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"Gli etero non fanno coming out, quindi perché dovremmo farlo noi gay?"


davydenkovic90

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9 minutes ago, marce84 said:

Non fare coming out mi ha consentito di non imputare a quest'ultimo ogni cosa mi stesse succedendo.

Sinceramente non l'ho mai visto succedere col coming out.

Se ci sono dei "pentiti" non li ho mai conosciuti.

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26 minutes ago, Almadel said:

Sinceramente non l'ho mai visto succedere col coming out.

Se ci sono dei "pentiti" non li ho mai conosciuti.

Ogni esperienza - perfino quelle mancate - ci consentono di acquisire punti di vista differenti. E penso anche io che non ci siano i pentiti del coming out o che siano pochissimi. Sii onesto, però, io ho detto altro. Abbiamo l'esempio fresco fresco di Bloodstar che pensa che il rapporto con la madre si è guastato a seguito del coming out. Sia chiaro, sono anche convinto che se non lo avesse fatto, staremmo a scrivergli il contrario e, cioè, che il rapporto si è guastato perchè le ha nascosto una parte di sè. Probabilmente si è guastato a prescindere, per mille altre ragioni. 

28 minutes ago, Bloodstar said:

Eh ho capito, ma che ragionamento è? Se non vuoi far sapere a nessuno di essere gay come fai a mettere su una frequentazione, o peggio ancora a portare avanti una relazione, scusa? Proprio non riesco a capirlo.

Poi è ovvio che anche avere le pezze al culo rende più difficile avere una vita sentimentale appagante, ma non vedo il nesso.

Conosco eterosessuali che hanno relazioni sessuali o anche sentimentali e i cui genitori ne sono tenuti completamente fuori. E' una cosa che io non ho mai capito, ma è una realtà che esiste. Ovvio che essere dichiarati rende più facile avere una vita di relazione. Spesso, tuttavia, chi di noi omosessuali non ha una vita di relazione, non ce l'ha per motivi che vanno al dì là della mancata dichiarazione della propria omosessualità. Fidati, non fare della tue esperienze l'unica lente attraverso la quale guardare e comprendere la realtà. Quest'ultima è sempre più complessa di come ce la figuriamo.

Edited by marce84
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5 minutes ago, marce84 said:

Sii onesto. Abbiamo l'esempio fresco fresco di Bloodstar che pensa che il rapporto con la madre si è guastato a seguito del coming out.

No, non ho detto che è stato il CO in sé  (che era inevitabile perché avevo un fidanzato e non vedo come potevo nasconderlo) ma quel particolare CO parecchio maldestro e estremamente mal gestito.

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Non abbiamo la sfera di cristallo e non sappiamo come sarebbe andata diversamente 🙂

Intendevo solo dire che non mi sembra che Bloodstar sia pentito.

Se perdo un amico per colpa del mio CO non penso mai: "Mannaggia a me! Potevo non dirglielo!"

qunto piuttosto "Mannaggia a lui! Potevo dirglielo prima!"

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Just now, Almadel said:

Intendevo solo dire che non mi sembra che Bloodstar sia pentito.

Infatti. Non sono minimamente pentito, mi limito a constatare che quella serata tragicomica ha contribuito a deteriorare un rapporto che non era già buono da anni.

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Just now, Bloodstar said:

No, non ho detto che è stato il CO in sé  (che era inevitabile perché avevo un fidanzato e non vedo come potevo nasconderlo) ma quel particolare CO parecchio maldestro e estremamente mal gestito.

Perchè hai fatto quel CO. Se ne avessi fatto un altro, pure penseresti che lo si poteva fare in un altro modo. Fa parte della vita pensare ah, se...

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5 minutes ago, Bloodstar said:

Infatti. Non sono minimamente pentito, mi limito a constatare che quella serata tragicomica ha contribuito a deteriorare un rapporto che non era già buono da anni.

