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"Gli etero non fanno coming out, quindi perché dovremmo farlo noi gay?"


davydenkovic90

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2 hours ago, castello said:

la DESTRA italiana è clericale e fascistoide

e non è un problema di oggi

ergo omofoba nel profondo

anche nella versione che vorrebbe presentarsi più liberale

La destra italiana ha le radici ben piantate nella cultura per tradizione illiberale dell'Italia. Inoltre, come le altre forze politiche, ricerca slogan facili per glissare su problemi veri ma scomodi per tutti.

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davydenkovic90

Non era mia intenzione parlare della Carfagna e della destra Italiana, piuttosto della sua frase sulla "sobrietà", che guarda caso viene sempre tirata in ballo quando si parla dei gay, quasi come se gli etero ce l'avessero di serie. (E invece la maggior parte non sa neanche dove sta di casa)

 

Rileggendo qualche post vecchio, chiarisco un paio di cose: non sono un nazista del coming out, e chi mi conosce e mi ha frequentato - anche gente del forum - lo sa benissimo. Non ho mai fatto pressione su nessuno affinché facesse coming out, nemmeno sui miei ex e nemmeno su me stesso!

Il succo del topic è che disapprovo quest' "orgoglio di non essere dichiarati", con retorica annessa, tipica di quei gay che si credono più furbi o superiori o all'avanguardia rispetto a quelli che, invece, sono già "out" o intendono dichiararsi. Per voler fare un parallelismo, è un po' come l'orgoglio troll sul forum, che ultimamente dilaga. E su un forum gay le due cose - guarda caso - sono collegate.

E' chiaro che se uno vive nella reggia di Versailles - prigione dorata - coi genitori, va in vacanza coi genitori, passa le giornate a fare altre cose in solitaria (studio, ecc. anche belle e elevanti, non dico di no) ma non intrattiene rapporti con suoi pari (cioè almeno coetanei),  avrà una mentalità da vecchio, avrà il complesso di superiorità del vecchio, oltre che l'omofobia interiorizzata e la visione dell'omosessualità anni settanta. Viceversa, non appena uno mette il nasino fuori e prova ad avere dei rapporti - quali che siano, anche solo di conoscenza o amicali, anche con ragazzi o ragazze etero - si accorgerà presto che i pantaloni a zampa d'elefante non vanno di moda, che Loredana Berté non è fresca di debutto, che insomma siamo nel 2020 e non nel 1972, e che è fondamentale trovare un modo di fare coming out nel più breve tempo possibile per evitare situazioni grottesche. Tanto più perché la società attuale ci consente di farlo in tutta sicurezza. Dei miei amici o conoscenti che hanno fatto c.o., nessuno è stato sbattuto fuori di casa o ha perso il sostegno economico per mangiare, studiare o divertirsi. Neanche nei casi in cui la famiglia l'ha presa molto male.

Ho conosciuto invece fin troppi ragazzi gay miei coetanei che hanno fatto coming out troppo tardi, e in questo ritardare hanno mandato a puttane un sacco di occasioni di socializzare e di fare esperienze, preferendo invece covare la mentalità di cui sopra, che poi, se si va a vedere, di vantaggi ne dà pochissimi.

Devil Wears GIF - Devil Wears Prada - Discover & Share GIFs

 

Edited by davydenkovic90
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1 hour ago, davydenkovic90 said:

si accorgerà presto che i pantaloni a zampa d'elefante non vanno di moda,

Su questo sbagli, nella moda femminile vanno ancora, SAPPILO!

in quella maschile erano tornati ad inzio secolo ma ora sono nuovamente passati

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8 hours ago, davydenkovic90 said:

Non era mia intenzione parlare della Carfagna e della destra Italiana, piuttosto della sua frase sulla "sobrietà", che guarda caso viene sempre tirata in ballo quando si parla dei gay, quasi come se gli etero ce l'avessero di serie. (E invece la maggior parte non sa neanche dove sta di casa)

 

Rileggendo qualche post vecchio, chiarisco un paio di cose: non sono un nazista del coming out, e chi mi conosce e mi ha frequentato - anche gente del forum - lo sa benissimo. Non ho mai fatto pressione su nessuno affinché facesse coming out, nemmeno sui miei ex e nemmeno su me stesso!

Il succo del topic è che disapprovo quest' "orgoglio di non essere dichiarati", con retorica annessa, tipica di quei gay che si credono più furbi o superiori o all'avanguardia rispetto a quelli che, invece, sono già "out" o intendono dichiararsi. Per voler fare un parallelismo, è un po' come l'orgoglio troll sul forum, che ultimamente dilaga. E su un forum gay le due cose - guarda caso - sono collegate.

E' chiaro che se uno vive nella reggia di Versailles - prigione dorata - coi genitori, va in vacanza coi genitori, passa le giornate a fare altre cose in solitaria (studio, ecc. anche belle e elevanti, non dico di no) ma non intrattiene rapporti con suoi pari (cioè almeno coetanei),  avrà una mentalità da vecchio, avrà il complesso di superiorità del vecchio, oltre che l'omofobia interiorizzata e la visione dell'omosessualità anni settanta. Viceversa, non appena uno mette il nasino fuori e prova ad avere dei rapporti - quali che siano, anche solo di conoscenza o amicali, anche con ragazzi o ragazze etero - si accorgerà presto che i pantaloni a zampa d'elefante non vanno di moda, che Loredana Berté non è fresca di debutto, che insomma siamo nel 2020 e non nel 1972, e che è fondamentale trovare un modo di fare coming out nel più breve tempo possibile per evitare situazioni grottesche. Tanto più perché la società attuale ci consente di farlo in tutta sicurezza. Dei miei amici o conoscenti che hanno fatto c.o., nessuno è stato sbattuto fuori di casa o ha perso il sostegno economico per mangiare, studiare o divertirsi. Neanche nei casi in cui la famiglia l'ha presa molto male.

