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Credete in Dio?


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Bestemmio e impreco' date=' ma non credo in Dio (il nome del dio cristiano).

Con l'avvento dei monoteismi c'è stato l'imporsi del dualismo bene/male.

Esprimo la mia idea dalla posizione di ateo militante con particolare avversione nei confronti dei monoteismi.[/quote']

Mi dispiace contraddirti, ma il dualismo Bene/Male è presente anche nelle religioni politeiste, nelle quali esistono divinità sempre accostate al Male e divinità sempre accostate al Bene (accanto a divinità ambigue e a veri e propri trickster).

Perciò non è un concetto inventato da Ebraismo, Cristianesimo, Islam e Zoroastrismo, bensì un retaggio culturale ben più antico. La differenza, semmai, è che nelle religioni pagane si cercava di ingraziarsi anche le divinità malvagie, con offerte, sacrifici e riti d'altro genere.

Se leggi bene ho scritto "imporsi", non "introdursi".

 

In ogni caso' date=' ti invito a non usare termini forti come "cazzata" e "mucchio di stronzate".[/quote']It will be done, my admin!

 

Da quando abbiamo introdotto il rito di Mithra nella Legio' date=' ho dichiarato apertamente che non vorrò mai farlo perché non aderisco a una religione che vieta l'omosessualità guardando ai Greci come pappemolle. Sono affascinato da altri aspetti del Mithraismo' date=' comunque.[/quote'']

Scusa, cosa intendi per "rito di Mithra"? I culti mitraici, ovvero del Sol Invictus, sono in contrapposizione con quelli cristiani. La loro sovrapposizione è dovuta solo al tentativo (in buona parte riuscito) della nascente Chiesa cristiana di soppiantare l'antico culto pagano, la cui celebrazione avveniva guarda caso nei giorni successivi al solstizio d'inverno.

Sai quanta roba il cristianesimo ha preso dal mithraismo?

 

In conclusione: Dio non esiste!!!

Come sillogismo lascia parecchio a desiderare...

Ergo? :D
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NorwegianWood
Bestemmio e impreco' date=' ma non credo in Dio (il nome del dio cristiano).

Con l'avvento dei monoteismi c'è stato l'imporsi del dualismo bene/male.

Esprimo la mia idea dalla posizione di ateo militante con particolare avversione nei confronti dei monoteismi.[/quote']

Mi dispiace contraddirti, ma il dualismo Bene/Male è presente anche nelle religioni politeiste, nelle quali esistono divinità sempre accostate al Male e divinità sempre accostate al Bene (accanto a divinità ambigue e a veri e propri trickster).

Perciò non è un concetto inventato da Ebraismo, Cristianesimo, Islam e Zoroastrismo, bensì un retaggio culturale ben più antico. La differenza, semmai, è che nelle religioni pagane si cercava di ingraziarsi anche le divinità malvagie, con offerte, sacrifici e riti d'altro genere.

Se leggi bene ho scritto "imporsi", non "introdursi".

Sorry, hai ragione B)

 

 

In ogni caso' date=' ti invito a non usare termini forti come "cazzata" e "mucchio di stronzate".[/quote']It will be done, my admin!

Oh capitano, mio capitano! Mod è più che sufficiente, comunque. B)

 

OT on

Ti piace Whitman e/o L'attimo fuggente?

OT off

 

 

Da quando abbiamo introdotto il rito di Mithra nella Legio' date=' ho dichiarato apertamente che non vorrò mai farlo perché non aderisco a una religione che vieta l'omosessualità guardando ai Greci come pappemolle. Sono affascinato da altri aspetti del Mithraismo' date=' comunque.[/quote'']

Scusa' date=' cosa intendi per "rito di Mithra"? I culti mitraici, ovvero del Sol Invictus, sono in contrapposizione con quelli cristiani. La loro sovrapposizione è dovuta solo al tentativo (in buona parte riuscito) della nascente Chiesa cristiana di soppiantare l'antico culto pagano, la cui celebrazione avveniva guarda caso nei giorni successivi al solstizio d'inverno.[/quote']Sai quanta roba il cristianesimo ha preso dal mithraismo?

