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"Gli etero non fanno coming out, quindi perché dovremmo farlo noi gay?"


davydenkovic90

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Santo google, ho trovato cosa vuol dire lurkare! Avete ragione, è inutile aspettare ... Mi sto emancipando, solo tre o quattro giorni fa cercando su internet ho trovato questo forum, e non lo padroneggio ancora molto bene provo a cliccare qui o la' per vedere come funziona, abbiate pazienza, non ho capito perché dovrebbe farmi schifo grindr, visto che non sono etero , comunque leggo cose molti interessanti e istruttive

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  • 2 months later...
On 3/29/2020 at 9:12 PM, davydenkovic90 said:

gli etero non fanno coming out come etero, e quindi neanche i gay dovrebbero fare coming out come gay

sono d’accordo.

io, da gay, semplicemente cerco una persona che mi piaccia, come fa qualsiasi persona etero. 

la storia del coming out aumenta solamente le discriminazioni e le differenze che non ci dovrebbero essere. 

non devo essere considerato “diverso” perché il concetto di amore è sempre lo stesso, che sia gay o etero. 

il fatto di urlare al mondo la propria sessualità la ritengo un’inutilità della quale si potrebbe fare a meno. semplicemente non si dovrebbe dare per scontato che tutti siano etero, ma questo parte dall’educazione che ognuno riceve dai propri genitori.

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3 minutes ago, closedboy said:

il fatto di urlare al mondo la propria sessualità la ritengo un’inutilità della quale si potrebbe fare a meno.

Nessuno ti chiede di urlare niente a nessuno, puoi anche dirlo a bassa voce 🙂

Quando ti troverai un fidanzato e dirai a tua zia che sei single e ai tuoi amici che è un coinquilino,

capirai da solo la differenza tra "urlarlo" e "tacerlo".

 

 

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davydenkovic90
24 minutes ago, closedboy said:

sono d’accordo.

io, da gay, semplicemente cerco una persona che mi piaccia, come fa qualsiasi persona etero. 

la storia del coming out aumenta solamente le discriminazioni e le differenze che non ci dovrebbero essere. 

non devo essere considerato “diverso” perché il concetto di amore è sempre lo stesso, che sia gay o etero. 

il fatto di urlare al mondo la propria sessualità la ritengo un’inutilità della quale si potrebbe fare a meno. semplicemente non si dovrebbe dare per scontato che tutti siano etero, ma questo parte dall’educazione che ognuno riceve dai propri genitori.

LIVE - NON È LA D'URSO

Edited by davydenkovic90
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  • 1 year later...

Spunto molto interessante che è stato lanciato anche nel programma Drag Race, dove il fidanzato di un concorrente si è dichiarato partecipando al programma.

E' stato affrontato il tema e il ragazzo, non giovane, sui 40-45 così ad occhio, si è giustificato del mancato Coming Out coi genitori dicendo: "I miei fratelli non hanno fatto coming out come etero, perché dovevo farlo io come gay?"

Approvo e non approvo, il perché non approvo è banale e ve lo risparmio, si sarà parlato moltissime volte dei benifici del CO e io stess* l'ho fatto da tempo e sono felicissim* della mia scelta (magari avrò occasione di raccontarlo una volta)....... da un'altro lato mi piace come disposizione mentale, perché si basa su un principio di non ritenersi inferiori agli equivalenti etero e, seppur in modo molto ingenuo e furbo, da qui si può spiccare il volo e imboccare la strada giusta: vivo la mia omosessualità, non me ne vergogno e non la nascondo ma neanche vado a dirla a tutti, e aspetto incentivi veri per i CO. Una tattica attendista, insomma, che può essere un'ottima tattica in particolari fasi o situazioni.

