Jump to content

Omosessuale e Cristiano, Scelta possibile


Luca1981

Recommended Posts

la Bibbia non è verità ma pretende di esserlo.

ma proprio no, la Bibbia è un libro di teologia e di mitologia, non un libro di storia e geografia. È detta anche Parola di Dio o Sacre Scritture, per sottolineare l'ispirazione divina sotto la quale i cristiani e gli ebrei sostengono sia stata scritta, ma nemmeno questo significa che la Bibbia sia la verità; per sintesi estremissima, potremmo paragonarla ad una cartina stradale, nella quale si sa che è indicato dov'è la verità ma sta alla persona che guarda la cartina trovare la strada per raggiungerla.

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 343
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Anakreon

    31

  • niebla

    31

  • Isher

    23

  • Akira86

    16

Top Posters In This Topic

Guarda Isher, a me non interessa dare giudizi di valore sulla religione relativa. Ognuno fa ciò che vuole. Sta di fatto che Niebla non si può definire propriamente CRISTIANO. Bisognerebbe inventare un'altra parola.

 

cristiano è chi crede nel dio delle parole di cristo, forse volevi dire che niebla non si può definire cattolico?

Link to comment
Share on other sites

cristiano è chi crede nel dio delle parole di cristo, forse volevi dire che niebla non si può definire cattolico?

 

Il cristianesimo è una relgione "contenitore" di diverse suddivisioni, e si fonda su Antico Testamento + Nuovo Testamento... e, dato che i principi etici sono per lo più comuni a tutte le suddivisioni (quello che cambia sono i sacramenti e i fatti strutturali), Niebla non può propriamente definirsi nè cattolico nè cristiano, imho.

Link to comment
Share on other sites

 

Guarda Isher, a me non interessa dare giudizi di valore sulla religione relativa. Ognuno fa ciò che vuole. Sta di fatto che Niebla non si può definire propriamente CRISTIANO. Bisognerebbe inventare un'altra parola.

 

L'esperienza di Niebla non è un'esperienza cristiana nel senso proprio del termine.

 

 

Ma tu bypassi tutto quello che ho cercato di dire sull'esperienza religiosa e che è la premessa della religione: non ci sarebbe alcuna religione senza esperienza religiosa; apprendere o credere razionalmente (a)i dogmi trinitari e ad altre proposizioni non genera di per sé un sentire religioso. Per te si può dire «cristiano» solo chi accetta tutto questo corpo dottrinario e teologico, ma la tua a questo punto diventa una definizione nominalistica, classificatoria, che, secondo me, si lascia sfuggire l'essenziale. La storia del cristianesimo è anche storia di Riforme, predicate o meglio ancora attuate, di posizioni ereticali, di grande contraddizioni, non sempre assimilate dalla Chiesa che non trae la giusta lezione dalla sua stessa storia. Le stesse eresie non sono posizioni non-cristiane: sono al contrario posizioni che prima che una di esse venisse elevata a dogma, da un sinodo o un Concilio, erano professate e dibattute all'interno del cristianesimo (le eresie precedono e non seguono i dogmi). Tutto mi sembra quindi più complesso.

 

Quindi credo che anche accettando la tua posizione Niebla possa dirsi «cristiano», e debba, semmai, solo inventarsi coniare o scegliere un aggettivo che qualifichi il suo cristianesimo.

 

Aggiungo un esempio: pur non sapendo nulla di queste cose, credo che nel cristianesimo esistano i Metropolitani che riconoscono la totale liceità dell'omosessualità e hanno fondato appunto questa chiesa, attualmente non riconosciuta dal vaticano; ma questo è del tutto secondario, anche perché come ricordava Niebla oltre alla Chiesa come Gerarchia c'è anche la Chiesa come popolo di Cristo, insomma il «corpo» dei credenti.

 

Naturalmente ti ho risposto io perché stiamo dialogando ma la risposta più esauriente la potrà dare Niebla.

 

 

Faccio un passo avanti, nel discorso, apro un altro fronte, svelando la mia ultima posizione.

