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Essere bisessuali è più difficile che essere omosessuali ?


Oscuro

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Questo "scorrazzare" per il mondo omo dei bisessuali, come se fossero i ROM (con il rispetto dei ROM ma come esempio) della sessualità, non è granchè bello da dire................

Se un bisessuale in un dato momento della sua vita vuole stare con dei ragazzi dello stesso sesso, vorrà frequentare i locali gay, e la comunità gay in generale.

Se vorrà stare con partner dell'altro sesso, frequenterà locali etero per rimorchiare.

 

Quindi, che tu possa affermare che a seconda delle voglie che hai, sei libero di andare ora di qui ed ora di qua è (giustamente, sia chiaro) legittimo e doveroso.

Se io invece lo chiamo "scorrazzare" perché ritengo che cambiare rotta a seconda della necessità sessuale del momento non si sposa proprio con la visione "romantica" dello stare con qualcuno, sono bifobica. Andiamo bene :asd:

 

Del resto, se affermi che per quieto vivere ad una donna non diresti mai che sei bisessuale per stare in armonia con l'universo etero, va bene.

Mentre un gay deve accettare che il partner sia bisessuale, altrimenti è bifobico.

 

Mi sembrano due pesi e due misure sinceramente e a livello etico un comportamento del genere, mi dispiace, ma non lo condivido.

 

Così come non condivido le giustificazioni moralmente elevate per cui "non svelare il proprio orientamento sessuale fa parte parte dei segreti della coppia", significa non aver sufficiente sicurezza nel voler fare c.o.

E per carità, non c'è niente di male, non è che io son una di quelle che ha fatto c.o. in tempi relativamente brevi e ammetto che le paure son sacrosante, ma non sono delle giustificazioni inattaccabili.

Però è anche vero che gli omosessuali il proprio spazio se lo son guadagnato mettendoci la faccia e stando in prima fila, quindi ammetterai che è un po' "antipatico" come modo di porsi quello che hai enunciato?

E, sinceramente, come fai tu (potenzialmente parlando) moralmente a stare con una persona che potrebbe essere una probabile bifobica?

Non credi che sia desiderio quanto meno umano stare con una persona che ti accetti per chi sei veramente?

Almeno nelle relazioni, per la miseria, posso capire il non uscir fuori allo scoperto per questioni lavorative o in contesti momentanei sociali in cui la cosa potrebbe crear altri tipi di disagio.

Ma qua parliamo di una persona con cui dovresti potenzialmente passare buona parte della tua vita.

 

Inoltre (e qui il discorso ritorna soggettivo), io mi aspetto da una ipotetica bisessuale una parità di trattamento, non che il fatto che io sia donna sia una sorta di discriminante.

Perché se così stanno le cose, allora è mio sacrosanto diritto, come è il tuo di avere tale comportamento, di rifiutare di stare con una persona del genere.

E non è questione di bifobia, è questione di gusti personali.

Perché se fosse bifobia questa, allora sarebbe anche omofobia la disparità di trattamento che un potenziale bisessuale ha a seconda della relazione in cui finisce.

 

 

 


io non so dove vivi ma questa cosa non mi sembra molto realistica.

Il mondo è vasto e vario, non metto in dubbio che tu abbia conosciuto realtà differenti.

Di bsx che prendono "le distanze" io ne ho visti.

 

Poi, e ribadisco, non si può urlare alla bifobia ogni 3x2 solo perché non condivido le visioni di vita.

Se determinati comportamenti non si sposano con la mia visione di vita, non vedo perché poi ci debba finire "in mezzo" in prima persona.

E questa si chiama "selezione all'ingresso" e la applico su altre 10.000 questioni varie.

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Ritengo stia al singolo, quando inizia a vedere qualcun@, informarl@ del proprio orientamento sessuale. E qui l'omofobia c'entra fino ad un certo punto, si tratta di correttezza. Se poi discutiamo della possibilità che le "cattive reazioni" della partner nell'esempio menzionato si debbano ad una "cattiva educazione", permeata di quell'omofobia sociale di cui tu dici, è un altro paio di maniche...credo che l'estirpazione di ogni istanza omo/bi/lesbofobia sia un obiettivo utopico. E fintantoché abbiamo la coda di paglia rischiamo di addurre all'omo/bi fobia tutti i nostri guai...

 

Secondo me sbagli

 

Cioè è chiaro che nessuno difende coloro che sono scorretti o dicono le bugie

 

Ma si ritorna alle solite: o i gay i bisex e le lesbiche sono per loro natura intrinseca dei vigliacchi

e dei potenziali bugiardi

 

Oppure necessariamente nella media dobbiamo supporre sia l'omofobia la causa di certi comportamenti

 

Ritenere l'obiettivo di estirpare l'omofobia e l'omofobia rivolta contro i bisex utopico e

al contempo che siano i bisex ad avere una coda di paglia, questo è latamente masochistico

 

E litigare tra gay e bisex lo trovo doppiamente masochistico, sia nella componente gay che lamenta

la maggior scorrettezza  dei bisex, sia nella componente bisex che nega di subire la stessa omofobia

da parte delle donne etero

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Perché paragoni il coming out di un bisex alla moglie come il rivelare di essere andato a prostitute di un etero? Cioè per te se un bisex rivela di essere "non solo etero" è come se rivelasse di esser andato a puttane?

 

 

 

Sono le identiche argomentazioni che utilizza un gay velato per non fare coming out. Quindi attraverso questo discorso avvalori l'idea che un bisessuale non potrà far altro che preferire sempre e comunque il suo lato etero, perché socialmente "non crea un problema alla donna". Insomma il bisessuale dovrebbe piegarsi a fingere di non essere bisessuale per accontentare la moglie omofoba.

 

Bene, a sto punto allora diciamo anche alle lesbiche e ai gay di non fare coming out perché altrimenti creano un problema agli omofobi e buonanotte.

 

No sampei, io ti ho fatto un esempio chiaro e tu lo vuoi interpretare come piace a te.

Una persona non ha esigenza di raccontare parti del proprio passato alla propria partner se queste parti possono andare a creare un disagio psicologico alla compagna.

