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Roma sprofonda, Milano splende


Rotwang

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secondo me ghost è un parente illegittimo di camillo benso conte di cavour, tipo che una volta camillo è andato a ubriacarsi in una osteria e lì lavorava la tristrisnonna di Ghost come lavandara e preparatrice di bagna cauda che ha avuto una scappatella con l'allora ministro del regno di sardegna, tornata a casa ebbe un rapporto con il suo marito, ma ormai il concepimento illegittimo si era compiuto.

Edited by SabrinaS
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12 minutes ago, Bloodstar said:

un senato ristretto a Palazzo Carignano, magari.

te lo concedo, ma niente altro in centro, altrimenti si congestiona di politici e burocrati viziati

niente palazzi storici per i restanti ministeri, zona lingotto e grattacieli vicino alla torre della regione piemonte. Altrimenti si montano la testa.

Le carceri nuove sono già in zona tribunali e vicino alla stazione dell'alta velocità, le vedrei bene ad ospitare la Cassazione e la Corte Costituzionale. Restaurate pesantemente perchè attualmente dentro fanno paura

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Si potrebbe mettere qualcosa di molto poco importante ma abbastanza prestigioso alla Cavallerizza reale, tanto per  rimetterla a posto e farci qualcosa di utile. 

Collocando i ministeri verso Lingotto magari si ridarà pure un senso a piazza Bengasi, che ad oggi è praticamente terrain vague.

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3 minutes ago, Bloodstar said:

abbastanza prestigioso alla Cavallerizza reale

è vicina a palazzo carignano, potrebbe ospitare la biblioteca e parte degli uffici del senato. Se resta spazio libero si potrebbe pensare ad un auditorium per gli eventi politici sul tipo del tempio di adriano in piazza pietra a roma

le mille caserme potrebbero tornare alla funzione originaria, ospitando le funzioni militari che normalmente si trovano in una capitale. Quella della cernaia, considerando la zona centrale e il simbolismo dell'ex cittadella, potrebbe ospitare il ministero della difesa. Mentre l'ex caserma la marmora, vista la vicinanza con villa della regina, sarebbe ottima per ospitare gli uffici della presidenza del consiglio e dei ministri "senza portafoglio"

 

 

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39 minutes ago, SabrinaS said:

secondo me ghost è un parente illegittimo di camillo benso conte di cavour, tipo che una volta camillo è andato a ubriacarsi in una osteria e lì lavorava la tristrisnonna di Ghost come lavandara

Ma magari, bel Sabrín. Pensa invece che shock se per la mia metà pugliese fossi parente a te. Pensa. 

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6 minutes ago, Ghost77 said:

Ma magari, bel Sabrín. Pensa invece che shock se per la mia metà pugliese fossi parente a te. Pensa. 

di dove era la metà pugliese, sarebbe iconico.

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Potrebbe andar bene, però c'è un piccolissimo problemino che avete trascurato.

Avete dimenticato il 60% del potere politico ed economico che comanda in Italia, che certo non può stare lontano dai governi (pro tempore). La Chiesa Cattolica.

Quindi: dove alloggiate il Duce Bianco, i Cardinali e tutto il loro harem di bambini e giovanissimi seminaristi per l'intrattenimento serale/notturno?

Edited by ldvrsp
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https://litaliacheverra.it/roma-capitale/roma-questione-capitale/ un articolo del 2017 che però dice ancora la verità e qualcosa di interessante.

Alcune proposte hanno l’obiettivo di trasformare Roma capitale o la Città metropolitana di Roma capitale in una nuova Regione, per rafforzare il governo della metropoli capitale d’Italia con i poteri legislativi che oggi competono alle regioni e non agli enti locali. Altre proposte mirano a riproporre l’idea di una gestione statale della capitale attraverso l’istituzione di un “Distretto federale” o del “Governorato di Roma”.

Queste ipotesi di riforma presuppongono tutte una revisione delle disposizioni costituzionali che disciplinano la Capitale e l’ordinamento delle Regioni e non sono state prese in considerazione nella proposta di riforma costituzionale che è stata approvata dal Parlamento nel 2016 e poi bocciata dal referendum popolare.

Queste proposte non risolvono nell’immediato i problemi di governo di Roma capitale, ma presuppongono un lungo percorso di revisione costituzionale, i cui esiti sono del tutto incerti, vista la complessità delle procedure di modifica della Costituzione tipica del nostro sistema parlamentare a bicameralismo perfetto e gli scenari di evoluzione del quadro politico nazionale.

