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Essere bisessuali è più difficile che essere omosessuali ?


Oscuro

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@korio

Io però ho scritto anche altro oltre alla questione birra, spero che tu ci abbia fatto caso.

 

Krad, certamente

Così come ho letto tutti gli interventi di @Hinzelmann che considero interessanti ed educati.

@Schopy se leggi il primo post di questo topic, vedrai che la cosa che ho scritto io è sentita anche da altre persone, più in gamba di me. 

 

Il punto fondamentale è che, ripeto, esiste una sorta di pretesa da parte dei gay, di giudicare l'entità della bisessualità.

"io non ho nulla contro i bisessuali ma credo siano gay omofobi senza palle". Sta frase è molto simile a "io non ho nulla contro i gay ma credo che siano dei pervertiti che seguano le mode"

La prima qui è riportata spesso, la si sente in giro spesso, viene usato come commento da accettare come è

la seconda scatenerebbe l'ira di tutti i sostenitori del mondo LGBT.

Per i bisessuali sarebbe molto più semplice anche venir fuori senza atteggiamenti del genere, che, ripeto, incredibilmente provengono dal mondo gay, e molto meno dal mondo etero.

 

Riguardo al fatto che i gay che ora stanno felicemente con donne dopo una esperienza gay, è molto normale che non vengano "fuori", o che siano rari in ambito gay.

Veniamo normalmente tagliati fuori, discriminati, scacciati, ci si parla dietro, etc etc. E alla fin fine a parte casi di amicizie molto forti da mantenere, uno dice "ma chi me lo fa fare di ricevere insulti?"

Già uno lo fa anche da single, figuriamoci se hai una relazione con una ragazza a cui comunque difficilmente puoi andare a dire che sei bisex.

 

La stragrande maggioranza delle donne infatti ha paura delle relazioni con i bisessuali perchè dicono, testuali parole sentite da molte ragazze con cui ho intavolato l'argomento,

"con una rivale donna, posso competere, con un uomo, che gli da qualcosa che io non posso dare, come posso competere? quindi con un bisessuale non mi ci metto"

e questa cosa è, diciamo, una delle fonti primarie per cui un bisessuale che si mette felicemente con una donna tendenzialmente non glielo dice.

Le donne possono essere estremamente gelose e tattiche e preferiscono rompere piuttosto che mettersi in una situazione di potenziale competizione che sentono di perdere.

 

La cosa non è uguale tra i gay. Un uomo che ha avuto una relazione con varie donne, che è bisex e si mette con un gay, glielo può dire. Quel che succederà è che non sarà creduto.

Il gay penserà, dirà, commenterà con gli amici "certo, è bisessuale... certo certo" indicando che ora che ha una relazione, il bisessuale non tornerà più indietro.

Il che non è affatto vero, ma su questo è inutile commentare, è una gara persa, sicuramente arriveranno in centomila a dire "io non conosco nessun gay che poi si rifidanza con una donna, e se capita è perchè è omofobo, perchè è velato, perchè etc etc"

Edited by korio
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AndrejMolov89

Al di là che concordo con l'esistenza della bifobia all'interno del mondo omosessuale. Però bisogna distinguere un po' i piani:
 @korio

"io non ho nulla contro i bisessuali ma credo siano gay omofobi senza palle". Questa la riconosco come perla bifoba, che non ha senso d'essere alla luce della semplice esistenza di tale orientamento, ma rappresenta un pregiudizio magari giustificabile in riferimento al contesto culturale, però, rimane aberrante. 

 

"con una rivale donna, posso competere, con un uomo, che gli da qualcosa che io non posso dare, come posso competere? quindi con un bisessuale non mi ci metto"Questa, invece, non è bifoba in senso stretto. Semplicemente è un complesso d'inferiorità, di cui cado spesso vittima anche io. A mio dire c'è la presunzione automatica che nelle medesime condizioni la persona che dice ciò, farebbe la scelta più appagante socialmente. C'è l'idea sostanziale non detta che l'amore omosessuale sia inferiore a quello etero in termini di vantaggi e svantaggi. E' una sorta di omofobia interiorizzata che bisogna un attimo prendere per quel che è. Penso che sia pesante per un bisessuale o una bisessuale sentirselo dire, lo riconosco, ma è un pregiudizio verso sé stessi più che verso il/la bisex in sé stessa. Da canto mio ho sviluppato questa fisima grazie a delle persone bisex che mi dicevano che ero il pit stop per una relazione con una donna (tanto per migliorare l'autostima di un povero ragazzo anoressico e depresso :3 yaih!). Ammetto che io ho ancora questo sentimento, non è un vanto, però, ho sempre più paura che il mio uomo vada con una donna che con un uomo. Sono paure irrazionali che ho razionalizzato e portano in sé un eredità d'insicurezze profonde che si fa fatica a rimuovere. Io ho imparato a non dirle e masticarle e sconfiggerle da solo perché ho sempre a cuore il sentimento del mio interlocutore per queste faccende. 

A prescindere da questi due piccoli appunti. Ho visto positivamente la realtà bisessuale veneta svilupparsi e guadagnarsi un posto a forza nella comunità. 
http://bisessualitaliani.blogspot.it/. Il problema è che al di fuori di queste isole felici, tra il fatto che molte persone (SIA OMO, che BISEX) preferiscono mantenere lo status quo, e cioè, limitare i contatti, non esporsi, e altro, è logico che questa situazione infelice si mantenga indefinitivamente.

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Greed, ho letto con grande interesse gli accenni che hai fatto sulle comunità bisessuali, alle quali dedicherò sicuramente attenzione.

