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Sbattezzarsi


Deed

Sbattezzo  

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  1. 1. Siete sbattezzati?

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    • No. Non ho intenzione di farlo.
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    • No. Ho intenzione di farlo.
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    • Non mi sono mai messo il problema.
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Sul paragone col matrimonio hai in parte ragione e in parte torto.

Il torto è che, nel caso del matrimonio, annullare l'atto permette solo di celebrare un nuovo matrimonio in chiesa; tanto più che due persone che si sono sposate in chiesa per "tradizione" ma che di fatto non sono credenti, non si fanno alcun problema, dopo il divorzio, a risposarsi in Comune.

Di fatto, l'annullamento del matrimonio è sempre una questione esclusivamente spirituale e non giuridica. La confusione deriva ovviamente dal fatto che abbiamo un Concordato, per nostra sfortuna.

 

La parte del tuo ragionamente in cui invece cogli un punto essenziale è che, analogamente al matrimonio, il battesimo dovrebbe essere annullato per un "vizio" abbastanza evidente, che è quello dell'incapacità di intendere del battezzando. Ma la Chiesa dovrebbe ammettere pubblicamente che battezzare un non consenziente è un atto di costrizione che può essere denunciato in età adulta... Ho la vaga impressione che ciò non avverrà molto presto.

Ma dato che chi chiede lo sbattezzo non lo fa per farsi ribattezzare, e l'unico interesse è quello di vedere il proprio nome cancellato da una lista, forse concentrarsi su questo particolare aspetto può sembrare uno sforzo vano, benché senz'altro non privo di logica.

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Ragazzi quello che ho suggerito io e che ha spiegato bene Quint è illuminante: qui non si tratta di ripicca o di fiscalismo bensì di non risultare più sudditi della Chiesa! E come dimostrato, questa sudditanza non è solo morale bensì anche pratica, come nell'esempio del poter pubblicamente criticare il fedele! A questo punto è bene sbattezzarsi non solo per fiscalismo o per morale, bensì anche per non risultare un servo, specialmente di qualcosa che non si vuole più sostenere! Non si sta dando il peso necessario alla cosa, perchè essere considerati sottoposti è davvero rilevante!

Per quanto concerne la questione che non si può cancellare il battesimo... Dove sarebbe la stranezza? Come qualsiasi atto ufficiale, non può sparire dalla storia personale ma può essere annullato. Di fatto l'atto del battesimo è ancora meno importante di altri perchè il bambino non ha deciso di entrare nella Chiesa cattolica. Dal punto di vista pratico lo sbattezzo è il rifiuto di una fede mai accettata mentre dal punto di vista morale indica lo scioglimento di un vincolo. :)

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Icoldibarin

Di fatto, l'annullamento del matrimonio è sempre una questione esclusivamente spirituale e non giuridica.

Non sono d'accordo, produce degli evidenti effetti pratici. Il primo è che per la legge vaticana e italiana non sei mai stato sposato, il secondo che ti puoi sposare (prima della legge sul divorzio, non esistendo appunto il divorzio non avresti potuto farlo in altro modo a meno di attendere la morte del coniuge) e anche adesso non devi attendere i tempi di separazione e divorzio per procedere ad una nuova unione.

 

Nel caso del battesimo e della procedura di sbattezzo, che non mi piace chiamare così visto che il battesimo rimane, c'è anche qui una bella differenza.

Riprendiamo il parallelismo con l'iscrizione ad un partito politico che era stata fatta tempo addietro.

 

Nel primo caso X è stato inscritto a Forza Nuova per K anni, a K+1 decide che vuole staccarsi dal partito e manda una lettera per formalizzare la sua posizione.

Nel secondo caso X ha scoperto a sua insaputa di essere stato inscritto per K anni a Forza Nuova (è capitato, ricordate le tessere PDL fatte a persone decedute o del tutto ignare), a k+1 anni se ne rende conto e chiede che la sua militanza virtuale nel partito sia cancellata.

 

Chi vuole sbattezzarsi di solito si trova nel secondo caso ma con la procedura ottiene l'effetto del primo: X è stato fedele della Chiesa Cattolica per K anni e a K+1 anni ne esce.

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Non sono d'accordo, produce degli evidenti effetti pratici. Il primo è che per la legge vaticana e italiana non sei mai stato sposato

Il problema è il Concordato. L'annullamento del matrimonio religioso riguarda, appunto, solo la parte religiosa del matrimonio. Tanto è vero che esiste l'annullamento del matrimonio civile.

