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I Gay-Pride


Cosgrove

Siete mai stati a un Pride?  

141 members have voted

  1. 1. Siete mai stati a un Pride?

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    • Sì, diverse volte
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    • No, mai
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    • No, e penso che non andrò mai
      36
    • No, ma quest'anno andrò
      36


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Considerato che nel topic aperto da Almadel non si parla specificamente dell'evento di cronaca, ma si è solo approfittato di esso per fare un discorso generale sui gay pride, unisco la discussione al topic dedicato ai gay pride.
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@Aquarivs, veramente non so cosa risponderti.

Non so neanche se ha senso da parte mia leggere quello che scrivi.

 

Faccio militanza gay da supperggiù 14 anni;

ci sono cose che ho visto e cose che non ho visto.

Non ho mai visto nessuno indignarsi per i "culi nudi" fare qualcosa di alternativo;

non gli ho mai visto organizzare qualcosa o partecipare a qualcosa.

 

Non ho mai sentito le Famiglie Arcobaleno, l'Agedo o qualsivoglia altro gruppo

lamentarsi degli altri partecipanti al Gay Pride. Almeno non pubblicamente

e se lo hanno fatto privatamente non lo hanno mai fatto con me.

Né mai lo hanno fatto i gruppi che si interessano di HIV o di omofobia.

 

Gli unici che si sono lamentati della sobrietà sono i gay che non vi partecipano e Giovanardi.

Una volta anche un sindaco del PD che ha chiesto che non si baciassero in manifestazione. Punto.

Quando le richieste di sobrietà proverranno da chi fa cose sobrie e non da chi non fa nulla o è apertamente ostile,

allora saranno critiche che prenderò un considerazione.

Come ho detto alle nostre interviste sull'omogenitorialità vengono le "prime file" del Pride,

non ci ho mai visto gente che normalmente stia a casa perché turbato.

Alla manifestazione che hanno organizzato dopo il mio pestaggio non c'era nessuno

di quelli che mi dicono che "servirebbero manifestazioni più sobrie"

 

Magari mi sbaglio: magari voialtri vi fate in quattro per il Movimento GLBT

e semplicemente non scrivete sul forum quello che fate per pudore;

ma la mia esperienza mi insegna che fate i leoni solo su internet.

Se mi sbaglio voi e le molte persone che la pensano come voi in Italia,

prima o poi mi darete prova di saper fare qualcosa di alternativo:

ma ho l'impressione che invecchierò prima di vedervelo fare.

 

Se vi interessano idee per fare qualcosa, ho già pubblicato la lista

degli appuntamenti della nostra estate al Padova Pride Village.

E vi terrò informati su tutte le nostre sobrissime attività durante l'anno.

 

Ti lasci con la citazione che mi viene sempre in mente quando vi leggo.

“Se invece delle carnevalate a cui ci hanno abituati si vuole creare un clima sobrio per ragionare su queste tematiche, in chiave sociale e politica, ben venga”.

- Alessandra Mussolini -

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Imparerai ben poco dalla vita se continui a credere che il mondo sia tutto sotto il tuo naso. Non ti basterebbero 27 vite per sapere tutto quello che succede nella tua nazione e nemmeno 270 per sapere tutto quello che succede nel mondo.

La differenza tra te e me è l'arroganza. La presa di posizione per la quale si sa tutto quello che c'è da sapere.. Beh ti sbagli.

Sin dalle primissime righe.

 

Quando leggo un tuo commento so quasi da subito che ostenterai il tuo narcisismo o il tuo sarcasmo per denigrarci dall'alto della tua sapienza eppure, guarda un po', sistematicamente ti leggo, e ti rispondo. Questo perchè non esiste certezza che mi possa spingere all'onnisapienza. Metto sempre in discussione tutto e tutti, ergo anche il fatto che ancora una volta tu sarai lo stesso di sempre.

Il senso del leggere quello che scrivo sta nel fatto che io rappresenti una realtà valida tanto quanto la tua e quella di tutti i forumisti. Il nostro spaccato di realtà ci appartiene e come tale è fonte di accrescimento reciproco.

Quando scrivo e parlo di sobrietà, che ti piaccia o meno, parlo di una grossa ma grossa fetta di persone che non ritiene produttive certe esternazioni "colorite" ai fini della causa a tal punto da non avere più nulla di rappresentativo. Se comunque lo fosse, non lo sarebbe di questa parte di gente, che meraviglia delle meraviglie, pur perseguendo uno scopo lo vuol fare con una certa dignità e decoro.

 

Io non sto qui ad elencare un bel niente di ciò che ho fatto o di ciò che faccio perchè non è il mio cv sociale a dare leggitimità a quello che dico ma il fatto che io lo dica non solo con un certo senso logico (che quanto meno rende piacevole la lettura) ma come esponente lgbt.

Per cui quando parlo di pride e di manifestazioni più pudiche non lo dico perchè non sono solito fare nulla o non parteciparvi ma perchè, contrariamente a te, appartengo allo schieramento dei moderati, dei diplomatici che preferisce parlare la stessa lingua invece che shockare.

 

Magari poi fosse uno shock produttivo! Il video girato a CT dove alcuni ragazzi al semaforo rosso si baciavano distintamente e decorosamente. Quello è uno shock.

L'andare per carri con le borchie nere ovunque e il sedere al vento mentre le lingue sgocciolanti e attorcigliate si vedono a km di sistanza non è uno shock. E' una parodia della stessa omosessualità che non parla della causa nè parla dei diritti che si ricercano nè degli eventuali sacrifici fatti per la causa stessa. Parla solo di volgarità ed è questo il messaggio che arriva alle persone.

 

E' possibile che il pride comunque debba rappresentare proprio questo. In questo caso la missione può dirsi compiuta.

Però dopo aver compiuto lo sforzo di essere su tutte le pagine del mondo come realtà esistente, come tingerete le pareti di coloro che si sono fatti QUESTA idea del mondo omosessuale?

Edited by Aquarivs
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Quindi? Se non posso parlare della mia esperienza di cosa dovrei parlare?

Di cose che forse qualcuno fa ma che nessuno mi racconta per non sbandierare il suo cv?

Non sarebbe più semplice raccontarmi cosa fanno le persone che perseguono i miei stessi obiettivi

- ma che sono infastiditi dalle borchie e dalla piume di struzzo - ?

Magari parleremmo di qualcosa , invece di discutere sul nulla.

 

Credi davvero che i ragazzi che si baciano ai semafori a Catania, poi non vadano al Catania Pride?

Lo pensi sul serio o cerchi di prendermi in giro?

 

Le borchie e le piume di struzzo ci sono solo un giorno l'anno:

chi organizza l'evento del Pride per gli altri 364 giorni fa altre cose.

Dibattiti, raccolte fondi, baci ai semafori, opuscoli sull'HIV...

