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Gay che non guidano


ben81

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Al riguardo non è la prima volta che c'è chi mi dice che "guido troppo bene per essere gay". :P: Vabbè, ci mancherebbe... considerato che percorro qualcosa come oltre 50mila km all'anno e guido di tutto, dalla moto, al SUV, al camper... non mi preoccupo PRIMA, mi preoccupo SE SERVE.

 

Non è che io dia peso a questa cosa... ho avuto modo di vedere l'inesperienza di ragazzi etero e gay così come la bravura bipartisan di chi l'auto la guida quotidianamente e per molti km.

 

Ho amiche che entrano in panico appena si trovano a dover programmare un trasferimento in auto, guidando loro, al di fuori dei loro percorsi abituali. :azz:

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Esatto, sarebbe solamente onesto ammetterlo. Non è indispensabile... è utile. La lingua italiana ha due termini diversi per due significati diversi.

Per quasi nessuno è indispensabile, a meno che sul tuo contratto di lavoro c'è scritto che devi essere automunito o che tu viva in Groenlandia.

Quello che voglio dire io è che per alcuni la macchina risulta molto utile. Se devi andare a lavorare e per farlo devi cambiare 3 mezzi impiegando il triplo del tempo che andando in macchina o bici allora è molto utile. In altri casi potrebbe far comodo avere talvolta una macchina a disposizione ma ha poco senso averne una di proprietà.

 

Tornando in topic, per la mia piccola esperienza personale l'orientamento sessuale è scorrelato dal possesso della patente.

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Non serve andare in Groenlandia per rendere l'auto indispensabile, basta anche solo vivere in un piccolo comune di campagna o montano, dove senza un mezzo non vai nemmeno al lavoro. Se vivi fuori dal centro paese, in una frazione, senza macchina o moto manco fai la spesa.

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Ho amiche che entrano in panico appena si trovano a dover programmare un trasferimento in auto, guidando loro, al di fuori dei loro percorsi abituali. :azz:

 

Quindi alla fine c'entra anche la fiducia in se stessi?

 

Io ho notato che molte donne, oltre ad andare nel panico se prendono una strada che non conoscono.. selezionano pure i parcheggi: evitano quelli in rettilineo, anche se è un posto largo, per paura di metterci troppo tempo o per di più sgraffiare la propria o le altre macchine e quindi si demoralizzano in partenza (testuali parole di una mia amica).

non voglio insinuare che gay = donna.. ma mi domando se ci sia una correlazione a livello caratteriale o meno. :)

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Non è indispensabile... è utile.

Sono d'accordo. Se non fossi riuscito a vincere tutte le mie resistenze, avrei dovuto dire di no ad un incarico di lavoro in una cittadina lontana dal posto in cui vivo e difficile da raggiungere con i mezzi pubblici.

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Questo topic sta diventando sempre più antipatico. E lo dice uno che guida e ha la macchina, non oso immaginare quanto sia odiosa questa discussione per chi si sente direttamente attaccato.

Mi verrebbe da rispondervi "Bravi, sapete guidare. Siete dei fighi", così forse ci date un taglio.

 

Personalmente io ho imparato a guidare perché sono uno a cui piace metterci poco a viaggiare e non doversi angustiare troppo sugli orari. Tendo sempre a uscire all'ultimo, quindi quando prendo i mezzi mi capita spesso di perderli oppure di uscire e dover correre.

Però a me non piace guidare né mi sento portato (o meglio, come in tutte le cose, non mi sento portato quindi non mi piace). Non mi piace fare strade che non conosco (anche se grazie ai navigatori mi sento più tranquillo di non perdermi), soprattutto se sono strade più pericolose tipo strade montane, e non ho ancora imparato bene a posteggiare quindi cerco sempre il posteggio più facile anche se devo farmi strada in più.

