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Omosessuali si nasce o si diventa?


Novgorod

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sentite secondo me si nasce......io gia mentre guardavo "beato tra le donne" quando avevo circa 4 anni facevo dei viaggetti mentali...non sporchi intendiamoci...ma il mio amico tra le gambe era sempre attento quando c'era il gioco dello spogliarello maschile :muro: :muro: :P

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prendendo spunto dalla natura, come qualcuno ha già discusso, tutto quello che può formare il carattere di un essere umano (e quindi anche l'orientamento sessuale per alcuni sostenitori) nel mondo animale non esiste.

Se 2 leoni fanno sesso in base ad una disposizione naturale, non credo che si pongano il problema "son gay o non sono gay"

E' la natura che ha predisposto il tutto, mentre per tutte le sfumature che esistono nel mondo gay il motivo è da attribuire all'educazione ricevuta.

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Si nasce.

Posso concepire magari quella piccolissima percentuale di gay che magari hanno avuto abusi da piccoli e siano diventati omosessuali per via della loro psiche traviata, ma nella normalità si nasce.

 

Io a 4 anni volevo le barbie di mia sorella... Non centra un cappero la consapevolezza sessuale, a 4 anni non si è consapevoli.

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Se posso permettermi una raccomandazione, non dobbiamo MAI permettere che il discorso sull'eziologia possa diventare un discorso che implica un giudizio qualitativo o morale. Sono due cose separate, e metterle insieme è sciocco, oltre che pericoloso in quanto rischia di fornire appigli provvidenziali agli omofobi.

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Non penso si possa generalizzare o trovare una strada uguale per tutti. Molte persone ci "nascono" altre ne prendono coscienza nel tempo ; in fondo siamo diversi!! Secondo me molto dipende da come si è cresciuti ,dalla famiglia e da molte altre variabili che formano il nostro carattere ,ma poi questa è una mia idea.

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Non penso si possa generalizzare o trovare una strada uguale per tutti. Molte persone ci "nascono" altre ne prendono coscienza nel tempo 

Una cosa non esclude l'altra... una persona che prende coscienza di essere gay, per esempio, a 30 anni, vuol dire che è sempre stata gay ma se ne è accorta solo ora... o vuol dire che è diventata gay a 30 anni e prima era etero?

 

Secondo me ci è nata, ma ne ha preso coscienza solo dopo 30 anni.

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Non penso si possa generalizzare o trovare una strada uguale per tutti. Molte persone ci "nascono" altre ne prendono coscienza nel tempo 

Una cosa non esclude l'altra... una persona che prende coscienza di essere gay, per esempio, a 30 anni, vuol dire che è sempre stata gay ma se ne è accorta solo ora... o vuol dire che è diventata gay a 30 anni e prima era etero?

 

Secondo me ci è nata, ma ne ha preso coscienza solo dopo 30 anni.

 

d'accordissimo.

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Non penso si possa generalizzare o trovare una strada uguale per tutti. Molte persone ci "nascono" altre ne prendono coscienza nel tempo 

Una cosa non esclude l'altra... una persona che prende coscienza di essere gay, per esempio, a 30 anni, vuol dire che è sempre stata gay ma se ne è accorta solo ora... o vuol dire che è diventata gay a 30 anni e prima era etero?

 

Secondo me ci è nata, ma ne ha preso coscienza solo dopo 30 anni.

E' altrettanto vero che un etero con esperienze omosessuali da ragazzo.... tipo seghe insieme ... seguirà comunque il suo istinto e gli piaceranno sempre le donne.

Col tempo dimenticherà quelle esperienze, ma non per rimuoverle semplicemente perché non interessanti.

 

Ho detto giusto o bene?  :muro:

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quoto recorder

mi sembra che si dia un senso assoluto ai ricordi, come se esistessero oltre noi stessi

io credo che i ricordi hanno senso e importanza soprattutto alla luce di quello che siamo ora

e quello che siamo ora a sua volta opera un (involontario) meccanismo selettivo e proiettivo sul nostro passato

questo non vuol assolutamente dire svalutare chi dice "sono sempre stato gay"

ma rileggerei questa frase così: la mia consapevolezza attuale mi porta a valutare alcune esperienze del mio passato

come fondative, come più importanti di altre

con "consapevolezza" intendo una complessiva maturazione che non è modificabile a comando

se non a costo (forse) di rivivere un'altra vita, cosa che pare non ci sia concessa

