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Prince1999

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3 minutes ago, Ghost77 said:

Essere consapevoli non vuol dire però esser pavidi. Se vedi un pericolo cosa fai, non lo affronti? Il senso dell'esperienza non è evitarlo ma affrontarlo con le giuste risorse accumulate. L'azzardo poi ci sta sempre, se si vuole cambiare, evolvere, non cadere nella routine. A 20 anni lo puoi fare ponderando meno i pro e i contro, successivamente valuti meglio ma la regola è continuare. 

Altrimenti abbiamo l'immagine del ristoratore trentenne depresso e serioso perché ha un ristorante che va male e che è giustificabile se ha paura di buttarsi in una relazione con prince. 

Ma chi ha detto che il trentenne è depresso, serioso o pavido? Ho detto esattamente quanto sostieni tu. Ci si accorge del pericolo e lo si affronta. Infatti la storia sta continuando.

Ma ci si può spaventare? si può avere un momento di timore di fronte ad una situazione difficile di partenza a cui se ne aggiunge un'altra che evolve alla velocità della luce in cui è coinvolto un 20enne piuttosto incline a dare di matto? Avere uno shock iniziale vuol dire essere pavidi? 

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17 minutes ago, AndreDgl said:

Avere uno shock iniziale vuol dire essere pavidi? 

Dai però, hai scritto un'altra cosa prima. 

Hai scritto che a 30 anni si ha più vissuto che porta ad avere maggiori paure. Ciò che stai dicendo ora lo condivido, forse prima era solo espresso in modo equivocabile. Ciò che veniva fuori all'inizio era che più vai avanti più hai motivi di avere paura. 

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13 minutes ago, Ghost77 said:

Dai però, hai scritto un'altra cosa prima. 

Hai scritto che a 30 anni si ha più vissuto che porta ad avere maggiori paure. Ciò che stai dicendo ora lo condivido, forse prima era solo espresso in modo equivocabile. Ciò che veniva fuori all'inizio era che più vai avanti più hai motivi di avere paura. 

Ma non è diverso, hai più motivi di avere paura perché li vedi e ne sei consapevole. Non si contraddicono le due cose a mio avviso. Più vivi, più esperienza hai, più sei consapevole, più potenziali pericoli vedi, più è ragionevole spaventarsi e avere paura. Provare paura non è sbagliato! E' quello che ti tiene al sicuro. Sbagliati posso essere i modi di gestirla. La paura, come il dolore e la tristezza, sono sentimenti che ci si augura di provare il meno possibile ma che non vanno demonizzati... servono tanto quanto la gioia, l'ottimismo e il coraggio. Non c'è luce senza ombra.... ma non ci ha insegnato nulla inside out? 😉

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47 minutes ago, AndreDgl said:

hai più motivi di avere paura perché li vedi e ne sei consapevole.

Hai anche più motivi di avere curiosità. Interesse. 

Perché paura? 

Io ho paura se mi trovo davanti una vipera perché non ho il bagaglio di studi che mi permette di agire in sicurezza. È un evento raro e quindi non sempre gestibile. 

Se mi va a fuoco casa, sì che ho paura perché so di non avere i mezzi per spegnerlo. 

Se devo affrontare un nuovo lavoro sarò eccitato, concentrato, iper attento, in stato di allarme per non farmi sfuggire nulla... Ma mai proverei paura. 

Quello che intendo è che la paura è legittima in casi di consapevolezza di non avere il controllo. Se abbiamo paura di fronte a tutte le cose nuove che la vita ci presenta significa che non sentiamo la situazione come gestibile. 

Io ho paura delle altezze per via di un mancinismo che non mi fa percepire le proporzioni attorno a me in sicurezza e a causa di ciò non riesco a salire su una scala a pioli e a raggiungere una soletta nel fienile, piena di cose ancora da esplorare. Per me è un maledetto disagio e non è un'esperienza a cui voglio abituarmi. 

59 minutes ago, AndreDgl said:

E' quello che ti tiene al sicuro. 