E una volta l'anno si manifesta tutti insieme anche con le persone delle altre città

e a questa manifestazione vengono - ahimè - anche persone che non ti piacciono.

Ma io non so proprio cosa farci: né per convincere te a fare qualcosa durante l'anno,

né per impedire che il mio postino si vesta da mistress se organizzo un Pride.

 

E francamente non mi darebbe nessunissimo fastidio se tu ti vantassi sul forum

di aver organizzato un dibattito contro gli abusi psichiatrici verso gli adolescenti gay

oltre a vantarti della tua bella casa, dei tuoi CD della Carey e delle tue "carnevalate" irlandesi.

 

Stai sicuro che se tu abitassi nella mia città, ti coinvolgerei a forza :)

E stai sicuro che non avresti bisogno di vantarti, perché scriverei io a tutti quanto sei bravo.

E - se dopo aver fatto qualcosa per la Comunità - tu non volessi venire al Pride,

ti direi "non sai cosa ti perdi" ma la questione finirebbe là.

 

E invece mi rimane nella testa la sensazione che chi dice "io non sto ad elencare un bel niente"

non lo faccia perché non ha proprio un bel niente da elencare.

Io credo che sia una buona cosa raccontare le cose buone che si fanno per la causa GLBT,

anche solo per dare delle idee agli altri che vorrebbero fare qualcosa.

Magari i narcisisti e i vanitosi si vantassero di questo!

 

Noi personalmente non ci conosciamo, ma ho la presunzione di credere

che se ci conoscessimo ti sarei da stimolo per organizzare qualcosa.

E ho l'arroganza di presumere che se tu organizzassi qualcosa

saresti molto più tollerante verso le altre persone che si impegnano;

a prescindere dal fatto che - una volta l'anno - ti capiti di mescolarti alle mistress....

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Ilromantico

Un giorno la finiremo con: "Non siete mai stati a un gaypride" "I gay sobri non fanno nulla" "Vi nascondete dietro uno schermo" "Nessuno si indegna a gaypride" "Siete degli omofobi interiorizzati"?

 

Abbiamo più volte smentito queste affermazioni, ma qui si ama far finta di nulla e riproporre sempre la solita solfa. Il concetto mi pare semplice: ti annoia e ti infastidisce sapere che ci sono realtà diverese dalle tue, che forse la tua alla fin fine è una realtà di nicchia che ben poco rappresenta la verità e la realtà dell'omosessuale medio.

 

Mi sembra di capire che a te piaccia lo stile di vita del 'ribelle', liberale, anticonformista e contro 'il sistema', forse è per quello che non riesci proprio a capire come ,etero o gay, la società media è fatta di tutt'altra pasta e si basa su altri principi che non sono i tuoi. Tu trovi utile e soddisfacente shockare con le volgarità o spaccarsi la faccia per reclamare i propri diritti, io le trovo delle perdite di tempo poco utili e dannose. Farsi spaccare il naso dal poliziotto o shockare con le volgarità dubito che porti a far cambiare la società. Se però la cosa serve per un tuo cv sociale o ingrandire la tua sindrome da "eroe dei gay", allora sono contento per te, ma né a me né agli altri gay le tue eroiche imprese cambieranno la vita.

 

Inutile poi fare i superbi o gli arroganti, al posto tuo scenderei decisamente da questo ruolo di "grande saggio" perché personalmente i tuoi pensieri mi risultano particolarmente antiquati e monotematici. Se la gente vivesse la sua omosessualità alla luce del sole penso che me ne fregherebbe ben poco di sapere se va al gaypride o no. A che serve partecipare un giorno a una manifestazione che in realtà NON parla di nulla se poi il resto dei giorni dell'anno si censura la propria omosessualità a vari livelli?

 

Io non ho nulla da rimproverarmi, visto che tutti sanno tutto, passeggio e amoreggio tranquillamente col mio ragazzo un po' dappertutto e ad amici/parenti/conoscenti/colleghi ho fatto capire che non c'è nulla da capire. Il passaparola farà il resto, ma nel mio piccolo QUOTIDIANAMENTE smentisco buona parte dei pregiudizi sugli omosessuali. In Spagna è successo così e l'ho spiegato MILLE VOLTE. Pensi che Zapatero abbia proposto i matrimoni per i gaypride o perché semplicemente in città vedeva gente libera e felice di essere quello che era?E mai pensato all'idea che persone vicino a lui potessero essere gay?Il vicesindaco della capitale non a caso è gay e guardacaso quest'anno non c'è stato più nessun coprifuoco per la musica e il gaypride sarà fatto diventare festa popolare. Per i ragazzi della capitale il gaypride è solo una festa spennaturisti gay o una festa per bere e divertirsi, ma per farsi rispettare nella vita ci mettono la faccia e lo fanno semplicemente vivendo la propria vita liberamente nel quotidiano.

 

Il tuo problema è che a te in fondo piace questa società emarginante, perché ti permette di interpretare quel ruolo di anti-eroe maltrattato che a te fa impazzire, ma a me e ad altri decisamente no.

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Io è un anno e passa che sono sul forum e sento sempre le stesse cose... Ma poi alla fine? A cosa portano? C'è un post sull'arcigay di Milano che ha meno visite di "un penny per un pensiero" o del profilo di @shok.

 

Una persona nuova che entra nel forum si fa l'idea che per fare qualcosa devi vivere a Roma o ad Arcella.

Altrimenti sei tagliato fuori.

 

Vogliamo fare qualcosa di utile, nel nostro piccolo? Che le persone che fanno "attivismo" o "militanza" aiutino chi è interessato, anche se non nella loro città, a mettersi in contatto con qualcuno. Mettano in gioco la loro esperienza per coinvolgere a forza le persone vogliono essere coinvolte.

Altrimenti resta tutto circoscritto e qui si fanno solo fiumi di parole.

 

Io sto iniziando da poco un esperienza a livello aziendale di gestione problematiche LGBT e so quanto è difficile convincere le persone a metterci la faccia, ma basta che uno con piu esperienza dia il via, e si sento rassicurate e magari lo seguono. Non tutte, ma una buona parte che è sempre meglio di zero.

 

[ot] @@Almadel se liberassi un po' la posta potresti ricevere gli MP...

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"Ribelle" cosa?

Presentare una mamma dell'AGEDO a degli adolescenti gay è una cosa "ribelle"?

Invitare una pastora valdese a parlare di "Cristianesimo e Omosessualità" è da "ribelli"?

Che razza di assurdità si devono inventare pur di attaccarmi?

 

Non ci sono realtà diverse dalle mie, smettiamola!

Tutti quelli che fanno qualcosa sono "la mia realtà".

La "tua realtà" è un fidanzato con cui vi fate i fatti vostri.

 

Qui nessuno vi chiede di dire "bravo"; vi si chiede solo di non criticare

fintanto che non avrete fatto qualcosa anche voi. E' difficile? E' impossibile?