 

D'altronde, se ci metto troppo a posteggiare non va bene perché blocco il traffico e mi strombazzate, se vi evito questo fastidio mi ridicolizzate perché non sono bravo... E poi vi sorprendete se qualcuno è insicuro?

 

Che vi devo dire, non siamo tutti fighi quanto ben, Casper o yalen. :good:

A quelli che non hanno la macchina, non vi preoccupate, prima o poi troverete anche voi l'occasione per rinfacciar loro quando sono goffi e patetici perché non sanno fare o non vogliono imparare a fare una cosa che voi sapete fare benissimo. ;)

 

 

 

Sulla questione dell'indispensabilità, trovo il vostro discorso parecchio commerciale. Anche se in realtà le pubblicità riescono meglio a vendere qualcosa come indispensabile di quanto non siano riusciti gli utenti di questa discussione. Cioè, davvero, la macchina è indispensabile perché sennò non ci possiamo muovere alle quattro di notte? E immagino che se uno non ha posti dove andare alle quattro di notte non è ffigo, quindi tutto quadra. :lol:

 

 

 

Per finire, è divertente come accennavo vedere le risposte a chi non guida anche per altre questioni. Se ho paura perché gli incidenti in auto sono una delle prima cause di morte sono un insicuro ansioso e debole, mentre qualche tempo fa a momenti si dava dell'assassino a chi era sieropositivo e faceva sesso orale non protetto (della serie, probabilità talmente infima da non essere ancora accertata vs. migliaia di incidenti ogni anno / rischio di seriopositività nel peggiore dei casi vs. rischio di morte nel peggiore dei casi).

E ovviamente siamo tutti ecologisti, ma in modo intelligente. Si sia mai che per essere ecologista si debba anche sopportare qualche fastidio. Chi non ritiene l'auto indispensabile e non guida perché non vuole inquinare è un coglione.

La verità è che la guida è una pratica non solo socialmente accettata, ma incentivata. Quindi guidare l'auto è sempre e comunque "normale", privo di colpe, fare cose che hanno rischi minori o impatti ambientali minori ma non altrettanto accettate è da folli o da criminali.

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Può essere...

 

Fra qualche tempo mi sa che chi non vuole guidare dovrà fare CO anche per quello.

 

- Sai X, devo dirti una cosa... :blush:

...spero che quello che sto per dirti non comprometterà la nostra amicicizia ma insomma, non riesco più a tenermi dentro questo peso...

- Insomma Y che cosa mi devi dire?

- Ecco vedi [...] e che non voglio prendere la patente.

- Davvero? Quindi vuol dire che...

che...

- Che non voglio guidare la macchina, si ha capito bene.

- :shocked: Caspita questo proprio non me lo sarei aspettato...

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La cosa curiosa è che chi non guida la macchina spesso non guida nemmeno uno scooter, mezzo meno costoso, meno impegnativo, sebbene comunque comodo rispetto ai mezzi pubblici.

Dipende.... la bici conta? A mio parere è più impegnativa dello scooter

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Fabio Castorino

Lo scooter è più pericoloso della macchina, quindi chi va in ansia per la macchina a maggior ragione ci va per lo scooter.

 

La bici invece è più rilassante, a meno che uno non vada in strade trafficate.

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R.POST me lo chiedo pure io. Comunque avevo notato che nella vita reale erano molti i gay a non guidare, questo topic pero' mi ha lasciato basito visti i numeri dilaganti, sempre considerando che siamo una minoranza numerica. In pratica c'e' chi considera stressante, terrificante, da evitare, qulla che e' universalmente una pratica banale e meccanica, pratica che puo' sicuramente non entusiamare tutti, ma che oggettivamente rimane alla portata di tutti coloro che siano in salute. Basti pensare che c'e' gente disabile che, pur di non rinunciare alla propria indipendenza, ha comprato veicoli allestiti con tutti i comandi al volante. Questo e' il segno tangibile che siamo di fronte a quello che e' soltanto uno state of mind.