Ho conosciuto invece fin troppi ragazzi gay miei coetanei che hanno fatto coming out troppo tardi, e in questo ritardare hanno mandato a puttane un sacco di occasioni di socializzare e di fare esperienze, preferendo invece covare la mentalità di cui sopra, che poi, se si va a vedere, di vantaggi ne dà pochissimi.

 

In quanto ventiseienne che non ha ancora fatto coming out pubblico, ovvero con amici, ma che anzi parla di ragazze, gnocche, pocce e simili, mi sento coinvolto e vorrei esprimere la mia posizione.

Anzitutto non trovo nulla di logico nel fare un vanto dell’essere velate, trattasi piuttosto di un fallimento, o in alternativa di un non essere arrivati al termine del percorso che dovrebbe comunque esitare nell’estrinsecazione dell’orientamento verso gli affetti, laddove questi esistano realmente, cosa da non dare per scontata per tutti. In effetti di repressi, in vari gradi, anche oggi ce ne sono tantissimi e godono della mia profonda pietà. Certo sarebbe ridicolo farne la lode.

Per quanto mi riguarda, esistono due sfere, che difficilmente vengono in contatto: famiglia (sangue), relazioni esterne (amici, conoscenti e simili). La famiglia è costituita da mia madre e basta. L’ultima volta che ho comunicato con mio padre è stato a Natale, e forse occorrerà la telefonata comandata a Pasqua. (A proposito, che novità c’è nel passare la Pasqua da soli, visto che accade già da una quindicina d’anni)

Ho fatto coming out con mia madre alcuni anni fa e l’esito è stato disastroso e, lo confesso, imprevisto. So che ha parlato col medico di base per chiedere se fosse stato possibile ricoverarmi in un istituto psichiatrico anche da maggiorenne. Inoltre so che ha avuto colloqui in banca per intestare i fondi assicurativi a mio cugino in modo da diseredarmi. E’ stata anche male, ha pianto per due settimane. Oggi ho ristabilito un equilibrio di calma apparente, ma solo perché si è autoconvinta che la mia è una fase transitoria. Ogni tanto saltano fuori allusioni che mi fanno intuire che in caso trapelasse una mia relazione homosex, sarebbe finita; non so peraltro come la metterebbe con la sua salute, laddove, così come io sono solo, anche lei lo è.

Il discorso economico non mi tange, perché la casa dove sto è mia, nessuno mi può cacciare manco con le cannonate, i mobili e i quadri di pregio sono miei, e ho denaro e rendite sufficienti da poter terminare gli studi senza eventuali aiuti esterni.

Quello che pensano di me gli altri membri della famiglia è del tutto fuori da qualsiasi mio interesse, viviamo su pianeti separati. Tutt’al più ho un discreto rapporto con uno zio nelle Marche, il figlio della signora razzista di cui ho parlato ieri, con cui vado al poligono a sparare quando ho occasione; questo non gli impedisce di essere profondamente cattocomunista, sebbene sia un imprenditore di successo. Ho anche un decente rapporto con un altro zio, ma c’è il piccolo problema che…è un cardinale…

Per quanto riguarda gli amici, sebbene conosca molte persone, è gente che va bene per feste, serate, palestra, escursioni, viaggi e simili, non c’è affetto, ricevo vagonate di confidenze ma non ne faccio di alcun tipo. Non credo più alla vera amicizia, è roba troppo rara. Nel senso, se domani mi venisse un cancro al cervello, non lo direi a nessuno; se per qualche motivo mi capitasse una disgrazia, non lo direi a nessuno; se sbocciasse un amore magnifico (ahahahha!), me lo terrei per me. Nel frattempo, devo rilevare che si tratta di un ambiente alquanto intollerante, ho assistito molte volte a discorsi sui ricchioni, finocchi e simili. Non c’è nessun problema a dire la verità, ovviamente la conseguenza sarebbe la chiusura di una porta. Rem certam pro incerta. Faccio presente che non ho mai avuto problemi di asocialità, non sono mai stato bullizzato, anzi il contrario, purtroppo, tuttavia mi sono stancato dei rapporti asimmetrici finalizzati a sé stessi.

Ma tutto questo non è un vanto, anzi certamente è situazione temporanea, laddove rappresenta causa di dolore, talvolta amarezza, piuttosto che improbabili vantaggi che mi sono ignoti. Vorrei altresì precisare che io stesso ho pienamente accettato la mia condizione da relativamente poco tempo, ciononostante, in alcuni momenti, percepisco ancora qualche irragionevole, errato, dubbio.

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1 hour ago, ldvrsp said:

Non credo più alla vera amicizia, è roba troppo rara.

Mi hai depresso 🙂

Mi sento come il bambino del meme che ti darebbe il suo biscotto

perché tu hai una macchina di lusso, ma se sei appunto senza biscotti :D

Tu hai urgenza di fare coming-out con gli "amici", di perderli

e di cominciare a lamentarti dei tuoi nuovi "amici" gay.

La giovinezza è un baleno e io ancora rosico per essermi dichiarato a diciassette anni e non a sedici.