Non ti piacciono i Pride e fai i volantini contro l'HIV? Bravo! Chi ti dice niente?

Non fai niente tutto l'anno, vai solo al Pride, non vai neanche a una conferenza nella settimana del Pride

e ti lamenti dei carri? Ma mi stai prendendo per scemo?

 

Sei tu - e non io - che va al Pride e basta: non dimenticartelo.

Perché non basta avere un fidanzato per fare qualcosa.

Un fidanzato ce l'hanno o possono averlo più o meno tutti.

E' necessario fare qualcosa in più per forza? No.

Però se non fai niente di più rispetto ad andare al bar col tuo tipo,

mi spieghi cosa cristo stai criticando?

Critichi me se monto un palco per parlare di sesso protetto?

O non dovrei dirtelo per non sembrarti "saggio"?

 

Zapatero ha proposto i matimoni gay perché al Pride vanno un milione di elettori.

bersani non lo fa perché al Pride andiamo in ventimila.

Sono politici e si fanno i loro conti.

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Ilromantico

Non ci sono realtà diverse dalle mie, smettiamola!

 

Ce ne sono infinite diverse dalle tue, così come ce ne sono diverse dalle mie. Non volerlo vedere è da superbi ed arroganti.

 

La "tua realtà" è un fidanzato con cui vi fate i fatti vostri.

 

Questo è quello che piace vedere a te. I fatti "nostri" diventano quelli di molte persone visto che non censuriamo per nulla la nostra relazione. Noi il "gaypride" lo facciamo ogni giorno. Inutile che citi le tue imprese 'eroiche', sinceramente mi sembrano abbastanza inutili al fine di cambiare la società. Le persone devono avvicinarsi al mondo omosessuale con spontaneità e naturalità, senza forzarle e senza essere aggressivi. Presentare una mamma all'AGEDO mi sembra una bella iniziativa, ma nasce e muore lì. Penso sia molto più utile che i figli vivano orgogliosi la propria omosessualità e la condividano con la mamma senza alcun problema, per il semplice fatto che a sua volta la mamma la vivrebbe anche lei con naturalità e sicurezza e ne parleremo con tranquillità alle altre sue amiche mamme che a loro volta ne parlerebbero con i loro figli. Quello che ti sfugge è che davvero IMPORTANTISSIMO il passaparola della quotidianità e che la gente abbia contatti diretti e non forzati con la realtà omosessuale.

 

Un fidanzato ce l'hanno o possono averlo più o meno tutti.

 

Dipende dal modo in cui vivi con il tuo fidanzato e la società

 

Però se non fai niente di più rispetto ad andare al bar col tuo tipo,

 

Ehm... andiamo dappertutto. Abbiamo una vita sociale abbastanza variegata e intensa. Potresti vederci amoreggiare tranquillamente in qualsiasi taverna con i nostri amici maschi etero. O al cinema in periferia o in molti altri posti.

 

Zapatero ha proposto i matimoni gay perché al Pride vanno un milione di elettori.

 

Si certo, "e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata". Il perché l'ho spiegato mille volte, ma capisco che in quanto un po' antiquato preferisci ancora credere che i numeri servano a qualcosa. Il gaypride aiuta, ma la differenza la fanno altre cose.

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Basta con gli attacchi personali. Ho visto usare certi epiteti troppo liberamente nel rivolgersi agli altri utenti.
Cercate di parlare di questo argomento senza insultarvi.
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Quello che non capisco è come possano le due correnti di pensiero (rappresentate diciamo da @@Almadel e @Aquarivs) scornarsi quando l'obbiettivo è lo stesso.

 

Inoltre volevo rispondere ad Aquarivs: cosa centra il discorso dei luoghi di battuage, le discoteche e le dark room dove vuoi portarci i tuoi genitori... se ti conoscono e sanno che non li frequenti non capisco a cosa serva portarceli se l'obbiettivo è mostrargli come tu vivi la tua omosessualità.

ci sono gli equivalenti di questi luoghi anche per il mondo etero, se da etero non li frequento cosa dovrei dimostrare ai miei genitori sbattendogli in faccia una realtà così lontana da me?

 

a differenza di questi particolari luoghi diciamo "di svago" che rispondo ad esigenze e gusti di pochi il pride è una manifestazione di orgoglio glbt, che coinvolge una varietà di persone che sono libere di parteciparvi come vogliono... se qualcuno da fuori vede solo gli atti provocatori è un problema di pregiudizio, perchè il pride non è fatto solo di provocazione.

e non è impedendo i lustrini le piume che si smonteranno i pregiudizi.

 

Per chi il pride lo fa tutto l'anno, accoppiandosi nei luoghi più disparati, buon per lui... c'è chi vive situazioni diverse (bullismo, genitori omofobici, ecc...) e approfitta del pride per non sentirsi solo contro il mondo. è importante la battaglia a livello personale per far valere i propri diritti, tra amici, con i genitori a scuola e sul lavoro, sentirsi per un giorno circondato da persone che come te lottano e sono orgogliose delle proprie scelte male non fa.

Per me e credo per tanti altri, il pride è questo. Preferisco manifestare accanto a una trans (con la quale ho poco da spartire) piuttosto che starne fuori.

Edited by Tarrou
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Per chi il pride lo fa tutto l'anno, accoppiandosi nei luoghi più disparati, buon per lui...

 

Questo è un po' un auto goal retorico...chi si accoppia non "fa il pride", si accoppia stop.

 

Per farlo peraltro basta usare grindr, raccontarsi che gli altri gay cercano solo sesso

e sono sfrante, far finta di innamorarsi ed essere seri e maschili...ù_ù

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se vogliamo essere trattati da persone normali dobbiamo essere normali ..... gli eccessi sono brutti da vedere proprio perché tali ...in ogni campo .....ecco perché contrario a queste manifestazioni dove il gay ( basta vedere le foto di chi vi partecipa ) si ridicolizza e si riduce a mero pagliaccio ... mio parere è chiaro ...l'accettazione in una comunità non si raggiunge con le provocazioni ( e il gay pride , pur essendo nato per finalità onorevoli , si è ridotto a provocazione ) , che non fanno altro che allontanare e creare astio ...

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AndrejMolov89

detto da uno che ha come avatar lui a torso nudo, tutto questo post fa un certo effetto, soprattutto perché non si vede il viso :D In realtà il pride nasce come provocazione :D

Edited by Loup-garou
Eliminato quote del post precedente
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Cosa c'entra il mio avatar con il mio pensiero ...non è che ho fatto vedere chissà che nella foto , è un petto , neanche fatto bene ... quindi non vedo il senso delle tue parole ....

Edited by Loup-garou
Eliminato quote del post precedente
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@@Hinzelmann autogol certo non mio, citavo qualcuno che ha scritto precedentemente.

hai ragione @@Spike88 le trans sono proprio ridicole. peccato che nel corteo per ogni trans ci sia almeno un centinaio di ragazzi "normali" come dici tu.