Non so come fartelo capire: ma se io sto con una persona che amo, tenderò a non farla soffrire. Non so tu.

 

Tu vuoi interpretare sempre le cose basandoti sull'ostilità, sul fatto che un gay è un velato. Per te c'è solo questo in mente e non fai nessun sforzo per comprendere le cose in maniera bisessuale.

Che ti devo dire? Pensala come vuoi. Questa dopotutto è la manifestazione più chiara della bifobia.

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Quindi, che tu possa affermare che a seconda delle voglie che hai, sei libero di andare ora di qui ed ora di qua è (giustamente, sia chiaro) legittimo e doveroso.

Se io invece lo chiamo "scorrazzare" perché ritengo che cambiare rotta a seconda della necessità sessuale del momento non si sposa proprio con la visione "romantica" dello stare con qualcuno, sono bifobica. Andiamo bene :asd:

....

 Cara nowhere, ho detto che è lecito andare per uomini e donne QUANDO si è in una relazione con qualcuno?

Io da single, potrò o no scegliermi un partner per una serata? 

E se sono bisessuale posso scegliermelo o no sia tra donne che tra uomini o no?

E qual'è la diffenza tra un gay che ogni sera si sceglie uno o una partner differente? Come collima questo in un aspetto più romantico?

 

Riguardo a tutto il resto, ho scritto sopra in altri interventi.

 

Qua però il punto è semplice: a un bisessuale si riconosce sempre il difetto di tradire la controparte etero o gay. E a partire da questo ogni atteggiamento è sbagliato.

Se dice al partner etero che è bisessuale, allora mette le mani avanti perchè vuole fare i suoi porci comodi

Se non dice al partner etero che è bisessuale, allora è un vigliacco.

Se dice al partner gay che è bisessuale, allora se la tira, non vuole mollare la presa con la metà etero e sputa sui gay

se non dice al partner gay che è un bisessuale è un vigliacco.

 

Se ha prima relazioni etero e poi gay, è un gay che si è rivelato

se ha prima relazioni gay e poi etero, è un gay velato

se ha solo relazioni etero, è un gay represso

se ha solo relazioni gay, è un gay che se la tira.

 

Non c'è scampo.

Edited by korio
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Comunque, io periodicamente ci provo a farvi superare la bifobia, a parlare in questo forum, a cercare di smuovere delle acque.

 

A me piacerebbe che ci fossero gay che quando partecipano a una discussione, lo fanno con lo scopo di apprendere qualcosa di nuovo

non di andare a difendere il perimetro del ghetto gay dall'attacco dei sudici bisessuali che scopano con le donne. (e viceversa)

Rendetevi conto, gay bifobici, che c'è all'interno del vostro atteggiamento un chiaro aspetto di discriminazione

che non aiuta poi, come dice Hinzelmann, nessuno. 

Vorrei avere l'idea di un atteggiamento "ricongiungente" verso una realtà che presumete di conoscere per sentito dire e per luoghi comuni

ma che non conoscete affatto. Dovrebbe interessarvi, ricongiungervi al mondo globale lgBt, e non continuare a fare perimetri difensivi

perchè poi non lamentatevi se altri, ad esempio gli etero, o i transessuali, vedono la comunità gay come peggiore degli etero.

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Una persona non ha esigenza di raccontare parti del proprio passato alla propria partner se queste parti possono andare a creare un disagio psicologico alla compagna.
Non so come fartelo capire: ma se io sto con una persona che amo, tenderò a non farla soffrire. Non so tu.

Ma Korio se dici alla tua eventuale compagna che sei bisessuale non parli del tuo passato, parli di come sei tu intrinsecamente, e di come sarai sempre! Come puoi relegare la tua bisessualità a un momento piuttosto che ad un altro della tua vita? E' parte di te, è il tuo modo di pensare, di relazionarti con gli altri, e pensare di doverlo sacrificare fingendo di essere etero per compiacere una persona che non ti accetterebbe come bisessuale, è crudele nei tuoi stessi confronti.

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Ma Korio se dici alla tua eventuale compagna che sei bisessuale non parli del tuo passato, parli di come sei tu intrinsecamente, e di come sarai sempre! Come puoi relegare la tua bisessualità a un momento piuttosto che ad un altro della tua vita? E' parte di te, è il tuo modo di pensare, di relazionarti con gli altri, e pensare di doverlo sacrificare fingendo di essere etero per compiacere una persona che non ti accetterebbe come bisessuale, è crudele nei tuoi stessi confronti.

 

Sampei, questo dipenderà da persona a persona no? Sono scelte personali sulle quali pesano tanti aspetti.

Io personalmente, Sampei, da quando ho effettivamente "attivato" la mia parte gay, sia con gli amici che con i partner ho specificato chiaramente di essere bisessuale.

L'ho messo proprio in chiaro appunto perchè, per come IO vivo la mia vita, ritengo che sia giusto così.

Però in generale non si può considerare obbligatoria una cosa come rivelare al partner di essere bisessuali, se si pensa, come generalmente accade, che questo può provocare delle sofferenze o delle incomprensioni.

Chiariamoci bene: un bisessuale, nel mondo etero, non è "malvisto", soprattutto nel momento in cui "rientra nei canoni etero" di fare famiglia. Non c'è conseguenza sociale a dire "mio marito è bisessuale", ovviamente esclusi pettegolezzi e maldicenze ma quelle non contano, o dire "io sono bisessuale e mia moglie lo sa, viviamo benissimo insieme". Quindi il problema non si pone affatto, dal punto di vista del bisessuale per se. Si pone in relazione della partner.

 

Edit: quando dico "non c'è conseguenza sociale", devo ovviamente intendere in senso lato. Esiste una etichetta che prevede di tenere a casa propria, ovviamente, le questioni sessuali in generale. Normalmente le coppie, etero o gay che siano, non è che parlano con chiunque della loro intimità. Però, diciamo, nelle confidenze con gli amici più stretti, in quei luoghi e con quelle persone con cui non sarebbe disdicevole parlare di "bondage di coppia", non sarebbe neanche disdicevole parlare di "bisessualità" 

Edited by korio
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Una nota importante: io ripeto una cosa che si è già detta spesso, ma forse serve ripeterla.

