri bisogni con Tizia piuttosto che con Caio.

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Guest Irish Dragon

Si sa che la bisessualità viene accettata perché include la possibilità di una "redenzione verso la retta via", omosessuale o etero che sia. Soprattutto a livello di famiglia, il bisessuale o viene visto come elemento confuso, o come persona avente più possibilità. Per quello che ho avuto modo di constatare nel corso degli anni, sicuramente la seconda condizione è quella più frequente, anche perché lascia scampo rispetto all'omosessualità di un figlio e perché molto spesso viene legata alla possibilità di una confusione adolescenziale.

 

Viceversa, le cose non diventano facili per i gay e le lesbiche che si ritrovano davanti un bisessuale ortodosso: "sei limitato/a". Non ricordo se l'avevo scritto qui o in un altro topic, fatto sta che anche quella è una frase molto ricorrente ed altrettanto sgradevole nell'ambito delle generalizzazioni sull'orientamento sessuale, perché è abbastanza comico farsi accusare di scarsa apertura mentale, quando poi noi "diversi" dovremmo essere i primi a sapere che la sessualità è naturale e che non ci si può costringere ad essere etero piuttosto che gay o bisessuali.

Sicuramente sono casi limite, però nella stessa maniera di tanti omosessuali che vedono la bisessualità come una sorta di limbo.

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Si sa che la bisessualità viene accettata perché include la possibilità di una "redenzione verso la retta via", omosessuale o etero che sia. Soprattutto a livello di famiglia, il bisessuale o viene visto come elemento confuso, o come persona avente più possibilità. Per quello che ho avuto modo di constatare nel corso degli anni, sicuramente la seconda condizione è quella più frequente, anche perché lascia scampo rispetto all'omosessualità di un figlio e perché molto spesso viene legata alla possibilità di una confusione adolescenziale.

Questo è vero in teoria, ma io devo ancora capire quale dovrebbe essere, secondo la famiglia eterosessuale media, il giusto comportamento di un bisessuale. Ti assicuro che sono capaci di accettare la tua storia con una persona dello stesso sesso ancor meno di quanto farebbero se fossi gay, perché pare sia opinione comune che in quel caso non si abbia scelta e nel caso di un bisex invece sì. "Se puoi innamorarti di un uomo, perché devi innamorarti di una donna?". Come se avessi deciso io facendo la conta.

Molte volte, pur venendo accettato meno a livello psicologico, dopo un po' l'omosessuale viene però lasciato in pace all'atto pratico, poiché non offre questo margine di possibile orientamento verso la "retta via".

Non abbiamo vita più facile in famiglia, te l'assicuro.

 

Viceversa, le cose non diventano facili per i gay e le lesbiche che si ritrovano davanti un bisessuale ortodosso: "sei limitato/a". Non ricordo se l'avevo scritto qui o in un altro topic, fatto sta che anche quella è una frase molto ricorrente ed altrettanto sgradevole nell'ambito delle generalizzazioni sull'orientamento sessuale, perché è abbastanza comico farsi accusare di scarsa apertura mentale, quando poi noi "diversi" dovremmo essere i primi a sapere che la sessualità è naturale e che non ci si può costringere ad essere etero piuttosto che gay o bisessuali.

Sicuramente sono casi limite, però nella stessa maniera di tanti omosessuali che vedono la bisessualità come una sorta di limbo.

Il "sei limitato" a cosa si riferisce? Al fatto che non accetti la bisessualità altrui o al fatto che a lui/lei piaccia un solo sesso?

Nel secondo caso, sì, è paradossale quanto la scarsa apertura mentale da parte omosessuale, e personalmente ritengo dimostri un'estrema superficialità nonché un uso abbastanza paraculo dell'etichetta di bisessuale; ma credo comunque che per i bisessuali sia più difficile poiché "soli": resta il fatto che i gay e le lesbiche, nella gran parte dei casi, fanno fronte comune nella diffidenza verso i bisessuali, spesso dimostrando anche di non aver capito per nulla in cosa effettivamente consista la nostra bisessualità. Molti son tuttora convinti, ad esempio, che un bisessuale abbia "bisogno" di entrambe le cose nella propria vita, e che senza si senta incompleto; e che al 99,9% sarà un traditore nel rapporto di coppia. Molti altri poi sono convinti che per il bisessuale non faccia differenza il sesso dell'altra persona, come se fosse un involucro neutro che nemmeno viene guardato, e che quindi, in soldoni, gli vada bene tutto (concetto talmente assurdo che posso anche capire come mai ci si senta piuttosto scettici in proposito. Solo che le cose, per il bisex, non stanno proprio così. :)). E sto tralasciando coloro che semplicemente tagliano la testa al toro dicendo che la bisessualità non esiste/è un passaggio, oppure che l'orientamento sessuale dipende dalla persona con cui si sta nel momento attuale: oggi sto con un uomo, sono etero, domani starò con una donna, sarò lesbica. Ma "bisessuale" no, sia mai. :D

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oppure che l'orientamento sessuale dipende dalla persona con cui si sta nel momento attuale: oggi sto con un uomo, sono etero, domani starò con una donna, sarò lesbica. Ma "bisessuale" no, sia mai. :)

Come è stato già detto in un altro topic dipende tutto da come si considera la sessualità. Ci sono persone che prendono in considerazione tutto il vissuto di qualcuno, e quindi se quella persona 20 anni fa è stata con uno del sesso opposto, e però negli ultimi 20 anni solo persone dello stesso sesso, la definirebbero comunque bisessuale.

Ci sono poi quelli, e io sono tra questi ultimi, che definiscono la sessualità nel momento presente e quindi se 20 anni fa sei stata con uno del sesso opposto ma ora stai con una dello stesso sesso allora dico che sei omosessuale.

E' solo un modo diverso di concepire la sessualità umana, neanche l'orientamento sessuale. Per me conta il presente. Per altre persone conta tutto l'insieme. Deal with it.

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E poi ci sarebbe da chiedersi come si possa concepire che un'attrazione sia "uguale" per un sesso rispetto all'altro...

quando nella realtà non è mai uguale già da persona a persona, sia per come ciascuno è fatto sia fisicamente che interiormente, come anche non è uguale l'affetto per i figli se se ne ha più di uno, e così anche per i genitori, i fratelli.

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Guest Irish Dragon

Questo è vero in teoria, ma io devo ancora capire quale dovrebbe essere, secondo la famiglia eterosessuale media, il giusto comportamento di un bisessuale. Ti assicuro che sono capaci di accettare la tua storia con una persona dello stesso sesso ancor meno di quanto farebbero se fossi gay, perché pare sia opinione comune che in quel caso non si abbia scelta e nel caso di un bisex invece sì.

 

Questo sì e, purtroppo, dipende dal tipo di famiglia.

