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I Gay-Pride


Cosgrove

Siete mai stati a un Pride?  

141 members have voted

  1. 1. Siete mai stati a un Pride?

    • Sì, una sola volta
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    • Sì, diverse volte
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    • No, mai
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    • No, e penso che non andrò mai
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    • No, ma quest'anno andrò
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AndrejMolov89

Uno tanto sopravvalutato è il diritto alla parola, visto come sta andando il topic suddetto, non esprimo altro.

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il Re del nulla

I mass media soprattutto sono impegnati nel divulgare le idee sbagliate riguardo una presunta ipotetica "emergenza omofobia" (che sempre rimane qualcosa da definire con precisione più o meno esatta) nonché sul concetto di diritti che, basterebbe un semplice consulto con un avvocato o un notaio per capire che esistono già, che noi abbiamo già quello di cui c'è bisogno, la possibilità di fare tutto ciò che i diritti prevedono e che non a caso proprio perché già esistenti non vengono presi in considerazione ed affrontati pubblicamente.

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Ilromantico

Vabbè il nick lo spiega tutto... Un giorno mi spiegherete voi troll che soddisfazione vi da non vivere e rifugiarvi in un mondo di fantasie, ma soprattutto questo atteggiamento da acidi e masochisti. Certo che non hanno importanza i diritti per chi NON vive e NON è padrone della sua vita.

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Non ho mai partecipato in vita mia a manifestazioni, cortei, assembramenti vari né politici né sindacali né religiosi né di qualunque altro genere, non perché non abbia mai condiviso le idee d'alcuna manifestazione, corteo, assembramento, ma perché proprio non ho mai sopportato e non sopporto calca, confusione, affollamento:

già fatico ad andare ai matrimoni quando m'invitano e ci vado solo se si tratta di parenti od amici stretti, rimanendo per il tempi strettamente necessario a non essere considerato scortese.

Ovviamente quindi non ho mai partecipato ad un Gay Pride, benché non possa certo sentirmi avverso o almeno indifferente alle rivendicazioni proclamate e specialmente a quella della parità tra amore omo ed amore etero.

 

Perciò penso di poter considerare la faccenda se non obbiettivamente, in quanto omosessuale e quindi interessato, almeno da non partecipante: da esterno insomma anche se non da estraneo.

 

1) E' un fatto che per essere uditi, se non ascoltati, in un mondo rumoroso come il nostro, bisogna fare più rumore degli altri e certamente manifestazioni come i Gay Pride fanno rumore;

però è anche vero, come ha giustamente notato Ilromantico, che un rumore continuamente ripetuto alla fine dà assuefazione e non si nota quasi più o comunque viene sopportato come parte dell'ambiente circostante, senza particolare fastidio ma anche senza particolare attenzione.

 

2) Nelle manifestazioni di qualunque specie, anche politiche, anche religiose, ci sono quelli che gridano, schiamazzano, si vestono e si comportano in modo stravagante e spesso carnascialesco, quindi non è strano né che anche ai Gay Pride ci siano queste persone né che i mezzi di comunicazione li notino prima, sopra e talvolta ad esclusione di tutti gli altri:

l'unica soluzione sarebbe di avere un servizio d'ordine ferreo, come quello del vecchio partito comunista o del suo sindacato (CGIL) che non permetteva a nessuno di partecipare che non fosse rigorosamente in linea, anche nell'abito, con le direttive di "rispettabilità proletaria" richieste dai capi.

Ma credo che servizi d'ordine ferrei ormai non li abbia e probabilmente non li possa neppure avere più nessuno in Italia.

 

3) Se comunque si riesce a mantenere i Gay Pride, come finora sono stati sempre mantenuti, in un ambito di festosità pacifica, anche se talvolta stravagante e provocante, non spenderei una sillaba per sopprimerli, se non altro perché altre manifestazioni e cortei per rivendicazioni varie non raramente lasciano un codazzo di violenze contro persone e cose, quando non si trasformano addirittura in furiose azioni di devastazioni con assalti ai passanti, agli avversari ed alle forze dell'ordine:

inevitabile, anche per chi sia omofobamente prevenuto, il confronto con la costante festosità pacifica dei Gay Pride.

