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[TOPIC UFFICIALE] Elezioni politiche in Italia del 2018


Rotwang

Elezioni politiche italiane 2018  

70 members have voted

  1. 1. Cosa votate?

    • Coalizione di centrosinistra/Partito Democratico (Civica Popolare, Insieme, +Europa)
      30
    • Coalizione di centrodestra/Lega+Fratelli d'Italia (FI, Noi con l'Italia, MNS)
      4
    • Movimento 5 Stelle
      19
    • Liberi e Uguali (Art.1-MDP, SI, Possibile, DeA)
      5
    • Lista del Popolo per la Costituzione
      0
    • Energie per l'Italia
      0
    • Potere al Popolo
      4
    • CasaPound Italia
      3
    • Altri (inserire partito o lista)
      0
    • Non voto/Scheda bianca o nulla
      5

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  • Poll closed on 03/05/18 at 11:00 PM

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4 hours ago, castello said:

il segno della matita copiativa si vede anche sul colore nero del contrassegno di un partito ( ha un riflesso violaceo)

Prima scrivi che le matite normali sono indistinguibili nel segno che lasciano dalle matrici copiative e ora scrivi che quelle copiative hanno un riflesso violaceo.

ti contraddici castello !

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Se volete una nazione civile, pro-scienza, con i diritti gay e piena di belle persone dovete votare PD; se volete una nazione incivile, razzista, misogina, prostituente e anti-vax con persone come Uncanny, votate Lega.

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tanto per semplificarci la vita, queste invece sono le modalità di voto per le regionali (lazio & Lombardia)

 PS: lo scrutinio x le regionali sarà lunedì pom dalle 14 in poi

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Il Post

Federico Pizzarotti, sindaco di Parma eletto con il Movimento 5 Stelle e poi uscito dal partito, ha scritto su Facebook che voterà per +Europa, la lista guidata da Emma Bonino alleata con il Partito Democratico. «Ho scelto chi nel panorama politico è più vicino alle mie idee pur non rappresentandomi appieno», ha scritto Pizzarotti. «Ci sono persone che marciano parlando di paure, stuzzicando le tensioni delle persone, inchiodando gli uomini ai propri incubi. È la cultura del “diverso”, dell’altro da sé, del “prima noi e poi gli altri”, dei muri che dividono e delle ruspe che demoliscono. Il mondo si sta polarizzando e io ho fatto la mia scelta, sto dalla parte delle donne e degli uomini d’Europa. Sarà un voto di vicinanza a un’idea».


Pizzarotti è stato rieletto sindaco di Parma nel giugno del 2017, battendo al ballottaggio il candidato del centrosinistra Paolo Scarpa. Pizzarotti era stato eletto la prima volta nel 2012 con il Movimento 5 Stelle. All’epoca Parma fu la prima città capoluogo di provincia conquistata dal Movimento 5 Stelle: dopo un breve periodo iniziale, le relazioni tra Pizzarotti e il suo partito iniziarono a guastarsi.

La prima ragione di scontro fu l’inceneritore di Parma, che Pizzarotti aveva promesso di bloccare ma che alla fine fu costretto ad accettare. Successivamente Pizzarotti criticò alcune scelte di Beppe Grillo, come quella di nominare un “direttorio” di cinque persone (tra cui il futuro capo politico del Movimento, Luigi di Maio). Pizzarotti tentò anche di costruire una sua corrente interna al partito, organizzando nel dicembre del 2014 una riunione con tutti i sindaci del Movimento.

Da quel momento le relazioni tra Pizzarotti e il Movimento di fatto vennero interrotte e, in seguito, il sindaco di Parma raccontò che per lui era diventato impossibile persino ricevere risposte ai messaggi che scriveva ai dirigenti del Movimento. Nel maggio del 2016, quando venne diffusa la notizia che Pizzarotti era indagato per abuso di ufficio a causa di alcune nomine al Teatro Regio di Parma, i dirigenti del Movimento ne approfittarono per sospenderlo dal partito in attesa di una decisione definitiva sul suo caso.