 

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8 hours ago, davydenkovic90 said:

 

Ho conosciuto invece fin troppi ragazzi gay miei coetanei che hanno fatto coming out troppo tardi, e in questo ritardare hanno mandato a puttane un sacco di occasioni di socializzare e di fare esperienze, preferendo invece covare la mentalità di cui sopra, che poi, se si va a vedere, di vantaggi ne dà pochissimi.

 

 

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1 hour ago, ldvrsp said:

In quanto ventiseienne che non ha ancora fatto coming out pubblico


Se sei senza amici, senza parenti tranne mamma, e con lei hai fatto coming out, praticamente hai fatto coming out. Con chi vorresti farlo? Con i conoscenti? Ma nessuno lo fa, semmai non si nasconde se capita che venga fuori, capirai, i semplici conoscenti non sono nella nostra vita. Vedrai che se tagli tutti i vari discorsi stupidi su bocce e affini, tutto ti sarà più naturale. 
Quanto allo zio cattocomunista, io ti consiglio di dirglielo, metti alla prova quanto è catto e quanto è comu. Ma pure al cardinale... se è cardinale buono, non ti giudicherà e ti accoglierà in un abbraccio ecumenico, se è un cardinale cattivo, chissà quante ne ha viste, anche di molto peggio...
Coraggio! il coming out totale è dietro l'angolo, praticamente sei a metà strada 🙂

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1 hour ago, ldvrsp said:

In quanto ventiseienne che non ha ancora fatto coming out pubblico, ovvero con amici, ma che anzi parla di ragazze, gnocche, pocce e simili

Ma anche senza dichiararsi non sarebbe possibile mantenere un atteggiamento, diciamo neutro-omissivo?

ovvero evitare di fingersi etero

per come la vedo io essere attori di questo teatrino alla lunga procura uno stress pericoloso che nessuno dovrebbe autoinfliggersi

oltretutto dici che questa compagnia non ti dà granchè, allora a che pro continuare?

Edited by prefy
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2 hours ago, prefy said:

Ma anche senza dichiararsi non sarebbe possibile mantenere un atteggiamento, diciamo neutro-omissivo?

Questo è impossibile, tra ventenni non c'è spazio per neutro-omissioni nel cazzeggio.

 

2 hours ago, prefy said:

per come la vedo io essere attori di questo teatrino alla lunga procura uno stress pericoloso che nessuno dovrebbe autoinfliggersi

Hai perfettamente ragione

 

2 hours ago, prefy said:

oltretutto dici che questa compagnia non ti dà granchè, allora a che pro continuare?

In realtà mi dà molto; se mi accosto a qualcuno, visto che non credo nell'amicizia, è per tre motivi: o perché è una persona che stimo, per varie ragioni, o è una persona che mi può essere utile per qualche motivo a qualche scopo, o è una persona che mi incuriosisce per delle caratteristiche. Attenzione perché moltissime persone fanno così, solo che non se ne rendono conto.  

Edited by ldvrsp
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  • 2 weeks later...
On 3/29/2020 at 9:12 PM, davydenkovic90 said:

Ho letto oggi sul forum, parafrasando, che gli etero non fanno coming out come etero, e quindi neanche i gay dovrebbero fare coming out come gay. Un finto e furbesco essere oltre le etichette che cela invece le paure, il machismo e il menefreghismo più bassi della nostra cultura repressiva bigotta e omofoba, da cui secondo me specialmente un gay dovrebbe affrancarsi il prima possibile.

Chiarisco la mia posizione attuale sul CO (visto che pare un tema caldo, in quarantena) e in particolar modo sulla frase in questione, che non ho citato nel topic perché non c'entrava.

Intanto, gli etero non fanno coming out perché sono il 98% della popolazione e perché nessuna mamma o papà dice al figlio "ti troverai un bel ragazzo muscoloso e ballerete la Carrà", oppure "ma perché giochi sempre a calcio? vieni piuttosto con me che ti insegno a mettere il mascara". Quasi sempre i genitori prendono un figlio gay di default come etero, lo crescono come etero e si relazionano con lui pensando che sia etero, ignorando certi segnali (ad es. il fatto stesso di non aver avuto mai una ragazza o un innamoramento) sempre per il discorso statistico. Lo stesso gli amici, anche perché, in molti contesti (discutibili, ma comunque esistenti) non è carino prendere un etero per gay, quindi, nel dubbio, si assume e ci si comporta sempre come se la persona fosse etero (o, a limite, ignorando la sua sessualità). 

Bene, il nostro gay che si è accettato e che viene preso da tutti di default per etero, che deve fare, a questo punto? Semplicemente deve correggerli facendo coming out, in modo da evitare di creare rapporti zoppi in partenza e grotteschi dove per anni si va avanti a prendersi in giro, a simulare e dissimulare continuamente, mettendo in imbarazzo non solo se stesso ma anche gli altri che lo frequentano che magari hanno capito ma non sanno se possono comportarsi con naturalezza perché non capiscono come lui stia vivendo la cosa, aspettando tutti quanti in gloria che appaia Judy Garland e teletrasporti il ragazzo gay nel paradiso frocio a portata di mano senza dover ricorrere alle paroline magiche "sono gay", senza complicazioni e senza mettere in discussione alcunché.