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capisco che "potrebbe essere" un'attività pericolosa - ma quale non lo è. fare sesso ci espone a malattie, prendere l'ascensore può rivelarsi fatale se siamo sfortunati, addirittura lavorare adesso causa morti bianche. voglio dire, non è che possiamo smettere di vivere il 21 secolo perché "qualcosa di brutto può accadere" e certo del fatto che non sia questo il problema mi chiedo sinceramente cosa generi tutta questa ansia

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Questa storia dell'indipendenza è una grandissima cavolata se permetti. Comprensibile se vivi in uno sperduto borgo montano, ma considerando che la maggiorparte delle persone del forum vive in grandi città e dintorni non c'è da stupirsi se per molti l'auto e solo un di più neanche troppo necessario.

 

La mia esperienza dice che superati i 24 anni il "priscio" della macchina passa e ad usarla spesso sono solo i maschi che devono andare a prendere, appartarsi e riaccompagnare le fidanzate, nel caso sia necessaria per lavoro, o se si è talmente pigri da non riuscire a fare 4 passi. Tutti gli altri (gay o meno) ne fanno a meno senza drammi

Ho preso la patente a 22 anni solo per "dovere", difatto la uso solo per dovere, ma ogni volta è una gran scocciatura!! (fai manovre, esci dal garage, stai sempre attento, stare nel traffico, cercare parcheggio, (:muro:) rientrare in garage e fare altre manovre)

Visto che c'è molta gente a cui questo piace non mi sento scroccone se per la scampagnata mi aggrego invece di prendere l'n-sima auto

Il fatto che a molti crei ansia è sicuramente dovuto al fatto che guidare nel traffico è STRESSANTE!! C'è chi allo stress reagisce fumando, chi tira giù i Santi e chi viene l'ansia

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ma che c'è da provare ansia nel guidare?

 

Nel 2010 in Italia ci sono stati ottomila morti per incidenti d'auto

e cinquecento morti di AIDS ed è legittimo immaginare

che il numero degli auto-muniti e di chi abbia una vita sessuale

sia più o meno lo stesso.

 

Poiché i gay sono otto volte più a rischio di AIDS (e questo è un forum gay)

possiamo dire che guidare l'auto dovrebbe essere solo due volte più ansiogeno del sesso gay

(anche se nel secondo caso il condom protegge, nel primo la cintura di sicurezza non basta)

 

Ma forse l'interpretazione più divertente è che un gay senza patente

potrebbe fare quindici volte più sesso di un gay con l'auto

e continuare a sostenere che sia il patentato a "non avere rispetto per la sua salute"

 

:)

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bè ma scusate se uno non se la sente di guidare non vedo perchè deve essere preso per scemo.

uno fa quello che si sente.

io per un po' di anni avevo l'ansia e non ho guidato.

ora l'ansia non ce l'ho più e guido.

 

dove sta il problema?

mica siamo tutti uguali.

 

guidare è una cosa che implica serietà e responsabilità. Non tutti se la sentono.

 

poi per favore evitiamo di far passare i gay per persone sottosviluppate che se guidano bene c'è da meravigliarsi. Io mi offenderei.

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No infatti, nemmeno io trovo giusto criticare chi non vuole guidare. Ognuno ha le proprie paure e non siamo nessuno per sentenziare a riguardo.

Non trovo, tuttavia, neanche corretto paragonare i rischi che ci sono portando un'auto ad una malattia. Sono due cose diversissime che non hanno termini di paragone in comune. Ogni cosa che facciamo ha il suo rischio, dalla più banale alla più pericolosa, ma non tutte possono essere paragonate a nostro piacimento.

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Scusa, perché non posso paragonarle?

Perché tu hai solo una fobia e non l'altra?

 

Se il mio ragazzo fosse fobico, non avrebbe lo scooter.

