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I Gay-Pride


Cosgrove

Siete mai stati a un Pride?  

141 members have voted

  1. 1. Siete mai stati a un Pride?

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  • 4 weeks later...
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Credo che più che una parata di colori ..luci e frinzoli .. bisogna far vedere cosa accomuni gli uomini e le donne LGTB e gli etero..che in realtà sono due volti di una stessa medaglia ...

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anche io sogno un pride con uomini vestiti per quello che sono:

 

sportivi in tuta ginnica, professionisti in giacca e cravatta, soldati in divisa, sarebbe bellissimo. Avrebbe i colori della vita vera

 

e impressionerebbe di più l'opinione pubblica.

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Anche io sarei per un pride come dice Haider.. solo che forse gli "ignoranti" arriverebbero alla negazione che tutti questi siano gay.

 

Finché c'è il deretano all'aria, le cinghie di pelle, parrucche, costumi ecc stanno a puntare al diverso deridendone, sprezzando con battute ecc.. poi se notano che fra quelli c'è il loro dentista, il loro avvocato, il loro vicino, il loro figlio, il loro cardio-chirurgo... allora lì si che ci rimangono male.

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Se lo facessero potrebbero perdere i clienti. Puoi tutto può essere che un dentista si metta il boa di struzzo al gay pride e venga ripreso da una telecamera.

Stranamente le telecamere e i fotografi si rifiutano di riprendere-fotografare la gente che cammina dietro i carri... e di trincerano in scuse del tipo "eh ma quelli con il culo all'aria fanno più spettacolo".

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Come si è detto già altrove, il problema è che gli aspetti più carnevaleschi della manifestazione rubano la scena ad una grande moltitudine di gente normale, che sicuramente darebbe spunto a maggiore riflessione nell'opinione pubblica. Forse ci vorrebbe un pò più di sobrietà, ma non è colpa di nessuno se i cronisti fra 200mila persone vanno a riprendere solo le drag queen o qualche baldo giovane col di dietro da fuori!

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Verissimo quello che ha detto Nemo. Qualche anno fa, mi trovai per altri motivi in una città del nord dove c'era il gay pride. Si parlò di diritti e tematiche molto importanti. C'erano moltissime persone vestite in maniera sobria. Peccato che al tg non si parlò delle tematiche affrontate quel giorno ma inquadrarono le persone vestite in modo più vistoso e purtroppo descrissero il pride come una carnevalata.

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Pensavo che la tematica fosse "Voglio un pride con uomini vestiti per quello che sono, che rispecchi la vita vera".

Dunque se gli avvocati ci vanno vestiti da avvocati, i drag queen ci vadano vestiti da drag queen. O no?

 

Inoltre, (è un po' stancante dover ripetere sempre le stesse cose) che cosa vi aspettate che succeda se al gay pride non ci fossero persone vestite in modo eccentrico? Sono state già fatte manifestazioni "sobrie". Eppure il risultato è stato talmente straordinario, che manco voi che siete gay vi ricordate di parlarne.

 

Vi rendete conto che l'unico motivo per cui fate questi discorsi è che è sempre più facile prendersela con le vittime che con i carnefici?

Se in Italia c'è ancora omofobia è colpa di chi va al Pride vestito in modo eccentrico...

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Non mi sembra di aver detto questo, se una colpa c'è è sicuramente dei cronisti che invece di riportare la realtà in modo imparziale, fanno sempre come credono. Lungi da me voler convincere qualcuno, porto avanti le mie idee e ascolto in maniera critica le opinioni altrui. Quando mi si mettono in bocca parole non mie mi sento in dovere di replicare.

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Concordo con Nemo.

 

Non è colpa di chi si veste in modo eccentrico. Secondo me fa più scena un gaypride dove tutti sono in abito da lavoro per smuovere la mente della gente bigotta.. i luoghi comuni che recitano che i gay sono essenzialmente quelli con il culo all'aria e le drag queen.

Sai quante volte sono stato spiazzato da gente che al mio coming out diceva: "non ci credo... non si vede.. non ti travesti ecc".. e di gente così non è che sono due o tre.. ma tanti. Figuriamoci in tutta Italia.. tutti inculcati dalle immagini che vedono alla tv che (brutto da dirsi) confermano i loro preconcetti. Ho visto persone che lentamente cambiavano opinione quando si rendevano conto che il gay era anche il loro veterinario.

 

Sono passato dalla visione "i gaypride sono inutili" al "si può sempre fare qualcosa" (dopo aver partecipato al pride di Viareggio).. ma per molti omosessuali è sempre una festa dove esibirsi, mostrare l'orgoglio gaio (di cosa poi?) più che far capire al mondo chi siamo veramente.

 

Il gioco del cambiare la mentalità della gente lo si fa con il dialogare, con il coming out, non certo con i boa di struzzo (e qui sbagliano i giornalisti a riprendere solo quelli solo perché fanno scena).

