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I Gay-Pride


Cosgrove

Siete mai stati a un Pride?  

141 members have voted

  1. 1. Siete mai stati a un Pride?

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    • Sì, diverse volte
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    • No, mai
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    • No, e penso che non andrò mai
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    • No, ma quest'anno andrò
      36


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Ma non è quello il punto, è che molti gay problematici sono d'accordo con quella mentalità per cui i gay si devono nascondere, Almadel ha fatto notare come porta soltanto oppressione nonostante le presunte teorie per cui i gay, per ottenere i diritti, dovrebbero smettere di fare i pride.

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nonostante le presunte teorie per cui i gay, per ottenere i diritti, dovrebbero smettere di fare i pride.

 

Mi inserisco solo per dire che l'opinione non è che per ottenere i diritti si devono smettere i pride.

Quanto che per otterene i diritti si devono trovare modalità "alternative" al pride.

 

Poi le cose possono coesistere senza problemi.

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No. Almadel ha usato una notizia spiacevole per denigrare tutti coloro che considerano il gay pride controproducente e lo ha fatto usando qualcosa che dovrebbe far riflettere per quello che è e cioè una notizia pessima per la comunità gay.

Piuttosto che aprire un post di riflessione su quanto grave sia la cosa, ha preferito strumentalizzarla per fare i suoi soliti attacchi a certi utenti del forum.

QUESTO E' FLAME col doppio nodo. E mi pare assai strano che non si intervenga in proposito. No ma che dico.. strano? Con Alma? Naaa..

 

Quel post starà lì a dire a tutti coloro che non credono nel gay pride: Ecco vedi? Sarai felicissimo..

 

Che razza di comportamento è?

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Premesso che non mi è piaciuto minimamente il modo con cui Almadel ha aperto il topic, ma è inutile criticare il flame per poi metterci benzina nel fuoco. Tant'è che non gli avete nemmeno risposto con un "ti sbagli perché..."

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Perchè non ho interesse a cominciare un discorso che parte con quelle intenzioni.

Inoltre, proprio perchè è Alma, bisogna sottolineare quello che scrive perchè in due anni che sono su questo forum HA SEMPRE usato questi modi, spesso causando liti, ma continua imperterrito. Quindi o qualcuno evita di intervenire di proposito o lui continua. In questo caso continuerò, come ho già fatto, ha evidenziare la cosa. Non sia mai qualcuno (lui) si svegli.

 

 

Questo non è un flame, anzi, se diventerà un flame è perché altri vogliono farcelo diventare, non certo Almadel.

 

Ma la vedo dura.. MOLTO dura..

Edited by Aquarivs
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A me fa soffrire la velocità di cui parla @@Addie Pray

con cui gli omosessuali di san Pietroburgo si siano "adattati"

- avendo locali e nessuna vera persecuzione se sei "bravo" -

alla repressione del Gay Pride. Dieci persone arrestate, solo dieci.

Eppure se avessero sfilato in un milione di persone

e un milione di persone si fossero rifiutate di pagare la multa

allora le cose sarebbero cambiate anche in Russia.

 

Mi fa soffrire perché mi chiedo cosa accadrebbe in Italia

se domani proibissero i Gay Pride per non "scandalizzare i bambini".

Mi domando quanti di noi affronterebbero la repressione e la galera.

 

Non posso non pensare allo spazio che si dà qui in Italia a certe idee,

che per me sono l'uovo di serpente della repressione.

 

Mi scuso per il tono canzonatorio con cui ho aperto la discussione,

ma su di me fa un effetto terribile discutere con voi dell'importanza del Pride

e vedere che cosa provocano certe vostre idee nelle teste sbagliate.

 

Tra dire "certe provocazioni sono inopportune, bandiamole"

e dire "certe provocazioni sono presenti in tutti i Pride, bandiamoli"

il passo è così che breve che mi stupisce che non ve ne rendiate conto.

Senza che ve ne accorgiate state covando un totalitarismo

e se questo davvero si manifestasse, non avremmo alcuna difesa.

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Perchè non ho interesse a cominciare un discorso che parte con quelle intenzioni.

 

Allora se non hai interesse a intervenire nel discorso, perché scrivi sul topic?

Se chi non vuole o non ha nulla da dire evitasse di intervenire a sproposito nei topic saremmo tutti più contenti.

