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Ma sticazzi delle merci, non c'era il consumismo che le cose si usano e si gettano e che gli elettrodomestici durano 4 anni e poi li devi cambiare. Obsolescenza programmata. I soldi nei servizi pubblici sono fondamentali, per le merci no!!!   Questa è una considerazione di matrice religiosa. come si dice: "pietà religiosa". A fine Anni '50 nelle città del triangolo industriale si viveva già, bene, i miei nonni a fine Anni '50 vivevano già bene, il Veneto era ancora arretrato all'epoca. Purtroppo voi in Veneto avete avuto uno sviluppo enorme solo più tardi e questo ha portato molti squilibri. Adesso però il consumismo, il neoliberismo e il capitalismo è fuori controllo. La punta più alta di benessere generale di perequazione di è avuta alla fine degli Anni '70. Quel periodo è il periodo più bello anche per la scienza. I libri di saggistica scritti in quel periodo sono i migliori in assoluto mai scritti   Sei un destromane del razzo come direbbe busdriver Perché secondo te è giusto ecologico e sostenibile mangiare le ciligie a dicembre??? Studia Geografia, per dio!

Non ho mosso accuse a nessuno (poi però sbarazziamoci anche di quest'idea naif secondo cui il proprietario del supermercato è sempre un volgare speculatore e il contadino una specie di santo...) Ah, sono certo che invece ai bei tempi dell'URSS a Mosca si potevano comprare le ciliegie a dicembre 😂

@schopy non sei uno di sinistra, sei un cattolico veneto di destra, da stereotipo È risaputo che nella filiera della produzione agricola ci specula sono gli intermediari: i grossisti e i venditori al dettaglio, non capisco come tu possa immaginare che un agricoltore possa speculare... Il problema non è il semplice mercato rionale, che rifila poi prodotti marci venendoli per ottimi, quante volte al mercato vedi prodotti che poi dietro sono diversi, non sono quelli che vedi, motivo per cui la nonna materna quando i supermercati hanno messo la possibilità di comprare frutta e verdura sciolta, a tua scelta, non è più andata al mercato. Adesso appunto i problemi sono degli sprechi della grande distribuzione...bisogna vedere che fine fa l'invenduto non più di qualità o a breve scadenza... BRAVO! Diciamolo. Si vede che @schopy abita a Rocca Cannuccia... e non sa come gira il Mondo Come sempre sono criptiche le tue negazioni.  Questa frase non ha senso, quindi giustifichi che ci siano prodotti in base alle fasce di possibilità di spesa? Sei pessimo

Ho appena incrociato il capitano al bar e mi chiedo chi stia guidando 😐

Luca Telese La marchesa, la villa e il cavaliere Una storia di sesso e potere da Arcore ad hardcore I libri della Salamandra extra +, 31 2023, 14x21 ISBN: 9788893236157 € 17,90  "«Quello che avete tra le mani è un libro risorto: se non altro perché è due volte che sparisce nel nulla e poi ritorna in libreria. Quando c’è di mezzo il fantasma di Silvio Berlusconi, fumisterie di questo tipo accadono spesso. Questo libro è scomparso dalla circolazione anche, e soprattutto, grazie a lui. E all’avvocato Cesare Previti. Nella sua citazione del 2011 l’avvocato ci accusava di averlo volontariamente messo in cattiva luce nel libro, e addirittura di non aver riportato la sua opinione sui fatti che portarono alla cessione della Villa di Arcore di proprietà della sua assistita a Berlusconi, nelle modalità in cui questa vendita si era compiuta. Cosa è successo in questi anni? Che per ben due volte, grazie alla brillante difesa dell’avvocata Malavenda, i magistrati abbiano dato ragione a noi e non a lui» (Luca Telese). Da Roma ad Arcore, una storia che comincia come un film giallo: tre corpi, tre vite, quella di un viveur, di un’arrampicatrice sociale, e di un miliardario. È la storia della ragazza di provincia Anna Fallarino che diventa la marchesa Casati Stampa, di suo marito Camillo e del suo amante, Massimo Minorenti: il primo scandalo sessuale italiano documentato dalle immagini".   Autore Luca Telese «Giornalista, saggista, opinionista, autore e conduttore televisivo e radiofonico, ha scritto per «il Giornale», «il Fatto Quotidiano», «Pubblico Giornale», «Vanity Fair», «Panorama». Fra i suoi libri editoriali ricordiamo Cuori neri, Qualcuno era comunista e La scorta di Enrico». 

Quel che tu chiami "enormi profitti del capitalismo" è, nei fatti, il guadagno dell'agricoltore, del trasportatore, del venditore al dettaglio...il prezzo del cibo dipende da tanti fattori, è difficile definire quale dovrebbe essere il guadagno "equo" di tutti questi soggetti e dove inizia invece la speculazione. Mi pare comunque che oggi in Italia nessuno rischi realmente di fare la fame: nei mercati rionali verso le 12.30-13 molti commercianti (s)vendono frutta e ortaggi a prezzi piuttosto bassi pur di liberare il banco, da anni esistono app che permettono di acquistare a prezzi bassi (e farsi recapitare a casa!) il cibo invenduto dei bar di zona, in tante città di medie dimensioni ci sono mense dei poveri che distribuiscono pasti caldi a chiunque... Ma per favore...😂

Non parlare di iniquità del capitalismo con lui che poi ti accusa di essere un povero sfigato, brutto e fallito! Stai attento!