Poi, naturalmente, ci sono gay che non hanno relazioni per i più disparati motivi  se non formali con colleghi o coi genitori, e in quest'ultimo caso è ovvio che il CO non serva a molto: a tua madre o al tuo superiore cosa vuoi che importi se ti masturbi su Moana Pozzi (scusate, non sono aggiornato sulla pornografia etero) oppure su Austin Wilde? Purché uno non si limiti nei rapporti proprio per il fatto di essere gay e per la paura che ha di fare coming out, e anche questo può accadere.

Per riassumere: i gay che fanno coming out sono persone di buon senso che vogliono bene a se stessi e alle persone che li circondano, e chi prova a mettere in dubbio questo, su queste pagine, opinione mia, è insulso.  Gli etero non fanno coming out per una mera questione statistica. I gay che non hanno fatto coming out dovrebbero porsi, presto o tardi, coi loro tempi e con tutte le attenuanti generiche del caso, ci mancherebbe (il coming out è diverso per tutti, non tutti hanno la stessa famiglia, ecc. ecc.)  nell'ottica di farlo, se non subito subito coi genitori jihadisti perlomeno con gli amici, con la sorella, e col fratello, col terapeuta, col medico di base, a maggior ragione se intendono avere anche una vita sociale  che contempli anche rapporti con altri ragazzi gay. Quelli che si fingono "oltre" il coming out e che lo criticano, in ultima analisi per non doverlo fare, invece, loro malgrado non hanno risolto i problemi di omofobia interiorizzata, oppure fanno come la volpe e l'uva. Che li risolvano, non critichino chi fa coming out, a meno che non intendano far propria la mentalità di Paolo Giordano e mettersi a spaccare le zucche di Halloween con la mazza da baseball tricolore.

Saluti e baci.

ciao davy, volevo dare la mia opinione in questa discussione molto importante! Quando parli del 98% della popolazione etero, e del mamma insegnami a mettere il mascara ballando la carrà, rivolgendoti in generale al mondo gay, credo che tu stia facendo un grosso errore,( e su questo non è parola mia contro la tua) secondo le sttistiche mondiali circa L 8% della popolazione è gay, e stiamo parlando di chi lo ha manifestato, ma ti farei riflettere ancor di più, non solo a te ma un po’ in generale a tutti, quanto mi abbia anche a me sorpreso la statistica nelle visualizzazioni e negli introiti del porno gay, ovvero va quasi a pari passo di quello etero!!!!ed ora le soluzioni a questo rebus sono due... o i gay usano circa 27 volte la pornografia di quanto ne faccia uso un etero, oppure la statistica dell 8% e sbagliata, io opterei più per la seconda opzione... e qui diventa un mio parere, ma sicuramente questo dato mi fa riflettere sul come esistano  vari modi di vivere la proprio sessualità e di quanto sia complessa! Quindi il mio pensiero è che il mondo gay è come un grosso iceberg di cui il “popolo“ ne vede solo la punta! Detto ciò ritornando al nocciolo della discussione aperta, ammiro assolutamente chi ha il coraggio di fare il CO ma Non lo trovò assolutamente essenziale,io sono un ragazzo giovane, ma ho già conosciuto e sentito dei ragazzi che hanno fatto coming out nelle scuole e caduti in grandissime depressioni per via delle discriminazioni, come altre situazioni in cui i genitori vivano male questa situazione entrando anche loro in depressione..e vedo molti più lati negativi ad esternare a tutti in questo momento storico soprattutto in Italia di essere gay!

Quindi sono assolutamente contro all co e all etichettazione, non avendo neanche la presunzione su me stesso di essere sicuro di ciò che mi piaccia,e innamorandomi più della persona, della sua bellezza  che del suo sesso, anche se sicuramente ho fatto sesso con più donne ma innamorato solo di un uomo... vorrei concludere con una cosa.. non sono mai andato per locali gay, ho provato vivendo fuori dall Italia un periodo per curiosità ad entrare in qualche locale di questo genere, però vi dirò che non sono mai riuscito entrare... perché non avevo le carte member gay, non ero vestito in modo forse più accesso(, diciamo sono un ragazzo normalissimo,)mi hanno sempre respinto!( in una discoteca mai successo in vita mia)

E di questa cosa sono rimasto davvero deluso... io credo che dovremmo cambiare questo.. far capire che L essere gay non è solo tingersi i capelli viola o fare le parate con il glitter in faccia e frustini, Cosa che mi sembra più un circo mediatico...ma che essere gay è bello proprio per le sue sfacciettature ma è anche normalità!!!! E che chiunque possa entrare in un locale gay... proprio per far avvicinare tutti pian piano. Questi rifiuti di diversi buttafuori sicuramente obbligati a far entrare persone che rispettavano uno standard mi è sembrato ancora più grave che un attacco omofobo!

La mia e un opinione personale, ovviamente non vorrei essere frainteso che io sia contro a chi si vuole mettere il rossetto e i tacchi... assolutamente è proprio questa la bellezza in un mondo piatto..ma spero in un futuro vicino in cui non si debba Neanche porre il quesito di fare co e vivere tutti liberamente!

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2 hours ago, lore6991 said:

o i gay usano circa 27 volte la pornografia di quanto ne faccia uso un etero, oppure la statistica dell 8% e sbagliata, io opterei più per la seconda opzione...

O semplicemente fra guardare un porno ed essere il protagonista di un rapporto omosessuale, c'è un abisso.

 

2 hours ago, lore6991 said:

! Detto ciò ritornando al nocciolo della discussione aperta, ammiro assolutamente chi ha il coraggio di fare il CO ma Non lo trovò assolutamente essenziale,io sono un ragazzo giovane

... è il motivo per cui non lo trovi essenziale.
Sei giovane e non hai probabilmente idea di cosa voglia dire avere una relazione da adulti che sia sana.