 

insomma molti etero hanno fatto cose che voi umani neanche immaginate, pur "rimanendo" etero

e probabilmente molti gay hanno avuto degli episodi di innamoramento/infatuazioni infantili o adolescenziali verso ragazze

e forse chissà hanno anche provato attrazione sessuale, cosa che adesso non emerge,

 

pochi giorni fa ho visto un film a tematica gay che si intitola "Dirty laundry" (carino ma niente di che)

nel film addirittura un gay non ricordava di aver fatto sesso con una donna molti anni prima

continuava a dire "ma non è assolutamente possibile" etc.

finchè un dettaglio non gli ha fatto tornare in mente un flashback sbiadito

insomma per convincerlo che quel bimbetto era suo figlio ce n'è voluto

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Non penso si possa generalizzare o trovare una strada uguale per tutti. Molte persone ci "nascono" altre ne prendono coscienza nel tempo 

Una cosa non esclude l'altra... una persona che prende coscienza di essere gay, per esempio, a 30 anni, vuol dire che è sempre stata gay ma se ne è accorta solo ora... o vuol dire che è diventata gay a 30 anni e prima era etero?

 

Secondo me ci è nata, ma ne ha preso coscienza solo dopo 30 anni.

[

/quote]

 

No assolutamente , magari crescendo è maturata ha scoperto di provare più attrazione per un sesso rispetto ad un altro ed ha fatto le sue esperienze e le sue scelte!

Questo non significa che dal primo istante in cui ha messo piede al mondo era scritto che sarebbe diventata omosessuale o eterosessuale!Non  vedrei l'omosessualità dal punto di vista strettamente biologico o di geni ....vorrebbe dire cancellare il nostro trascorso.

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Da piccolo ero attratto molto dalle ragazze, e poi mi sono orientato da solo senza subire violenze, senza stare a contatto con altri gay, e senza subire shock verso l'attrazione maschile.

Quindi in me c'è stato un mutamento, che in età ancora pre accettazione ho tentato più volte di rendere reversibile, senza successo.

Mi sono sempre domandato se fossi stato sempre gay già da piccolo e la primissima attrazione femminile era quello che si usa chiamare "una fase"

oppure se esiste un possibile mutamento da etero a gay e viceversa, e se questo mutamento fosse reversibile.

... ho scritto un post un po' confusionario scusate  :muro:

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Recorder veramente l'omosessualità, o meglio la bisessualità, in natura esiste, ed è parecchio diffusa tra i primati e alcune specie di felini di cui mi sembra in particolare i leoni(qua non vorrei dire una castroneria, però se non ricordo male dovrebbe essere così), tant'è che uno dei pilastri portanti della cosiddetta teoria della bisessualità di fondo sono proprio questi studi.

Tra le altre cose mi sembra che esistano casi di animali totalmente gay(sembra uno scherzo, ma non mi veniva un altro termine), solo che questi individui vengono isolati dal gruppo.

Ora è logico che in natura venga privilegiato il rapporto eterosessuale poiché gli animali non fanno sesso come noi per piacere, ma solo al fine di portare avanti la specie(tant'è che se si castrano l'impulso sessuale scompare, mentre nell'uomo potrebbe rimanere proprio perchè questo cresce in un contesto sociale ed è dotato di una libera coscienza), ma il fatto che gli animali più vicini a noi, cioè i primati, nei quali alcune specie praticano anche la masturbazione, esista una sorta di omosessualità finalizzata proprio all'ottenimento del piacere è u fatto abbastanza emblematico.

Detto ciò personalmente reputo che l'omosessualità sia una concausa di fattori genetici ed ambientali(e probabilmente altri a noi ignoti per ora), ma se il fattore genico è importante soprattutto come input(potremmo dire che nei geni è nascosto il seme dell'omosessualità), è innegabile che è il contesto sociale a formare la persona, e che quindi può favorire o reprimere una data predisposizione. A titolo di esempio si potrebbe pensare a persone che crescono in un certo contesto sociale, dove si sposano hanno figli, e si credono eterosessuali convinti, e poi ad un cambiamento delle condizioni di vita si ha una sorta di fioritura di un'omosessualità repressa, tant'è che la maggior parte dei gay(dichiarati) proviene da famiglie e realtà mentalmente aperte(e solitamente agiate perchè le cose spesso viaggiano su binari paralleli), proprio a riprova dell'importanza dell'ambiente che ci circonda.

