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Roma sprofonda, Milano splende


Rotwang

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Un problema elettrico e' ok dai, cose che capitano. Quest'anno a zurigo ci sono stati tantissimi blackout in centro citta con traffico, negozi e e tram fermi per ore per questo.

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Un problema elettrico e' ok dai, cose che capitano. Quest'anno a zurigo ci sono stati tantissimi blackout in centro citta con traffico, negozi e e tram fermi per ore per questo.

 

Io sono sempre più convinto che a sud della Toscana le persone tendono a guardare in negativo la maggioranza delle cose, una sorta di nemesi dei francesi : per i francesi tutto quello che c'è in Francia è meraviglioso, per gli italiani del sud sembra invece che tutto sia allo sfascio e sia da buttare.

 

C'è una mentalità, che si constata anche parlando, che tende a negativizzare. Roma ha i suoi problemi ma sono gli stessi di ogni grande metropoli europea, non è molto diversa da Londra, Parigi, Mosca, Atene, ecc...

 

Non è vittimismo (che tutta un'altra cosa) sembra una sorta di rassegnazione immotivata e una tendenza ad ingigantire i problemi.

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La Repubblica

 

Addio sogni, e soprattutto progetti, di modernità. L'Urbe non avrà una rete di metropolitane all'altezza di una grande capitale europea. Al suo posto, se va bene, arriveranno i tram: "Meno costosi e invasivi", per dirla con l'assessora grillina alla Mobilità Linda Meleo.
A decretare lo stop della terza linea sotterranea - che avrebbe dovuto collegare l'estrema periferia orientale alla cittadella giudiziaria nella zona Nord, e invece si fermerà al Colosseo - sarà oggi la maggioranza a 5 Stelle. Un colpo pesante ai progetti che, tra mille intoppi, puntano a decongestionare il traffico-caos della capitale. Roma ha il record di veicoli privati, quasi 800 per 1000 abitanti: un indicatore incontrovertibile del predominio del "privato" nella mobilità urbana.

 

Ma la medicina principale per invertire la rotta, appunto una rete metropolitana di standard europeo, rischia ora di tornare in archivio. Una mozione dei 5Stelle impegna infatti la sindaca a liquidare Roma Metropolitane, la società istituita nel 2005 per curare la progettazione e la realizzazione della tube capitolina. Non solo la linea C, la cui sorte appare ormai segnata, ma pure la prosecuzione della B1 e la costruzione della linea D (in fase preliminare). Le competenze di Roma Metropolitane saranno assorbite dall'Agenzia comunale per la Mobilità. E lì saranno trasferiti - assicura la giunta - i 178 dipendenti dell'azienda da sciogliere.

 

La risoluzione su "una delle grandi incompiute della capitale " è stata anticipata ieri dall'assessora Meleo su Facebook. "È ora di dire basta agli sprechi", ha tuonato la responsabile dei Trasporti dopo aver elencato le diverse inchieste penali e contabili, nonché i gravi rilievi mossi dall'Anac sulla infrastruttura. Imputati per buona parte alla stazione appaltante, che "in questi anni non ha svolto come doveva il suo lavoro, non centrando i suoi obiettivi strategici". Sui quali l'amministrazione grillina intende ora "lanciare un'operazione verità: mai più bugie e prese in giro per i cittadini ma legalità e trasparenza ". Ritardi e lievitazione dei costi sono da tempo noti: il tracciato fondamentale della linea C prevedeva infatti 25,5 chilometri di binari per 30 stazioni e un quadro economico da 3 miliardi, cresciuto di circa 700 milioni in dieci anni a causa di una progettazione iniziale carente e delle 45 varianti in corso d'opera. Ebbene, con i 3 miliardi già stanziati si arriverà solo fino al Colosseo, nel 2021: l'ultimo tratto (con partenza San Giovanni, stazione che dovrebbe aprire entro l'estate 2017) già finanziato da governo, Regione Lazio e Campidoglio.

 

Fosse stato per i 5Stelle, avrebbero fermato tutto subito. Ma si arriverà fino al Colosseo "perché ce lo impone il rischio di pagare penali", spiegò Meleo a fine agosto. "Sul dopo vedremo", aggiunse, "il dualismo metro o non metro è superato, la strada vera è il trasporto in superficie, pensiamo a nuove linee tranviarie".

Stop alle talpe, dunque. I cantieri di piazza Venezia verranno smontati in fretta. A piazzale Clodio la subway non arriverà mai. La tentazione ora è addirittura rescindere il contratto con il consorzio di imprese appaltatrici.