Magari sono le stesse persone che mai e poi mai "accetterebbero" l'eterosessualità del figlio, solo perché quest'ultimo va continuamente a donne: è un esempio stupido, però è per dire che molto spesso la non accettazione deriva proprio dalla mentalità presente nella stessa e non dalla natura del contrasto.

 

Molte volte, pur venendo accettato meno a livello psicologico, dopo un po' l'omosessuale viene però lasciato in pace all'atto pratico, poiché non offre questo margine di possibile orientamento verso la "retta via".

 

Ci sono ragazzi e ragazze che vengono sbattuti fuori casa proprio perché "irrecuperabili". Si ritorna sempre al discorso delle famiglie e delle varie tipologie, però ti posso altrettanto assicurare che molti bisessuali vengono lasciati in pace in virtù della famosa "fase" o del loro essere potenzialmente interessati ad una storia omo quanto etero.

Non tralasciamo poi l'aspetto sociale, dove si cade facilmente nei cliché del "bisessuale = si fa tutti" oppure "omosessuale = deviato". Ho avuto modo di conoscere genitori che preferirebbero una figlia ninfomane ad una lesbica seria.

 

Il "sei limitato" a cosa si riferisce? Al fatto che non accetti la bisessualità altrui o al fatto che a lui/lei piaccia un solo sesso?

Nel secondo caso, sì, è paradossale quanto la scarsa apertura mentale da parte omosessuale, e personalmente ritengo dimostri un'estrema superficialità nonché un uso abbastanza paraculo dell'etichetta di bisessuale; ma credo comunque che per i bisessuali sia più difficile poiché "soli":

 

Ale, possiamo un po' tutti ritrovarci potenzialmente soli. Un omosessuale può essere "solo" se costretto a relazionarsi con pseudo bisessuali, se frequenta omosessuali gretti e limitati, se è l'unico dichiarato in mezzo a tanti che non vogliono dirlo. La lista è lunga e non è un problema solo di voi bisessuali, fidati, anche se...

 

resta il fatto che i gay e le lesbiche, nella gran parte dei casi, fanno fronte comune nella diffidenza verso i bisessuali, spesso dimostrando anche di non aver capito per nulla in cosa effettivamente consista la nostra bisessualità. Molti son tuttora convinti, ad esempio, che un bisessuale abbia "bisogno" di entrambe le cose nella propria vita, e che senza si senta incompleto; e che al 99,9% sarà un traditore nel rapporto di coppia.

 

Questo è tristemente vero e lo posso confermare a livello personale perché l'ho pensato per diverso tempo, l'importante poi però è sapersi ricredere. Credo che per molta gente sia veritiero questo bisogno di entrambe le cose, però certo, non li chiamerei bisessuali :)

 

E sto tralasciando coloro che semplicemente tagliano la testa al toro dicendo che la bisessualità non esiste/è un passaggio, oppure che l'orientamento sessuale dipende dalla persona con cui si sta nel momento attuale: oggi sto con un uomo, sono etero, domani starò con una donna, sarò lesbica. Ma "bisessuale" no, sia mai. :D

 

Ti dirò: per alcune persone penso che esista realmente una fase di bisessualità passeggera, dovuta magari a determinate condizioni e da intendersi anche come situazione più o meno lunga in termini di tempo, però chiaramente non escludo per questo la possibilità di una natura bisessuale a priori.

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Ci sono poi quelli, e io sono tra questi ultimi, che definiscono la sessualità nel momento presente e quindi se 20 anni fa sei stata con uno del sesso opposto ma ora stai con una dello stesso sesso allora dico che sei omosessuale.

Questo non è un caso univoco, esistono molti omosessuali che in passato hanno avuto storie eterosessuali poiché semplicemente hanno capito tardi qual era la loro vera natura, così come esistono molti bisessuali che non hanno mai avuto storie eterosessuali ma sono consapevoli di essere attratti anche dall'altro sesso (questi ultimi di certo hanno ancora bisogno dell'esperienza diretta per poter maturare una vera concezione della propria identità sessuale, su questo non ci piove, ma già di base c'è una reazione di attrazione/eccitazione di fronte ad entrambi i sessi).

Sarò strana io, ma trovo molta più indecisione in un discorso come il tuo che nel definirsi bisessuali. Un'identità personale basata su questo presupposto mi sembra sinceramente campata in aria... "oggi sono così, domani chissà"... e se non stai con nessuno cosa sei, asessuale?

Secondo questo metro di giudizio, non c'è alcun bisogno di fare neppure il minimo percorso interiore di conoscenza di sé, basta vedere con chi stiamo andando a letto e cambiare la targhetta sulla fronte a seconda del periodo. No, sul serio, questo è forse il discorso che capisco meno, mi riesce più facile capire le motivazioni di chi ritiene tutti i bisessuali dei semplici copulatori a oltranza.

Io ritengo la mia identità personale una delle cose più importanti della mia vita, e non ci metto nessun "domani chissà"; nel periodo in cui stavo capendo di non essere eterosessuale, mi sentivo spaventata da una sola cosa: l'improvvisa mancanza di consapevolezza di me stessa. Se ora sono serena è perché so cosa sono, e perché sono arrivata ad un concetto molto più consapevole anche sulla bisessualità stessa (ne avevo un concetto molto diverso prima che mi venisse in aiuto l'esperienza). A prescindere dalla persona con cui sto, so cosa sono io, e lo so con sufficiente cognizione di causa da sentirmi bene con me stessa. La mia natura non è una banderuola, è un punto fermo che ho raggiunto e conosciuto non senza fatica, e che appartiene solo alla mia interiorità e alla mia persona, a prescindere dal resto.

Sinceramente, la vera confusione la vedo nel definirsi omosessuale ma intanto mettere in conto la possibilità di stare oggi con un uomo e domani con una donna, perché tanto conta il presente e le etichette sono intercambiabili. :)

 

Ale, possiamo un po' tutti ritrovarci potenzialmente soli. Un omosessuale può essere "solo" se costretto a relazionarsi con pseudo bisessuali, se frequenta omosessuali gretti e limitati, se è l'unico dichiarato in mezzo a tanti che non vogliono dirlo.

Sì, possono esserci tutti questi singoli casi senza dubbio, ma io parlavo più in generale. Parlavo di una comunità GLBT, ad esempio un forum :D, in cui ci si aspetterebbe di trovare più apertura ed accoglienza rispetto ad un ambiente etero, ed invece si finisce per esser considerati "i diversi" anche qui, per essere incompresi anche qui, per essere spesso addirittura mal visti, o per pura diffidenza verso ciò che non si comprende o perché si è conosciuto qualche bisex stronzo (già, perché per i bisex scatta una regola speciale: è l'orientamento sessuale a fare la stronzaggine :sbav:). Vogliamo fare un sondaggio e vedere quanti utenti del forum non si fiderebbero mai di un ipotetico/a compagno/a bisex? :look:

 

Ti dirò: per alcune persone penso che esista realmente una fase di bisessualità passeggera, dovuta magari a determinate condizioni e da intendersi anche come situazione più o meno lunga in termini di tempo, però chiaramente non escludo per questo la possibilità di una natura bisessuale a priori.