 

Per me un cristiano che pensi e che avverta tutte le implicazioni tragicamente negative e inumane di certe posizioni della chiesa deve necessariamente avere tratti eretici.

Link to comment
Share on other sites

Alcuni voi ha detto delle cose interessanti e altri si nascondono con la scusa della Chiesa e dei preti. Prima di criticare la Parola di Dio bisogna studiarla e approfondirla.

I peccati sono: orgoglio, odio, rancore, avarizia,bestemmia, ommissione di soccorso, di gola, calpestare la dignità della persona, tradimento, masturbazione. Chi è senza peccato scagli la prima di pietra.

Ho notato alcuni vip, attrici (Claudia Koll), giornalisti(Daniela Rosati, Paolo Brosio), il giocatore Nicola Legrottaglie, i cantanti, cantautori, cantautrici hanno fatto un cammino di Fede e si sono convertiti a Dio.

Un abbraccio fraterno da Antonio

Link to comment
Share on other sites

Io ho lasciato la religione cattolica

dopo aver letto il Vangelo;

e la fede - tout court - dopo la Bibbia.

 

Han fatto male a tradurla in italiano:

a qualcuno è sembrata una porcheria.

Link to comment
Share on other sites

ommissione di soccorso

 

eh? ma che c'entra col resto?

 

io non sono mai stato realmente religioso, a parte l'imprinting inculcato da fanciullo

Link to comment
Share on other sites

Dai, coeranos;

il nostro amico Fedele fa solo un po' di confusione.

Mescola i Vizi Capitali con i modi in cui si può peccare

("pensieri, parole, opere o omissioni")

 

Fai caso che se purghi l'etica religiosa

da ciò che ha in comune con l'etica atea;

ottieni soltanto una serie di pratiche masochistiche

(digiuno, castità, obbedienza, martirio, povertà)

 

Rinnegare la religiosità, questo rinnega.

Link to comment
Share on other sites

Ho notato alcuni vip, attrici (Claudia Koll), giornalisti(Daniela Rosati, Paolo Brosio), il giocatore Nicola Legrottaglie, i cantanti, cantautori, cantautrici hanno fatto un cammino di Fede e si sono convertiti a Dio.

mah, oddio, su vari casi avrei parecchio da ridire, nelle interviste che rilasciano si riempiono tanto la bocca di Gesù e Vangelo, ma della loro esperienza di fede e del loro cammino non ne parlano per nulla. E per esperienza tendo a diffidare di chi parlando di fede parla per frasi fatte...

Link to comment
Share on other sites

@ fedele: non ti seguo.

 

@ Isher: non ho bypassato quella parte, anzi l'ho letta con molta attenzione, ma ho ritenuto superfluo commentare perchè sono d'accordo praticamente su tutto. Hai perfettamente ragione a dire che la mia definizione di cristianesimo è nominalistica e classificatoria, ma a me hanno insegnato a concepire la religione in quel modo ed è da quella definizione che io mi sono distaccata con orrore quando avevo dodici anni.

 

La storia del cristianesimo è anche storia di Riforme, predicate o meglio ancora attuate, di posizioni ereticali, di grande contraddizioni, non sempre assimilate dalla Chiesa che non trae la giusta lezione dalla sua stessa storia. Le stesse eresie non sono posizioni non-cristiane: sono al contrario posizioni che prima che una di esse venisse elevata a dogma, da un sinodo o un Concilio, erano professate e dibattute all'interno del cristianesimo (le eresie precedono e non seguono i dogmi). Tutto mi sembra quindi più complesso.

 

Il mio pensiero su tutto ciò lo trovi nel post delle 13:14, paragrafo "@ bluelake"  :sisi:

Link to comment
Share on other sites

Scritto da Almadel:

Io ho lasciato la religione cattolica

dopo aver letto il Vangelo;

e la fede - tout court - dopo la Bibbia.

 

Han fatto male a tradurla in italiano:

a qualcuno è sembrata una porcheria.

_________________________________________________________

Non vuoi capire che il vangelo esprime la realtà.