E meno male che c'è anche stato da subito un richiamo del mod.

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A me fa soffrire la velocità di cui parla @@Addie Pray

con cui gli omosessuali di san Pietroburgo si siano "adattati"

- avendo locali e nessuna vera persecuzione se sei "bravo" -

alla repressione del Gay Pride. Dieci persone arrestate, solo dieci.

Eppure se avessero sfilato in un milione di persone

e un milione di persone si fossero rifiutate di pagare la multa

allora le cose sarebbero cambiate anche in Russia.

Sicuramente sono d'accordo con te. Questo tipo di cose preoccupa seriamente..

 

 

Mi fa soffrire perché mi chiedo cosa accadrebbe in Italia

se domani proibissero i Gay Pride per non "scandalizzare i bambini".

Mi domando quanti di noi affronterebbero la repressione e la galera.

Conoscendo l'attitudine italiana probabilmente i tuoi timori sono fondati.

Voglio dire, abbiamo e stiamo assistendo ad altri tipi di privazioni eppure continuiamo a farci decelebrare dalla tv.

Dovrebbe essere diverso in questo caso?

 

 

Non posso non pensare allo spazio che si dà qui in Italia a certe idee,

che per me sono l'uovo di serpente della repressione.

 

Mi scuso per il tono canzonatorio con cui ho aperto la discussione,

ma su di me fa un effetto terribile discutere con voi dell'importanza del Pride

e vedere che cosa provocano certe vostre idee nelle teste sbagliate.

E' proprio per la gravità della questione che ci sono rimasto. Ci sono delle volte che ammiro il tuo modo di difendere alcuni concetti (come quello dell'HIV) e mi sarei aspettato lo stesso su questo versante. Per questo motivo continuavo a non capire come avessi potuto scegliere di dare la priorità al sarcasmo (e non ironia) allo sgomento. Perchè a quanto pare la sottlie gravità che c'è dietro questa notizia l'avevi vista.

Sai quello che sta accadendo negli Stati Uniti immagino. Per ogni stato che legifera a favore delle coppie omosessuali ci sono altri 10 che stringono il cappio con i loro no. Ultimamante molti stati hanno osteggiato a viso aperto le direttive federali soprattutto in merito ai gay. Questo ci fa capire che il "progresso" si sta mescolando ad ampie macchie di avversione contro la causa. E questo è doppiamente preoccupante, come indichi tu, perchè gli stessi omosessuali, almeno alcuni, non si rendono conto di dove stiamo andando.

 

 

Tra dire "certe provocazioni sono inopportune, bandiamole"

e dire "certe provocazioni sono presenti in tutti i Pride, bandiamoli"

il passo è così che breve che mi stupisce che non ve ne rendiate conto.

Senza che ve ne accorgiate state covando un totalitarismo

e se questo davvero si manifestasse, non avremmo alcuna difesa.

Io non sono tra le voci del "bandiamole. Sono fermamente convinto che gli individui debbano avere A PRESCINDERE il diritto alla manifestazione.

L'unica nota che cambierei è il modo. So che probabilmente siamo su due versanti diversi ma credo proprio che in un periodo delicato come questo, i modi siano l'unica cosa che potrebbe permetterci ancora di far presente la causa omosessuale.

 

La vita gay è talmente presente nella vita di tutti ogni giorno ormai che stiamo cominciando a pestare piedi a destra e a manca. Non che questo sia sbagliato, assolutamente, ma ci stiamo avvicinando ad uno scontro e adesso, ritengo che una condotta esemplare da parte nostra sia il modo migliore di assestare il colpo definitivo.

Le principali contestazioni sono sulla promiscuità, sulla leggitimità della famiglia in quanto diversa da quella etero. Beh, dimostriamogli che non è così.

 

Questo è il mio personale punto di vista. Ed è probabilmente soggetto a dei cambiamenti. Ma in questo momento ci credo,

 

Ps. Scusami anche tu.

Edited by Aquarivs
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Quanto che per otterene i diritti si devono trovare modalità "alternative" al pride.

più che alternative "collaterali" quindi.

 

Mi fa soffrire perché mi chiedo cosa accadrebbe in Italia

se domani proibissero i Gay Pride per non "scandalizzare i bambini".

Mi domando quanti di noi affronterebbero la repressione e la galera.

