Jump to content

Gay che non guidano


ben81

Recommended Posts

Io ho la patente ma non ho più guidato un'auto da quando ho fatto l'esame.

Ripensandoci, non so neanche come ho fatto a superarlo. No, forse l'ho superato solo perché erano le 15 e non c'era nessuno in giro, abbiamo fatto solo un giro di un isolato e neanche un parcheggio e credo anche che l'istruttore mi abbia un po' aiutato coi pedali (che in realtà è l'unica cosa che sapevo fare).

 

Non mi piace guidare, non mi sento sicuro e non mi fido di chi mi sta intorno.

Oltretutto ho dei seri problemi con le proporzioni, non riesco a valutare le distanze, non riesco a visualizzare lo spazio occupato dalla macchina intorno a me e non sono mai riuscito a capire il rapporto fra la rotazione del volante e l'angolazione delle ruote.

Insomma, se non guido è per garantire la vostra incolumità. :)

 

Poi ovviamente c'è anche il fattore economico, visto che tra comprare una macchina, pagare l'assicurazione e fare il pieno mi conviene di gran lunga andare coi mezzi.

 

[Ovviamente in un mondo ideale non ci sarebbe tanto bisogno del mezzo privato, perché si dovrebbe presupporre un sistema di trasporti pubblici tale da garantire l'efficienza della maggior parte degli spostamenti; ma sappiamo che l'Italia non è il mondo ideale, soprattutto Roma (dove a dire il vero non è agevole neanche spostarsi in macchina, ma questa è un'altra storia).]

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 624
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • ben81

    78

  • Mercante di Luce

    26

  • akinori

    24

  • yalen86

    22

Top Posters In This Topic

Posted Images

Misure, distanze, proporzioni, sono tutte cose che si acquisiscono col tempo e con l'esperienza, nessuno le ha appena uscito da scuola guida. Sul costo concordo, mantenere un mezzo costa, pero' la comodita' e la flessibilita' offerta vale bene il costo.

Link to comment
Share on other sites

Il problema è uno solo, come sostiene Ben: la bravura si acquisisce guidando. Non si può pretendere di guidare benissimo non appena si ottiene la patente, bensì col tempo e ben dopo il conseguimento della stessa si raggiunge il grado di esperienza giusto che ci permette di guidare alla perfezione.

Quindi, smettere di guidare non appena ottenuta la patente è un grosso errore, per chi conta di riprendere l'auto più avanti, per il semplice motivo che si trova a dover ripetere tutto da zero.

Io stesso appena presa la patente, pur avendo la licenza in mano, guidavo molto meno bene rispetto ad ora, che mi destreggio nelle più disparate situazioni.

Chiaro è che se uno ha paure, fobie e quant'altro, è giustificatissimo dal non guidare, ci mancherebbe!

Link to comment
Share on other sites

Io ho fatto pratica con una Volvo V70 a benzina, vedi tu xD ma per fortuna, non so come, non l'ho mai sgraffignata. Ora guido una Renault Mégane III (non potrei, avendo 18 anni e la patente da meno di un anno, ma con mio padre presente posso)... Partendo a fare pratica con le auto un po' più complesse, sicuramente quando ci si troverà a guidare da soli e si potrà scegliersi l'auto, prendendone una piccola magari, tutto sarà molto più facile ed automatico!

Link to comment
Share on other sites

No, non è una questione di esperienza: non ho alcun senso delle proporzioni, in quella ventina di guide che ho fatto prima dell'esame non mi sono MAI accorto quando stavo per sbattere a un secchione o a un marciapiede o altro (mi ha sempre salvato l'istruttore); poi c'è il problema del volante (non ho mai capito quanto girarlo per svoltare quanto volevo, mi sembrava cambiasse ogni volta); ed inoltre, non so perché mi sono dimenticato di scriverlo, c'è il problema della concentrazione e dell'attenzione che sono già abbastanza scarse quando cammino e sbatto agli stipiti delle porte, alle sedie e alle persone.

Non sono cose che migliorano con l'esperienza, ma purtroppo i guidatori sono convinti che tutti possano guidare: chi sono io per farvi cambiare idea?

