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Elezioni presidenziali negli USA del 2020


Aarwangen

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Io spero vivamente non ci sia un ticket clinton-obama. Sarebbe una minestra riscaldata con la clinton sprezzante del fatto che la clinton e' stata sconfitta l'ultima volta e che obama e' gia' stato presidente per due mandati.

sarebbe bello se biden si ritirasse in quanto troppo vecchio per me e con accuse sessuali che non fanno bene a nessuno a prescindere dalla loro veridicita'. non credo pero' che ci sara' un'altro candidato al di fuori di biden e allora gli americani dovranno scegliere chi ritengono il male minore tra due vecchi accusati entrambi di molestie sessuali.

trump ha detto pubblicamente di prendere le donne per la vagina e fu votato ugualmente. Contenti loro.

Edited by marco7
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L'ex vicepresidente Joe Biden ha parlato con una diretta sui suoi social media della morte di George Floyd per mano della polizia di Minneapolis. Ha definito l'episodio come "un atto di brutalità così incredibile, che non ha solo negato a un altro uomo di colore in America i suoi diritti civili, o i suoi diritti umani, lo ha privato della sua umanità". Biden ha parlato con la famiglia di Floyd e durante la diretta rivolgendosi a loro ha detto: "Ve lo prometto, faremo tutto ciò che è in nostro potere per assicurarci che si abbia giustizia". "Abbiamo bisogno di giustizia per George Floyd", dice Biden. "Abbiamo bisogno di una vera riforma della polizia, che obblighi i poliziotti a rispettare uno standard più elevato di quello che così tanti di loro effettivamente fatto e che faccia che siano responsabili delle loro azioni". "Questa è una crisi nazionale. Abbiamo bisogno di una vera leadership", ha detto Biden. "Questo non è il momento per i tweet incendiari. Non è il momento di incoraggiare la violenza". "Il peccato originale di questo paese macchia ancora oggi la nostra nazione", dice l'ex vicepresidente. 

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Gli agenti dei servizi segreti hanno portato il presidente Donald Trump in un bunker della Casa Bianca mentre centinaia di manifestanti si sono radunati fuori dalla residenza, alcuni lanciando pietre e sfondando barricate della polizia. Trump ha trascorso quasi un’ora nel bunker, progettato per l’uso in situazioni di emergenza come gli attacchi terroristici, secondo un repubblicano vicino alla Casa Bianca che non era autorizzato a discutere pubblicamente di questioni private e ha parlato con l’Associated Press a condizione di anonimato. L’episodio è stato confermato da un funzionario amministrativo che ha anche parlato a condizione di anonimato.

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Bullfighter4
20 hours ago, Serpente said:

@Bullfighter4 l'uccisione di Floyd avrà ripercussioni sulle presidenziali?

Sicuramente, ma dato che la gente sa farsi manipolare dai media, non so esattamente quale fronte otterrà più voti. La gente sta dando il peggio di se sui social media nei commenti alle manifestazioni e alle rivolte che stanno succedendo in questi giorni.

speriamo solo che tutto questo porti a dei cambiamenti.

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4 minutes ago, Bullfighter4 said:

La gente sta dando il peggio di se sui social media nei commenti alle manifestazioni e alle rivolte che stanno succedendo in questi giorni.

il dramma vero è che quelli che da noi sono i coglioni da testiera buoni solo a chiacchierà e che appena sentono odore di denuncia se la fanno in mano e implorano pietà (oppure dicheno che gli hanno hackerato i social, che loro quelle cose non le pensano eccetera),

da voi passano pure ai fatti (vedi suprematisti vari: gente pericolosa, con tutti gli arsenali che hanno in casa)

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Il presidente minaccia di inviare l'esercito per fermare le proteste. Alla Casa Bianca dispersi cittadini con gas lacrimogeni e proiettili di gomma per consentire la passerella di Trump, che si è diretto verso la vicina St. John Episcopal Church e a favor di fotografi ha sventolato una Bibbia. Due persone morte a Chicago, quattro agenti feriti a St. Louis, uno a Las Vegas e un altro a New York, investito da un’auto mentre fermava un tentativo di rapina a un banco dei pegni e ora in gravi condizioni. Nella Grande Mela sono oltre duecento le persone arrestate, dopo una notte di saccheggi e atti vandalici da Manhattan al Village. @Bullfighter4

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Bullfighter4
1 hour ago, Serpente said:

Il presidente minaccia di inviare l'esercito per fermare le proteste. Alla Casa Bianca dispersi cittadini con gas lacrimogeni e proiettili di gomma per consentire la passerella di Trump, che si è diretto verso la vicina St. John Episcopal Church e a favor di fotografi ha sventolato una Bibbia. Due persone morte a Chicago, quattro agenti feriti a St. Louis, uno a Las Vegas e un altro a New York, investito da un’auto mentre fermava un tentativo di rapina a un banco dei pegni e ora in gravi condizioni. Nella Grande Mela sono oltre duecento le persone arrestate, dopo una notte di saccheggi e atti vandalici da Manhattan al Village. @Bullfighter4