Riguardo alla frase della donna, l'ho riportata non tanto per giustificare una "bifobia" ma anche e soprattutto per far capire come, per la stabilità di una coppia,

un uomo bisessuale che si mette con una donna con cui vuole avere una lunga storia, generalmente tiene nascosta questa sua natura o la minimizza ad eventi episodici

proprio per evitare sofferenza al partner che, inevitabilmente, si trova a dover combattere con un fantasma difficile da affrontare.

 

Riguardo al mantenere lo status quo: è ad oggi per molti inevitabile, ogni giorno lo è per sempre meno persone, per cui lentamente il "contagio positivo" del dichiararsi si diffonde.

Edited by korio
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Una donna etero perché dovrebbe avere complessi di inferiorità nei confronti di un gay?

 

Se ce l'ha un gay nei confronti di una donna etero, mediamente non dovrebbe avercelo la

donna nei confronti del gay...

 

Forse è anche un modo indiretto per dire: come monosessuale non mi sentirei amata al 100%

Avrei sempre il dubbio che il mio Lui non mi ami allo stesso modo...con la stessa intensità etc.

 

Però - e parlo del tutto in astratto - non mi pare che a livello di fenomeno sociale un meccanismo

di questo tipo possa funzionare in modo simmetrico, a meno di non ipotizzare: monosessuale-bisessuale

( a quel punto sì, perché sia la donna etero che il maschio gay sono monosessuali )

 

Sono già diventati bisex,queer,pansessuali Lol

 

Insomma vedo che un pizzico di polemica ce la mettono: Sconfiggere la stigmatizzazione che subiscono

le persone bisessuali e queer, sia da parte degli eterosessuali che degli omosessuali;

 

Ho dei dubbi ( che non c'entrano niente ) sul loro uso della queer theory, però benvenuti

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Hinzelmann credimi, da persona molto interessata alla cosa ho chiesto a molte donne il loro approccio alla questione e in un caso purtroppo ho dovuto "rinunciare" ad una relazione per questo.

Per tutte quante c'è un problema di "inferiorità", ed è anche logico, perchè un uomo può dare ad un altro uomo qualcosa che la donna non può dare sessualmente.

Quindi una donna non accetta facilmente che il compagno abbia avuto esperienze gay, figuriamoci apertamente bisessuale. 

E' la stessa ragione per cui molti gay pensano che un uomo, provato un altro uomo, non torna indietro, essendoci nel rapporto sessuale uomo/uomo elementi sessuali più vari.

D'altro canto il problema sociale che si fa il gay "se uno va con una donna è per farsi accettare dalla società etc", è un problema di omofobia interiorizzata del gay che si sente inferiore rispetto alla società,

problema che una donna etero con un uomo ovviamente non ha ma che non considera un vantaggio perchè poi "teme che il tradimento sia inevitabile".

Chiaramente in un rapporto etero, la "coppia aperta" o varianti di accettazione di sessualità fuori dalla coppia, non sono generalmente accettate in maniera "pubblica" o palese, 

quindi in un rapporto uomo/bisessuale è tendenzialmente accettabile e penso sia una realtà in molte coppie che ogni tanto il bisex si conceda una avventura "femminile", o varianti a 3 etc

mentre in un rapporto donna/bisessuale, è molto più difficile e raro (anche se qualche caso in realtà si conosce) di donne che accettano che l'uomo ogni tanto si prenda una avventura "maschile" o un rapporto a 3 etc.

Edited by korio
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è un problema di omofobia interiorizzata del gay che si sente inferiore rispetto alla società,

 

Beh non solo, cioè l'uguaglianza manca

 

In quanto coppia gay non potremmo avere figli, diritti etc.

 

Farne una malattia non è certo d'aiuto, su questo sono d'accordo

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quindi in un rapporto uomo/bisessuale è tendenzialmente accettabile e penso sia una realtà in molte coppie che ogni tanto il bisex si conceda una avventura "femminile", o varianti a 3 etc

Aspetta, questa è una cosa che pensi tu di tua iniziativa, fai un sondaggio sul forum e vediamo se è vero.

Anche perché ciò che tu spacci come "tendenzialmente accettabile" io invece ritengo sia esattamente ciò che viene meno tollerato e più temuto da un gay che si ritrovi in coppia con un bisessuale.

 

Dover "competere" con un rivale così poderoso come una relazione uomo-donna socialmente accettata, incentivata, idolatrata e codificata può essere (anzi probabilmente è) il principale deterrente per un gay che stia valutando se mettersi con un bisessuale.

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Aspetta, questa è una cosa che pensi tu di tua iniziativa, fai un sondaggio sul forum e vediamo se è vero.

Anche perché ciò che tu spacci come "tendenzialmente accettabile" io invece ritengo sia esattamente ciò che viene meno tollerato e più temuto da un gay che si ritrovi in coppia con un bisessuale.

 

Dover "competere" con un rivale così poderoso come una relazione uomo-donna socialmente accettata, incentivata, idolatrata e codificata può essere (anzi probabilmente è) il principale deterrente per un gay che stia valutando se mettersi con un bisessuale.

 

Eh no. Attenzione. Una cosa è "io sono gay, il mio partner è bisessuale e mi lascia per una donna perchè socialmente più accettabile". Questa è una "patologia" chiara e l'ho scritta anche sopra.

Una cosa è "io sono gay, il mio partner è bisessuale, siamo in una coppia aperta (cosa abbastanza comune tra i gay), lui ogni tanto gioca con le donne". questa non comporta una minaccia ma è anzi una "soluzione" per qualche coppia.

Perchè comunque, la possibilità che il tuo partner si innamori di qualcun altro, è sempre presente ed è abbastanza indifferente sia per un uomo o per una donna.

Difficile invece che un gay che ha accettato una relazione seria omosessuale, poi decida di colpo di rientrare in ambito etero solo "per salvare le apparenze". Chiaro che stiamo parlando di una generalità, dipende dalla coppia, dall'età etc.