La sospensione durò per cinque mesi, senza che il Movimento fornisse ulteriori dettagli sulla procedura di espulsione. A ottobre del 2016 Pizzarotti annunciò la sua uscita dal Movimento. Poco dopo disse che si sarebbe ricandidato a Parma, questa volta con una lista civica. Oggi, dopo essere stato rieletto con successo, Pizzarotti sta lavorando alla creazione di un nuovo partito politico, #ItaliainComune, che dovrebbe raccogliere le esperienze di altri sindaci, tra cui diversi amministratori fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle.

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Vabbè ma si deve per forza fare polemica sul fatto che questo emerito sconosciuto abbia detto che la buona scuola va "superata e migliorata" piuttosto che "abolita" ?

Io credo che il dato politico, per quei 4 Italiani che si prenderanno la briga di leggere questa lista di ministri, che non mi pare contenga nomi "memorabili" al più persone mediamente più competenti del grillino-parlamentare-medio, sia se è possibile desumere da questi nomi un "profilo politico di governo" che il programma del M5S non consente certamente di desumere

Se abbassiamo il livello alla polemica al tenore letterale della singola dichiarazione, tanto per fare uno scambio di battute sui social, ci si comporta esattamente come loro.

Non so, poi vedremo come va Domenica...mi chiedo però se "bullizzare" continuamente i 5S sia il modo migliore per batterli

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complimenti, video ben fatto & esaustivo

momento cult: il montaggio di casaClown appeso a testa in giù...

-sì, lì m'è partito l'applauso-

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http://video.corriere.it/matteo-salvini-giorgia-meloni-raffaele-fitto-fuorionda-voto/8faf9430-1d81-11e8-816c-92c77108475f?vclk=video3CHP|matteo-salvini-giorgia-meloni-raffaele-fitto-fuorionda-voto


A meno che non si tratti di una messinscena, questo video offre alcuni spunti interessanti:

1) E' probabile che Fitto parli con cognizione di causa (sia per i sondaggi, che ancora tra gli addetti ai lavori circolano, sia per quello che gli hanno detto i vari capi mandamenti del sud che detengono le clientele). Il Pd è stato sempre debole nel sud (il 61 a zero in Sicilia nelle elezioni del 2001 per il Polo resta leggendario), però quello che si profila è davvero un'ecatombe. Probabilmente si sta verificando quello di cui Renzi fino ad ora sperava di beneficiare e cioè il voto utile. Solo che non sarà a favore del Pd (e a sfavore di LEU), ma a favore del M5s contro il Centrodestra. Un capolavoro, non c'è che dire

2) Salvini pare preoccupato del crollo del PD. Evidentemente la paura di andare al governo e trovarsi nella condizione di non poter mantenere quasi nessuna delle stronzate ripetute in campagna elettorale incomincia a prendere forma.

3) La Meloni sembra la compagna svogliata delle superiori che fa i ragionamenti prima dei compiti in classe "no ragazzi per me chiede solo il capitolo 1". La sua profezia su Salvini primo della coalizione potrebbe essere vera, ma mi pare sia basata più su sue impressioni...

Edited by Orfeo87
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No  non e opera mia  anche se la penso esattamente cosi ,    queste  anche se messe  in modo ironico sono le mie idee politiche ,  so che siamo nella merda e che be  considerando la situazione politica italiana ,  possiamo solo andare peggiorando, tutta via gli spunti sono ottimi e tutto e spiegato a pillola . quindi  sdrammatizziamo  e ridiamoci su ,almeno quello  visto che i nostri politici pensano che siamo imbecilli,mentre loro scusate l espressione si grattano le pelota lun l altro  senza cambiare nulla visto che non hanno una soluzione .  

3 hours ago, marco7 said:

L'hai fatto tu @grumpypail video ?

Hai me no .tutta via alcuni suggerimenti dati al autore  da parte mia ci sono ;) ,  ma non ho una posizione politica fissa sono obbiettivo  la politica e una sola , le situazioni che ne derivano ti fanno essere destra sinistra ccc , quindi   spero vi abbia fatto sorridere un po  la situazione  politica attuale va presa con le pinze ,se non sdrammatizziamo qui finisce male .

