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Fatta la premessa, ora iniziamo subito ad ascoltare qualcosa. Spostiamo l'orologio del tempo al 1983, Whitney ha venti anni e da predestinata, viene accompagnata sul palco televisivo da mamma Cissy. Come abbiamo potuto già vedere nelle altre due storie, la musica black forma dei clan. Il business fornisce il potere che viene controllato dai maschi e questi non devono per forza essere dei musicisti, specie se a cantare sono delle donne. Il mondo dell'hip hop ci ha ampiamente mostrato quanto i clan possano essere violenti e come gestiscono il business musicale alla pari di una qualsiasi piazza di spaccio. Lo so che spiattellato così appare un filino razzista, ma del resto non fanno nulla per mascherarlo ... In questo caso parliamo di gospel, quindi di chiesa che è legata a doppio filo con la politica. I predicatori sono le guide spirituali delle comunità, specie quelle di colore. Insomma, sarebbe lunga da spiegare, ma il clan cui appartiene Whitney si muove in questo ambito e deve mantenere una certa postura morale e "moralizzatrice". Notate anche voi che la zia Dione è più sexy di Whitney che, al contrario, è vestita come una vecchia signora al matrimonio del nipote? E poi l'esibizione così leziosa, con tutti questi melismi stucchevoli a ribadire che loro sono quelli bravi, mica come la marmaglia black delle classifiche tutto sesso e droga. Whitney canta nella band della madre fin dalla tenera età di 14 anni. Ha modo di misurarsi con band anche mainstream, tipo quella di Chaka Khan. Sono comunque piccoli ruoli da vocalist perché sua madre non vuole che lavori prima che finisca il liceo. Il suo debutto lo fa a 18 anni con il singolo disco "Life's a party" ma sempre sotto il controllo di mamma. Questo è il periodo in cui Whitney viene notata dal mondo della moda e posa per giornali importanti come Cosmopolitan. La sua figura androgena piace e avrebbe potuto spalancarle le porte dell'alta moda, ma il suo destino non era quello. Del resto, è fin da piccolissima che le viene spiegato quale dono Gesù Cristo le ha fatto e non può che onorarlo. Questo featuring del 1982 è il primo vero passo che Whitney compie sui suoi passi e fa la differenza perché i discografici capiscono che non è solo la figlia di una grande cantante gospel. Lei ha qualcosa da dire, possiede una sua personalità, un'anima che non può rimanere confinata nel coro di una chiesa. Nel 1983 Whitney firmerà il suo primo vero contratto discografico con l'Arista Records, ma al momento della firma erano presenti sia mamma che papà nonostante lei già abbia 20 anni. Lo sottolineo perché a questa età i giovani americani sono indipendenti mentre lei è sempre sotto il controllo della famiglia. Pensate anche che Whitney lavorava, oltre alla moda, aveva intrapreso anche una piccola carriera televisiva, partecipato a pubblicità anche nazionali, insomma aveva i soldi per vivere la sua vita, ma non glielo permettevano > forse temevano che perdesse la retta via? Il controllo della famiglia sulla carriera di Whitney si deduce anche dal tempo che intercorse tra la firma del contratto discografico e il primo album, preceduto da duetti più o meno importanti sempre proposti dal clan famigliare.  Il primo album omonimo fu rilasciato solo nel 1985 e ricevette critiche non proprio entusiaste, anche se nessuno poté esimersi dal notare le sue doti canore.                                                                                                           (61,18 €) Il primo singolo fu You Give Good Love, ma lo salto perché si sente troppo che è uno scarto di Janet Jackson ... mi sono dimenticato di dire che Whitney era entrata nel mondo Jackson una anno prima partecipando all'album da solista di Jermaine Jackson. In ogni modo, il primo vero successo è una cover e vendette 2 milioni di copie, dando a Whitney il primo numero uno della sua carriera. Sarò anche prevenuto ed è sicuramente così, ma in questo video io non ho mai capito per quali due coniugi palpitava veramente il cuore della giovane Whitney ... Ma se questo singolo le regalò la soddisfazione di arrivare in testa alla classifica americana, il vero botto lo fece con How Will I Know. Canzone, anche questa, scartata da Janet Jackson ma per Whitney fu rimaneggiata dal quel mostro sacro di Narada Michael Walden. Il pezzo spopolò in tutto il mondo occidentale e specie in Europa e si vede come lei si senta più a suo agio in questa dimensione internazionale e perché no > più spensierata e modaiola. Ma non crediate che mamma Cissy si sia fatta da parte perché la sua voce c'è ... è fra i cori.  Il terzo singolo è un'altra cover e le regalerà il terzo primo posto di fila nella classifica americana > E' nata una star! Obiettivamente > Sta mamma era o non era un filino invadente? Non solo compare nel video nel ruolo di se stessa, ma tutta la storia ricalca il ricordo di lei che porta Whitney al primo concorso canoro. Facciamo un piccolo parallelo tra lei e Janet > Entrambi appartengono a un clan cosi detto "musicale", Janet forse lo è di più per peso specifico di dollari, eppure lei a quindici anni si sposa segretamente, poi litiga col padre e spariglia tutto e tutti andando a registrare da quel blasfemo di Prince a Minneapolis. I pezzi di Janet parlano d'indipendenza, ma anche di sensualità e affermazione di coppia ... di Whitney, invece, non si sa nulla. I suoi pezzi sono spesso cover e nei suoi video mai un bacio, un abbraccio o che so io > Uno sguardo tentatore. Certo che i suoi genitori erano orgogliosi di quella figlia vergine santissima, però non era naturale che a vent'anni suonati non avesse altri pensieri che onorare il padre e la madre ... Prima di questo pezzo ci furono altri due singoli ad uso e consumo prettamente del mercato americano. Uno dei quali era il duetto con Jermaine Jackson, già pubblicato nell'album di Jermaine ... marchetta dovuta al clan Jackson. Questo invece fu il singolo che ascoltai per la prima volta a San Remo e che inspiegabilmente non mi usciva dalla testa, tanto che acquistai l'album. Per me era un mistero perché non era la musica che ascoltavo io e certo quel manico di scopa vestito come una vecchia zia non rientrava nel mio canone rivoluzionario di giovane B ... però c'era qualcosa nascosta dietro a quel paravento che mi chiedeva udienza e non potevo smettere di ascoltarlo. Oh, my gosh! Non me lo ricordavo questo testo ... o forse ai tempi non avevo ben compreso il testo > Esiste qualcosa di più patriarcato-edificante de sta roba! > Questa notte fai di me una donna ... e fa che sia per sempre.  Bah, per stavolta basta così ...

In svizzera c‘e‘ tanta gente che produce orologi di lusso quanti banchieri. ma abbiamo solo un banchiere centrale che non conta soldi ma determina gli interessi a corto termine.

Gettarci la merda in faccia da soli è forse l'aspetto in cui trovo che siamo proprio più stupidi degli altri. Per esempio > Il lingotto d'oro degli svizzeri? Ora vedremo fin dove arriverà la Gioggia nazionale per evitare definitivamente i dazi sulla pasta italiana ... Una cosa strana che ho notato è che in America non si parla del presunto piano di pace ucraino-russo che, invece, tiene banco dalle nostre parti. Quello che ho potuto accertare è che Trump ne ha parlato durante il discorso per la visita ufficiale del saudita Bin Salman, ma di sfuggita, tra le solite deliranti robe cui oramai ha abituato tutti. Poi c'è stata l'immediata smentita del Cremlino e il resto l'ho sentito solo da fonti europee, mischiate però al guazzabuglio della corruzione venuta fuori a Kiev < Bah ... Di cosa si parla in America? Beh, ma degli Epstain Files ovviamente. Da quando ve ne ho parlato l'ultima volta è venuto fuori un altro folto carteggio di e-mail private, stavolta ha fatto scalpore una conversazione tra Jeffrey e suo fratello Marc, in particolare quando quest'ultimo domanda al fratello se Putin ricatta Trump per delle foto in cui il donaldone fa un pompino a "Bubba". Tutto