Il fatto è che, avendo in Italia il Concordato, all'annullamento del matrimonio religioso, da parte della Sacra Rota, segue automaticamente l'annullamento di quello civile; così come sposarsi in chiesa da vita automaticamente a un matrimonio civile.

Ma questo non vuol dire che ciò che decide la Rota abbia effetti civili a prescindere; li ha in Italia e solo in Italia, per quell'anomalia tutta nostrana chiamata Concordato.

 

Ripeto, comunque, che la tua perplessità ha ottimi motivi di esistere: se il matrimonio può essere annullato (che vuol dire effettivamente fingere che non sia mai accaduto) per motivi legati all'irregolaità, perché non si dovrebbe annullare del tutto il battesimo, dato che l'irregolarità - il non consenso del battezzando - è estremamente evidente?

Spero che prima o poi ci si muova in tal senso, ma mi sembra estremamente difficile che la Chiesa Cattolica possa ammettere pubblicamente che il pedobattesimo è una violenza, significherebbe minarsi da sola le sue stesse basi. Poi, per carità, la speranza è l'ultima a morire, ma un minimo di realismo...

Per ora è già soddisfacente aver ottenuto l'annotazione sui registri, direi. :)

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Ragazzi quello che ho suggerito io e che ha spiegato bene Quint è illuminante: qui non si tratta di ripicca o di fiscalismo bensì di non risultare più sudditi della Chiesa! E come dimostrato, questa sudditanza non è solo morale bensì anche pratica, come nell'esempio del poter pubblicamente criticare il fedele! A questo punto è bene sbattezzarsi non solo per fiscalismo o per morale, bensì anche per non risultare un servo, specialmente di qualcosa che non si vuole più sostenere! Non si sta dando il peso necessario alla cosa, perchè essere considerati sottoposti è davvero rilevante!

Per quanto concerne la questione che non si può cancellare il battesimo... Dove sarebbe la stranezza? Come qualsiasi atto ufficiale, non può sparire dalla storia personale ma può essere annullato. Di fatto l'atto del battesimo è ancora meno importante di altri perchè il bambino non ha deciso di entrare nella Chiesa cattolica. Dal punto di vista pratico lo sbattezzo è il rifiuto di una fede mai accettata mentre dal punto di vista morale indica lo scioglimento di un vincolo. :)

 

E chi mi imopedisce di criticare il fedele pubblicamente? Guarda che ci sono tanti fedeli che smadonnano dalla mattina alla sera senza problemi, e io mi dovrei sentire limitato nell'esprimere un parere ragionato e motivato nel caso ne avessi voglia o nel caso qualcuno me lo chiedesse? Io sinceramente questa faccenda del battesimo non la vedo in nessun senso una costrizione, un obbligo o un comportare qualcosa. Non dico che sia sbagliato sbattezzarsi, però dico che per come la vedo io è controproducente, per un semplicissimo motivo. La gente che si interessa ad un argomento del genere è davvero poca, e nel momento in cui una ristretta minoranza richiede di venire sbattezzata io lo vedo come un porre in evidenza l'inevitabilmente grandissimo numero di persone che invece non lo farà. Se l'atto comportasse qualcosa ai fini pratici (aumento di diritti o cose così) lo farei subito, ma dato che per come la vedo io, per la mia sensibilità, sarebbe solo una faccenda puramente simbolica, non ne sento la necessità.

 

EDIT: l'esempio del partito politico secondo me è fuorviante. Primna di tutto l'iscrizione ad un partito politico prevede il sovvenzionare tale partito (la tessera la danno in cambio di soldi)... la chiesa i miei soldi se li prende comunque da brava sanguisuga, sia che io mi sbattezzo sia che non lo faccio.

Inoltre non so se un partito possa far valere la quantità di nomi degli iscritti senza ricorrere a cose come i referendum, ma credo di no perché appuntoi altrimenti i referendum non avrebbero senso, penso che ancora meno la chiesa possa far valere il numero dei battezzati quando si tratta di prendere decisioni o cose così

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E chi mi imopedisce di criticare il fedele pubblicamente?

Non che Hitam abbia bisogno di avvocati, ma hai frainteso cosa ha detto (o lui si è spiegato male, come preferisci).

Intendeva dire che, fintanto che rimani all'interno della Chisa Cattolica, qualsiasi ministro di questo culto può criticarti se non ne segui i dettami.