Edited by korio
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Una cosa è "io sono gay, il mio partner è bisessuale e mi lascia per una donna perchè socialmente più accettabile". Questa è una "patologia" chiara e l'ho scritta anche sopra.

è una "patologia" di chi dei due? Sicuro che sia del solo gay? Il problema della difficile gestione della bisessualità sta proprio in questo, cioè nel fatto che un gay non potrà garantire l'omologazione sociale che una donna offre involontariamente al bisessuale. E il bisessuale lo sa. Il gay sa che il bisessuale lo sa... e teme questo scarto, che, in fondo in fondo, è difficile negare che possa essere adottato come fattore decisionale dal bi.

 

Io stesso ammetto che non saprei come comportarmi se mi trovassi in una situazione in cui devo purtroppo tenere conto dell'arcano timore che potrei essere accantonato in qualsiasi momento, al minimo sgarro, oppure di fronte ad una difficoltà, per "superiori motivi sociali/di conformazione" che non so prevedere ma che pendono come una spada di Damocle (fra le tante) sulla relazione. Insomma quello che voglio dire è che questo specifico problema esiste, non lo si può liquidare come "patologia del gay insicuro" perché ha una sua concreta operatività nei partner omosessuali dei bisessuali, ed evidentemente anche nei bisessuali, anche se non mi è chiaro fino a che punto.

 

E' forse un problema astratto che nessun gay mai si porrebbe in un contesto fluido, in cui la relazione è disimpegnata e leggera. Ma credo che un po' tutti un piccolo pensierino lo facciano nel momento in cui subentra un minimo di progettualità comune di lungo periodo, temo sia inevitabile.

 

 

 

Una cosa è "io sono gay, il mio partner è bisessuale, siamo in una coppia aperta (cosa abbastanza comune tra i gay), lui ogni tanto gioca con le donne". questa non comporta una minaccia ma è anzi una "soluzione" per qualche coppia.

 

Se mi parli di "soluzione" allora avvalori i "timori" e le insicurezze di cui ti parlavo, oltre al fatto che rischi di far infuriare tutti i bisessuali monogami, occhio!

Edited by Sampei
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Il problema, @sampei, c'è tecnicamente, è ovvio, altrimenti la paura non sussisterebbe.

Anche la donna ha ragione a dire che "io ho due buchi, il mio rivale uomo ha un pisello e un buco, sessualmente non posso competere perchè il mio rivale uomo ha un pezzo in più che io non ho".

E ci saranno sicuramente casi in cui questo si verifica a ragione.

Però non è un problema della "bisessualità" in quanto tale. Non è che un bisessuale si comporterà in questa maniera perchè bisessuale. Questa è chiaramente una discriminazione.
Se un uomo gay decide di "convertirsi alle ragioni sociali", lo farà, indipendentemente dal fatto che alla passera ci pensa poco o nulla. Sai quante coppie che non fanno sesso esistono intorno a te? Sai quanti gay, per ragioni di comodità, si sono sposati con donne? In questo caso, la questione delle preferenze sessuali è del tutto secondaria, perchè non è lo scopo sessuale quello con cui si è deciso di avere una relazione etero.

D'altro canto, se un uomo bisex decide di tradire la sua donna con un maschietto, fondamentalmente è un uomo che tradisce e se fosse etero, tradirebbe lo stesso.

Il fatto di essere bisessuali certamente rende tecnicamente più facile una cosa del genere. Ma questo non significa che la cosa diventa automatica. Non per questo siamo i cattivi della storia, non per questo dobbiamo essere discriminati.

 

Riguardo alla "soluzione", in molte coppie gay o etero, esiste ed è reale il fatto che, dopo un po', il desiderio sessuale per il partner si affievolisce e nasce il desiderio per altre esperienze, anche solo per scopi ludici o di fuga temporanea dai vincoli di coppia etc. Normalmente, si tradisce. Lo fanno più della metà delle persone in coppia di relazioni a medio-lungo termine, e lo fanno gli etero, sia uomini che donne, e lo fanno i gay, sia uomini che donne.

 

In ambito gay, esiste, sotto certi presupposti, un concetto di coppia aperta che fin dall'inizio introduce questo aspetto ludico come parte della relazione; non vedo la differenza, in una coppia aperta, se uno o entrambi aprano a un uomo o una donna. E non vedo, in caso di coppia chiusa, come possa essere differente un tradimento fatto con un gay o con una donna.

 

Nel caso di un bisessuale in una fase in cui il desiderio per una donna è forte, credo che sapendocelo fin dall'inizio, uno valuti anche l'apertura della coppia, piuttosto che il tradimento, se uno ovviamente ha desiderio a queste cose.

Personalmente nella mia unica relazione gay seria, il mio partner sapeva che io ero bisessuale, entrambi non avevamo problemi in un futuro ad aprire la coppia se ci fosse stata necessità, indipendentemente dal sesso dell'eventuale "inserito" quindi il problema non si è proprio posto.

Edited by korio
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Ma no è ovvio che nessuno dev'essere discriminato. Io provo a dare il punto di vista del monosessuale epurandolo da tutto ciò che è collaterale (scherzi, prese in giro sul livello di accettazione, litigi su effeminatezza e virilità ecc). Al netto di tutto ciò resta che io monosessuale-donna-etero non ho il cazzo, mentre io monosessuale-uomo-gay non sono in grado di offrire il lusso di una relazione socialmente codificata. E questo (ma parlo da monosessuale) è un importante punto in meno nei miei confronti dal punto di vista di un bisessuale che si relaziona con me e si fa i suoi conti giudicandomi per valutarmi come partner. In ogni momento potrà eccepire il suo orientamento sessuale per dirmi che non vado bene, e questo mi destabilizza e mi preoccupa.