Non è che un bisessuale DEVE PER FORZA far sesso sia con uomini che con donne periodicamente nella vita.

Non si tratta di una malattia che TI SPINGE PER FORZA a dover andare a letto con entrambi i sessi.

 

Se un bisessuale trova un partner con cui sta bene per la vita, ci sta e basta e sono tutti felici, indipendentemente dal sesso del partner.

Se un bisessuale non si trova più bene con il partner, temporaneamente o definitivamente, è una situazione identica a un gay o un etero che non si trova più bene con un partner.

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ho detto che è lecito andare per uomini e donne QUANDO si è in una relazione con qualcuno?

Io il discorso del bisessuale fidanzato non l'ho minimamente preso :look: mi riferivo sempre a persone "libere"

Nessun discorso "i bisessuali sono tutti traditori" nelle mie parole, se hai capito diversamente mi sarò espressa male.

 

 

 


Io da single, potrò o no scegliermi un partner per una serata?
E se sono bisessuale posso scegliermelo o no sia tra donne che tra uomini o no?
E qual'è la diffenza tra un gay che ogni sera si sceglie uno o una partner differente? Come collima questo in un aspetto più romantico?

Se vai in cerca di sesso occasionale, chi ti dice niente.

E' un pelo diverso a mio dire quando si è in cerca di un partner a seconda della voglia fisica del momento.

Questa la trovo una cosa che non capisco. Poi ripeto, liberi di fare come si vuole, ma smettetela di urlare alla bifobia se a me una cosa del genere non attira, perché non è che vi impedisco in alcun modo di essere voi stessi, semplicemente se non mi ci trovo affine, non vedo perché devo farmi piacere la cosa per forza.

Che non significa che voglio compiere atti repressivi nei vostri confronti ma a me, singola persona, per questione di gusti la cosa non attira.

Così come non attirano altre mille cose in una persona.

 

E' come se dessi dell'omofoba ad una etero perché non ci sta con me, santa miseria :asd:

 

 

 


Qua però il punto è semplice...........

Prima chiedi di non generalizzare perché sennò passiamo per bifobici, poi descrivi una sorta di condizione universale che pare valere per ogni bisessuale sulla terra.

 

 

 


Rendetevi conto, gay bifobici, che c'è all'interno del vostro atteggiamento un chiaro aspetto di discriminazione

Vedo la medesima discriminazione ma sotto altri termini, come già illustrato, ovvero che dobbiamo accettare per forza di cose qualsiasi tipo di atteggiamento perché sennò si passa per bifobici.

 

Quello che dico è che se rivendicate la vostra totale libertà di pensiero ed azione, che siate pure consapevoli che ci potrebbe essere qualcuno che può rispettare questo modus vivendi senza però decidere di prenderne parte.

E che non è quindi un attacco all'orientamento sessuale, ma semplicemente un differente modo di vivere la propria natura.

 

Un discorso è rispettare, un discorso è dover prendere parte attiva ad una mentalità del genere.

 

Cercare persone con una mentalità più affine alla propria invece che urlare alla bifobia ogni 3x2, è sicuramente un atteggiamento più costruttivo.

Io non sto col fucile puntato contro i bisessuali eh, ma rivendico il mio diritto a voler stare con una persona più affine a me.

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Però in generale non si può considerare obbligatoria una cosa come rivelare al partner di essere bisessuali, se si pensa, come generalmente accade, che questo può provocare delle sofferenze o delle incomprensioni.

 

Chiariamoci bene: un bisessuale, nel mondo etero, non è "malvisto", soprattutto nel momento in cui "rientra nei canoni etero" di fare famiglia. Non c'è conseguenza sociale a dire "mio marito è bisessuale", ovviamente esclusi pettegolezzi e maldicenze ma quelle non contano, o dire "io sono bisessuale e mia moglie lo sa, viviamo benissimo insieme". Quindi il problema non si pone affatto, dal punto di vista del bisessuale per se. Si pone in relazione della partner.

Il bisessuale non è malvisto finché la sua bisessualità resta nel teorico. Se, il povero bisessuale dovesse malauguratamente invaghirsi di una persona del suo stesso sesso, allora dubito fortemente che il mondo etero continuerebbe ad accoglierlo a braccia aperte.

 

La benevolenza con cui il bisessuale è visto dagli etero NON è accettazione, ma coartazione della libertà di scelta del bisessuale di stare con chi vuole.

 

I bisessuali a mio parere devono sempre e comunque fare coming out, a maggior ragione nei confronti delle loro compagne, se desiderano vivere in coppia con una persona che li accetta veramente e se desiderano vivere una vita completa senza squilibri coercitivi imposti dal "ok sei bisessuale ma fa' il bravo neh".

 

Non capisco perché il gay debba essere messo al corrente della bisessualitò del partner, esigendo che non rompa le palle sull'orientamento del bisex, mentre invece la donna etero omofoba-bifoba debba essere considerata una specie protetta da trattare coi guanti di velluto.

 

Sempre secondo il mio umilissimo parere di profano monosessuale, il bisessuale ha una sua precisa identità e deve ribadirla nei confronti di tutti, non solo nei confronti di chi fa comodo.

Edited by Sampei
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@Nowhere

 

Se una tua amica ti dice "non ho niente contro i gay ma l'idea di una donna che lecchi un'altra donna mi fa vomitare"

la consideri un gusto personale oppure una forma di omofobia?

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Seriamente vai a paragonare il fatto che possa avere dei gusti personali ad una frase sul vomito?

 

Direi che la frase più consona la dovevi porre così eh: "non ho niente contro i gay ma l'idea di andare a letto \ avere una storia con una donna non mi attira"

 

Vale sempre per buona la mia frase precedente: ogni donna etero che non mi si concede, è un'omofoba :asd:

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Il bisessuale non è malvisto finché la sua bisessualità resta nel teorico. Se, il povero bisessuale dovesse malauguratamente invaghirsi di una persona del suo stesso sesso, allora dubito fortemente che il mondo etero continuerebbe ad accoglierlo a braccia aperte.