Cosa vuol dire da Manhattan al Village? 
Non ho capito se mi hai taggato perché vuoi che commenti la notizia o così per “solidarietà” 🤔

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24 minutes ago, Bullfighter4 said:

Cosa vuol dire da Manhattan al Village? 
Non ho capito se mi hai taggato perché vuoi che commenti la notizia o così per “solidarietà” 🤔

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Bullfighter4
19 minutes ago, Serpente said:

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Sono molto piu’ critico verso i saccheggi, un po’ meno verso il vandalismo ( che comunque condanno). Questo è il risultato di anni di ingiustizie. L’episodio che ha fatto scatenare le manifestazioni e le rivolte ( che sono due cose abbastanza diverse e condotte da differenti gruppi), e’ stata la morte per mano di un poliziotto di un uomo di colore. L’ennesima vittima delle brutalità della polizia che quest’ultima ha cercato di insabbiare malamente. Purtroppo un video ha mostrato come il poliziotto abbia schiacciato la carotide di quest’uomo col ginocchio per quasi 8 minuti. Prima il poliziotto era stato solo licenziato e non arrestato, e questo ha portato all’inizio del caos. Quando le proteste sono state pacate per episodi simili, nulla è cambiato. Questa volta la reazione e’ violenta, vediamo come andrà a finire.La gente ha ragione ad essere incazzata con la polizia.

adesso sono a casa perché alle 8 di sera e’ scattato il coprifuoco in città. Una manifestazione e’ passata vicina a casa mia oggi, ed e’ stata pacifica e senza problemi. Però il mio palazzo, e molti altri, ha assunto una guardia armata per assicurare  più sicurezza ai portieri e al palazzo stesso durante la notte.

Qui alcune foto del corteo e l’allarme sul telefono che informava del coprifuoco.

 

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Hinzelmann
5 hours ago, Bullfighter4 said:

Però il mio palazzo, e molti altri, ha assunto una guardia armata per assicurare  più sicurezza ai portieri e al palazzo stesso durante la notte.

Però se la cosa prende questa piega temo che sia Trump a trarne giovamento, vero è che il ruolo del capo dello stato dovrebbe essere quello del pacificatore mentre Trump sta per certi versi facendo l'incendiario, però non so se basta di fronte ad un'opinione pubblica che assume guardie armate

 

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Hinzelmann

Non lo so

Le direttive paiono essere dare addosso ai Cinesi sfruttando il fatto che il virus è partito di lì accusando Biden ed il partito democratico di essere filo-cinesi e dare addosso alle minoranze razziali, sfruttando la tendenza degli Afroamericani a far degenerare le proteste in saccheggi

 

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19 minutes ago, Demò said:

Come sfondo pc ho messo trump con la bibbia. 

 

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oh no

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Nei momenti di crisi il sogno/utopia (o forse incubo/distopia, dipende dai gusti) di un mondo totalmente privatizzato mostra tutta la sua debolezza concettuale e fattuale, crollando come un grandioso edificio costruito su deboli basi di carta. È proprio in queste fasi, infatti, che tutta l’importanza del settore pubblico si palesa. Prendiamo un esempio a caso…

Negli Stati Uniti, l’intero sistema sanitario si basa quasi completamente sulle assicurazioni private. Citando un articolo di Panorama, negli States “il cittadino può curarsi soltanto se previamente ha stipulato una copertura assicurativa o ha i soldi sufficienti per far fronte ai costi dell’operazione, della visita o del ricovero”. Per chi di voi avesse già alzato la cornetta per chiamare, indignato, la Casa Bianca, vi intimo di attendere un attimo, perché Zio Sam ha pensato anche a voi. A dimostrarlo gli unici due interventi pubblici in materia, Medicaid e Medicare. Dedicati rispettivamente a over 65 ed appartenenti a fasce reddituali estremamente basse, sono, manco a dirlo, misure estremamente precarie e insufficienti.

Introdotto nel 1965, il Medicaid altro non è che un programma federale, finanziato dal governo centrale ma amministrato dai singoli Stati, atto a sostenere i costi di un’assicurazione sanitaria per le famiglie più in difficoltà. Varato nello stesso anno, e dallo stesso presidente (Lyndon Johnson, l’erede di Kennedy), il Medicare si occupa invece della copertura assicurativa per le persone di 65 anni o più e per persone disabili.

Il sistema sanitario pubblico statunitense si ferma qui. Non ci si poteva aspettare molto altro dalla nazione che secondo i più recenti studi della World Health Organization (datati 2017) dedica appena la metà della sua spesa sanitaria totale al settore pubblico (basti pensare che per l’Italia si parla di ben il 73,9%), investendo il resto in quello privato. Potreste dirmi che, in base agli stessi dati che vi ho allegato, la spesa sanitaria degli Stati Uniti sia non solo abbastanza alta, ma anche in crescita. Vi risponderei che è vero. La percentuale di spesa pubblica indirizzata verso il sistema sanitario è cresciuta di circa 6 punti nel giro di 17 anni (dal 17,9 al 22,5%).