2 hours ago, lore6991 said:

Quindi sono assolutamente contro all co e all etichettazione, non avendo neanche la presunzione su me stesso di essere sicuro di ciò che mi piaccia,e innamorandomi più della persona, della sua bellezza  che del suo sesso, anche se sicuramente ho fatto sesso con più donne ma innamorato solo di un uomo...

Esiste la scala Kinsey proprio perché esistono più sfumature di bisessualità.

2 hours ago, lore6991 said:

non sono mai andato per locali gay, ho provato vivendo fuori dall Italia un periodo per curiosità ad entrare in qualche locale di questo genere, però vi dirò che non sono mai riuscito entrare... perché non avevo le carte member gay, non ero vestito in modo forse più accesso(, diciamo sono un ragazzo normalissimo,)mi hanno sempre respinto!( in una discoteca mai successo in vita mia)

Dipende in che tipo di locale sei andato e, sopratutto, di quale nazione stai parlando.

 

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4 hours ago, lore6991 said:

ammiro assolutamente chi ha il coraggio di fare il CO ma Non lo trovò assolutamente essenziale,io sono un ragazzo giovane, ma ho già conosciuto e sentito dei ragazzi che hanno fatto coming out nelle scuole e caduti in grandissime depressioni per via delle discriminazioni, come altre situazioni in cui i genitori vivano male questa situazione entrando anche loro in depressione..e vedo molti più lati negativi ad esternare a tutti in questo momento storico soprattutto in Italia di essere gay!

4 hours ago, lore6991 said:

E di questa cosa sono rimasto davvero deluso... io credo che dovremmo cambiare questo.. far capire che L essere gay non è solo tingersi i capelli viola o fare le parate con il glitter in faccia e frustini, Cosa che mi sembra più un circo mediatico...ma che essere gay è bello proprio per le sue sfacciettature ma è anche normalità!!!! E che chiunque possa entrare in un locale gay... proprio per far avvicinare tutti pian piano.

Queste due cose sono in contraddizione, però.

L'unico modo per far vedere che non portiamo tutti parrucche viola

è fare coming out con i propri compagni di classe e dire: "Visto come sono normale?"

Perché se hanno paura di farlo i ragazzi normali, allora toccherà farlo solo a quelli che non si possono nascondere.

Il primo gay che ho conosciuto alle superiori era un ragazzo completamente fuori di testa che frequentava la sala-giochi.

All'inizio mi sono detto: "Non posso certo dichiararmi o i miei amici penseranno che mi travesto anche io",

ma poi ho pensato che lui per loro "rappresentava" i gay solo perché io non volevo rappresentarmi da solo.

E quindi mi sono dichiarato con gli amici e i compagni di classe.

 

Io di discriminazioni a scuola non ne ho mai subite (parlo di 25 anni fa...), ma mi sono sentito sulla "stessa barca".

E visto che non ero più preoccupato di come mi rappresentassero gli altri gay agli occhi degli etero,

ho cominciato a preoccuparmi delle discriminazioni che "i ragazzi col glitter" potevano subire.

Dopo il coming-out mi si è rovesciata la prospettiva.

 

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Allora partendo dal presupposto che è solo una mia umile opinione, che ho voluto condividere, a nowhere rispondo che ovviamente non dico che il 50% della popolazione sia gay... ma neanche il 2% a questo punto , la relazioni da adulti sana che tu dici per come la vedo io non esiste, ognuno è libero di convivere, di vivere in case diverse della persona amata,di esternare o meno davanti a tutti L amore che prova verso il compagno sia a 20 che 60 anni,vivendo il proprio rapporto come meglio crede, e non è vero che esternando tutto con passeggiate mano per mano in mezzo alla folla rendano più o meno felici le persone che lo pratichino, per quanto riguarda i locali sono andato nei principali di una citta europea, e trovo assurdo che serva una tessera, o che tu per entrare debba essere riconoscibile per i loro target!,

almadel in effetti hai ragione... e una contraddizione, e perché no..mi hai dato uno spunto su cui riflettere! ...Il mio era più uno sfogo verso il sistema( per quanto poco ho potuto vedere) dei locali gay ,e credo anche del sistema lgbt, dovrebbero essere i locali tutti strutturati in modo che siano la prima oasi felice dove chiunque possa entrare, e fare una sorta di discriminazione verso gli etero mi sembra una follia,..

almadel sono davvero contento per te che tu non abbia subito discriminazioni di alcun tipo, e che facendo co abbia raggiunto a quanto esterni una serenità interiore, io non lo ritengo opportuno per non creare situazioni che potrebbero essere spiacevoli in famiglia, nei rapporti con i miei amici etero con cui provo solo una bella e sana amicizia che potrebbe essere vissuta in maniera diversa.. e ovviamente anche in ambito lavorativo..detto ciò non voglio assolutamente negare di vivermi le mie emozioni, anche se è più facile sotterrare quella parte di me e andare avanti con il mio sesso non emotivo ma solo fisico con le donne... penso che se incontrerò un ragazzo che corrisponde il mio amore basti uno sguardo o al massimo qualche giorno per capire le sue intenzioni senza averglielo dovuto dire..di certo sto cercando di non finire più in amori non corrisposti come mi successe L ultima volta con il mio migliore amico.. ma questa è un altra storia molto lunga e articolata.. 