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10 hours ago, Orfeo87 said:

1) E' probabile che Fitto parli con cognizione di causa (sia per i sondaggi, che ancora tra gli addetti ai lavori circolano, sia per quello che gli hanno detto i vari capi mandamenti del sud che detengono le clientele). Il Pd è stato sempre debole nel sud (il 61 a zero in Sicilia nelle elezioni del 2001 per il Polo resta leggendario), però quello che si profila è davvero un'ecatombe. Probabilmente si sta verificando quello di cui Renzi fino ad ora sperava di beneficiare e cioè il voto utile. Solo che non sarà a favore del Pd (e a sfavore di LEU), ma a favore del M5s contro il Centrodestra. Un capolavoro, non c'è che dire

Il voto nel sud è sempre stato una bestia strana. Nel 2006 furono le regioni meridionali a garantire la vittoria risicata di Prodi https://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_politiche_italiane_del_2006#/media/File:Italian_Senatorial_Elections_2006.png (notare il Lazio a destra, da lì in poi invece in tutte le elezioni fu più a sx della media nazionale).

il voto meridionale è molto mobile: nel 2008 questo voto si spostò in massa verso il Pdl e nel 2013 verso il M5S.

Ad ogni modo se la Lega prende più voti di Forza Italia (cosa molto probabile), la coalizione salta perchè FI non farebbe mai la gregaria di un governo a trazione leghista.

Partito Democratico e Forza Italia vedranno un'ecatombe di voti verso rispettivamente M5S e Lega. In pratica la fine della seconda repubblica. Ormai è imploso il voto a tradizione operaia da un lato e cattolico dall'altra.

Le ipotesi sono due:

1) una riedizione del Milazzismo https://it.wikipedia.org/wiki/Milazzismo con Di Maio-Salvini, qualcosa di catastrofico a livello economico

2) un voto a giugno o al massimo a settembre/ottobre, senza nessuna garanzia nemmeno li

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38 minutes ago, Fabius81 said:

notare il Lazio a destra, da lì in poi invece in tutte le elezioni fu più a sx della media nazionale

e ti pareva.. pure stavolta è partita la cazzata..

ma possibile che non ti smentisci MAI????

Aledanno & la Polverini, giusto per dirne un paio, sono diventati podestà & governatrice DOPO il 2006.

così, per la cronaca...

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Ci può essere un effetto voto utile al Sud,  io stesso ho scritto di votare M5S in quei 59 collegi uninominali contesi, che però sarebbe un voto utile circoscritto, mentre ora si allude ad una interpretazione di stampo maggioritario della legge su scala generale

D'altronde se scrivi una legge complicata, può essere anche usata male ( pure questo lo avevamo detto ) ed in campagna elettorale nessuna spiegazione vale, perchè sono tutte interessate: ascolti Bersani e ti dice che la legge è proporzionale, ascolti Renzi e ti dice che bisogna fare il voto utile etc

Inoltre se io stesso ho delle riserve sul mio voto non posso stupirmi di quelle altrui, la disaffezione nei confronti della politica e la pochezza della campagna elettorale sicuramente lascia una fascia di elettori indecisi fino alla fine

Quanto al cd "fattore locale" ammesso che un peso ce l'abbia...De Magistris non è certo Renziano, Emiliano è già tanto se non dice ai suoi di votare Liberi e Uguali, in Molise Di Pietro non credo si spenderà per il PD, in Sicilia Crocetta dirà ai suoi di votare Satana piuttosto che Renzi.