 

La benevolenza con cui il bisessuale è visto dagli etero NON è accettazione, ma coartazione della libertà di scelta del bisessuale di stare con chi vuole.

 

I bisessuali a mio parere devono sempre e comunque fare coming out, a maggior ragione nei confronti delle loro compagne, se desiderano vivere in coppia con una persona che li accetta veramente e se desiderano vivere una vita completa senza squilibri coercitivi imposti dal "ok sei bisessuale ma fa' il bravo neh".

 

Non capisco perché il gay debba essere messo al corrente della bisessualitò del partner, esigendo che non rompa le palle sull'orientamento del bisex, mentre invece la donna etero omofoba-bifoba debba essere considerata una specie protetta da trattare coi guanti di velluto.

 

Sempre secondo il mio umilissimo parere di profano monosessuale, il bisessuale ha una sua precisa identità e deve ribadirla nei confronti di tutti, non solo nei confronti di chi fa comodo.

 

Si, ma Sampei, quella degli etero è omofobia, non bifobia. Non vanno a dire "quel bisessuale di merda" ma "quel gay di merda".

Questo ovviamente è un aggravante dell'omofobia, chiaro, non vuole essere un modo per dire che noi bisessuali ce la scampiamo, invece è un modo per dire che un bisessuale che indulge nell'omosessualità, in certi ambiti è visto come "anche gay" e subisce le stesse discriminazioni dei gay, mentre se indulge nell'eterosessualità, è visto come un bisessuale, e in generale è più fonte di curiosità. E si, non è accettazione, ma "sopportazione". Nessuno nega che la bifobia esista anche tra gli etero, ma ha caratteristiche differenti. Dopotutto che Giulio Cesare fosse Bisessuale è una cosa storica e generalmente non cambia l'opinione sul personaggio. Ma che Leonardo da Vinci fosse gay (inteso come un aspetto caratterizzante e non negativo), beh, è una cosa che mi costò un 3 pieno alle superiori su una ricerca.

Quella dei gay è invece bifobia, come ho spiegato sopra.

Edited by korio
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Seriamente vai a paragonare il fatto che possa avere dei gusti personali ad una frase sul vomito?

 

Direi che la frase più consona la dovevi porre così eh: "non ho niente contro i gay ma l'idea di andare a letto \ avere una storia con una donna non mi attira"

 

Vale sempre per buona la mia frase precedente: ogni donna etero che non mi si concede, è un'omofoba :asd:

 

Si ma se la tua amica ti attacca e dice che "voi lelle siete traditrici" e continua ad aggiungere elementi negativi alla cosa, cominci a sospettare che forse c'è dell'omofobia nella questione.

Nowhere, sei venuta tu a parlare di razzolamenti e di altri atteggiamenti dei bisessuali in maniera denigratoria.

 

Io non ti dico che ti devono piacere gli uomini perchè ai bisessuali piacciono entrambi i sessi. 

 

Però mentre a una donna, di andare con un'altra donna, può sembrare strano, perchè è sessualmente un orientamento differente,

 

per te gay femmina, se vedi una ragazza bisessuale femmina, è sempre una femmina, ti può piacere o meno, ma certo non hai elementi per dire sessualmente parlando "io con una bisessuale mi fa strano andarci a letto" se ti piacesse come persone ma ti infastidisse la sua bisessualità non è per una ragione "fisica", ma è per una ragione "bifobica".

Edited by korio
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Peccato che io non abbia scritto da nessuna parte che i bisessuali sono tutti traditori, ma a quanto ho capito parti prevenuto dal fatto che mi porto dietro tutti gli stereotipi anti-bisessuali se non ti do ragione.

E se al terzo messaggio che ti scrivo ancora non l'hai capito, ci rinuncio :asd:

 

 

 


ma ti infastidisce la sua bisessualità non è per una ragione "fisica", ma è per una ragione "bifobica".

"Infastidire" è un parolone enorme, come ho detto non sto col fucile puntato pronta a sparare a vista sui bisessuali

Quello al massimo che mi infastidisce è l'arroganza di chi pretende che io debba plasmare i miei gusti in fatto di partner perché appunto, "me li devo far piacer per forza perché altrimenti sono bifobica".

Io non ci trovo differenza alcuna dal dare ad una etero dell'omofoba perché non vuole provare ad andare a letto con le donne.

Perché per me differenti visioni di vita e di approccio per un'eventuale partner sono fondamentali assieme al fatto basilare che, ovviamente, debba essere una donna.

E non credere che non abbia i miei sacrosanti gusti anche in fatto di lesbiche, ma scommetto che se aprissi un topic dicendo "non mi piacciono quelle che si comportano così e colà" non mi ritroverei mezza comunità a darmi addosso perché sono lesbofobica.

 

Qua confondete il discorso della selezione di un potenziale partner in base ai propri gusti con odio cieco verso una categoria.

 

E buttate il sempreverde "sei una bifobica" per risolvere la questione.

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@nowhere

qui si sta parlando di bifobia, e si fanno gli esempi di bifobia

 

Tu dici che ti infastidisce un po', non troppo, la natura bisessuale 

dici che un partner lo selezioni anche in base ad aspetti relativi alle visioni di vita

e una visione di vita bisessuale ti farebbe scartare un partner

 

Tu mi dici che non sei bifobica, quindi. Come definiresti allora la bifobia, che non è solo odio cieco?

 

L'omofobia, per esempio, non è solo l'odio cieco. Oppure sostieni che per i gay bisogna combattere ogni forma di omofobia

 

mentre noi bisessuali dobbiamo accettare anche forme lievi di bifobia?

Edited by korio
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La bifobia parte dagli stessi presupposti dell'omofobia.

Negare l'esistenza della bisessualità è bifobia, al pari del negare l'omosessualità

Dire che i bisessuali son tutti traditori interessati solo al sesso è bifobia, al pari del fare tale accusa verso gli omosessuali

Negare diritti e libertà di essere sé stessi come bisessuali è bifobia, al pari del negarli agli omosessuali.

Non socializzare e tendere ad isolare i bisessuali è bifobia, al pari del farlo con gli omosessuali.