Io nella bisessualità passeggera non ci credo, invece; la ritengo semplicemente una via più lenta e meno traumatica per arrivare alla propria natura omosessuale. Se si arriva a considerarsi con piena coscienza "gay", per me si è sempre stati gay, si è solo presa una strada più tortuosa per capirlo. Il caso inverso lo vedo più raro, è difficile che ci si ponga dei dubbi sulla propria sessualità per poi tornare con convinzione (quindi NON per autoimposizione) all'eterosessualità... però anche questo avviene, e anche in questo caso ritengo che in realtà si sia sempre stati etero e si sia semplicemente attraversata una fase di dubbio e conoscenza di sé, che non è una fase di bisessualità, per come la vedo io.

Io fino a vent'anni ho avuto solo storie con ragazzi e mi dicevo etero, ma non per questo ora ritengo di essere stata etero per vent'anni. Semplicemente dovevo scoprire la mia vera natura. E c'è una netta differenza di percezione tra ora ed allora; è molto difficile spiegarla, ma diciamo che quando si è raggiunto il proprio "vero io", lo si sente, così come si avverte confusamente che qualcosa non va quando non si è ancora scoperta la propria natura.

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Guest Irish Dragon
Sì, possono esserci tutti questi singoli casi senza dubbio, ma io parlavo più in generale. Parlavo di una comunità GLBT, ad esempio un forum :), in cui ci si aspetterebbe di trovare più apertura ed accoglienza rispetto ad un ambiente etero, ed invece si finisce per esser considerati "i diversi" anche qui, per essere incompresi anche qui, per essere spesso addirittura mal visti, o per pura diffidenza verso ciò che non si comprende o perché si è conosciuto qualche bisex stronzo (già, perché per i bisex scatta una regola speciale: è l'orientamento sessuale a fare la stronzaggine :sbav:). Vogliamo fare un sondaggio e vedere quanti utenti del forum non si fiderebbero mai di un ipotetico/a compagno/a bisex? :look:

 

Per quello che ho potuto constatare in giro per il forum, molto spesso le mazzate sui piedi se le danno i bisessuali stessi :D

Ricordo un post, presente anche nel topic che ti ho linkato per MP, dove era proprio un bisessuale ad affermare che è impossibile fidarsi e la bisessualità è necessità di ambedue i sessi. Sicuramente tanta gente omosessuale non vorrebbe mai stare con un bisessuale per diffidenza o chissà che altro, però è inutile dire che molto spesso la peggior pubblicità proviene da chi ha determinate idee e le porta avanti in nome di un qualcosa che non gli appartiene in senso stretto.

Obiettivamente non è facile avere un'idea chiara sulla bisessualità, soprattutto se la si conosce sotto forma di relazioni con persone che vogliono probabilmente solo divertirsi.

Nell'ambito forum poi, sicuramente l'essere in un luogo formato da persone legate da un percorso a volte comune, dovrebbe aiutare e anzi, favorire il rispetto, però neanche ci si può dimenticare che poi le esperienze di ognuno incidono particolarmente.

 

Io nella bisessualità passeggera non ci credo, invece; la ritengo semplicemente una via più lenta e meno traumatica per arrivare alla propria natura omosessuale. Se si arriva a considerarsi con piena coscienza "gay", per me si è sempre stati gay, si è solo presa una strada più tortuosa per capirlo. Il caso inverso lo vedo più raro, è difficile che ci si ponga dei dubbi sulla propria sessualità per poi tornare con convinzione (quindi NON per autoimposizione) all'eterosessualità... però anche questo avviene, e anche in questo caso ritengo che in realtà si sia sempre stati etero e si sia semplicemente attraversata una fase di conoscenza di sé e di dubbio, che non è una fase di bisessualità, per come la vedo io.

 

Sicuramente il caso etero -> gay -> etero è il più raro fra tutti, perché vorrebbe dire che si sta considerando l'omosessualità come una fase e basta. Eppure, c'è gente che ha una sola esperienza e con quella chiude la propria carriera omosessuale, tornando tranquillamente a considerarsi etero e ad esserlo. L'unico fattore di bisessualità potrebbe essere dettato dalla presenza contemporanea di un'attrazione per gli uomini e di una per le donne. Fasi di bisessualità le si attraversano anche partendo da stadi di piena omosessualità (non è stato il mio caso, però a qualcuna è successo) e arrivando ad una presunta eterosessualità. Per te questa non sarà bisessualità, però si parla magari di persone che hanno un'effettiva attrazione per ambo i sessi e poi concludono seguendo o una o l'altra parte. E' un po' come il discorso del "tutti nasciamo bisessuali", dove la bisessualità assume per lo più i contorni di un qualcosa di temporaneo e non effettivo.

 

Io fino a vent'anni ho avuto solo storie con ragazzi e mi dicevo etero, ma non per questo ora ritengo di essere stata etero per vent'anni. Semplicemente dovevo scoprire la mia vera natura. E c'è una netta differenza di percezione tra ora ed allora; è molto difficile spiegarla, ma diciamo che quando si è raggiunto il proprio "vero io", lo si sente, così come si avverte confusamente che qualcosa non va quando non si è ancora scoperta la propria natura.

 

Diciamo che un'etichetta da etero avrebbe avuto senso se tu avessi passato 20 anni senza alcun dubbio. Avresti avuto una percezione di te stessa a dir poco lineare, sbaglio?

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Per quello che ho potuto constatare in giro per il forum, molto spesso le mazzate sui piedi se le danno i bisessuali stessi :bua:

Tristemente vero, e non sai quanto questa cosa mi dia sui nervi. :)

Ma è come stare a sentire gli uomini che dicono "Ogni uomo andrebbe a letto con qualsiasi donna gli si offrisse, dall'amica del cuore all'estranea, perché per noi ogni donna è prima di tutto un paio di tette sopra un buco" (e ci sono uomini che lo dicono anche con una certa aria da "Io non sono cattivo, è che mi hanno disegnato maschio"), e allora decidere che tutti gli uomini sono maiali. Magari gli uomini si faranno molte fantasie anche sulle loro amiche o su qualsiasi estranea stia passando, ma ne conosco molti che di certo non andrebbero a letto con qualsiasi donna glielo proponesse, e meno che mai con una cara amica.