 

Quali sarebbero poi le manifestazioni sobrie?

Edited by yalen86
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E' vero quello che dici Loup, ognuno deve mostrarsi, vestire e comportarsi per quello che si sente.

Quello però di cui parlavo è la comunicazione che arriva al pubblico tramite i tg. Personalmente mi colpì il servizio del telegiornale che invece di dire perchè le persone di erano riunite, si limitò a parlare di "sfilata" dell'orgoglio omosessuale facendo vedere solo un carro. Mi chiedo perchè oltre a far vedere giustamente il carro, che rappresenta un modo di manifestare che io rispetto e condivido, non hanno detto al tg che tutte quelle persone erano lì per parlare di problematiche e diritti importanti

Se al tg si presenta l'evento come una "carnevalata", come l'italiano quadratico medio potrà cercare di capire che quelle persone stanno manifestando per qualcosa di importante? Il "problema" non sono le persone che vestono in modo più eccentrico, che esprimono la loro personalità e che ovviamente hanno tutto il massimo rispetto e stima, ma come la comunicazione tenda a strumentalizzare un evento importante descrivendolo come una sfilata goliardica.

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C'è anche la possibilità, direi non remota...ma concreta

che senza nessun apparato, non venga nessun giornalista

e non ci sia alcuna comunicazione.

 

In parte è già successo e pure in alcuni pride, non ne hanno

semplicemente parlato.

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Quando mi si mettono in bocca parole non mie mi sento in dovere di replicare.

Ma veramente io manco ho detto che stavo parlando con te. Come faccio ad averti messo in bocca parole non tue?

 

Non è colpa di chi si veste in modo eccentrico.

 

[...]

 

ma per molti omosessuali è sempre una festa dove esibirsi, mostrare l'orgoglio gaio (di cosa poi?) più che far capire al mondo chi siamo veramente.

Il gioco del cambiare la mentalità della gente lo si fa con il dialogare, con il coming out, non certo con i boa di struzzo (e qui sbagliano i giornalisti a riprendere solo quelli solo perché fanno scena).

Non riesco a capire come le due affermazioni possano stare nello stesso post. Prima non è colpa di chi si veste in modo eccentrico, poi però sei sempre qui in questo topic a menarla su questo argomento?

 

Il mondo gay non è solo boa di struzzo, ma è anche quello. Se al Gay-pride ognuno deve mostrare chi è veramente, allora i travestiti, le drag queen e compagnia bella, visto che esistono, hanno tutto il diritto di mostrare chi sono veramente.

 

Quali sarebbero poi le manifestazioni sobrie?

Tipo la manifestazione UGUALI di qualche anno fa, o le fiaccolate che si fanno dopo molti episodi di omofobia. (Per citare eventi a cui ho partecipato e quindi ho potuto vedere in prima persona com'erano.)

 

 

 

 

Per quanto riguarda il resto, a chi parla delle colpe dei cronisti... Va bene, i cronisti danno una visione non rappresentativa dei partecipanti al Gay-pride. Non ci piove, possiamo essere d'accordo quanto volete.

Quello che non capisco è come a questo fatto possano venire ricondotti un po' tutti i mali della società.

 

Alcuni dei vostri amici pensavano che i gay fossero tutti travestiti? E allora? Una volta che avete fatto coming out e gli avete presentato il vostro ragazzo o alcuni vostri amici gay il malinteso si risolve.

Non è compito del Gay-pride abbattere gli stereotipi, perché tanto anche senza giornalisti imparziali all'etero intollerante lo sguardo cadrà sempre sull'effemminato, travistito o eccentrico del gruppo.

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AndrejMolov89

Al di là delle solite cose che si dicono, spero vivamente che tutti coloro che abbiano espresso i concetti dell'esibizionismo non abbiano osato, per correttezza, scrivere post riguardo il ragazzo suicida a Roma. Visto che, a detta loro, chiunque si vesta in modo "eccentrico", fa male alla causa :D. Rischierò il flame, ma siete sempre la solita massa di ipocriti e vili, che non aspettano altro che esprimere un opinione che affermi che per essere trattati dignitosamente bisogna essere trasparenti e che la diversità e il modo di porsi anche carnevalesco sia il male.

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OT

 

Loup-garou[/color]' timestamp='1353950716' post='626356']

Ma veramente io manco ho detto che stavo parlando con te. Come faccio ad averti messo in bocca parole non tue?

 

 

Sorry, pensavo ce l'avessi con me...