Cioè se parliamo di "fattore locale"il fatto che Renzi non sia stato "inclusivo", sicuramente non gli giova, ha dalla sua De Mita e De Luca ( sotto botta per lo scandalo rifiuti ) e dei fuoriusciti di FI in Basilicata e Calabria

A quel che so io però tutto può ancora cambiare, cioè in pratica si è arrivati alla ultima settimana con spostamenti dello 0 virgola

Certo, in linea con delle tendenze, ma bloccati fino a 6 giorni dal voto da un fattore di indecisione altissimo anche fra chi garantisce che andrà a votare

Da ieri l'altro questa massa di elettori avrebbe iniziato a sciogliere la sua riserva e per ora lo avrebbe fatto, in base a previsioni comunque condizionate da una stima sulla partecipazione che non è certa, circa la metà. Resterebbe quindi ancora una metà di elettori indecisi che deciderà fra Sabato e Domenica, se alla fine andrà a votare e per chi

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9 minutes ago, Hinzelmann said:

ha dalla sua De Mita

r u sure?

all'epoca del referendum il vecchio dc era contrarissimo (se non sbaglio fecero pure una mezza litigata in tv)

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Partirò domani verso il Grande Oltre, guarito giusto in tempo!

Nel mio collegio uninominale Il CDX/FI, ovviamente, è dato in vantaggio, ma non ce la faccio a votare M5S...

Edited by Layer
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---

cmq, sto a vedè i fac simili delle schede per capì de che morte dovrò morì domenica notte;

esempio con un collegio a caso

http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1199/scheda_SENATO_COLL_PLURI03_UNI08.pdf 

vista così, lo spoglio PROBABILMENTE sarà molto simile a quello per comunali/regionali, senza però il voto disgiunto (il che non mi dispiace)

ah, altra cosa: qualcuno ha capito sta storia del talloncino sulle schede?

ne ho sentite 5123 versioni diverse, da chi dice che è una cazzata a chi dice che va annotato tutto..

boh!

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11 minutes ago, Layer said:

Partirò domani verso il Grande Oltre, guarito giusto in tempo!

Parti per andare a votare al sud o voti dove studi ?

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15 minutes ago, freedog said:

r u sure?

Beh il Nipote di De Mita è uscito a Novembre dall'UDC ed insieme al nonno ha fondato il movimento locale L'Italia è popolare poi si è candidato in quota Civica Popolare all'uninominale del PD, i De Mita hanno addirittura anticipato la costituzione di una lista centrista prendendo accordi diretti con Renzi a livello locale

Ovviamente il tutto è maturato grazie ad una profonda riflessione sulla differenza politica che ha assunto lo schierarsi con il PD, ora che al governo c'è Gentiloni, invece di Renzi ( cosa che peraltro hanno detto anche Prodi, Veltroni, Napolitano, Scalafari...e quindi non si può neanche scherzarci sopra )

E ci fermiamo qui per "carità di patria" circa i criteri della rottamazione renziana...che ha seguito regole tutte sue ( d'altronde De Luca era Dalemiano )

18 minutes ago, Layer said:

Nel mio collegio uninominale Il CDX/FI, ovviamente, è dato in vantaggio, ma non ce la faccio a votare M5S...

Altro discorso è se poi un elettore di sinistra dell'Irpinia ce la fa a votarlo, in analogia a quanto capita a @Layer in Puglia

Inutile dire che se il PD crolla, l'unico governo di larghe intese possibile sarebbe PD-M5S-LeU

Difficile farlo però con Renzi che da 5 anni tratta il M5S come una accozzaglia di minorati mentali

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1 hour ago, Hinzelmann said:

A quel che so io

Anche tu come Fitto disponi dei sondaggi, confessa! xD

L'ideale sarebbe se l'M5s andasse molto bene e per governare  avesse bisogno solo di un pezzo del pd +leu. 

Tra tutte le larghe intese sarebbe la migliore, ma anche la meno probabile. Poi, figurati, tempo qualche anno e la Lega sarebbe al 30 %.