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Avevo risposto al tuo post prima delle modifiche: in base a quello che dici ora, sembra proprio che un bisex non possa evitare di fregare il partner a meno che non si allestisca una coppia aperta, e dubito fortemente che gli altri bisessuali che leggono siano d'accordo.

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Avevo risposto al tuo post prima delle modifiche: in base a quello che dici ora, sembra proprio che un bisex non possa evitare di fregare il partner a meno che non si allestisca una coppia aperta, e dubito fortemente che gli altri bisessuali che leggono siano d'accordo.

 

No, io volevo spiegare il punto di vista del massimo della paura, del monosessuale.

D'altro canto se trovi il delinquente che ti spara, ti spara sia che tu sia buono o cattivo religioso o ateo. Così se trovi lo stronzo che ti vuole fregare, non è la bisessualità la discriminante, casomai è una buona scusa.

 

Ehi, non faccio il politico o il giornalista o il divulgatore. Ci provo a spiegarmi bene, ma fate anche voi uno sforzo a leggere le cose in maniera positiva. Altrimenti è un disastro.

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Aspettate, non facciamo pasticci :)

 

Greed89 ha esposto un problema reale.

E' un problema ovviamente di omofobia sociale

che fa sentire il gay "l'anello debole" in una coppia con un bisex.

 

Allo stesso modo il bisex è "l'anello debole" in una relazione con una etero.

Soprattutto nel caso di divorzio per l'affidamento dei figli è un'arma straordinaria.

Quando stavo con la mia ex c'erano insinuazioni

sui rischi sanitari di fare sesso non protetto con maschio bisex.

 

Per quanto fastidioso sia il "certo-certo" con cui i gay minimizzano la bisessualità maschile

non è paragonabile ai due problemi sullo "anello debole" esposti prima.

 

Non si può spiegare la tendenza a minimizzare la bisessualità maschile

senza capire anche il feticismo che molti gay hanno nei confronti dei bisex.

 

Un paragone molto frequente e piuttosto facile è con gli Attivi.

Verso di loro si usa la stessa strategia del "piano inclinato" che si usa verso i Bisex.

"Tu attivo? Non si direbbe" "Forse non hai abbastanza palle per provare a farti inculare"

"Beh, se cominci vedrai... fai il versatile un anno e poi diventi passivissimo".

 

"Minimizzare i Bisex" non è bifobia, a meno che non crediamo che esista anche una "attivofobia"

E' semplicemente una strategia per boicottare possibili competitori.

Fintanto che esiste un feticismo nei confronti dei bisex o dei gay solo attivi

sarà frequente che la loro credibilità venga messa in discussione.

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Ma è chiaro che ci sono due ordini di questioni parallele ma con portata ben differente, infatti io ho escluso le prime per parlare un po' delle seconde, forse dando un po' per scontata questa separazione. Però @Almadel hai ragione sul fatto che vanno staccate ancora più espressamente l'una dall'altra.

 

1) le irrilevanti questioni su accettazione, mascolinità e cazzi e mazzi che almeno io ritengo assolute stupidaggini nel momento in cui stiamo parlando di bisessuali veri e abbiamo sfrondato chiunque si autodefinisca tale per convenienza o confusione o altro (etero-curiosi e gay) usando impropriamente la definizione;

 

2) i veri problemi, introdotti da @greed89, che hanno un nucleo oggettivo in una relazione omo-bi e che io volevo discutere un po' approfonditamente; va da sé che non penso tocchino proprio per niente la credibilità del bisessuale ma anzi rappresentano degli interrogativi concreti che un monosessuale può porsi una volta constatata la bisessualità del partner. E' per questo che sollecitavo un intervento del punto di vista dei bisessuali sull'argomento, che poi in fondo è il vero nodo di frizione con i monosessuali che abbia un minimo di serietà, almeno secondo me.

 

Non ho ottenuto un punto di vista chiaro, ma è anche colpa mia che non ho esplicitato la domanda.

 

Quindi la esplicito.

 

Che cosa ne pensa un bisessuale di questo "scalino" che lo separa da un partner monosessuale gay? Come percepisce dentro di sè la questione? Come la vive? Quanto conta nella valutazione che fa del partner gay? Che ruolo ha nella gestione "sociale" della coppia? A conti fatti, come la affronta?

Edited by Sampei
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Ilromantico

Bah, io non mi trovo per nulla d'accordo con la visione bisessuale proposta da @Korio. Non metto in dubbio che lui la viva così, ma è distante anni luce da come la vivo io.

 

 

 


Che cosa ne pensa un bisessuale di questo "scalino" che lo separa da un partner monosessuale gay? Come percepisce dentro di sè la questione? Come la vive? Quanto conta nella valutazione che fa del partner gay? Che ruolo ha nella gestione "sociale" della coppia? A conti fatti, come la affronta?

 

Bah se sei dichiarato e stai in una relazione gay direi proprio quel famigerato 'scalino' non sussiste propio! E' uno scenario che può valere per i bsx che vivono la bisessualità con sotterfugi... e a me le recite e i tradimenti non sono mai piaciuti. Non nego che in qualità di bisessuale credo di avere una visione più completa e privilegiata dell'amore e del sesso (in un certo senso, posso fare il 'saputello'), ma credo che le differenze e i vantaggi finiscano li.

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@Ilromantico

 

tanto per farsi un'idea posso chiederti quante relazioni hai avuto con donne e quante con uomini ?

 

(non ti chiedo il sesso fuori dalle relazioni perché è tabù per te)

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Ilromantico

 

 


tanto per farsi un'idea posso chiederti quante relazioni hai avuto con donne e quante con uomini ?
 