 

L'unica vera paura, fobia che ho è che mi attraversi la strada un cane mentre guido, ma ne ho paura già seduto al posto di passeggero o anche solo se sono a piedi e vedo un cane che cammina sul marciapiede: ma è perché una volta hanno messo sotto un cane davanti a me mentre aspettavo l'autobus (peraltro per venire a un aduno del forum). Non è questo il problema principale, comunque.

Paura di incidenti non ne ho tanta, sennò visto come guidano gli autisti degli autobus dalle mie parti non potrei uscire di casa.

Link to comment
Share on other sites

Beh, se hai provato, provato e riprovato e non riesci, nessuno può fartene una colpa. Anche io all'inizio ero imbranatissimo e sbagliavo tutto, ma col tempo ho imparato, e sono sempre stato seguace della linea di pensiero "volere è potere".

Ma se non è così, rettifico la mia posizione. :D

Link to comment
Share on other sites

Non e che noi siamo convinti che tutti possano guidare; salvo problemi di salute cio' e' oggettivamente vero, essendo una pratica meccanica e non di concetto. Te lo dimostra il fatto che guidano quasi tutti, anche suore 80enni, se in salute.

Krypto: anche io ho fatto esperienza col foglio rosa su una station wagon, e come prima auto ho avuto una tipo (quindi sempre auto non piccole), imparare su auto grandi e' un vantaggio, pero' se vecchie imho e' meglio.

Link to comment
Share on other sites

A parte la lunga serie di contraddizioni che sei riuscito a concentrare in due righe, tu parti dal presupposto che una "pratica meccanica" debba essere alla portata di tutti; se fosse così avresti ragione, ma non è così.

Potrei stare a farti degli esempi, ma sarebbe il decimo off topic in questa discussione, quindi evito per non rovinare la giornata ai moderatori.

Link to comment
Share on other sites

Nessuna contraddizione: se io non avessi ragione (ovvero se guidare fosse una pratica difficile e non alla portata di tutti) non vedresti alla guida la maggior parte degli italiani, gente dai 18 ai 70 anni. Quindi non sono io a smentire la tua affermazione, ma i fatti, la vita reale che puoi osservare uscendo sotto casa.

Link to comment
Share on other sites

Conosco altra gente che non guida perché effettivamente non ci riesce, non posso considerare probante il fatto che la maggior parte degli italiani guidi.

Va' a dire a un pinguino che la maggior parte degli uccelli vola.

Forse non sono riuscito a spiegarmi correttamente, ma ti assicuro che io non riuscirei mai a guidare e che no, guidare non è una cosa naturale, non è un gesto meccanico e non è alla portata di tutti, ed è questa la vita reale che osservo io.

Link to comment
Share on other sites

Non metto in dubbio che tu conosca persone che non guidano, ma sono le classiche eccezioni che confermano la regola, e i fatti (la regola) ci fanno notare che guidare e' una pratica diffusissima a tutte le eta', e quindi alla portata di tutti coloro che lo vogliano e che non abbiano impedimenti di salute tali da impedire la guida. Calcola che anche mio zio in sedia a rotelle guoda, si e' preso la macchina coi comandi al volante. Poi se manca la volonta' e' un altro discorso.

Link to comment
Share on other sites

Come ogni cosa c'è chi è portato chi no, chi ha un talento naturale, chi è totalmente negato. Sarebbe bene rendersene conto e agire di conseguenza. E visto quanto è pericoloso il mezzo in se bisognerebbe pensarci una due tre volte. Il fatto che quasi tutti (compresi ultraottantenni sulla carrozzella) guidino non è molto rassicurante se permetti. E guidare se permetti non è solo una serie di gesti meccanici.....

Link to comment
Share on other sites

Rispondo anche io a questo thread : io ho sempre avuto il terrore di guidare, avevo provato qualche volta verso i 19-20 anni ma è un dramma, appena ero nel traffico entravo nel panico. Non penso però sia dovuto ad una questione sessuale (a quell'età ero convinto di essere etero, o almeno fingevo di esserlo), comunque conosco gente della mia età che è etero e non ha la patente. Abito nell'entroterra di Genova e fra treni e bus il servizio è abbastanza buono, in altre zone più isolate diventa però complicato non avere la macchina, lo so per esperienza lavorativa.