Edited by Orfeo87
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Non dispongo di sondaggi non divulgabili, ci sono persone che ne parlano - ancorché di parte - che peraltro sostengono che tutto può ancora cambiare

Per quanto la scorsa legislatura ci abbia abituato a tutto...per parlare di "pezzi" dovremmo addirittura ipotizzare che fin dalle prime battute di vita del parlamento italiano ci siano dei gruppi autonomi o nuovi gruppi parlamentari che non corrispondono ai partiti per cui sono stati eletti

Ovviamente si è fatto un gran parlare dei grillini espulsi, ma vale per tanti altri eletti in realtà: metteresti la mano sul fuoco sul nipote di De Mita in caso di travolgente sconfitta del PD? Io no...e così via

Se Luigi di Maio fosse D'Alema, avrebbe la capacità di organizzare delle scissioni immediate prima ancora che le consultazioni inizino, ma D'Alema non ha i voti di Luigi e forse Luigi non ha la capacità di D'Alema

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27 minutes ago, Hinzelmann said:

Per quanto la scorsa legislatura ci abbia abituato a tutto...per parlare di "pezzi" dovremmo addirittura ipotizzare che fin dalle prime battute di vita del parlamento italiano ci siano dei gruppi autonomi o nuovi gruppi parlamentari che non corrispondono ai partiti per cui sono stati eletti

non è un'ipotesi, è un dato di fatto già acquisito

e cmq

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1 minute ago, freedog said:

non è un'ipotesi, è un dato di fatto già acquisito

Il problema non si pone se Berlusconi prevale ed il governo è Tajani

Anche se il CDX non avesse la maggioranza perchè il PD crollando al Sud fa trasmigrare voti su M5S, certamente li raccattano in Parlamento

Anche perchè moltissimi eletti del PD saranno centristi o ex-FI etc altro discorso è quanto la maggioranza sia larga e solida

Se prevale Salvini il discorso è diverso, non perchè queste persone acquistino un diverso profilo morale, ma perchè esiste un problema politico la maggioranza oltreché non solida sarebbe "sbilanciata"

Inoltre ad ogni azione in politica dovrebbe e potrebbe corrispondere una reazione, solo che -numeri permettendo- siamo nelle mani di Renzi e di Maio i cui rapporti mi paiono pari allo zero assoluto e le cui capacità manovriere abbastanza tenui

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2 minutes ago, Hinzelmann said:

Il problema non si pone se Berlusconi prevale ed il governo è Tajani

sicuro sicuro che Salvini & i sovranisti accetterebbero come premier il presidente del parlamento EUROPEO (istituzione da loro sommamente odiata) senza fare manco un plissè?

qualche dubbio ce l'ho,

.ok che la cadrega è sempre un bel collante, e però...

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Hanno sempre detto : chi vince ha il diritto di nominare il premier

Certo ieri sera in prima serata Berlusconi, fra una lettura della Fallaci recitata dalla Ricciarelli, servizi sul degrado di Catania, ameni discorsi sulla sua laurea in ingegneria aziendale (?) e l'organizzazione dello stato da riformare...ha espresso la convinzione che "un uomo di stato come Salvini" potrebbe addirittura rinunciare alla sua premiership di fronte ad una personalità così eccelsa come quella di Tajani ( che al PPE piangono ancora al pensiero di privarsene...XD )

Questo mi pare un po' eccessivo...XD

Se però Berlusconi vince non ci saranno problemi

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L'immagine può contenere: una o più persone

Fratelli d'Italia ha sostenuto con forza la campagna nazionale sulla libertà educativa dei genitori lanciata da Generazione Famiglia e CitizenGo con il "Bus della Libertà". Da Reggio Calabria a Roma, passando per Bologna, Torino e Milano, i nostri amministratori locali sono stati presenti in tutte le tappe. Da mamma sono grata a tutte le associazioni che stanno difendendo il diritto della famiglia ad educare liberamente i propri figli, soprattutto quando si tratta di temi molto delicati, come la sessualità e l'affettività. Ringrazio, tra le tante realtà impegnate, anche il Comitato Difendiamo i Nostri Figli di Massimo Gandolfini e la Onlus ProVita. Una volta al Governo Fratelli d’Italia sarà garante delle istanze promosse negli ultimi due Family Day, che costituiscono un punto centrale del nostro programma.
 