Siano questi pure troppo carnascialeschi, ma a Carnevale si ride, si scherza, si sfotte, ci si diverte, ma non si spaventa, non si devasta, non si ferisce, non si uccide.

Edited by Mario1944
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Non ho mai partecipato in vita mia a manifestazioni, cortei, assembramenti vari né politici né sindacali né religiosi né di qualunque altro genere, non perché non abbia mai condiviso le idee d'alcuna manifestazione, corteo, assembramento, ma perché proprio non ho mai sopportato e non sopporto calca, confusione, affollamento:

io pure, ma cercherò di farmi forzaXD

in vita mia ho fatto pochissime manifestazioni, in pratica 2-3 contro la nuova base americana del Dal Molin

e mi sono sempre sentito estremamente stupido in mezzo a quel caos di slogan e sciocchezzuole varieXD

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Ilromantico

"Grande festa", "carnevale di giugno", "baldoria", etero eccitati perché potevano far casino, mettersi parrucche stravaganti e stare al centro dell'attenzione. Insomma senza dubbio riusciamo ad avere appoggi, ma di quale profondità e qualità?

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Non ho capito l'astio molto generico e fumoso nei confronti del gaypride di @Ilromantico, mi sembra una pensionata becera che si altera perché i vicini danno una festa e lei non riesce ad ascoltare bene le puttanate che spara Paolo Conte nei quiz a premi su Raiuno.

 

Il Pride non solo serve prima dell'ottenimento dei diritti, per far vedere che gli omosessuali hanno un PESO POLITICO che può condizionare in qualche modo la vita del paese e che quindi è meglio assecondare nelle istanze di parificazione giuridica, ma anche dopo l'avvenuta parificazione giuridica, serve per continuare a favorire la compattezza della comunità gay facendo sentire la propria voce contro l'omofobia che può comunque continuare ad esistere dal punto di vista sociale anche dopo le riforme, e poi come memoria STORICA simbolica di quello che è avvenuto a Stonewall nel 1969 e che ogni gay dovrebbe conoscere, perché ogni cosa parte da lì.

 

Il colore, il casino, la baldoria sono lo strumento ideale per lottare e ricordare; la massa ha bisogno di mezzi semplici, piacevoli ed accessibili per poterlo fare.

E ciò non toglie che vi siano comunque anche altri eventi più pacati e intellettuali.

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Non ho capito l'astio molto generico e fumoso nei confronti del gaypride di @Ilromantico, mi sembra una pensionata becera che si altera perché i vicini danno una festa e lei non riesce ad ascoltare bene le puttanate che spara Paolo Conte nei quiz a premi su Raiuno.

 

OT non toccarmi Paolo Conte che, bontà sua, non ha mai presentato quiz televisivi :D

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* Carlo Conti pardon chiedo venia @schopy

 

 


Agli eventi più pacati e intellettuali non partecipa quasi nessuno
e - specialmente - non partecipa chi parla male del Pride.

Uff, dici che un ferreo sostenitore dell'immoralità del pride non possa essere allettato nemmeno da una seriosissimo ciclo di conferenze sull'andamento dei diritti lgbt nel Corno d'Africa o da un documentario sui movimenti sessantottini? :)

Edited by Sampei
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E ciò non toglie che vi siano comunque anche altri eventi più pacati e intellettuali.

 

Se non ho capito male a Perugia han fatto una cosa del genere 

 

http://corrieredellumbria.corr.it/news/perugia/144922/Pride-Village-nel-fine-settimana.html

 

però polemiche uguali

http://corrieredellumbria.corr.it/news/politica/114017/Perugia-Pride-Village--e-polemica.html

 

Rilievo sul giornale di oggi?