Link to comment
Share on other sites

Non vuoi capire che il vangelo esprime la realtà.

in una realtà parallela forse sì, in questa realtà direi proprio di no. Il Vangelo non è un libro di storia o un reportage giornalistico, da prendere alla lettera in ogni parola che ci sta scritta.

Link to comment
Share on other sites

Io sono molto cristiano.

E vivo il mio essere gay, a volte bisex... con molta naturalezza e per niente in conflittualità con la mia fede. Anzi.

 

Come Isher... anch'io guardo alle sempre più numerose Chiese cristiane che non vedono nell'omosessualità nulla di male.

La stessa Chiesa di cui fa parte il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, la United Church of Christ, abbraccia completamente il sesso e l'amore omosessuale... tant'è che laddove le leggi lo consentono celebra essa stessa unioni e veri e propri matrimoni dello stesso sesso.

 

Ogni fedele omosessuale, se ancora non lo ha fatto, deve rendersi conto che non è il caso di farsi seghe mentali per le sciocchezze se non addirittura mostruosità che dicono contro il sesso e l'amore omosessuale quegli uomini incaricati (da altri uomini) di rappresentare pubblicamente il cristianesimo... vedi ratzinger e compagnia bella. Forza e coraggio! :-)

Link to comment
Share on other sites

Io sono molto cristiano.

E vivo il mio essere gay, a volte bisex... con molta naturalezza e per niente in conflittualità con la mia fede. Anzi.

 

Come Isher... anch'io guardo alle sempre più numerose Chiese cristiane che non vedono nell'omosessualità nulla di male.

La stessa Chiesa di cui fa parte il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, la United Church of Christ, abbraccia completamente il sesso e l'amore omosessuale... tant'è che laddove le leggi lo consentono celebra essa stessa unioni e veri e propri matrimoni dello stesso sesso.

 

Ogni fedele omosessuale, se ancora non lo ha fatto deve rendersi conto che non è il caso di farsi seghe mentali per le sciocchezze se non addirittura mostruosità che dicono contro il sesso e l'amore omosessuale quegli uomini incaricati (da altri uomini) di rappresentare pubblicamente il cristianesimo... vedi ratzinger e compagnia bella. Forza e coraggio! :-)

 

 

Questo è il nuovo che avanza, nel cristianesimo, e non è un caso - se qualcuno ha letto i miei precedenti post - che chi parla così sia un gay.

Tra tanti che si sentono schiacciati e smentiti, ce ne sono alcuni che sono in grado di rovesciare il discorso, e, mettendo il proprio sentimento

religioso più in alto della dottrina (come deve essere), creano del nuovo. E dànno un enorme contributo al cristianesimo e a quei cristiani pigri,

retrivi, privo di coraggio, che perpetuano loro stessi, o subendo o appoggiando gli anatemi di ratzinger, una condizione spiritualmente molto bassa

del cristianesimo e del cattolicesimo.

Link to comment
Share on other sites

Dream_River

Ovvio che si può essere Cristiani e allo stesso tempo Omosessuali

 

DI certo se si è Cattolici, si può solo essere Omosessuali repressi (Essere omosessuali non è peccato secondo la chiesa cattolica, è peccato commettere atti impuri, fra cui il sesso fra omosessuali)

Link to comment
Share on other sites

Mantelli e significati.

 

Cristiano, veramente, può avere molti significati:

può significare solo che alcuno stima che Cristo sia stato, per qualche atto o per qualche detto, uomo eccellente e degno d'ascolto e d'imitazione;  ma può anche significare che alcuno confida ch'egli sia stato figlio del dio dei Giudei, nunzio del padre, redentore dei peccati dei mortali, salvatore del genere umano alla vita futura, fondatore del comune dei suoi fedeli, elettore del primo dei pontefici Romani ed altro;  sono possibili, s'intende, gradi medii.

 

E perché il verbo, che a lui riferiscono i libelli sacri, può essere interpretato, e fu veramente interpretato, in innumeri modi diversi, se alcuno non segua una setta Cristiana singolare, quegli può a buon diritto dirsi Cristiano, ancorché egli opini tutto ed il contrario di tutto.