(non ti chiedo il sesso fuori dalle relazioni perché è tabù per te)

 

Non darò statistiche (lo trovo squallido, sorry), però penso che quello che t'interessa sapere è: Più donne che uomini. Le ultime 2 da bisex dichiarato. 

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@Ilromantico

 

NO a me interessano i numeri per capire se alla fine hai trombato solo con una donna o con solo un uomo o se hai per dire 4 donne 5 uomini con cui ti sei dato da fare.

 

almeno percentualmente: quante donne in percentuale e quanti uomini ? 50-50, 20-80 ?

 

le ultime 2 da bisex dichiarato erano con 2 donne, con 2 uomini o coi un uomo e una donna ?

Edited by marco7
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@Ilromantico io sono single, quindi posso vivere la mia sessualità come preferisco. Sono libero di invaghirmi di chi voglio, e fino a che non avrò una relazione stabile vincolante, posso scegliermi, credo, il sesso del partner che preferisco. Oppure questo va contro la tua idea di bisessualità? 

Quando invece sono in una relazione, io sono tendenzialmente monogamo. Non ho mai tradito fuori dalla coppia ma questo per ragioni morali personali e non per una questione di caratteristiche sessuali.

 

Non posso, in un discorso sulla bisessualità, metterci dentro questioni morali. Io considero l'aspetto generale delle coppie, tenendo conto delle varie possibilità.

 

 

 

Che cosa ne pensa un bisessuale di questo "scalino" che lo separa da un partner monosessuale gay? Come percepisce dentro di sè la questione? Come la vive? Quanto conta nella valutazione che fa del partner gay? Che ruolo ha nella gestione "sociale" della coppia? A conti fatti, come la affronta?

 

Sampei, io credo che, all'inizio di una storia, quando tutto è bello e meraviglioso, le coppie sono tutte uguali, indipendentemente dall'essere gay, bisex e etero. Se la coppia decide di essere monogama, come nella stragrande maggioranza dei casi, entrambi i partner tenderanno ad essere tali per amore. Se la coppia decide di essere aperta, entrambi i partner inghiotteranno i loro spasmi di gelosia e terranno la coppia aperta secondo regole e modi su cui non entriamo.

 

Lo scalino viene fuori quando la coppia comincia ad avere problemi. Però, ancora una volta, non credo che ci sia una differenza di approccio. Semplicemente un bisex magari prende una sbandata per la cameriera piuttosto che per il barista, mentre se fosse gay, si focalizzerebbe solo sul barista e se fosse etero solo sulla cameriera.

 

Io personalmente non credo che ci sia uno scalino del tipo "ma tanto io se voglio posso tornare etero e allora sta relazione ha un valore inferiore", una volta che uno ha accettato di entrare in una relazione gay. Non so se mi sono spiegato, voglio dire, se io scelgo di rompere o di tradire, l'essere bisessuale mi da solo una maggiore scelta, per quel che serve, ma non certo una maggiore motivazione.

 

Differente è, io credo, il caso in cui un bisessuale deve scegliere o meno se avere una relazione gay "a priori" di un innamoramento.

In questo caso per molti dei bisessuali "consapevoli" si pone una scelta di campo: voglio essere bisessuale "palese", e quindi concedermi una relazione gay, oppure no?

In questo caso, magari continuano ad avere incontri gay senza avere relazioni o relazioni serie, per poi concedersi una relazione seria solo quando si trova la donna giusta. 

Aldilà del fatto che poi si tradisca o no la propria moglie (e ripeto, il tradire è una scelta etica, prima che sessuale, se decido di tradire la scelta del sesso del mio amante è un dettaglio), molti bisex scelgono di rimanere "etero", sposarsi, mettere su famiglia, e finito li. Con l'andare degli anni, quando il sesso in casa scomparirà, c'è chi si adatta e c'è chi no ma ancora è una situazione non dissimile dalle problematiche classiche di una relazione etero o gay.

 

Se invece un bisessuale accetta di avere relazioni gay, lo fa per una scelta di campo. E quindi "tornare per opportunità ad essere etero" come minaccia, diventa un evento molto raro e contestuale a situazioni particolari.

 

Nel mio caso diretto, io ho scelto a 39 anni di essere bisessuale. Prima non avevo mai esplorato il mio lato gay, nonostante le mille possibilità, ed ero al più un etero curioso.

Anzi, l'idea di baciare un uomo (capita nel teatro) era già molto complicata da farsi in realtà aldilà delle mie fantasie e del mio erotico fantastico.

Quando ho scelto di diventare bisessuale, ho sperimentato l'ambiente e quando ho avuto la mia prima relazione seria gay, ho fatto coming out con amici e famiglia, con l'intenzione di validare la relazione stessa, portandola,

come è giusto che sia, allo stesso livello delle altre mie relazioni etero. Questo ti risponde sampei?

Edited by korio
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Aggiungo per non fare altre modifiche.

Sempre personalmente: il mio obiettivo è trovare il mio partner giusto, uomo o donna che sia, e la cosa non è facile, considerando le mie caratteristiche personali.

Se mi chiedi "potendo scegliere preferiresti un uomo o una donna?" direi oggi in Italia una donna, non fosse altro che per la possibilità di avere figli e/o di adottarli.

Ma quando ho avuto la mia attualmente unica relazione seria gay, pensavo seriamente di aver trovato il compagno per una vita e fino a che è durata è stata così.

 

Lo "scalino" nel rapporto con il mio partner io non l'ho sentito, imposto, vissuto. Che il mio partner ne abbia tenuto conto o meno nelle sue valutazioni, può darsi,

non mi ha mai esplicitato la cosa, anche perchè era privo di qualunque forma di gelosia.

 

Che io abbia pensato, quando è finita la relazione "meglio così, almeno mi tornano delle possibilità di trovare una donna etc", non l'ho mai pensato.