Probabilmente, quasi certamente, si sarebbe deteriorato a prescindere. E' abbastanza ingenua l'idea che una conversazione intavolata una sera abbia avuto la forza di modificare un rapporto. Ma sai quanti elementi hanno contribuito? Questo voglio dire: se tu avessi fatto CO con modalità differenti o con tempi differenti, te ne renderesti conto. Non fatemi passare per quello che invita a non dichiararsi, per me hai fatto benissimo a farlo e manco dovresti stare a pensare sul come l'ha fatto. Però voglio dire a chi non l'ha fatto, di non dannarsi per questo: da ogni occasione - perfino da quelle mancate - si può ricavare qualcosa di buono.

Edited by marce84
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1 minute ago, marce84 said:

Non fatemi passare per quello che invita a non dichiararsi.

E cos'altro staresti consigliando?

 

4 minutes ago, marce84 said:

E' abbastanza ingenua l'idea che una conversazione intavolata una sera abbia avuto la forza di modificare un rapporto.

Ma infatti mica ha stravolto il rapporto, mica ho detto che la mia vita è cambiata. Ho solo detto che ha contribuito a peggiorare un quadro già compromesso.

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9 minutes ago, Bloodstar said:

E cos'altro staresti consigliando?

Consiglio di fare CO. Ma a chi non l'ha fatto dico di non farne una tragedia. Va fatto, va fatto, va fatto - voi sapete dire solo questo. Io dico che è bene farlo, ma di non soffrire troppo se non lo si è fatto ancora, anche questo ritardo nel farlo può insegnare qualcosa, può dare la possibilità di capire qualcosa.

9 minutes ago, Bloodstar said:

Ho solo detto che ha contribuito a peggiorare un quadro già compromesso.

Questo lo dici tu, ma non può dirlo nessuno. Io non l'ho fatto e voi direste che proprio perchè non l'ho fatto il rapporto con mia madre si è degradato. Tu ti accusi di averlo fatto male. Almadel si accusa di averlo fatto troppo tardi. Non esiste nè un modo nè un tempo per farlo.

Edited by marce84
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Io non sono mica un paladino del CO, eh. Penso, anzi, che tutte quelle tirate sul gesto politico sono cazzate abbastanza solenni

Però se tutti ti continuano a considerare etero mettendoti regolarmente in difficoltà,  se ti chiedono di giustificare alcune tue condotte giudicate non conformi, se hai degli abbozzi di vita sentimentale gay, come cristo fai a non dichiararti?

Oddio, effettivamente puoi non farlo, però devi necessariamente iniziare a mentire,  e pure parecchio. 

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1 minute ago, Bloodstar said:

Io non sono mica un paladino del CO, eh. Penso, anzi, che tutte quelle tirate sul gesto politico sono cazzate abbastanza solenni

Però se tutti ti continuano a considerare etero mettendoti regolarmente in difficoltà,  se ti chiedono di giustificare alcune tue condotte giudicate non conformi, se hai degli abbozzi di vita sentimentale gay, come cristo fai a non dichiararti?

Oddio, effettivamente puoi non farlo, però devi necessariamente iniziare a mentire,  e pure parecchio. 

E su questo siamo d'accordo. Infatti avevo premesso che nel mio caso è stato più facile visto che non c'è nessuno che mi chieda di commentare culi femminili o mi chieda quando ho intenzione di sposarmi e fare bambini.

Chi, però, non è riuscito a farlo, non pensi di essere una merda nè che sia stata la più grande tragedia non dichiararsi: anche vivere nell'ombra, anche stare in perenne difficoltà - visto che riconosco che la mia esperienza è l'eccezione e non la regola - a qualcosa gli servirà, statene certi.

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3 minutes ago, marce84 said:

anche vivere nell'ombra, anche stare in perenne difficoltà - visto che riconosco che la mia esperienza è l'eccezione e non la regola - a qualcosa gli servirà, statene certi.

Gli servirà a condurre un'esistenza di merda, certo. 

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19 minutes ago, Bloodstar said:

Gli servirà a condurre un'esistenza di merda, certo. 

Anche a quello, ma non solo a quello. Ma è l'icasticità della tua frase che testimonia la sofferenza della comunità omosessuale di cui tanto mi dispiace. 