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hai ragione @Spike88 le trans sono proprio ridicole. peccato che nel corteo per ogni trans ci sia almeno un centinaio di ragazzi "normali" come dici tu.

lo dici tu che sono ridicole , io non l'ho detto ( e non lo penso ) ...il mio ragionamento è semplice : il gay pride è una manifestazione "pubblica" , fatta nelle piazze , frequentate da chiunque....la gente è obbligata a guardare , non l'ha scelto di suo proposito...di conseguenza bisognerebbe avere un decoro e mostrare il meglio di quello che siamo , batterci per i nostri diritti , ma non mostrando culi e "accoppiandoci" ovunque , la gente purtroppo non vede i 100 ragazzi gay che lottano per un riconoscimento , ma i 3 o 4 imbecilli che ci fanno passare tutti per un branco di sessuomani superficiali ....e poi che cavolo ci sarà da festeggiare ai pride ...mostriamogli le nostre sofferenze , i nostri disagi ...la nostra voglia di "normalità" ...urliamo il nostro "dolore" ...non pavoneggiamoci per quell'unico giorno ..

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ecco perché contrario a queste manifestazioni dove il gay ( basta vedere le foto di chi vi partecipa ) si ridicolizza e si riduce a mero pagliaccio ... mio parere è chiaro

... si il tuo parere a noi è chiaro. Se bisogna rappresentare il mondo glbt allora nessuno può pensare che una parte debba esserne esclusa (o comportarsi "a modo") perchè altrimenti una parte "non si sente rappresentata".

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Quindi? Se non posso parlare della mia esperienza di cosa dovrei parlare?

Di cose che forse qualcuno fa ma che nessuno mi racconta per non sbandierare il suo cv?

Non sarebbe più semplice raccontarmi cosa fanno le persone che perseguono i miei stessi obiettivi

- ma che sono infastiditi dalle borchie e dalla piume di struzzo - ?

Magari parleremmo di qualcosa , invece di discutere sul nulla.

E' leggittimo che tu parli delle tue esperienze e delle conseguenze positive o negative delle tue azioni e le lezioni che ne trai.. da qui a ritenere che queste siano l'unica luce nel mondo ce ne passa. Quello che ti succede e le cose che impari Alma sono UNA tra le realtà di questo mondo. Prima te ne rendi conto e più importanti saranno le tue scoperte.

 

Credi davvero che i ragazzi che si baciano ai semafori a Catania, poi non vadano al Catania Pride?

Lo pensi sul serio o cerchi di prendermi in giro?

No. Alcuni di loro sono andati al pride sicuramente. Conosco almeno due che non ci vanno (benchè lavorino alla manifestazione) perchè puntualmente non riescono ad avere un pride che li rappresenti nella loro vita quotidiana e nei problemi di tutti i giorni. (e parliamo del pride di ct che è abbastanza moderato).

 

 

Le borchie e le piume di struzzo ci sono solo un giorno l'anno:

chi organizza l'evento del Pride per gli altri 364 giorni fa altre cose.

Dibattiti, raccolte fondi, baci ai semafori, opuscoli sull'HIV...

E una volta l'anno si manifesta tutti insieme anche con le persone delle altre città

e a questa manifestazione vengono - ahimè - anche persone che non ti piacciono.

 

Sulle persone non fare commenti giacchè io parlo di modi poco produttivi e moralmente discutibili e non delle persone.

In secondo luogo, giusto nell'evento che per antonomasia l'intero mondo è costretto a vedere o ad averne notizia bisogna trasformarlo in un circo?

A cosa servirebbe una campagna antiguerra per 364giorni quando alla parata ci si va vestiti da militari con bandiere e tutto il resto come fosse una parata del 2 giugno?

 

Ma io non so proprio cosa farci: né per convincere te a fare qualcosa durante l'anno,

né per impedire che il mio postino si vesta da mistress se organizzo un Pride.

E' proprio per questo che dicevo: probabilmente il pride è proprio questo..

 

 

E francamente non mi darebbe nessunissimo fastidio se tu ti vantassi sul forum

di aver organizzato un dibattito contro gli abusi psichiatrici verso gli adolescenti gay

oltre a vantarti della tua bella casa, dei tuoi CD della Carey e delle tue "carnevalate" irlandesi.

I miei non sono vanti. Il vanto richiede lo sbandieramento di un orgoglio. Non mi sembra di aver mai avuto atteggiamenti di questo tipo. Ho dato il via ad un post sulle nostre case (con le foto della mia che in paragone a certe altre sfigura) della Carey parlo solo con Dexter (quindi risulti pure impertinente) e LA (visto che fin'ora ne ho vista una sola) carnevalata irlandese E' un carnevale irlandese visto che ogni anno c'è un tema diverso (quest'anno era la tecnologia) e uno comune che è vestirsi da folletti (che è il tema irlandese per eccellenza). Tra l'altro questo come l'uso della foto dell'altro utente sono biechi modi di abbassare la conversazione a livelli personali.. risparmiateli.. non ti mettono in buona luce..

 

 

Stai sicuro che se tu abitassi nella mia città, ti coinvolgerei a forza :)

E stai sicuro che non avresti bisogno di vantarti, perché scriverei io a tutti quanto sei bravo.

E - se dopo aver fatto qualcosa per la Comunità - tu non volessi venire al Pride,

ti direi "non sai cosa ti perdi" ma la questione finirebbe là.

Stai sicuro che se io abitassi nella tua città, se sei esattamente come sembri sul forum, non ci frequenteremmo, e io mi terrei a debita distanza.

Quello che ho notato, in cima a tutto il resto, con persone che DAVVERO si occupano della comunità qualsiasi essa sia, gay, adolescente, stranieri ecc.. è lo spirito comprensivo e la tendenza ad empatizzare le opinioni ed esperienze altrui. Strano che in tanti anni di attivismo a te questa cosa manchi..

Eppure sei tu che metti in dubbio le mie azioni, perchè non me ne vanto. Non è lo spirito delle persone che indica chi sono e cosa fanno veramente nella vita?

Ma forse abitiamo in mondi diversi. Nel mio è usanza che la gente abbia opinioni diverse, realtà diverse, abbia appreso lezioni diverse che coesistono comunque tutte.

 

 

E nessuno usa le cattive notizie per strumentalizzarle e portare voti alla propria causa.

 

Non ho mai sentito una collega dirmi: Vedi che ho ragione? Guarda il fascicolo di questo bambino.. sarai contento di vedere che la nostra idea per impedire gli abusi è stata scartata.

 

E invece mi rimane nella testa la sensazione che chi dice "io non sto ad elencare un bel niente"

non lo faccia perché non ha proprio un bel niente da elencare.