 

Forse tu e un'altra decina in tutto!? come dice @@Aquarivs ce ne combinano di peggio su altri versanti eppure lasciamo fare.

Non la vedo così nera come dici qui:

Tra dire "certe provocazioni sono inopportune, bandiamole"

e dire "certe provocazioni sono presenti in tutti i Pride, bandiamoli"

il passo è così che breve che mi stupisce che non ve ne rendiate conto.

Così come recentemente i partiti (qualunque) ci promettono le unioni gay, sanno che devono "tenerci buoni", a differenza della Russia l'Italia (sotto questo aspetto) è più controllata...

l'Italia è molto più Out, così come noi pestiamo piedi a destra e a sinistra in tutti i campi anche chi ci governa fa attenzione a come muoversi.

Anche io non sono d'accordo con l'abolizione dell'Arcigay in alcune realtà è molto utile, semmai incentivare le associazioni dei grandi centri a non dormire sugli allori occupandosi esclusivamente di feste e promozioni ma di continuare ad essere simbolo, punto di riferimento e spinta per i nostri diritti.

Edited by Tarrou
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@Tarrou, io non la vedo nera intendiamoci.

Dico solo che il mantra "I Gay Pride nuocciono alla causa GLBT"

ci fa apparire provinciali sia guardando alla Russia che guardando alla Spagna.

 

Le cose peggiori che ci fanno non mi toccano nell'intimo.

Non sono disposto a farmi arrestare per non pagare l'IMU.

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Le principali contestazioni sono sulla promiscuità, sulla leggitimità della famiglia in quanto diversa da quella etero. Beh, dimostriamogli che non è così.

 

Ma sei sicuro? Questo è uno di quei casi in cui mi becco del vecchio...xD

 

Ma a me proprio non pare...non ci posso fare niente

 

D'altronde perchè ci dovrebbero dare dei promiscui per vietarci il matrimonio?

 

Sarebbe facile obiettare - da parte nostra- dateci uno strumento legale per

regolarizzare unioni come quelle etero, non teneteci ai margini...e lo saremo

quanto gli etero.

 

Ed in effetti io ho sentito dire a Buttiglione che siamo sterili, alla Binetti

che siamo infelici-nevrotici...ma nessuno ha mai detto : siete promiscui.

Semmai ci sono soggetti come Giovanardi che dicendo, fate ciò che volete

ma fatelo in privato, sottintendono che dovremmo rimanere promiscui, ma non

ce lo contestano affatto.

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@Hinzelmann, bisogna distinguere quello che dicono gli omofobi

da quello che dicono i gay con qualche problema di omofobia interiorizzata.

Non esiste un Papa, né un Democristiano, né un Fascista

che abbia mai detto una parola contro la promiscuità gay;

che è e rimane il grande problema degli omosessuali per i gay stessi.

 

La cosa fastidiosa per me è che - nonostante questo -

in molti credano che Giovanardi o la Mussolini ce l'abbiano

con questa benedetta promiscuità, quando invece hanno sempre ripetuto

che quello che facciamo a casa nostra o nei nostri locali riguarda solo noi.

(Infatti lo dicono pure del Bunga Bunga di Berlusconi...)

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più che alternative "collaterali" quindi.

 

Si, assolutamente. infatti potrebbero coesistere entrambe. E così si darebbe opportunità diverse anche a chi è contro ai carri, di partecipare.

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Qui non c'entra assolutamente nulla la politica italiana.. e difatti si parla del divieto del gaypride in Russia.

Non c'entra nemmeno l'omofobia interiorizzata. Ma davvero, ragazzi è tutto qui il vostro vocabolario? Vedete la realtà solo attraverso 4 termini che si possono contare sulla punta delle dita?

 

La vita è complessa e non si può ridurre tutto ad una parola sopratutto quando questa è usata fuoriluogo.

Io non ho alcuna omofobia interiorizzata, sono solo una persona che tiene a delle regole di moralità pubblica.

Se mille donne sfilassero per la disoccupazione con le tette al vento troverei da ridire sulla manifestazione stessa.

A maggior ragione se la manifestazione riguarda la dignità e il riconoscimento come realtà pari dell'eterosessualità. Trovo difficile che si guardi al perchè del gaypride quando sembra un carnevale ambulante. Io la vedo come una manifestazione politica e sociale per cui il divertimento dovrebbe, a mio avviso, rimanere a casa.