Cercherò di spiegarmi. Anche io non approvo chi cerchi di dissuadere un ragazzo indeciso se dichiararsi o meno: il fatto stesso che inizi a chiedersi se dichiararsi o meno, dimostra che egli sente evidentemente la necessità di farlo. Ma qui siamo a davy che avverte il bisogno coatto di aprire una discussione per bacchettare un altro utente che avrebbe scoraggiato il CO. Non è un tantino estremista questo atteggiamento? Pensate che, a proposito di un argomento per molti delicato, i toni aspri e perentori ("Gli servirà a condurre un'esistenza di merda, certo") siano il modo giusto di esprimersi?

A me dispiace se gli omosessuali ne abbiano dovute subire e ne subiscano tuttora tante, ma si può chiedere agli omosessuali un atteggiamento meno tranchant su questa ed altre questioni? Non credete che il minority stress di cui vi lamentate, contribuite voi stessi a generarlo con questa intransigenza e con queste pressioni?

Siamo davvero sicuri che il minority stress venga tutto da fuori e che non nasca in gran parte dentro di noi e in seno alla stessa comunità omosessuale?

Edited by marce84
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Ma come parli? "Comunità omosessuale", "voi", "atteggiamento estremista", "la sofferenza". 

Ma non dicevi che le cose vanno viste sotto svariati punti di vista? Che il relativismo è sempre necessario per valutare le cose? Come fai a uscirtene con simili generalizzazioni imbarazzanti?

 

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Just now, Bloodstar said:

Ma come parli? "Comunità omosessuale", "voi", "atteggiamento estremista", "la sofferenza". 

Ma non dicevi che le cose vanno viste sotto svariati punti di vista? Che il relativismo è sempre necessario per valutare le cose? Come fai a uscirtene con simili generalizzazioni imbarazzanti?

 

A generalizzare ed alzare i toni sei tu. Ma mi aspettavo succedesse.

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@marce84 Ho letto i tuoi post, e così quelli degli altri, ma un po’ di fretta. Ti rivolgo quindi una domanda dipendente dal fatto che non sono riuscito a capire bene una cosa:

1 tu attualmente non hai ancora fatto CO in famiglia, con i tuoi genitori e amici più cari?

2 Oppure lo hai fatto con almeno una persona, quale che sia?

3 Se ti trovi in una di queste situazioni, quando pensi di "venir fuori"? Hai preso questa decisione? – cosa che, qualunque cosa tu possa pensare in questo momento, ti farà un immenso bene? 

Edited by Isher
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13 minutes ago, Isher said:

@marce84 Ho leto i tuoi post, e così quelli degli altri, ma un po’ di fretta. Ti rivolgo quindi una domanda dipendente dal fatto che non sono riuscito a capire bene una cosa:

1 tu attualmente non hai ancora fatto CO in famiglia, con i tuoi genitori e amici più cari?

2 Oppure lo hai fatto con almeno una persona, quale che sia?

3 Se ti trovi in una di queste situazioni, quando pensi di "venir fuori"? Hai preso questa decisione? – cosa che, qualunque cosa tu possa pensare in questo momento, ti farà un immenso bene? 

1. Non ho amici stretti a cui dirlo, solo conoscenti (fa sfigato, ma non mi importa). Due o tre amici (solo due li definirei amici di questi tre) lo sanno perchè li ho conosciuti proprio grazie al mio orientamento. In famiglia ho solo i miei: non ho fratelli-sorelle-nonni-zie-cugini. Non ho a che fare con colleghi nel quotidiano nè ho superiori.