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4 hours ago, freedog said:

Aledanno & la Polverini, giusto per dirne un paio, sono diventati podestà & governatrice DOPO il 2006.

così, per la cronaca...

2008

Italia CDX-DX 49.24% - CSX-SX 41.61% (Pdl-Ln-Mpa-La Destra)

Lazio CDX-DX 44.77% - CSX-SX 47.91% (Pd-Idv-Sa-Socialisti)

2013

Italia CDX-DX 30.30% - CSX-SX 31.80% (Pdl-Ln-Fdi-Fare)

Lazio CDX-DX 26,20% - CSX-SX 34.29% (Pd-Sel-Rc)

che poi Roma città in diverse zona sia spostata è destra è abbastanza noto

1 hour ago, Rotwang said:

Fratelli d'Italia ha sostenuto con forza la campagna nazionale sulla libertà educativa dei genitori lanciata da Generazione Famiglia e CitizenGo con il "Bus della Libertà". Da Reggio Calabria a Roma, passando per Bologna, Torino e Milano, i nostri amministratori locali sono stati presenti in tutte le tappe. Da mamma sono grata a tutte le associazioni che stanno difendendo il diritto della famiglia ad educare liberamente i propri figli, soprattutto quando si tratta di temi molto delicati, come la sessualità e l'affettività. Ringrazio, tra le tante realtà impegnate, anche il Comitato Difendiamo i Nostri Figli di Massimo Gandolfini e la Onlus ProVita. Una volta al Governo Fratelli d’Italia sarà garante delle istanze promosse negli ultimi due Family Day, che costituiscono un punto centrale del nostro programma.
 

Con la benedizione del Vaticano immagino che, come al solito, non interferisce per niente nelle elezioni, si come no... :asd:

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Il Post

L’attuale presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, è l’uomo candidato a guidare il governo in caso di vittoria alle elezioni di domenica 4 marzo della coalizione di centrodestra. Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, lo ha annunciato il primo marzo durante la trasmissione televisiva Matrix. Il nome di Tajani come potenziale presidente del Consiglio circolava ormai da settimane, in ragione della sua grande esperienza e notorietà in Europa che dovrebbe rassicurare la comunità internazionale sul peso delle forze anti-establishment nella coalizione di centrodestra. Poco dopo l’annuncio di Berlusconi, Tajani ha pubblicato questo tweet per dare la propria disponibilità:

Ringrazio Il Presidente Berlusconi per il suo atto di stima nei miei confronti.Ho dato a lui,stasera,la mia disponibilità a servire l’Italia.Ora ogni ulteriore decisione spetta ai nostri concittadini ed al Presidente della Repubblica

Tajani è romano, ha 64 anni, è stato ufficiale dell’aeronautica militare e membro del Partito Monarchico (qui una sua breve biografia sul sito Cinquantamila). Ha lavorato come giornalista e inviato per Radio Rai e per Il Giornale. Nel 1994 venne scelto da Silvio Berlusconi come portavoce del suo primo governo. Nello stesso anno fu eletto per la prima volta al Parlamento europeo.

Il gennaio del 2017 Tajani era stato eletto presidente del Parlamento europeo al quarto scrutinio con 351 voti, battendo il candidato del Partito Socialista Europeo (PSE) Gianni Pittella che ha ottenuto 282 voti. Tajani, che era il candidato del Partito Popolare Europeo, è un politico esperto dei meccanismi istituzionali europei e dei suoi equilibri: è stato eletto quattro volte al Parlamento ed è stato Commissario europeo tra il 2008 e il 2014. È apprezzato per i suoi modi affabili e la sua capacità di stringere buoni rapporti con gli altri parlamentari, ma è anche criticato per la sua mancanza di carisma, per la sua vicinanza a Silvio Berlusconi e a molte lobby.