 

Sai, da ateo mi pare strano dover usare un passo biblico ma credo fu lo stesso Gesù a dire: Non vantatevi delle vostre azioni poichè quella è la vostra ricompensa se ricercate la gloria degli uomini.

 

A me non interessa vantarmi di ciò che faccio per la comunità. Non solo non c'è vanto in cause così difficili e dolorose, ma non mi rendono nè autorevole nè una guida. Per cui se devo dare la mia opinione sulle cose dev'essere quella di un uomo qualunque, non di un narciso messia.

 

Io credo che sia una buona cosa raccontare le cose buone che si fanno per la causa GLBT,

anche solo per dare delle idee agli altri che vorrebbero fare qualcosa.

Magari i narcisisti e i vanitosi si vantassero di questo!

Se loro vogliono farlo, ben venga. Ma questo vanto avrà poco a che fare con gli atti "discutibili" che poi mettono in scena al pride.

 

 

Noi personalmente non ci conosciamo, ma ho la presunzione di credere

che se ci conoscessimo ti sarei da stimolo per organizzare qualcosa.

E ho l'arroganza di presumere che se tu organizzassi qualcosa

saresti molto più tollerante verso le altre persone che si impegnano;

a prescindere dal fatto che - una volta l'anno - ti capiti di mescolarti alle mistress....

Una presunzione dietro l'altra. Io sono esattamente come sono. Se anche tu lo sei, la vedo difficile. Assai dura.

Tendenzialmente nessuna delle persone con cui ho lavorato o con le quali ho divisto questo genere di impegni aveva una tale arroganza, presunzione e intransigenza. Ce l'avevano all'inizio. Quando ignari delle cose pretendevano di sapere tutto di tutto e di tutti. Poi col tempo sono cambiati. Perchè quando si tocca con mano la vastità del dolore o delle difficoltà del mondo lgbt come quello delle violenze domestiche o degli abusi c'è poco da festeggiare e poco da "carnevalare". La rabbia, il dolore, la determinazione non si trasformano in manifestazioni goliardiche e promiscue. Nessuno di quelli che ha provato sulle proprie spalle queste cose riuscirebbe ad impersonare lo spauracchio che il mondo gli ha sempre sbattuto contro.

 

Chi lo fa probabilmente non ha mai conosciuto la persecuzione personale..

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Se bisogna rappresentare il mondo glbt allora nessuno può pensare che una parte debba esserne esclusa (o comportarsi "a modo") perchè altrimenti una parte "non si sente rappresentata".

 

In parte hai ragione ,,,e me ne rendo conto ... però quello che vorrei è meno "show" e più "normalità" , perché alla fine noi siamo "normali" , ma purtroppo è il nostro comportamento che ci fa apparire agli occhi della gente "diversi" .. mostriamogli la "persona gay" , non il "personaggio gay" , solo così si potrà arrivare all'integrazione

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Veramente mi stupisco che si usino certi toni.

 

Tutto è partito dall'affermazione "I Gay Pride sono controproducenti e bisognerebbe fare cose più serie".

In ordine io ho risposto che:

 

1) Dal momento che i Paesi che hanno Pride molto partecipati e molto trasgressivi

hanno un tasso di omofobia molto più basso, i Paesi in cui i Pride sono proibiti sono molto omofobi

e i Paesi - come l'Italia - con Pride piccoli e molto sobri sono molto arretrati è difficile sostenere una cosa simile.

 

2) Le persone che fanno cose più serie durante l'anno per la Comunità GLBT non hanno mai mostrato ostilità

per il modo festoso in cui si manifesta; infatti se chi si impegna lo trovasse disdicevole potrebbe sempre impegnarsi

a organizzare dei modi diversi di scendere in piazza, magari in altre date. Però questo non succede:

tutte le volte che ho visto organizzare qualcosa di diverso, c'erano sempre "i militanti che vedo ai Pride

meno le persone che ci vanno per fare festa" e mai "i militanti più quelli infastiditi dai carri".2)

 

3) Non è fisicamente né legalmente né eticamente possibile imporre ai partecipanti un modo univoco per manifestare;

anche ammesso che se si riesca a confutare quanto ho detto al punto uno.

 

Obiezioni a queste mie tre asserzioni io francamente non ne ho sentite;

ho sentito solo una marea di attacchi personali per lo più incomprensibili.

Capisco che si voglia personalizzare il dibattito per avere ragione,

ma bisognerebbe farlo senza perdere di vista l'obiettivo della discussione.

 

Sentirmi muovere delle critiche come "bisognerebbe fare cose più serie"- dal momento che le faccio -

"chi è stato perseguitato o ha problemi seri, non gradisce le carnevalate" - dal momento che sono stato picchiato e vado sempre al Pride con un amico positivo -

o "è necessario essere sobri" - dal momento che non ho ha mai messo boa di struzzo o harness in un Pride -

mi sembra insensato prima ancora che ridicolo; anche perché non tocca nessuna delle mie tre obiezioni.

 

E poi la madre di tutte le critiche assurde: "Sei arrogante perché pensi di avere ragione e perché ti basi sulla tua esperienza".

Se non pensassimo di avere ragione neppure scriveremmo la nostra opinione

e se non ci basassimo sulla nostra esperienza non vedo su cos'altro basare le nostre opinioni.

Senza dimenticare che non sono io a impedirvi di fare manifestazioni alternative,

ma siete voi che mi vorreste impedire di manifestare sobriamente solo perché ho di fianco una trans in tanga,

la quale sarebbe in qualche modo responsabile dell'omofobia che subiamo.

E tralascio il simpatico "io faccio cose ma non le dico per non vantarmi, perché me lo ha detto Gesù" :D

 

Se fosse possibile ripartire dalle mie tre obiezioni alla vostra affermazione,

almeno saprei su cosa rispondere. In fondo questo forum lo leggono anche degli esterni

che forse non sono interessati a sapere le vostre opinioni su di me.

Se ritenete di aver già risposto alle mie obiezioni, sarebbe bello che mi indicaste

il numero del post in cui l'avete fatto così lo rileggo e vi replico.

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Orsù non fare la vittima adesso.. non ti si addice per niente.

Io sono finito in questo topic perchè il mod ha giustamente unito due 3D.

Io sono intervenuto esclusivamente per il modo in cui hai usato un'informazione triste per attaccare coloro che non concordano con il pride.

 

Da lì, fortunatamente si è finiti col parlare del pride in genere.

 

La sfortuna vuole, per te, ed è visibile negli scritti, che da una parte ci sono coloro che vorrebbero un pride più modesto, decoroso e meno immorale (e non perchè si gridi allo scandalo ma, come chiaramente esposto, non è pertinente ai diritti che si richiedono, non dice chi siamo nè cosa vogliamo dalla società e infine che l'omosessuale non ha nulla di diverso da un eterosessuale) e dall'altro ci sei tu che NON HA spiegato nulla in merito ma ha solo fatto un elenco di presunzioni su coloro che hanno espresso un parere discordante.