2. Quindi, no.

3. Fino a due, tre anni fa non ne sentivo la necessità, adesso inizio talvolta a sentirne il desiderio. Sto pensando di dirlo ad un conoscente, sebbene egli non mi abbia mai detto che quello che mi ha presentato come amico è il fidanzato. Perchè penso di farlo? Non perchè mi cambi la vita o mi apra nuove possibilità. Penso - come dici tu - che dire ad una persona che non lo sa, che sono omosessuale, non possa che farmi bene, come dici tu. Così come credo mi abbia fatto bene incontrare i ragazzi del forum a dicembre e aver incontrato - ai fini di una eventuale relazione sentimentale o anche solo di sesso - due ragazzi a gennaio e febbraio rispettivamente. Avrei voluto a questo proposito incontrare più ragazzi, ma ho contatto molte decine di ragazzi su Grindr - @Ghost77 lo sa - ma non mi hanno risposto o mi hanno detto che non gli piacevo )fa anche questo sfigato, ma di nuovo non mi importa).

Sono stato esauriente, Mister Isher? 😜

Edited by marce84
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10 minutes ago, Isher said:

Ma ai tuoi genitori lo hai detto?

P.S. non è un interrogatorio, il mio

No, avrei deciso - ma forse sbaglio - di renderli edotti nel momento in cui avrò - o mi illuderò temporaneamente di avere - una relazione stabile*. Non è il tenere nascosta loro la mia omosessualità ad avermi impedito di vivere la mia omosessualità, credimi. Se vuoi ti spiego, non ho problemi: altrimenti farei come l'utente che tutto analizza e nulla dice di sè.

* In questo caso - se anche non volessi convivere nelle fasi inziali - per frequentare il mio uomo, dovrei dire bugie. Generalmente non dico bugie, ma non per ragioni morali, lo trovo stupido e stressante e ho sempre avuto la patologica incapacità a celare ciò che penso.

PS: puoi interrogarmi quanto vuoi, Ispettore Isher. L'importante è che non usi la tortura fisica per estorcermi informazioni: non tollero il dolore fisico. 😜

Edited by marce84
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3 minutes ago, marce84 said:

 Non è il tenere nascosta loro la mia omosessualità ad avermi impedito di vivere la mia omosessualità, credimi. 

No, ti credo sulla parola, e inoltre lo intuisco anche da quel che ho capito, più o meno vagamente, della tua personalità e della tua storia.

Capisco che vorresti fare CO con i tuoi quando, ti auguro presto, avrai un ragazzo. Sarebbe una buona inezione di orgoglio e di fiducia in te stesso, un pareggiare i conti.

Quanto a quel conoscente cui hai pensato di dirlo, ti spingo a farlo prestissimo.

Visto quello che mi dici di te (non sei affatto uno sfigato, credimi), penso che tu debba dichiararti pubblicamente con le persone più accessorie: la tabaccaia dell’angolo, il medico di base, la qualsiasi persona con la quale hai un minimo rapporto. In questi casi puoi usare il metodo @wwspr Ti farà bene, e te lo devi.

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10 minutes ago, Isher said:

No, ti credo sulla parola, e inoltre lo intuisco anche da quel che ho capito, più o meno vagamente, della tua personalità e della tua storia.

Capisco che vorresti fare CO con i tuoi quando, ti auguro presto, avrai un ragazzo. Sarebbe una buona inezione di orgoglio e di fiducia in te stesso, un pareggiare i conti.

Quanto a quel conoscente cui hai pensato di dirlo, ti spingo a farlo prestissimo.

Visto quello che mi dici di te (non sei affatto uno sfigato, credimi), penso che tu debba dichiararti pubblicamente con le persone più accessorie: la tabaccaia dell’angolo, il medico di base, la qualsiasi persona con la quale hai un minimo rapporto. In questi casi puoi usare il metodo @wwspr Ti farà bene, e te lo devi.

Qual è il metodo wwspr? Con quel ragazzo vorrei dichiararmi non solo perchè penso mi faccia bene, ma anche perchè è omosessuale e quindi sarebbe un primo CO facilitato e poi perchè mi dispiace che lui e il fidanzato che spesso vedo per motivi lavorativi debbano dirmi che sono amici, vorrei togliere loro questo peso (anche per questo a Natale e Pasqua oramai gli scrivo auguri a te e a X).