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No assolutamente , magari crescendo è maturata ha scoperto di provare più attrazione per un sesso rispetto ad un altro ed ha fatto le sue esperienze e le sue scelte!

Questo non significa che dal primo istante in cui ha messo piede al mondo era scritto che sarebbe diventata omosessuale o eterosessuale!Non  vedrei l'omosessualità dal punto di vista strettamente biologico o di geni ....vorrebbe dire cancellare il nostro trascorso.

Tu ti rendi conto che cosi' dicendo stai dando un argomento agli omofobi che dicono che gay si diventa a causa di traumi infantili? Gliela stai proprio servendo su un piatto d'argento, per la precisione.

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Non  vedrei l'omosessualità dal punto di vista strettamente biologico o di geni ....vorrebbe dire cancellare il nostro trascorso.

 

spero che ti renda conto che questa frase non regge...

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No assolutamente , magari crescendo è maturata ha scoperto di provare più attrazione per un sesso rispetto ad un altro ed ha fatto le sue esperienze e le sue scelte!

Questo non significa che dal primo istante in cui ha messo piede al mondo era scritto che sarebbe diventata omosessuale o eterosessuale!Non  vedrei l'omosessualità dal punto di vista strettamente biologico o di geni ....vorrebbe dire cancellare il nostro trascorso.

Tu ti rendi conto che cosi' dicendo stai dando un argomento agli omofobi che dicono che gay si diventa a causa di traumi infantili? Gliela stai proprio servendo su un piatto d'argento, per la precisione.

 

Per quale motivo dovrebbe esserci per forza un trauma???O un evento terrificante dietro una scelta normalissima??! Io non servo sul piatto d'argento proprio nulla , sto solo riflettendo sul fatto che le cose non si possono vedere a senzo unico ; non si può dire che  dipende solo dai geni si deve vedere il tutto  in  maniera più ampia...perchè siamo persone complesse fatte anche di emozioni e sentimenti!!

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No assolutamente , magari crescendo è maturata ha scoperto di provare più attrazione per un sesso rispetto ad un altro ed ha fatto le sue esperienze e le sue scelte!

Questo non significa che dal primo istante in cui ha messo piede al mondo era scritto che sarebbe diventata omosessuale o eterosessuale!Non  vedrei l'omosessualità dal punto di vista strettamente biologico o di geni ....vorrebbe dire cancellare il nostro trascorso.

Tu ti rendi conto che cosi' dicendo stai dando un argomento agli omofobi che dicono che gay si diventa a causa di traumi infantili? Gliela stai proprio servendo su un piatto d'argento, per la precisione.

 

non vedo nel post di Twister il pericolo che paventi: non mi sembra parli di "traumi"

e comunque, ipotizzando per assurdo che alla base dell'omosessualità ci sia un trauma

(ma meglio dire in generale: una esperienza cognitiva)

questo non darebbe alcuna arma in mano agli omofobi

perchè come cercavo di dire in un altro post alcune esperienze cognitive sono "irreversibili"

non è che uno poi, come credono gli omofobi,

va in chiesa, canta una canzone, suona il mandolino, mangia gli spaghetti, gira l'interruttore e torna allo start

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Io penso che gay ci si nasce, che i gusti sessuali sono random e che non ci sia un fattore scatenante prima o dopo la nascita che ci porta ad essere "diversi" (passatemi il termine) dal resto del mondo. Come quelle persone a cui non piace l'insalata (per fare un esempio stupido), non ci sono motivi particolri per cui una persona preferisca o no determinati cibi, stessa cosa l'omosessualità. Ovviamente non voglio ridurre la delicatezza dell'argomento all'insalata, ma era per fare un esempio molto generale... Anche perché non avrebbe senso dimostrare l'omosessualità attraverso la mancanza della figura maschile perché vorrebbe dire escludere quella grandissima fetta di persone (la maggior parte) che nonostante siano cresciute con genitori separati sono comunque etero. Loro cosa sarebbero, persone speciali dotate di superpoteri che hanno retto il colpo?