Non è né il sesso di appartenenza né l'orientamento sessuale a fare la disonestà di una persona, è solo che molte persone lo mettono come scusa per fare il porco comodo loro, oltretutto sostenendo di averne il pieno diritto perché "oh, io sono bisex, che volete da me!". :D

 

L'unico fattore di bisessualità potrebbe essere dettato dalla presenza contemporanea di un'attrazione per gli uomini e di una per le donne. Fasi di bisessualità le si attraversano anche partendo da stadi di piena omosessualità (non è stato il mio caso, però a qualcuna è successo) e arrivando ad una presunta eterosessualità. Per te questa non sarà bisessualità, però si parla magari di persone che hanno un'effettiva attrazione per ambo i sessi e poi concludono seguendo o una o l'altra parte. E' un po' come il discorso del "tutti nasciamo bisessuali", dove la bisessualità assume per lo più i contorni di un qualcosa di temporaneo e non effettivo.

Mah, il sentirsi attratti da entrambi i sessi è certo una caratteristica della bisessualità, ma non la ritengo la caratteristica principale. Magari la gran parte degli omosessuali guarda una persona dell'altro sesso come guarderebbe un copriteiera, tuttavia ho sentito, ad esempio, di lesbiche che un bell'uomo magari lo guardano, ma che non si potrebbero mai innamorare di un uomo né sentirsi felici e complete in una relazione con un uomo; e io le considero lesbiche, non bisex.

Il concludere un percorso, qualsiasi esso sia, seguendo l'una o l'altra parte, ripeto, per me vuol dire semplicemente aver preso una strada molto lunga per arrivare alla propria vera natura. L'attrazione mentale può esserci per chiunque, non trovo così difficile che un omosessuale si senta d'improvviso in crisi poiché attratto da una persona dell'altro sesso. Neanche questa è bisessualità, non come la concepisco io.

Che ci sia un fondo di bisessualità in molte più persone di quante lo ammettano o anche solo se ne accorgano, penso sia verissimo. Ma non sono del tutto d'accordo con la filosofia che "tutti nasciamo bisessuali", perché di gay purissimi che non hanno mai considerato l'altro sesso nemmeno per giocare a biglie all'asilo, ce ne sono e anche molti. :)

 

Diciamo che un'etichetta da etero avrebbe avuto senso se tu avessi passato 20 anni senza alcun dubbio. Avresti avuto una percezione di te stessa a dir poco lineare, sbaglio?

Beh, nel momento in cui si arriva a dire "io sono bisessuale", è ovvio che qualche dubbio ci sia stato, non si va certo a dormire etero per risvegliarsi bisex. XD

Ma i dubbi io li ho avuti solo nell'ultimo anno prima di arrivare alla consapevolezza, non nei diciannove anni precedenti. Eppure, in qualche modo, ero mentalmente aperta a tutto, del tipo "Ah sì, capisco benissimo la bisessualità, in fondo ci si innamora di una persona per quello che è dentro" (in realtà non capivo un accidente, ma lo confesso, ho attraversato anch'io la fase di "il sesso di qualcuno non conta" :look:), oppure sentivo un'istintiva curiosità verso le coppie saffiche, o magari non facevo una piega se qualcuno scherzosamente mi dava della lesbica perché stavo abbracciata (senza nessun secondo fine neanche inconsapevole, lo giuro XD) ad una mia amica, e anzi, quasi mi faceva piacere quel fraintendimento, perché "sono etero, ma due donne insieme sono così belle". Insomma, dubbi propriamente non ne avevo, ma è chiaro che ci fosse qualcosa di latente; anzi, torda io che ci ho messo diciannove anni a farmi venire dubbi. :sbav:

A parte le storielle brevi, ho avuto una sola storia davvero seria, prima della ragazza con cui sto adesso. E' stata una storia con un ragazzo, e ne ero innamorata a livelli stratosferici, avevo letteralmente perso la testa per lui. Nemmeno lontanamente pensavo a possibili attrazioni per donne, allora. Ma ritengo comunque non essere mai stata etero, semplicemente mi ritenevo tale.

Lo sai, Chià, io sono dell'idea che non si "diventi" niente; per come la vedo io, si "è" e basta.

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Guest Irish Dragon

Avviso ai gentili lettori: la discussione è aperta a tutti, nonostante gli ultimi wall of text :)

 

Tristemente vero, e non sai quanto questa cosa mi dia sui nervi. :D

Ma è come stare a sentire gli uomini che dicono "Ogni uomo andrebbe a letto con qualsiasi donna gli si offrisse, dall'amica del cuore all'estranea, perché per noi ogni donna è prima di tutto un paio di tette sopra un buco" (e ci sono uomini che lo dicono anche con una certa aria da "Io non sono cattivo, è che mi hanno disegnato maschio"), e allora decidere che tutti gli uomini sono maiali. Magari gli uomini si faranno molte fantasie anche sulle loro amiche o su qualsiasi estranea stia passando, ma ne conosco molti che di certo non andrebbero a letto con qualsiasi donna glielo proponesse, e meno che mai con una cara amica.

Non è né il sesso di appartenenza né l'orientamento sessuale a fare la disonestà di una persona, è solo che molte persone lo mettono come scusa per fare il porco comodo loro, oltretutto sostenendo di averne il pieno diritto perché "oh, io sono bisex, che volete da me!". :sbav:

 

Quello che vorrei far capire è: non se ne può fare più di tanto una colpa alle persone, se queste rimangono fregate da uno/a o più bisessuali e istintivamente iniziano a detestare tutto il genere.

So che è sbagliato, però siamo umani ed è dura poi convincersi del contrario, se si beccano solo persone non propriamente legate al concetto di bisessualità.

Nel mio caso, capitò di parlarne con te e altre due ragazze, al punto tale da capire dove sbagliavo nella mia considerazione delle bisessuali, però io per diverso tempo mi sono quasi rifiutata di avere storie con ragazze non lesbiche.

 

Magari la gran parte degli omosessuali guarda una persona dell'altro sesso come guarderebbe un copriteiera, tuttavia ho sentito, ad esempio, di lesbiche che un bell'uomo magari lo guardano, ma che non si potrebbero mai innamorare di un uomo né sentirsi felici e complete in una relazione con un uomo; e io le considero lesbiche, non bisex.

 

Mi sento come fischiare le orecchie :D

Un fattore come la bellezza, a mio avviso, è a priori slegato dall'orientamento sessuale, perché un conto è considerare qualcuno bello o ammirarlo, un altro è esserne attratti fisicamente, un altro conto ancora è volersi relazionare sentimentalmente/sessualmente con questa persona.

Esistono anche lesbiche o gay che vanno a letto con i propri migliori amici, anche se poi lì andiamo a finire nell'ambito del come si considera l'affetto per una persona e del cosa può venirne fuori.