Allo stesso tempo, queste proposte non tengono conto del fatto che, con la riforma dal 2001, a differenza che nella Costituzione del 1948, Roma è stata riconosciuta espressamente come capitale della Repubblica.  Come recita il vigente articolo 114, comma 3, della Costituzione, infatti: “Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento”.

Roma capitale: questione politica
Dal 2001, pertanto, Roma ha acquisito pienamente lo statuto di capitale della Repubblica ed esiste una disciplina costituzionale che affida ad una legge speciale (di carattere ordinario) il compito di affrontare e risolvere le questioni aperte sull’ordinamento della capitale, dal punto di vista istituzionale e finanziario.

La vera questione che occorre affrontare, pertanto, è l’incapacità da parte del Parlamento e delle forze politiche di dare coerente attuazione alla Costituzione.

In questi anni le forze politiche presenti in Parlamento sono state influenzate da un giudizio negativo su Roma che ha impedito di aprire una discussione generale sulla capitale ed ha portato il Parlamento ad approvare solo norme emergenziali (sulla gestione del debito) o piccole disposizioni su Roma inserite in leggi che avevano altre finalità (come la legge sul federalismo fiscale e la legge “Delrio”).

D’altro canto, i parlamentari di Roma e del Lazio non hanno avuto, in questi anni, la forza e la capacità di proporre unitariamente in Parlamento una legge ordinaria che portasse all’attuazione dell’articolo 114 della Costituzione con una legge speciale su Roma capitale.

Questo sarebbe, invece, il principale strumento per innovare con coraggio la normativa vigente. Occorre trovare le soluzioni più coerenti alle questioni aperte (su dimensioni territoriali, rapporto tra il governo unitario e i Comuni metropolitani, funzioni, organi di governo, sistema di elezione, ordinamento finanziario, ecc.) per proporre una grande semplificazione istituzionale del sistema di governo della metropoli di Roma capitale che le consenta di rispondere alle esigenze della sua comunità territoriale e, allo stesso tempo, di diventare un volano per lo sviluppo unitario del Paese.

Roma capitale è pertanto una questione profondamente politica che riguarda l’Italia tutta, perché Roma è la capitale della Repubblica. Roma è una “questione nazionale”: l’incapacità di offrire una risposta adeguata al governo di Roma è la metafora più evidente dell’incapacità di costruire una proposta credibile per l’Italia.

Il mio auspicio pertanto è che sia definitivamente superato lo slogan “Non è politica, è Roma” e che si avvii al più presto la discussione su una legge speciale per dare a Roma le funzioni, le risorse, i poteri e gli strumenti che merita la capitale della Repubblica.

Edited by Serpente
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32 minutes ago, ldvrsp said:

Duce Bianco

stridii e strepiti inutili, ve li tenete voi

lo stato italiano funziona benissimo da solo e ci vuole un nonnulla per mostrare i veri rapporti di forza: basta pensare ai carabinieri che hanno impedito le cerimonie religiose in queste settimane

7 minutes ago, Serpente said:

Roma capitale: questione politica

parigi fino agli anni 70 era una prefettura governata direttamente dallo stato francese ed anche da quando hanno istituito l'elettività del sindaco lo Stato detiene una sorta di codominio con il comune sul quartiere ministeriale

non si può pensare di lasciare il governo di una capitale complessa come roma ad istituzioni esclusivamente municipali

per quanto mi riguarda dovrebbe essere dimezzata di estensione e andrebbe istituito un tavolo permanente tra sindaco e consiglio dei ministri per coordinare decisioni che incidono sulla struttura della città 

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roma è il comune è più grande d'italia (ed è pure più grande di parigi), ma è una città piccola rispetto a milano o napoli (ed è una mosca rispetto a parigi)

contraddizione? no

semplicemente roma ha dei confini comunali estesissimi, che ricomprendono pezzi di quella che in situazioni normali sarebbe provincia

la ragione storica è il governatorato di roma istituito da mussolini annettendo parte della provincia, in funzione di realizzare i suoi progetti urbani megalomani (e di dare ai nobili romani la possibilità di dirigere l'espansione palazzinara sulle loro tenute, basta guardare la lista dei governatori fascisti di roma: tutti nobili latifondisti)

Parigi e milano hanno confini limitati a quello che è soltanto il centro di un'area metropolitana infinitamente più estesa

il lazio fa 5 milioni di abitanti e, tranne la zona di roma, è una regione deserta e sottosviluppata. I comuni intorno a parigi sono un'unica area urbana estremamente compatta che conta 10 milioni di abitanti