 

In secondo luogo, se i gay pride si fossero fatti con maggior decoro, a quali appigli si potrebbero attaccare i governi?

All'illeggimitià della manifestazione? BENE. Meglio sia per questo motivo che per altri ben più frivoli motivi.. Quanto meno la discussione si sposta in argomenti di una certa rilevanza piuttosto che su quello che si vede in queste manifestazioni.

 

Donna, uomo e adolescente medio vedono una sfilata di manifestanti che si tengono per mano, cartelli, dichiarazioni, sponsor, banchi informativi.. si chiedono cosa sia e si interrogano sull'argomento. Dev'esserci dietro qualcosa di importante.

 

Stessa donna, uomo e adolescente vedono una sfilata di carri, uomini travestiti, donne con i seni in bella vista, baci esageramente manifesti, palpate, sederi di fuori, scimmiottamenti di realtà contestati (tipo suora prostituta) e si scandalizzano rifiutando anche solo di comprenderne il messaggio. Che poi quale sarebbe? Che quella è l'omosessualità?

Se io fossi il sindaco di una città a quali delle due manifestazioni dovrei dire di no per la pressione dei concittadini e della giunta? Al primo o al secondo?

Edited by Aquarivs
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@Fabiofax, guardati cosa facciamo a Padova per due mesi

e domandati se a queste iniziative viene "chi è contro i carri"

o se vengono - come al solito - quelli che vengono ANCHE al Pride.

 

http://www.padovapri...pazio-tralaltro

 

Tu credi che "la gente a cui non piacciono i carri"

vada volentieri a vedere le presentazioni dei libri, ma non è vero.

La "gente a cui non piacciono i carri" va più volentieri in discoteca.

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Vabbè Aquarivs io ho citato i politici italiani

perchè non conosco quelli russi...può essere

dicano cose diverse, d'altronde in Russia si lotta

solo per poter uscire dall'armadio siamo ad una

rivendicazione equivalente a quelle dell'Italia anni '80

 

Però so di certo che i pride sono frequentati da un manipolo

di gay militanti che si fanno arrestare, quindi nelle immagini

che ho visto non ho visto nessuna persona indecorosa, lo stesso

su un documentario che ho visto sulla Romania.

 

In realtà in questi paesi dove l'omosessualità è stata un reato penale fino

al 1992-1993 circa, il carnevale volante è un sogno lontano...

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Vedo che si continua ancora a usare il concetto abbondantemente abusato dei "gay pride sobri", ritorna sempre e continuamente quando si parla dei pride, è un falso argomento di chi non sa che manifestazioni sobrie non hanno alcun effetto, ne sono state fatte tante e non se ne parla mai. Per non contare a queste ci vanno gli stessi quattro gatti dei pride meno quelli che vogliono divertirsi. La sobrietà sarebbe un argomento se esistessero numericamente i gay che vanno solo alle manifestazioni sobrie, purtroppo i fatti concreti ci dicono che non è così.

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@Fabiofax, guardati cosa facciamo a Padova per due mesi e domandati se a queste iniziative viene "chi è contro i carri" o se vengono - come al solito - quelli che vengono ANCHE al Pride.

 

Scusa @@Almadel ma non ho capito la frase... al Village immagino vengano tutti. O non è così? O volevi dire altro? Il Village è sicuramente un evento di attrazione ma non si pone obiettivi di "manifestazione". Piuttosto di divulgazione. Ed è un bene.

Ed è penoso che non ci sia a Milano.

 

Vedo che si continua ancora a usare il concetto abbondantemente abusato dei "gay pride sobri", ritorna sempre e continuamente quando si parla dei pride, è un falso argomento di chi non sa che manifestazioni sobrie non hanno alcun effetto, ne sono state fatte tante e non se ne parla mai.

 

Io ad esempio non ho mai sentito parlare di "manifestazioni sobrie", che so, un sit-in, una marcia muta.. Come me immagino tanti. E quindi chiaramente ci sono poche persone.

Ricordo qualche tempo fa che incrociai mentre ero in auto una fiaccolata LGBT a Pta Venezia... e dove la pubblicizzavano? Via Twitter... Intelligente direi....