Lo so che state aspettando l’avversativa. Dov’è allora l’agognato “ma”? L’apparente paradosso si risolve facilmente. Non è vero che più si spende meglio è. Tutto dipende da come si spende. Il sistema sanitario statunitense è estremamente costoso, rendendo il “modello” uno dei più onerosi al mondo, soprattutto se paragonato alla sua, scarsa, efficienza. Per una rapida, ma efficace, spiegazione di quanto appena detto, rimando al seguente video di Vox.

Nel Paese dei balocchi una visita senza assicurazione può arrivare a costare più di 3000 dollari. In Florida un uomo di ritorno dalla Cina, senza assicurazione, si è visto arrivare un conto di circa 3200 dollari, dopo essere risultato negativo ai test sul Covid-19 (Adncronos). Ormai 10 anni fa, qualcuno tentò di cambiare rotta, senza cambiarla realmente. Di chi parlo e cosa intendo?

Nel 2010 l’allora presidente democratico Barak Obama varò una serie di misure atte a riformare il sistema sanitario statunitense, note poi con il nome di “Obamacare”. Si noti bene l’uso della parola riformare, e non cambiare. Per quanto animato dai migliori propositi, Il fiore all’occhiello dell’amministrazione Obama rappresentò, infatti, l’equivalente di una toppa di stoffa utilizzata per arginare l’imminente rottura di un’enorme diga, più che una reale e incisiva misura di welfare. Essa non mise mai realmente in discussione il “sistema sanitario” a stelle e strisce, nonché i principi privatisti che lo animano, limitandosi ad estendere la copertura assicurativa già esistente e far ricadere qualche onere in più sui datori di lavoro. Ma, se non altro, era un inizio.

Nell’arco di sette anni, dal 2010 al 2017, ben 23 milioni di statunitensi in più hanno potuto giovare di una copertura sanitaria grazie alla riforma targata Obama (Corriere della Sera, che tra l’altro sintetizza in maniera abbastanza esaudiente la riforma nel suo complesso). Secondo uno studio del Congressional Budget Office (CBO) se nel 2018 fosse saltato l'”Obamacare”, 14 milioni di americani si sarebbero trovati senza copertura sanitaria, cifra che avrebbe raggiunto i 24 milioni nel 2026. Cosa è successo nel mentre?

Il nuovo presidente Donald Trump in questi anni ha gradualmente smantellato, non riuscendola ad eliminare in toto, parte della riforma obamiana. Da buon cultore del “privatismo assoluto”, il presidente repubblicano ha sempre giudicato l’Obamacare un inutile spreco di denaro al pari (anche se ad alta voce gli adepti di questo culto non ve lo ammetteranno mai) di ogni altra misura di welfare. Nulla di cui meravigliarsi, in fondo stiamo parlando del presidente che, secondo il Washington Post, avrebbe chiesto all’immunologo Anthony Fauci “Why don’t we let this wash over the country?” (letteralmente “Perché non lasciamo che inondi il Paese?”) in riferimento al dilagarsi del virus Covid-19 negli Stati Uniti. “Signor Presidente, molte persone morirebbero”, avrebbe risposto un allibito Fauci.

Davvero difficile non essere solidali con il povero Fauci, che immaginiamo sgomento di fronte all’assurda richiesta del suo presidente. Allibito, magari anche spaesato ed incredulo. Ma tenderei a dubitare che Fauci, come qualsiasi altro yankee che si rispetti, possa davvero dirsi sorpreso. E non tanto per le improbabili uscite a cui ci ha abituato l’istrionico presidente repubblicano (che comunque fanno la loro parte). Quanto della costruzione stessa dell’edificio sanitario statunitense, marcio fin dalle sue fondamenta. Nessun cittadino statunitense può realmente fingere di ignorare una delle più grandi storture del Paese in cui vive: banalmente, ma altrettanto realisticamente, qui chi non ha soldi e necessita di cure, viene lasciato al suo destino. E non è mai stata una novità.

D’altronde non si pensi che il sistema sanitario pubblico sia osteggiato solo negli ambienti conservatori. Chi ne fa un suo cavallo di battaglia, vedi Bernie Sanders, viene spesso visto con lo stesso sguardo che si potrebbe dedicare ad un pericoloso sovversivo di inclinazione anarco-comunista. In questa sponda dell’Atlantico si tende a privilegiare un’accezione decisamente larga di “comunismo”. Il Paese sembra mentalmente cristallizzato negli anni della Guerra Fredda, e ogni appello allo Stato è, automaticamente, un appello al modello sovietico. A “destra” come a “sinistra”. Così anche per l’attuale candidato dei democratici Joe Biden il sistema sanitario privatistico USA sarebbe superiore a quelli di stampo prettamente pubblico, come, ad esempio, quello italiano (Europatoday). A sentire l’ex vicepresidente di Obama, la pandemia starebbe dimostrando tutte le inefficienze del sistema sanitario pubblico “alla italiana”.