La mancanza della figura maschile sono del tutto convinto che non centri nulla con i gusti sessuali perché mi sembra ridicolo che siano i genitori a plasmare la sessualità dei figli...

...come mi sembra ridicolo ascoltare le storie di trentenni, quarantenni sposati con figli e tutto che improvvisamente si scoprono gay. Secondo me loro non si scoprono, ma si rendono conto di essere gay perché magari per tanti anni non si sono mai posti l'argomento o perché non accettavano la propria sessualità e quindi l'idea di essere diversi dalla "normalità", che la società ci impone, li spaventava. E quindi hanno voluto comunque portare avanti la classica vita che la società impone, ma nel momento in cui accade qualcosa di forte, come un innamoramento, li non ci sono dubbi, non puoi più mentirti, devi accettare la realtà.

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TheOtherSide

Boh io non saprei cosa rispondere. Sono consapevole di esserlo da che ho memoria, però ricordo bene, sebbene annebbiati un pò dal tempo, alcuni episodi quand'ero molto piccolo che non saprei se definire 'scatenanti' o meno.

Ero in montagna, età 5-6 anni....giochi innocenti e normali in un cortile con altri bambini, tra cui mi rimase impresso il 'gioco' meno innocente di uno di questi, sicuramente più grande forse 12-14 anni. Era un atto masturbatorio pubblico, anche se allora ovviamente non sapevo minimamente cosa volesse dire.

Spesso però mi chiedo se tutto sia iniziato da lì.......

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giovane12345

omosessuali si nasce.... e poi omosessuali ci si scopre e in seguito ci si accetta prima o poi (chissà se qualcuno davanti a san pietro si è reso conto di essere omosessuale e san pietro gli ha detto:" ahah t'ho beccato te ne sei reso conto proprio sul più bello mi dispiace devi andare 2 piani sotto e sei stanza con... vediamo... vediamo...un certo brunetto latini :D :D :asd:).... questè la mia teoria filosofico pedagogica :asd:

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stasera mi sento triste e l'unico pensiero che mi viene in mente riguardo l'argomento è che indipendentemente da cosa ci ha portato ad essere gay sicuramente moriremo tali.  :look:

 

Ho detto tutto!  :look:

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No, non sono OT... è davvero così.

 

Innanzitutto chiariamo questo, il cervello di un uomo è diverso da quello della donna. Ecco che dice un sito dell'UniBO:

 

Il cervello della donna pesa in media circa il 12% in meno di quello dell'uomo. Fino a non molti decenni or sono questo veniva interpretato come il correlato biologico di una presunta superiorità intellettiva dell'uomo rispetto alla donna. In realtà questa differenza riflette semplicemente la maggiore taglia corporea del maschio rispetto alla femmina nella specie umana. Infatti se si fa una misura non assoluta del peso cerebrale, ma relativa al peso corporeo la differenza si annulla ed anzi ne esiste una molto lieve a favore della femmina.

 

Oggi sappiamo che esistono in realtà alcune piccole ma significative differenze anatomiche fra il cervello della donna e dell'uomo: in particolare le connessioni fra i due emisferi cerebrali sono relativamente più sviluppate nella donna che nell'uomo, mentre in piccoli centri nervosi di una regione del cervello chiamata ipotalamo esistono nell'uomo neuroni maggiori in numero e dimensioni. D'altro canto, tests appropriati mettono in luce differenze in alcune capacità intellettive fra l'uomo e la donna, ad esempio nel pensiero logico-matematico, nella capacità di calcolo, nell'abilità linguistica, nella capacità di orientamento spaziale. In linea di massima è possibile ipotizzare oggi che l'uomo possegga un cervello che segue schemi logici più basati sulla razionalità, mentre nella donna il funzionamento cerebrale sarebbe maggiormente di tipo intuitivo, che nell'uomo il funzionamento dei circuiti nervosi sia più rigido e più plastico nella donna.

 

http://www.scienzagiovane.unibo.it/cervello/4-cervello-leilui.html

 

 

E il cervello degli OMOSESSUALI? Le femmine etero simili ai gay, i maschi etero simili alle lesbiche.