 

Tutte le azioni che vanno a ledere la libertà e l'affettività del prossimo in maniera deliberata è bi/omofobia.

 

Secondo la tua logica, invece, se io non sposo a livello affettivo il modus vivendi dei bisessuali, sono bifobica.

Allora aggiungo che sono anche lesbofobica perché non finirei mai con una lesbica che ha una mentalità e comportamenti estremamente maschili o che ancora non è dichiarata o non è sulla via del dichiararsi.

E sono eterofobica perché non vorrei mai stare con un uomo

 

Eppure non ho problemi a socializzare con nessuna delle suddette categorie.

Forse, perché, essendo appunto un discorso di gusti relativi a chi si vorrebbe avere al proprio fianco, non c'entra nulla col discorso di accettazione.

Perchè, e ribadisco e continuerò a ribadirlo fino alla fine dei miei giorni, è mio sacrosanto diritto scegliere il mio partner in base ai miei gusti personali.

E tale libertà di scelta non può essere paragonata all'essere bi/omofobici, è una cosa che non sta né in cielo né in terra.

 

E concludo ri-quotando una mia frase

 

 

 


Cercare persone con una mentalità più affine alla propria invece che urlare alla bifobia ogni 3x2, è sicuramente un atteggiamento più costruttivo.
Io non sto col fucile puntato contro i bisessuali eh, ma rivendico il mio diritto a voler stare con una persona più affine a me.
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No dunque il discorso di nowhere non torna

 

Io posso dire che non mi piace korio, o silverserfer

ma non è la stessa cosa dire che non mi piacciono

korio e silverserfer ( per le persone che sono ) per

la mera idea che siano bisex

 

Cioè mi pare ovvio

 

Se korio ha un certo aspetto ed un certo carattere in cosa la bisessualità dovrebbe cambiare la mia valutazione

estetica o il mio apprezzamento su di lui come persona?

 

E' l'idea in sé, che sia bisex e non gay, che condiziona il mio giudizio ( e se non lo conosco neanche bene...è un

pregiudizio ) 

 

Cioè non si può pretendere che un giudizio o un pregiudizio diventi un gusto...altrimenti dovrebbe valere per tutti ( anche contra nos )

 

Né vale lo stesso discorso sullo "stile di vita" che è un tipico armamentario omofobico, perché a meno che korio non mi dica

prima come lui la sua bisessualità se la vive sono io che me la immagino in un certo modo

 

Poi certo vale a favore dei bisex ciò che vale a favore degli effeminati etc

 

Se lui mi dicesse che vive in un certo modo - perchè me lo dice lui - io sono libero di dire "non mi piace come te la vivi"

e stop, ho solo l'obbligo di non disprezzarlo o ritenerlo inferiore a me ( se veramente è una differenza di gusti )

 

Ma me lo deve dire lui, non devo immaginarlo io in base al fatto che è bisex

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Io ho risposto su determinati atteggiamenti che ho anche riportato nei quote precedenti e che non condivido, quindi è come se fossi messa al corrente a priori (in questo caso specifico) di stili di vita che, come ho già detto, rispetto ma non significa che ne devo entrare a far parte.

Ma a quanto pare, l'unico modo per non essere tacciata di essere bifobica è accettare e sottostare anche a discorsi come "ad un etero non fare c.o. perché sennò lo turbi poverino, ad un omosessuale sì perché lui deve accettare!!!111unouno" arrivando pure a cercare giustificazioni etiche sull'argomento.

Avrei accettato un "no, preferisco campar tranquillo e nascosto" rispetto ad un'apologia sul perché sia giusto che un bisessuale non faccia coming out.

Eh no, mi dispiace, 'sta cosa è fuori dalla grazia degli dei per il mio punto di vista.

 

Mai detto di sentirmi superiore, mai detto che loro siano sbagliati e io nel giusto, visto che (fortunatamente) il mondo è vario e non tutti la pensano come me, così come non tutti la pensano come le persone che hanno scritto qui.

Io mi sono inalberata per la facilità con cui qua si sparino termini come "bifobia" aggratis, volendo spacciare questa per una tranquilla discussione di confronto fra bisex e omosex.

E s'è visto, guarda :asd: è praticamente diventata una discussione sull'omosessuale di turno che deve dimostrare ai bsx di non essere bifobico, più che un reale incontro di punti di vista.

 

E dato che tal cosa non è che fosse prevedibile ma praticamente certa, mi incasso il mio bel "bifobica" senza aggiungere altro, almeno riduciamo all'osso il discorso e rendiamo felici i partecipanti alla discussione.

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In altre parole, @nowhere, se rileggi ciò che ti ha scritto Hinzelmann e ciò che ho scritto io,

tu puoi anche dare differenti valori e pesi alle tue parole.

 

Hai il sacrosanto diritto di scegliere i partner che vuoi.

 

però, data una persona che per te andrebbe benissimo come partner, per tutte le caratteristiche

ma è di orientamento bisessuale, orientamento che non cambia assolutamente nulla delle caratteristiche del vissuto con questa persona

tu questa persona non la consideri come partner sulla base del singolo aspetto della bisessualità, 

beh, stai facendo una discriminazione sulla base dell'identità sessuale del partner

Hai il sacrosanto diritto di fare discriminazioni, però non ti lamentare se le chiamo con il loro nome.

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Io ho risposto su determinati atteggiamenti che ho anche riportato nei quote precedenti e che non condivido, quindi è come se fossi messa al corrente a priori (in questo caso specifico) di stili di vita che, come ho già detto, rispetto ma non significa che ne devo entrare a far parte.

Ma a quanto pare, l'unico modo per non essere tacciata di essere bifobica è accettare e sottostare anche a discorsi come "ad un etero non fare c.o. perché sennò lo turbi poverino, ad un omosessuale sì perché lui deve accettare!!!111unouno" arrivando pure a cercare giustificazioni etiche sull'argomento.

 

Questo discorso dove sta scritto? Chi ti ha detto che un omosessuale deve accettare il c.o. del bisessuale?

Non è che hai capito un po' male?