Roma va ridotta al territorio incluso nel gra (è un confine ovvio, spontaneo e simbolico). Vanno tutelati gli spazi verdi rimasti ma bisogna anche aumentare la densità abitativa che è troppo bassa. E i ministeri vanno spostati fuori dal centro. A pietralata e all'eur. I palazzi ministeriali umbertini vanno riconvertiti parte in musei (il palazzo delle finanze), parte svenduti per fare cassa. E in qualche caso, oso dire, demoliti per far respirare il tessuto storico della città vecchia.

ah! l'esquilino e il nomentano/salario, che sono quartieri fighissimi dal punto di vista architettonico, devono essere riqualificati. E liberati dal terziario e dagli uffici

Edited by Demò
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Io vorrei un happy meal con delle patatine, una coca grande e il gelato alla panna e dieci chicken mcnuggets da portare

Edited by SabrinaS
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12 minutes ago, Demò said:

E i ministeri vanno spostati fuori dal centro. A pietralata e all'eur. I palazzi ministeriali umbertini vanno riconvertiti parte in musei (il palazzo delle finanze), parte svenduti per fare cassa. E in qualche caso, oso dire, demoliti per far respirare il tessuto storico della città vecchia.

A Roma, spiace dirlo, ma dopo i fascisti nessuno ha più azzardato un piano urbanistico decente. L'idea di spostare i ministeri, l'università, gli uffici dirigenziali fuori dal centro era una via da percorrere pure dopo il '45. Invece si è lasciato tutto ai pescecani.

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1 minute ago, Bloodstar said:

A Roma, spiace dirlo, ma dopo i fascisti nessuno ha più azzardato un piano urbanistico decente. L'idea di spostare i ministeri, l'università, gli uffici dirigenziali fuori dal centro era una via da percorrere pure dopo il '45. Invece si è lasciato tutto ai pescecani.

Courtesy of Christian Democracy and Salvatore Rebecchini.

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lo stesso prima dei fascisti

l'espansione di roma è stata soltanto speculazione, a parte l'intermezzo mussoliniano che è stato speculazione e monumenti 

Il fascismo però, fosse durato di più e non avesse dovuto ridurre i programmi a causa delle spese militari per le guerre di etiopia, di spagna e mondiale, avrebbe finito con il distruggere il centro storico nell'illusione di monumentalizzarlo

 

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3 hours ago, Demò said:

la ragione storica è il governatorato di roma istituito da mussolini annettendo parte della provincia, in funzione di realizzare i suoi progetti urbani megalomani

nel senso, in tutta la zona fuori le mura aureliane (penso x esempio a eur, ostia, torrino, tor vergata, alberone eccetera) fino agli anni 50 ci pascolavano le pecore (letteralmente) -> con una densità di abitanti da prefisso telefonico, era inutile farne comuni autonomi.

s'è sviluppata da matti dall'epoca Rebecchini in poi, a forza di abusivismo & condoni, con tutti quelli che vennero a stare nella megalopoli  attratti dal boom economico

3 hours ago, Demò said:

E i ministeri vanno spostati fuori dal centro

sento parlà dello SDO (=sisterma direzionale orientale, con conseguente spostamento dei ministeri fuori città) da prima che venissi a stare qua.

Non lo faranno mai, chè i burocrati fanno muro passivo

 

 

Edited by freedog
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4 hours ago, Demò said:

roma è il comune è più grande d'italia (ed è pure più grande di parigi), ma è una città piccola rispetto a milano o napoli (ed è una mosca rispetto a parigi)

contraddizione? no

semplicemente roma ha dei confini comunali estesissimi, che ricomprendono pezzi di quella che in situazioni normali sarebbe provincia

la ragione storica è il governatorato di roma istituito da mussolini annettendo parte della provincia, in funzione di realizzare i suoi progetti urbani megalomani (e di dare ai nobili romani la possibilità di dirigere l'espansione palazzinara sulle loro tenute, basta guardare la lista dei governatori fascisti di roma: tutti nobili latifondisti)

Parigi e milano hanno confini limitati a quello che è soltanto il centro di un'area metropolitana infinitamente più estesa

il lazio fa 5 milioni di abitanti e, tranne la zona di roma, è una regione deserta e sottosviluppata. I comuni intorno a parigi sono un'unica area urbana estremamente compatta che conta 10 milioni di abitanti