 

E' inutile quindi che tu faccia adesso i piagnistei sperando che al solito tutto si risolva in un paio di richiami (e già ce ne sono diversi) dimenticando chi è DAVVERO che sposta il tema dalle opinioni alle persone.

Con i tuoi, dimostrami, voglio vedere, non esiste nessuno, le cose sono queste, non ho mai visto, ecc..

 

Ai fini dei riassunti abbiamo da una parte l'opinione che il pride debba essere più aderente al bisogno dell'omosessuale di essere integrato e riconosciuto.

Dall'altra i tuoi attacchi contro coloro che hanno quest'opinione. Ed è poi a questi attiacchi che si ci difende facendoti notare come le tue dichiarazioni assolutiste non ti portino da nessuna parte. Quindi, a questo punto, vola un altro proverbio: Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

 

Impara a porre discussioni senza sarcasmo o tono di sfida.. che si discute meglio..

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Le persone devono avvicinarsi al mondo omosessuale con spontaneità e naturalità, senza forzarle e senza essere aggressivi.

Si? E fino a quando loro non si avvicinano noi dobbiamo stare nel ghetto? Almadel ha già aperto il topic sulle proibizioni dei gay pride a San Pietroburgo, non vedo che il comportamento dei gay di San Pietrobrugo che hanno cercato di non scandalizare gli etero tanto sensibili ha fatto "avvicinare" chi sa quanti di quest'ultimi all'omosessualità. Anzi, meno gli esponenti della comunità attraggono attenzione al fatto stesso della loro esistenza, più salgono i livelli di omofobia nella società. E poi nessuno è obbligato ad avvicinarsi all'omosessualità, chiunque può rimanere persino fascista ed omofobo quanto gli pare e piace, però che lo facciano in privato, perché la loro libertà di non accettare l'omosessualità finisce li' dove comincia il mio diritto di essere me stessa. E se mi va di girare mezzo nuda conciata da carnevale devono mettere l'anima in pace, perché ho il diritto di sembrare promiscua, scandalosa, poco seria e troppo vistosa, essendo che ci sono gli etero che fanno l'identica cosa. E io pretendo la parità dei diritti senza compromessi anche per fare follie e sciocchezze. Ci sono le prove che dimostrano che la strada che offri tu non porta da nessuna parte e ci sono le prove che essere scandalosi e vistosi porta a risultati concreti. Ti ricordo che fino a poco tempo fa alla donna era negato non solo il diritto di voto nella maggoir parte dei paesi dell'occidente, ma anche la propria sessualità. E se non fosse per il movimento femmista che tra le cose serie incitava le donne di non obbedire alle regole che la società imponeva, se non fosse per il pubblico scandalo che molte donne davano all'epoca, perchè per i tempo, portare il pantalone, non portare il busto, fumare e più tardi portare la gonna corta e guidare era equivavalente del nostro "girare con il culo da fuori". Non immagini forse come era considerato scandaloso il comportamente della madre di danza contemporanea Martha Graham o di Isadora Dunkan che ballava nuda! Se la tattica di scandalizzare ha aiutato a conquistare i diritti per le donne perché non dovrebbe funzionare per conquistare i diritti per la communità LGBT?

Edited by Addie Pray
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Visto che il mio precedente post è stato bellamente (volutamente?) ignorato, vediamo di dire la mia su questo (se poi qualcuno volesse rispondere al post #907 sarebbe carino...)

 

1) Dal momento che i Paesi che hanno Pride molto partecipati e molto trasgressivi

hanno un tasso di omofobia molto più basso, i Paesi in cui i Pride sono proibiti sono molto omofobi

e i Paesi - come l'Italia - con Pride piccoli e molto sobri sono molto arretrati è difficile sostenere una cosa simile.

 

Mi pare che il problema che "divide" gli animi è che in Italia i pride non sono considerati sobri. E' di questo che si sta parlando. Tutti lamentano la necessità di esperienze alternative, meno improntate al divertimento ma al messagio finale, proprio perchè, ancorchè piccoli, i pride non sono visti come "sobri".

Per chi ha più esperienza di pride "around the world", si può avere qualche esempio di pride "molto trasgressivi" e pride "sobri"?

 

2) Le persone che fanno cose più serie durante l'anno per la Comunità GLBT non hanno mai mostrato ostilità

per il modo festoso in cui si manifesta; infatti se chi si impegna lo trovasse disdicevole potrebbe sempre impegnarsi

a organizzare dei modi diversi di scendere in piazza, magari in altre date. Però questo non succede:

tutte le volte che ho visto organizzare qualcosa di diverso, c'erano sempre "i militanti che vedo ai Pride

meno le persone che ci vanno per fare festa" e mai "i militanti più quelli infastiditi dai carri".2)

 

Il problema è che le cose "DI DIVERSO"... non sono pubblicizzate. E quindi le persone "infastidite dai carri" (per mantenere la stessa definizone) manco sanno che ci sono. Io ho scoperto per caso una fiaccolata LGBT a Milano "incrociandola per strada" in macchina.. perchè era stata pubblicizzata su twitter...

 

3) Non è fisicamente né legalmente né eticamente possibile imporre ai partecipanti un modo univoco per manifestare;

anche ammesso che se si riesca a confutare quanto ho detto al punto uno.

 

Questo è vero, probabilmente basterebbero che siano la minoranza rispetto agli altri. Che la telecamera del Tg1 deve andarseli apposta a cercare i culi invece di fare una panoramica generale per mostrare tutto il necessario...

 

 

 

E se mi va di girare mezzo nuda conciata da carnevale devono mettere l'anima in pace, perché ho il diritto di sembrare promiscua, scandalosa, poco seria e troppo vistosa, essendo che ci sono gli etero che fanno l'identica cosa.

Se i miei amici etero sapessero di manifestazioni etero dove la gente sfila nuda per strada sarebbero felici di parteciparne... ma non mi pare siano mai esistite.....

Edited by Fabiofax
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Il punto rimane che in tutto il mondo, fin dalla sua nascita, il Pride è sempre stata una festa dell'orgoglio e delle diversità, son tutti lì, fotodocumentati, da Amsterdam a San Francisco, c'è chi lo vuole serio, "normale", posato, borghese? Che si preoccupi di organizzare una manifestazione in tal senso.

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Si? E fino a quando loro non si avvicinano noi dobbiamo stare nel ghetto? Almadel ha già aperto il topic sulle proibizioni dei gay pride a San Pietroburgo, non vedo che il comportamento dei gay di San Pietrobrugo che hanno cercato di non scandalizare gli etero tanto sensibili ha fatto "avvicinare" chi sa quanti di quest'ultimi all'omosessualità.

 

Bello il tuo intervento. Senza dubbio con un punto di vista.