 

Si è invece detto che da un punto di vista della coppia, un gay uomo soffre generalmente meno la competizione con un rivale etero donna sulla base della mera prestazione sessuale, in quanto è in vantaggio strumentalmente di un pene e che, simmetricamente, la donna etero soffre generalmente la competizione con un rivale omo maschio in quanto in svantaggio strumentalmente di un pene.

Io bisessuale uomo mi sento più tranquillo a rivelare al mio compagno gay la mia bisessualità perchè penso non ne soffra anzi penso che la coppia ne abbia beneficio.

Invece io bisessuale uomo mi sento molto poco tranquillo a rivelare alla mia compagna etero la mia bisessualità perchè penso che lei ne soffra e che la coppia non ne abbia beneficio.

 

Credo che una gay donna si senta in una situazione di svantaggio rispetto a un rivale etero uomo in quanto lui è in vantaggio di un pene. Se io fossi una donna bisessuale e fossi innamorata follemente della mia compagna gay e la ritenessi una tipa gelosa, non gli direi che io sono bisessuale, perchè altrimenti ci soffrirebbe, mentre se io sono una donna bisessuale e mio marito è etero, non avrei problemi a confessargli la mia bisessualità. Ho in questo caso un diretto esempio di una mia coppia carissima di amici in cui lei è bisessuale e lui eterissimo, lui ha saputo subito che lei era bisessuale e la sua reazione è stata "wow threesome!"

Edited by korio
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Boh questi singoli esempi buttati lì così lasciano il tempo che trovano, voglio dire allora io dovrei citare una bisessuale che dopo aver intortato una mia amica e averla tenuta in tira e molla per ben due anni senza dirle di essere bisessuale e spacciandosi per lesbica, adesso s'è stancata di fare l'alternativa, s'è trovata un ragazzo giocattolo, del tutto ignaro del casino, pronto da esibire in famiglia e sono tutti felici e contenti.

 

Comunque non riesco a capire come tu possa credere che un gay debba essere innegabilmente tranquillo se il suo compagno è bisex (al di fuori delle ipotesi di mero sesso e poi ognun per sé). Io lo dico onestamente, se mi trovassi in una relazione con un bisex di cui mi sono innamorato sarei anche io a disagio, non si tratterebbe ovviamente delle stesse paure di una donna etero, ma della constatazione che non sarò in grado di offrire una adorabile e placida vita conformata et socialmente canonizzata e che questa cosa sarà costantemente tenuta in considerazione nella valutazione complessiva della mia persona da parte sua.

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Ricapitoliamo: non esiste un sesso "bisex", ma ci sono solo uomini e donne, quindi in senso stretto il CO dei bisex non ha una reale utilità pratica. Si ci dichiara bisex per una mera questione di sincerità, ma non ha senso continuare a parlare della bisessualità come se fosse un orientamento pienamente a sé stante. Essere bisessuali vuol dire solo aver entrambi gli orientamenti e maggiori possibilità di scelta (con i pro e i contro che ciò comporta), ecco perché trovo esagerato star lì a parlare di rivendicazioni o impostarle con la stessa importanza che invece hanno in chiave gay. E' come se a un tizio che piace la musica e la pittura debba supportare queste sue due passioni in modo combinato e creare un movimento di quelli a cui piacciono pittura+musica. Con supportarle pienamente in modo indipendente basta e avanza, e 'grossomodo' la bisessualità si basa su una mera somma di gusti e possibilità. Non mi pare un gran mistero o qualcosa di così complicato da capire. Nessuno dubiterebbe sul fatto che a caio possano piacere sia la musica che la pittura, ma vorrei capire cosa ci sia di così difficile nel comprendere che lo stesso meccanismo può appliccarsi a sempronio a cui piacciono sia gli uomini che le donne.

 

E per gli etero che lo tengono nascosto alla moglie (o una persona davvero amata), sono scelte personali e complicate dalla realtà sociale. Capisco che vi roda, ma il dichiararsi bisex non apporta nessun vantaggio pratico o materiale quindi a che pro uno che è felice nella sua relazione etero dovrebbe complicare inutilmente le cose? Per essere sinceri e in pace con sé stessi? Senza dubbio se uno può permettersi di essere sempre sincero e genuino è un bel plus per la sua vita (la mia coscienza ad esempio ringrazia di essere ben pulita. almeno per ora), ma se non può/non vuole esserlo non è che la sincerità in certe situazioni valga più di tanto la pena. Uno dovrebbe rischiare un matrimonio per una verità che in quel contesto è 'accessoria'?Ma c'è davvero bisogno del disegnino???O-o'''

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Sampei, 

non dico che è tranquillo, ma che oggettivamente la situazione è più facile per un gay maschio che per una etero femmina.

Sta cosa ce stai proprio a inzufolare da molto, come se fosse la chiave della discussione, e oramai sembra di si si parla solo di questo.

 

Stiamo parlando di scenari. Poi tu ti senti a disagio, Almadel ci ride sopra, Nowhere già fa le valigie, Silversurfer lo ha detto alla compagna che lo considera per questo un amore effimero, io lo dico ad un mio ex compagno e lui mi risponde sticazzi, lo dico ad un altro mio ex compagno e mi dice "non lo voglio sentire, non me lo hai detto, discorso chiuso non riprendiamo mai più il discorso".

 

Ogni caso è a se. Rimane il fatto che il maschio ha un buco e un zippo e la donna ha due buchi e due tette.

Se sei un bisessuale a cui la stimolazione prostatica è fondamentale, hai bisogno di un uomo o di una donna abile con i toys (cosa non scontata),

se sei un bisessuale prevalentemente attivo come me, probabilmente puoi vivere senza uomini senza nessun problema.

Edited by korio
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Senza dubbio se uno può permettersi di essere sempre sincero e genuino è un bel plus per la sua vita (la mia coscienza ad esempio ringrazia di essere ben pulita. almeno per ora), ma se non può/non vuole esserlo non è che la sincerità in certe situazioni valga più di tanto la pena. Uno dovrebbe rischiare un matrimonio per una verità che in quel contesto è 'accessoria'?Ma c'è davvero bisogno del disegnino???O-o'''

 

 

Se sei un bisessuale a cui la stimolazione prostatica è fondamentale, hai bisogno di un uomo o di una donna abile con i toys (cosa non scontata),se sei un bisessuale prevalentemente attivo come me, probabilmente puoi vivere senza uomini senza nessun problema.

