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È generoso da parte tua stare sempre dalla parte dei più deboli È questo il problema

Probabilmente perché ha ragione quando afferma che il Trumpolone è un ubriacone cronico.😇 Di certo non sei nato in Laconia!

Pensa, nell'esatto momento in cui scrivevi ciò, io avevo ideato un racconto in cui il protagonista muore proprio perché si realizza ciò che dici tu. Sei geloso che mostro empatia per Schopy...

A me sembra che si sia espresso con estrema chiarezza, e soprattutto che non si tratti di "situazioni sessuali" quanto relazionali/affettive .  Ha usato semplicemente due forme negazionali per sottolineare l'assenza di legame emotivo come assenza o riduzione di infelicità . Il sunto è "Sono piu' sereno se non innamorato", ed è ben  limpido .  E il "signor Pagsli da Milano" che gli dice che ha un problema, beh, beh, è molto da telefonata in studio Crucianiana . 

Può darsi 🙂 

... ok ... vorrei ancora scusarmi per i miei post chilometrici. Lo so che è da maleducati occupare così tanto spazio "pubblico" ... ma se continuo a scusarmi, andrà sempre peggio < Stop. Vi ricordate di tutta quella cagnara sui nostri media sul documento programmatico rilasciato dall'amministrazione Trump per la linea strategica degli Stati Uniti, in cui non si riconosceva l'Unione Europea eccetera. Ebbene, confermo tutto quello che scrissi sul come i media europei abbocchino ad ogni strombazzata trumpiana. Insomma, la novità di cui dubito parleranno i media europei con lo stesso "entusiasmo" è che il Congresso ha appena approvato la nuova legge NDAA > National Defense Authorization Act, in parole povere è la legge con cui si finanzia la difesa/Pentagono e quindi si decide in maniera inequivocabile la strategia militare americana.  Quindi andiamo subito a guardare il capitolo che ci riguarda come europei > La legge impedisce la riduzione delle forze americane di stanza in Europa al di sotto dei 76mila soldati. Se il Presidente lo volesse fare, egli dovrebbe consultare prima di tutto i partener europei che avrebbero comunque l'ultima parola al riguardo. Ammesso che i membri della NATO fossero ben disposti alla smobilitazione delle forze militari americane, il Presidente dovrebbe comunque riferire al Congresso le sue ragioni, spiegando in particolar modo come questa scelta non comprometterebbe la sicurezza nazionale americana ...  Ucraina > Il NDAA finanzia per altri due anni l'Ukraine Security Assistance Initiative con ben 800 milioni di dollari e vi ricordo che questi soldi saranno dati ai costruttori di armi americane ... un po' come l'USAID che dava certo cibo ai paesi più poveri, ma i soldi andavano agli agricoltori americani che producevano quel cibo. Insomma, capite il meccanismo > Attraverso gli aiuti si sussidia l'economia americana. Venezuela > Il Congresso ordina al Pentagono la consegna di tutti gli ordini operativi dell'azione in corso che, badate bene, non è stata ancora chiaramente classificata. Qui è doveroso aprire una parentesi che ci rimanda ai tempi di Obama > Vi ricordate l'operazione che portò all'uccisione di Osama Bin Laden, quell'immagine del Presidente con il suo team che seguiva l'operazione eccetera? Ebbene, quello fu il primo strappo alla regola che vuole ogni tipo di operazione militare prima approvata dal Congresso < Il Presidente non ha il potere di ordinare alcuna operazione militare nonostante sia riconosciuto come capo dell'esercito. Quella volta Obama si rifece alla legge del 2002 AUMF, cioè quella approvata sull'onda dello shock dell'attacco alle Torri Gemelle di New York City e con cui si dette al presidente George W. Bush la facoltà di dichiarare l'infausta guerra all'Iraq su presupposti che poi la storia ha sbugiardato. Trump ha già usato l'escamotage di Obama nel 2020 per uccidere in Iran il Generale Soleimani ed ora tenta di usare la stessa base legale per l'operazione in Venezuela, ma siccome ha impiegato l'intera flotta USA, si è dovuto rifare direttamente all'urgenza della guerra al terrorismo che aveva ispirato l'AUMF definendo i narcotrafficanti terroristi. Solo che le operazioni di "polizia internazionale" ora sono diventate un vero e proprio embargo con l'ordine di fermare le petroliere e questa è di fatto un'azione di guerra.  