Quindi non giudicherei troppo in positivo o in negativo chi fa coming out presto, tardi, prima, dopo o durante. Le esperienze sono troppo diverse. C'è chi lo fa presto perché manifesta disagi e ha genitori col fiato sul collo, ad esempio io conosco casi di ragazzi ribelli che hanno avuto problemi a scuola, sono bocciati o hanno dovuto trasferirsi dalla scuola vuoi per bullismo o perché svogliati negli studi, e subito hanno tirato in ballo il problema coi genitori o in seguito a tentativi di rimetterli in riga o come ulteriore occasione di ribellione. Altri invece che ho conosciuto erano figli perfetti, con ottimi voti laureati a 22 anni con 110 e lode, bravi ragazzi, e il Coming Out l'hanno fatto a 35 anni...

 

Il discorso "devi farlo per motivi statistici e altrimenti ti prendono per etero" è un po' imbecille, perché essere gay non è una condizione così rara ma relativamente comune quasi ovunque, per cui il problema ce l'ha chi continua a pensare che uno sia etero, e si deve aggiornare.

Anche se è vero che un ragazzo gay può isolarsi o iniziare a fingere per non voler fare Coming Out, e questo è pericoloso e non andrebbe fatto perché può creare problemi peggiori.

 

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On 12/22/2021 at 6:38 AM, Priscilla160 said:

vivo la mia omosessualità, non me ne vergogno e non la nascondo ma neanche vado a dirla a tutti, e asp

Quotissimo, io che ho fatto CO solo con pochi amici e in avanzata età, continuo a vivere la mia vita normalmente, e facendo un confronto tra il prima e il dopo il co, mi trovo meglio sapendo che qualcuno sappia che sono gay, per il resto non ho bisogno di fare co con amici dichiaratamente omobofici, certo è che quando troverò il compagno, quando lo troverò, sarà come autodichiararsi gay, e ciò mi imbarazza di meno che dirlo direttamente a sti omofibi  

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2 hours ago, SelvaggioD said:

certo è che quando troverò il compagno, quando lo troverò, sarà come autodichiararsi gay, e ciò mi imbarazza di meno

E' questo il sentire di moltissimi ragazzi della comunità.

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La mia impressione pero' e' che uno dei motivi che non si trova il ragazzo e' proprio che non si ha fatto CO con tutti.

se si e' disposti a sputtanarsi con tutti i parametri cambiano e ci si fidanza piu' facilmante che da semivelati.

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16 hours ago, marco7 said:
17 hours ago, Bullfighter4 said:

Ma perché tenersi come amici gente DICHIARATAMENTE omofoba?

Perché nel mio caso è nata prima l'amicizia, per interessi comuni, decenni di anni prima, quando io ero ancora nel limbo di un   so che mi piacciono i ragazzi   ma non sapevo come relazionarmi con gli altri ... non ricordo come sia successo ... ho ancora oggi un libriccino giallo intitolato Omosessualità e speranza  edito penso dai preti con dentro una marea di str...onzate.   che sarebbe da portare al macero.   e che all'epoca mi ha consufuso ancora di più le poche e strampalate idee che avevo in testa

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Titolo originale Homosexality and Hope, Michigan, 1985 io ho letto la 2a edizione del 1999.

Correggo il tiro sull'autore: è uno psicologo è Gerard van den Aardweg ha una cattedra in Olanda    bla bla bla    parla di cose senza senso ... La lavanda del cervello bisognerebbe farla a lui ... Bisognerebbe metterlo in cantina e buttare la chiave ... E invece in Olanda gli hanno pure dato la cattedra.   Ripeto.  Cose senza senso

 

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2 hours ago, SelvaggioD said:

Gerard van den Aardweg

vabbè, ma stai a parlà di  un  autore di testi di parapsicologia, esperienze ai confini della morte, temi relativi al pro vita e pro famiglia (così recita wikipedia) di 85 anni.

il che mi fa presumere che, per banali limiti di età, abbia smesso di far danni da un pezzo.

cmq, sempre citando wikipedia,

 