Roma va ridotta al territorio incluso nel gra (è un confine ovvio, spontaneo e simbolico). Vanno tutelati gli spazi verdi rimasti ma bisogna anche aumentare la densità abitativa che è troppo bassa. E i ministeri vanno spostati fuori dal centro. A pietralata e all'eur. I palazzi ministeriali umbertini vanno riconvertiti parte in musei (il palazzo delle finanze), parte svenduti per fare cassa. E in qualche caso, oso dire, demoliti per far respirare il tessuto storico della città vecchia.

ah! l'esquilino e il nomentano/salario, che sono quartieri fighissimi dal punto di vista architettonico, devono essere riqualificati. E liberati dal terziario e dagli uffici

Concordo in pieno, i problemi di Roma vanno in quel comune monstre che è assolutamente ingestibile perchè senza senso.
In una situazione simile anche il trasporto pubblico non può avere senso, le persone fuori il raccordo vivono il proprio quartiere ed in realtà non c'è quel moviemento centro periferie che ci si aspetta in un tessuto urbano unico ma è sufficiente a rendere necessario un collegamento al centro.
Tali collegamenti per forza di cose sono inefficenti, perchè devono coprire grandi distanze, ed un loro potenziamento con linee veloci non ha giustificazioni economiche perchè comunque hanno un'utenza ridotta.
Questo non giustifica trasporti tanto inefficienti è vero ma nè giustifica però i costi mostruosi fosse solo di manutenzione di linee autobus che abitualmente macinano molti più chilomertri medi di quelle di linee di qualsiasi altra città italiana.
Anche se la città di Ostia fosse collegata con il centro di Roma con una metropolitana vera e propria, anche in tal caso, l'abitante di Ostia non diverrebbe mai come l'abitante di una periferia di Milano che vive relativamente meno il quartiere. Chi è di Ostia vive Ostia, magari altre località della costa come Fiumicino o Pomezia solo successivamente Roma città. L'abitante di Sesto Marelli, vive Milano tutta la vita e molto meno Monza o i comuni limitrofi.

Eppure queste stesse persone devono comunque muoversi, non tanto quanto ci si aspetta ma tanto, lo fanno in auto, in strade che sono state costruite in abbondanza ed ecco il traffico fuori limite della città. Certo più metropolitane potrebbe attenuare il fenomeno ma non fermarlo, in primis perchè ci vorrebbero altri 200 km di linee metropolitane e inoltre perchè non c'è una massa di popolazione in molte zone da giustificarlo.
QUesto non significa che le infrastrutture sono sufficienti ma vanno potenziate, però aumentando l'autonomia dei centri limitrofi si potrebbe limitare il movimento interno e di conseguenza più infrastrutture, meno movimenti uguale meno traffico

Al di fuori dei trasporti ma in ambito strettamente amministrativo, anche i Municipi romani sono troppo grandi! In alcuni casi comprendono realtà nemmeno paragonabili oppure omogenee.
La risposta in realtà ci sarebbe e si chiama Città Metropolitana di Roma solo che non dovrebbe comprendere la sua provincia ma solo il suo comune, proponendo una gestione simile all'interno di quella "provincia" che è il comune di Roma. A mio avviso si risolverebbero tante cose.

Edited by Iron84
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5 hours ago, Demò said:

stridii e strepiti inutili, ve li tenete voi

lo stato italiano funziona benissimo da solo e ci vuole un nonnulla per mostrare i veri rapporti di forza: basta pensare ai carabinieri che hanno impedito le cerimonie religiose in queste settimane

Demò, ma tu hai una vaga idea dello strapotere che ha il Vaticano su qualunque istituzione italiana? Cosa vuoi che gliene importi a quei piani della chiusura delle chiese? Pensi siano stupidi?

No

Non farebbero mai un braccio di ferro su una cosa tanto superflua. È gente sottile. 

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1 minute ago, ldvrsp said:

Demò, ma tu hai una vaga idea dello strapotere che ha il Vaticano su qualunque istituzione italiana? Cosa vuoi che gliene importi a quei piani della chiusura delle chiese? Pensi siano stupidi?

Si tratta di un falso mito, guarda il numero dei preti, delle suore e dei credenti in costante discesa numerica da mezzo secolo, guarda i frequentatori abituali delle messe domenicali, chi osserva i precetti cattolici in Italia oggi? La Chiesa spiritualmente e politicamente è un sarcofago, conta solo economicamente. Dire "Eh ma comanda la Chiesa" è davvero un errore storico oggi. Lo diceva pure Pasolini nel 1975.