Nel momento in cui scrivo, 3 giugno, con 1,87 milioni di casi confermati e oltre 108mila morti, gli Stati Uniti rappresentato uno dei Paesi più colpiti al mondo dal Covid-19. I tragici dati statunitensi hanno costretto Trump ad estendere, il 4 aprile, l’assicurazione sanitaria gratuitamente a tutti. Solo e solamente per infetti da coronavirus, s’intende. E solo e solamente in questa specifica situazione emergenziale. Alla prova dei fatti, il sistema sanitario statunitense si riscopre inadatto, e costretto alla resa ideologica.

Torniamo ora al già richiamato studio del Congressional Budget Office. Il 2018 ha smentito, nei fatti, le stime del CBO : i senza assicurazione risultavano essere 27,5 milioni di americani, l’8,5% della popolazione (Ansa). Ben 13,5 milioni di persone in più rispetto a quelle previste dal report istituzionale. Senza dilungarci ulteriormente allora, quale sarebbe il risultato del “modello” sanitario privato americano? Che, secondo un articolo del “Il Sole 24 Ore“, ben 75 milioni di americani si trovano senza copertura sanitaria o con assicurazioni precarie e insufficienti.

Una domanda mi sorge allora spontanea, e la porrei con particolare affetto ai già citati adepti del culto dell’efficienza privata in ogni quando e in ogni dove. Ma la domanda non ve la porrò io, bensì lo storico ed economista francese Sismonde de Sismondi (1773-1842):

Quote

“Che fine ha fatto questa opulenza, così a lungo sostenuta? Dove sono questi progressi verso la prosperità che siamo stati invitati ad ammirare? Da quando le nazioni si sono arricchite, non sono più in grado di nutrirsi? Dimenticando gli uomini per le cose, moltiplicando incessantemente la ricchezza materiale, non abbiamo quindi fatto altro che creare i poveri?”

Per l‘OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) nel 2018 più di 86 milioni di cittadini statunitensi tra i 15 e i 64 anni non hanno recepito alcun tipo di reddito da lavoro. Secondo un rapporto dello stesso anno redatto dalle Nazioni Unite sono 40 i milioni di statunitensi che vivono in condizioni di povertà. La speranza è che l’attuale situazione emergenziale porti ad un graduale ripensamento dell’intero sistema sanitario made in Washington. La sensazione, non ve lo nego, è che certe misure rimarranno probabilmente confinate a questa fase decisamente sui generis, per venire poi dimenticate a tempesta finita. Ciò che succede in pandemia potrebbe, purtroppo, rimanere in pandemia. Però non tutto ciò che succede a Las Vegas, rimane poi, effettivamente, a Las Vegas.

http://intelleggo.it/2020/06/04/sistema-sanitario-usa/ @Bullfighter4

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Bullfighter4
2 hours ago, Serpente said:

Nei momenti di crisi il sogno/utopia (o forse incubo/distopia, dipende dai gusti) di un mondo totalmente privatizzato mostra tutta la sua debolezza concettuale e fattuale, crollando come un grandioso edificio costruito su deboli basi di carta. È proprio in queste fasi, infatti, che tutta l’importanza del settore pubblico si palesa. Prendiamo un esempio a caso…

Negli Stati Uniti, l’intero sistema sanitario si basa quasi completamente sulle assicurazioni private. Citando un articolo di Panorama, negli States “il cittadino può curarsi soltanto se previamente ha stipulato una copertura assicurativa o ha i soldi sufficienti per far fronte ai costi dell’operazione, della visita o del ricovero”. Per chi di voi avesse già alzato la cornetta per chiamare, indignato, la Casa Bianca, vi intimo di attendere un attimo, perché Zio Sam ha pensato anche a voi. A dimostrarlo gli unici due interventi pubblici in materia, Medicaid e Medicare. Dedicati rispettivamente a over 65 ed appartenenti a fasce reddituali estremamente basse, sono, manco a dirlo, misure estremamente precarie e insufficienti.

Introdotto nel 1965, il Medicaid altro non è che un programma federale, finanziato dal governo centrale ma amministrato dai singoli Stati, atto a sostenere i costi di un’assicurazione sanitaria per le famiglie più in difficoltà. Varato nello stesso anno, e dallo stesso presidente (Lyndon Johnson, l’erede di Kennedy), il Medicare si occupa invece della copertura assicurativa per le persone di 65 anni o più e per persone disabili.

Il sistema sanitario pubblico statunitense si ferma qui. Non ci si poteva aspettare molto altro dalla nazione che secondo i più recenti studi della World Health Organization (datati 2017) dedica appena la metà della sua spesa sanitaria totale al settore pubblico (basti pensare che per l’Italia si parla di ben il 73,9%), investendo il resto in quello privato. Potreste dirmi che, in base agli stessi dati che vi ho allegato, la spesa sanitaria degli Stati Uniti sia non solo abbastanza alta, ma anche in crescita. Vi risponderei che è vero. La percentuale di spesa pubblica indirizzata verso il sistema sanitario è cresciuta di circa 6 punti nel giro di 17 anni (dal 17,9 al 22,5%).