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No ma @HInzelmann io ero ironico, in tutti i pride accanto alla "temutissima" parata ci sono comunque degli ulteriori eventi di accompagnamento, ma tanto non va mai bene niente perché se uno è omofobo, etero o gay che sia, non andrà mai bene nulla, nemmeno una veglia funebre.

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Ma io non intendevo affatto polemizzare con nessuno, facevo rilevare

il fatto in sé...probabilmente a Perugia han scelto questa modalità perché

sapevano di non avere i numeri di una parata e volevano fare ugualmente

qualcosa per partecipare.

 

Però lo spazio concesso alle polemiche di Forza Nuova è sproporzionato

rispetto alla mancata copertura dell'evento, anzi forse non essendoci parata

il trattamento è pure peggiore nel senso che l'evento scompare del tutto

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"Grande festa", "carnevale di giugno", "baldoria", etero eccitati perché potevano far casino, mettersi parrucche stravaganti e stare al centro dell'attenzione. Insomma senza dubbio riusciamo ad avere appoggi, ma di quale profondità e qualità?

Ciao, Giova. Ieri ero a Venezia, mi son divertito un mondo. Avevo un cartello col leone di san marco che faceva professione di omosessualità con boccaccesche espressioni venete. Ho visto un eroe che si è fatto mezza città con tacchi altissimi, su e giù dai ponti. Spero che tu sia un troll, altrimenti sei davvero ridicolo.

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Ma io credo che i ferrei avversari ( gay ) dei Pride sono pochi. Il sentimento comune a molti è che certe persone potrebbero vestirsi in modo più sobrio, dato l'impatto che l'evento ha a livello nazionale. Io partecipo ai Pride, proprio ieri ne ho fatto uno ma tra le tante persone vestite in modo decente ( o anche senza maglietta, mica facciamo gli schifiltosi ) c'erano anche drag queen bardate in modo "fantasioso". Adesso, nessuno vuole vietare criticare il loro lavoro ma se si presentano così ad una manifestazione per i diritti gli spettatori non ci prendono più sul serio! Stessa cosa per un carro di un locale gay: tutti maschioni in stile Hercules con tanga e perizomi che ballano a ritmo di musica. Perché? Sinceramente quelli mi hanno dato fastidio: erano lì per pubblicità e solo loro sanno se siano davvero gay. Ci siamo divertiti tutti, nulla da dire, però certe cose andrebbero controllate.

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Ilromantico

 

 


Ciao, Giova. Ieri ero a Venezia, mi son divertito un mondo. Avevo un cartello col leone di san marco che faceva professione di omosessualità con boccaccesche espressioni venete. Ho visto un eroe che si è fatto mezza città con tacchi altissimi, su e giù dai ponti. Spero che tu sia un troll, altrimenti sei davvero ridicolo.

 

Disse il pischello. Non sono io a essere ridicolo, sei tu forse ad essere ingenuotto e accontentarti di briciole: Divertirsi un mondo un giorno all'anno e i restanti 364 da pecora nera sociale. Sei giovane però e dubito tu possa avere chissà quali esperienze quindi non infierisco ulteriormente.

 

 

 


Non ho capito l'astio molto generico e fumoso nei confronti del gaypride di @Ilromantico, mi sembra una pensionata becera che si altera perché i vicini danno una festa e lei non riesce ad ascoltare bene le puttanate che spara Paolo Conte nei quiz a premi su Raiuno.

 