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Secondo me il gaypride è una bella manifestazione attraverso la quale i gay possono manifestare i propri diritti e fare sentire la propria voce ,proclamando il valore della diversità sessuale...ma come alcuni di voi hanno detto a volte questa manifestazione viene utilizzata per etichettare la comunità LGBT e questo è il fine opposto che il gaypride vuole perseguire cioè quella di sottolineare la sua eterogeneità e sicuramente i responsabili sono i mass media più attenti a mostrare le cose come appaiono rispetto a come sono.

il gaypride ha un bel messaggio che la collettività però non sempre recepisce...

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  • 3 weeks later...

Io non ho mai partecipato a nessun gay pride, ho letto con interesse almeno i primi post per capire un po' i vostri punti di vista.

è un argomento delicato secondo me. Ho avuto anche delle discussioni con dei miei amici in passato... cioè non mi sento in colpa se non sento il bisogno di partecipare a una manifestazione del genere. Sono il primo a sostenere i diritti delle coppie omosessuali ma non mi sento di scendere in piazza per una sorta di festa che poi perde di vista le tematiche di cui si fa bandiera.

Non sono mai stato quindi mi baso su racconti di ragazzi che ci sono stati di persona... Probabilmente il fatto è che diciamo che non incontra un mio modo che penso sia condiviso anche da altri, di vivere la mia vita, sessualità compresa, nella più totale naturalezza e sobrietà. Però ripeto questo non significa che altri modi di viverla siano "sbagliati"... penso però che bisognerebbe cominciare a far vedere al mondo che l'omosessuale non è solo il travestito che balla truccato e imparruccato, né tantomeno il ragazzone muscoloso e depilato a petto nudo... ma che si tratta di un campione completo di umanità, in tutte le sue sfaccettature. Sono immagini che purtroppo non sono viste bene e si tende un po' ad omologare. Probabilmente non sto dicendo nulla di nuovo e molti non saranno neanche d'accordo. Però... mi andava di dire la mia.

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Io credo che in ogni cosa che si faccia bisogna avere dignità. Concordo con chi afferma che a queste manifestazioni bisognerebbe comportarsi e vestirsi in modo più serio, adatto alla circostanza.

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AndrejMolov89

@@Pix Infatti, dignità che tu non hai esprimendo dei giudizi così banali Pix :D. La serietà non ha portato a nulla perché è un atto di servilismo verso l'ipotetico giudizio degli omofobi, è un modo di piegarsi poco dignitosamente verso chi non ci vuole, visto che le premesse dei ragionamenti riguardo ai Pride partono da queste considerazioni. A te contesto l'intervento insignificante agli altri contesto come al solito le premesse immature che non posso ritenere valide all'interno di un dialogo in cui l'argomento principale è la dignità, visto che la svendete come una ciabatta.

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Quindi dovrei dedurre che tutti gli omofobi sono quelli ben vestiti e che pretendono che gli omosessuali vestano in giacca e cravatta e gli omosessuali invece stiano tutti i giorni con il culo di fuori anche a lavoro, a fare shopping, a fare la spesa?

 

Cosa è la dignità per voi? Essere additato come omosessuale o come pervertito?

Qualche giorno fa ho fatto coming out con una collega ipercattolicissima che continuava a dire come gli omosessuali fossero dei pervertiti perché ballavano "volgarmente" al gaypride di Viareggio.
Ora per ballare volgarmente non intendeva certo che non ballassero il Valzer o il tango... ma comunque si capiva benissimo che per lei gli omosessuali erano quelli "provocatori". Mi è toccato dirle (si.. mi è toccato perché con lei non volevo condividerlo) che aveva un gay davanti a lei e lì si è ammutolita.

ora quello che voglio dire alla fine è che per me (ma parlo per me) sono meglio 1000 gay-prides durante l'anno anche se non vengono inquadrati dalle televisioni o dai giornalisti in 1000 città diverse piuttosto che una volta l'anno che viene scambiata per una festa goliardica.

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Se i gay pride fossero stati "sobri", la tua cara collega ipercattolicissima ti avrebbe detto che i gay sono quelli che fanno sesso nelle dark room con partner sempre diversi, oppure che ballano volgarmente nei locali gay.

Se all'interno di una massa sai vedere solamente quell'1% che a te dà fastidio, qualcuno che ti dà fastidio lo troverai sempre, non importa quanto cerchi di tenerlo nascosto e mimetizzato.

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AndrejMolov89

Dovresti fare queste osservazioni:
A)I Pride non sono formati solamente da persone con piume di struzzo
*Le persone con le piume di struzzo sono una percentuale minoritaria.
*Esistono altre persone che vanno normalmente al Pride.
B)Il pride non è una rinvedicazione dei diritti in sé stessa, ma è una ricorrenza.
*Ha un aspetto estetico, perché ha come scopo attirare l'attenzione
*Ha un significato politico, perché solitamente è un alzare la voce contro chi ti parla sopra.