Lo so che state aspettando l’avversativa. Dov’è allora l’agognato “ma”? L’apparente paradosso si risolve facilmente. Non è vero che più si spende meglio è. Tutto dipende da come si spende. Il sistema sanitario statunitense è estremamente costoso, rendendo il “modello” uno dei più onerosi al mondo, soprattutto se paragonato alla sua, scarsa, efficienza. Per una rapida, ma efficace, spiegazione di quanto appena detto, rimando al seguente video di Vox.

Nel Paese dei balocchi una visita senza assicurazione può arrivare a costare più di 3000 dollari. In Florida un uomo di ritorno dalla Cina, senza assicurazione, si è visto arrivare un conto di circa 3200 dollari, dopo essere risultato negativo ai test sul Covid-19 (Adncronos). Ormai 10 anni fa, qualcuno tentò di cambiare rotta, senza cambiarla realmente. Di chi parlo e cosa intendo?

Nel 2010 l’allora presidente democratico Barak Obama varò una serie di misure atte a riformare il sistema sanitario statunitense, note poi con il nome di “Obamacare”. Si noti bene l’uso della parola riformare, e non cambiare. Per quanto animato dai migliori propositi, Il fiore all’occhiello dell’amministrazione Obama rappresentò, infatti, l’equivalente di una toppa di stoffa utilizzata per arginare l’imminente rottura di un’enorme diga, più che una reale e incisiva misura di welfare. Essa non mise mai realmente in discussione il “sistema sanitario” a stelle e strisce, nonché i principi privatisti che lo animano, limitandosi ad estendere la copertura assicurativa già esistente e far ricadere qualche onere in più sui datori di lavoro. Ma, se non altro, era un inizio.

Nell’arco di sette anni, dal 2010 al 2017, ben 23 milioni di statunitensi in più hanno potuto giovare di una copertura sanitaria grazie alla riforma targata Obama (Corriere della Sera, che tra l’altro sintetizza in maniera abbastanza esaudiente la riforma nel suo complesso). Secondo uno studio del Congressional Budget Office (CBO) se nel 2018 fosse saltato l'”Obamacare”, 14 milioni di americani si sarebbero trovati senza copertura sanitaria, cifra che avrebbe raggiunto i 24 milioni nel 2026. Cosa è successo nel mentre?

Il nuovo presidente Donald Trump in questi anni ha gradualmente smantellato, non riuscendola ad eliminare in toto, parte della riforma obamiana. Da buon cultore del “privatismo assoluto”, il presidente repubblicano ha sempre giudicato l’Obamacare un inutile spreco di denaro al pari (anche se ad alta voce gli adepti di questo culto non ve lo ammetteranno mai) di ogni altra misura di welfare. Nulla di cui meravigliarsi, in fondo stiamo parlando del presidente che, secondo il Washington Post, avrebbe chiesto all’immunologo Anthony Fauci “Why don’t we let this wash over the country?” (letteralmente “Perché non lasciamo che inondi il Paese?”) in riferimento al dilagarsi del virus Covid-19 negli Stati Uniti. “Signor Presidente, molte persone morirebbero”, avrebbe risposto un allibito Fauci.

Davvero difficile non essere solidali con il povero Fauci, che immaginiamo sgomento di fronte all’assurda richiesta del suo presidente. Allibito, magari anche spaesato ed incredulo. Ma tenderei a dubitare che Fauci, come qualsiasi altro yankee che si rispetti, possa davvero dirsi sorpreso. E non tanto per le improbabili uscite a cui ci ha abituato l’istrionico presidente repubblicano (che comunque fanno la loro parte). Quanto della costruzione stessa dell’edificio sanitario statunitense, marcio fin dalle sue fondamenta. Nessun cittadino statunitense può realmente fingere di ignorare una delle più grandi storture del Paese in cui vive: banalmente, ma altrettanto realisticamente, qui chi non ha soldi e necessita di cure, viene lasciato al suo destino. E non è mai stata una novità.

D’altronde non si pensi che il sistema sanitario pubblico sia osteggiato solo negli ambienti conservatori. Chi ne fa un suo cavallo di battaglia, vedi Bernie Sanders, viene spesso visto con lo stesso sguardo che si potrebbe dedicare ad un pericoloso sovversivo di inclinazione anarco-comunista. In questa sponda dell’Atlantico si tende a privilegiare un’accezione decisamente larga di “comunismo”. Il Paese sembra mentalmente cristallizzato negli anni della Guerra Fredda, e ogni appello allo Stato è, automaticamente, un appello al modello sovietico. A “destra” come a “sinistra”. Così anche per l’attuale candidato dei democratici Joe Biden il sistema sanitario privatistico USA sarebbe superiore a quelli di stampo prettamente pubblico, come, ad esempio, quello italiano (Europatoday). A sentire l’ex vicepresidente di Obama, la pandemia starebbe dimostrando tutte le inefficienze del sistema sanitario pubblico “alla italiana”.