A me qua l'unica "becera"(eviterei questi epipeti dal sapore checco/omofobi) sembri tu. Non è colpa mia se non hai capacità di auto-critica e non riesci a rispettare i pensieri altrui. Cosa c'è da scaldarsi tanto? Evitiamo pure di dire le solite fandonie sullo stile di "non partecipa ai pride, non conosce questo, è nemico dei pride" e blah blah perché non sono propriamente il ragazzetto del paesello non dichiarato. Io ho visto e vissuto "tutto" del mondo gay/pride quindi penso di saperne abbastanza sull'argomento e posso tranquillamente farne un'auto-critica. E qualcuno forse dovrebbe spiegarsi che auto-critica NON è essere contro qualcosa, ma vuol dire avere l'umiltà e l'onestà di ammettere che ci sono cose che non funzionano e che potrebbero essere migliorate. Ragion per cui non sono per NULLA contro i gay-pride, li ritengo un'arma fondamentale per una comunità, ma con certe modalità e soprattutto con certi SPIRITI D'INIZIATIVA penso si rischi di restare bloccati nello stesso punto. Voi gioite perché gli etero partecipano, si divertono e ci permettono di far numeri. E' indubbio il vantaggio strumentale e politico che apportano, ma a che prezzo e con quale spirito d'iniziativa? Per me è un po' umiliante che la partecipazione sia derivata soprattutto dal fatto che gaypride=divertimento e baldoria e senza probabilmente manco si scomoderebbero per la causa gay. E' un po' come quando qualcuno organizza una festa e accorre molta gente, non perché vogliono bene all'organizzatore, ma perché è ricco, ha la villa con piscina e offre cibo ed alcolici. Alla festa si fionderanno pure 300persone, ma poche di quelle saranno veri amici.

 

Non sono stupido, capisco che sia intelligente da parte della comunità calamitare la partecipazione delle persone con "festa&baldoria", perché così moltissimi partecipano, ma a che prezzo in termini di qualità e spirito partecipativo? A me fa piacere che quasi tutti i miei conoscenti vadano ai pride, ma me ne fa decisamente molto meno (per non dire incazzare) che nella pratica sia solo una scusa di utilizzare una nobile causa per far baldoria e divertirsi. La dignità dei gay, delle relazioni e delle famiglie gay meritebbe molto più rispetto. Mio marito è stato cinicamente veritierio:"E certo, gli etero vanno a divertirsi con gli 'scoiattolini'/fenomeni da baracconi gay che gli fregano solo per far baldoria una volta all'anno".

 

 

 


Stessa cosa per un carro di un locale gay: tutti maschioni in stile Hercules con tanga e perizomi che ballano a ritmo di musica. Perché? Sinceramente quelli mi hanno dato fastidio: erano lì per pubblicità e solo loro sanno se siano davvero gay. Ci siamo divertiti tutti, nulla da dire, però certe cose andrebbero controlla

Per me la gente può andare pure col pene di fuori, a petto nudo e possono esserci pure diversi carri che promozionano locali e serate sadomaso/bondage. Non è quello il punto, trovo sia importante la pluralità di pensiero. Il problema è che il messaggio del pride sia nella pratica solo ed effettivamente uno: divertimento (o nessun messaggio, dipende dai punti di vista). Dovrebbero esserci più spazio per l'omofobia, le famiglie gay, il bullismo scolastico, i coming out, gli anziani gay...parlando in modi più consoni e non semplicemente con un paio di carri a ritmo di tunz tunz e ragazzi immagine...

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quanto lavoro per il gay pride. quante Drag abbiamo preparato al salone. A prezzo speciale, sia chiaro. Ma anche io ho voluto partecipare alla causa gay.  Anche le shampiste hanno fatto la loro parte.:)

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una nobile causa per far baldoria e divertirsi

 

Sì però non esagerare, anche perché siamo nel 2014 non nel 1977

 

I Sindacati riescono a riempire una piazza per il primo maggio solo con un concerto

gratis, anche al Family day c'erano cantanti vari e spettacolino di intrattenimento ( più

gita gratis a Roma mentre i gay pagano tutto di tasca loro )

 

L'unico che ha riempito qualche piazza recentemente si chiama Grillo e per definizione

ogni suo comizio è uno spettacolo, essendo comico di professione

 

Ci saranno senz'altro dei ragazzi gay che son lì anche per divertirsi ma

tutta questa "qualità" nella partecipazione politica degli altri non la vedo

come non vedo questa reiterata forma di polemica ( il cui sottinteso in realtà

è al fondo anti-identitario cioè ci appartiene in modo speciale in quanto minoranza )

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@Ilromantico
 

E' proprio quello il punto! E' la stessa cosa del Pagan Pride: si cerca di farsi accettare dalla gente, che nutre molto pregiudizio. Come riuscirci se poi nella manifestazione si incarna proprio quell'idea pregiudizievole?