Il Congresso, chiedendo di esaminare tutti gli ordini operativi, sta dicendo al Presidente che questa operazione non può rientrare sotto il cappello della legge AUMF. Non solo, ma ricordiamoci dell'affaire Hegseth che ordina di uccidere i due superstiti del barchino affondato, qui il Congresso sta chiedendo anche quel video e rincara la dose, premettendo che taglierà del 25% i fondi per gli spostamenti del "Ministro della Guerra" fin quando quel video non sarà consegnato alla commissione esaminatrice. Per essere ancora più chiari, il Congresso ha anche tagliato di netto ogni finanziamento atto a cambiare il nome formale del Ministro della Difesa in Ministro della Guerra. La legge ora sta sul tavolo del Presidente in attesa di essere firmata. Qualcuno pensa che non lo farà, ma dobbiamo ricordarci anche che il Congresso è a maggioranza repubblicana e sarebbe un atto ostile prima di tutto contro di loro. Insomma, comunque vada Trump e i suoi sembrano sempre di più un manipolo di sovversivi barricati nella Casa Bianca, la quale si sta veramente trasformando plasticamente nella residenza di un pazzo ... andatevi a vedere le targhe che ha Trump ha fatto affiggere sotto le foto dei Presidenti nella sua delirante Wall of Fame. L'approvazione della NDAA non è comunque il primo pensiero degli americani perché ieri l'altro sono finalmente usciti i dati ufficiali sull'economia, niente che non si sapesse già, salvo il dato dell'occupazione che registra un calo record e vi ricordo che negli Stati Uniti non esistono ammortizzatori sociali e quel poco di benefit che c'erano Trump non li ha rifinanziati, insomma > Oggi se perdi il lavoro in America finisci direttamente per strada. Secondo voi un narcisista come Trump come ha reagito ad un ulteriore smentita della sua narrazione glorificante? Ebbene, ha annunciato un discorso alla nazione a rete unificate, in cui ha blaterato le solite assurdità e che quanto non va bene è ancora colpa di Biden mentre lui sta facendo cose strabilianti, successi inenarrabili e giù con la solita sala da ballo che, stavolta, dai 200 milioni di dollari iniziali sarebbe arrivata a costarne 400, come se questo fosse una cosa positiva. Tra l'altro, non dice che i lavori sono stati bloccati perché i suoi formidabili architetti non si sono accorti che la sala da ballo la stavano per edificare proprio sopra al bunker della Casa Bianca, minandone la sicurezza.  L'ultimo merdone gossipparo arriva invece da Vanity Fair che ha intervistato niente popò di meno della persona più vicina al presidente > La sua amata e stimata Susie Trump, così ha soprannominato Susie Wiles, cioè il capo di gabinetto della Casa Bianca. La Susie è una schizzata di suo, ma quello sguardo che vedete nella foto è un po' troppo schizzato persino per lei. L'immagine è stata catturata durante un discorso ufficiale del Presidente e mi domando cosa caspita stava dicendo per farla reagire così. In ogni modo, in questa intervista ne ha per tutti e definisce il carattere del presidente simile a quello di un alcolizzato. Il vice presidente lo descrive come un complottista paranoico mentre Elon Musk è quello che ammette di essere e cioè un dedito convinto all'assunzione di Chetamina. Praticamente conferma tutto quello che è palese che sia, ma ammesso dalla numero due di Trump diventa un attimino detonante!  Ovviamente la Susie si è difesa dicendo che il giornalista ha travisato le sue parole, peccato per lei che l'intervista è stata trascritta da un file audio e, dinanzi agli attacchi di tutto il clan di Trump, il giornalista ha deciso di rendere pubblico. Quello che ora tutti si domandano è come mai la signora Wiles rimanga ancora seduta sulla sua sedia ... Sono stato lungo anche stavolta?   

https://milano.biblioteche.it/opac/detail/view/mi:catalog:734261 «Milan l'è semper un gran Milan» (Celebre modo di dire in dialetto milanese che esprime orgoglio per la città, significando che Milano è sempre grande e importante, nonostante critiche o difficoltà)