Jump to content

Roma sprofonda, Milano splende


Rotwang

Recommended Posts

 

 

Accolla sul suo profilo minaccia di cancellare chiunque non sia a favore del Movimento 5 Stelle

elfobruno?

mi sa che non vi ricordate quante ne disse sui grullini all'epoca del loro voltafaccia sul dl Cirinnà...

 

per quanto ne so -visto che mi ha bannato dal suo Regno eoni fa; e vivo benissimo anche senza avere più a che dire con lui-, non li sopporta

(vabbè, non sopporta quasi nessuno, ma è un'altra storia..)

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 2k
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • freedog

    444

  • marco7

    343

  • Hinzelmann

    214

  • Rotwang

    179

Top Posters In This Topic

Posted Images

elfobruno?

mi sa che non vi ricordate quante ne disse sui grullini all'epoca del loro voltafaccia sul dl Cirinnà...

 

per quanto ne so -visto che mi ha bannato dal suo Regno eoni fa; e vivo benissimo anche senza avere più a che dire con lui-, non li sopporta

(vabbè, non sopporta quasi nessuno, ma è un'altra storia..)

 

A me sembra un radical shit osceno, il peggiore di tutti. Non può essere troppo anti-grillino dato che scrive per Il Falso Quotidiano.

Corriere della Sera

 

In due mesi sono già state celebrate 26 unioni civili. In lista d’attesa ce ne sono altre 102. E sono 146 le convivenze di fatto a registro. Milano è la città italiana che più ha messo in pratica la legge Cirinnà. Secondo un’inchiesta del Sole 24 Ore, seppure i numeri siano ancora contenuti rispetto al clamore che aveva suscitato l’ok alle unioni civili, il capoluogo lombardo è capolista in Italia. Roma ne conta soltanto 9 già celebrate e 74 in procinto di essere perfezionate. Mentre, a Campobasso e L’Aquila non è stata fatta nessuna richiesta. La senatrice del Pd sostiene: «Chi è che si sposa in agosto? Chi lo fa, rischiando di rovinare le vacanze alla famiglia e agli invitati?».

 

Le cerimonie

«E adesso darete il vostro contributo per rendere ancora più grande una grande città». Il sindaco Beppe Sala aveva fatto così gli auguri alle prime due coppie gay che si erano sposate a Palazzo Reale dopo l’approvazione della legge Cirinnà. Le prime a sposarsi sono state Elena Denzellini e Cristina Cassinelli, due giovani donne molto commosse che al termine della cerimonia avevano affermato: «Abbiamo aspettato vent’anni». Subito dopo è toccato a Paolo Paolillo e Alessandro Giovannetti: «Siete i primi di una lunga lista di persone che si sono prenotate per sposarsi. A voi gli auguri miei e di tutta l’amministrazione — aveva detto il sindaco —. Questa legge la si aspettava da tanti anni e la trovo totalmente giusta. In una città come la nostra ho sempre sottolineato che anche questo è uno degli aspetti della contemporaneità».

Edited by Rotwang
Link to comment
Share on other sites

elfobruno?

mi sa che non vi ricordate quante ne disse sui grullini all'epoca del loro voltafaccia sul dl Cirinnà...

 

per quanto ne so -visto che mi ha bannato dal suo Regno eoni fa; e vivo benissimo anche senza avere più a che dire con lui-, non li sopporta

(vabbè, non sopporta quasi nessuno, ma è un'altra storia..)

Ecco, visto che ti ha espulso (metedo molto grillino), non hai potuto vedere quanto si è avvicinato a Grillo. Prima di entrare in Gaypost, si è avvicinato al sito in cui lavoravo e ci ho litigato proprio per le sue tendenze politiche.

Link to comment
Share on other sites

http://www.corriere.it/cronache/cards/citta-piu-visitate-2016/kuala-lumpur-malesia.shtml

 

Milano più visitata di Roma, è ora di spostare la capitale amori.

 

La classifica di mastercard può essere indicativa di alcune dinamiche dei consumi e dei movimenti turistici ma ovviamente non rispecchia in modo fedele i movimenti turistici. Roma è saldamente la città più visitata d'Italia.  