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Non è che cambi molto, eh!

Anche ai Gay Pride fanno le giornate culturali

(a Roma ci sono andato una settimana prima per farmele quasi tutte);

ma - al solito - non esiste gente che evita i carri e viene per la cultura,

esistono solo persone che evitano i carri e vengono per la discoteca.

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Questo perchè purtroppo in pochi lo sanno.. io è la prima volta che lo sento.. (Ovvio.. potevo informarmi.. ma di quando è il pride si sa sempre, delle altre cose mai... e cmq quest'anno Milano si è distinta per ignavia)

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Beh io ho fatto l'attivista tramite l'ambiente universitario ma non sono mai andato ad un pride coi carri nè in disco. E credo sia coerente visto che i tipi di pride che ho visto sono delle discoteche mobili..

Le manifestazioni "sobrie" danno i risultati che le persone sobrie vogliono.. Le manifestazioni "eccentriche" danno i risultati che le persone "eccentriche" vogliono.

Se dovessi portare la mia famiglia ad un pride sarei felice di portarla in un pride sobrio, dove si fa dibattito, dove si informa la gente e non dietro una sfilza di carri dove non solo non mi sentirei rappresentato ma dovrei poi passare 30 giorni a spiegare che l'omosessualità NON E' QUELLA.

Ma non perchè la mia famiglia sia omofoba, ma perchè è sobria.

Edited by Aquarivs
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Non importa quello che fa Milano...

Siamo in estate e ci sono le ferie, se si vuole partecipare.

 

Noi nonostante un'agenda così fitta qui a Padova,

siamo riusciti a farci tre Pride quest'anno:

forse troppo sobri per un articolo sui giornali

(fatta eccezione per il ragazzo menato dai fascisti a Bassano).

 

Ovvio: non siamo a San Pietroburgo o a Sarajevo;

però è bello essere in piazza anche per loro.

 

Se questi fantasmi che parlano di sobrietà

facessero qualcosa di sobrio e concreto,

giuro che reciterei il Mea Culpa e mi vergognerei

di aver pensato che siano solo dei vigliacchetti

incapaci di organizzare o di partecipare ad alcunché.

 

Perché a casa mia il leatherboy e la drag-queen

montano il palco per far parlare la Famiglie Arcobaleno

o si fanno il mazzo per raccogliere i fondi per la ricerca contro l'HIV

e se poi vanno a un'orgia o mostrano il culo su un carro

nessuno ha il coraggio di dire loro nulla.

 

Il mondo non si divide in "bravi ragazzi che fanno le cose serie"

e in "cattivi ragazzi che pensano solo a scopare ed esibirsi".

Il mondo GLBT si divide in "gente che partecipa" e in "gente che si lamenta".

 

Il ragazzo che organizza gli incontri sull'omogenitorialità

e poi non partecipa alla parata disturbato dai "culi nudi"

nella realtà semplicemente non esiste.

La gente sobria che si impegna esiste, semplicemente va alla parata

- in modo sobrio - al fianco di chi sobrio non è.

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Non importa quello che fa Milano...

Siamo in estate e ci sono le ferie, se si vuole partecipare.

 

Questo è vero. Io sono in ferie dal 3 Settembre fino al 15.. potrei farci un salto. Sarei curioso in effetti.

 

--OT---

Il mondo non si divide in "bravi ragazzi che fanno le cose serie"

e in "cattivi ragazzi che pensano solo a scopare ed esibirsi".

Il mondo GLBT si divide in "gente che partecipa" e in "gente che si lamenta".

 

In effetti io mi lamento che anche sta volta ero a Venezia, volevo conoscere l'attivista @Almadel... ma anche sta volta si è dato alla macchia... :keeporder:

Edited by Fabiofax
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@@Aquarivs ma io spero che i tuoi genitori si facciano un idea di cosa sia l'omosessualità osservando te... non facendosi influenzare dall'opinione che l'italiano medio ha osservando il pride.

così come vorrei (e sarebbe logico) che i miei genitori, osservando la mia "sobrietà" concretizzassero l'idea astratta che hanno dell'omosessualità basata su stereotipi. Una volta create le basi in questo modo, li porterei al pride tra i boa piumati delle drag e i culi all'aria dei leather, perchè nel corteo appunto ci sono anche io, sobrio, e come me tanti altri.