A dire il vero sì. Però mi sembra che i prestiti siano stati piuttosto stravolti dal Cristianesimo. Perciò, credo che dire di celebrare un "culto mitraico"sia molto diverso dal dire di professare un "culto cristiano". Però potremmo sempre metterci a sgozzare tori e fertilizzare i campi col loro sangue >_> Non so, tu che intendevi?

 

 

In conclusione: Dio non esiste!!!

Come sillogismo lascia parecchio a desiderare...

Ergo? B)

Sum? :B):

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Non posso credere nel Dio cristiano o meglio nell'originale Dio che ha causato guerre e sangue anche oggi scindendo la religine ebraica in tre parti partendo da quella del suo popolo eletto.

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Allora, il discorso + soddisfacente che ho sentito in merito alla questione credere/nn credere nell'esistenza di dio è il seguente (mi dilungherò un po' ma almeno scrivo una cosa con un capo e una coda).

 

Che cos'è Dio per l'uomo? Cosa rappresenta?

Con tutti i minestroni religiosi della nostra epoca non è facile mettere a fuoco questo particolare, ma secondo me è proprio qui il nocciolo della questione.

Premessa: lungo i millenni della storia dell'uomo nn è mai esistita (quantomeno io nn la conosco) una cultura che si sia evoluta senza sviluppare un qualche tipo di culto mistico o religioso: la questione che stiamo dibattendo è quindi a tutti gli effetti vecchia come il genere umano.

 

Chiediamoci allora: qual'è il filo che collega il cavernicolo all'astronauta?

Voi direte appunto: l'essere umano (divertente gioco di parole ^^).

Ok, allora: cosa c'è nella mente (o forse alcuni preferiranno il termine "anima") dell'essere umano che in tutto sto tempo non è mai cambiato? Ecco qua che cosa.

 

Perchè la mattina ti alzi dal letto?

Perchè vai a scuola/al lavoro?

Perchè desideri avere un lavoro?

Perchè scrivi su gayforum.tv?

Perchè cerchi degli amici?

Perchè ogni tanto bevi e mangi?

Perchè litighi con i tuoi genitori?

Perchè vorresti proprio stringere forte quella persona e dirgli che le vuoi bene?

.

.

.

 

Ognuno darà le sue risposte, ma sono sicuro che possiamo raggruppare tutto in questo modo:

Domanda: Perchè fai tutto quello che fai, vivendo, ogni giorno?

Risposta: PERCHE' DESIDERO ESSERE FELICE.

Non c'è scampo da questo concetto semplice semplice: IO VOGLIO ESSERE FELICE.

Ogni singola cosa anche insignificante o malvagia o sbagliata che facciamo nella nostra vita è costantemente guidata da questo basilare desiderio di felicità.

 

Ora, come si fa a colmare questo bisogno di felicità?

Alzandosi ogni mattina dal proprio letto?

Andando a scuola o trovando un lavoro?

Scrivendo su un forum?

Coltivando amicizie?

Mangiando o litigando con i nostri genitori?

Amando una persona che ci ama a sua volta?

 

Risposta: sì, MA...

MA non è sufficiente

MA una volta raggiunto un traguardo l'unica cosa che sappiamo fare è partire diretti verso un altro (per insignificante che sia)

MA il bicchiere è sempre mezzo vuoto, anzi, non si riempito neppure un po'

MA il nostro desiderio di felicità non è per nulla diminuito

Il nostro desiderio di felicità, triste a dirsi, non si esaurisce mai

 

Il nostro desiderio di felicità è INFINITO

Credo che nessuno di noi, guardandosi dentro, possa dire che questo non è vero.

 

L'uomo, ovvero noi tutti, entità finite, circondata da entità altrettanto finite, ci troviamo a dover gestire sta cosa più grande di noi: un bisogno infinito di felicità che nulla di ciò che abbiamo intorno può appagare (spero che nessuno sia così pazzo da esigere dal proprio partner un amore infinito ^^).

 

Questa per me è la radice della ricerca di quella cosa (chiamiamola Dio visto che è una parola facile facile) di cui si discute in questo topic. Il nostro desiderio è come una freccia che punta al di fuori dei confini della realtà che ci circonda.

Dio è ciò che sazia il bisogno di felicità umano, bisogno che reclama un qualcosa assente nel nostro mondo.