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32 minutes ago, Serpente said:

Si tratta di un falso mito, guarda il numero dei preti, delle suore e dei credenti in costante discesa numerica da mezzo secolo, guarda i frequentatori abituali delle messe domenicali, chi osserva i precetti cattolici in Italia oggi? La Chiesa spiritualmente e politicamente è un sarcofago, conta solo economicamente. Dire "Eh ma comanda la Chiesa" è davvero un errore storico oggi. Lo diceva pure Pasolini nel 1975.

La Chiesa oggi è denaro, politica e geopolitica. Del numero di credenti non gli importa più di tanto. 

Credimi, ha un potere enorme, da noi, nelle Filippine e in America Latina. 

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3 minutes ago, ldvrsp said:

in America Latina. 

Nì, cioè forse sì ma sta perdendo sempre più potere lì 

A scapito degli evangelici in continua ascesa che sono ben peggio

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42 minutes ago, Uncanny said:

Nì, cioè forse sì ma sta perdendo sempre più potere lì 

A scapito degli evangelici in continua ascesa che sono ben peggio

Guatemala, Brasile, Bolsonaro. 

Ma il potere della chiesa cattolica

oggi

non sono i fedeli, le percentuali e questa roba qua: sono la politica e il denaro. 

Potrebbe restare lo stesso anche con un terzo dei fedeli. 

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14 minutes ago, ldvrsp said:

Guatemala, Brasile, Bolsonaro. 

Ma il potere della chiesa cattolica

oggi

non sono i fedeli, le percentuali e questa roba qua: sono la politica e il denaro. 

Potrebbe restare lo stesso anche con un terzo dei fedeli. 

Ma infatti quando parlo di ascesa degli evangelici mi riferisco al potere politico ed economico 

Bolsonaro è cattolico ma è stato ed è fortemente sostenuto dagli evangelici

Infatti per forma mentis è più vicino agli evangelici e al protestantesimo conservatore che al cattolicesimo

Rigorismo ideologico-morale spinto, culto del denaro, fedeltà agli USA, liberismo feroce, negazionismo del cambiamento climatico, armi libere, etc. 

La tipica mentalità da repubblicano statunitense non moderato

Edited by Uncanny
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Boh io so solo che roma dentro il raccordo anulare è grossa quanto da Rozzano a Sesto San Giovanni distanza che al norde si puo fare col tram+metro a Roma devi prendere 4 autobus, girare per un campo di ortiche e dare la mazzetta a un tassista abusivo. Fuori dal raccordo tanto non abita nessuno chi abita? freedog, le puttane e le pecore e basta quindi non è che servono poi cosi tanti mezzi fuori. Andrebbero riaperte tutte le linee tram dismesse (anche al nord italia soprattutto) è l'unica alternativa all'inquinamento e alla decongestione da auto. A Roma sarebbero ideali dato che non devi neanche scavare (che vuol dire a Roma sprecare soldi, trovare un vaso di coccio e rimandare i lavori di 10 anni e allungare di molto la realizzazione delle metropolitane) La pianura padana aveva migliaia di km di tramvie

Edited by SabrinaS
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3 hours ago, ldvrsp said:

Ma il potere della chiesa cattolica

sveglia, le mazzate sulla pedofilia cosa credi che siano se non una mega campagna giudiziaria orchestrata nei paesi anglosassoni per indebolire santa romana chiesa? e ci sono riusciti, eccome!

è un gigante in disarmo, una vecchia portaerei che fa acqua da tutte le parti, un'antico palazzo pieno di muffa e col tetto mezzo crollato. Giusto nell'italietta resiste un po' ma se la pestano qui le segano le gambe. Stiano attenti i preti, mala tempora currunt. 

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3 hours ago, ldvrsp said:

Demò, ma tu hai una vaga idea dello strapotere che ha il Vaticano su qualunque istituzione italiana? Cosa vuoi che gliene importi a quei piani della chiusura delle chiese? Pensi siano stupidi?

No

Non farebbero mai un braccio di ferro su una cosa tanto superflua. È gente sottile. 

La Chiesa ha uno strapotere a Roma dove gestisce circa un quarto del mercato immobiliare ed ha interessi economici molto ampi, per il resto in ambito nazionale la chiesa è un potere economico come un altro e comunque non è mai stato il peso economico, a parte a Roma ripeto, a determinare il suo peso politico in modo particolare oggi.

Una volta la Chiesa muoveva opinione, oggi è un'istituzione in crisi totale, e non tanto per il calo dei fedeli, fisiologica in una società secolarizzata, quanto piuttosto per il calo di credibilità che ne ha distrutto totalmente l'immagine a vantaggio delle Chiese commerciali evangeliche esperte nel marketing.

 

 

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