Nei suoi testi ha rigettato la tesi dell'esistenza di una causa genetica dell'omosessualità, a favore di una determinazione ambientale di questo tipo di scelta di comportamento

In particolare, non ha negato il tradizionale approccio psicoanalitico freudiano di un padre distante e di una madre dominante, ma ha identificato la causa prima della scelta omoerotica nella percezione dell'identità maschile fisica e psicologica da parte del singolo e della comunità di persone con le quali esso interagisce. Il ruolo determinante sarebbe quindi la mancata accettazione tra pari in età adolescenziale, piuttosto che una qualche forma di carenza di ruolo dei genitori

L'Irish Times ha osservato che van den Aardweg sostiene alcuni aspetti della teoria del complotto, come la radicata diffusione dell'omosessualità nel nazismo e l'imposizione di una cultura gay a livello mondiale da parte di facoltose organizzazioni e gruppi di potere.

---

dire che le sue posizioni siano superate da un bel pezzo mi pare ovvio (e cmq chiedo conferma a ghostino, che in materia è decisamente più competente di me)

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6 hours ago, SelvaggioD said:

Perché nel mio caso è nata prima l'amicizia, per interessi comuni, decenni di anni prima, quando io ero ancora nel limbo di un   so che mi piacciono i ragazzi   ma non sapevo come relazionarmi con gli altri ... non ricordo come sia successo ... ho ancora oggi un libriccino giallo intitolato Omosessualità e speranza  edito penso dai preti con dentro una marea di str...onzate.   che sarebbe da portare al macero.   e che all'epoca mi ha consufuso ancora di più le poche e strampalate idee che avevo in testa

Capisco, penso sia capitato a tutti. Ma le amicizie non devono per forza durare per sempre, sopratutto con individui che hanno posizioni che, almeno per me, non permettono compromessi. 
Non ho nessun rapporto con parenti omofobi( o razzisti, etc), immagina con “amici”. 

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On 12/23/2021 at 7:55 AM, SelvaggioD said:

certo è che quando troverò il compagno, sarà come autodichiararsi gay 

secondo me questo è una strategia ancora comprensibile quando si è piccoli, disorientati, scarsamente autonomi, timidi, insicuri;

per chi è, o crede di essere, parte attiva e responsabile in società, il coming out non finisce mai, tantomeno alla mia felice età, e tantomeno nella piccola cittadina dove vivo con piacere da cinquant'anni

 

On 12/23/2021 at 7:55 AM, SelvaggioD said:

sarà come autodichiararsi gay, e ciò mi imbarazza di meno che dirlo direttamente a sti omofobi  

 

a parte il fatto che magari sono omofobi da bar, personalmente nemmeno per sogno affiderei la mia immagine alle fantasie di presunti "amici" o estranei, lasciandoli chiaccherare e supporre, a proposito e sproposito, della mia persona e di chi sta con me; l'imbarazzo sta a sotto zero, in quanto non sono (mai stato) né impedito nè impacciato

a partire dai trent'anni, fortunatamente ho sempre contato sulla mia credibilità, assertività e immagine, al fine di proporre ad amici e parenti e pure agli sconosciuti il mio stile di vita; spero che anche a te possa accadere qualcosa del genere, è il mio sincero augurio per il 2022 ;)

4 hours ago, freedog said:

L'Irish Times ha osservato che van den Aardweg sostiene alcuni aspetti della teoria del complotto, come la radicata diffusione dell'omosessualità nel nazismo e l'imposizione di una cultura gay a livello mondiale da parte di facoltose organizzazioni e gruppi di potere.

spiace, ed è strano, che roba del genere influenzi il pensiero e le azioni dei finocchietti selvatici, di peggio c'è solo la bibbia forse

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1 hour ago, Capricorno57 said:

a partire dai trent'anni, fortunatamente ho sempre contato sulla mia credibilità, assertività e immagine, al fine di proporre ad amici e parenti e pure agli sconosciuti il mio stile di vita

si chiama autorevolezza, e chi non ce l'ha non se la può dare.

ovviamente tu ne hai da vendere, non serve manco che te lo dica.