Uno può dire: è un'indicazione e basta, una freccia che punta non vuol dire che poi ci sia davvero qualcosa.

 

Oppure ci si può fidare dell'indicazione.

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Gli esseri umani non possono fare a meno di seguire l'indicazione, come dici tu....

Senza la convinzione che la felicità si possa raggiungere, il povero essere umano è come un relitto alla deriva...

Il tuo discorso fila....

Però penso che comunque dalla convinzione che Dio sia felicità eterna non si sfugga...è raro trovare gente che vive senza appoggiarsi a questo pensiero. Anche in modo inconsapevole...

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Morning_Star, la tua analisi è molto affascinante...

 

Dunque. Nella mia famiglia sono tutti cattolici praticanti e sinceramente credenti. Lo sono stata anch'io fino a 3-4 anni fa.

Visto che però sono sempre stata appassionata di mitologia e anche filosofia, ho iniziato ad interessarmi alla storia delle religioni.

Conoscerle meglio mi ha portato a dubitare molto della loro validità. Per meglio spiegarmi: nelle religioni organizzate vedo un grosso travisamento delle idee alla base delle stesse, avvenuta a causa proprio delle istituzioni.

Mi sono allontanata dalla Chiesa e dal Cristianesimo perché, per quanto io non sia una persona molto coerente, non riesco ad accettare il discorso "dalla Chiesa prendo solo quello che reputo giusto". Un esempio per tutti, il sesso prematrimoniale.

 

Comunque, tornando al discorso, ho elaborato una sorta di mio pensiero.

In soldoni: credo che esista dio, ma non è un "essere" onniscente, che vede e prevede il destino del mondo e degli uomini. E' uno spirito che si manifesta in ogni essere vivente: in altre parole, ognuno possiede una 'scintilla divina', che lo rende unico ma allo stesso tempo legato al 'tutto'.

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Morning_Star' date=' la tua analisi è molto affascinante...[/quote']

La mia analisi è molto felice, essendo anche un po' vanitosa, e ti ringrazia per il complimeto :D

 

non riesco ad accettare il discorso "dalla Chiesa prendo solo quello che reputo giusto"

Giàggià, un tasto su cui batte molto la chiesa stessa: o pigli tutto o non pigli niente. E in questo modo si esclude a priori la possibilità che ci sia da perfezionare un po' le costruzioni fatte partendo dalla base di ciò che ha detto Cristo.

E questo è in effetti un atteggiamento che non comprendo: basta che si guardi indietro nei secoli su quante cose la chiesa ha cambiato parere (non ultima l'abolizione del limbo... pffffff): sarà un po' da presuntuosi pensare di aver ragiunto la perfezione, no?

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Io credo che tutto siano fasci d'impressioni dovuti a variazioni chimiche a livello cerebrale --> Dio è una combinazione acceso//spento di interruttori biologici. Se devo avere una credenza metafisica mi piacerebbe che esistesse il Nirvana, inteso come ultimo stato entropico, massimo disordine, minima energia, una sola temperatura ovunque. Forse già c'è: è la morte. Un pensiero personale sulla morte.

 

"La morte è il silenzio che segue alla sferzata di una corda in tensione, evidentemente inadatta a sopportare il carico, o sfibrata da quel logorio che produce il lamento che è l'esistenza." Ludovico

 

Ludovico 1986

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"La morte è il silenzio che segue alla sferzata di una corda in tensione' date=' evidentemente inadatta a sopportare il carico, o sfibrata da quel logorio che produce il lamento che è l'esistenza." Ludovico

 

Ludovico 1986[/quote']

 

bellissimo!!!

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"La morte è il silenzio che segue alla sferzata di una corda in tensione' date=' evidentemente inadatta a sopportare il carico, o sfibrata da quel logorio che produce il lamento che è l'esistenza."[/quote']

Però, mica male! Cos'è? L'iscrizione lasciata sul guard-rail di un ponte da uno che si è buttato di sotto con un sasso al collo?

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  • 2 weeks later...

Dio? Non riesco a percepirlo: non lo sento, non lo vedo, non lo tocco.

Voi potreste dire: "Bè, è Dio! Trascende dalla nostra percezione!"