Sono d'accordo con @@Almadel su quanto detto nell'ultimo messaggio, chi si lamenta del pride spesso non partecipa neanche alle altre iniziative, e a proposito di questo, queste ultime dovrebbero essere più pubblicizzate, spesso vengo a conoscenza di incontri e dibattiti troppo tardi, pur frequentando forum e blog vari.

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Ilromantico

Ma questo tono tipico da -sciocchino-?A che serve strumentalizzare e monopolizzare un'informazione così tragica?La trovo davvero una cosa infantile e abbastanza patetica.

 

L'Italia non è la Russia, così come la Spagna non è l'Italia. Ogni Stato ha una sua cultura, mentalità, civiltà e diritti conquistati e negati. Non conosco la realtà russa, ma ipotizzo (sicuramente sbagliandomi) che sarà nettamente più omofoba e chiusa della realtà italiana. Visto quanto riportato, emerge il quadro di una realtà gay russa vissuta 'dentro l'armadio' e in modo furtivo, quindi in una realtà del genere QUALSIASI cosa è utile. Come si dice "tutto fa brodo" in un contesto che sembra alquanto disperato. Azzarderei l'ipotesi che essendo ortodossi,ed essendo gli etero stessi abbastanza pudici e "timorati di Dio", ci sia un problema di fondo che rende l'emancipazione dei gay ancora più difficili rispetto ad altre realtà occidentali.

 

In Italia invece la situazione va decisamente "meglio" (o almeno in confronto alla Russia), ma i gay-pride non stanno funzionando affatto. Svolta un'importantissima funzione di "noi esistiamo" poi non ha saputo farci conoscere ulteriormente al resto della società. NESSUNO ha mai detto che i gaypride vadano aboliti e troverei stupido toglierli senza una VALIDISSIMA alternativa. E ci tengo a precisare che anche in presenza di altre forme più utili di manifestazioni, NON avrei nulla in contro ad una manifestazione baraccona-festaiola come il gaypride, anzi se col tempo ci fossero manifestazioni gay di diverso stile più importanti del gay-pride, non avrei neppure nulla in contrario a farla diventare ancora più 'baraccona'. Una volta che una manifestazione di quel genere non deve più portare per forza l'onere della rappresentanza totale dei gay nè avere scopi sociali e politici (in quanto ci sarebbe l'utopica esistenza di altre manifestazioni più valide), non avrei più nessuna critica da muovere a una manifestazione che diventerebbe quello che di fatto vuole essere: una festa senza alcun tipo di rivendicazioni sociali serie.

 

E l'idea che ho dei gaypride l'ho maturata andandoci, con il particolare non indifferente che il gaypride della capitale spagnola mi risulta abbastanza sobrio ed è uno de più importanti credo. Eppure la parte della manifestazione (non critico affatto la settimana del gaypride) la trovo una festa e nulla più, NON mi rappresenta affatto. In Spagna le conquiste dei diritti e il rispetto non si sono ottenute certo grazie ai Gaypride, o almeno dubito che siano stati l'arma decisiva. Ripeterò fino allo sfinimento che il merito è tutto di una mentalità bonacciona dello spagnolo medio e di associazioni particolarmente aggressive ed agguerrite. Inoltre i coming out, le dimostrazioni pubbliche d'affetto e anche i numerosi personaggi tv gay hanno facilitato ad aprire la mente a molte persone. C'è un programma pomeridiano stile "pomeriggio 5" con un presentatore gay, lui non si fa nessun problema nel fare battute a doppio senso o nel dire che è gay (risultando comunque abbastanza maschile e per nulla "macchietta"). Capirete che un programma del genere ha un fortissimo pubblico di anziane e signore, e l'affezionarsi a un presentatore del genere gli fa capire che essere gay non è nulla di strano. Non ci vuole molto a capire che, anche se sembra triste e assurdo, questo genere di cose aiuta molto più di un gaypride per far aprire la mente a una signora. Stessa identica cosa per i coming out che gli spagnoli fanno come acqua fresca e sono out con tutti (almeno quelli delle grandi città).

 

Capisco che in Italia ci siano esigenze diverse e problemi più gravi, ma proprio per quello eviterei di analizzare o cercare di capire la realtà gay spagnola, in quanto, sarà pure arrogante da dire, la realtà gay spagnola è più evoluta e deve fare i conti con i nuovi problemi generati da questa evoluzione.