 

Che ci sia un fondo di bisessualità in molte più persone di quante lo ammettano o anche solo se ne accorgano, penso sia verissimo. Ma non sono del tutto d'accordo con la filosofia che "tutti nasciamo bisessuali", perché di gay purissimi che non hanno mai considerato l'altro sesso nemmeno per giocare a biglie all'asilo, ce ne sono e anche molti. :look:

 

Leggermente OT: non mi è mai è successo di conoscere ragazzi così. Tuttavia, ho conosciuto diverse ragazze lesbiche in grado di dire: "a me gli uomini fanno schifo", senza alcuna via di mezzo fra l'indifferenza e l'odio totale.

Non ho mai capito il perché :bua:

 

Ma i dubbi io li ho avuti solo nell'ultimo anno prima di arrivare alla consapevolezza, non nei diciannove anni precedenti. Eppure, in qualche modo, ero mentalmente aperta a tutto, del tipo "Ah sì, capisco benissimo la bisessualità, in fondo ci si innamora di una persona per quello che è dentro" (in realtà non capivo un accidente, ma lo confesso, ho attraversato anch'io la fase di "il sesso di qualcuno non conta" :bua:), oppure sentivo un'istintiva curiosità verso le coppie saffiche, o magari non facevo una piega se qualcuno scherzosamente mi dava della lesbica perché stavo abbracciata (senza nessun secondo fine neanche inconsapevole, lo giuro XD) ad una mia amica, e anzi, quasi mi faceva piacere quel fraintendimento, perché "sono etero, ma due donne insieme sono così belle".

 

Messa così, allora si potrebbe pensare che diverse ragazze/ragazzi siano potenzialmente bisex.:)

Credo che l'accettazione di una realtà non significhi necessariamente un doversi immergere nella stessa, tanto più se non si hanno dubbi.

A quel punto quale differenza passa tra il percepirsi in un modo e l'essere in un altro?

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Sarò strana io, ma trovo molta più indecisione in un discorso come il tuo che nel definirsi bisessuali. Un'identità personale basata su questo presupposto mi sembra sinceramente campata in aria... "oggi sono così, domani chissà"... e se non stai con nessuno cosa sei, asessuale?

Ma come, è tipo la nuova mentalità di quelli che si sentono aperti di mente... la fluidità! sei fluido!

No scherzi a parte... se non stai con nessuno sei bisessuale, stai esprimendo una potenzialità, una incertezza di quale sesso sarà la prossima persona di cui ti innamorerai e con cui avrai una relazione.

 

Secondo questo metro di giudizio, non c'è alcun bisogno di fare neppure il minimo percorso interiore di conoscenza di sé, basta vedere con chi stiamo andando a letto e cambiare la targhetta sulla fronte a seconda del periodo. No, sul serio, questo è forse il discorso che capisco meno, mi

Mah infatti una persona che ha relazioni a sessi alternati anche in età adulta (e con adulta non intendo che appena passata l'adolescenza diventi adulto ma intendo ben oltre il quarto di secolo o la trentina) secondo me non si conosce e non sa cosa vuole, per cui forse mi ritrovo ad appoggiare questo tuo pensiero, paradossalmente.

 

Sinceramente, la vera confusione la vedo nel definirsi omosessuale ma intanto mettere in conto la possibilità di stare oggi con un uomo e domani con una donna, perché tanto conta il presente e le etichette sono intercambiabili. :sbav:

Ma queste sono parole che tu mi hai messo in bocca e che io non ho detto, voglio sperare che nessuno che si definisce omosessuale metta in conto di poter fluttuare da un sesso all'altro perché allora non è omosessuale ma fa parte di quest'ultimo trend di gente a cui piace definirsi "fluida".

Se sei omosessuale stai solo col tuo sesso, e basta (a prescindere dalle tue relazioni passate). Se invece potenzialmente potresti stare con l'uno o l'altro sesso, dipende da te cosa vuoi definirti... bisessuale o, se hai paura di qualsiasi definizione col suffisso -sessuale, allora adotti fluido perché fa moda.

 

Sì, possono esserci tutti questi singoli casi senza dubbio, ma io parlavo più in generale. Parlavo di una comunità GLBT, ad esempio un forum :), in cui

Sai non è che questo forum è un forum sfigato dove i gay sono piuttosto chiusi verso i bisex. E' solo un rispecchiamento della realtà che c'è ovunque. Non dovresti prendertela col forum ma con qualsiasi ambiente omosessuale. Ogni luogo comune nasce da un fondo di verità. Il luogo comune dei bisex inaffidabili nasce da tutti quei gay che ci sono rimasti sotto ad essere lasciati per un/a partner del sesso opposto. Io ho visto una signora anzianotta, tipo sui 50 anni dire che a lei non piacciono i bisex perché nella sua vita è stata sempre e solo lasciata dalle sue fidanzate per degli uomini. Cioè quando ci sono di mezzo esperienze di vita il pregiudizio è quasi comprensibile, sta signora ha avuto il cuore devastato sempre da donne bisex. (e che non mi si dica che allora starei giustificando gli omofobi perché nel loro caso i pregiudizi NON SONO derivati da esperienze di vita negative con persone gay, ma da idee preesistenti)

 

Vogliamo fare un sondaggio e vedere quanti utenti del forum non si fiderebbero mai di un ipotetico/a compagno/a bisex? :D

Temo che questo sondaggio ci sia già e temo anche che i risultati non ti piacerebbero.

 

Io nella bisessualità passeggera non ci credo, invece; la ritengo semplicemente una via più lenta e meno traumatica per arrivare alla propria natura omosessuale. Se si arriva a considerarsi con piena coscienza "gay", per me si è sempre stati gay, si è solo presa una strada più tortuosa per capirlo.

D'accordissimo con questo e infatti il 90% della gente che si dichiara bisessuale prima o poi si dà una sveglia e si riconosce come gay. Ci possono volere giorni, mesi, o nel peggiore dei casi anche anni. Anzi nel peggiore dei casi potrebbe non succedere mai.

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Guest Ragazzobisex

Quella che "i bisessuali sono solo gay che hanno paura di dichiararsi" è una semplificazione decisamente inesatta. Io mi sono innamorato di ragazzi e di ragazze, anche se, fisicamente, sono quasi del tutto attratto dai maschi. Questo fa di me un bisessuale? Che mania di etichettare le persone...a ognuno il suo orientamento sessuale.

Concordo con te,anche a me è capitato più volte di innamorarmi indistintamente di uni e delle altre ed attenzione,stò parlando d'amore vero non di semplice attrazione fisica.
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Quello che vorrei far capire è: non se ne può fare più di tanto una colpa alle persone, se queste rimangono fregate da uno/a o più bisessuali e istintivamente iniziano a detestare tutto il genere.