 

Sono d'accordo con te che possa esistere l'ipotesi che meno si mette in luce l'omosessualità più si aiuta a reprimerla e ghettizzarla (non sono d'accordo ma è un'ipotesi degna di essere analizzata. E' un'eventualità possibilissima e probabilmente si sarà pure verificata in altre circostanze).

 

Però ci sono delle considerazioni da fare:

 

Immaginiamo al tavolo delle trattative un omosessuale, un politico russo e un superpartes, non so, magari un norvegese (visto che se ne parlava).

In un contesto di discussione (e qui ti dò ragione occorre che SI PARLI dell'omosessualità) quale sarebbe la strategia migliore per far capire a quel testone russo che l'omosessualità è leggittima? Si potrebbero usare delle metafore forti (come vennero usate per la liberazione sessuale delle donne) ma qual è il limite per il quale la metafora diventa da produttiva ad improduttiva?

Se l'omosessuale si spogliasse nudo per rafforzare il concetto, quali muri alzerebbe nella mente del russo?

Se l'omosessuale raccontasse decine e decine di testimonianze sulla vita omosessuale, quali muri abbatterebbe nella mente del russo?

 

Visto che il mio precedente post è stato bellamente (volutamente?) ignorato, vediamo di dire la mia su questo (se poi qualcuno volesse rispondere al post #907 sarebbe carino...)

 

Faccio il carino.. xD

 

Io è un anno e passa che sono sul forum e sento sempre le stesse cose... Ma poi alla fine? A cosa portano? C'è un post sull'arcigay di Milano che ha meno visite di "un penny per un pensiero" o del profilo di @shok.

Personalmente partecipo al forum a momenti alterni a seconda degli impegni e non riesco a seguire tutto (ne lo farei.. la vità e là fuori) però se ci finisco in un argomento mi piace discuterne. Quanto meno per farmi un'idea.

 

 

Una persona nuova che entra nel forum si fa l'idea che per fare qualcosa devi vivere a Roma o ad Arcella.

Altrimenti sei tagliato fuori.

Vero e Falso. Ne abbiamo discusso sul 3D di Roma, ricordi?

 

 

Vogliamo fare qualcosa di utile, nel nostro piccolo? Che le persone che fanno "attivismo" o "militanza" aiutino chi è interessato, anche se non nella loro città, a mettersi in contatto con qualcuno. Mettano in gioco la loro esperienza per coinvolgere a forza le persone vogliono essere coinvolte.

Altrimenti resta tutto circoscritto e qui si fanno solo fiumi di parole.

Buona idea. Io sono un po' fuori mano sia a seguire che invitare ma sono in una parentesi che ritengo più urgente della causa omosessuale e che sposo con più ardore.

 

 

Io sto iniziando da poco un esperienza a livello aziendale di gestione problematiche LGBT e so quanto è difficile convincere le persone a metterci la faccia, ma basta che uno con piu esperienza dia il via, e si sento rassicurate e magari lo seguono. Non tutte, ma una buona parte che è sempre meglio di zero.

E io non ne avevo idea.. ma parto dal presupposto che potesse essere possibile in ogni caso. Difficilmente solo perchè la gente non ne parla la giudico nullafacente..

Edited by Loup-garou
Unito post doppio
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Io è un anno e passa che sono sul forum e sento sempre le stesse cose... Ma poi alla fine? A cosa portano? C'è un post sull'arcigay di Milano che ha meno visite di "un penny per un pensiero" o del profilo di @shok.

 

Una persona nuova che entra nel forum si fa l'idea che per fare qualcosa devi vivere a Roma o ad Arcella.

Altrimenti sei tagliato fuori.

 

Vogliamo fare qualcosa di utile, nel nostro piccolo? Che le persone che fanno "attivismo" o "militanza" aiutino chi è interessato, anche se non nella loro città, a mettersi in contatto con qualcuno. Mettano in gioco la loro esperienza per coinvolgere a forza le persone vogliono essere coinvolte.

Altrimenti resta tutto circoscritto e qui si fanno solo fiumi di parole.

 

Io sto iniziando da poco un esperienza a livello aziendale di gestione problematiche LGBT e so quanto è difficile convincere le persone a metterci la faccia, ma basta che uno con piu esperienza dia il via, e si sento rassicurate e magari lo seguono. Non tutte, ma una buona parte che è sempre meglio di zero.

 

[ot] @@Almadel se liberassi un po' la posta potresti ricevere gli MP...

 

Beh Fabiofax, partiamo da questo post allora :)

Per coinvolgere le persone nell'attivismo GLBT generalmente è importante lavorare a livello locale.

Se un Lombardo mi chiedesse delle dritte per attivare un consultorio sulla prevenzione dell'HIV

io non saprei proprio che pesci pigliare: perché non conosco la realtà sanitaria lombarda.

A monte di tutto c'è sempre un gruppo che agisce localmente e che decide di attivarsi

e che può (se vuole) appoggiarsi alla realtà ArciGay sul territorio.

Qualche dritta sulla gestione di problematiche GLBT aziendali te le può dare Mara Siclari

dell'ufficio Nuovi Diritti della CGIL di Mestre (penso di potermi procurare il suo numero o la sua mail agevolmente.

in ogni caso ho visto che si trova su Facebook). In questo caso appoggiarsi a un Sindacato è più utile.

 

Mi pare che il problema che "divide" gli animi è che in Italia i pride non sono considerati sobri. E' di questo che si sta parlando. Tutti lamentano la necessità di esperienze alternative, meno improntate al divertimento ma al messagio finale, proprio perchè, ancorchè piccoli, i pride non sono visti come "sobri".

Per chi ha più esperienza di pride "around the world", si può avere qualche esempio di pride "molto trasgressivi" e pride "sobri"?

 

Distinguiamo il fatto che i Pride in Italia non sono considerati sobri

e il fatto che i Pride in Italia siano più sobri che altrove.

Il Pride Nazionale di Bologna quest'anno non ha avuto carri per solidarietà con le vittime del terremoto

e il Pride di Bassano ha sfilato silenzioso perché ha attraversato una via nella quale sono stati impiccati molti Martiri della Resistenza.

Nessuna di queste due cose sarebbe assolutamente pensabile all'estero.

E chiaramente nulla di tutto questo ha avuto il benché minimo effetto,

né è capitato che le persone che normalmente snobbano il Pride siano venuti a questi.

Eppure c'era stata molta pubblicità sulla sobrietà del Pride bolognese che - in ogni caso -

ha avuto 60 volte meno partecipanti di quello di Madrid (pur essendo nazionale, in un Paese più grande).

 

Il problema è che le cose "DI DIVERSO"... non sono pubblicizzate. E quindi le persone "infastidite dai carri" (per mantenere la stessa definizone) manco sanno che ci sono. Io ho scoperto per caso una fiaccolata LGBT a Milano "incrociandola per strada" in macchina.. perchè era stata pubblicizzata su twitter...