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A mio avviso non essendovi uguaglianza fra donna etero e maschio gay è abbastanza ragionevole immaginare

che ci possano essere diverse preoccupazioni che vengano sollevate nei confronti di un bisex

 

D'altronde @korio lo scrive:

 

 

 


direi oggi in Italia una donna, non fosse altro che per la possibilità di avere figli e/o di adottarli.

 

E secondo me, è oggettivo...cioè non si può negare sia vero, né si può fare la colpa ad

un bisex di avere dei desideri del genere e di pensare di poterli realizzare nel modo in cui

è attualmente consentito in Italia

 

Un bisex però deve essere consapevole del fatto che questo aspetto per un gay può

costituire un "tarlo"

 

Ovviamente possono esistere anche dei gay che invece hanno la tipica disinvoltura

di coloro che da una vita intera - agendo ai margini del riconoscimento sociale - han costruito

il personaggio del maschio libero ed indipendente, che crede solo nel libero amore etc.

( le persone poi hanno anche età diverse, diverse situazioni personali etc )

 

La situazione della donna etero secondo me è esattamente l'inversa

 

La donna non solo ha il matrimonio, ma semmai subisce un condizionamento che va nella

direzione di scegliere un uomo che le garantisca di essere un affidabile e buon padre di

famiglia ( non che questo sia ancora vero al 100% come anche le cose dette prima ma con

una certa approssimazione mantengono pur sempre una loro validità ) magari non subito

ma ad una certa età sì

 

Poi potrà esistere anche la donna "libera e orgogliosa" che ritiene di agire-e-pensare come

un maschio, per reazione a questi condizionamenti sociali.

 

L'errore che un bisex POTREBBE fare è sottovalutare ciò che gli dice la donna etero, che

sta dalla giusta parte ( secondo le regole sociali nei suoi confronti ) e sopravvalutare invece

ciò che gli dice il gay che invece sta dalla parte sbagliata della barricata

 

Questo può accadere anche per il fatto che in una società maschilista - come l'Italia ancora è

la comunicazione maschio-maschio e maschio-femmina, mantiene delle connotazioni di genere

è noto ad esempio che le donne hanno la capacità di dire cose "pesanti" in modo indiretto e

colpevolizzando l'interlocutore maschile ( questo un gay che fa CO alla mamma lo sa benissimo....)

 

Al contrario il maschio gay esorcizza le sue paure bluffando, il maschio impara a ripararsi dietro una

apparente aggressività, o dietro il sarcasmo...minimizzare un bisex ( in quanto maschio ) è la tipica

guerra di cazzi in cui due maschi si dicono in faccia tutto, senza dirsi in realtà niente, perchè è solo

una grande sceneggiata ( questo un gay dovrebbe saperlo...anche perchè si fa paro-paro tra gay )

 

Per certi versi il maschilismo non solo è performante quanto ai contenuti di una discussione, ma anche

quanto alla modalità della discussione. 

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Ilromantico

@Ilromantico io sono single, quindi posso vivere la mia sessualità come preferisco. Sono libero di invaghirmi di chi voglio, e fino a che non avrò una relazione stabile vincolante, posso scegliermi, credo, il sesso del partner che preferisco. Oppure questo va contro la tua idea di bisessualità? 

Quando invece sono in una relazione, io sono tendenzialmente monogamo. Non ho mai tradito fuori dalla coppia ma questo per ragioni morali personali e non per una questione di caratteristiche sessuali.

 

Non è questo quello su cui non ero d'accordo! Da quello che avevi scritto avevo avuto l'impressione che affermassi un concetto di bisessualità 'capricciosa' o 'imprevedibile'. Evidentemente avrò capito male o ti sarei spiegato male (ma non importa deciderlo direi :D). Con queste tue ultime affermazioni mi è chiaro che le tue posizioni non sono per nulla diverse dalle mie (o almeno non di più di tanto).

 

 

 

 

NO a me interessano i numeri per capire se alla fine hai trombato solo con una donna o con solo un uomo o se hai per dire 4 donne 5 uomini con cui ti sei dato da fare.

almeno percentualmente: quante donne in percentuale e quanti uomini ? 50-50, 20-80 ?

le ultime 2 da bisex dichiarato erano con 2 donne, con 2 uomini o coi un uomo e una donna ?

 

Sui numeri puoi stare fresco, mi sembra una bassezza e una volgarità che mi ricorda quegli etero che elencano agli amici quali e quanti ragazze si sono scopate. Mi è sempre sembrata una cosa poco elegante e da sfigati, e io ho un altro modo di essere...

 

Percentuali?Un po' più eleganti, potrei anche dirle, ma non lo farò perché sembra che debba darti una percentuale per elemosinare credibilità. Sinceramente non m'interessa, men che meno con questi toni inquisitori. Mi limito a dirti che sono stato con un discreto numero di uomini e donne (ed ecco le ultime 2 da bisex dichiarato), e questo ti basta e avanza per trarne conclusioni senza dover giocar per forza al "piccolo statistico".

Edited by Ilromantico
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@Ilromantico

 

visto che fai tanto il prezioso ti lascio nel tuo brodo sublime e se mi ricordo non ti chiederò mai più nulla di personale, con la tua buona pace.

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io non discuto sul fatto che, agli occhi di un gay, un bisessuale abbia un vantaggio decisivo in più in Italia oggi, perchè, potendo avere sia pure in linea teorica una facile exit strategy nel mondo etero. Capiterà sicuramente che un bisessuale "metta la testa a posto" (secondo l'opinione esterna etero della propria famiglia e amici) e si trovi una donna per bene e metta su questa benedetta famiglia.