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@@Aquarivs chi si lamenta del pride spesso non partecipa neanche alle altre iniziative, e a proposito di questo, queste ultime dovrebbero essere più pubblicizzate, spesso vengo a conoscenza di incontri e dibattiti troppo tardi, pur frequentando forum e blog vari.

 

Esattamente quello che ho detto io sopra. SI parla solo del pride e mai delle cose collaterali. La fiaccolata in Pta Venezia che incrociai per caso.. era stata pubblicizzata via Twitter.... Non molto agevole per le masse

 

 

(In che modo avresti cercato di contattarmi?

E soprattutto in che modo conoscerti sarebbe stato "attivismo"?)

 

Beh..conoscere nuove persone per coinvolgerle nelle attività LGBT non è attivismo? Non hai parlato di "gente che partecipa"?

Edited by Fabiofax
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@@Aquarivs ma io spero che i tuoi genitori si facciano un idea di cosa sia l'omosessualità osservando te... non facendosi influenzare dall'opinione che l'italiano medio ha osservando il pride.

così come vorrei (e sarebbe logico) che i miei genitori, osservando la mia "sobrietà" concretizzassero l'idea astratta che hanno dell'omosessualità basata su stereotipi. Una volta create le basi in questo modo, li porterei al pride tra i boa piumati delle drag e i culi all'aria dei leather, perchè nel corteo appunto ci sono anche io, sobrio, e come me tanti altri.

Sono d'accordo con @@Almadel su quanto detto nell'ultimo messaggio, chi si lamenta del pride spesso non partecipa neanche alle altre iniziative, e a proposito di questo, queste ultime dovrebbero essere più pubblicizzate, spesso vengo a conoscenza di incontri e dibattiti troppo tardi, pur frequentando forum e blog vari.

 

Grazie Tarrou.

E' da quando ho 19 anni che non mi preoccupo più

di quello che pensano i miei genitori e amici del Pride:

perché le persone di cui ti interessa l'opinione

hanno sempre e comunque TE come esempi di sobrietà

(o di mancanza di sobrietà).

 

La questione della "maggior pubblicità" per me non ha senso.

In qualsiasi volantino le iniziative politiche o sociali

hanno più o meno lo stesso spazio dei concerti e dei DJ.

Poi è ovvio che una discoteca potrà fare più pubblicità

rispetto a un circolo politico, ma è un banale problema di capitalismo:

riparliamone quando avremo abolito la proprietà privata :)

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@@Aquarivs ma io spero che i tuoi genitori si facciano un idea di cosa sia l'omosessualità osservando te... non facendosi influenzare dall'opinione che l'italiano medio ha osservando il pride.

così come vorrei (e sarebbe logico) che i miei genitori, osservando la mia "sobrietà" concretizzassero l'idea astratta che hanno dell'omosessualità basata su stereotipi. Una volta create le basi in questo modo, li porterei al pride tra i boa piumati delle drag e i culi all'aria dei leather, perchè nel corteo appunto ci sono anche io, sobrio, e come me tanti altri.

Sono d'accordo con @@Almadel su quanto detto nell'ultimo messaggio, chi si lamenta del pride spesso non partecipa neanche alle altre iniziative, e a proposito di questo, queste ultime dovrebbero essere più pubblicizzate, spesso vengo a conoscenza di incontri e dibattiti troppo tardi, pur frequentando forum e blog vari.

Ma dai.. alcuni ragionamenti sembrano fuori dalla realtà. E da quando un genitore non si preoccupa per il mondo solo perchè conosce suo figlio? Da quando non si fanno idee e pensieri nonostante conoscano i propri figli? Se così fosse ogni genitore davanti al coming out realizzerebbe che nulla è cambiato senza nessuna difficoltà. Non basta la mia vita o le mie scelte a far conoscere un intero mondo perchè non sono io a guidarlo nè tanto meno mi ci riconosco il più delle volte.

Io non frequento le disco. Se qualcuno ci portasse mia madre in alcune discoteche gay cosa potrebbe pensare?

Così come io non frequento luoghi di battuage et simili. Se ci portassero i miei che cosa potrebbero pensare (e l'idea fa rizzare i capelli anche a me xD)?