 

Il nome di Cristiano, in somma, è un mantello onde chiunque può, se gli piace, coprirsi:

quanto poi efficacemente difenda dalle intemperie della vita, non so;  ma forse è assai confidare che difenda. 

 

Anakreon.

Link to comment
Share on other sites

 

DI certo se si è Cattolici, si può solo essere Omosessuali repressi (Essere omosessuali non è peccato secondo la chiesa cattolica, è peccato commettere atti impuri, fra cui il sesso fra omosessuali)

 

 

Io conosco molti atei o agnostici repressi, e molti cristiani e anche cattolici libertini.

Certo per un cristiano o cattolico c'è un cammino più difficile da fare, più lungo.

Ma credo che se uno si impegna, si pone e pone le domande giuste, trova la strada

per vivere la propria omosessualità con piena e assoluta serenità. Deve però, per raggiungere

questo obiettivo, ripensare profondamente le prescrizioni della chiesa.

Link to comment
Share on other sites

Per chi non lo conoscesse, posto il link al blog di Don Barbero (http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Barbero) , prete allontanato dalla Chiesa per le sue posizioni a favore degli omosessuali, e non solo:

 

http://www.blogger.com/profile/07648178641684140656

 

Nel 1978 ha celebrato in segreto le prime nozze di due ragazzi omosessuali:

 

http://www.arcigay.it/node/19113

 

e dal suo blog è possibile accedere anche ad una sezione interessante per questo topic:

 

http://www.viottoli.it/fedeomosessualita/index.html

Link to comment
Share on other sites

Beh direi che sono decisamente interessanti... e soprattutto fanno vedere i versetti compromettendi dall'altro punto di vista (ottimo per fare un confronto e valutare... non come fa spesso la chiesa senza contraddittorio).

 

Una frase mi è piaciuta particolarmente e secondo me dovrebbe far riflettere: "Compiere atti contro natura potrebbe anche essere il non accettare la condizione nella quale si è stati creati, compreso l'orientamento sessuale."

Link to comment
Share on other sites

 

Ho notato alcuni vip, attrici (Claudia Koll), giornalisti(Daniela Rosati, Paolo Brosio), il giocatore Nicola Legrottaglie, i cantanti, cantautori, cantautrici hanno fatto un cammino di Fede e si sono convertiti a Dio.

 

 

Tra un cammino di Fede ed il diventare invasati ne passa di acqua sotto i ponti. Tra l'altro Brosio si è "illuminato" avendo visto a Medjugorje il "sole che roteava" ed altri fenomeni simili, e non si sa bene perchè,ma ha associato il tutto ad un'apparizione mariana (forse per il luogo in cui era?).

Comunque sia, passiamo a te, Fedele68, dato che è un discorso che qui non è mai stato affrontato: ti professi eterosessuale ( e fin qui puo' starci), l'80% dei tuoi post è a sfondo predicatore di una morale e di una religiosità non richiesta, NON TI SEI PRESENTATO alla community per cui non sappiamo nulla di te, e per ultimo ti esprimi in un modo totalmente inappropriato. Se hai problemi di comunicazione, nessuno te ne fa una colpa; perlomeno buon senso vorrebbe che tu dicessi "ragazzi, scrivo cosi' per il tal motivo, spero non ci siano problemi" invece di dare per scontato che la tua sia una normalità espressiva e farci fare i salti mortali per tradurti senza capire il perchè.

Link to comment
Share on other sites

Lodi e vituperii.

Caro Turbine,

 

annoti:

 

"Una frase mi è piaciuta particolarmente e secondo me dovrebbe far riflettere: "Compiere atti contro natura potrebbe anche essere il non accettare la condizione nella quale si è stati creati, compreso l'orientamento sessuale."

E' opportuno considerare che la locuzione "contro natura",  Grecamente "para physin", applicata alle voluttà veneree che non avessero, al meno in potenza, efficacia di generare prole, fu usata primamente da Platone, il quale appunto deprecò il getto del seme virile su sassi sterili, non solo maschili, ma anche femminili.