😘

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On 12/23/2021 at 11:42 AM, marco7 said:

La mia impressione pero' e' che uno dei motivi per i quali uno non trova il ragazzo sia proprio il non aver fatto CO 

se si e' disposti a sputtanarsi con tutti i parametri cambiano e ci si fidanza piu' facilmante che da semivelati.

Mi sono permess* di correggere gli errori di sintassi perché ho dovuto rileggere 4 o 5 volte per capire il senso della frase.

No, non credo che sia vero specialmente nei casi in cui uno va a vivere lontano dai familiari e/o gode di una certa libertà. 

Essere velati con le famiglie o in particolari contesti non limita le libertà offerte da altri contesti. 

E non si può neanche pretendere che uno che viene da una famiglia o da contesti omofobi, si accetti da un giorno all'altro e si dichiari in tre secondi.

Già per convincersi a incontrare dei ragazzi gay potrebbe avere delle difficoltà, per un'omofobia interiorizzata o per mancata accettazione, o forte dubbio sulla sessualità, o pregiudizio, o mille altre cose... e aggiungere a questo genere di difficoltà e di omofobia interiorizzata il peso di dover fare coming out, forse può esser troppo in una prima fase.

On 12/24/2021 at 1:10 PM, Capricorno57 said:

secondo me questo è una strategia ancora comprensibile quando si è piccoli, disorientati, scarsamente autonomi, timidi, insicuri;

per chi è, o crede di essere, parte attiva e responsabile in società, il coming out non finisce mai, tantomeno alla mia felice età, e tantomeno nella piccola cittadina dove vivo con piacere da cinquant'anni

Be', perdonami, ma tu non sei quello che è stato sposato con una donna?

Far implodere un matrimonio etero non mi sembra una soluzione tanto più economica e valida di quella prospettata nel topic, ovvero accettarsi, rimanere velati in contesti omofobi per non lasciarsi condizionare negativamente, magari sfuggirne e non avere troppi stress per realizzarsi in ambito scolastico o lavorativo, e poi  farsi forza di una relazione stabile o di altre condizioni favorevoli per il coming out definitivo e diventare suffragette froce. Purché non si vada troppo in là con gli anni, direi non oltre i 30. Non è una strada che va bene per tutti ec'è anche chi ha già la forza o la necessità di fare coming out a 14 anni, anche senza aver avuto esperienze, però è una strada possibile e per qualcuno con condizioni molto ostili, o che è più lento e necessita a sua volta di tanto tempo per metabolizzare, e per fare le proprie esperienze.

Se sei single, quello che accade nelle mutande non sei tenuto a raccontarlo ai genitori o ai vicini di casa. Ai primi al limite devi raccontare come paghi le bollette, com'è  la pagella o il libretto universitario, mentre ai secondi chiedi in prestito lo zucchero e dici buongiorno e buonasera. Mentre di una relazione sì, devi raccontare, perché nascondere una persona è orribile. E per molti questo è un incentivo per introdurre l'argomento, così come per farsi coraggio. Non c'è niente di male o di disfunzionale in questo.

 

Non ce l'ho con te Capricorno, ma ti avevo notato anche nell'altro topic e mi sembra che sia un po' troppo facile fare il paladino del coming out contro le velature di ogni sorta, e costruirti quest'aura di persona matura, responsabile, parlarci di progettualità e di tante altre belle cose, quando poi vieni da esperienze diametralmente opposte. E forse certi topic meriterebbero di essere letti e capiti più approfonditamente da te, che potresti approcciarli con maggiore umiltà ed empatia. Questo è il mio modesto parere.

Edited by Priscilla160
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6 minutes ago, Priscilla160 said:

Be', perdonami, ma tu non sei quello che è stato sposato con una donna?