 

Osservazioni di carattere storico:
A) Da quanto mi hanno riportato gli storici(** persone che hanno vissuto il cambio di prospettiva), il modo di concepire il coming out, il modo di vivere l'omosessualità è cambiato con il world pride del 2000. Dando per vero questa affermazione, è inevitabile concludere che ha una sua utilità. 

Altra premessa: il pubblico decoro, non vuole l'omosessualità in sé stessa. 

Ora, il problema è questo: Se esistono persone che si travestono all'interno della manifestazione, sono minoritarie, e tu non puoi concettualmente impedire di farlo per pubblico decoro; perché in realtà il pubblico decoro non desidera affatto vedere l'omosessualità. si rifiuta di vederla, e utilizzare questo concetto per far piacere a chi discrimina è in realtà un modo per aiutarli. Se lo fai per adeguarti ad uno stereotipo, semplicemente ti comporti come vogliono che ti comporti, ovvero cerchi di avere l'approvazione "paterna". Secondo me è concettualmente sbagliato fare come vogliono gli imbecilli. :D

La tua collega ipercattolica ha comunque sbagliato. Ha generalizzato e non ci vuole un genio per capire che questa generalizzazione è disonesta dal punto di vista intellettuale e che lei si sia prefabbricata l'idea dell'omosessualità basandosi su fotogrammi miseri, basandosi su un pregiudizio e soprattutto non informandosi. Non vedo assolutamente il motivo per motivare la critica verso il pride attraverso quello che pensano questa manica di pigri assolutamente disonesti e incapaci di concepire qualcosa di diverso a loro. 
Se bisogna criticare il Pride bisogna portare critiche sensate, non questa cozzaglia di perbenismo fai da te, questo camion di pusillaminità e superiorità di costume che sinceramente, a me personalmente da' sui nervi. 

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Se bisogna criticare il Pride bisogna portare critiche sensate

 

 

Il problema è che una critica è sensata se tutti sono d'accordo in quella critica.

Vedo che ognuno ha le sue idee, ognuno fa le sue critiche.. Se la mettiamo in questo punto di vista: per me alcune sono sensate, altre no.

Semplice.

 

Non vedo perché debba darti sui nervi :D

Edited by yalen86
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AndrejMolov89

No, la critica sensata si fonda su un ragionamento logico e valido a prescindere dall'essere d'accordo o meno con la sostanza. 
Il vostro ragionamento non è sensato nell'ottica di volersi affermare come individui a prescindere dalle discriminazioni, perché volete piegarvi alle discriminazioni per proteggervi dalle stesse. Non è logico, non è sensato.

 Voi siete d'accordo di voler abbattere le discriminazioni? Giusto? Volete vivere normalmente come vi piace, come vi fa sentire meglio? 

 Allora criticate i culi all'aria sostenendo che sono "controproducenti" provocatori e volgari. Questi attributi vengono visti negativamente e secondo voi danno adito alla discriminazione. Fate un associazione tra questi attributi e la discriminazione, e affermate in virtù di questa associazione che porsi in questo modo a chi vi discrimina alimenta la discriminazione. Il problema è questo, queste attribuzioni che assumete siano l'origine della discriminazione causata dal pride, ammesso che esista e non è così, possono essere attributi legittimi anche dei vostri comportamenti! Anche baciarsi per strada è "provocatorio", nel senso che urta la sensibilità degli omofobi. Il vostro ragionamento è controproducente, perché state affermando che urtare una determinata sensibilità, giustifica l'omofobia. INVECE non è così, si deve assolutamente condannare le discriminazioni che si fondano sulla SENSIBILITA' degli omofobi. Travestirsi anche se non si è travestiti, diventa una provocazione, una spinta verso il limite per affermare che possono essere VESTITO DA PUTTANA! ma ho diritto di essere visto, considerato e rispettato a prescindere, perché il faatto che sia vestito da TROIA non vi giustifica a discriminarmi e di non darmi diritti. 

 Se vuoi volete affermare che i diritti devono ESSERE RICONOSCIUTI, perché sono nostri per nascita e se voi AFFERMATE che le discriminazioni sono intrinsecamente sbagliate, non potete fare queste critiche al pride, perché voi state implicitamente negando che NON SI DEVE ESSERE DISCRIMINATI a prescindere dal proprio abito, dal proprio modo di essere e dalla sensibilità di chi vuole negarvi il diritto. Quindi, sì, le vostre critiche sono insensate dinnanzi alla logica di un pensiero civile. Sono insensate e se volete negare questa affermazione porca di quella troia smontate questo discorso ed evitate di fare le checche isteriche sfrante, potreste fare male al movimento.

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AndrejMolov89

Rispondi :D no? ho fatto un ragionamento se ritieni che non sia sensato, puoi dirlo. C'è un'altro modo per esprimere la tua opinione senza contradditorio: apriti un blog e puoi scrivere quello che vuoi senza che la gente ti risponda. E' molto più economico per tutti :D

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