Io non voglio stare al sicuro. Io voglio salire sul fienile. Se sto giù ho perso. 

1 hour ago, AndreDgl said:

Non c'è luce senza ombra.... ma non ci ha insegnato nulla inside out? 

Non ho visto quel film ma da come lo descrivi sembra molto permisssivo nella gestione delle emozioni. Non posso giudicarlo male però senza averlo prima guardato 😉

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3 hours ago, freedog said:
  1. i pregiudizi son stati TUOI: ricordami chi te l'ha gufata qui dentro, chè m'è sfuggito
  2. se poco poco sbrocchi un'altra volta come l'altra sera alla prima semi quasi litigata, te vengo a cercà e te corco. Poi non dì che non t'avevo avvisato

Occhio al corcarmi,potrebbe anche piacermi hahahaha

2 hours ago, Ghost77 said:

Dai, ammetterai che è una affermazione "un po' forte". Stai oggettivando una percezione soggettiva, rischiando di far passate il messaggio che la vita è paura e più vivi più hai motivi di averne. Con tutto il rispetto per i tuoi vissuti ma è un messaggio che potrebbe influenzare in male. 

Certo che ti ci impegni a fare il diversamente simpatico su questo forum eh 😆

 

Ghostino ma io ti amo,di certo non mi riferisco a te ;)

 

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4 minutes ago, Ghost77 said:

Quello che intendo è che la paura è legittima in casi di consapevolezza di non avere il controllo.

Cosa c'è di più lontano dall'avere il controllo dell'inizio di una storia d'amore che si basa esclusivamente su tutto quello che per antonomasia non si controlla?

L'eccitazione, il brivido, la voglia di sperimentare l'ignoto sono tali solo perché dentro di te c'è quel pizzico di paura data dal non sapere.

7 minutes ago, Ghost77 said:

Io non voglio stare al sicuro. Io voglio salire sul fienile. Se sto giù ho perso. 

La paura non è quello che ti fa rinunciare ma quello che ti fa controllare se la scala è messa bene e ti consente di salire sul fienile senza romperti il collo! La rinuncia è la conseguenza di non essere stato in grado di gestire la paura.

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27 minutes ago, Prince1999 said:

Ghostino ma io ti amo,di certo non mi riferisco a te

Ma io stavo rispondendo ad AndreDgl in quel discorso che hai quotato 😆

27 minutes ago, AndreDgl said:

dentro di te

Dentro di TE. Non universalizzare 😄

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6 minutes ago, Ghost77 said:

Dentro di TE. Non universalizzare 😄

Però converrai con me che la paura è il contraltare senza il quale non si proverebbero i sentimenti suoi opposti. Non voglio universalizzare ma nessuno ne è esente. 

Anche perché se vogliamo farne, come dici tu, una questione di controllo nessuno può avere il controllo completo sulla propria esistenza.

Accettare di provare paura, di essere vulnerabili è il primo step per riuscire a gestirla correttamente, non ti rende pavido. E' più pavido chi rivolge lo sguardo altrove pensando di essere immune dalla paura.

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55 minutes ago, Ghost77 said:

Ma io stavo rispondendo ad AndreDgl in quel discorso che hai quotato 😆

Dentro di TE. Non universalizzare 😄

Il mio piccolo Ghostino. 

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1 hour ago, Ghost77 said:

Non ho visto quel film ma da come lo descrivi sembra molto permisssivo nella gestione delle emozioni. Non posso giudicarlo male però senza averlo prima guardato 😉

più che tutto il film, credo che sto corto-spin off faccia capire bene quel che credo volesse dire @AndreDgl

 

 

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4 hours ago, AndreDgl said:

Però converrai con me che la paura è il contraltare senza il quale non si proverebbero i sentimenti suoi opposti. Non voglio universalizzare ma nessuno ne è esente. 

Probabilmente la viviamo solo in maniere differenti. 

Quando vai in un ristorante in cui sai che hanno dei piatti super spaziali hai paura di non digerire, una volta tornato a casa ? 

Quando compri il drone dei tuoi sogni con la gimbal a 3 assi che sale fino a 300 metri in altezza, hai paura che prima o poi cadrà? 