Non sarebbe una iniezione di orgoglio e fiducia coi miei, credimi. Del loro giudizio poco mi importa, e non lo dico con disprezzo. E la mia sicurezza non dipende dal dir loro della mia omosessualità. Ciò che in questo momento più rischia di attentare alla mia sicurezza è il non riuscire a trovare ragazzi da conoscere. E anche la maggiore preoccupazione ha smesso di esserlo - come è stata per una fase assai breve - l'omosessualità in sè, ma lo è diventato il timore di non riuscire a instaurare una relazione sentimentale stabile.

Dopo ti scrivo, invece, cosa ha impedito che io vivessi la mia omosessualità. Adesso mi chiamano a tavola e ubi prandium, Ischer cessat. 😂

Edited by marce84
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43 minutes ago, marce84 said:

A me dispiace se gli omosessuali ne abbiano dovute subire e ne subiscano tuttora tante, ma si può chiedere agli omosessuali un atteggiamento meno tranchant su questa ed altre questioni? Non credete che il minority stress di cui vi lamentate, contribuite voi stessi a generarlo con questa intransigenza e con queste pressioni?

Siamo davvero sicuri che il minority stress venga tutto da fuori e che non nasca in gran parte dentro di noi e in seno alla stessa comunità omosessuale?

Beh, se muovi accuse tanto gravi non è strano che ti si risponda in modo piccato.

 

Dovresti tenere intanto presente un punto: noi sappiamo come si sta nei tuoi panni (perché nessuno nasce "dichiarato")

mentre tu non sai come si sta nei nostri, perché dichiarato non lo sei mai stato.

Tu dici che "si possono imparare delle cose anche ritardando il proprio coming out",

ma sono tutte cose che noi abbiamo già imparato a suo tempo

perché siamo tutti passati attraverso periodi più o meno lunghi in cui siamo stati creduti etero.

E abbiamo tutti imparato la stessa cosa: che si sta di merda.

Tutti. Tutti senza eccezione. Nessuno escluso. Che il CO sia sempre e solo una cosa positiva

e che ogni ritardo sia una ferita che ti autoinfliggi è qualcosa di assodato quanto la teoria dell'evoluzione 🙂

E' una cosa sulla quale non c'è dibattito: se non fra quelli che non hanno ancora fatto coming out.

 

Sì, a volte anche noi abbiamo pensato che fosse colpa dei gay che stavano messi meglio di noi se stavamo così male.

Ci sono persino dei gay iraniani che credono sia colpa di quelli di loro che sono fuggiti in Danimarca

- e che adesso sono sposati e hanno dei figli - se il regime sciita li perseguita.

Solo che quando scapperai anche tu ti accorgerai che non era vero 🙂

 

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Non avere parenti è la condizione ideale per fare qualsiasi cosa sia da gay che etero è quello che stato che solo poche persone possono permettersi, un sogno... Non avere NESSUNO di cui avere cura per motivi legali e non di reale affetto. Tutti dovrebbero rinnegare la propria famiglia a una certa età e non aspettarsi cose e poi soffrirne perche non arrivano 

Edited by SabrinaS
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56 minutes ago, Almadel said:

Beh, se muovi accuse tanto gravi non è strano che ti si risponda in modo piccato.

Bloodstar non risponde quasi mai in modo pacato, credo sia evidente la differenza nello stile tra le risposte sue e quelle di Isher. Si potrebbe dire che è la differenza d'età, sarà... io non ci credo molto. Strana, poi, questa propensione alla risposta sgarbata e alla cupezza d'animo visto che la vita infernale - pardon, "di merda" - da mancato coming out è la mia, mentre la sua - coming out fatto e relazione sentimentale in atto - dovrebbe essere più felice ed appagante, meno "di merda".

"Le accuse" le percepisci tu come "tanto gravi": qualsiasi critica agli omosessuali produce, in te e altri, una tempesta emotiva, come se gli omosessuali fossero migliori degli eterosessuali e non criticabili. Ma la difesa corporativa è assai diffusa. Se noto con atteggiamento critico certe cose della mia categoria lavorativa, apriti cielo... Se critico certi difetti - magari anche miei - tipici di chi ha il mio stesso livello socio-economico, apriti cielo... Questa cosa poi nelle minoranze che hanno subito discriminazioni è ancora più accentuata - è un fenomeno presente perfino in gruppi che sono stati sempre in posizione dominante, figuriamoci... - quindi non mi meraviglia.