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ROMA - Il velo del mistero è sempre sul punto di calare. Ma la spiegazione dell'orientamento omosessuale finisce ogni volta per essere un passo oltre. Gli scienziati svedesi del Karolinska Institutet hanno osservato con gli strumenti più avanzati che il cervello di un omosessuale funziona in modo simile a quello di una donna. Ma non sono stati capaci di sciogliere il dubbio se questa somiglianza sia la causa dell'omosessualità (avvalorando l'ipotesi che l'orientamento sia fissato alla nascita), o se non ne sia piuttosto l'effetto (lasciando nel buio l'origine delle tendenze gay).

 

All'esplorazione delle radici dell'attrazione, i neuroscienziati del Karolinska (l'ente che assegna il premio Nobel per la medicina) sono partiti con armi raffinate. I ricercatori del "Brain Institute" Ivanka Savic e Per Lindstroem hanno usato apparecchi come Pet (tomografia a emissione di positroni) e risonanza magnetica, e hanno sfruttato gli atlanti del cervello più aggiornati, capaci di descrivere le differenze nella morfologia di uomini e donne.

 

I loro risultati - pubblicati su una rivista scientifica rigorosa come Pnas - sono nitidi. Le 4 "fotografie" dei cervelli mostrano una grande similitudine fra uomo omosessuale e donna, e fra donna omosessuale e uomo. Ma di fronte a tanti dati tecnici, la conclusione è piena di dubbi. "La similitudine non sembra effetto dell'apprendimento, ma suggerisce un legame con delle entità neurobiologiche". I due scienziati propendono per la natura innata dell'omosessualità e attribuiscono un ruolo determinante al mix di ormoni nel ventre materno.

 

Ma le loro "entità neurobiologiche" non bastano. Gabriele Miceli, professore del Centro "Mente e Cervello" dell'università di Trento, fa alcuni esempi per spiegare come la forma non sia tutto, per l'organo del pensiero. "Il cervello è plastico. Cambia a seconda di ciò che facciamo. Un musicista è diverso da un architetto. E uno studio sui tassisti di Londra ha dimostrato che le capacità straordinarie di orientamento generano un ippocampo più grande del normale. In un violinista l'asimmetria fra i due emisferi del cervello è accentuata, la corteccia motoria si modifica grazie alla pratica costante e la rappresentazione della mano a livello dei neuroni è più grande e ricca della media".

 

Lo studio del Karolinska ha coinvolto 90 volontari: 50 eterosessuali e 40 omosessuali. Entrambi i gruppi erano equamente divisi fra uomini e donne. Le immagini di Pet e risonanza magnetica hanno mostrato che donne e omosessuali hanno i due emisferi del cervello di dimensioni identiche, mentre uomini e lesbiche condividono un emisfero destro più grande del sinistro. Stesse similitudini sono state riscontrate anche per alcuni percorsi che i segnali elettrici seguono all'interno dell'amigdala, organo del cervello legato all'emotività.

 

http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scienza_e_tecnologia/cervello-gay/cervello-gay/cervello-gay.html

 

Se volete ho allegato l'articolo scientifico in inglese.

 

E detto questo...la risposta alla vostra domanda: GIA' ALLA NASCITA.

 

Se poi vogliamo sapere cosa decide se siamo omo o etero... nemmeno gli scienziati lo sanno con certezza, però si pensa che siano degli ormoni somministrati dalla madre quando il feto non è ancora nato... ecco il perché del titolo.

 

Qui la parte hot dell'articolo scientifico:

 

Sex difference in brain size has been shown to be present at birth (48), and some volumetric data suggest that sex differences in hemispheric asymmetry exist already in the human fetus (49, 50), although other studies failed to detect them (51, 52). Adult patterns of cerebral asymmetry (53), as well some features of regional sexual dimorphism, are detected already in children (54). Cerebral mat- uration continues after puberty, especially in boys (31), providing a substrate for effects of social/environmental factors. However, to attribute such effects to the present results would require a detailed comprehension of how specific environmental factors relate to the four groups investigated, and how they affect various cerebral circuits. In the light of currently available information this can only be speculative. Of note is that at variance with previous studies in homosexual subjects the present data were not directly dependent on perception or behavior. Thus, although repetitive sex- (or sexual orientation-) specific preferred strategies may, theoretically, have influenced the results, such systematic effects have, to the best of our knowledge, not been reported, and seem unlikely.

As to the genetic factors, the current view is that they may play a role in male homosexuality, but they seem to be insignificant for female homosexuality (55). Genetic factors, therefore, appear less

probable as the major common denominator for all group differ- ences observed here.