O questa almeno era la consuetudine 60 anni fa, ai tempi della famosa causa dei conviventi pubblicamente additati come concubini; nel 2012 fortunatamente il clero ha un po' ridimensionato la sua ingerenza nei fatti privati a livello "parrocchiale", ma ciò non toglie che episodi come quello si ripetano ancora, specie nei piccoli centri.

 

La gente che si interessa ad un argomento del genere è davvero poca, e nel momento in cui una ristretta minoranza richiede di venire sbattezzata io lo vedo come un porre in evidenza l'inevitabilmente grandissimo numero di persone che invece non lo farà.

Anche il matrimonio fra persone dello stesso sesso è richiesto da una ristretta minoranza; richiederlo non fa altro che rendere evidente che gli omosessuali/bisessuali nel mondo non sono certo il 50%... quindi? È inutile chiedere anche quello?

 

EDIT: l'esempio del partito politico secondo me è fuorviante. Primna di tutto l'iscrizione ad un partito politico prevede il sovvenzionare tale partito (la tessera la danno in cambio di soldi)... la chiesa i miei soldi se li prende comunque da brava sanguisuga, sia che io mi sbattezzo sia che non lo faccio.

Come sopra: e quindi? Siccome tanto la Chiesa i soldi te li prende comunque, tanto vale rimanerne all'interno?

Non sarebbe forse il caso di: 1) uscire dalla Chiesa Cattolica, 2) chiedere che non ci rubi più i soldi?

 

Inoltre non so se un partito possa far valere la quantità di nomi degli iscritti senza ricorrere a cose come i referendum, ma credo di no perché appuntoi altrimenti i referendum non avrebbero senso, penso che ancora meno la chiesa possa far valere il numero dei battezzati quando si tratta di prendere decisioni o cose così

Ma in che mondo vivi? Per la Chiesa ogni occasione è buona per millantare un numero di credenti a dir poco inversosimile; lo fa costantemente, e lo fa per rivendicare una presunta superiorità che non ha (e non avrebbe neanche se le percentuali che spara fossero vere).

La prima parte della frase - quella sui partiti e i referendum - francamente non l'ho capita; a meno che non intendessi che i referendum si fanno per sapere quanti iscritti ci sono in un partito, ma devo aver capito male.

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Guarda, molto semplicemente per come la vedo io faccio molta più "violenza" alla chiesa dimostrando che le sue istituzioni non mi toccano, piuttosto che agire per una che considero non solo simbolica ma anche marginale. Il matrimonio è una cosa completamente diversa per due motivi:

primo: ha effetti concreti, riconosciuti dalla legge che modificano le mie condizioni di vita

secondo, e non meno importante: per me ha un grande valore.

In quel caso IO impongo un MIO valore simbolico. Mentre preoccupandomi del valore del battesimo per la chiesa automaticamente lo investo di una impoortanza che per me non ha.

Io già ora mi considero del tutto fuori dalla chiesa cattolica.

Riguardo all'ultima parte intendevo dire che i partiti prima di stabilire alcune regole lo fanno ricorrendo al referendum, se bastasse sbandierare gli iscritti per far valere le proprie idee non ci sarebbe bisogno di referendum. Su quest'ultimo aspetto però ammetto di essere forse in torto (non conosco bene il meccanismo)... Il fatto che la chiesa ha comportamenti arroganti è assolutamente vero ma trovo che ci siano modi più concreti per combatterli. Se ci fosse un sommovimento per cui la maggior parte della gente si sbattezza lo farei anche io, perché solo in quel caso ci troverei un significato, sarebbe un segnale forte. Se però siamo in pochi è completamente inutile, come minoranza ci sono altre cose che possiamo fare più incisive.

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Beh ma la chiesa non è mica un partito. E' un'organizzazione con tanto di gradi. C'è chi comanda che non viene eletto dal popolo ma da una piccola élite di aristocratici. E se la decidono tra loro.

Inoltre io non lo troverei inutile ricorrere a questa pratica per me stessa. Mi irriterebbe alquanto sapere di essere in quei registri.

 

Da persona fuori dalla chiesa non ho come scopo quella di cambiarla. Al massimo di combatterne le idee che trovo sbagliate da fuori. Ma se ci fossi dentro credo che prima o poi non mi dispiacerebbe uscirne. Se te ne preoccupi non gli dai l'importanza che per te non ha, ma gli dimostri che sta cosa ti infastidisce al punto da perdere del tempo per attivarti al farti cancellare. Mi sembra un segnale molto più forte del: non faccio nulla.