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23 minutes ago, lore6991 said:

e fare una sorta di discriminazione verso gli etero mi sembra una follia,..

Credo tu ti sia imbattuto in una festa a tema in cui serviva un dress code 🙂

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2 minutes ago, Almadel said:

Credo tu ti sia imbattuto in una festa a tema in cui serviva un dress code 🙂

Assolutamente no te lo assicuro...chiedevano  entrambi i locali questa card, ... sono rimasto davvero spiazzato, perché mi immagino tutti i ragazzi come me che magari si fanno coraggio e vengono rimbalzati solo perché non fanno parte del sistema lgbt😳

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@lore6991 stai facendo un errore molto comune che è quello di basarti su esperienze particolari e molto personali e ricavarne un concetto di "il mondo funziona così". Le tue aspettative sull'ingresso in un locale gay come in un paradiso terrestre erano molto alte. Di fatto i locali, purtroppo, offrono molto ma molto meno. Inoltre l'esperienza di dress code è veramente casuale, e probabilmente hai anche frainteso. Le tessere almeno in italia sono una costante, di solito la gente le fa e bona, a parte il caso di persone particolarmente paranoiche. Mi dispiace che tu conosca dei liceali a cui il coming out è andato male, ma stai facendo di tutta l'erba un fascio. Per ogni esperienza andata male che tu possa conoscere ne esistono sicuramente 5 andate bene oggi.

In questo forum troverai un 95% di favorevoli al coming out che ne sostengono i benefici totali nel percorso di vita. Se porti delle tesi opposte ti risponderemo sempre.

Sicuramente c'è chi può vivere oggi come se fosse il 1970, ma è una sua decisione. Tutto intorno c'è un mondo che è cambiato.

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1 minute ago, lore6991 said:

Assolutamente no te lo assicuro...chiedevano  entrambi i locali questa card, ... sono rimasto davvero spiazzato, perché mi immagino tutti i ragazzi come me che magari si fanno coraggio e vengono rimbalzati solo perché non fanno parte del sistema lgbt😳

La card - che io sappia - si usa solo nei locali italiani e non all'estero.

Serve per permettere che si faccia sesso all'interno del locale (per farlo in Italia deve essere un "circolo privato")

e per evitare che entrino etero a molestare la clientela.

Nei locali in cui non si fa sesso infatti ci sono in genere costosi servizi di security,

in modo che possano entrare tutti, ma che i clienti siano tutelati ugualmente.

E' anche una questione fiscale io ero tesserato a MOLTI circuiti di locali NON gay (Arci, Csen, Aics...)

che hanno tesseramenti assolutamente uguali a quelli del circuito LGBT.

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21 minutes ago, Almadel said:

Credo tu ti sia imbattuto in una festa a tema in cui serviva un dress code 🙂

Assolutamente no te lo assicuro...chiedevano  entrambi i locali questa card, ... sono rimasto davvero spiazzato, perché mi immagino tutti i ragazzi come me che magari si fanno coraggio e vengono rimbalzati solo perché non

 

11 minutes ago, Krad77 said:

@lore6991 stai facendo un errore molto comune che è quello di basarti su esperienze particolari e molto personali e ricavarne un concetto di "il mondo funziona così". Le tue aspettative sull'ingresso in un locale gay come in un paradiso terrestre erano molto alte. Di fatto i locali, purtroppo, offrono molto ma molto meno. Inoltre l'esperienza di dress code è veramente casuale, e probabilmente hai anche frainteso. Le tessere almeno in italia sono una costante, di solito la gente le fa e bona, a parte il caso di persone particolarmente paranoiche. Mi dispiace che tu conosca dei liceali a cui il coming out è andato male, ma stai facendo di tutta l'erba un fascio. Per ogni esperienza andata male che tu possa conoscere ne esistono sicuramente 5 andate bene oggi.

In questo forum troverai un 95% di favorevoli al coming out che ne sostengono i benefici totali nel percorso di vita. Se porti delle tesi opposte ti risponderemo sempre.

Sicuramente c'è chi può vivere oggi come se fosse il 1970, ma è una sua decisione. Tutto intorno c'è un mondo che è cambiato.

Mah si infatti io dico solo la mia opinione che porto avanti convinto, ma sono molto contento di sentire altri voci e opinioni a patto che nessuno si offenda, anche perché per messaggio spesso si fanno equivoci ed il concetto non viene esternato al massimo... sul fatto che mi aspettavo il paradiso ti sbagli.. mi aspettavo L inferno! Infatti la mia idea era di entrare fare un giro e uscire, perché non penso che possa conoscere gente adatta a me in locali gay, ma come vedi sono un tipo che si vuole far anche smentire... e perché no allora un giro sulla giostra lo avrei fatto! Per rispondere ad Almadel,,, non vado per gli 80...😂 e non mi faccio di acidi... quindi se per due volte mi hanno chiesto questa carta gay non sono matto.. magari sarò stato sfortunato... ma all seconda volta credo sia una politica di molti posti lgbt.. stiamo parlando di una normale discoteca eh.. non di posti strani dove è giusto che chi ci voglia entrare si registri e faccia le sue cose... tornando al co che è anche L argomento della discussione ripeto che è solo una mia Convinzione, dettata dai motivi che ho già elencato, penso solo che possa creare tanto imbarazzo in svariate circonstanze.. e che il non farlo non mi limiti a provare a vivere la mia vita.. come sto provando a fare.. anzi penso me la ostacolerebbe solo che già non è facile la salita..