Ne sai di cose sugli utenti del forum per esserti iscritt* sul forum solo da un mese e mezzo.

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7 minutes ago, marco7 said:

Ne sai di cose sugli utenti del forum per esserti iscritt* sul forum solo da un mese e mezzo.

Non so niente, so solo questo perché c'è già stato un litigio sul tema del coming out in un altro topic!!

Dove oltretutto un utente è scappato (mi sono scusata a nome di tutti in privato) perché è stato aggredito con parole molto dure, solo perché chiedeva un consiglio su come aiutare il proprio ragazzo velato a fare coming out.  E tra gli utenti che hanno usato un linguaggio a mio avviso troppo aggressivo c'era proprio capricorno.

Ed è anche intervenuto in un mio topic, in cui parlavo di un ragazzo sieropositivo che aveva raccontato di come era arrivato a odiarsi e ad aver fatto sesso non protetto noncurante della propria salute. Aveva scritto un monoriga fuori tema, riferito all'altro topic, senza sforzarsi di capire quello di cui volevo parlare (oppure non rispondere, se la riflessione non piace)

Da qui il mio invito a essere un po' più umile nel rispondere e a leggere meglio i topic.

Edited by Priscilla160
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7 minutes ago, marco7 said:

Se fanno dei flame contro di te puoi segnalarli alla moderazione che e' qua anche per aiutare te @Priscilla160

Non segnalo perché credo nel confronto e non in un clima da polizia specialmente in un contesto LGBTQI+ dove è anche normale lasciarsi sfuggire parole forti e dove capita di trovare opinioni varie e contrastanti. In compenso sono stata segnalata e punita io, ma non importa...

Posso anche segnalare un comportamento aggressivo verso un altro utente, ma la cosa che mi dispiace di più è che quell'utente sia stato trattato male e praticamente costretto a scappare.

Avrei preferito che qualcuno scrivesse a favore di quell'utente e moderasse i comportamenti aggressivi intervenendo nella discussione.

Capisco che i moderatori non possano seguire tutte le discussioni, però lo ripeto: mi sembra grave che un utente sia stato fatto allontanare in quella maniera, con frasi gratuite, e non semplicemente giudizi forti che potevano aprire a un confronto. 

Cosa che otlre che aggressiva e maleducata è anche intellettualmente scorretta perché tutti abbiamo fatto percorsi tortuosi, incluso capricorno. Per cui esprimersi in quel modo non è 100% onesto. Sorry.

Edited by Priscilla160
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2 hours ago, marco7 said:

Inutile lamentarsi se non segnali @Priscilla160

Non è una lamentela la mia, ma un invito alla riflessione e a tale scopo una segnalazione e relativa punizione, specie se non stimola una riflessione, è inutile.

Chi segnala perché è troppo suscettibile non dovrebbe essere assecondato, si dovrebbe invece stimolare il dibattito e argomentare. Senza niente di personale perché si tratta di uno spazio virtuale e sappiamo benissimo che negli spazi LGBTQI+ anche reali e dove ci si conosce è facilissimo e inevitabile alzare i toni e questo non deve destare preoccupazione o instaurare un clima di polizia, perché punire significa gettare benzina sul fuoco o creare tante piccole isole che non comunicano più, e già noi siamo piccoli e isolati, e la cosa principale da tenere sempre in mente è quella di essere disposti a fare pace e accogliere chiunque, qualunque siano le sue difficoltà, qualunque errore abbia fatto e qualunque condizione di vita abbia.  Chiunque abbia frequentato ambienti LGBT lo sa.

Non ho visto questo nel topic del ragazzo che parlava del coming out del proprio ragazzo, subito sbeffeggiato con epiteti e frasi di basso livello e costretto a fuggire. 