 

questo è un fatto innegabile, che sicuramente si verifica nella vita credo una gran quantità di volte. Però come detto in altre parti, questo avviene anche per i gay 100%, per un bisex la scelta è solamente meno problematica.

 

Chiaramente in un mondo meno problematico per le coppie gay, dove il concetto di famiglia gay non è così ostile, la questione ha molto meno impatto.

 

Epperò questo non significa che i bisessuali non esistono, come molti dicono.

Anzi, questo fa capire come la bisessualità in realtà è molto più diffusa di quel che si crede, a vari livelli di "coscienza" e di "fantastico erotico".

 

E non significa neanche che ogni bisessuale fa questa scelta. Anzi, e io sono un esempio nel mio piccolo, ci sono persone che si vivono la loro sessualità senza problemi.

 

Insomma, io comprendo problemi e sospetti, però se può essere giusto riservare suspetti e dubbi a quei bisessuali "nascosti", ai poveri cristi che sono bisessuali e che lo vogliono essere liberamente, facciamo in modo che siano accolti nell'ambito gay.

 

Altrimenti, quel che succede di solito, ed è quello che ho fatto io in alcuni casi, è di nascondere la propria bisessualità tra i gay, cosa di per se molto triste, ma spesso necessaria per evitare rotture di scatole.

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Ilromantico

@marco7 se tu fai delle domande in modo volgare ("con quanti hai Scopato"-eeeh?)e cafone, come se debba risponderti in automatico, è logico che decido di non dirti nulla. Capisco che siamo in un forum ed è tutto anonimo e molto informale, ma impara a curare i modi che usi con i tuoi interlocutori. Non ti conosco personalmente, non sei mio amico, nemmeno un conoscente, quindi magari la prossima volta ricordatelo ed usa una forma più elegante e sobria di chiedere le cose.

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@Metamorphoseon90, non so se l'ho ripetuto con abbastanza enfasi:

la bisessualità femminile è più difficile per avere relazioni

perché le lesbiche non hanno affatto l'interesse che i gay hanno verso i bisex

e l'attrazione dei maschi etero per le ragazze bisex spesso è esagerata

in quanto proviene da un immaginario evidentemente pornografico.

Tristemente da ragazza bisex condivido.

Ma non sono daccordo sul fatto che i pregiudizi di promiscuità e facili costumi siano solo da parte degli etero, anche se sicuramente da parte delle lesbiche é più forte la paura di essere abbandonate per la via più facile.

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@Lili @Ilromantico @korio @marco7 @Hinzelmann @Demò @Greed89 @Sampei @etuttiglialtri(mi scoccia citarvi tutti)

 

Bon via, dai rispondo anchio... al mio topic, mettendo altra carne sul fuoco.

Dunque, intanto posto la scala kinsey leggermente modificata e resa più "terra terra" da me e come la vedo io, poi capirete il perchè del motivo per cui la posto.

 

0 Soggetto che prova sia attrazione fisica che sentimentale soltanto per il sesso opposto.
1.0 Soggetto che prova sia attrazione fisica che sentimentale per il sesso opposto, ma di rado prova anche attrazione fisica per il proprio sesso.
1.1 Soggetto che prova sia attrazione fisica che sentimentale per il sesso opposto, ma spesso prova anche attrazione fisica per il proprio sesso.
1.2 Soggetto che prova sia attrazione fisica che sentimentale per il sesso opposto, sia per il proprio, in uguale misura.
1.3 Soggetto che prova sia attrazione fisica che sentimentale per il proprio sesso, ma di rado prova anche attrazione fisica per il sesso opposto.
1.4 Soggetto che prova sia attrazione fisica che sentimentale per il proprio sesso, ma spesso prova anche attrazione fisica per il sesso opposto.
2 Soggetto che prova sia attrazione fisica che sentimentale soltanto per il proprio sesso

Io mi ritrovo nella 1.3, dove per chi non capisce, provo sia attrazione fisica che sentimentale per gli uomini, ma di rado provo anche attrazione fisica anche per le donne, ma non sentimentale.

 

Intanto parto con il dire che, oggi come oggi ci sono a livello "sociale" solo gay e etero, e per internet si trovano quasi soltanto forum gay, quindi per un bisessuale è difficile avere dei punti di riferimento, consultarsi, chiarirsi, aver delle risposte e via dicendo, l'unica è cercare la definizione e spulciare i rimasugli in qualche topic sperduto in qualche forum gay o su YA.

Per non parlare del fatto che nella vita reale o vedi etero o vedi gay, stop, in 21 anni della mia vita non ho MAI conosciuto un bisessuale dichiarato, soltanto gay e etero, conosco 3 lelle, qualche gay, un mucchio di soggetti che reprimono una loro parte, e un sacco di soggetti gay della mia città su FB.

Quindi, faccia a faccia mi è difficile trovare un qualcuno "uguale a me" con cui chiarirmi, con cui vedere se ci sono cose in comune e via dicendo, perchè è più facile trovare un lingotto d'oro per strada.

Ora, arriviamo al fatto che, molti sostengono che non può esserci amicizia tra uomo e donna ("etero") ed è vero, o almeno, cosi è la stragran maggioranza, perchè detto in modo schietto, da una parte c'è la figa e dall'altra il cazzo, quindi è difficile tenere intatta un amicizia forte, e per amicizia non intendo quella dove invi la richiesta a uno che non conosci nemmeno su FB, o due persone che si vedono si e no due volte ogni 3 mesi.

Ed è vero che la stragran maggioranza dei gay hanno più amiche che amici ? e queste amicizie sono forti ? si è vero, intanto perchè hanno una cosa in comune, ad entrambi gli piace il cazzo, e nonostante da una parte ci sia il cazzo e dall'altra la figa, i due soggetti non provono attrazione fisica tra di loro, quindi l'amicizia stretta e forte può esserci.