Conosco anche uomini padri (e nel caso di un mio ex capo di lavoro nonni) di famiglia che non hanno patente, è come chi non impara ad andare in bicicletta, a nuotare o a sciare (io non ho mai imparato quest'ultimo).

Link to comment
Share on other sites

Come ogni cosa c'è chi è portato chi no, chi ha un talento naturale, chi è totalmente negato. Sarebbe bene rendersene conto e agire di conseguenza. E visto quanto è pericoloso il mezzo in se bisognerebbe pensarci una due tre volte. Il fatto che quasi tutti (compresi ultraottantenni sulla carrozzella) guidino non è molto rassicurante se permetti. E guidare se permetti non è solo una serie di gesti meccanici.....

 

 

 

Si ma non parliamo del conseguire una laurea in ingegneria nucleare, quindi si, guidare è soltanto una serie di gesti meccanici, non serve un intelletto particolarmente sviluppato e particolari conoscenze, ovviamente chi non è portato

non diventerà un pilota di formula 1, ma riuscirà comunque a guidare quel che basta per spostarsi dove gli serve. Il fatto che guidino persone non piu' abili (esempio chi non ci vede piu') è un malcostume da condannare, spesso attuato con la compiacenza delle scuole guida, ma non è attinente al topic, in cui io sin dall'inizio tiravo fuori dal discorso coloro che, vecchi o giovani, erano impossibilitati alla guida a causa di motivi di salute. Uno può anche essere in carrozzella ma avere un mezzo adatto e guidare (non sono pochi i disabili che guidano, esempio che dimostra che volere è potere), a differenza di giovani sanissimi nel corpo, ma condizionati da paure e fisime mentali.

 

 

 

 

Conosco anche uomini padri (e nel caso di un mio ex capo di lavoro nonni) di famiglia che non hanno patente, è come chi non impara ad andare in bicicletta, a nuotare o a sciare (io non ho mai imparato quest'ultimo).

 

 

Con la differenza che sciare e nuotare ti possono essere utili se vai al mare in estate, o se vai in settimana bianca d'inverno, mentre guidare è una cosa che serve nella vita di tutti i giorni, oltre ad essere un plus richiesto per la maggior parte dei lavori, anche non direttamente collegati al mondo dell'auto; io ad esempio faccio l'impiegato ma se non avessi saputo guidare non mi avrebbero assunto, detto chiaramente in fase di colloquio tra le varie altre richieste, come la conoscenza di Office, dell'Inglese, e di altro.

Link to comment
Share on other sites

Fabio Castorino

Detto questo, non ricordo in quale paese si dica "guidi come una femmina"

un po' per dire che nel guidare è richiesta una certa virilità e mascolinità, da qui ne deriva che le femmine etero e i gay non tanto virili possano avere una certa difficoltà o fobia nel superare le difficoltà iniziali della guida, mentre per i più mascolini/sicuri di se questo non accade.

Anche se non credo che si possa definire una regola precisa.

 

Il vero motivo può essere questo: nella cultura dominante il saper guidare bene e con sicurezza fa parte dell'immagine classica della virilità; quindi i maschi etero, che vogliono fortemente corrispondere a questa immagine, si impegnano al massimo in questo campo, e anche a superare le eventuali paure connesse alla guida.

I maschi gay e le donne, invece, non essendo interessati ad aderire a quest'immagine virile, vedono la guida dell'auto "solo" come un fatto di comodità e utilità, e quindi si impegnano molto meno nel diventare provetti conducenti e/o permettono alle paure di bloccarli.

Link to comment
Share on other sites

Isher aveva parlato di senso di "esternità" e a me pare un buon termine,

questo poi spiegherebbe il motivo per cui alcuni sembrano volere a tutti

i costi negare questa eventualità ( sarebbero coloro che hanno una visione

normalizzata della propria identità e sono disturbati da ciò che percepiscono

come diverso o inusuale negli altri gay ) che d'altronde pare trovare conferme.