Nel momento in cui scrivo, 3 giugno, con 1,87 milioni di casi confermati e oltre 108mila morti, gli Stati Uniti rappresentato uno dei Paesi più colpiti al mondo dal Covid-19. I tragici dati statunitensi hanno costretto Trump ad estendere, il 4 aprile, l’assicurazione sanitaria gratuitamente a tutti. Solo e solamente per infetti da coronavirus, s’intende. E solo e solamente in questa specifica situazione emergenziale. Alla prova dei fatti, il sistema sanitario statunitense si riscopre inadatto, e costretto alla resa ideologica.

Torniamo ora al già richiamato studio del Congressional Budget Office. Il 2018 ha smentito, nei fatti, le stime del CBO : i senza assicurazione risultavano essere 27,5 milioni di americani, l’8,5% della popolazione (Ansa). Ben 13,5 milioni di persone in più rispetto a quelle previste dal report istituzionale. Senza dilungarci ulteriormente allora, quale sarebbe il risultato del “modello” sanitario privato americano? Che, secondo un articolo del “Il Sole 24 Ore“, ben 75 milioni di americani si trovano senza copertura sanitaria o con assicurazioni precarie e insufficienti.

Una domanda mi sorge allora spontanea, e la porrei con particolare affetto ai già citati adepti del culto dell’efficienza privata in ogni quando e in ogni dove. Ma la domanda non ve la porrò io, bensì lo storico ed economista francese Sismonde de Sismondi (1773-1842):

Per l‘OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) nel 2018 più di 86 milioni di cittadini statunitensi tra i 15 e i 64 anni non hanno recepito alcun tipo di reddito da lavoro. Secondo un rapporto dello stesso anno redatto dalle Nazioni Unite sono 40 i milioni di statunitensi che vivono in condizioni di povertà. La speranza è che l’attuale situazione emergenziale porti ad un graduale ripensamento dell’intero sistema sanitario made in Washington. La sensazione, non ve lo nego, è che certe misure rimarranno probabilmente confinate a questa fase decisamente sui generis, per venire poi dimenticate a tempesta finita. Ciò che succede in pandemia potrebbe, purtroppo, rimanere in pandemia. Però non tutto ciò che succede a Las Vegas, rimane poi, effettivamente, a Las Vegas.

http://intelleggo.it/2020/06/04/sistema-sanitario-usa/ @Bullfighter4

Cosa devo commentare? Che la società moderna quasi ovunque fa schifo? Certo leggere che 40 milioni di statunitensi vivono in povertà fa impressione. Poi uno cerca quanti italiani vivono in povertà , e scopri che sono 5 milioni, che sono due punti percentuali in più degli USA. 
Non capisco il senso di questi interventi @serpente, dato che non mi sembra di aver mai detto che gli USA siano un esempio in materia di sanità, ne di eguaglianza sociale ed economica. 
Tra l’altro ci sono alcune cose dette nell’articolo che sono inesatte/ faziose/ e distorte. Giusto per fare un esempio, io ho un’assicurazione privata pagata dal mio datore di lavoro, e una volta in pensione, allo scoccare dei 65 anni, passerò al Medicare. Non capisco perché Medicare e Medicaid vengano descritti come precarie e insufficienti. Ho già spiegato come funzionano le assicurazioni sanitarie negli USA in un altro post, perciò non mi metto a riscriverlo. Il sistema delle assicurazioni sanitarie private non piace manco a me, e preferirei che ci fosse l’assistenza universale. Ma il sistema non è così disastroso e molti di quelli senza assicurazione scelgono di non stipularla ( che poi l’Obamacare era appunto un tentativo di migliorare la situazione obbligando tutti a stipulare un’assicurazione).

All’autore dell’articolo cosa posso dire? Gli USA fanno schifo e sei fortunato a non viverci e schiattare in povertà. 
 

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Hinzelmann

Un bilancio potrà essere fatto solo ad epidemia conclusa, però anche prendendo una epidemia di questa virulenza come prova di forza di un sistema privato e quindi di per sé meno idoneo a contenere la diffusione di una malattia, perchè non a copertura universale

Resta il fatto che per ora paesi con coperture universali come Belgio, Spagna, UK, Italia, Svezia e Francia han fatto peggio

Ovviamente sottolineiamo due volte "per ora" e aspettiamo di capire meglio come questa malattia funziona, sottolineiamo anche il fatto che in un contesto del genere anche un iperprivatista come Trump si è visto costretto ad estendere la copertura assicurativa gratuita per contenere la diffusione della malattia, per cui sono rimasti scoperti solo coloro che si son fatti ricoverare pensando di avere il covid e non avendo una propria polizza si son visti consegnare insieme al tampone negativo, una fattura salata

E' più vero il discorso che il sistema assicurativo americano è molto costoso perchè ospedali compagnie e assicurati "trescano" con rialzi significativi dei premi, per cui se la situazione economica precipita si rischia una perdita di copertura generale, significativa.