Stessa cosa vale per le lelle riguardo gli amici maschi.

Perchè succede questo ? come praticamente gia spiegato nel modo schietto, è difficile che ci sia un'amicizia tra due persone dove c'è la possibilità che entrambe provino attrazione fisica l'uno per l'altra, oppure al singolo, difatti c'è un troiaio di topic del genere "Mi sono innamorato del mio migliore amico", dove in ognuno di questi topic si leggono sempre le solite domande e risposte.

Ora, mettetevi nei panni di un Bisessuale (lo so che stai ridendo), o almeno, nei miei, è vero che provo di rado attrazione fisica per le donne, ma voglio ridurre totalmente il rischio, perchè l'uomo non è fatto solo di sesso e di attrazione fisica, ma anche di amicizie, di persone a cui si vuole bene, sentimenti a caso e via dicendo, ed è una grossa delusione e tristezza perdere il migliore amico dove ci si conosce da anni e anni perchè ci si è andati a letto, e un'esperienza del genere basta e avanza per capire che in una tale situazione è motlo difficile avere delle amicizie strette, il giorno prima c'era sempre, poi non c'è più.

Poi se provi a trovare dei confronti o a dichiarari in pubblico e/o su internet ti ritrovi che, da una parte gli etero non ti vedono come gay ma ugualmente come diverso e "pigliainculo", dall'altra ci sono i gay dove la stragran maggioranza sostengono che i bisessuali non esistono ma che siano dei gay repressi che dicono di essere bisessuali solo per pararsi il culo.

A livello di personalità è uno schifo, o almeno, all'inizio e non solo, perchè ti senti un po come il dottor Jekill e mister Hyde, prima provi attrazione per lei, poi per lui, poi per lei, poi per lui, per qualche mese ti prendi una cotta per lui, poi per lei e via dicendo, e all'inizio non ci capisci una sega e stai giorni, mesi e anni a domandarti cosa "sei" e cosa dovresti fare.

All'inizio fino ai 15 anni vedevo solo le ragazze, poi per un'esperienza, per una casualità mi sono ritrovato a domandarmi, oddio ma sono gay ? oddio sono gay ? sono come quelli in tv ? e li sono passato per giorni, settiamene, mesi e qualche anno a cercare di capire sta cosa, perchè questa cosa mi ha colpito talmente forte che non riuscivo più a capire niente, vedevo soltanto gay, credevo di essere gay, poi quando questo colpo è "calato" e sono ritornato con i piedi per terra mi son detto, a ma aspetta, però quella tipa mi piace, e li è ripartita la botta, e giu con un altro paio di anni a porsi domande, e poi è arrivata l'accettazione.

E questa cosa è difficile da gestire, soprattutto se si è soli, tanto alla fine se uno come me avesse posto le sue difficolta in un forum come questo 3/5 delle risposte sarebbero state "Sei gay, ma lo stai reprimendo cercando in tutti i modi di sperare di essere etero o almeno in parte", 1,5/5 avrebbe detto "Sei gay" e 0,5/5 "Sei bisessuale".

E smettetela di dire che i bisessuali hanno un vantaggio, cioè quello che hanno più possibilità, ma quali possibilità ? io ho le stesse possibilità di un etero e di un gay, ma soprattutto dipende nei posti in cui uno va, io frequento prevalentemente ambienti sportivi, cioè dove ci sono maschi, e non ci vado per cuccare, ma per un motivo sportivo, quindi in questo ambito io trovo solo maschi, e ho le stesse probabilità di un gay.

Se uno vuole rimorchiare va in disco, esce la sera, quindi se un etero va in discoteca tutti i sabato e tutte le sere al bar, ha le stesse possibilità di un bisessuale che (mettiamo caso) se ne sta tutto il giorno a casa ?.

 

Quindi riassumendo (parlando di me):

- Per un bisessuale c'è difficolta nell'avere risposte, nel confrontarsi con altri individui uguali a lui e via dicendo, vista la scarsità di bisessuali e di tematica bisessuale nei vari forum.

- C'è un processo nell'identificazione e accettazione ancor più lungo e difficile rispetto ad un gay.

- è difficile avere amicizie vere e strette con entrambi i sessi perchè ogni singolo individuò può provocare attrazione fisica e/o sentimentale.

- Il fatto di avere possibilità di rimorchiare è basata ai posti che si frequenta, cosi come lo è per un gay e per un etero.

- Ci sono conflitti da entrambi e due i fronti, gay e etero.

- Siete tutti bisessuali, fatevene una ragione.

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La tua rivisitazione della scala manca di qualche elemento, tanto è difficile coprire l'intero spettro della bisessualità con tutte le sue sfumature.

Un esempio è: attrazione sentimentale e sessuale per entrambi i sessi, ma in uno è predominante; nel mio caso preferisco i ragazzi.

 

Persnbalmente il mio processo di accettazione è stato molto breve, ma forse qualcuno di meno introspettivo avrebbe trovato maggiori difficoltà. Sono d'accordo con @Oscuro quando parla dei luoghi che si frequentano: non esco molto con gli amici, odio la discoteca e i locali di quel tipo, e frequento una palestra di judo… e a molti potrebbe non piacere [perifrasi per coming out] immaginare che durante i combattimenti fossi eccitato da loro (cosa peraltro successa tre, quattro volte in dodici anni di pratica, e assurda, dal momento che nella squadra ci sono parecchie ragazze).

In ogni caso non credo sia utile fare a gara sulle difficoltà legate alla mono o alla bisessualità, dal momento che sono legate al carattere, all'ambiente in cui ciascun individuo vive e alle vicende personali di ciascuno.

 

PS: credo che di bisex che reprimono le tendenze omosessuali ce ne siano una marea.

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