 

Ovviamente non è solo un discorso di "paura" ci sono gay che spinti dalla

famiglia, da tizio e caio ci provano senza riuscirci, diciamo pure per imbranataggine,

( d'altronde nessuno è bravo a tutto ) ma è presumibile che un etero imbranato tenda

a negare la propria imbranataggine o a mascherarla etc. etc.

Link to comment
Share on other sites

a parte le frecciatine reciproche devo dire che è un topic pertinente. Quasi tutti i gay che conosco guidano mal volentieri mentre conosco parecchi etero che fanno amicizia col gommista e l'elettrauto come io l'ho fatta col tizio che mi costruisce e ripara gli strumenti musicali... figura per me indispensabile.

Sotto c'è sicuramente una questione culturale ma non strettamente positiva, altrimenti non si vedrebbero tanti suv in giro per la città (guidati spesso e volentieri da donne).

Link to comment
Share on other sites

Il vero motivo può essere questo: nella cultura dominante il saper guidare bene e con sicurezza fa parte dell'immagine classica della virilità;

I maschi gay e le donne, invece, non essendo interessati ad aderire a quest'immagine virile, vedono la guida dell'auto "solo" come un fatto di comodità e utilità, e quindi si impegnano molto meno nel diventare provetti conducenti e/o permettono alle paure di bloccarli.

 

Quindi la mia migliore amica fidanzata con un ragazzo da 8 anni che guida la BMW X3 in realtà sarebbe lesbica? E io che sono gay dichiarato guido la macchina perché mi fa sentire più virile? Maddai.. alla fine sono stereotipi che si fondano sul carattere: l'uomo forte e la donna debole. Non è sempre così.

Link to comment
Share on other sites

Non potrebbero avere una parte di colpa anche i genitori che, vedendo i figli insicuri in generale, non si sono fidati di loro e non li hanno mai spronati a guidare, facendogli magari da taxi ovunque e a qualsiasi ora, viziandoli? I miei a 15 anni mi comprarono lo scooter anche per non farmi dipendere da loro ogni mattina, e già a 14-15 anni capitava spesso che mio padre mi portasse in parcheggi o piazzali per insegnarmi a guidare, difatti a 18 anni ebbi bisogno di sole 4 guide, in quanto già sapevo guidare a grandi linee.

Link to comment
Share on other sites

Poi un altro discorso che si ricollega anche a questo motivo: per quanto riguarda i genitori, vedo, leggo e sento anche dire che sono iperprotettivi verso i figli.. anche per farli andare sui pattini li imbottivano di cuscini, casco, gionocchiere ecc per paura che si facessero male.. ergo questi ragazzi sono diventati scapestrati e quindi spericolati, ma ho visto, letto, sentito che genitori ansiosi poi trasmettono le loro ansie sui figli che di conseguenza avranno paura di tutto. Ma alla fine dipende dal carattere, non è detto che sia sempre colpa dei genitori, ma la cosa influisce non poco.

Mia madre non voleva che prendessi la patente a 25 anni per paura che mi succedesse qualcosa, beh le mamme sono sempre le mamme, per lei sono sempre il suo pupillo, ma a 18 anni mi sono imposto io, volevo farlo non perché lo facevano tutti ma perché volevo farle capire di essere in grado di avere delle responsabilità. Poi a me è sempre piaciuto guidare, guidavo già il trattore del nonno a 13 anni e la macchina di mio padre (con lui a bordo) nella zona industriale a 15-16 anni.

Link to comment
Share on other sites

Io di macchine potrei permettermente anche due o tre, il problema è che non ho la patente lol.

A 18 anni mi sono iscritto per l'esame, mi hanno segato la prima volta e poi ho cominciato a fare l'animatore turistico per villaggi per 3 anni.

A 21 mi sono re-iscritto, mi hanno segato di nuovo (si lo so, sono un genio :asd: ) e mi sono incazzato come una iena perchè ho fatto 5 errori su 4.

A 22 mi sono fidanzato, ho comprato casa a 5 minuti a piedi dall'ufficio...e oggi, all'alba dei 27 anni sono ancora senza patente.