(Neanche suo fratello - che è un ottimo meccanico -

ha l'automobile, perché la trova una spesa inutile:

ma infatti non ha la ragazza; mio fratello ha entrambe

e non ci capisce nulla di motori)

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Non ho detto che non possano sussistere, ho solo detto che non trovano un punto di paragone i rischi che si corrono in auto rispetto a quelli che si corrono avendo un rapporto non protetto. Sono differenti le modalità per le quali si può incorrere in questi rischi e sono diversi i rischi stessi. Io posso paragonare due malattie, come posso paragonare i rischi dell'auto e quelli di uno scooter - dato che sono parte di una stessa categoria di cose (mezzi di trasporto).

 

Io ho paura, per esempio, degli ascensori (che molti di voi troveranno ridicola, ma chissenefrega) e dei ragni. Che senso ha paragonare i rischi che si corrono andando in ascensore a quelli che si corrono avvicinandosi ad un ragno? I numeri variano, certo, ma non posso dire è più pericoloso andare in ascensore AL FINE di confermare che la mia paura per l'ascensore sia valida. Lo è e basta, perché ogni fobia ha il suo senso, nella persona che la prova.

 

Cioè, mi riferisco al fatto che in questo topic non ha valenza portare esempi di cose totalmente diverse!

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Non ho detto che non possano sussistere, ho solo detto che non trovano un punto di paragone i rischi che si corrono in auto rispetto a quelli che si corrono avendo un rapporto non protetto.

 

Nono: in un rapporto non protetto non ci sono rischi.

E' l'automobile che è pericolosissima anche con la cintura

(i dati si riferiscono al 2010, quando era già obbligatoria)..

 

Io non discuto né la tua fobia per gli ascensori, né quella dei ragni.

le paure sono appunto irrazionali, a te non importerà sapere

che di ragni o di ascensori in Italia non muore nessuno, no?

 

Quello che volevo dire è che la paura per l'auto è razionale,

molto più razionale di qualsiasi altra paura io conosca.

Trovo più irrazionale che qualcuno se ne stupisca...

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Nono: in un rapporto non protetto non ci sono rischi.

E' l'automobile che è pericolosissima anche con la cintura

(i dati si riferiscono al 2010, quando era già obbligatoria)..

 

 

 

Quello che volevo dire è che la paura per l'auto è razionale,

molto più razionale di qualsiasi altra paura io conosca.

 

Mi verrebbe da pensare che quella di beccarsi una malattia venerea sia una delle più belle del mondo e quindi una paura irrazionale..

 

Alla fine tutto è pericoloso.. dipende dall'uso che ne facciamo.. anche sbucciare una mela con un coltello affilato se la mettiamo con le statistiche quindi mangiamo la mela con la buccia.. ah no se non è lavata ci sono i batteri.. Anche prendere il treno o l'autobus o l'aereo ha i suoi rischi. Eppure ognuno ha le sue fobie e non c'è nulla di male.

 

ora la smetto di commentare perché mi sono più che stressato.

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No, Yalen86.

Non ci sono morti in Italia per le mele sbucciate.

Ma ce ne sono OTTOMILA L'ANNO per l'automobile.

Di "morti per le mele sbucciate": zero al secolo.

 

Cercavo di introdurre in questa discussione

il concetto di "paura razionale".

Incidenti ferroviari nel 2010? 9 contro 8000 automobolistici

Incidenti aerei in Italia nel 2010? 0 contro 8000 automobilistici

 

Capisci? Trovo irrazionali i tuoi paragoni,

perchè trovo irrazionale la vostra auto-dipendenza.

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Ma siamo arrivati pure a tirare fuori l'AIDS?Ma che c'entra? Nessuno ha criticato chi ha una forte paura nel guidare, ma si critica chi ha questa paura e deve convincersi e convincere chi guida che in fondo guidare non è utile e della macchina si puo' fare a meno. Non capisco davvero che problema c'è con questa storia.