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1 hour ago, lore6991 said:

la relazioni da adulti sana che tu dici per come la vedo io non esiste, ognuno è libero di convivere, di vivere in case diverse della persona amata,di esternare o meno davanti a tutti L amore che prova verso il compagno sia a 20 che 60 anni,vivendo il proprio rapporto come meglio crede, e non è vero che esternando tutto con passeggiate mano per mano in mezzo alla folla rendano più o meno felici le persone che lo pratichino, per quanto riguarda i locali sono andato nei principali di una citta europea, e trovo assurdo che serva una tessera, o che tu per entrare debba essere riconoscibile per i loro target!,

Non è che lo dico io, lo dicono anche fior fiori di studi riguardo il benessere psico-fisico degli omosessuali che il coming out e l'ottenimento dei diritti civili ha migliorato nettamente la condizione degli omosessuali.
Se vuoi una bibliografia italiana al riguardo, puoi anche leggerti Vittorio Lingiardi che ha raccolto molto materiale nel merito.

Perdonami, il tuo discorso è totalmente fallace.

Perché gli unici eterosessuali che hanno dei rapporti come dici tu, cioè ognuno a casa sua e che non dichiarano di essere in relazione, normalmente sono le seguenti categorie di persone:

- Una etero che sta con un prete
- Una etero od un etero che fa da amante ad una persona sposata.

Entrambe le categorie condividono con gli omosessuali che si nascondono il fatto di pensare di star vivendo una relazione non moralmente accettabile.

Poi se a te sta bene passare il resto della tua vita con un fidanzato con cui scopare di nascosto rinchiuso come un topo in qualche appartamento, fa pure eh.

Anzi io ti direi pure di sposarti una donna, figliare e nel mentre usare grinder per trovarti il fidanzato a chiamata :asd:

Riguardo i locali europei, io non ho sentito né visto in prima persona storie del genere né in Francia, né in Uk e né in Spagna.

Condivido con Almadel la sensazione che forse hai trovato locali particolari o serate particolari.

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7 hours ago, nowhere said:

Riguardo i locali europei, io non ho sentito né visto in prima persona storie del genere né in Francia, né in Uk e né in Spagna.

Condivido con Almadel la sensazione che forse hai trovato locali particolari o serate particolari.

Io neanche sapevo che ci fossero locali gay con la tessera fuori dall'Italia.

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16 hours ago, lore6991 said:

non solo a te ma un po’ in generale a tutti, quanto mi abbia anche a me sorpreso la statistica nelle visualizzazioni e negli introiti del porno gay, ovvero va quasi a pari passo di quello etero!!!!ed ora le soluzioni a questo rebus sono due... o i gay usano circa 27 volte la pornografia di quanto ne faccia uso un etero, oppure la statistica dell 8% e sbagliata, io opterei più per la seconda opzione...

Un po' di quelle visualizzazioni sono di donne etero, comunque xD

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11 minutes ago, Hazel226 said:

Un po' di quelle visualizzazioni sono di donne etero, comunque xD

Le donne etero sono molte più dei gay: anche ammettendo siano poche quelle che guardano porno gay

potrebbero comunque essere molte più degli omosessuali.

In Giappone pare che la sproporzione sia esagerata e che la diffusione degli yaoi

sia imparagonabile a quella del genere bara.

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davydenkovic90
12 hours ago, lore6991 said:

Allora partendo dal presupposto che è solo una mia umile opinione, che ho voluto condividere, a nowhere rispondo che ovviamente non dico che il 50% della popolazione sia gay... ma neanche il 2% a questo punto

Penso che tutto ciò che hai scritto nasca dall' intuizione che il 2% sia "poco". La tua intuizione si sbaglia, non è affatto poco. In realtà significa che in una città di 100.000 abitanti (abbastanza piccola, quindi) hai ben 2000 gay a disposizione (con un'età media molto bassa, tra l'altro) da conoscere, frequentare, ecc. che non mi pare poco, a patto però che tu ti esponga e questi 2000 tu te li vada a cercare, perché altrimenti finirai per incontrare solo gli altri 98.000 etero. 

Certo, se ti aspetti che i 20 gay del tuo paese di 1000 abitanti siano tutti dichiarati o se pensi di ritrovarti un ragazzo gay come compagno di banco, come collega di lavoro col quale passi tutta la giornata, come vicino di casa, e senza nemmeno dichiararti aspetti che sia lui a suonarti il campanello per chiederti lo zucchero e invitarti a uscire, statisticamente è molto, ma molto improbabile quasi ovunque (a meno che uno non lavori per Valeria Marini o viva nel quartiere gay di Toronto)

Per gli etero funziona esattamente all'opposto: essendo così tanti, nella maggior parte dei contesti sociali, possono permettersi il lusso di innamorarsi del collega di lavoro, così come, appunto di "non fare coming out". Un gay, invece, deve farlo (coi suoi tempi e con le attenuanti generiche) quando si relaziona in generale, perché altrimenti viene preso di default per etero e finisce per partecipare come grottesco finto etero a dinamiche etero. 

1 hour ago, Hazel226 said:

Un po' di quelle visualizzazioni sono di donne etero, comunque xD

La sua è una verifica statistica che non ha né capo né coda e non dà nessuna informazione sulla % di gay.