Nel 2008 fu al centro di uno scontro politico tra il presidente del Consiglio uscente Romano Prodi e Silvio Berlusconi, che aveva appena vinto le elezioni. In quei mesi al governo italiano spettava fornire alla Commissione l’indicazione di un commissario italiano. Prodi e Berlusconi non riuscirono a trovare un candidato comune e si scontrarono per decidere a chi spettasse la nomina. Alla fine, grazie all’aiuto del presidente della Commissione, José Manuel Barroso – membro del PPE come Berlusconi – Tajani riuscì a ottenere la nomina, prima a commissario ai Trasporti e poi, dal 2010, all’Industria.

Secondo alcuni documenti pubblicati lo scorso autunno, durante il suo mandato di commissario ai Trasporti, Tajani ignorò gli avvertimenti sulle emissioni eccessive di alcuni motori diesel prodotte da importanti aziende automobilistiche europee. Secondo alcuni, il fatto che Tajani non abbia fatto pressione sul settore affinché venissero introdotti maggiori controlli sulle emissioni ha contribuito direttamente allo scandalo Dieselgate, che ha portato al ritiro di migliaia di automobili Volkswagen, soprattutto dal mercato degli Stati Uniti, e ha coinvolto molti altri produttori.

Anche per questa ragione, ha detto un anonimo funzionario della Commissione al giornale Politico.eu, Tajani è considerato vicino a lobby e gruppi di interesse. Lo stesso funzionario descrive Tajani come un politico dotato di istinto e in grado di comprendere problemi concreti, ma senza visione e prospettiva storica: «Non è un intellettuale». Tajani è considerato da molti parlamentari europei troppo vicino a Berlusconi e il sito Politico.eu lo ha definito un “leale consigliere” dell’ex presidente del Consiglio italiano. Tajani è stato anche criticato per le posizioni avute in passato sulle unioni tra persone dello stesso sesso. Nel 1996 fu autore di un’interrogazione parlamentare in cui scriveva che i figli di genitori omosessuali subiscono «gravi problemi psicologici e di inserimento nella società».

Negli ambienti delle istituzioni europee Tajani è comunque stimato da tempo, anche per via dei suoi diversi incarichi alla Commissione. Per la maggior parte del tempo l’incarico di presidente del Parlamento Europeo è soprattutto di rappresentanza, visto che gli europarlamentari si radunano in seduta plenaria solamente una volta al mese. In teoria prevede di «rappresentare il Parlamento nelle sue relazioni internazionali, e compiere visite ufficiali all’interno e al di fuori dell’Unione». In pratica significa diventare il volto delle istituzioni europee: Tajani incontra a cadenza settimanale i più importanti leader mondiali, tiene con loro conferenze stampa congiunte, stringe loro le mani e viene trattato come un capo di stato. Il suo predecessore Martin Schulz ha sfruttato questa visibilità per candidarsi a cancelliere della Germania, sfidando Angela Merkel. Tornando spesso in Italia sia per eventi politici sia di rappresentanza, Tajani nei mesi scorsi aveva ulteriormente alimentato le voci sulle sue ambizioni.

Oltre all’italiano parla fluentemente l’inglese, il francese e lo spagnolo – che a volte alterna anche nello stesso discorso – ed è in confidenza con decine di politici e funzionari europei. Sul Foglio Marianna Rizzini ha raccontato che negli anni Tajani si è anche costruito «una fama ibrida di conservatore con punte di progressismo».

Nel 2013 per esempio, da commissario dell’Industria, fece da intermediario fra i lavoratori spagnoli della Tenneco, una multinazionale americana che produce sistemi di sicurezza per veicoli, e i dirigenti dell’azienda. Tajani contribuì a far riaprire una fabbrica che l’azienda aveva deciso di chiudere a Gijon, nel Principato delle Asturie. Per ringraziarlo del suo intervento, a Gijon gli è stata dedicata una strada. Più di recente, in qualità di presidente di un’istituzione europea, ha sostenuto posizioni inusuali per un leader del centrodestra italiano come la parità di genere, la lotta al cambiamento climatico – «non è una favola, ma una dura realtà che riguarda la vita delle persone» – e ha mantenuto un approccio piuttosto aperto sull’immigrazione.

Edited by Rotwang
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