 

Poi beh, il discorso: "se lo facessero in molti" si ha da una parte senso, ma dall'altra bisogna pensare che da qualche parte bisogna pur cominciare (un po' come la raccolta differenziata).

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Dunque, rispondendo passo passo al tuo post.

 

Nulla da ridire sul tuo modo di porti. Se ritieni che l'indefferenza sia un'arma valida, non sto qui a farti cambiare idea.

 

Non regge però il tuo raffronto col matrimonio: dici che ha effetti, riconosciuti dalla legge, che modificano le condizioni di vita, ma lo dici come se lo "sbattezzo" non ne avesse! E mi sembra che se ne sia già parlato.

Poi aggiungi che per te il matrimonio è un valore. Be', per me ufficializzare l'uscita da una religione a cui non appartengo è un valore: che si fa? È ovvio che non possiamo portare la discussione sul piano dei valori personali, altrimenti è inutile parlarne.

 

Ma il peggio viene dopo.

"Io già ora mi considero del tutto fuori dalla chiesa cattolica" è una frase che mi lascia veramente basito. Non puoi considerartici: non lo sei. Punto.

 

Ancora più sconvolto mi lascia la chiusa del tuo post: in pratica dici che un'azione di protesta, una rivendicazione i diritti, un "sommovimento" hanno senso solo se a farlo sono tanti, sennò è inutile. Mi sembra abbastanza ovvio che se tutti ragionassimo come te adesso non avremmo nemmeno il suffragio universale.

Leggere queste parole da una persona omosessuale, cioè facente parte di una minoranza discriminata, mi lascia veramente l'amaro in bocca.

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La differenza è che un membro ecclesiastico può commentare la condotta dei battezzati mentre non quella degli sbattezzati! E mi sembra che ci sia una grandissima differenza perchè uno sbattezzato che viene diffamato può denunciare il prete e vincere la causa!

Credo che la Chiesa punti proprio su elementi che la pensano come Azthok perchè così formalmente non perde proseliti! Non importarsene di figurare in qualcosa o a cui non si crede o a cui si va addirittura contro è in tutto e per tutto una leggerezza, sopratutto se l'istituzione in questione continua a ritenerti suo suddito! E sinceramente me ne infischio se lo fa poca gente ( cosa non vera ), anche perchè è importante dare il buon esempio. Se tutti ragionassero come Azthok nessuno si sbattezzerebbe per non confrontarsi con una maggioranza mentre, se ognuno pensasse al proprio caso, vi sarebbero molti più sbattezzi. Del resto è una questione personale e non collettiva!

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Mi sembra leggendo i vostri commenti che viviate in realtà diverse dalla mia... io vivo in un piccolo paesino, ma il prete non si sognerebbe mai di dire una sola singola parola su nessuno degli abitanti, e io per la mia esperienza credo che il non sbattezzarmi vada in questa direzione, privi di legittimazione il giudizio della chiesa indipendentemente da quello che è scritto nei suoi registri. e questo è il mio scopo. Magari è ingiusto, perché se uno vuole davvero farf parte della chiesa sono fatti suoi, ma siccome loro sono sempre stati prepotenti e arroganti anche io mi sento in diritto di giocare sporco. Magari invece mi sbaglio e con questo comportamento non ottengo nulla, ma di sicuro non lo faccio per non confrontarmi con la maggioranza... ve lo garantisco perché non è che questa è una mia dimostrazione di coraggio, molto semplicemente, qui da me, la maggioranza se ne sbatte se tu segui la religione oppure no. Semplicemente ho molti dubbi e non mi sento sicuro dell'efficacia e del significato del gesto, e nel dubbio vado a naso, agisco d'istinto. Spero anche che questo abbia chiarito che non sono minimamente dell'idea che sia giusto combattere per i propri diritti solo se si è in tanti.... molto più semplicemente in questo caso io non ci vedo chissà quali diritti coinvolti o chissà quali effetti concreti. Appunto perché a quanto mi pare ormai chiaro io vivo in un contesto diverso dal vostro in questo senso.

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PS: comunque devo dire che leggendo le vostre posizioni, rendendomi conto che non ovunque la situazione è uguale a quella di casa mia sto cominciando a chiedermi se in effetti non sia una cosa che vale la pena essere fatta...