Bè, se trascende da noi a tal punto che non possiamo percepirlo, che senso ha chiederci se esiste?

 

(scusate, non ho letto tutto il topic, magari qualcuno ha già detto la stessa cosa)

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Bè' date=' se trascende da noi a tal punto che non possiamo percepirlo, che senso ha chiederci se esiste?[/quote']

Per me invece la questione è esattamente al contrario: il semplice fatto che si sia giunti a porsi la questione della sua esistenza indica inequivocabilmente che sotto sotto qualcosa c'è, che qualcosa a riguardo lo "percepiamo" come dici tu.

Voglio dire, basta fermarsi un attimo a studiare se stessi per appurare che la base dell'esistenza è mistero.

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Per me invece la questione è esattamente al contrario: il semplice fatto che si sia giunti a porsi la questione della sua esistenza indica inequivocabilmente che sotto sotto qualcosa c'è' date=' che qualcosa a riguardo lo "percepiamo" come dici tu.[/quote']

Porsi domande su Dio non significa che Dio esiste. In tal caso esisterebbe anche Babbo Natale. Tu ribatterai: ma quella è una credenza popolare! Bè, magari anche Dio è "nato" così...

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Sbagliato! Nessuno nella vita è spinto a porsi domande sull'esistenza di babbo natale, viceversa ci sono altri meccanismi (uno ad es l'ho spiegato nella pagina prima) che portano inevitabilmente a confrontarsi con l'idea del divino, anche senza che nessuno venga ad imboccarti dall'esterno.

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La spiegazione a questo, risale al primordio dell'essere umano. L'universo, il mondo, la vita, andando a finire alle cose più banali come lo scatenarsi di una folgore dal cielo, sono cose troppo grandi perché l'uomo non si ponga domande sulla loro origine, sul loro senso, e troppo lontane perché possa rispondersi. L'uomo ha bisogno dell'idea di un dio. Si sentirebbe perduto, pensando di essere sballottato in un universo senza senso come un guscio di noce nel mare. I primitivi, attribuivano alle divinità, anche le suddette folgori. E i tuoni, e la pioggia, ed il sole, ed il fuoco. Se fossero stati catapultati nel mondo di oggi, saprebbero che a questi fenomeni c'è una spiegazione, e che in Dio ci credono sempre meno persone, perché il bisogno sta scomparendo, e sta prendendo il sopravvento la ragione, e perché l'uomo continua a farsi domande ma inizia a porsi quelle giuste, e a non prendere più nulla per scontato. Magari, se noi fossimo catapultati nel mondo del 3500, scopriremmo che l'uomo è riuscito a trovare le origini di misteri molto più grandi, e che il suo spasmodico bisogno di Dio, è ormai un ricordo. A me, piacerebbe non poco, vivere in un mondo di questo genere.

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I primitivi' date=' attribuivano alle divinità, anche le suddette folgori. E i tuoni, e la pioggia, ed il sole, ed il fuoco. Se fossero stati catapultati nel mondo di oggi, saprebbero che a questi fenomeni c'è una spiegazione[/quote']

Mah... ti assicuro che da un certo punto di vista non ne sappiamo affatto di più dei primo homo sapiens. La via battuta nel corso dei secoli è stata quella di imbottigliare la realtà fisica in un certo numero di leggi che ci permettono di estrarre previsioni ormai su una vastissima gamma di fenomeni. Ma questa serie di equazioni in cui abbiamo tradotto la realtà rimane pur sempre un modello che esiste solo nella nostra mente, uno strumento - assolutamente formidabile - che abbiamo creato a nostro esclusivo uso e consumo.

Posso anche scrivere l’equazione di campo della relatività generale:

Rik – ½*gik*R + L*gik = 8*pi*G/c^4*Tik dove Rik = tensore di curvatura di Ricci, gik = tensore metrico, R = scalare di curvatura di Ricci, L = costante cosmologica, G = costante gravitazionale, c = velocità della luce, Tik = tensore dell’energia.

Ecco fatto!

Ho forse scritto che cos’è lo spazio-tempo? NO! Chi lo sa che cos’è! Ho solo trovato un modo per descrivere come funziona (su scale non troppo piccole oltretutto).