questo accadeva durante il primo mandato presidenziale di Trump ma, capirete, che la faccenda del pompino ha incendiato la stampa ... soprattutto perché > Sapete chi è soprannominato Bubba? > Bill Clinton! < Dunque Marc Epstain si è subito sentito in dovere di fare una smentita pubblica, però senza spiegare a chi si riferisse veramente. Come si sol dire a Roma > Marc l'ha buttata in caciara. Ha detto che era tutto uno scherzo eccetera. Se mi avesse chiesto consiglio, io gli avrei suggerito di dire che stava denigrando Trump perché anche lo stallone della Ghiseline Maxwell, inteso proprio come cavallo, indovinate un po' > Si chiama Bubba! > Nel frattempo Trump ha dato della porca a una giornalista che gli poneva una domanda al riguardo. Riguardo al percorso parlamentare per la legge che costringe Trump alla pubblicazione dei files > E' passata all'unanimità, tranne un No alla camera e tutto nel giro di 24 ore! Il fatto è che Trump ha capito che rischiava di perdere il controllo sulla sua base. Nelle ultime ore aveva anche "scomunicato" Marjorie Taylor Green e questa si era difesa alla CNN in maniera super astuta e poi ha partecipato anche ad un evento pubblico delle donne abusate da Epstain, rispondendo all'accusa di tradimento spiegando che non era lei che aveva anteposto i propri interessi a quelli del proprio paese, sottolineando che fosse per lei, l'Air force One non si muoverebbe mai dal suo hangar.  Insomma, viste le brutte, solita mossa alla Trump > Il presidente scrive un post dove invita tutti a votare per il rilascio degli Epstain Files, sottolineando che fosse stato per lui, li avrebbe già dati alla stampa eccetera ... dimenticandosi che avrebbe potuto farlo sul serio e invece ha fatto tutto e di più per impedirlo. Fatto sta che la legge è arrivata sulla sua scrivania e l'ha pure già firmata! Lo ha fatto in segreto e senza telecamere, però l'ha firmata e entro il 19 dicembre i files dovranno essere desegretati. Ora tutti si domandano cosa abbia in mente il donaldone perché è impossibile che se ne vada allegramente a sbattere contro un muro.  Altre cose importanti > I giudici del Texas hanno annullato i nuovi distretti elettorali che eliminerebbero i 5 seggi democratici texani perché ledono i diritti civili delle minoranze, in quanto i distretti elettorali soppressi coincidono con le zone in cui vivono neri ed ispanici. Ora ci sarà sicuramente ricorso e com'è successo con il caso di Portland e Chicago, la questione si porterà fino a davanti alla corte suprema. Cos'altro è successo? > Dei deputati democratici hanno rilasciato un video appello ai soldati americani ricordando loro che hanno giurato fedeltà alla costituzione americana ed è loro dovere disubbidire a degli ordini che ne disattendono i sacri principi. Il riferimento è chiaramente rivolto al Presidente che va delirando in giro di un nemico interno da combattere, all'uso che sta tentando di fare della Guardia Nazionale e, non ultimo, del tiro al bersaglio che la marina statunitense sta facendo contro le imbarcazioni dei presunti "narco terroristi". A tal riguardo, c'è da dire che non si parla solo di Venezuela perché c'è stato un caso anche di fronte Acapulco (Messico Occidentale) che ha causato una forte reazione diplomatica messicana. La reazione di Trump è stata veramente fuori scala > Ha accusato i deputati democratici di sedizione, invocando per loro la pena di morte ... in particolare l'impiccagione. Ma erano anche gli stessi giorni in cui doveva firmare la legge che lo spinge sul suo di patibolo ... quindi.  