56 minutes ago, Almadel said:

Dovresti tenere intanto presente un punto: noi sappiamo come si sta nei tuoi panni (perché nessuno nasce "dichiarato")

mentre tu non sai come si sta nei nostri, perché dichiarato non lo sei mai stato.

Tu dici che "si possono imparare delle cose anche ritardando il proprio coming out",

ma sono tutte cose che noi abbiamo già imparato a suo tempo

perché siamo tutti passati attraverso periodi più o meno lunghi in cui siamo stati creduti etero.

E abbiamo tutti imparato la stessa cosa: che si sta di merda.

Tutti. Tutti senza eccezione. Nessuno escluso. Che il CO sia sempre e solo una cosa positiva

e che ogni ritardo sia una ferita che ti autoinfliggi è qualcosa di assodato quanto la teoria dell'evoluzione 🙂

E' una cosa sulla quale non c'è dibattito: se non fra quelli che non hanno ancora fatto coming out.🙂

Voglio ricordare per l'ennesima volta che non ho detto che non vada fatto coming out, ma che mi sembra eccessivo mettere alla gogna chi ancora non l'ha fatto e che ho detto che ognuno ha i suoi tempi e che tutto nella vita - anche non aver fatto CO - a qualcosa può servire. Non ho detto di non fare CO e le vostre reazioni sono per questo spropositate.

Quello che scrivi è vero, ma conta anche quanti anni hai: un conto è non essere dichiarati a 20 e un conto è non essere dichiarati a 30. Può essere meglio o peggio, ma questo tu non puoi saperlo. Dovresti, infine, capire che quanto pesi non essere dichiarati dipende anche dal tipo di vita che fai. Dovresti, ma sembri non volerlo capire. Su questo punto cercherò di spiegarmi meglio, rispondendo a Isher.

E concludo dicendo che sì, lo penso: il minority stress non viene tutto da fuori, nasce anche dentro di noi, nasce perfino in seno alla comunità omosessuale!

Edited by marce84
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1 hour ago, marce84 said:

Qual è il metodo wwspr?

palando co qualsiasi persona che tu frequenti, avrai cento volte l¿occasione di dire

– sai, il mio compagno mi ha detto che nel 2021 si farà a Parigi una mostra su Poussin; – un mio amico e il suo fidanzato mi hanno invitato a Ischia, per il week-end; – le unioni civili per omosessuali sono un piccolo passo avanti della nostra legislazione, che ci scontentano, ma speriamo si possa raggiungere gli altri paesi europei; – tre anni fa sono andato con un ragazzo che frequentavo allora al Gay Pride di Parigi; – non sono mai andato a un gay Pride fuori d’Italia; – sa, i miei genitori hanno avuto difficoltà ad accettare un figlio che non era attratto dalle donne; – forse perché sono omosessuale penso che.........; – una cosa che molti ignorano è che il Cristianesimo delle origini non aveva un atteggiamento intollerante verso l’omosessualità, basta leggere i libri di Boswell...

Sono solo esempi e potrai trovare tu stesso mille variazioni. 

Edited by Isher
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2 hours ago, marce84 said:

Dopo ti scrivo, invece, cosa ha impedito che io vivessi la mia omosessualità.

Eccomi! Spero, peraltro, che si apprezzerà il mio aprirmi, cosa affatto scontata qui. Non ho vissuto la mia omosessualità perchè non ho fatto CO? No, di certo. Non l'ho vissuta perchè non l'accettavo/perchè ero vittima di una omofobia interiorizzata? Solo in parte, ci sono stati fattori più determinanti.

