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Io frequento solo un amico promiscuo (che ha 47 anni come me); sarebbe in coppia aperta, ma il fidanzato non abita nella stessa città. Amici single che non si scopino anche i procioni ne frequento due (uno è Schopy). Coppie gay in linea con le statistiche: metà aperte e metà chiuse.   "Single che si lamentano di essere single" per fortuna no:  un conto è leggerli sul forum, un altro conto è sorbirseli nella vita reale. Anche quando ero single le ho sempre considerate persone da evitare. Per me le frasi "I gay pensano solo a scopare" o "Tra gay l'amore è più difficile" sono sempre state una terribile Red Flag. Che è un po' come andare a un appuntamento con una ragazza e dirle che "Le donne pensano solo ai soldi". Eh, ci credo che sei single!   I pregiudizi sui gay ci rendono odiosi agli altri gay e questo ci impedisce di avere amicizie gay. E se non hai amici gay non ti inviteranno ai loro compleanni e alle loro cene, dove conosceresti altri gay fuori dalle app o dai locali. E bisogna cercare di essere sufficientemente simpatici a tutti: monogami e libertini, promiscui e casti. Anche perché se fai l'antipatico non è che poi fai comunella con quelli antipatici come te...  

@marcusss quanti anni hai? Milano è grande...si trovano persone...   Bisogna sapere cosa vuoi tu e cosa vuole l'altro

E frequentare la provincia ? Nel senso, su grindr o romeo cercare qualcuno della periferia, con ritmi un po' piu' tranquilli, è fattibile ? Io ho diversi amici, di età variegate, che sostengono la stessa cosa . Non ho invece amici o conoscenti tra le fila di questi promiscui citati .  Quindi, sicuro sicuro che esistano ? E anche qualora esistano, io mi chiedo perchè i rimanenti non si mettano assieme .

Appunto per questo trovi solo sesso: queste caratteristiche non bastano per selezionare un fidanzato. (Mio marito sta leggendo quello che scrivo e ha commentato: "Beh, non ha chiesto poco! Il nuotatore simpatico e dotato - carino di viso - piace a tutti; scusa, sai!" In effetti anche lui ha ragione...)    

Sì, ma questa è una visione da manuale di contabilità, non economico-politica... una confusione tra funzione fiscale e funzione di governance, che sono due cose distinte. Che una patrimoniale raccolga risorse è vero, ma è solo la parte più superficiale. Tutte le democrazie moderne hanno sempre usato la leva fiscale anche per un motivo strutturale, ovvero evitare che concentrazioni di ricchezza diventino soggetti capaci di alterare le regole del gioco. È esattamente il motivo per cui esistono le aliquote progressive, per cui esiste antitrust, e vari limiti alla concentrazione di mercato. Non riguarda la moralità dei ricchi. Riguarda la scala del potere che possono esercitare Messa così è una frase volutamente provocatoria, certamente se presa da sola è debole. Quello che sto dicendo non è che un miliardario sia un mostro morale. Sostengo solo che non è compatibile con l’idea di eguaglianza politica avere soggetti singoli con una capacità di influenza paragonabile o superiore a quella di molti Stati. Quanta asimmetria di potere può tollerare una democrazia prima di smettere di essere effettivamente tale, anche se formalmente resta tale? Oltre una certa soglia la ricchezza non è più solo un grande agio privato, è infrastruttura di potere. Dire che "un miliardario non fa male a nessuno" ignora completamente questa dimensione   Il punto della soglia non è mistico, è tecnico e politico. Ho già chiarito che le soglie sono convenzionali e basate sugli ordini di grandezza reali, non su opinioni personali. Se ne parla da decenni nell'economia pubblica. Mettere insieme un imprenditore da 2 milioni e un soggetto da 500 milioni significa perdere completamente il senso del problema. La critica che fai sembra profonda, ma è solo un modo di evitare la questione reale... vuoi mettere un limite alla concentrazione estrema di potere privato, oppure no? Se il tuo argomento è che qualsiasi soglia è arbitraria, allora stai argomentando contro ogni forma di politica economica. Che poi la soglia possa essere 80, 100 o 150 milioni è esattamente ciò che fa la politica: definire dove tracciare il confine. E le valutazioni di immobili, imprese, patrimoni illiquidi sono pratiche che gli Stati fanno già. La complessità non è una confutazione, è la normalità dell’economia reale. E un 2% annuo su patrimoni enormi è "onerosissimo" esattamente nel senso voluto. Qui confondi due livelli. Che si possa accumulare ricchezza (anche molta) e che non esista alcun limite alla concentrazione estrema di ricchezza e, quindi, di potere. Confondere la possibilità di arricchirsi con l’assenza totale di limiti alla concentrazione è uno dei fraintendimenti più comuni Il capitalismo funziona proprio perché premia differenze, non perché lascia crescere indisturbate qualsiasi forma di concentrazione.  Non perché consente che pochi soggetti diventino più grandi del mercato in cui operano. La competizione si riduce quando la scala diventa troppo sbilanciata. La crescita capitalistica funziona meglio con la concorrenza, non con la concentrazione estrema dove chi è estremamente ricco aumenta più velocemente di chiunque altro. Che esistano antitrust, limiti alle concentrazioni, regole sugli oligopoli è la prova empirica del fatto che nessuna economia di mercato funziona senza strumenti che impediscono a pochi soggetti di riscrivere le regole del gioco. Una cosa è dire "è possibile arricchirsi molto", un’altra è acceaccettare che alcuni soggetti diventino potenze regolatorie di fatto. Qui non sto parlando di abolire il capitalismo, sto parlando di governarlo e regolarlo con un minimo di intervento statale

Benvenuto. Carino nickname, mi è molto a cuore, proprio marcus. Mi sembra che tu sia nella 20ina 30ina e non hai mai avuto frequentazioni serie. A questo punto non ci sarebbe molto da consigliare, se non il portare avanti qualche buona frequentazione. Purtroppo costa impegno, ma se per te è iportante, allora troverai la forza e la costanza. Non c'è molto altro, ecco.   A me è servito leggere il post "Gay Healing" del nostro metal, che ha sempre qualche consiglio e un po' d'esperienza☺

C'è forse un "non" in più?  (perché se sei fidanzato non scopi facilmente).