Potrei anche scrivere la tabella del Modello Standard così avremmo completato il quadro di ciò che, per ora, l’uomo sa di come funziona l’universo. Eppure, dopo aver scavato così tanto nel “come”, non avremmo ancora intaccato la superficie del “perché”.

Magari' date=' se noi fossimo catapultati nel mondo del 3500, scopriremmo che l'uomo è riuscito a trovare le origini di misteri molto più grandi, e che il suo spasmodico bisogno di Dio, è ormai un ricordo[/quote']

Cosa intendi per misteri molto più grandi? Intendi la spiegazione sempre più approfondita e completa di tutti i fenomeni del nostro universo? Ti riporto un estratto della conclusione di “A brief history of time”, un libro di divulgazione scientifica (oh, magari lo conosci già) scritto da Stephen Hawking

 

“Ma quand’anche ci fosse una sola teoria unificata possibile, essa sarebbe solo un insieme di regole ed equazioni. Cos’è che infonde vita nelle equazioni e che costruisce un universo che possa essere descritto da esse? L’approccio consueto della scienza, consistente nel costruire un modello matematico, non può rispondere alle domande del perché dovrebbe esserci un universo reale descrivibile da quel modello. Perché l’universo si da la pena di esistere? La teoria unificata è così cogente da determinare la sua propria esistenza? Oppure ha bisogno di un creatore?”

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Concordo pienamente con la visione di Christabel.

 

Come giustamente scrive The_Morning_Star, scrivere una formula significa capire come avviene un fenomeno, non perchè. Ma ripeto: se Dio è aldilà della percezione, perchè domandarsi se c'è?

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Ma ripeto: se Dio è aldilà della percezione' date=' perchè domandarsi se c'è?[/quote']

Io sto discorso non riesco a capirlo... cosa vuol dire al di là della percezione? Per te una cosa non esiste se non la puoi sperimentare direttamente con almeno uno dei tuoi 5 sensi?

Io non sono mai stato in Australia: non ho mai visto con i miei occhi l'Ayers Rock nè ho toccato con le mie mani l'asfalto delle strade di Sidney. Ciononostante ritengo di poter affermare con certezza che l'Australia esiste e questo perchè nel corso della mia vita ho raccolto una serie di conoscenze ed informazioni che mi fanno ritenere ragionevole la convinzione che l'Australia esista.

Tu riterresti invece irragionevole la mia convinzione?

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Per me DIo o meglio dire la Divinità é entità si maschile che femminile con le sue sfumature e manifestazioni varie.Esistono gli spiriti la natura é vivente e poi la vera religione é quella che si sente.

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NorwegianWood

La divinità si mostra a patto che la si voglia guardare.

 

Né maschio né femmina, eppure entrambi.

 

Né bene né male, eppure entrambi.

 

Né Dio né Satana, eppure entrambi.

 

Né corpo né anima, eppure entrambi.

 

È L'universo e il Nulla, il Tempo e l'Eternità, la Vita e la Morte... noi stessi.

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Io sto discorso non riesco a capirlo... cosa vuol dire al di là della percezione? Per te una cosa non esiste se non la puoi sperimentare direttamente con almeno uno dei tuoi 5 sensi?

Io non sono mai stato in Australia: non ho mai visto con i miei occhi l'Ayers Rock nè ho toccato con le mie mani l'asfalto delle strade di Sidney. Ciononostante ritengo di poter affermare con certezza che l'Australia esiste e questo perchè nel corso della mia vita ho raccolto una serie di conoscenze ed informazioni che mi fanno ritenere ragionevole la convinzione che l'Australia esista.

Tu riterresti invece irragionevole la mia convinzione?

Credo che hai portato il discorso troppo sul piano concreto...

L'Australia è una realtà fisica' date=' ha una sostanza. Che cosa è Dio? E' forse un continente, come l'Australia? E' forse aria, è forse fuoco? La "sostanza" di Dio, qualora esistesse, non è niente di "fisico", niente di appartenente alla nostra realtà (vogliamo chiamarla dimensione, come nei film di fantascienza? Rende meglio l'idea...). Se Dio dunque è aldilà (o al di sopra) della nostra possibilità percezione, allora è anche al di sopra della nostra possibilità di concezione: dunque [i']noi non possiamo pensare a Dio[/i].