Che altro dire? > Ah, c'è stata appunto la visita ufficiale del reale dell'Arabia Saudita, quello che la CIA ha ritenuto il mandate dell'efferato omicidio del giornalista americano Khashoggi. Il momento della conferenza stampa è stato veramente imbarazzante con la giornalista che gli pone proprio questa domanda e, dopo essere stata insultata dal Presidente che la sfida a fare un'altra domanda > Lei gli chiede se ha già firmato la legge sul rilascio degli Epstain Files ... Il punto cogente però è che sono stati sputtanati tutti gli interessi finanziari che la famiglia Trump ha in ballo con Bin Salman, in primis la costruzione di due Trump Towers in Arabia Saudita. Questione che ha poi ispirato la Marjorie Taylor Green a fare quel commento su chi veramente sta tradendo gli interessi degli americani. Riguardo alle altre Trump Towers, piccola nota di colore, i rispettivi consigli condominiali stanno votando uno dopo l'altro lo smantellamento del nome Trump a caratteri dorati che troneggia sui loro ingressi > Si tratta dell'inizio di una damnatio memoriae? Per ultima notizia, ma con Trump si rischia sempre di arrivare in ritardo sulle news che lo interessano, ha invitato nello Studio Ovale il neo sindaco newyorchese Mamndani. Tutti si aspettavano fuoco e fiamme e, invece, è finito tutto a tarallucci e vino! Nessuna imboscata come tutti si aspettavano, al contrario, Trump è sembrato veramente felice della sua vittoria, lo ha elogiato e incoraggiato a continuare la sua piccola rivoluzione "socialista". Si è avvertita una tale sintonia tra i due che qualcuno ha persino pensato che JD Vance deve iniziare a preoccuparsi. In finale > Gli analisti sono concordi nel pensare che Trump si è accorto di aver perso la sua base elettorale e non solo, pensate che Fox News ha trasmesso dei sondaggi in cui il gradimento di Trump è in perdita con doppie cifre percentuali su ogni tematica! De resto, dopo dieci mesi di amministrazione, le bugie di Trump stanno venendo al pettine, prima fra tutte l'inflazione che, su alcuni prodotti di prima necessità, avanza a doppia cifra. I dati ufficiali ancora vengono occultati, ma la gente lo capisce da sé quando va a fare la spesa. Le stime generali fissano una crescita inflattiva verso il 3%, ma ci sono fatti devastanti su delle piccolezze che però incidono molto, vi ho parlato del rincaro dei dolcetti di Halloween, ora c'è quello assurdo dei gonfiabili che gli americani usano per decorare i giardini natalizi, tipo un babbo natale o la renna Rudolph che dai 40 dollari dell'anno scorso, sono arrivati a costare anche 300 dollari! E' evidente che questo non è dovuto solo all'inflazione reale, ma c'è in atto una spinta speculativa del mercato che rischia di far passare un brutto natale a tutti gli americani ... anche dopo il 19 dicembre. 

E che mestiere fai in svizzera se non contare i soldi...degli altri?

Ciao , provengo da una grande città con tanti gay ma non con così tante iniziative lgbt come Milano. I luoghi d’incontro a Milano invece ci sono eccome però nonostante sia un bel ragazzo faccio una fatica enorme a fidanzarmi. O ad avere qualcosa di leggermente più serio. Sesso ne faccio assolutamente sufficientemente ma non mi basta più. Vorrei altro. Nella mia città pure avevo problemi ( da me pure per il solo sesso in realtà essendo ormai tutti “ conosciuti “) Penso a volte che nel nostro ambiente sia difficilissimo : compatibilità sessuale (a o p , ed essere passivo non mi aiuta sicuramente) chimica sessuale, dinamiche che tra etero non si verificano  perché più semplice. Nel nostro ambiente poi sembra che pochi vogliano impegnarsi , a Milano non parliamone.E quando magari pur troverò qualcuno che si voglia impegnare che mi piaccia e a cui piaccia magari …. Mi propone la coppia aperta che io non approvo! Mi sto chiedendo se il problema sono io. So bene di essere fisicamente piacente, forse non sono abbastanza interessante ? Inizio a chiedermelo.  Voi cosa pensate su questo tema? Se vivete anche voi a Milano ancora più utile il confronto. Premetto che ho avuto svariati fidanzati nella mia vita, ma sono single ormai da un bel po’ Magari potrei provare a frequentare cose diverse a Milano che non siano discoteche /grindr/ tinder. Perché da queste 3 non ci sto ricavando nulla se non del sesso mordi e fuggi. Ma frequentare cosa? Boh chi lo sa   

Noi mica facciamo i banchieri centrali di mestiere !

Che Orrore   Auguri, @lux (^ν^)!