 

Ovviamente mi sfugge il nesso tra città più visitata e titolo di capitale di uno stato.

Link to comment
Share on other sites

..mentre voi continuate co sto catfight,

nel frattempo pare che anche MarcoAurelio e il cavallo abbiano intenzione di #dimettersi da statua equestre in Campidoglio...

Intanto anche il ragioniere generale è uscito.

Link to comment
Share on other sites

in sintesi, la situazione è questa:

dopo l'assessore, il segretario, il capo di gabinetto, gli amministratori delle municipalizzate, ora s'è dimesso anche il ragioniere.

E sto parlando solo di quelli di settembre.

 

Va a finire che resterà solo un highlinder:

il notaio

[ogni riferimento alla fine che ha fatto l'anno scorso il tenero IgnazioMaria è puramente voluto..]

Link to comment
Share on other sites

in sintesi, la situazione è questa:

dopo l'assessore, il segretario, il capo di gabinetto, gli amministratori delle municipalizzate, ora s'è dimesso anche il ragioniere.

E sto parlando solo di quelli di settembre.

 

Va a finire che resterà solo un highlinder:

il notaio

[ogni riferimento alla fine che ha fatto l'anno scorso il tenero IgnazioMaria è puramente voluto..]

Boicottaggio o inettitudine?

Link to comment
Share on other sites

Il primo problema è che nella situazione di Roma la scelta politica delle cariche

relative a Bilancio e Partecipate è una scelta che non è solo tecnica ma politica

 

Una scelta di rigore di bilancio e di risanamento - che finora né Veltroni, né Alemanno

né Marino - hanno avuto il coraggio di fare, è una scelta che non può che determinare

licenziamenti e politiche impopolari

 

Cose che la Raggi ha escluso di voler fare in campagna elettorale. I Romani vorrebbero

le strade pulite, ma non hanno mai detto di licenziare migliaia di impiegati AMA...per dire

 

D'altronde per risanare la situazione non basta cacciare i ladri ed i disonesti, purtroppo

gli effetti della mala gestione si riflettono anche su persone che non hanno responsabilità

dirette. Una scelta di questo tipo finirebbe per caratterizzare tutta l'azione della Giunta e la

Raggi non la vuole fare

 

Nel caso delle Partecipate è possibile anche un boicottaggio

 

La Raggi le ha usate un po' come capro espiatorio di ogni male della città, sottacendo però

anche in questo caso la parte scomoda per l'elettorato romano, certo pesa sui bilanci e sui

CDA mafia capitale ed i gruppi di interesse etc ( facili da accusare ) ma anche il pletorico

uso delle suddette come uffici di collocamento clientelari

Link to comment
Share on other sites

mmmhhh....

nì.

 

ossia: i raccomandati a Roma ci sono praticamente dall'epoca di Romolo & Remo,

eppure capitava pure che avesse compiti & responsabilità perfino qualcuno capace,

così il carrozzone -bene o male- riusciva cmq ad andare avanti.

 

La differenza oggi è che si fa carriera soltanto per fedeltà a cordate/correnti/liste/partiti/movimenti vincenti al momento,

strafregandosene delle capacità dei soggetti in questione

Link to comment
Share on other sites

 

 

La differenza oggi è che si fa carriera soltanto per fedeltà a cordate/correnti/liste/partiti/movimenti vincenti al momento, strafregandosene delle capacità dei soggetti in questione

 

Sì, è vero

 

Il punto però mi sembra che la Raggi nomina al Bilancio dei

Magistrati, teoricamente una scelta di alto profilo tecnico trattandosi

di magistrati contabili etc

 

Poi li fa saltare, o comunque saltano...in questo ultimo caso sappiamo il motivo

la Raggi ha spacchettato le deleghe sulle partecipate trattenendole per sé, dalle

competenze generali sul bilancio

 

Il mio sospetto è che la Raggi rispetto alle conseguenze di una scelta di rigore

si tira indietro ed i magistrati a quel punto si dimettono

 

Un po' come i tecnici nominati dai governi nazionali per la spending review

che si dimettono perchè sostengono che non gliela lasciano fare e poi ci scrivono

un bel libro sopra...LOL

Link to comment
Share on other sites

mettici pure clamorosi casi di mutazione genetica dei grullini che vanno ben oltre l'immaginabile:

da quelli del tutto on line, streaming 4ever and ever

a diffide FORMALI ai piddini (!!!!) tipo questa

-è successo nel III Municipio-

CtmBrCnXYAAQK9g.jpg

Edited by freedog
Link to comment
Share on other sites

Queste son cose di mero colore...non è la sostanza del

problema.