 

Il caso del sobrio Pride bolognese dovrebbe essere un esempio chiaro.

Tutti sapevano come sarebbe stato, ma nessuno di quelli che si lamentano vi ha partecipato.

Se si scopre che una bella iniziativa si diffonde su Twitter, nel caso ci si registra su Twitter

o si chiede a un amico iscritto di tenerci aggiornati.

La cosa migliore sarebbe che le "persone infastidite dai carri" si autorganizzassero

tenendosi informate su iniziative alternative fino anche a organizzarle loro.

(Chiaramente io penso sia impossibile, ma spero sempre di venire smentito).

 

Questo è vero, probabilmente basterebbero che siano la minoranza rispetto agli altri. Che la telecamera del Tg1 deve andarseli apposta a cercare i culi invece di fare una panoramica generale per mostrare tutto il necessario...

 

E' già così.

http://www.queerblog.it/galleria/gay-pride-2012-di-napoli-catania-e-bassano/21

Guarda la differenza tra il Pride di Bassano e quello di Catania.

E pensa che Aquarivs considera quello di Catania "più sobrio di altri".

Queste invece sono le immagini del Bologna Pride:

http://www.gay.tv/foto/gay-pride-bologna-2012-foto-e-immagini-dal-corteo/gay-pride-bologna-2012-foto-e-immagini-dal-corteo---44/

Neanche a cercarli le telecamere del TG1 avrebbero trovato dei "provocatori".

 

OT: Ho cancellato svariati MP.

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Quando metti le virgolette, forse non lo sai, te lo spiego io, significa che stai citando ESATTAMENTE le parole espresse da qualcun altro. Peccato non sia così:

 

(e parliamo del pride di ct che è abbastanza moderato)

Parole diverse e significato diverso. Non ho usato sobrio ma moderato. E il confronto era fra tutti i pride del mondo e non quello di Bologna che hai tirato in ballo adesso.

Seconda cosa, io sono praticamente la voce portante in queste due pagine sulla sobrietà dei pride e non vedo come sarei potuto essere a Bologna visto che vivo all'estero.

 

 

 

e il fatto che i Pride in Italia siano più sobri che altrove.

Relativizza carissimo Alma. Anche al polo nord c'è più freddo che altrove. Questo significa che non faccia freddo in Polonia?

I pride italiani vengono giudicati dagli italiani.

Nei territori arabi perfino un reggiseno indossato per scherzo verrebbe giudicato un'oscenità inaudita.. -.- ma io devo spiegartele ste cose? Ma quanti anni hai?

Tutti sapevano come sarebbe stato, ma nessuno di quelli che si lamentano vi ha partecipato.

Perchè immagino tu sarai stato lì ad intervistare tutti uno per uno chiedendogli:

 

"Scusa è il tuo primo pride questo? Non hai mai partecipato ad un pride così "sobrio? Hai partecipato perchè sapevi sarebbe stato un pride più "tranquillo" di altri?"

 

Scommetto di sì.. visto il tuo NESSUNO DI QUELLI.

 

xD Mi viene quasi da ridere.. assurdo..

Edited by Aquarivs
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Ilromantico

Ci sono le prove che dimostrano che la strada che offri tu non porta da nessuna parte e ci sono le prove che essere scandalosi e vistosi porta a risultati concreti

 

Addirittura hai la sicurezza matematica, su per favore. I gay pride possono aiutare i gay e la gente a rompere i tabù che i gay esistono, ma in Spagna non sono mica avanzati perché fanno i gaypride con milioni di gente. Anche in America ed altri stati li fanno, eppure non sono arrivati al clima e alla tutela che si respira qui. Se è davvero così matematico c'è qualcosa che non quadra. Un gay pride è un buon punto d'inizio, ma ha dei FORTISSIMI LIMITI che sono parecchio evidenti. La strada dell'integrazione sociale è quella più lunga e banale: farsi conoscere alla gente nella quotidianità. E in Spagna c'era un clima nettamente peggiore rispetto all'Italia poco più che un decennio fa, eppure i gay spagnoli hanno avuto le palle di lottare e farsi conoscere alla gente nella loro quotidianità.

Per fare un esempio pratico, tutti i nostri parenti non si sarebbero MAI interessati a un gaypride nè alla causa gay, ma tramite il matrimonio hanno avuto modo di riflettere e aprirsi la mente in quanto hanno capito che l'immagine mediatica è falsa ed esagerata. A loro volte i miei amici e i nostri parenti lo diranno ai propri familiari che lo diranno ad altra gente e così via. Semplicistico?Laborioso?Possibile, ma almeno nel mio piccolo ho fatto aprire la mente a 300-500 persone. Person e su cui il gaypride non avrebbe MAI fatto presa, visto che nemmeno al mio futuro marito nè a me in quanto bisex fa presa.

 

Non credo che siano concetti così difficili da capire.

 

Se la tattica di scandalizzare ha aiutato a conquistare i diritti per le donne perché non dovrebbe funzionare per conquistare i diritti per la communità LGBT

Ma cosa c'entra?Ma ti rileggi quando scrivi?Fammi capire, per te la causa omosessuale si riduce alla mera promiscuità e libertà sessuale?Alla gente non frega NULLA di con chi vai a letto, neppure ai più omofobi, i problemi nascono quando l'omoaffettività e la tua vita da omosessuale viene esternata, QUELLO è il problema.

 

Eppure c'era stata molta pubblicità sulla sobrietà del Pride bolognese che - in ogni caso -

ha avuto 60 volte meno partecipanti di quello di Madrid (pur essendo nazionale, in un Paese più grande

 

Che a sua volta viene sempre più snobbato dai madrileñi e comincia a risultare fortemente patetico dagli etero che appoggiano i gay. Per il semplice fatto che a Madrid è impossibile che una persona non abbia piú di un amico gay e quindi gli stessi etero s'infastidiscono di questa immagine falsa e autolesionista che danno i gay nei gaypride, visto che nella quotidianitá i loro amici sono per nulla cosí. Come al solito una cosa che ho già spiegato. I numeri del gaypride sono in discreta discesa nella capitale spagnola e viene ormai piú vissuta come una festa spenna-turisti-gay o un occasione per bere a prezzi modici. Non ce ne facciamo nulla dei numeroni, checchè ne vogliate pensare lasciano davvero il tempo che trovano. L'importante è avere organizzazioni cazzute, appoggi politici seri e i miei adoratissimi gay spagnoli che sono anni luce avanti a questi ragionamenti antiquati.

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Mi spaventate!

Ma ai "T" della cricca LGBT non ci pensate?

Travestiti, transessuali, trasgender hanno una vita ben più difficile della nostra e sono discriminati ogni giorno.

Veramente non ci vedo nulla di cosi mostruoso e antisociale nel portare due tacchi a spillo e una minigonna.

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