Scusate la mia pochezza ma sono un po' confuso, perché da un lato, inizialmente, si rivendica (giustamente!) l'identità bisessuale ripulendola dalle ingiuste accuse da parte di gay ed etero che la giudicano come un qualcosa di parziale ed irrisolto, però poi mi si dice che 1) i bisex tutto sommato non devono fare coming out 2) i bisex possono fare totalmente a meno di una delle due facce del loro orientamento. Ehm?

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State facendo una confusione enorme...

 

 


E' un pelo diverso a mio dire quando si è in cerca di un partner a seconda della voglia fisica del momento.

 

Questa è una affermazione sbagliata, stop

 

Poi nessuno può costringere nowhere a cambiare idea, ma certo se dice una stupidata

andrà pur detto

 

Quanto al fatto che un gay possa sentirsi insicuro perché non ha la possibilità di offrire

una prospettiva di vita stabile e socialmente riconosciuta, questo oramai è vero in Italia

( Non più in Spagna, Francia Inghilterra etc )

 

Ma certo non se ne può far colpa ai bisex

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Scusate la mia pochezza ma sono un po' confuso, perché da un lato, inizialmente, si rivendica (giustamente!) l'identità bisessuale ripulendola dalle ingiuste accuse da parte di gay ed etero che la giudicano come un qualcosa di parziale ed irrisolto, però poi mi si dice che 1) i bisex tutto sommato non devono fare coming out 2) i bisex possono fare totalmente a meno di una delle due facce del loro orientamento. Ehm?

 

Sei confuso perchè non hai voglia di superare i tuoi pregiudizi. ti faccio il disegnino.

 

a) BISESSUALITA' = IDENTITA' DI GENERE. Non è un sesso, non è un orientamento sessuale, è un genere sessuale differente dai gay, dagli etero dai transessuali. Infatti si dice LGBT = Lesbian Gay Bisexual Transexual. Questo già ti porta a dire "forse quello che vale per me non vale esattamente per un bisessuale in termini di identità di genere anche se concorriamo in parte per i maschietti o le femminucce".

 

b ) Orientamento di un bisessuale = "fluido" ovvero, in differenti e soggettive forme, attratto sia sessualmente che sentimentalmente sia da uomini che da donne. NON necessariamente contemporaneamente. NON necessariamente alternativamente. NON necessariamente attivamente (non nel senso del ruolo, ma nel senso di attività sessuale). Come per un gay, il fatto di essere potenzialmente attratto non è una necessità. Un gay è gay anche se non fa sesso. Un bisessuale è un bisessuale anche se nella sua vita non fa mai sesso con nessuno o fa attività sessuale esclusiva con uno dei due sessi.

 

c) Si, i bisex possono fare a meno di far sesso con uomini e/o con donne nella loro vita. Non significa "rinunciare a una faccia del proprio orientamento". E' semplicemente una caratteristica della bisessualità, l'orientamento sessuale fluido. Ci saranno bisessuali che possono rinunciare agli uomini e/o alle donne, e ci saranno bisessuali che non possono. Così come ci sono gay che sono attivi, passivi, versatili, etc. L'essere gay non significa che ti piace per forza prenderlo nel sedere. L'essere bisex non significa che ti piace per forza prenderlo nel sedere. L'essere gay non significa che ti piace per forza metterlo nel sedere di un uomo. L'essere bisex non significa che ti piace per forza metterlo nel sedere di un uomo. Essere bisex però significa che generalmente, potenzialmente, nel tuo fantastico erotico e non necessariamente nella pratica quotidiana, ti piace far sesso con una donna, nei vari modi in cui si può far sesso con una donna.

 

d) A seconda della fase della sua vita, delle esperienze, etc etc, può essere attratto da uomini e/o da donne. Per come è strutturata la moderna società, che sopporta male le individualità e spinge tutti, fin dall'infanzia, a far parte di gruppi, branchi, etc, per un bisex la comprensione della propria identità sessuale è un inferno in quanto non solo si troverà nel disagio dei gay di apprezzare quelli dello stesso sesso, ma anche nella situazione confusa di apprezzare anche quelli dell'altro sesso, finendo per non capire "che cosa si è", visto che gli etero sono ben pubblicizzati, i gay nel bene e nel male se ne parla, i bisessuali sono "quelli malati". Da che è chiaro che oggi, un bisex, fa molta fatica a capire la sua natura e a comprendere la sua natura in giovane età.

 

e) Un bisex che si è riconosciuto come tale, fa c.o. la prima volta con gli amici, la famiglia, insomma come i gay. Ma non è un gay, è un bisex, quindi le reazioni, le considerazioni, la confusione mentale, etc etc sono differenti. Dato che, per il punto d) è molto complicato riconoscersi come gay, è anche poco sviluppata l'idea di una community solo gay. Quindi il bisex normalmente si appoggerà sulle comunity di entrambi i gruppi, etero e gay, spesso a seconda del partner che hanno. 

 

f) Un bisex maschio in un contesto gay. Se il bisex si dichiara, allora la comunità gay intorno a lui, di fronte a un c.o. reagirà (come da testimonianza di inizio topic) generalmente con due eventi bifobici: il primo, negando la sua identità sessuale, ma dicendo che è "un gay tardivo" e che la sua affermazione di bisessualità è "omofobia interiorizzata", il secondo, tenendolo a distanza con sospetto ritenendolo sia un codardo, che uno che vuole tirarsela e tenere con denti stretti la propria metà eterosessuale per dimostrare la sua superiorità rispetto ai gay. D'altro canto, in una relazione gay-bisex, per la natura generalmente più libera da vincoli ipocriti che è la relazione omosessuale, il bisex si sente più spesso tranquillo a dichiararsi al partner, senza che questo lo molli. 

 

g) il bisex femmina in un contesto gay, credo avrà situazioni similari, ma non essendo femmina e non avendo esperienze dirette non so.