Pero', a gennaio voglio prenderla, anche perchè ho visto che è cambiato l'esame teorico e finalmente c'e' solo vero o falso, singola risposta per ognuna delle 40 domande.

Col 50 e 50 me la sento, posso farcela :asd:

Link to comment
Share on other sites

Io soffro d'ansia e non è dovuto al fatto di essere gay. Mi distraggo facilmente e sapendolo mi sento continuamente sotto pressione, pur avendo la patente faccio fatica a guidare per questa ragione, perché non so come selezionare le cose a cui devo stare attento e ho paura degli imprevisti. Non credo sia cosa tipica dei gay, ma degli ansiosi, il problema è che il rapporto ansiosi etero e ansiosi gay è molto basso, e quindi molto alto se mettiamo al numeratore i gay rispetto agli etero :)

 

credo tu abbia centrato il punto.

Per quanto mi riguarda, possiedo una auto ma il mio essere 'ansioso' mi pone un po' di difficoltà nel guidare.

Link to comment
Share on other sites

Riguardo al rischio/paura di distrarsi, lo capisco e ne ho paura anche io.

Ma risolvo semplicemente guidando con perennemente almeno un finestrino un po' aperto, in maniera da avere una migliore percezione di quello che accade fuori :)

 

 

Ad ogni modo il mio ragazzo è etero e terribilmente ansioso e ha anche lui il terrore di guidare. Infatti quando sono nella sua città spesso guido io la sua macchina... Anche io non guido tanto ma perchè uso i mezzi pubblici (e me ne faccio vanto) però tra una cosa e l'altra ho dovuto ovviamente imparare... a parte i parcheggi guido bene :P

Link to comment
Share on other sites

Ho preso la patente a 18 anni e mezzo sia perché sono cresciuta con l'idea del guidare (mi piace e non mi pesa), sia per necessità (i primi due mesi li passai facendomi tra i 60 e i 130km al giorno, per vari motivi).Curiosamente, anni fa frequentai un gruppo di conoscenti che constatava di quasi quindici persone e solo altri due patentati automuniti, un mio amico gay e un ragazzo bisex, mentre attualmente ho a che fare con ragazzi gay che hanno sì la patente ma non guidano.

Affidarsi ai mezzi è ottimale, ecologico, tutto quello che pare e piace, solo che in alcune zone serve avere la patente e magari una macchina a disposizione per avere un minimo di autonomia e possibilità di condurre una vita sociale serale/notturna decente; negarlo perché "tanto ho gli amici che mi accompagnano" sta anche bene, ma alla lunga diventa questione di dover dipendere dalla disponibilità altrui anche per la più banale delle occasioni.

Non parlo di avere passaggi a più non posso (a me personalmente non costa accompagnare amici nelle vicinanze o in giro, però tendo a guardar male chi lo considera un dovere altrui), quanto di indipendenza e poter dire "Sì dai, stasera vengo da te perché ho il motorino/scooter" e non "Scusa, non posso perché altrimenti tocca riportarmi a casa/la metro chiude presto".

Poi va da sé che è una responsabilità il guidare (si deve prestare attenzione anche per chi non ne ha, si deve bere poco o nulla, ci sono degli oneri come l'assicurazione o la maledetta e inutile ACI, ect), ma esistono situazioni tali da rendere obbligatorio l'esserne in grado e che non possono essere giudicate da chi magari abita in città, con una sana pletora di mezzi a propria disposizione e delle distanze che sono generalmente un quinto o un decimo di quelle percorse da chi abita fuori.

 

Altro fattore, nonostante riguardi poco il mondo gay: la sicurezza per una donna. Quando ancora non ero patentata e dovevo affidarmi ad alcuni amici per rientrare a casa la sera (tipo verso l'1 o le 2), capitava con una certa frequenza di essere lasciata molto prima per ragioni di comodità di chi mi accompagnava; l'atteggiamento in sé non era dei migliori, ma a prescindere c'era lo stare in una zona non tranquilla e, in caso, un dovermi affidare a dei mezzi frequentati da dubbi soggetti. E' chiaro che non per tutte è possibile disporre di una macchina, però a livello culturale va anche considerato che per noi donne il prendere la patente è una forma in più di sicurezza e indipendenza.