[questa ovviamente è la mia ipotesi, non è che sto tentando di convincerti! :sisi: ]

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io non credo.... secondo me è solo una perdita di tempo...è un modo come un altro per farci pensare tutti allo stesso modo e poi usarci...e proprio di questo si parla in un video di manson...dove danno da mangiare ai maiali e poi si vede che lo monta... e questo perchè? perchè vogliono farci pensare tutti allostesso modo e darci tutto ciò che ci serve... per poi usarci... in più tante cose mi hanno portato a non credere in un dio....

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Posso anche scrivere l’equazione di campo della relatività generale:

Rik – ½*gik*R + L*gik = 8*pi*G/c^4*Tik dove Rik = tensore di curvatura di Ricci' date=' gik = tensore metrico, R = scalare di curvatura di Ricci, L = costante cosmologica, G = costante gravitazionale, c = velocità della luce, Tik = tensore dell’energia.

 

 

Sì, questo formicolio che sento nello stomaco deve essere amore.

Ooooh!

 

 

 

Forse ulcera...

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tempo fa, parlando con una credente cattolica(io non credo in dio) le ho detto:perché credi che dio sia buono e il male sia il diavolo? Lei mi ha guardato come se le avessi fatto la domanda più scema possibile. Io le ho risposto: "supponi che dio sia unico e solo come dite voi,che lui abbia creato tutto dall'inizio.Sorvoliamo il punto:lui chi l'ha creato perché non credo all'autocreazione,magari per implosione o che altro. Lui ha dovuto creare tutto,dalla prima all'ultima cosa.

Il punto è: come possiamo dire che l'ha fatto per il bene di qualcuno e che lui sia bontà pura? La bontà non potrebbe esistere se non in contrapposizione al male,perché non puoi definire una cosa come la bontà se non hai almeno un termine di relazione. Una cosa è buona perché non è cattiva.

Dunque dio doveva aver posto lui stesso le basi sia del bene che del male.Perché farlo? Per divertirsi a vedere la strada che noi povere formichine avremmo scelto? Non credo. Non credo che dio se esistesse giocherebbe con noi come noi ai sims,è troppo scontato. E se allora dio fsse sia il bene che il male,visto che lui ha creato entrambi,chi ci dice che lui parteggi per il paradiso?E perché non è riuscito a distogliere l'angelo Lucifero dalle sue idee di ribellione e non riesce a contrastarlo quando ci tenta con la scusa di guadagni subitanei per portarci all'inferno? Perché a dio non importa,perché gli va bene così,perché non esiste o perché è troppo indaffarato a pensare anche a tutti gli uomini che sicuramente vivono su altri pianeti intorno ad altri Soli?

A questo punto, te la senti ancora di dire che dio ci ama solo perché te l'hanno ripetuto come una nenia fin dal catechismo?"

 

Spero di essermi spiegata..Perché è un po' controversa come cosa..

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L'argomentazione è interessante. Una cosa simpatica secondo me è questa: Conosci te stesso? Poiché la risposta è categoricamente no poiché noi siamo all'oscuro di tutto e brancoliamo nel buio, come puoi riuscire a conoscere non già un tuo pari, ma un tuo superiore!?!?! Tutto è un discorso di logica e siccome non siamo dei calcolatori immaginari assolutamente impeccabili la risposta è che io non credo in Dio più di quanto creda a me stesso. Sia chiaro che io ho l'impressione di vivere infinite vite già nell'arco di una giornata quindi la reincarnazione mi auguro che non esista oppure questo tormento non avrà mai fine. Comunque sia, mi piacerebbe conoscere Dio. Peccato che non si sia mai presentato. E che figata dovrebbe essere reincarnarsi in Dio!!! Morti qua, distruzione là, premi su, nuovi nati giù . . . Io se fossi Dio scasserei tutte cose irrimediabilmente compreso me stesso. L'irreversibile. Non è meraviglioso? Una volta accaduto non si può più sindacare sul perché e percome ed è successo a te o a me e così via . . .

 

Da uomini possiamo essere certi che viviamo come nella nebbia e in questa foschia tutto è impressioni. Fuzzy. Indeterminazione. Scetticismo.

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