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Bullfighter4
4 hours ago, Hinzelmann said:

 

E' più vero il discorso che il sistema assicurativo americano è molto costoso perchè ospedali compagnie e assicurati "trescano" con rialzi significativi dei premi, per cui se la situazione economica precipita si rischia una perdita di copertura generale, significativa.

Pensa che per una purtroppo grande percentuale degli statunitensi( fortunate avete non la maggioranza, ma comunque TROPPI), gli USA stanno andando alla grande economicamente ( prima del Covid. Purtroppo penso che per le pecore che seguono Trump fedelmente tutti i problemi saranno ricondotti al virus, non a politiche inefficienti).

Vediamo cosa succederà a Novembre. C’è da sperare che tutti i giovani che stanno marciando in questi giorni marceranno anche alle urne.

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2 hours ago, Bullfighter4 said:

C’è da sperare che tutti i giovani che stanno marciando in questi giorni marceranno anche alle urne

quale pensi potrà essere la percentuale di astenuti, soprattutto tra i no-wasp?

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Bullfighter4
1 hour ago, freedog said:

quale pensi potrà essere la percentuale di astenuti, soprattutto tra i no-wasp?

Non ne ho idea. Spero tutti gli abili al voto vadano a votare, qualsiasi schieramento possano appartenere. Non c’è un bel clima, alla faccia del Make America Great Again...

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Trump è ancora nel bunker della Casa Bianca. Si perseguitano gli "Antifascisti" no global come organizzazione terroristica. A Minneapolis 10.800 militari schierati, lo stesso numero di soldati USA in tutto l'Afghanistan. 


25 città in 15 stati hanno imposto il coprifuoco. Quasi 2300 persone arrestate.
In oltre 30 città maggiori sono scoppiati moti violentissimi. Le proteste si sono diffuse anche ai centri minori.
Scontri anche in Canada. 
♠️Nelle carceri di tutto il paese, le TV sono state spente per giorni, cercando di impedire che le notizie delle rivolte raggiungano i prigionieri e scatenino rivolte.
📌A Philadelphia devastata gran parte della città. Bruciate diverse auto della polizia, scontri e saccheggi per ore. Blackout delle comunicazioni e tracciamento dei cellulari. Giornalisti feriti e arrestati. All'alba la città era avvolta da una nube di fumo nero.
📌A Boston, una folla oceanica è scesa in piazza per lo più pacificamente. Dopo alcune ore la polizia ha caricato a freddo i manifestanti. La situazione è degenerata. Diverse auto della polizia date alle fiamme. Intervenuta la Guardia Nazionale. Segnalati investimenti dei manifestanti da parte di suprematisti. Saccheggiati i negozi di lusso.
📌A Minneapolis il grande corteo che bloccava l'autostrada è stato travolto da un'autocisterna su un cavalcavia. Tirato fuori dal l'abitacolo l'autista è stato picchiato. E' ancora vivo.
Diffusi online migliaia di indirizzi mail di agenti di polizia.
📌A New York diverse ore di scontri, bloccati i ponti da Manhattan. Una notte di battaglie di strada con innumerevoli auto e i negozi bruciati. Espropriati tutti i negozi di Union Square. La polizia sta chiedendo rinforzi. Centinaia gli arresti. La situazione è fuori controllo. Arrestata anche Chiara De Blasio, figlia del Sindaco.
📌A Santa Monica, in California, barricate ed espropri dei negozi del lusso.
📌Nella vicina Huntington Beach violentissimi scontri tra manifestanti e gruppi di destra.  

 📌Anche a Long Beach scontri continuati fino ai margini di Beverly Hills, difesa dalla Guardia Nazionale.
📌Nella zona sud di Los Angeles e sulle principali autostrade presidi e party dei manifestanti.
📌Scontri e banche in fiamme ad Atlanta, Aurora, Detroit, San Diego e Portland.
📌A Washington, la polizia ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti. Incendi fin sotto i cancelli della Casa Bianca. Dato alle fiamme il posto di guardia e la Chiesa di San Giorgio in La Fayette Square. La polizia ha picchiato una giornalista della CNN che riprendeva il rogo. Data la situazione i servizi segreti hanno bruscamente portato il presidente Trump nel bunker sotterraneo da cui non è ancora uscito. La Casa Bianca ha spento le luci esterne ed interne ed è sotto assedio. Enorme falò nel prato del Campidoglio, data alle fiamme la bandiera americana. Richiesti rinforzi Esercito e DEA. Capitol Hill avvolta in una nube di fumo nero. 
📌Abbattute Statue dei Confederati a Birmingham in Alabama.
📌Bruciano completamente da diverse ore il centro di Richmond e quello di Reno. 
📌A Louisville e Lexington polizia e manifestanti si sono uniti nel chiedere giustizia per George Floyd.
📌Ad Austin la polizia è stata autorizzata a usare armi letali.

Edited by Serpente
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Sarebbe bene se incendiassero la casa bianca, speriamo ci riescano mentre Trump fa il topo di fogna ne bunker come gheddafi e saddam hussein.

chissa' se si arrivera' alla guerra civile. Mah.

