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Classica


Guest Jess81

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a un ascolto superficiale direi: gran bella interpretazione

perà c'è qualcosa nel modo di suonare della Argerich che qui non mi convince del tutto: non so bene come descriverlo, ma avverto una serie di incertezze, di imprecisioni timbriche, qualche accenno di sgranatura negli accordi

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Pur considerando inarrivabile l'esecuzione di questo concerto, come di tutto Mozart in generale, da parte di Maria Joao Pires, a me questa esecuzione piace. La considero tra l'altro superiore a quella di molti pianisti maschi, che non di rado non colgono l'estrema drammaticita', lo Streben protoromanitico di questo Concerto.

 

Il punto di forza della Argerich e' la tecnica, sicura e brillante, e, all'ascolto che ho fatto, non ho ritrovato i difetti lamentati da Conrad. E' vero che alla fine della cadenza prende una nota sbagliata, ma non mi metto a criticarla per questo. Semmai il difetto della Argerich (che nella sua gioventu' non era un difetto perche' sostenuto dalla sua tecnica sicura e vittoriosa) e' di ragionare per grandi insiemi, e non essere capace di sottolineare singoli momenti, semifrasi o incisi. E'un modo di suonare, pero', che e' connaturato alla pianista, una sua scelta interpretativa, o meglio il modo in cui si esprime, coerentemente, la sua musicalita'. Questo avviene soprattutto o meglio esclusivamente nella mano destra; per contro, la pianista conferisce grande rilievo ai bassi, alla mano destra. Ai bassi demanda spesso (o almeno quando e' possibile) grande parte del senso discorsivo-sintattico della partitura.

 

Altro problema dell'esecuzione di questo concerto in particolare, ma anche di altri di Mozart, soprattutto i piu' tardi, e' la retorica musicale. Anche qui la Argerich ragiona per frasi e momenti generali (che esegue tra l'altro con grande sicurezza, con pathos), mentre avrebbe potuto qua e la' conferire evidenza a cellule musicali piu' piccole (ma anche qui ci sono le debite eccesioni). Tuttavia, vista nell'ambito della sua concezione del discorso musicale, questa esecuzione mi sembra ottima, e direi maschia, se questo vocabolo non fosse equivoco e riduttivo.

 

Sempre splendidi i trilli eseguiti (ma tutti i grandi pianisti fanno cosi') concependo la nota superiore come una acciaccatura, molto marcata, che porta sulla nota reale, vero punto d'inizio del trillo. Ottimo il 3° Tempo.

 

Un'ultima notazione. Per questo concerto sono importantissimi il direttore e l'orchestra. E' molto difficile giudicare il pianista, in se', dal punto di vista dell'interpretazione, non tendo conto dell'impostazione sinfonico-direttoriale. Un direttore un po' fiacco, poco drammatico, rovina questo concerto.

Edited by Isher
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  • 1 month later...

 

 


Domani sera suonerò La Bohéme di Puccini al Swansea Grand Theatre.... ;)

Siete tutti invitati :D

 

Posso dire una cosa?? Da melomane,Puccini non mi piace molto :o

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  • 3 weeks later...
  • 2 weeks later...

Io sono innamorato delle Danze Ungheresi di Johannes Brahms in questo periodo. Venerdì poi le ascolto pure dal vivo ad un concerto con una favolosa pianista di fama internazionale *-*

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  • 2 weeks later...

Io non sono affatto competente in fatto di musica classica, anzi...provengo da una realtà musicale completamente diversa! Ciononostante ci sono compositori che apprezzo tantissimo e che di tanto in tanto mi vien voglia di ascoltare. In particolare a me piacciono quegli artisti un po' più sperimentali come ad esempio Debussy, Skrjabin, Alfredo Casella, ma anche musicisti un po' più "classici" (passatemi il termine XD) come Schumann, Brahms, Offenbach, Grieg, Čajkovskij oppure Prokof'ev...La Danza dei cavalieri è un pezzo che io adoro! ^_^

 

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grande virtuoso, non mi convince del tutto l'interpretazione della parte cantabile, dal minuto 1:14 in poi, la trovo poco passionale e sottotono

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due grandi interpretazioni pianistiche di uno dei miei preferiti preludi e fuga dal primo volume del Clavicembalo Ben Temperato di Bach, BWV 857

 

Richter

 

 

 

Gould

 

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Lucky.Walker

Ragazzi volevo farvi sentire questo concerto per pianoforte ed orchestra, il Concerto n. 2 in do minore di Sergey Rachmaninov. Secondo me, insieme al quarto concerto (sempre di Rachmaninov), è uno dei più belli in assoluto...
vediamo se riuscite ad indovinare il tema del secondo movimento dal 11:00 in poi. Vi viene in mente qualche canzone pop anni 70 che si ispirò a tale tema?
 

http://www.youtube.com/watch?v=joev9kpDs0M

Edited by Lucky.Walker
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molto bello il secondo concerto di Rachmaninov: consiglio l'interpretazione lirica, molto "russa" e di grande virtuosismo della giovane Lilya Zilberstein

 

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Lucky.Walker

molto bello il secondo concerto di Rachmaninov: consiglio l'interpretazione lirica, molto "russa" e di grande virtuosismo della giovane Lilya Zilberstein

 

Tu lo sai che Eric Carmen che compose All by myself nel 1975, usando come tema quello del secondo concerto per piano di Rachmaninov? Lui pensava fosse di pubblico dominio, peccato che il pubblico dominio sopraggiungesse dopo 70 anni dalla morte del compositore. Nella fattispecie Sergey Rachmaninov era molto nel 1943. E si ritrovò a dover fare un accordo per evitare cause con i figli di Rachmaninov...

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Tu lo sai che Eric Carmen che compose All by myself nel 1975, usando come tema quello del secondo concerto per piano di Rachmaninov? Lui pensava fosse di pubblico dominio, peccato che il pubblico dominio sopraggiungesse dopo 70 anni dalla morte del compositore. Nella fattispecie Sergey Rachmaninov era molto nel 1943. E si ritrovò a dover fare un accordo per evitare cause con i figli di Rachmaninov...

 

no non lo sapevo: il tema del secondo tempo è molto malinconico, adatto a colonne sonoro o simili :uhsi:

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Gaspard de le nuit di Ravel, pezzo di grande virtuosismo

Giusto in questi giorni il mio ragazzo si è preso una vera e propria cotta per questo pezzo ^_^

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@Isher pezzo interessante, e non lo conoscevo

dato che siamo in area Ravel, rilancio con il secondo tempo del Concerto per pianoforte

 

 

l'incredibile tocco di MIchelangeli, il peso di ogni nota cesellato... e la direzione di Celibidache

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