 

E' difficile affermare che i libri sacri Giudaici non contengano luoghi, dove l'amor Greco sia aspramente vituperato;  ma è indubitabile che la dottrina dei Cristiani, circa tale amore, debba molto più alla filosofia morale di Platone, che agli usi superstiziosi dei Giudei. 

 

Possiamo, senza timore di confutazione, dichiarare che quella medesima cultura umana, la quale lodò ampliamente con voci nobilissime l'amore che congiungeva il cuore di due uomini del medesimo sesso, in una aborrì empiamente tanto amore, consegnandolo al vituperio perenne delle genti, non secondo il decreto d'un dio, non secondo l'utilità d'una stirpe, ma secondo il giudizio di ragione e la regola di natura:

a buon diritto, possiamo appellarlo amor Greco, perché dai Greci fu massimamente celebrato, ma ricordare insieme che da un Greco eccellentissimo fu, con eco per i secoli universale, crudelmente abominato.       

 

Anakreon.

Link to comment
Share on other sites

vado un attimo OT...

 

"La vispa Teresa

avea tra l’erbetta

A volo sorpresa

gentil farfalletta

E tutta giuliva

stringendola viva

gridava distesa:

"L’ho presa! L’ho presa!".

 

A lei supplicando

l’afflitta gridò:

"Vivendo, volando

che male ti fò?

Tu sì mi fai male

stringendomi l’ale!

Deh, lasciami! Anch’io

son figlia di Dio!".

 

Teresa pentita

allenta le dita:

"Va', torna all'erbetta,

gentil farfalletta".

Confusa, pentita,

Teresa arrossì,

dischiuse le dita

e quella fuggì."

 

questo per dire che... non c'entra una mazza... però almeno ho scritto anche io in vena "poetica".  :bua:

Cioè non capisco perchè siamo su un forum di persone "normali" che usano un linguaggio "normale" di "normale" diffusione e ogni volta devo usare un enorme carico cognitivo per interpretare i tuoi siffatti post, Anakreon.  :)

 

Comunque, chiuso OT (ho mal di testa...)

 

"deprecò il getto del seme virile".. bene allora uccidiamo tutte le donne sterili che fanno sbattere via un enorme carico di sperma... e uccidiamo tutti gli amici di Federica.

Link to comment
Share on other sites

Dream_River

Io conosco molti atei o agnostici repressi, e molti cristiani e anche cattolici libertini.

Certo per un cristiano o cattolico c'è un cammino più difficile da fare, più lungo.

Ma credo che se uno si impegna, si pone e pone le domande giuste, trova la strada

per vivere la propria omosessualità con piena e assoluta serenità. Deve però, per raggiungere

questo obiettivo, ripensare profondamente le prescrizioni della chiesa.

 

Appunto, un attività che non è permessa ad un Cattolico

 

Se non si seguono i dettami della chiesa non si è Cattolici, si è cristiani Fai-Da-Te oppure di un altra confessione (Ad esempio la Chiesa Valdese e alcune chiesa protestanti Anglicane non hanno pregiudizi verso gli omosessuali)

 

Ci tengo a notare che io non ho mai detto che per essere repressi bisogna essere cattolici

 

Quello che ho espresso in precedenza è

 

Individuo(Cattolico) V Individuo(Rapporti omosessuali), Individuo (Cattolico) ---> ¬Individuo(Rapporti omosessuali)

 

Quindi affermo che essere cattolici e condizione sufficiente ma non necessaria ad essere omosessuali repressi

Link to comment
Share on other sites

Appunto, un attività che non è permessa ad un Cattolico

 

 

Ciò che riguarda il pensiero non può essere vietato da alcuno. Non si ha bisogno del permesso di nessuno

per ripensare o anche avversare dogmi: la storia delle religioni offre molti esempi;

e se ci sono anche esempi di preti che hanno fatto questo, oggi o in tempi recenti, figuriamoci se ciò

non è possibile a un semplice credente.

 

 

Se non si seguono i dettami della chiesa non si è Cattolici, si è cristiani Fai-Da-Te

 

 

Lo trovo un giudizio sprezzante e sommario. Per come è espresso, ridicolo.