Mechanisms behind homosexuality are often discussed in terms of an under-exposure to prenatal androgens in HoM and over- exposure in HoW (56). In animal experiments manipulation of testosterone has been shown to alter development of the androgen receptor neurons by influencing anatomical connections and pat- terns of programmed cell death (57). Interestingly, male rhesus monkeys are found to have more androgen receptors in the right hemisphere, whereas the distribution is symmetrical in females (58). In rats, male cerebral asymmetry is established, in part, by early androgen exposure, because castration at birth blocks the normal rightward brain asymmetry. The symmetry in females, on the other hand, can be reversed to the male pattern by neonatal ovariectomy (59). To what extent these data are relevant for humans remains to be clarified.

The present study does not allow narrowing of potential expla- nations, which are probably multifactorial, including interplay be- tween pre- and postnatal testosterone and estrogen, the androgen and estrogen receptors, and the testosterone-degrading enzyme aromatase. It nevertheless contributes to the ongoing discussion about sexual orientation by showing that homosexual men and women differed from the same-sex controls and showed features of the opposite sex in two mutually independent cerebral variables, which, in contrast to those studied previously, were not related to sexual attraction. The observations cannot be easily attributed to perception or behavior. Whether they may relate to processes laid down during the fetal or postnatal development is an open question. These observations motivate more extensive investigations of larger study groups and prompt for a better understanding of the neuro- biology of homosexuality.

 

Quello che mi viene da dire è che i casi sono due:

 

1. Il fatto che la madre produca quegli ormoni è un fatto casuale. Quindi siamo gay per caso.

2. Il processo evolutivo ha selezionato un metodo per "farci gay" e questo può avere due ulteriori origini:

2a. Il sistema di "Sexuality sorting" è affidato ad una sequenza genica, quindi l'abbiamo scritto nel genoma (inutile che vada a teorizzare fino al dettaglio), basta pensare che quindi il feto dovrà comunicare con la madre, la quale in risposta allo stimolo provvederà a rifornirlo di ormoni.

2b. E' un ottimo sistema di controllo nascite che si è evoluto ed è stato mantenuto. Dico questo perché si è visto che l'età dei genitori e il numero di figli influenza il sorting, come? Il ragionamento è questo: una coppia maschio-maschio o femmina-femmina non è in grado di generare figli per cui nella grande equazione che regola la crescita di una popolazione il numero di persone omosex sarebbe un fattore negativo, e quindi utile a mantenere il numero totale di umani sulla terra pressochè costante. Inoltre, e qui si nota il perché dell'ordine di nascita rispetto ad altri fratelli, tendenzialmente il figlio omosessuale è l'ultimo o gli ultimi, tra fratelli dello stesso sesso: gli ultimi non andranno a rappresentare per i primi fratelli un "nemico" nella caccia alla donna da fecondare (è brutale ma ricordatevi che siamo animali e alcune cose funzionano così per noi, come per un criceto od un riccio), per cui il suo ruolo è "non sfavorire" il fratello. Nella mamma c'è quindi un contatore di figli, distinti per maschio e femmina, e arrivata ad un tot col prossimo attiva la secrezione di ormoni particolari. Penso che possa succedere che il primogenito sia gay, quindi non dico che questa cosa degli ultimi sia l'unica soluzione, anzi... questo dimostra che non vi sia solo un fattore a determinare la sessualità, bensì molti.

 

Ecco un link a dove dicono che l'età dei genitori e il numero di figli incidono. E' di psicologia... ma alla fine è un dato e l'interpretazione è quella che conta. http://bjp.rcpsych.org/cgi/content/abstract/134/2/178

 

Adesso dopo avervi annoiato me ne vado a nanna.

Son felice che il mio primo post non sia stato banale... e spero che sia utile per qualcuno.

 

Notte notte! :salut:

PNAS-2008-Savic-9403-8.pdf

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The_dreamer

Secondo me omosessuali non si nasce, ma lo si diventa dall'educazione e dalle esperienze che viviamo. Personalmente non ho ricordi del mio essere omosessuale finchè un certo "ragazzetto" non ha cominciato a giocare con me... ho provato a convincermi del contrario ma in fondo penserò sempre di esser diventato omosesuale da quell'esperienza ...

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