Per gli stessi motivi se intraprendo una relazione sarò curioso, ben preso, eccitato, voglioso di sapere di tutto dell'altro. Di cosa dovrei aver paura, che non funzioni? Se non funziona non eravamo compatibili ma avremo passato delle belle giornate assieme, amen . Potrei aver paura fosse sonnambulo e impugnasse coltelli nella notte ma davvero non so cosa dovrei temere altro. 

Se mi fai un esempio pratico capirò meglio! 

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Bah,

anche secondo me, se si tratta di fare delle scelte coraggiose, rischiose più che impegnative,

è più probabile che desista il 30enne che il 20enne.

Quest'ultimo è o meno riflessivo o più incosciente perché meno esperto della vita,

rispetto a un 30enne, al quale le esperienze e avversità hanno insegnato a soppesare con più attenzione i pro e i contro,

al limite del rinunciatario....

Però tu che c'entri Ghostino???  Tu sei un anziano di 43  ( quarantatre ) anni,

quasi mezzo secolo,

5 (cinque) lustri,

tu non sei coraggioso nelle scelte,

è che ormai cosa hai più da perdere???? 

               8)

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11 hours ago, Ghost77 said:

Per gli stessi motivi se intraprendo una relazione sarò curioso, ben preso, eccitato, voglioso di sapere di tutto dell'altro. Di cosa dovrei aver paura, che non funzioni? Se non funziona non eravamo compatibili ma avremo passato delle belle giornate assieme, amen . Potrei aver paura fosse sonnambulo e impugnasse coltelli nella notte ma davvero non so cosa dovrei temere altro. 

Se mi fai un esempio pratico capirò meglio! 

A mio avviso ne fai un discorso eccessivamente pratico. Il ricondurre un sentimento complesso come la paura ai soli gesti quotidiani a mio avviso è un po' troppo "banalizzante". È chiaro che la paura nel quotidiano è molto più gestibile. In ogni caso in tutti gli esempi che hai fatto tu, anche pratici, i sentimenti positivi coesistono con la paura, la presenza degli uni non esclude quella dell'altra. 

Per quanto riguarda l'inizio di una relazione, io sono stato cresciuto con la convinzione che bisogna lottare e impegnarsi per far iniziare e proseguire una storia d'amore. Non esiste l' "amen" è una visione eccessivamente fatalista per me. È chiaro, data questa premessa, che per me l'inizio di una storia presuppone un investimento e pertanto il timore di aver puntato sul cavallo sbagliato c'è, fa parte del pacchetto. Ma non per questo non mi metto in gioco, sono solo più conscio della possibilità di perdere. 

Quello che sostengo è che un uomo che accetta le proprie fragilità e paure non è per definizione un rinunciatario. 

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6 hours ago, castello said:

tu non sei coraggioso nelle scelte,

è che ormai cosa hai più da perdere???

È per quello che tu non hai proprio freni? Quindi sopra i 50 ci si castellizza tutti? 😱

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1 hour ago, AndreDgl said:

Il ricondurre un sentimento complesso come la paura ai soli gesti quotidiani a mio avviso è un po' troppo "banalizzante". È chiaro che la paura nel quotidiano è molto più gestibile. In ogni caso in tutti gli esempi che hai fatto tu, anche pratici, i sentimenti positivi coesistono con la paura, la presenza degli uni non esclude quella dell'altra. 

Guarda, per evitare di essere io a vedere le cose diversamente ho appena chiesto un parere a un amico trentenne, peraltro ex forumista.

Dopo lo spiegone e le letture mi fa "ma paura in che senso? “. 

Anche non a livello pratico, mi ha risposto che oggi si sente più sicuro che a 20 anni e questo senso di paura non lo percepisce. 

È per questo che parlo di soggettivare anziché oggettivare. Non c'è nulla di male ad ammettere di essere un po' più in allerta rispetto alla media, anzi la fragilità è bella e crea empatia. Al contrario del riversare a tutti ciò che si vive per sentirsi più "standard". Essere vulnerabili è indice anche di bellezza interiore. 