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Per me la gente può andare pure col pene di fuori, a petto nudo e possono esserci pure diversi carri che promozionano locali e serate sadomaso/bondage. Non è quello il punto, trovo sia importante la pluralità di pensiero. Il problema è che il messaggio del pride sia nella pratica solo ed effettivamente uno: divertimento (o nessun messaggio, dipende dai punti di vista). Dovrebbero esserci più spazio per l'omofobia, le famiglie gay, il bullismo scolastico, i coming out, gli anziani gay...parlando in modi più consoni e non semplicemente con un paio di carri a ritmo di tunz tunz e ragazzi immagine...

 

Tutti i ragazzi che sono stati ai Pride di questi giorni

potranno dirti che queste cose ci sono già

e sono l'assoluta maggioranza.

 

Questi sono gli eventi del Pride che abbiamo organizzato a Venezia:

http://www.veneziapride.it/vepride14-eventi/

Si è parlato di Minority Stress, di Bullismo omofobico, di Bisessualità,

di Pier Vittorio Tondelli, di disabilità e GLBT, di omofobia e sport,

di famiglie arcobale, di depatologizzazione della transessualità,

di visibilità lesbica, di lesbismo e fede, di queer

e VIVADDIO c'è stato anche un incontro sulle drag queen.

 

Capisci bene che dopo che ci si è sbattuti per fare mille cose serie

sentirsi dire che nella pratica il messaggio del Pride sia solo divertimento

(e spero bene che almeno la sfilata alla fine sia divertente!)

è proprio un insulto per i volontari e le volontarie.

 

Qui non siamo a Gran Canaria o a San Francisco:

è un miracolo se viene al Pride qualche locale coi cubisti seminudi sul carro

e dà un contributo per la realizzazione degli eventi...

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Sapete cosa potreste fare per far sì che la gente smetta di rinfacciarvi che dite 'sta roba perché ai pride non ci andate?

 

Invece di fare questi discorsi astratti e generali, citate dei pride a cui avete partecipato e indicate nello specifico che cosa non vi andava bene. Del tipo, nel Pride di Canicattì del 2012 c'erano dei carri imbarazzanti perché... Oppure nel Pride di Caltanissetta del 2010 c'è stata musica tutto il tempo e non un singolo discorso politico, quindi era un Pride solo per divertirsi.

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Qui non siamo a Gran Canaria o a San Francisco:

è un miracolo se viene al Pride qualche locale coi cubisti seminudi sul carro

e dà un contributo per la realizzazione degli eventi...

 

Un miracolo non voluto da molti.

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Beh, negli ultimi quattro Pride a cui sono stato

locali non ce n'erano proprio:

anzi di solito ci boicottano facendo una festa

in competizione con quella di autofinanziamento

perché il Pride è troppo politico e loro vogliono solo divertirsi

( il divertimento gay per loro è un lavoro

ed è poco compatibile col nostro volontariato).

 

In altre realtà dove i diritti civili ci sono già

e ci sono meno bandiere dei partiti

allora è comprensibile che vinca l'anima festaiola

e che il Pride sia una sfilata di discoteche.

Non è proprio il caso italiano...

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Il sentimento comune a molti è che certe persone potrebbero vestirsi in modo più sobrio, dato l'impatto che l'evento ha a livello nazionale. Io partecipo ai Pride, proprio ieri ne ho fatto uno ma tra le tante persone vestite in modo decente ( o anche senza maglietta, mica facciamo gli schifiltosi ) c'erano anche drag queen bardate in modo "fantasioso". Adesso, nessuno vuole vietare criticare il loro lavoro ma se si presentano così ad una manifestazione per i diritti gli spettatori non ci prendono più sul serio!