A un ateo, tra l'altro, il pensare da solo dovrebbe essere caro. Sempre che pensi.

Link to comment
Share on other sites

Scritto da Almadel:

Io ho lasciato la religione cattolica

dopo aver letto il Vangelo;

e la fede - tout court - dopo la Bibbia.

 

Han fatto male a tradurla in italiano:

a qualcuno è sembrata una porcheria.

_________________________________________________________

Non vuoi capire che il vangelo esprime la realtà.

 

Questo è un concetto interessante fedele. Sono d'accordo; ma saresti d'accordo con me se lo ampliassimo dicendo che nell'esperienza religiosa di ogni tempo il concetto di realtà finisce prima o poi con l'essere affidato al divino?

Link to comment
Share on other sites

Caro Isher,

siamo sicuri che contestare i dogmi da Cattolici

non sia un limite del nostro essere Italiani?

Proprio perchè è pratica antica e sempre frustrata

(non esiste una sola "rifoma dal basso"

in duemila anni di storia della Chiesa),

non sarebbe il caso di abbandonarla?

 

Secoli inutili: da Dante a Manzoni,

da Don Sturzo a Don Milani;

da Hans Kung a Monignor Milingo.

 

Come ateo posso dare un giudizio storico?

E' tempo sprecato.

 

Gli unici processi positivi

- sia nella storia della fede

che in quella dello sviluppo sociale -

si sono sempre fatti contro la Chiesa.

 

Credete diversamente? Bene.

Vorrà dire che lo capirà la generazione successiva

o qualcun'altra dopo di lei.

Link to comment
Share on other sites

Comodi ed incomodi.

 

Le difficoltà, in cui incorre singolarmente il magistero Romano ed universalmente ogni magistero sacro, stanno massimamente in ciò, che il verbo divino dovrebbe, per sua natura, essere fuori dei tempi e dei luoghi terreni, oltre i secoli e le genti umane;  dovrebb'essere immutabile e perfetto in sé ed immutabilmente e perfettamente dovrebb'essere divulgato ai mortali, non solo perché tali virtù convengono ad un verbo proferito dal dio stesso creatore e rettore dell'universo, ma anche perché i disobbedienti sono minacciati di pene gravissime e perpetue nella vita futura.

 

Se da una parte, dunque, i principii stessi proposti necessitano i sacerdoti a conservare immoti i precetti primamente formulati dagli autori della dottrina;  dall'altra, i mutamenti della società civile, del consorzio umano, delle scienze, della morale assediano efficacemente alcune opinioni inveterate, minacciando demolire le fondamenta d'un tempio faticosamente nei secoli costruito.   

 

Naviga in somma la Chiesa Romana, e non solo essa, tra una Scilla che la vuol crocifiggere al secolo della prefettura di Ponzio Pilato e poco oltre, repellendo i tempi nuovi e gli uomini che in questi vivono; ed una Cariddi che la vuol soffocare nelle novità del secolo presente, irridendo la necessaria eternità dei comandamenti divini, i quali per due mila anni essa è andata predicando che un dio le avesse notificati.

   

Certificare che un nume sostiene infallibile la nostra mano destra e spira veridico nella nostra bocca è arroganza che può procurarci molti comodi, ma anche qualche incomodo grave, che uomini prudenti dovrebbero pur saper prevedere.

 

Anakreon.

Link to comment
Share on other sites

Caro Almadel,

 

io difendo semplicemente il diritto di chi è cristiano e cattolico, e gay,

a trovare una soluzione personale al contrasto che inevitabilmente insorgerà

in lui. Trovare una soluzione personale significa necessariamente porsi al di

fuori del cattolicesimo? Non lo so, perché non sono credente e non sono cattolico:

ma direi di no, se debbo stare ai resoconti che mi hanno fatto amici credenti e preti gay,

alcuni dei quali con una attività sessuale "praticante" (é il caso di dirlo) molto alta.

 

Avversare proposizioni dottrinali, non credere a questo o quel dogma, significa

necessariamente creare una religione Riformata? No di certo, direi.