E ripeto, non è una questione di coraggio poiché dove vivo io nessuno se ne interesserebbe, ed è ovvio che di quello che può dire un prete a 100 o 200 km da casa mia poco mi frega.... PER ME, ma se per altri la cosa cambia vale sicuramente la pena rifletterci un attimo ;-)

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Già ci sono preti e preti, quello del mio paese però non è nulla di speciale... è proprio il contesto che non gli lascia terreno fertile... sia chiaro non èche siamo la società perfetta... pregiudizi e meschinità ci sono come da qualsiasi altra parte.. è della religione in sé stessa che non frega nulla a nessuno...

Penso che se arrivasse un prete reazionario e un minimo energico scoppierebbe una piccola guerra XD

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  • 4 weeks later...
danieledall

Tre giorni fa la sera ho stampato il modulo dal sito e l'ho riscritto al PC modificandolo leggermente ed adattandolo a me, dopo di chè ho fotocopiato la mia crata di identità.

Ed ho messo tutto in una cartelletta di plastica trasparente, riposta appena prima di andare a letto sul mobile fuori dalla cucina.

 

La mattina, dopo essermi preparato per andare a scuola, la cerco ma non c'è più.

 

Faccio a mia mamma "mamma c'era una busta lì" e lei "si, ma non puoi fare una cosa del genere!!" (e mia mamma non è cristiana!)

E' andata a finire che ne abbiamo riparlato un po' dopo la scuola, ma la lettera non è ancora andata a spedirla XD

 

Una cosa: se ho 16 anni, è richiesta comunque l'autorizzazione dei genitori (in che forma?), oppure serve solo se si ha meno di 13-14-15 anni?

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Io mi sono sbattezzato circa un mese fa. Erano anni che pensavo di farlo, visto che sono agnostico e comunque non più appartenente alle religione cattolica. La spinta me l'ha data la presa di coscienza della mia omosessualità avvenuta circa sei mesi fa. Per me è un atto simbolico ed importante, di rivendicazione della propria non appartenenza ad un'istituzione che prima di tutto ritiene gli omosessuali contro natura e sbagliati. Basterebbe anche solamente questa come motivazione, credo.

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Non ci credo giusto oggi mi stavo chiedendo se ci si potesse sbattezzare!! l'avevo detto scherzando alla mia compagna (molto cattolica) e lei si è messa a ridere, invece avevo ragione xD

Lo farò al più presto quando me ne andrò da casa visto che mia madre non me lo permeterebbe mai ;)

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Per @danieledall:

[da http://www.uaar.it/l...-sbattezzo.html]

 

Sono minorenne: cosa devo fare?

 

Poiché non è stata mai affrontata davanti al Garante, la questione è controversa e in evoluzione, in quanto l’UAAR si sta adoperando per estendere questo diritto anche a chi ha 14 anni. Anche il progetto di legge sulla libertà religiosa individua l’età minima a 14 anni, ma il provvedimento è ben lontano dall’essere approvato. Il nostro consiglio è di scrivere a soslaicita@uaar.it, in modo da avere una risposta aggiornata.

Non ci sono problemi, ovviamente, se la richiesta è formulata con l’approvazione dei genitori.

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Io credo che sbattezzarsi, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, se non si è credenti vada fatto semplicemente per dimostrare che i cattolici, in italia, non sono poi tanti quanti ci vogliono far credere.

Delle persone battezzate che conosco solo una o due si professano cattoliche, ma dalla chiesa sono riconosciute, egualmente, come cattolici praticanti.

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quotissimo che incoerenza certe volte:

oggi la mia prof stava spiegando Kierkegaard e ha chiesto chi era Abramo... solo io (l'unico insieme a un'altra a essere ateo su 22 persone) lo sapevo -.- è un esempio stupido come il fatto che certe persone non sanno neanche la differenza tra pasqua cristiana e pasqua ebraica e si dicono essere cattolici, mah... se io fossi credente mi andrei un attimo a informare prima di qualificarmi cristiano o credente

Edited by Loup-garou
Eliminato quote integrale del post precedente
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Il problema non è se quelle persone o meno credono d'essere cattoliche o si professino cattoliche.

Il problema è che anche chi cattolico non è, se è stato battezzato, risulta nel conto.

Se poi uno non ha mai letto la bibbia, non sa niente su quella che dice essere la sua religione e neanche gli interessa è un'altro conto.