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Che molto possa dipendere anche dal fatto di aver accumulato in quella decade esperienze prevalentemente positive o esperienze prevalentemente negative? 

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Eh niente mi arrendo! 

 

11 minutes ago, Ghost77 said:

 

Al contrario del riversare a tutti ciò che si vive per sentirsi più "standard".

Ma permettimi di dire che io non ho mai voluto e mai vorrò sentirmi "standard". 

Io mi guardo intorno e mi guardo dentro e rifletto su ciò che vedo... non riconduco gli altri a quello che sono io!

Concludendo, evidentemente sono circondato da trentenni Ironman senza macchia e senza paura ma non li vedo! Farò più attenzione! 😉 

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50 minutes ago, AndreDgl said:

sono circondato da trentenni Ironman

Però vedi che passi da un eccesso all'altro 😄

Il mio amico ha paura, o più che altro preoccupazione, delle cose tangibili o con una buona possibilità di accadimento. Non è d'acciaio o insensibile. Semplicemente non percepisce ciò che provi tu. Idem il suo compagno di 28 anni, idem il mio di 36. Ne abbiamo pure discusso un po' per evitare di cadere nel ruolo di quelli tutti d'un pezzo ma non capiamo. 

Cioè pure i Malavoglia sentivano la vaga bramosia dell'ignoto. Certo, quello stronzo di Verga li ha poi falcidiati perché per lui bisogna volare basso come il piccione di Povia, ma almeno ci han provato. 

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2 minutes ago, Ghost77 said:

non capiamo.

Sta proprio nel cosa c'è da capire e cosa si vuole capire, il problema... mi hai risposto agli ultimi N post come se io sostenessi che per definizione tutti i trentenni sono attanagliati dalla paura! Ma non ho mai scritto questo!

Mi sono solo limitato a constatare che un trentenne data la maggior esperienza e un maggior vissuto, potrebbe essere più incline a provare timore, perché più consapevole dei pericoli, rispetto ad un ventenne. Tesi strumentale a dare una possibile spiegazione al brusco cambio di rotta intrapreso dal trentenne ristoratore con cui si sta relazionando Prince. 

Allargando il discorso ho sostenuto che provare paura è fisiologico e può essere utile se si gestiscono bene le conseguenze, ma nemmeno qui ho asserito che tutti i trentenni vivono in preda al terrore.

Ma nonostante abbia cercato di esprimere il concetto diverse volte e in diversi modi, non passa... e va bene così! 

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4 minutes ago, AndreDgl said:

un trentenne data la maggior esperienza e un maggior vissuto, potrebbe essere più incline a provare timore, perché più consapevole dei pericoli, rispetto ad un ventenne.

e se provassimo a dire che i 30enni hanno un plus di prudenza rispetto a quegli scavezzacollo dei 20enni?

il senso resterebbe sostanzialmente lo stesso, no?

certo, poi c'è sempre il rischio dell'eccesso anche nella prudenza, ma forse allargeremmo troppo il discorso

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Se usare "prudenza" al posto di "paura" vi fa sentire più confortable e alleggerisce il discorso... allora va bene! Ma il concetto non cambia, si diventa prudenti grazie alla paura! e torniamo sul fatto che la paura serve e non è per definizione "il male".

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37 minutes ago, AndreDgl said:

Tesi strumentale a dare una possibile spiegazione al brusco cambio di rotta intrapreso dal trentenne ristoratore con cui si sta relazionando Prince

Secondo me se lo voleva semplicemente scollare, ma appunto è solo un'impressione 🙄

20 minutes ago, AndreDgl said:

si diventa prudenti grazie alla paura!

Non grazie alla razionalizzazione dei pro e dei contro? 

Se faccio o meno un investimento valuto prima bene per evitare di perdere soldi. Ma non è "paura di perdere soldi". Rattle Rattle.

È come fare una torta, se per 200 grammi di farina non mi ricordo quanto lievito istantaneo ci va, l'esperienza mi dice che è meglio sottodosare perché è meglio una torta più compatta che una salata e immangiabile. Paura o uso dell'esperienza per ottenere il risultato sperato ? 