Nell'approcciarmi sentimentalmente o sessualmente ad un'altra persona sono sempre stato, per ragioni caratteriali, poco disinvolto. A 16 anni mi sono innamorato - e lo sono restato per anni - di una mia compagna di classe nonchè grande mia amica. Non sono mai stato capace di palesarle ciò che provavo. La conoscete sicuramente, essendo stata ripetuta come un mantra ossessivo, la storiella di davy che "limonava già alle media e comprava i CD di Cristina non chi"? Davy, lo dice lui stesso, già si sentiva frocio o finocchio - come direbbe la falange romana dai bei modi e dal bel linguaggio (Isher a parte) - eppure "limonava". Io sono sempre stato algido, poco incline ad esprimere a qualcuno che mi piacesse fisicamente o interiormente. Ammetto che ciò tradisce un problema, ma è così. Per questa ragione le mie prime esperienze sessuali le ho fatte tardi, non a 16-17-18 anni. E non è un problema che riguarda l'orientamento. Davy è sempre stato più disinvolto: lo era alle mie con le sue amichette, lo è stato successivamente quando si è fatto coraggio e ha deciso che era l'ora di andare con un ragazzo. 

L'attrazione fisica ha sempre risentito, nel mio caso e so che anche questo è un problema, dell'attrazione mentale e dell'affetto che provo per una persona. Questo ha fatto sì che io mi innamorassi anche di donne e che non mi dispiacesse affatto avervi rapporti sessuali. Non penso di essere bisessuale, per quanto credo che si possa essere più o meno omosessuale visto che ci sono omosessuali a cui fanno schifo le donne e mai c'andrebbero, cosa per me incomprensibile. A me ripugna enormemente di più l'idea di trovarmi di fronte ad un Almadel alticcio che vuole urinarmi in faccia che non avere un rapporto sessuale con una ragazza bella o con cui c'è un forte feeling: che posso farci, ognuno è fatto a modo suo. Questo - unitamente alla non accettazione della omosessualità, lo ammetto! - mi ha reso più facile convincermi che al massimo io fossi bisessuale. La prima volta (ma è successo a 31 anni, quasi 32) che mi sono innamorato di un maschio - la terza in assoluto che mi innamoravo - mi è apparso finalmente chiaro che poteva piacermi stare con un uomo in una relazione e mi ha aiutato a comprendere che ero omosessuale.

Non ho mai avuto amici che mi chiedevano di masturbarci su porno etero. Non ho mai avuto compagnie dove si commentavano culi e tette. Non ho mai avuto zie che mi chiedessero se avevo la fidanzatina. Sono stato convinto che mi piacessero le ragazze per anni. Non aver fatto CO non mi ha prodotto sofferenze, imbarazzi: se ho fatto "una vita di merda", ammesso che io l'abbia fatta più di voi altri, l'ho fatta per mille altre ragioni. Nel non vivere la mia omosessualità non ha pesato minimamente il mio mancato CO. Per altri sarà pesato, mica lo nego: sarà stato un inferno e per questo penso che sia bene in quel caso dichiararsi non appena lo si riesce a fare. Ma esistono anche persone come me, per quanto possiamo essere più rare. Esiste anche una verità diversa da quella di cui vi credete in possesso. 

 

14 minutes ago, Isher said:

palando co qualsiasi persona che tu frequenti, avrai cento volte l¿occasione di dire

– sai, il mio compagno mi ha detto che nel 2021 si farà a Parigi una mostra su Poussin; – un mio amico e il suo fidanzato mi hanno invitato a Ischia, per il week-end; – le unioni civili per omosessuali sono un piccolo passo avanti della nostra legislazione, che ci scontentano, ma speriamo si possa raggiungere gli altri paesi europei; – tre anni fa sono andato con un ragazzo che frequentavo allora al Gay Pride di Parigi; – non sono mai andato a un gay Pride fuori d’Italia; – sa, i miei genitori hanno avuto difficoltà ad accettare un figlio che non era attratto dalle donne; – forse perché sono omosessuale penso che.........; – una cosa che molti ignorano è che il Cristianesimo delle origini non aveva un atteggiamento intollerante verso l’omosessualità, basta leggere i libri di Boswell...