 

Il problema è più semplice: come essere felici, essendo gay e credente, o comunque

come essere sereni e padroni di sé, primo unico e inderogabile dovere di ogni uomo.

 

Quanto alla fede, ci si nasce o ci si diventa? è una scelta, o no?

Qualunque sia la risposta, è sicuro che, se uno è credente all'età di 20/25 anni, lo

sarà sempre, ed egualmente se è ateo a quell'età. A questo punto diventa una cosa che

non è più - salvo episodiche conversioni di atei o altrettanto episodici percorsi dalla

fede all'ateismo -  in nostro potere: bisogna rendersene conto. Diventa, amico

mio, come "amare o provar gusto per la musica di Mozart". Qualcosa che, di norma,

dura per tutta la vita. Di questo sono certo.

 

Ti racconto un fatto reale. Su facebook ho conosciuto un ragazzo iraniano, gay, scappato

dall'Iran e rifugiato politico in un Paese che non cito. E' una persona stupenda, che si occupa

attivamente di sottrarre all'impiccagione e poi sbarcare in Europa o altrove i suoi

connazionali gay: ha messo in piedi una rete internazionale già impressionante,

su molteplici piani, e sono convinto che cogli anni lo vedremo arrivare all'ONU.

Ora, nessuno più di lui conosce sulla sua pelle e su quella di suoi amici e compatrioti l'atrocità

non solo  totalitarista ma proprio antigay del regime dei mullah.

 

Bene, lo sai che c'è scritto sul suo profilo?

"Musulmano non praticante".

Link to comment
Share on other sites

Ma allora - in definitiva -

cosa significa essere Cattolici?

 

Il tuo amico iraniano si considera mussulmano,

ma di certo non si sottomette alla teocrazia iraniana.

 

Anche qui abbiamo una religione (quella cristiana)

e una sua versione teocratica (quella cattolica);

a che pro legarsi al destino del Vaticano

quando se ne disconoscono le regole?

 

Scommetto che il tuo amico iraniano

non si definisce certo "khomeinista"

e non difende la sua teocrazia

dalle critiche degli infedeli o no?

 

Perchè "cattolico" è un'etichetta politica

con cui un Cristiano ammette di credere

nel primato del Vescovo di Roma.

 

Se credi nel primato della tua Coscienza

non sei Cattolico e mi spiace se me ne vuoi convincere.

 

Sarebbe come se un sedicente "stalinista"

mi dicesse che crede nella "rivoluzione permanente";

come chi si definisca "fascista"

e si professi parlamentarista e internazionalista.

 

Vasto è il mondo e fantasioso;

posso anche accettare l'invito

ad impicciarmi dei miei affari:

rivendico solo il diritto

alla perplessità.

Link to comment
Share on other sites

Ma allora - in definitiva -

cosa significa essere Cattolici?

 

 

Questo non lo devi chiedere a me ma a un cristiano credente e che si professi cattolico.

Io mi sono limitato a fare un discorso generale, ma come ho detto non posso entrare nei

dettagli confessionali e neppure teologici.

 

Il tuo amico iraniano si considera mussulmano,

 

 

Ho citato questo episodio per rinforzare quanto dicevo sul fatto che essere credente diventa,

in genere, una qualità acquisita per sempre, dopo una certa età, qualcosa di cui non ci si disfa, e

sa il Cielo quante ragioni avrebbe avuto costui di disfarsene.

 

 

Se credi nel primato della tua Coscienza

non sei Cattolico e mi spiace se me ne vuoi convincere.

 

 

Almadel ogni tanto non ti capisco, e questa è una di quelle volte.

Io non sono cattolico, né cristiano, né in generale credente, e non ti voglio convincere

di niente, men che mai di quello che tu mi attribuisci, e che non so dove tu possa aver letto.

Se lo avessi per caso inteso come un sottinteso del mio discorso, sappi che non è così, che il mio

discorso con te non aveva sottintesi.

 

 

 

posso anche accettare l'invito

ad impicciarmi dei miei affari:

 

 

?

 

Questo è un altro di quei casi in cui non ti capisco  :bua:

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...