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Ma scusa, è logico che i prezzi siano maggiori dove i servizi (tra cui i collegamenti per spostarsi) sono migliori.  Che c'entra la speculazione?  

Mi sembra che non gli siano mancati i soldi.  Semplicemente non li voleva sborsare di tasca sua e confidava nella polizza, reputando che, per qualche cavillo, la compagnia gli avesse negato il rimborso. E' da vedere poi se abbia avuto ragione o se sia uno dei molti che firma contratti senza leggerli, pensando di essere coperto per sinistri che invece la polizza non copre (ne ho conosciute molte persone così sprovvedute).

Quindi l'ignoranza è scusabile... 😇

Ma infatti la zuppa inglese è inglese quanto può essere inglese il tiramisù. Sono rielaborazioni prettamente italiane, e peraltro la zuppa inglese cambia in base alla regione. Creme a base burro, zabajjoni, pasticcere, alchermes, bagna al marsala, insomma un pot pourri di ricette sotto un unico nome, per un dolce al cucchiaio di creme e biscotti. 

Mi sembrano tante stronzate. Veniamo all'atto pratico: si demolisce il vecchio e si costruisce molto di più. Da una casa a 4 piano se ne fa una da oltre 10 (laddove non c'è il vincolo del radar di Linate - quindi ovunque tranne la zona prettamente Est). Si crea poco verde privato che poi costa tantissimo mantenerlo perché ci speculano. Il prezzi delle case non tengono neppure conto di rotture di coglioni tipo esondazione di Lambro o Seveso: crea danni. Si adattano a case, immobili osceni tra cui seminterrati, negozi, sottotetti, e metrature davvero da monolocale di Pozzetto in "Ragazzo di campagna". Le case non tengono conto della vera presenza di servizi ma di centralità rispetto l'area minucipale. Ci sono zone semicentrali senza buoni collegamenti con il centro e la periferia, ma molto costose solo perché in semicentro. Il verde cittadino viene ancora considerato un servizio pubblico di livello infimo e i quartieri che lo hanno hanno prezzature inferiori rispetto quelle che sono edificate di più. Atteggiamento sbagliatissimo e spegevole: il verde rilassa. Le agenzie immoblliari a Milano si fanno pagare il massimo consentito per legge. Ci sono quartieri semicentrali dove un box costa quasi la metà del prezzo di un bilocale in periferia. C'è il problema delle rendite catastali: case vecchie ristrutturate tipo sui Navigli o in Porta Garibaldi, anche di fattura "di ringhiera" hanno rednite catastali più basse di case ubicate in posizioni semicentrali o centrali. Quindi si pagano meno di IMU e magari soo tutte ristrutturate a nuovo. La presenza di metropolitane/stazioni ferroviarie in periferia elevano il prezzo degli immobili. Speculazione pessima Il prezzo in crescita degli immobili determina anche il tipo di servizi di quartiere: dipende tutto dal costo di locazione. Spesso sono una cartina tornasole per espungere abitanti di censo più basso storicamente insediati nel vicinato. Ormai solo l'estrema periferia di Milano permette un parcheggio di auto diurno senza pedaggio. Se sei residente nel sotto-municipio di pertinenza non paghi, tutti gli altri pagano. Stanno sempre più riducendo le corsie delle strade (monoscorsia) intasando le strade e stanno costruendo male le ciclabili, soprattutto in semicentro e in centro (laddove non c'è ZTL). Tra l'altro se pedali in bici in strada e una macchina di stira e la strada è dotata di pista ciclabile, non prendi un euro dall'assicurazione. Ogni volta che c'è un grande evento in città c'è un pretesto per far lievitare la bolla speculativa degli immobili e spesso non crolla mai allo stato precedente... Tutte queste cose sono trasversali al governo di destra o di sinistra della città.   P.S. Milano è ricca di case vuole invendute. Il mercato capitalistico perfetto dice: non si vendono, crolla il preszzo. Sticazzi. Non è per niente vero. Restano vuote e invendute. Per non parlare delle case vuote non affittate per ragioni legate a paure di proprietari con altri immobili e ricchi o a ricchi che stanno comprando e rendendo ad affitti brevi gli immobili, con grave danno che chi abita la città, danneggiando anche la tipologia di servizi offerti dai negoszi di vicinato: il tutto a favore del turismo. Che poi a Milano che turismo ci fai? Solo shopping costoso di marchi sempre meno italiani... Vestiario che di italiano ha solo in nome originario e basta Io tasserei coloro che usano la città per fare i soldi e poi durante le vacanze vanno altrove. La città va vissuta. Se non la vivi ti fa schifo, se ti fa schifo devi andare altrove perché sei una sanguisuga che si merita di andare altrove

A me piace il Tiramisù. Non mi piace la Zuppa inglese (e in generale tutto ciò che è inglese)

Già, avevo letto, e per litigare per un dolciazzo anni 70 ce ne vuole davvero, di coraggio! E poi quelle ricette "ancestrali" anni 40 e 50 di cui parlano sono solo rivisitazioni caserecce di una zuppa inglese, nulla più.