Non è di questo che faccio una "colpa", se di colpa vogliamo parlare. L'istinto a proteggersi dopo una brutta esperienza è comprensibile, ma non dovrebbe comunque eliminare la consapevolezza che fare di tutta l'erba un fascio sia sbagliato.

 

Un fattore come la bellezza, a mio avviso, è a priori slegato dall'orientamento sessuale, perché un conto è considerare qualcuno bello o ammirarlo, un altro è esserne attratti fisicamente, un altro conto ancora è volersi relazionare sentimentalmente/sessualmente con questa persona.

Infatti è quello che penso anch'io e quello che intendevo dire. Ed è la terza caratteristica, non la seconda, la prerogativa principale di un vero bisessuale. Certo, se ci si sente attratti in maniera usuale da entrambi i sessi è difficile che manchi poi la volontà di relazionarcisi, ma un episodio di semplice attrazione per il sesso opposto non fa la bisessualità di chi l'ha provato, secondo me.

 

Leggermente OT: non mi è mai è successo di conoscere ragazzi così. Tuttavia, ho conosciuto diverse ragazze lesbiche in grado di dire: "a me gli uomini fanno schifo", senza alcuna via di mezzo fra l'indifferenza e l'odio totale.

Non ho mai capito il perché :cry:

Nemmeno io lo capisco. :sisi:

Ma qui non credo c'entri l'orientamento sessuale... essere lesbica non comporta l'odio per gli uomini. E' un eventuale pregiudizio delle singole persone.

 

Messa così, allora si potrebbe pensare che diverse ragazze/ragazzi siano potenzialmente bisex.:sisi:

Ma io lo penso eccome, infatti. :rotfl:

 

Credo che l'accettazione di una realtà non significhi necessariamente un doversi immergere nella stessa, tanto più se non si hanno dubbi.

A quel punto quale differenza passa tra il percepirsi in un modo e l'essere in un altro?

Infatti io l'accettazione di me stessa l'ho avuta mentre ero single.

Credo che la differenza sia un'inconsapevole irrequietezza che spinge a farsi altre domande anche se si pensa di aver avuto le risposte fino a quel momento. Almeno, per me è stato così.

 

 

se non stai con nessuno sei bisessuale, stai esprimendo una potenzialità, una incertezza di quale sesso sarà la prossima persona di cui ti innamorerai e con cui avrai una relazione.

Quindi anche tu, se non stai con nessuno, sei bisessuale?

 

Ma queste sono parole che tu mi hai messo in bocca e che io non ho detto, voglio sperare che nessuno che si definisce omosessuale metta in conto di poter fluttuare da un sesso all'altro perché allora non è omosessuale ma fa parte di quest'ultimo trend di gente a cui piace definirsi "fluida".

Se sei omosessuale stai solo col tuo sesso, e basta (a prescindere dalle tue relazioni passate).

C'è una contraddizione di fondo, in quello che dici. :sisi:

Se affermi che per te conta solo il presente, l'etichetta "omosessuale" dovrebbe avere valore finché si sta con la persona attuale, e non un valore universale. Se le dai un valore di tua indentità perenne, anche futura, non guardi più solo il presente ma guardi quello che tu sei, a prescindere dalla relazione che hai al momento o da quelle che potrai avere un domani. Cioè fai quello che faccio io. :asd:

 

Sai non è che questo forum è un forum sfigato dove i gay sono piuttosto chiusi verso i bisex. E' solo un rispecchiamento della realtà che c'è ovunque. Non dovresti prendertela col forum ma con qualsiasi ambiente omosessuale.

Credevo fosse chiaro che non me la stessi "prendendo" con questo forum. :cry:

Stavo solo rispondendo a chi sostiene che i bisessuali abbian vita più facile, e facendo notare che non è vero, perché con le persone etero abbiamo anche noi i nostri problemi, e in più siamo in qualche modo "discriminati" anche negli ambienti gay, e si guardi questo forum per averne un esempio. Non ho detto che è questo forum in particolare ad essere chiuso verso i bisex.

 

Temo che questo sondaggio ci sia già e temo anche che i risultati non ti piacerebbero.

Sì, non tardo a immaginarlo. :rotfl:

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nfatti è quello che penso anch'io e quello che intendevo dire. Ed è la terza caratteristica, non la seconda, la prerogativa principale di un vero bisessuale. Certo, se ci si sente attratti in maniera usuale da entrambi i sessi è difficile che manchi poi la volontà di relazionarcisi, ma un episodio di semplice attrazione per il sesso opposto non fa la bisessualità di chi l'ha provato, secondo me.

Sono d'accordissimo con questo e infatti questo è il motivo poi per cui tante persone che si definiscono bisessuali secondo me non lo sono affatto. La gente a volte sa essere un po' triste, cioè a me fa cadere le braccia, che un qualcuno, uomo o donna che sia, riesca a scambiare un giudizio estetico ("mi piace quell'uomo/donna, è bello/a, è gradevole da guardare") con una attrazione... allora se lo fa un adolescente posso anche capire che non si riesca a dare un nome ai sentimenti, ma se iniziano a farlo anche le persone diciamo dai 18 in su allora inizio veramente a preoccuparmi delle loro capacità critiche...

 

Quindi anche tu, se non stai con nessuno, sei bisessuale?

Ma ovvio che no, io sono omosessuale perché così mi sento. Io mi stavo riferendo alle persone che si sentono bisessuali. Chi si definisce omosessuale sta a posto così come è.

 

C'è una contraddizione di fondo, in quello che dici. :sisi:

Se affermi che per te conta solo il presente, l'etichetta "omosessuale" dovrebbe avere valore finché si sta con la persona attuale, e non un valore universale.

Non capisco perché, se io nella mia vita mi sono innamorata solo di donne, mi etichetterò omosessuale anche da single non ti pare? Visto che le persone con cui sono stata, e la persona con cui starò la prossima volta, saranno sempre e comunque del mio stesso sesso.

Se una persona invece si definisce bisessuale e sta con una persona, personalmente io povo fastidio perché trovo che questo esprima ancora quel senso di potenzialità di cui ho parlato, della serie: sì mi piace la persona con cui sto però potenzialmente potrei innamorarmi di qualcuno completamente opposto, a prescindere dal corpo.

 

Se le dai un valore di tua indentità perenne, anche futura, non guardi più solo il presente ma guardi quello che tu sei, a prescindere dalla relazione che hai al momento o da quelle che potrai avere un domani. Cioè fai quello che faccio io. :D

Se ti metti a guardare il futuro ci sono tre possibili modi in cui puoi rispondere alla domanda "con chi vuoi passare la vita?": con un uomo/con una donna/non lo so.