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30 minutes ago, marco7 said:

Sarebbe bene se incendiassero la casa bianca, speriamo ci riescano mentre Trump fa il topo di fogna ne bunker come gheddafi e saddam hussein.

chissa' se si arrivera' alla guerra civile. Mah.

non è un videogioco o una serie tv amò 

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Bullfighter4
2 hours ago, Serpente said:



📌A New York diverse ore di scontri, bloccati i ponti da Manhattan. Una notte di battaglie di strada con innumerevoli auto e i negozi bruciati. Espropriati tutti i negozi di Union Square. La polizia sta chiedendo rinforzi. Centinaia gli arresti. La situazione è fuori controllo. Arrestata anche Chiara De Blasio, figlia del Sindaco.
📌

Non so da dove arrivano queste notizie, ed eviterò di commentare sulle altre città ma posso dire qualcosa su NYC:

Ieri siamo andati a fare delle commissioni fra il Queens( dove vive mia suocera), E Brooklyn e siamo passati su due ponti( Williamsburg bridge e Manhattan Bridge). Il Brooklyn bridge era aperto nel primo pomeriggio, poi quando siamo passati era chiuso ma penso perché c’era la manifestazione al Barkley Stadium che e’ ad un tiro di schioppo.

Vivo a 5 minuti a piedi da Union Square. Molti negozi hanno messo i pannelli di legno per evitare che le vetrine venissero rotte, come era successo la prima notte. Non so se si possa chiamare “ espropriazione”.

Innumerevoli auto e negozi bruciati. Non ne ho visto uno che sia uno. Centinaia di arresti quello si, dato che la polizia e’ capace solo di arrestare gente che manifesta, ma pochissima gente che fa i vandalismi.

La figlia di Di Blasio, che tra l’altro mi sta largamente sulle palle per altri motivi, e’ stata arrestata perché bloccava il traffico e si rifiutava si spostarsi. 
 

Questo sensazionalismo fa vomitare. Da quello che ho letto sopra sembra che NYC sia diventata Beirut durante i bombardamenti. Lunedì la città riapre parzialmente, e di giorno sono sempre stato in giro a piedi per la città durante questi giorni e a parte un sacco di polizia in più del solito, nulla di strano a parte essere quasi deserta per il covid.

Ho amici in diverse citta’ citate sopra e nessuno mi ha chiamato in preda ad una crisi isterica.

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38 minutes ago, Bullfighter4 said:

Non so da dove arrivano queste notizie, ed eviterò di commentare sulle altre città ma posso dire qualcosa su NYC:

Ieri siamo andati a fare delle commissioni fra il Queens( dove vive mia suocera), E Brooklyn e siamo passati su due ponti( Williamsburg bridge e Manhattan Bridge). Il Brooklyn bridge era aperto nel primo pomeriggio, poi quando siamo passati era chiuso ma penso perché c’era la manifestazione al Barkley Stadium che e’ ad un tiro di schioppo.

Vivo a 5 minuti a piedi da Union Square. Molti negozi hanno messo i pannelli di legno per evitare che le vetrine venissero rotte, come era successo la prima notte. Non so se si possa chiamare “ espropriazione”.

Innumerevoli auto e negozi bruciati. Non ne ho visto uno che sia uno. Centinaia di arresti quello si, dato che la polizia e’ capace solo di arrestare gente che manifesta, ma pochissima gente che fa i vandalismi.

La figlia di Di Blasio, che tra l’altro mi sta largamente sulle palle per altri motivi, e’ stata arrestata perché bloccava il traffico e si rifiutava si spostarsi. 
 

Questo sensazionalismo fa vomitare. Da quello che ho letto sopra sembra che NYC sia diventata Beirut durante i bombardamenti. Lunedì la città riapre parzialmente, e di giorno sono sempre stato in giro a piedi per la città durante questi giorni e a parte un sacco di polizia in più del solito, nulla di strano a parte essere quasi deserta per il covid.

Ho amici in diverse citta’ citate sopra e nessuno mi ha chiamato in preda ad una crisi isterica.

Forse qualche informazione è sensazionalistica e forzata, ma fondamentalmente tutti questi disordini in grandi e piccole città USA sono veri.

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Bullfighter4
38 minutes ago, Serpente said:

Forse qualche informazione è sensazionalistica e forzata, ma fondamentalmente tutti questi disordini in grandi e piccole città USA sono veri.

Io ti ho appena spiegato la differenza fra quello che hai riportato tu, e quello che vedo io vivendo qui. Non ho negato che ci siano le manifestazioni, che ci siano vandalismi, e che si siano stati alcuni saccheggi. Solo che non sono neanche minimamente drammatici come vengono riportati. Chanel e Prada possono ricomprarsi le vetrine.

Se avessi letto quello che hai riportato senza vivere qui, mi sarei immaginato NYCa metà strada fra “ warriors” e “ escape from NYC”.

Edited by Bullfighter4
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