Io provai a verificare il dato del 2-5% (riportato in vari studi) confrontando la popolazione di Romeo (all'epoca, dal sito di Romeo, scorrendo le città si poteva vedere il numero dei profili) con la popolazione totale della città, e lo feci per varie città. Mi sembrò un buon modo perché quasi tutti i gay usavano Romeo anche solo per un breve periodo, inclusi i non dichiarati, e perché potevo avere un dato per ogni città. Mi uscì fuori una percentuale sempre dell'  1-2%. Anche il mio è un modo molto rudimentale e che non fa testo per una serie di motivi, però mi sembra leggermente migliore del guardare le visualizzazioni della pornografia etero, che possono voler dire altre 50 mila cose (banalmente, che i gay consumano più pornografia degli etero...)

Ribadisco il concetto essenziale: il 2% non è "poco".

 

Edited by davydenkovic90
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31 minutes ago, davydenkovic90 said:

Penso che tutto ciò che hai scritto nasca dall' intuizione che il 2% sia "poco". La tua intuizione si sbaglia, non è affatto poco. In realtà significa che in una città di 100.000 abitanti (abbastanza piccola, quindi) hai ben 2000 gay a disposizione

So che hai studiato matematica e che quindi i "conti della serva" non sono il tuo forte,

ma il 2% di centomila è mille: a meno che tu non gli stia consigliando di provarci anche con le lesbiche. 🙂

Mille gay la cui età media è intorno ai 46 anni. Se li cerchi dai 20 ai 35 anni, avrai il 16% della popolazione.

Quindi su 100mila abitanti puoi puntare all'incirca a 160 gay.

Non so quanti di questi potrebbero essere single, ma a naso direi un centinaio.

Su questi cento poi applicherai gli ulteriori criteri di selezione: se già li cerchi solo attivi - ad esempio - passeranno a venti.

E se decidi di escludere - chessò - i tipi sovrappeso od obesi, te ne rimangono 16.

 

Per concludere se abiti in una città di 100mila abitanti (diciamo Piacenza)

e cerchi un attivo single non sovrappeso tra i 20 e i 35 anni potrai puntare a 16 ragazzi.

Ovviamente ignorando dimensioni del pene, altezza, idee politiche, coming out, colore dei capelli e feticismi vari.

C'è insomma da mettersi d'impegno per trovare la propria anima gemella 🙂

 

 

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Bullfighter4

Nelle città le percentuali sono molto più alte perché la maggiorparte dei gay si trasferisce li. Magari adesso i tempi sono cambiati un po’, ma le grandi metropoli occidentali hanno una concentrazione molto più alta del 2%.

Nel 2015 a NYC davano il 4.5%, San Francisco 6.2%. Ci sono statistiche italiane?

Edited by Bullfighter4
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1 minute ago, Almadel said:

So che hai studiato matematica e che quindi i "conti della serva" non sono il tuo forte,

ma il 2% di centomila è mille: a meno che tu non gli stia consigliando di provarci anche con le lesbiche. 🙂

Mille gay la cui età media è intorno ai 46 anni. Se li cerchi dai 20 ai 35 anni, avrai il 16% della popolazione.

Quindi su 100mila abitanti puoi puntare all'incirca a 160 gay.

Non so quanti di questi potrebbero essere single, ma a naso direi un centinaio.

Su questi cento poi applicherai gli ulteriori criteri di selezione: se già li cerchi solo attivi - ad esempio - passeranno a venti.

E se decidi di escludere - chessò - i tipi sovrappeso od obesi, te ne rimangono 16.

 

Per concludere se abiti in una città di 100mila abitanti (diciamo Piacenza)

e cerchi un attivo single non sovrappeso tra i 20 e i 35 anni potrai puntare a 16 ragazzi.

Ovviamente ignorando dimensioni del pene, altezza, idee politiche, coming out, colore dei capelli e feticismi vari.

C'è insomma da mettersi d'impegno per trovare la propria anima gemella 🙂

 

 

Esattamente almadel... e  mi sembra molto più veritiera la mia di statistica sugli affari del porno di quanto sia quella dell app romeo, che non conosco, detto ciò non volevo intendere che sia un 50/50... era solo una semplice osservazione... statistica e non inventata.. poi ognuno la prende come vuole! concludendo non volevo assolutamente fare un duello🤺  all ultimo sangue con altri utenti😁 se anche io mi sono registrato il motivo primario e per conoscere magari nuove persone...ovviamente ho portato una mia opinione in un contesto che sapevo non sarebbe stata condivisa.. e stato un po’ come entrare nella fan page del Torino e scrivere forza Juventus😅.. e giusto che chi abbia fatto co porti avanti il suo ideale che sia la cosa giusta..ma non credo che sia così rose e fiori, (come anche non farlo) e prendere un po’ di più il tutto con le pinze..volevo magari più considerazioni nei veri vantaggi che secondo voi avete avuto a fare co, perche ovviamente come dici tu davy se vivi solo la vita come una finzione non potra mai essere soddisfacente..ma c’è anche una linea sottile tra il fare co e non farlo.. ed e quella che condivido io.. che si basa prima di tutto sul l’accettazione personale...cosa che ho fatto e in cui ci ho messo un po’ di tempo,.......se c’è una persona che mi piace, vedrai che basta poco per fargli arrivare il mio interesse...  e capire se o meno forzare la mano...come mi è capitato con gente che non conoscevo...ho capito che dagli sguardi e da minimi comportamenti si intuisce molto di più di quanto sinpuonpensare un interesse corrisposto...ed arrivare anche a persone che magari se sventolassi la bandiera arcobaleno si ritirerebbero per vari motivi e paure...

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