 

Si può morire in mille modi, ma far rischiare la vita agli altri consapevolmente per un piacere sessuale è criminale.Non si tratta di incidenti in quel caso.

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Quindi dici che proprio perché ci sono 8mila morti l'anno non dobbiamo guidare per paura di morire o di uccidere qualcuno? Alla fine tutto dipende dal caso.. si muore anche cadendo dalle scale o di bicicletta.

Se poi mettiamo che nelle statistiche la maggior parte degli incidenti sono più per eccesso di velocità e guida in stato di ebbrezza.

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Interessante espediente retorico...intercettare una "fobia" diffusa

per spostare la discussione nel campo delle "fobie".

 

Però a questo punto devo anche immaginarmi crisi di panico

paragonabili a coloro che non riescono a prendere un aereo

o scappano di fronte ad un ragno...perchè una fobia è questo

 

In realtà la paura di contrarre malattie veneree ha ragioni morali

più che psicologiche, quindi secondo me non torna.

 

Guidare è una attività pericolosa ma non inquadrabile nel campo

delle norme morali. Tanto più che è una attività incoraggiata a

livello sociale.

 

Quindi il discorso di almadel non torna, anche se è ingegnoso

 

A me pare che la prendiate tutti un po' troppo sul personale...

sia da parte di chi sminuisce a fisima lo stress, sia da parte

di chi se la prende per l'ipotesi che i gay guidino meno, sia

da parte di chi vorrebbe guidassero tutti...

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Ha ragione Hinzelmann, per me. Quanto alla paura, bisogna vedere se

la paura viene prima (paura irrazionale) o viene dopo (paura razionale).

Perché è facilissimo raccontarsi le cose così come ci fanno più comodo,

e tutte le nevrosi hanno un potente appoggio nella ragione, nel discorsetto

che ci si racconta: per questo sono così difficilmente estirpabili.

 

L'aspetto più interessante del topic è nello stabilire se c'è differenza di

percentuale tra etero e gay nella propensione e capacità di

guidare. Altro aspetto interessante emerso, nel quale mi ravviso notevolmente,

è la cura della macchina: a me non me ne può importare meno. Ma non così

è per gli etero, almeno in elevatissima percentuale.

 

Suppongo che se si "moltiplica" questa disaffezione, questo senso di "esternità",

rispetto a un oggetto decisamente "maschile" si ottiene il gay privo di

patente e incapace di guidare.

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A me pare che l'unico tentativo di "convincere"

sia venuto dai guidatori che criticano una certa "ansia".

 

Io ho solo detto: "Una certa ansia? Eh, direi!

Di automobile si muore anche con tutte le precauzioni!

Mentre di AIDS - con tutte le precauzioni - non muore nessuno!"

 

Eppure Ben81 non farebbe mai sesso con un positivo COL CONDOM

- perché non si sa mai - e si stupisce se qualcuno non guida.

Ergo: c'è qualcosa che non torna.

 

Hinzelmann, il senso del mio discorso è quello di "non tornare".

Di mettere semplicemente in evidenza il dislivello

che c'è tra una pratica "socialmente incoraggiata" (l'auto)

rispetto a quella di una pratica "sessualmente scoraggiata" (il sesso)

prendendo come dato oggettivo il numero delle morti.

 

(in realtà il mio paragone preferito è tra i morti per tutte le droghe

e i morti per lo sci - i secondi sono superiori - ma "è uno sport")

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Io e Ben81 siamo acqua e olio...è notorio.

 

Ma non possiamo trasformare il topic in una

discussione sul suo carattere...quindi bisogna

prescindere da Ben 81 se vogliamo sforzarci

di dire qualcosa di vagamente culturale.

 

Questo ultimo intervento di Isher ha un senso

ad esempio...partire dalla constatazione che il

90% dei gay non si affezionano all'automobile

neanche se guidano ( ed il 10% rimanente sono

problematici...così lanciamo una frecciatina ai

gay automobilocentrici XD )

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