 

h) un bisex maschio in un contesto etero. Se il bisex si dichiara, la comunità etero lo associerà a seconda dei casi e della persona, tra i gay o tra gli spudorati sessualmente. Nel primo caso, sarà soggetto a omofobia; nel secondo caso sarà soggetto alla riprovazione e all'invidia della comunità meno libera sessualmente, accumunando la sua "bisessualità" ad altri feticismi e esoticità sessuali (scambi di coppia, bondage, etc). Se è in una relazione etero, sicuramente verrà visto meglio dalla società, ma la propria donna ha invariabilmente un problema di competizione con "il fantasma del pisello" che la donna non ha e l'eventuale astratto teorico amante gay del compagno ha. 

Edited by korio
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Io non credo però che si possa sempre pensare che il C.O. sia una cosa benedetta da fare automaticamente in ogni momento.

Perchè una cosa è il C.O. gay, che nasce dall'esigenza di uscire allo scoperto e vivere pienamente la propria vita sessuale e le proprie relazioni.

Una cosa è un C.O. di un bisex in una relazione etero, che non apporta nulla alla relazione, e rientra nei tanti segreti che una coppia ha.

 

Io posso anche essere d'accordo sull'utilità di non raccontare al partner della propria bisessualità; nel mio intervento replicavo ad Hinzelmann a proposito dei "discorsi colpevolizzanti fatti al bisex dalle donne da cui è attratto". Tieniti pure i tuoi segreti...io sono un pervertito, pensa un po' :D

 

 

Secondo me sbagli

 

Cioè è chiaro che nessuno difende coloro che sono scorretti o dicono le bugie

 

Ma si ritorna alle solite: o i gay i bisex e le lesbiche sono per loro natura intrinseca dei vigliacchi

e dei potenziali bugiardi

 

Oppure necessariamente nella media dobbiamo supporre sia l'omofobia la causa di certi comportamenti

 

Ritenere l'obiettivo di estirpare l'omofobia e l'omofobia rivolta contro i bisex utopico e

al contempo che siano i bisex ad avere una coda di paglia, questo è latamente masochistico

 

Alle volte per fare quello "più realista del re" finisco per diventare masochista, te lo concedo.

Ma non credo d'aver mai affermato che gay e bisex siano per loro natura intrinsecamente vigliacchi o bugiardi...a partire da un tuo spunto, suggerivo che non trovo poi così stravagante che una donna reagisca male ad un eventuale "coming out" da parte di un partner bisessuale...perché credo sia qualcosa che mina la fiducia del rapporto. Lo stesso korio rivendica il diritto a non parlare degli uomini che frequenta/ha frequentato con un'eventuale partner femminile; non per questo gli do del vigliacco o del bugiardo.+ù

 

Sei confuso perchè non hai voglia di superare i tuoi pregiudizi. ti faccio il disegnino.

 

a) BISESSUALITA' = IDENTITA' DI GENERE. Non è un sesso, non è un orientamento sessuale, è un genere sessuale differente dai gay, dagli etero dai transessuali. Infatti si dice LGBT = Lesbian Gay Bisexual Transexual. Questo già ti porta a dire "forse quello che vale per me non vale esattamente per un bisessuale in termini di identità di genere anche se concorriamo in parte per i maschietti o le femminucce".

 

Qui il confuso sei tu, scusami. La bisessualità è un orientamento sessuale e non un genere. I generi sono maschile o femminile; casomai sono trans e transgender a "differire" nel genere prima che nell'orientamento, sulla base delle definizioni.

 

 

 

Edited by schopy
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Bah sul fatto che la bisessualità sia una "identità di genere" ho i miei dubbi visto che l'identità di genere è rivolta al soggetto del desiderio, alla percezione del sé (sesso biologico maschio-femmina-intersessualità e questioni di gender psicosessuale) mentre la bisessualità è visibilmente un termine rivolto ad indicare non il soggetto ma l'oggetto del desiderio, esattamente al pari dei termini eterosessualità ed omosessualità.

 

Comunque il punto su cui volevo riflettere è:

 

 

 


Un gay è gay anche se non fa sesso. Un bisessuale è un bisessuale anche se nella sua vita non fa mai sesso con nessuno o fa attività sessuale esclusiva con uno dei due sessi.

Cosa che ho ribadito anche io e che è sacrosanta: e che, in definitiva, fa sì che io sia estremamente perplesso nel momento in cui si nega l'esigenza di un coming out per tutti i bisessuali e si sottolineano convenienze più o meno varie a tacere sul proprio orientamento.

 

 

 


Ma certo non se ne può far colpa ai bisex

Nessuno ha colpa di niente, ovviamente, però se si rivendica l'autonomia di un'identità di orientamento sessuale è indispensabile trovare un minimo di mezzi per poterlo fare esplicitamente. Se c'è identità bisessuale essa va difesa, e va difesa tanto contro il gay cagacazzo, quanto contro la mogliettina etero omofobico-bifobica o gli amici etero maliziosi, senza compromessi.

 

Altrimenti sono io che sono spinto a pensare che il bisessuale sia di fatto omofobo perché si prende il lusso di fingere solo davanti agli etero, per paura di essere accomunato ai gay. Il bisex per suo stesso interesse dovrebbe fare coming out e spiegare che cos'è l'orientamento bisessuale, senza eccezioni dovute al fatto che con qualcuno conviene fingere, perlomeno nell'ambito della vita privata e di relazione.

Edited by Sampei
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Insomma io non voglio sembrare polemico, è che ci tengo a capire.

Quello che voglio dire è: ogni categoria minoritaria deve lottare per qualcosa.

 

-Io, da gay, devo lottare perché si nega la mia legittimità ad esistere.

 

-Un bisessuale dovrà lottare per una cosa diversa (la libertà di scelta di partner ambosessi) ma dovrà pur sempre lottare.

 

Però nel momento in cui un bisessuale mi spara questa affermazione secca e lapidaria:

 

 


il dichiararsi bisex non apporta nessun vantaggio pratico o materiale

Che cosa resta ai bisessuali per affermarsi?

Edited by Sampei
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