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per la coerenza tutti quelli che sono registrati come cristiani dovrebbero conoscere le basi della propria religione, altrimenti a che serve il tuo nome scritto nei registri della chiesa?

Edited by Loup-garou
Eliminato quote integrale del post precedente
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Per la coerenza nessuno dovrebbe essere battezzato prima di capire cosa significhi il battesimo, ma non funziona così.

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parole_alate

Non per i cattolici odierni, ma che il battesimo fosse rimandato all'età della ragione è stata una battaglia aspramente combattuta - e persa, naturalmente.

(Oggi il momento di "scelta" che era parte integrante del battesimo del cristianesimo delle origini è stato delegato alla cresima; lo trovo molto coerente col modus operandi cattolico: tu scegli dopo, con la confermazione, noi intanto ti salviamo e buona lì.

E ci si stupisce che interferiscano nella vita civile. -.- )

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Per me è legittimo e giusto. Se sai di non credere, è giusto essere coerenti. Io per primo ho una fede disastrosa, ma mento a me stesso in questo senso: non mi vado a "sbattezzare" né cerco di essere un buon cristiano.

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Forse sbaglio io ad avere idee religiose cristiane ma sincretistiche tipo quelle umanistiche-rinascimentali (pre Contro Riforma per intenderci) che avvicinavano per certi versi la religione classica al cristianesimo, però mi sembra inutile lo sbattezzarsi! Se ad uno non importa della religione non vedo il senso di pensarci tanto! Io, nonostante tutto, sono cristiano perchè ne condivido i principi chiave, e della Chiesa mi importa fino ad un certo punto...

Sul fatto che il Battesimo dovrebbe essere impartito quando si è consenzienti però sono d'accordo...

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@@GreenLamb è ovvio che dipende dal contesto in cui vivi. Sulla scarsa importanza sono anche io della tua sensibilità ma leggendo qui mi rendo conto che altre persone hanno avuto esperienze diverse e capisco che se vivessi nel loro contesto anche io la considererei una cosa più importante. Se non mi importa della religione e ci sono alcune sue istituzioni che non mi toccano mi frego di queste istituzioni... ma di quelle che ledono la mia libertà non me ne frego certo e le combatto!!!!

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Io la penserei come green e azthok, se non fosse che finche sono battezzata vado a rimpolpare le statistiche di cattolici in Italia. Pensateci un attimo... Se tutti i non credenti battezzati si sbattezzassero di quanto scenderebbe la percentuale di cattolici in Italia? Già solo questo è un buon motivo. Se poi ci aggiungiamo che da sbattezzata mi scampo sicuramente il funerale cattolico i pro aumentano XD

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Ok, ho capito il vostro punto di vista, lo rispetto, ma non posso condividerlo.

Come ho già spiegato in un altro topic io sono cattolico, anzi cristiano, perchè credo nel messaggio del Cristo. Questo anche se non considero l'autorità della Chiesa, che a mio avviso lo manipola in modo peraltro sciocco visto che al giorno d'oggi i testi sono a disposizione di tutti e dunque mentire è impossibile senza essere sgamati!

Secondo, non approvo l'andazzo generalizzato degli ultimi anni a screditare o svilire l'importanza del cristianesimo, ma non perchè tutti devono credere, ci mancherebbe, ma perchè esso è radice fondamentale della nostra cultura (quella europea e in generale occidentale) insieme all'eredità classica. Checchè se ne dica o meno, tutti noi ne siamo impregnati, è un imprinting comune cui non possiamo e non dobbiamo prescindere. Panta rei, tutto scorre diceva Eraclito, ma rinnegare la centralità del cristianesimo è rinnegare la nostra eredità culturale, la nostra identità storica, il nostro passato. E ciò non è assennatamente concepibile dal mio punto di vista!

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Ma infatti tu fai benissimo a non sbattezzarti. Se sei cristiano. Se la motivazione è invece "tanto non mi interessa" (come alcuni) o "fa parte della mia cultura ma non credo" allora sono io a non condividere.

Se tu credi è ovvio che non abbia interesse nel far annullare il tuo battesimo, sarebbe un controsenso indipendentemente dal fatto che ti riconosca o meno nella chiesa cattolica.

 

Personalmente ho toppato perché ho risposto genericamente alle questioni tirate fuori da azthok non rileggendo i tuoi interventi e non ricordandomi che avevi detto, effettivamente, di essere cristiano.

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