Link to comment
Share on other sites

Quindi ti affidi allo 0,00009285122% di possibilità di passare la teoria sparando a muzzo?

 

No beh, una letta la daro'.

Ma un po' come faccio con la settimana enigmistica, quando sono seduto al cesso o a tempo perso.

Piuttosto mi faccio le schede, quello si.

Per altro ho dimenticato di menzionare che per un anno intero ho pure guidato senza patente (si lo so, pazzia, se ci penso adesso mi vengono i brividi)

Link to comment
Share on other sites

Io abito a una quindicina di chilometri da Firenze e prima di prendere la macchina dovevo muovermi con i mezzi pubblici inter-urbani. Vale a dire che passa un autobus ogni 2 ore, mediamente e se va bene.

Ho preso la patente a 19 anni perché per me è stata una tragedia solo raggiungere la scuola guida ogni volta per fare le guide (non ho il motorino). Dovevo chiedere ai miei parenti o usare i mezzi pubblici per raggiungere la scuola guida. Fortunatamente mai bocciato né alla teoria né alla pratica. Una volta rimasi bloccato sull'autobus tornando a casa da scuola guida causa NEVE. Esperienza tremenda.

 

Dopo che ho preso la patente però non avevo la macchina e quindi, prima di prendere la macchina, avrò guidato sì e no 4-5 volte. Ammetto che avevo una paura boia a guidare, soprattutto avevo paura di bloccarmi e fare una figura di m___a davanti agli altri.

 

Poi mi hanno preso una Peugeot 106 del '98, di seconda mano ma praticamente neanche a metà vita. All'inizio è stata una tragedia perché l'idea di guidare mi dava un'ansia tremenda, poi però mentre guidavo ero rilassato.

Dopo neanche un mese l'ansia è andata via e ora guido tranquillamente tutti i giorni. Mando a quel paese tranquillamente gli altri, sorpasso i vecchiettini, impreco contro i pedoni che ti tagliano la strada, o contro i motorini che ti assaltano ai semafori, ecc...

 

Per me avere una macchina e potermi spostare senza dipendere dai mezzi pubblici è assolutamente necessario; soprattutto con gli orari dell'università che sono improponibili per chi abita fuori dalla città. Trovare parcheggio mi mette ancora un po' d'ansia, ma facendo un piccolo sondaggio tra amici e conoscenti, ho scoperto che è così anche per loro. E' anche vero che a Firenze trovare parcheggio è difficile.

 

Quindi secondo la mia esperienza, consiglierei, a chi ha paura di guidare, di buttarsi... Dopo poco ci si prende la mano e la paura passa.

Comunque è vero, ho notato anch'io che la maggior parte dei gay non guida. :)

 

ho visto che è cambiato l'esame teorico e finalmente c'e' solo vero o falso, singola risposta per ognuna delle 40 domande.

Prima com'era? Credevo che fosse sempre stato vero/falso con 30 domande.

Io addirittura l'ho fatto alla motorizzazione con il touch-screen!! xD

 

Edit: ho visto adesso che ora le domande sono 40 con 4 errori, che culo!

Avevo sentito che volevano metterne 60 ma credo siano le solite voci di corridoio.

Link to comment
Share on other sites

Non e che noi siamo convinti che tutti possano guidare; salvo problemi di salute cio' e' oggettivamente vero, essendo una pratica meccanica e non di concetto. Te lo dimostra il fatto che guidano quasi tutti, anche suore 80enni, se in salute.

 

sono completamente d'accordo sul fatto che tutti possano guidare, con un po' di pratica effettivamente diventa tutto meccanico. Bisogna però considerare che l'esperienza ha effetti diversi su ognuno di noi, tant'è che c'è gente in giro che ha la patente da 30 anni e sarebbe meglio non l'avesse. Quindi se una persona va già in ansia all'idea di guidare, pensa che potrebbe distrarsi facilmente allora è meglio che la patente e la macchina rimangano lì dove sono; consideriamo sempre che la macchina non è un giocattolino e può far male, non tanto a sè stessi che sarebbe il meno, ma agli altri.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...