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Salve, mi presento, sono un ragazzo di 22 anni e sono gay.  L’ho sempre saputo e non me ne sono mai fatto una colpa, ma non sono mai riuscito a dirlo a nessuno. Non credo che riceverei un responso troppo negativo dalla mia famiglia se facessi coming out, ovviamente mia madre ci rimarrebbe male essendo la tipica madre del sud, ma al massimo un paio di giorni poi credo finirebbe lì, mio padre penso mi sosterrebbe e mia sorella invece so sicuramente che sarebbe dalla mia parte, abbiamo un ottimo rapporto infatti ho pensato di dirglielo ma non trovo il coraggio, con lei parlo tantissimo e credo che un sospetto lo abbia, ma di proposito dico cose che magari la confondono, tant’è che mi ripete sempre che non mi riesce a capire alcune volte. Il problema sarebbe più con nonni, zii alcuni estremamente omofobi ma onestamente non mi peserebbe il non vederli più nel caso. La situazione nell’ultimo periodo si sta facendo abbastanza pesante tutte le persone intorno a me vogliono che mi fidanzi e ovviamente si stanno iniziando a porre domande sulla mia sessualità, questa cosa mi turba e infatti sto avendo dei comportamenti sgarbati nei confronti di chiunque. Durante il periodo delle scuole elementari e medie non sono mai stato interessato a calcio o allo sport in generale e ciò mi ha portato a non avere mai amicizie reali fino al liceo, dove ho iniziato un processo volto a eliminare ogni cosa che potesse portare a farmi definire gay (anche se un paio di persone comunque mi dicevano che secondo loro sarei ‘’diventato’’ gay, cosa che per me non significa niente perché mica si diventa così). Durante il liceo non ero nemmeno particolarmente carino quindi nessuno si domandava perché non avessi una fidanzata, ma da qualche anno facendomi crescere un po’ la barba e mettendo su un bel po di muscoli, tutti si stanno chiedendo come mai ancora non abbia nemmeno una storia solo fisica, (immagino se sapessero che non ho nemmeno mai dato un bacio lol). Del mio gruppo di amici credo che le ragazze sospettino qualcosa, anche se alcune credono  che io sia innamorato della mia migliore amica, i ragazzi invece essendo sfigati in amore non si pongono troppe domande, tant’è che fanno battute omofobe con me avanti senza troppi problemi. In questi anni mi sono sentito molto solo, vivendo in provincia nel sud Italia comunque sei portato a credere che non ci sia nessuno come te. Mi sarebbe piaciuto andare a studiare lontano di casa per l’università ma purtroppo economicamente la mia famiglia non se lo può permettere. All’università purtroppo a causa della paura che mi facessero domande che avrebbero portato a mettere in dubbio la mia sessualità ho stretto pochi rapporti, e quei pochi amici che ho quando hanno saputo che non avevo mai fatto nulla con una ragazza sono rimasti sconvolti, mi sono dovuto giustificare dicendo che nessuna mi ha mai guardato in quel senso quindi non era colpa mia. Ho avuto mille occasioni per dire che sono gay eppure non le ho mai colte, mi sono sempre ripetuto che lo dirò non appena avrò una relazione, perché siamo onesti è più facile dire ‘’sto con un ragazzo’’ che dire ‘’sono gay’’. Negli anni non ho mai incontrato nessuno come me, ovviamente qualche conoscente si, ma mai nessuno che mi piacesse o conoscessi abbastanza bene con cui aprirmi. Negli ultimi mesi in me si è fatta sempre più forte la voglia di avere una relazione, vorrei uscire dal mondo delle fantasie mentali inutili, vorrei innamorarmi, vivre la vita e smettere di perdere tempo, ma non so proprio da dove cominciare. Volevo chiedervi un consiglio proprio su questo,so che se mi unissi a qualche associazione la voce si spargerebbe più velocemente di quanto io voglia, quindi ho pensato e se mi scaricassi grindr? So che è una pessima idea, che lì sopra diventerei praticamente carne da macello, che oltre a qualcosa di fisico da una botta e via non si troverebbe niente e che per me che sono praticamente a zero esperienze sarebbe ancora peggio, ma come vi ho detto prima non so proprio da dove iniziare, voi che dite? 

Di nulla.... Non penso che la cosa dispiaccia a molti. Sì, va bene, ma anche per l'uomo adulto e maschio altro è la forza fisica, altro la forza morale, altro quella intellettuale. D'altronde accade non raramente che nell'imitazione si raccatti il peggio altrui, gettando il buono proprio.

Benvenuto Paolo! Di che esperienza parliamo?

Ottimo 

Credo che le cose siano più sfumate, ma quasi tutte le coetanee che conosco lavorano (e prendono il loro lavoro piuttosto sul serio), non accetterebbero di farsi mantenere dal marito/compagno ed esigono che il compagno si assuma delle responsabilità in casa e con i figli...

Sì; solo che spesso finiamo per vomitare il nostro astio verso chi pensiamo sia più figo di noi (perché un po' ne siamo spaventati), mentre la cosa più saggia potrebbe essere cercare di imitare chi è più figo di noi, per verificare se, cambiando il nostro comportamento, anche noi riusciamo ad ottenere qualche successo

https://www.eleuthera.it/scheda_libro.php?idlib=587# https://www.edizionidicomunita.it/catalogo/avvento-della-meritocrazia/ Questo secondo libro è molto bello, pensate che la prima edizione è del 1958. «Un saggio atipico e illuminante, con cui nacque il termine “meritocrazia”. Michael Young descrive un’immaginaria Inghilterra del 2033, divenuta completamente e acriticamente meritocratica, e rievocando gli scenari apocalittici di Orwell e Huxley decostruisce il mito della meritocrazia come soluzione di tutti i problemi sociali. Infatti la quarta di copertina vi fa capire meglio... Qui si vede meglio...