Sono solo esempi e potrai trovare tu stesso mille variazioni. 

Non ho avuto un compagno finora, altrimenti lo avrei già fatto. E cose come quella relativa alle unioni civili e al cristianesimo delle origini le dico abitualmente. A settembre scorso nel mio club leggevo a bordo piscina Citizen gay. Il compagno di tennis di mio padre si è avvicinato per sapere cosa leggessi e quando gliel'ho detto, ha scherzato dicendo: ma stai diventando per caso sinistroide come tuo padre o, peggio, ricchione? Io gli ho spiegato che mio padre è sinistroide solo sulla carta, che per quelli di destra sono sempre stato sinistroide come per quelli di sinistra sono sempre stato destroide e che circa l'essere ricchione mi sarei sentito di escluderlo soltanto se tutti gli uomini fossero stati come lui, chiedendogli come mai mi facesse quella domanda e se l'omosessualità lo mettesse in imbarazzo: è apparso in grande difficoltà e ha detto che per lui i gay sono uguali a tutti gli altri e che eravamo nel 2019. Tu dirai che avrei dovuto dire: sì, song ricchione. A me, è andata bene così.

Edited by marce84
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5 minutes ago, marce84 said:

L'attrazione fisica ha sempre risentito, nel mio caso e so che anche questo è un problema, dell'attrazione mentale e dell'affetto che provo per una persona.

Non esiste l’omosessualità, esistono le omosessualità. Quando il FAHR pubblicò il suo secondo grande documento sull’omosessualità lo intitolò appunto Encyclopédie DES HomosexualitéS. Quindi il tuo non è affatto un problema: è il tuo modo di essere. Punto. Hai certamente il problema, strettamente pratico, di trovare persone affini a te. Come tutti. Ognuno di noi, etero o gay che sia, deve prima di tutto capire come è fatto, quali sono la sue caratteristiche umane psicologiche affettive eccetera, e poi creare rapporti con simili. Essendo tu ancora giovane, non avrai difficoltà a farlo. Ci riuscirai, ci riuscirai con successo? Secondo me sì. La vita non è mai del tutto avara: ti dà sempre alcune possibilità, certamente più di una (non infinite però). 

Quanto al CO, potresti provare a vedere se farlo, in qualsiasi forma, non ti dia una spinta – potrebbe determinare un cambiamento, nel senso di una maggiore determinatezza, un maggiore passaggio dalla potenza all’atto. Come tu dici, il mancato CO non ha pesato gran che sul tuo passato non vivere l’omosessualità. Ma questo non significa che esprimerti e porti pubblicamente con una identità sessuale non ti aiuti, ora, comunque, anche solo accessoriamente.

Ti auguro di andare avanti! Ne hai tutte le possibilità.

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7 minutes ago, Isher said:

Come tu dici, il mancato CO non ha pesato gran che sul tuo passato non vivere l’omosessualità.

Temo piuttosto possa diventarlo quando finalmente stabilirò una relazione sentimentale e spero che allora non mi risulterà eccessivamente complicato.

7 minutes ago, Isher said:

Hai certamente il problema, strettamente pratico, di trovare persone affini a te.

Sto cercando di lavorarci. Ad esempio, il ragazzetto con cui sono uscito a febbraio mi piaceva e non mi sarebbe risultato difficile farci cose senza provarne trasporto emotivo. Il problema sarebbe stato che, dopo averci fatto cose, subito avrei nutrito anche sentimenti, credo. :awk:Ma qui c'entra anche il fatto di aver poche esperienze in generale e nessuna con altri uomini. Voglio cercare di separare sesso e sentimenti, perchè come hanno scritto Almadel e altri, questo ti consente di conoscere più persone e a cuor più leggero. Certo non penso che questo sia l'unico modo giusto di procedere, la verità in mano io - contrariamente a molti qui sul forum - non ce l'ho. Sarà anche questa consapevolezza a contribuire a farmi fare "una vita di merda". ;)

Edited by marce84
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