 

Bersani sbagliò - comunque - a suo tempo, ad accettare

la pubblica umiliazione della consultazione in streaming.

( perchè di questo si trattò uno spot dell'arroganza di chi

si sente vincitore, o in sintonia con la pubblica opinione )

 

L'idea che ciò che è in streaming sia per questo "trasparente"

è talmente puerile che mi dispiace sia ora fatta propria dai piddini

Link to comment
Share on other sites

L'idea che ciò che è in streaming sia per questo "trasparente"

è talmente puerile che mi dispiace sia ora fatta propria dai piddini

 

I piddini non hanno fatto proprio lo streaming, quanto ti paga la Casaleggio srl per scrivere sul forum?

Link to comment
Share on other sites

Mica lo dico io, lo cita @freedog

 

A me pare evidente che lo streaming sia una spettacolarizzazione

gradita a chi si sente forte e sgradita a chi è in difficoltà

 

Che sia una misura di trasparenza ne dubito

 

Perchè se si accende la videocamera finisce la trattativa o la

discussione vera ed inizia lo spettacolo

 

Chiunque creda veramente che lo streaming possa garantire trasparenza

per me è stupido, sia del M5S sia eventualmente del PD è un ragionamento

del tutto lineare ( poi si potrà dissentire, ma certamente la mia opinione è molto

semplice e chiara )

Link to comment
Share on other sites

Queste son cose di mero colore...non è la sostanza del

problema.

 

Bersani sbagliò - comunque - a suo tempo, ad accettare

la pubblica umiliazione della consultazione in streaming.

( perchè di questo si trattò uno spot dell'arroganza di chi

si sente vincitore, o in sintonia con la pubblica opinione )

 

L'idea che ciò che è in streaming sia per questo "trasparente"

è talmente puerile che mi dispiace sia ora fatta propria dai piddini

Ma se i grillini si sono sempre agitati per introdurre lo streaming, definito da loro vero baluardo della trasparenza.

Link to comment
Share on other sites

Se una cosa è stupida - lo so che la cosa vi sconvolge

perchè siete dei faziosi - per me lo è sia che la dica il M5S

sia che la dica il PD

 

E se Renzi ed il PD chiedono oggi lo streaming che un tempo chiedeva

Grillo, per me rimane oggi una stupidaggine, esattamente come lo era

ieri, quando a chiederla era il M5S

 

Non mi sembra un ragionamento che necessita di una laurea in Filosofia

basta applicare la propria convinzione a tutti e non a comodo per spirito di

fazione

Link to comment
Share on other sites

La Repubblica

 

È Andrea Mazzillo il nuovo assessore al Bilancio del Comune di Roma. Il nuovo assessore alle partecipate, invece, è Massimo Colomban. La conferma ufficiale della notizia che era già circolata in mattinata è arrivata poco dopo le 14 con una nota del Campidoglio.  "La sindaca di Roma Virginia Raggi ha scelto Andrea Mazzillo come nuovo assessore al Bilancio. Abbiamo davanti delle sfide importanti e il contributo di Mazzillo sarà prezioso vista la sua esperienza in finanza locale - commenta Raggi - Un contributo importante anche perché ha coordinato la stesura del programma per Roma del M5s elaborato con attivisti e cittadini. Mazzillo è alla guida di una squadra di tecnici e professionisti che abbiamo costruito nel corso di queste settimane. Ho chiesto a Mazzillo di ricoprire l'incarico in giunta non solo per le sue competenze ed esperienze tecniche ma anche per affermare che il Movimento mette in campo i suoi più qualificanti militanti".