Io sono una persona che contempla le relazioni solo quando queste hanno come fine "la vita comune", per me quindi è molto importante l'obiettivo da raggiungere o il futuro, come lo chiami tu: per questo motivo una persona anche single per me non può assolutamente rispondere "non lo so" alla domanda di cui sopra... passare la vita con un uomo o con una donna, c'è una bella differenza non puoi dire "mi è indifferente" secondo me.

 

Se poi consideri una persona accoppiata allora se vuoi guardare il suo futuro voglio sperare che sia con la stessa persona con cui sta, quindi ancora una volta non ci vedo alcun senso nell'esprimere una potenzialità... potresti stare con un sesso, ma di fatto in questo momento stai con quell'altro, e se vuoi che questa relazione sia duratura, come si suol dire "quella giusta", perché definirti ancora con quello che potresti fare/essere/stare??

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  • 4 weeks later...
Guest bambolo

Tutti siamo bisessuali, è il super Ego che ci impedisce di capire questa cosa!

 

Un bisessuale non necessariamente deve essere al 50% gay e al 50% etero.

 

Un bisessuale può essere anche al 99.9999999999% etero e allo 0.0000000001 gay.

Ovvio che nell'esempio che ho fatto il bisessuale penserà di essere eterosessuale, ma in realtà non è così.

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L'idea che siamo tutti bisessuali è piuttosto vecchia.

Credo che il primo a parlarne sia stato Platone nel "Simposio".

Se ricordate distingueva l'Amore

in Pandemio (la Bisessualità, che accomuna "tutto il popolo")

e in Uranio (l'Omosessualità, che hanno solo i Filosofi).

Neanche pensa che si possa essere solo etero...

 

Ho letto recentemente un grazioso libricino arabo dell'XI Secolo

"Il Libro delle tendenze amorose"; in cui due poeti discutevano

se fossero migliori le fanciulle o i fanciulli.

Per quanto litigassero, non mettevano in dubbio che tutti

gli uomini nascessero bisessuali e che fosse falso chi lo nega.

 

Sembra strano, ma è il concetto di "eterosessualità"

a essere stato formulato più tardi rispetto agli altri.

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  • 4 months later...

Riuppo il topic dopo aver letto, su un altro sito, una discussione sulla bisessualità in cui molti rispondevano cose come "Essere bisessuale vuol dire innamorarsi di qualcuno a prescindere da cosa abbia tra le gambe", più o meno quello che accennava poco più su Christabel di una fase che aveva avuto nel periodo della sua accettazione.

E' una frase che trovo estremamente irritante. Io provo attrazione, in misura e modi leggermente diversi, per entrambi i sessi, ma non vuol dire che mi possa innamorare di chiunque o fare sesso con chiunque.

Esistono delle cose precise che mi attraggono delle donne e delle cose precise che mi attraggono degli uomini, potrei arrivare credo a innamorarmi di un intersessuale o di un transessuale, ma non credo che, in assoluto, mi possa innamorare o possa provare attrazione per chiunque.

 

Voglio dire, anche nei rapporti di amicizia, in genere li instauriamo con persone che, per un qualche motivo, si accordano bene con il nostro carattere e il nostro modo di fare, e questo è il motivo per cui esistono amicizie più o meno strette, amici del cuore e semplici conoscenti, ecc ecc. Figurarsi i rapporti sentimentali, o la semplice attrazione fisica!

 

Scusatemi, era solo un post di lementela :sisi:

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IO credo che il bisessuale (io sn bsx) sia molto piu complicato e anche mentalmente come dire.... idealista di un etero o gay. Nel senso: posso innamorarmi della mente di un uomo e una donna a prescindere che sia maschio o femmina.

 

nn so se sn stata chiata, ma oggi è una giornata no.

 

 

ciao frattaglia  :sisi:

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Anche io sono bisessuale ma in genere instauro rapporti diversi con esponenti dei due generi.

Ho avuto lunghe relazioni con diversi ragazzi, e il tipo di relazione che in genere avevo includeva un grosso grado di complicità e amicizia.

Ho avuto poche e brevi relazioni con ragazze (con le ragazze mi va sempre male, non so perchè  :sisi: ) ma il tipo di sentimento che provavo quando ero innamorato di una ragazza era diverso, molto più coinvolgente e profondo.

Parlando del lato fisico invece, come già dicevo, apprezzo molte cose del corpo femminile e diverse cose del corpo maschile :sisi:

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Anche io sono bisessuale ma in genere instauro rapporti diversi con esponenti dei due generi.

Ho avuto lunghe relazioni con diversi ragazzi, e il tipo di relazione che in genere avevo includeva un grosso grado di complicità e amicizia.

Ho avuto poche e brevi relazioni con ragazze (con le ragazze mi va sempre male, non so perchè  ) ma il tipo di sentimento che provavo quando ero innamorato di una ragazza era diverso, molto più coinvolgente e profondo.

Parlando del lato fisico invece, come già dicevo, apprezzo molte cose del corpo femminile e diverse cose del corpo maschile

 

Io sn stata piu coinvolta con uan donna e con un trans ftm che con uomini etero sai orgogliosi della propria virilità.

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IO credo che il bisessuale (io sn bsx) sia molto piu complicato e anche mentalmente come dire.... idealista di un etero o gay. Nel senso: posso innamorarmi della mente di un uomo e una donna a prescindere che sia maschio o femmina.

 

nn so se sn stata chiata, ma oggi è una giornata no.

 

 

Chiarissima...

Ho tentato di affrontare questo approccio durante una cena con amici, tutti laureati... quindi speravo un minimo elastici mentalmente

Ho ricevuto in risposta sguardi diciamo... stralunati! E avevo solo detto che secondo me l'innamoramento deve essere inteso svincolato dal lato "fisico": ci si innamora di quello che c'è dentro il corpo, non del corpo! O almeno non solo di esso!

Insomma, quella sera ho detto che ci si innamora per un complesso di sensazioni, affinità, sentimenti che si provano per l'altra persona e che questa cosa può accadere a prescindere dal suo sesso (riassumibile nel noto "Al cuor non si comanda").

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Chiarissima...

Ho tentato di affrontare questo approccio durante una cena con amici, tutti laureati... quindi speravo un minimo elastici mentalmente

che assurdita'... dove sta scritto che laureato = aperto di mente?

io sono andata all'universita' con gente assai tradizionalista e chiesaiola.

 

tra l'altro io stessa sono laureata e lesbica e non ritengo che ci si innamori della mente di qualcuno a prescindere dal suo corpo, quindi...

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Beh, tendenzialmente anche il carattere e la mente dei due generi è diversa, poi è ovvio che ognuno di noi è composto da una mescolanza di elementi maschili ed elementi femminili, però sostanzialmente anche a livello psicologico i due generi sono diversi.