 

aggesù, sempre questa preoccupazione di non venire "presi sul serio" :D

Io non sono un militante, né un attivista, e in passato le uniche manifestazioni a cui ho partecipato eran cose che non riguardavano diritti gay (coll'eccezione di un kiss-crossing, ché però non ha avuto grande risalto mediatico). @Pix, la tua si chiama coda di paglia, c'è poco da fare. Anch'io ce l'ho avuta le prime volte che entravo in un locale gay -il timore di vedersi riflessi in un'immagine weird/freak o semi-porno- ma non credo che DAVVERO la presenza di qualche drag queen pregiudichi il messaggio che si cerca di veicolare.

 

Se poi c'è tanta provincia che non sa cosa sia il gay-pride, non capisce perché si manifesti etc...questo non è un problema -solo- dei pride, che anche le manifestazioni dei cobas o della CGL suscitano indignazione in certi ambienti. Se invece @Pix, tu discuti della possibilità di fare anche cose diverse dai pride per sensibilizzare l'opinione pubblica su diritti lgbtq...ecco, questo è un altro discorso.

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@schopy

L'Italia è tutta una Provincia e non credo che fare interventi "ad effetto" possa cambiare ciò che è la marcia del Pride: un modo per acquisire visibilità che viene distorto da qualcuno. Qui non si parla solo di drag queen ma anche di persone che posano nudi su dei carri che sfilano per le città! Gli etero non partecipano al Pride, alle tante attività che si organizzano in questa occasione e neppure sanno che vengono svolte. Ciò che vedono è una sfilata di carri e di persone, tra le quali vi sono i classici trans ridotti a parodia e uomini muscolosi e nudi ( che sfido io siano tutti gay ). Una persona media vede questo e ti dirò, la sua attenzione si concentra su questi personaggi e non sui ragazzi e le ragazze vestiti normalmente che si comportano come persone comuni. La sfilata, per gli etero, si riduce a una festa folkloristica dove per un giorno all'anno si capovolgono le regole sociali, in cui gli uomini diventano donne e viceversa. Abbiamo così tanti detrattori, perché servire le critiche su un piatto d'argento?

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Una persona media vede questo e ti dirò, la sua attenzione si concentra su questi personaggi e non sui ragazzi e le ragazze vestiti normalmente che si comportano come persone comuni. La sfilata, per gli etero, si riduce a una festa folkloristica dove per un giorno all'anno si capovolgono le regole sociali, in cui gli uomini diventano donne e viceversa. Abbiamo così tanti detrattori, perché servire le critiche su un piatto d'argento?

 

Mabbbasta con questi complessi di inferiorità! Anche noi siamo persone medie..e poi che noia col fatto di doversi mostrare a tutti i costi "comuni".

Il pride è anche una festa, forse ci vorrebbe qualche giornalista competente che spiegasse un po' le ragioni storiche, sociali, del "tipo" di festa...ma non mi pare che i grossi organi di stampa lo facciano.

Tu sei il tipo che crede di ottenere di più abbassando la testa, e ti capisco sai, ché anch'io in passato mi son posto di questi problemi.

Ma allora mi sentirei di consigliarti -per il tuo benessere dico- lascia perdere i pride, cerca di sensibilizzare chi ti sta intorno in modi diversi.

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Ribadisco il mio invito. Parlate dei pride che conoscete. Quando fate commenti, mettete luogo e data. Così almeno ci si può confrontare sul serio e chi è stato a quel pride potrà o darvi ragione oppure dirvi che state dicendo cavolate.

 

Io ho presente il pride di Milano perché è quello a cui sono andato. E non solo a Milano non si usano più i carri da tre anni a questa parte, ma la foto che Repubblica ha scelto per rappresentare il pride è stata questa:

 

 

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Quindi francamente l'idea "Il travestito attira tutta l'attenzione dei fotografi/passanti e distrae dal vero spirito della manifestazione" inizia a suonarmi veramente vecchia.

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