 

Andrea Mazzillo, esperto di finanza locale e commercialista, è il coordinatore dello staff di Raggi. Mazzillo è stato il "mandatario" di Virginia Raggi, ruolo in cui ha sovrinteso alla raccola di fondi per campagna elettorale della sindaca tramite bonifico, carta di credito o pay-pal. Prima di militare nel movimento 5 stelle, era stato candidato anche alle primarie per la segreteria regionale del Pd, a sostegno di Nicola Zingaretti nel collegio 16, per la lista "Con Veltroni, ambiente, innovazione, lavoro per Zingaretti". In passato è stato inserito nel centrosinistra di Ostia, e fino al 2007 è stato vicino ad Alessandro Onorato, poi diventato coordinatore del movimento di Alfio Marchini. Si era candidato anche con Lista civica per Veltroni a Ostia, nell'allora XIII Municipio (oggi è il X), ed era risultato primo dei non eletti per poi essere nominato coordinatore municipale della lista.

 

"Sono a disposizione dell'amministrazione. Quanto prima presenterò un programma per il prossimo trimestre, condiviso con consiglieri comunali, Municipi e commissione capitolina competente. Sono settimane che lavoriamo insieme anche con gli uffici della Ragioneria. Posso anticipare che si sta già provvedendo all'assestamento tecnico di bilancio, rintracciando tutte le necessarie economie. Parallelamente comincerà subito il lavoro che porterà alla redazione del prossimo bilancio di previsione", ha detto il neo assessore al Bilancio Andrea Mazzillo in una nota.

 

Massimo Colomban, il nuovo assessore capitolino alle partecipate, è invece un industriale che lavora nel settore dei metalli. Ha fondato l'azienda Permasteelisa, una società italiana di costruzioni quotata alla borsa di Milano partendo da una piccola azienda chiamata Isa (industria serramenti in alluminio). Agli albori del M5s aprì le porte della sua associazione (la Confapri) a Gianroberto Casaleggio, organizzandogli una serie di incontri con gli imprenditori della Marca trevigiana. Nel 2010 Colomban fu candidato con Alleanza di centro, una lista a sostegno dell'attuale governatore del Veneto Luca Zaia, conquistando 1159 preferenze. 

 

A Colomban sono arrivati gli auguri proprio di Zaia: "Faccio i miei più sinceri auguri a Massimo Colomban, che è anche un mio amico. Spero che il suo lavoro porti ottimi frutti, anche perché ogni euro risparmiato sugli sprechi di Roma si può tradurre in qualche euro di tasse in meno pagate dai veneti". "Colomban cambia radicalmente vita - rileva Zaia - passa da imprenditore che giudica chi amministra ad amministratore che sarà giudicato dagli altri, come dire che passa dalla tribuna da dove è spesso facile criticare chi gioca in campo, al campo in prima persona. Una scelta che hanno fatto molti altri imprenditori rendendosi conto, spero, che quasi sempre una cosa è dare la ricetta agli altri e un'altra curare davvero".

 

"È un po' quello che è successo ai grillini - aggiunge - fino a che erano solo dalla parte dei giudicanti hanno fatto la morale a tutti, adesso che governano la capitale, la morale se la sentono fare dagli altri. Governare è difficile per tutti e non lo si fa certo con dichiarazioni e banalità, ma con un duro lavoro quotidiano".

Link to comment
Share on other sites

dopo aver letto l'intervista che la sora sindaca ha dato oggi al Fatto (vedi http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/a-roma-fanno-sparire-i-faldoni-io-voglio-intorno-gente-fidata/ ) sono leggerissimamente terrorizzato.

Stiamo nelle mani di una che parla per "mumble mumble" in un'intervista -rilasciata credo non via mail ma in viva voce- e per mezze frasi, allusioni e quant'altro???

 

e sì che poi ha parlato con l'unico giornale "amico" che si ritrova...

possibile che i grullini non avevano nessuno di meno peggio da mettere lì?????

Edited by freedog
Link to comment
Share on other sites

Corriere della Sera

 

Fuga da Roma. Tutti a Milano che «per il terzo anno consecutivo ha superato la Capitale per numero di visitatori», che è «la punta più avanzata del Paese» e una città «che vive una stagione positiva ed è motivata a consolidare questa situazione continuando a lavorare duramente».