Quindi, se anche ci si potesse innamorare di una persona solo per la mente (che poi, seriamente, vi mettereste mai con un disabile, con una vecchia rugosa o una cozza di 200 kg, se anche avesse una mente stupenda?), comunque sia ognuno di noi è attratto da certi lati del carattere di una persona, modi di fare che magari è più facile trovare in un genere che nell'altro, ad esempio.

 

Comunque Elle, un trans ftm, a livello mentale, è un uomo :sisi:;;

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però sostanzialmente anche a livello psicologico i due generi sono diversi.

grazie Frattaglia. hai riassunto in una riga quello che io cerco di dire da anni XD

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Chiarissima...

Ho tentato di affrontare questo approccio durante una cena con amici, tutti laureati... quindi speravo un minimo elastici mentalmente

Ho ricevuto in risposta sguardi diciamo... stralunati! E avevo solo detto che secondo me l'innamoramento deve essere inteso svincolato dal lato "fisico": ci si innamora di quello che c'è dentro il corpo, non del corpo! O almeno non solo di esso!

Insomma, quella sera ho detto che ci si innamora per un complesso di sensazioni, affinità, sentimenti che si provano per l'altra persona e che questa cosa può accadere a prescindere dal suo sesso (riassumibile nel noto "Al cuor non si comanda").

 

 

:sisi:  Eh combatti con i mulini a vento ci ho provato anche io ma nn c'è niente da fare. Mi sorge il dubbio che confondino amore-sesso.

 

p.s Frattaglia lo so, ma vuoi mettere un trans ftm che ha un livello di empatia maggiore xke ne ha passate tante, cn un maschione cafardone alla Corona che ha sempre avuto tutto e nn sa cosa significhi avere dubbi su se stesso?

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Ah, su quello sono d'accordo, probabilmente un ftm ha di media un livello di sensibilità maggiore rispetto a un uomo genetico, fosse anche solo per l'educazione da femmina che ha avuto nei suoi primi anni e per il percorso che hanno dovuto fare, e credo che lo stesso valga per le mtf dato che anche loro probabilmente sono dovute passare attraverso un lungo percorso introspettivo, ma comunque non è detto che questo valga per tutti eh! E' un po' come dire che i gay sono più sensibili, mica è detto, conosco certi ftm e certe mtf rozzone che non hai idea :sisi:

 

Comunque era solo per dire che un ftm, sostanzialmente, ha una mente maschile :sisi:

 

/Fine OT

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No, no, noooooo!!!

Forse non mi sono spiegato bene, anzi ne ho quasi la certezza :sisi:

 

@SWEET: quella sui laureati era una considerazione di massima, lo so benissimo che possiamo trovare uno con la terza media aperto come nessun altro, ma spero sempre che lo studio, anche della storia degli ultimi decenni che sono stati caratterizzati da un'autentica "rivoluzione" sociale nei costumi e quant'altro e un certo ambito di relazioni portino ad essere più tolleranti e disponibili al dialogo, anche con chi non ha le nostre stesse posizioni

 

@FRATTAGLIA: mica ho scritto che ci si innamora della MENTE (rileggete, non l'ho scritto): intendevo dire che quello di cui ci si innamora è l'individuo come essere con cui ci relazioniamo, inteso nella sua complessità, e questo (per me che sono bsx) può accadere a prescindere dal sesso inteso come M/F.

 

Spero di aver chiarito un po'...

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Incollo qui un post da un altro thread in cui sto intervenendo...

Marco87 ha espresso meglio il mio pensiero riguarlo la bisessualità :sisi:

 

... un bisessuale non è un animale da riproduzione che si fa con chiunque capiti in giro, ma bensi è una PERSONA che è attratta sessualmente da entrambi i generi e che può quindi innamorarsi di un'altra persona a prescindere dal genere della stessa (c'è differenza tra essere bisessuali ed essere delle troie!!).

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Si ma sono d'accordo che l'innamoramento deve avere anche una componente fisica e non deve essere solo della mente. Appunto, mi sa che ti sei solo spiegato male :sisi:

Poi è ovvio che uno si innamora sia del corpo che della mente, ma secondo me l'innamoramento deve comprendere entrambe le cose. Poi in realtà la bisessualità ancora non ho ancora capito veramente se implica l'essere attratto fisicamente da entrambi i sessi oppure il potersi innamorare di entrambi i sessi, sono cose che a volte vanno slegate.  :sisi:

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Poi è ovvio che uno si innamora sia del corpo che della mente, ma secondo me l'innamoramento deve comprendere entrambe le cose. Poi in realtà la bisessualità ancora non ho ancora capito veramente se implica l'essere attratto fisicamente da entrambi i sessi oppure il potersi innamorare di entrambi i sessi, sono cose che a volte vanno slegate.  :sisi:

 

Ma appunto, se sono veramente bisessuale sarò attratto indistintamente da maschio e femmina sia a livello mentale, sia a livello fisico.

Un gay può benissimo innamorarsi a livello mentale di una donna, ma poi non arriverà ad instaurarci una relazione, per il semplice fatto che non ne è attratto sessualmente e che quindi il rapporto non sarebbe completo, o comunque sarebbe limitato sotto l'aspetto fisico.

Un bisessuale invece essendo attratto sessualmente da entrambi i generi, nel caso trovasse l'amore nel carattere, nella forza o nella personalità di una persona, ci penserebbe una eventuale relazione assieme, indipendentemente da cosa questa persona ha in mezzo alle gambe.

E' per questo che la personalità spesso viene messa in primo piano rispetto al fisico. Perchè sinceramente ad un bisessuale sta bene sia un maschio che una femmina, quindi la vera "condicio sine qua non" formare una coppia con una persona è l'essere attratti mentalmente dalla stessa. Poi ovviamente c'è l'attrazione fisica anche, ma questa c'è a prescindere dal genere.

 

Poi come ben dicevi (e come ben diceva sweet), ogni genere ha le sue caratteristiche (caratteriali s'intende) e quindi non si può dire che ad un bisessuale sia totalmente indifferente al genere della persona. Ma solo per questo motivo, non per altro. Ma alla fine siccome sempre di personalità si parla, torno a ribatire ciò che ho scritto sopra.

 

Ps: Bisessuale non è chi fa sesso con entrambi i generi. Bisessuale vero è chi può instaurare una relazione fissa indipendentemente con uomo o donna e che si può immaginare in un futuro prossimo in coppia fissa sia con un lui che con una lei.  Lo dico per poter escludere sia quelli che son alla disperata ricerca di un buco, sia i repressi. Penso che se molti avessero la forza di accettarsi per quello che sono anche i bisessuali sarebbero un po' più compresi e meno stereotipizzati.

 

ciao

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