Sul discorso prudenza, mi ricollego a ciò che ho scritto. La prudenza è razionale se la applichi conoscendo i pro e i contro, è altresí insensata se si basa sul dolore delle batoste precedenti. 

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24 minutes ago, Ghost77 said:

La prudenza è razionale se la applichi conoscendo i pro e i contro, è altresí insensata se si basa sul dolore delle batoste precedenti. 

:sisi:

45 minutes ago, AndreDgl said:

si diventa prudenti grazie alla paura!

non necessariamente

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14 hours ago, Ghost77 said:

È per quello che tu non hai proprio freni? Quindi sopra i 50 ci si castellizza tutti? 😱

sopra i 42 !!!!! 

       8)

11 hours ago, freedog said:

e se provassimo a dire che i 30enni hanno un plus di prudenza rispetto a quegli scavezzacollo dei 20enni?

il senso resterebbe sostanzialmente lo stesso, no?

certo, poi c'è sempre il rischio dell'eccesso anche nella prudenza, ma forse allargeremmo troppo il discorso

 

20 hours ago, castello said:

Bah,

anche secondo me, se si tratta di fare delle scelte coraggiose, rischiose più che impegnative,

è più probabile che desista il 30enne che il 20enne.

Quest'ultimo è o meno riflessivo o più incosciente perché meno esperto della vita,

rispetto a un 30enne, al quale le esperienze e avversità hanno insegnato a soppesare con più attenzione i pro e i contro,

al limite del rinunciatario….

Quello che avevo espresso io.

Non mi meraviglia che un 30enne,

con una vita lavorativa e sociale abbastanza definita,

abbia un po' paura a mettersi con un ventenne che studia, vive con mamma e papà, abbastanza inesperto, ecc ecc...

Oppure, se vogliamo

"Non mi meraviglia che un 30enne,

con una vita lavorativa e sociale abbastanza definita,

abbia un po' di prudenza, ci pensi più volte prima di mettersi con un ventenne che studia, vive con mamma e papà, abbastanza inesperto, ecc ecc..."

Io non lo trovo tanto strano. Come non trovo inverosimile o incomprensibile che un ventenne si lanci in questa avventura….

 

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Prince1999
On 7/1/2020 at 11:04 PM, castello said:

sopra i 42 !!!!! 

       8)

 

Quello che avevo espresso io.

Non mi meraviglia che un 30enne,

con una vita lavorativa e sociale abbastanza definita,

abbia un po' paura a mettersi con un ventenne che studia, vive con mamma e papà, abbastanza inesperto, ecc ecc...

Oppure, se vogliamo

"Non mi meraviglia che un 30enne,

con una vita lavorativa e sociale abbastanza definita,

abbia un po' di prudenza, ci pensi più volte prima di mettersi con un ventenne che studia, vive con mamma e papà, abbastanza inesperto, ecc ecc..."

Io non lo trovo tanto strano. Come non trovo inverosimile o incomprensibile che un ventenne si lanci in questa avventura….

 

Ma anche lui vive ancora coi suoi..

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14 hours ago, castello said:

annamo bene!  :D 

eh, però dipende da tanti fattori anche, tipo io dovevo andare a vivere da solo avevo già deciso il luogo pronto ad acquistare casa poi è arrivato il covid, la cassa integrazione wooow che bello....

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Prince1999
4 hours ago, Azotep92 said:

eh, però dipende da tanti fattori anche, tipo io dovevo andare a vivere da solo avevo già deciso il luogo pronto ad acquistare casa poi è arrivato il covid, la cassa integrazione wooow che bello....

Bravo bravo

 Beato te,dovevo insistere di più e provarci con te,ti ho perso invece hahahah povero idiota che sono

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1 hour ago, Prince1999 said:

Bravo bravo

 Beato te,dovevo insistere di più e provarci con te,ti ho perso invece hahahah povero idiota che sono

eh? cosa? beato te che?

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