 

Non facciamo discorsi tanto semplicisti quanto irreali. Non siamo solo noi con la nostra vita a spiegare il mondo omosessuale soprattutto quando questo è così vasto e diverso che sarebbe impossibile.

 

Se questi fantasmi che parlano di sobrietà

facessero qualcosa di sobrio e concreto,

giuro che reciterei il Mea Culpa e mi vergognerei

di aver pensato che siano solo dei vigliacchetti

incapaci di organizzare o di partecipare ad alcunché.

Questi fantasmi sono qui su un forum (prima parte già a contraddirti) e stanno scrivendo A TE senza far uso di sineddoche.

Facessero? Vigliacchetti? Incapaci?

E questo il modo in cui discuti con la gente? Non solo mi pare improduttivo ma quanto meno discutibile. Le tue scuse cos'erano? Delle dissimulazioni?

 

 

Perché a casa mia il leatherboy e la drag-queen

montano il palco per far parlare la Famiglie Arcobaleno

o si fanno il mazzo per raccogliere i fondi per la ricerca contro l'HIV

e se poi vanno a un'orgia o mostrano il culo su un carro

nessuno ha il coraggio di dire loro nulla.

Beh tanto di cappello per gli sforzi che fanno per una causa importante. Questo cosa ha comunque a che fare con la sobrietà? In linea di massima una dragqueen può essere comunque sobria in una parata. Non mi sembra di aver fatto riferimenti del genere. Ho parlato di comportamenti moralmente discutibili che fanno parlare per il loro contenuto piuttosto che della causa che patrocinano.

 

Il mondo non si divide in "bravi ragazzi che fanno le cose serie"

e in "cattivi ragazzi che pensano solo a scopare ed esibirsi".

Il mondo GLBT si divide in "gente che partecipa" e in "gente che si lamenta".

Questo nel mondo che ti piace vedere.

Il mondo è fatto di ragazzi definiti bravi perchè fanno le cose serie e cattivi ragazzi che fanno cose discutibili.

Il punto sta proprio in questo. Far capire al mondo che l'omosessualità non è tra le cose discutibili. E la vedo alquanto difficile impersonando gli spauracchi che la gente ha dell'omosessualità.

 

 

Il ragazzo che organizza gli incontri sull'omogenitorialità

e poi non partecipa alla parata disturbato dai "culi nudi"

nella realtà semplicemente non esiste.

Non esiste nella tua visione egocentrica delle cose.

Un ragazzo che lotta per il diritto degli omosessuali ad avere figli GIUSTAMENTE si indigna davanti ai culi nudi in pubblico come farebbe qualsiasi persona che ha un senso di responsabilità genitoriale. Ma non sono solo loro ad indignarsi.

La questione che ti sfugge non è la motivazione in se stessa per la quale alcune persone possono non ritenere opportune questa manifestazioni ma l'informazione che queste veicolano.

 

Ora. Se il mondo omosessuale è questo. Festini, baldoria, atti poco adatti ad essere pubblici, allora direi che il pride faccia centro. Ma questo non è il MIO mondo omosessuale. Non posso nè sostenerlo nè patrocinarlo. (benchè comunque non lo ostacoli). Se il mondo omosessuale è il mio, quello in cui voglio vivere il mio rapporto d'amore in coppia, pensare a mettere su famiglia, preoccuparmi delle cose basilari della vita redigere testamento e infine crepare (non perchè sia uno stile di vita etero ma il MIO stile di vita) allora il pride non difende alcun mio diritto. ANZI mi rema contro. Perchè poi sono io che devo sentire colleghi, parenti ecc dire: Ma che schifo.. hai visto i finocchi che fanno?

 

La gente sobria che si impegna esiste, semplicemente va alla parata

- in modo sobrio - al fianco di chi sobrio non è.

La vedo difficile. Può capitare. Perchè la gente sobria comunque vuole accertarsi di tutto e tentare. Quando però un gay pride diventa un carro carnevalesco dubito che la gente sobria abbia gioia a sfilare accanto a persone che alimentano stereotipi contro i quali poi lotta ogni giorno. Può essere carino in altre circostanze ma non quando parliamo al mondo della nostra esistenza, perchè non è quella. Almeno non quella della gente sobria (senza una doppia vita).

Edited by Aquarivs
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