 

Dopo l’anno magico di Expo, il capoluogo lombardo conferma la sua capacità di attrazione. È il sindaco Beppe Sala a rivendicare davanti agli industriali di Assolombarda il successo della sua città paragonando i numeri milanesi con quelli romani. Snocciola cifre: «Milano supera Roma per numero di visitatori per il terzo anno consecutivo: nel 2016 ne aspetta 7,7 milioni». Il che, sottolinea Sala, mette la città al quattordicesimo posto nella classifica mondiale 2016 delle metropoli più visitate (secondo la Global Destination Cities Index MasterCard 2016), battuta, in Europa, solo da Londra e Parigi. Sarebbe un dato migliore anche del 2015, quando si toccò quota 7,5 milioni. Nei primi otto mesi dell’anno il contatore degli arrivi segna 5 milioni 272 mila tra gennaio e agosto 2016, contro i 5 milioni 287 mila di un anno prima. Per un calo dello 0,2 per cento, che però diventa un +13,11 se si guarda al 2014.

 

E Roma? Secondo la stessa classifica pubblicata a settembre, la Capitale è dietro di due posti, al sedicesimo, con poco più di 7 milioni di arrivi negli alberghi (cui vanno aggiunti altrettanti turisti che scelgono strutture alternative come bed&breakfast, affittacamere, case vacanza e case per ferie). La percentuale del numero di turisti a Roma è in calo rispetto agli altri anni. Tra il 2011 e il 2015 il flusso è cresciuto con una media annua del 5 per cento, più bassa rispetto all’exploit milanese, portando comunque nella Città eterna 14 milioni di persone. Ma è nel 2016 che gli albergatori romani lamentano un aumento di appena l’1 per cento (e quindi un calo rispetto al 2015 del 4 per cento). E questo nonostante il Giubileo della Misericordia proclamato lo scorso novembre (a sorpresa) da Papa Francesco. Gli addetti ai lavori aspettavano milioni di pellegrini. Non è andata così: «Non è stato così trainante come ci si aspettava», fanno due conti oggi gli albergatori, tanto che qualcuno parla di un vero «flop». Anche se finora sono quasi 18 milioni i pellegrini arrivati a Roma. Il Giubileo del 2000 ne portò quasi 15 milioni. Ma è pur vero, sottolineano gli albergatori, che questo tipo di turismo frequenta poco gli alberghi e magari lascia la città dopo appena 24 ore. Secondo i dati 2015 del Comune, però, in media un turista italiano si ferma meno di due giorni, 2,6 giorni invece se straniero. Ma a questi numeri vanno aggiunti poi quelli sommersi dell’homesharing, a Roma sempre più diffuso, e delle strutture abusive. Impossibile avere dati ufficiali, ma le stime parlano di un 30 per cento in più da aggiungere alle presenze registrate, tanto che per gli albergatori «35mila persone ogni giorno dormono a Roma all’insaputa delle autorità».

 

Se Roma piange, Milano sorride fiduciosa. Il periodo positivo è confermato da Maurizio Naro, presidente degli albergatori di Apam Confcommercio. «L’onda lunga di Expo si fa ancora sentire. L’evento è riuscito a ricollocare Milano nell’immaginario dei turisti. E quest’anno la città ha potuto sfruttare anche le difficoltà di altri». Restano aspetti su cui lavorare: il turismo leisure è per lo più straniero, mentre per gli italiani Milano è ancora città di solo business e, conclude Naro, «agosto rimane un mese critico». Ma il sindaco Sala è tranquillo: «Da Milano può partire quell’azione che farà bene a tutto il Paese».

Edited by Rotwang
Link to comment
Share on other sites

 

 

Gli addetti ai lavori aspettavano milioni di pellegrini.

 

Solo gli addetti alla defenestrazione di Ignazio Marino

 

Non solo il pellegrino non poteva che essere italiano visto

che era impossibile per gli stranieri organizzarsi con un così

breve preavviso, ma ovviamente il pellegrino italiano sporca

e basta...non dorme, pranza al sacco, scrocca se del caso la

fornitura d'acqua della protezione civile e se ne va col torpedone

 

Inoltre tiene lontano un turista italiano che avrebbe potuto spendere

ad esempio me Lol

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...