La segnalazione io la faccio per affermazioni estreme che devono essere cancellate. Le punizioni dovrebbero essere giuste, finalizzate ad allontanare chi offende e basta, chi usa il forum per fare propaganda omofoba, per esempio, e in casi di discussioni accese centellinate o date tenendo conto del dibattito e di chi ha acceso la miccia, non solo di chi viene segnalato perché qualcuno ha la segnalazione facile o ha capito che quello è il modo facile per farsi la ragione. E soprattutto perché questo non aggiunge niente al dibattito e non risolve la questione che si è presentata, o il conflitto.

Io stessa sono stata segnalata non so da chi e punita con dei punti (che non so cosa sono) ma i miei post segnalati sono rimasti lì uguali a come li avevo scritti, e quindi cose così gravi non erano, evidentemente. O almeno non più gravi di chi in un forum gay ha definito le drag queen orride e misogine, e che non segnalo perché non apporta nulla al dibattito e preferisco argomentare perché ho maggiore conoscenza dell'argomento delle persone che hanno usato quei termini, seppur offensivi,  perché alcune di quelle sicuramente l'avranno fatto in buona fede per ingenuità e scarsa cultura, senza rendersi conto. 

Edited by Priscilla160
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2 minutes ago, Priscilla160 said:

Non ho visto questo nel topic del ragazzo che parlava del coming out del proprio ragazzo, subito sbeffeggiato con frasi di basso livello e costretto a fuggire. Fortunatamente io ho avuto modo di chiarirmi con lui in privato e non sono stata l'unica del forum.

personalmente, ho come l'impressione che tu ti creda superiore a tutto e a tutti e questo, per quanto tu dica delle cose che a volte condivido, ti rende poco credibile in partenza.

 

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Sokka, l'episodio che ho citato del ragazzo che è stato fatto fuggire è un fatto oggettivo. Un esempio che dovrebbe farci riflettere. Le divergenze di opinione sono normali, e ci sta anche prendersi a capelli perché io penso che le drag queen siano bellissime e un altro pensa che siano orrende. E' fisiologico e non c'è da segnalare niente. Ci si riaggiustano le parrucche, ci si stringe la mano e amici come prima.

Ma se un ragazzo viene a raccontarci una propria difficoltà, oltretutto una cosa comune e risolvibile,  e dopo giusto qualche pagina di conversazione, decide di abbandonare la nave in quel modo, boh, io qualche domandina da semplice utente, ma anche da moderatore, se lo fossi, me la farei.

Un consesso gay dev'essere inclusivo, e pur nelle divergenze di opinione dovremmo essere tutti d'accordo sul fatto che non è concepibile che un utente appena arrivato sia trattato a pesci in faccia, o che ci sia un clima da polizia dove si segnala e si punisce, non è possibile e non serve in nessun contesto LGBTQI+ 

Perché lui viene qui sperando di essere accolto, prima di tutto, e ci affida un suo racconto che non sta a noi giudicare per sommi capi.

E non sono certo io quella che si è creduta superiore a tutto e a tutti, ma chi si è espresso in quel topic con le affermazioni che tutti abbiamo letto.

Chi dice di essere tanto maturo e risolto a maggior ragione dovrebbe dimostrarlo non comportarsi così!!

Edited by Priscilla160
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Io non ho nulla da dire su quello che dici, ma su come lo dici. Ci sta avere un certo tono in qualche argomento, ma deve essere, appunto, “in qualche argomento”, non sempre.

tu hai il tono di una che sta lì e si crede superiore e migliore degli altri per le due posizioni. In questo modo rendi inutile ogni tuo intervento perché fai passare agli altri la voglia di risponderti, me compresa (nonostante, ripeto, mi trovo d’accordo con te a volte)

Edited by Sokka99
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Il forum come tanti altri posti ha le sue regole. E' giusto segnalare le infrazioni alle regole del forum per mantenere il forum un posto fruibile per tutti. I moderatori poi valutano le segnalazioni e decidono. Purtroppo il sistema informatico del forum ora ha dei bugs e spesso non funziona correttamente.

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