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come temevo stanno venendo fuori un po' di magagne dopo il terremoto

 

http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/roma_crepe_palazzo_evacuato_terremoto-2074030.html

 

apparentemente la situazione è sana, ma è estremamente probabile che nei prossimi mesi emergeranno altre criticità come quella descritta nell'articolo

i palazzi umbertini e del primo '900, numerosissimi nelle zone di Prati e del quartiere Esquilino, non sono strutturalmente in grado di reggere il ripetersi di scosse di quell'entità

Edited by conrad65
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lascia sta, chè in quel palazzo c'è lo studio del mio commercialista..

stamo sotto scadenze fiscali e non si sa se riesce a rimettece piede prima del 16...

 

io così :afraid:  :afraid:  :afraid:  :afraid:  :afraid:  :afraid:  :afraid:  :afraid:

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A Milano riesplodono i casini EXPO

 

Il Procuratore Generale della Repubblica di Milano ha infatti avocato a sé le indagini affidate al sottoposto Pubblico Ministero creando i presupposti per un supplemento d'indagine contro i dirigenti delle società aggiudicatarie volto a chiarire le zozzate verificatesi in sede di assegnazione degli appalti dell'area EXPO, in particolare sull'assegnazione della piastra di costruzione (il lavoro più importante di tutti) a fronte di un incomprensibile e abnorme abbassamento del prezzo complessivo, poi evidentemente recuperato da Mantovani con una raffica di modifiche di progetto in corso d'opera.

 

http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/11/11/news/expo_inchiesta-151787072/

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La Repubblica

 

Un Giubileo low cost. Oltre venti milioni i pellegrini arrivati a Roma nell'Anno Santo ma negli alberghi della Capitale non si sono visti. Così è andato l'Anno Santo, tanti fedeli che hanno varcato le porte sante delle quattro basiliche papali senza tuttavia che il turismo di Roma ne abbia ricevuto benefici: sono quattordici milioni, infatti, i turisti che secondo le stime di Federalberghi e degli operatori del settore risulteranno essere passati da Roma in tutto il 2016. In sostanza gli stessi del 2015. Ma la spiegazione è tutta in un dato poco considerato: nel tempo di Bergoglio, Papa della sobrietà che ha chiuso il Giubileo invitando a San Pietro gli emarginati e i senza fissa dimora, l'Anno Santo ha visto diversi pellegrini sfuggire a ogni censimento, fedeli giunti a Roma in giornata, spesso con mezzi propri, alloggiando principalmente nelle strutture religiose a basso costo presenti in tutto il Lazio.

 

SISTEMAZIONI ALTERNATIVE
Lo confermano anche le cifre fornite a Repubblica dagli host di Airbnb: gli ospiti in arrivo dal 1 ottobre 2015 al 31 ottobre 2016 sono stati 1 milione e 250mila, con un tasso di crescita del 55 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Anche se, conferma Airbnb, molti hanno preferito ostelli, strutture legate alla Chiesa o hanno goduto dell'ospitalità gratuita offerta da molte famiglie cattoliche romane. Una valutazione, questa, che combacia coi dati riportati dal portale ospitalitareligiosa.it che ha catalogato le richieste di ospitalità giunte dall'Italia (78%) e dall'estero (22%) alle strutture religiose: il successo è di Roma e Lazio con più del 27 per cento delle richieste totali.

 

L'ESERCITO DI TURISTI INVISIBILI

Questo è il Giubileo al tempo di Bergoglio, non più adunate oceaniche come fu nel 2000, durante l'Anno Santo indetto sotto Giovanni Paolo II. Piuttosto arrivi alla spicciolata, mordi e fuggi che apparentemente non lasciano il segno. O almeno non lo lasciano nelle tradizionali strutture ricettive. Mentre per la Chiesa la valutazione è differente. Giusto ieri il cardinale Angelo Bagnasco, chiudendo la porta santa nella cattedrale di San Lorenzo a Genova, ha voluto ricordare che esiste "un popolo che non è oggetto dei riflettori, che non va sulle prime pagine, che resta spesso quasi sempre invisibile". "Quando leggo che il Giubileo è stato un flop - ha detto invece monsignor Rino Fisichella, capo della macchina organizzativa del Giubileo - dico che alla fantasia non c'è limite. Ma le notizie si fanno con i dati dei passaggi della porta santa di San Pietro, al mattino e al pomeriggio".

 

LA SETTIMANA DI FUOCO

Fra questi dati, quelli notevoli relativi ai due giorni di maggior affluenza. Sono stati il 29 e 30 ottobre scorsi. Il 29 ottobre hanno varcato la porta santa di San Pietro oltre 29mila persone. Nel pomeriggio oltre 31mila. Il 30 ottobre al mattino, più di 30 mila fedeli. Nel pomeriggio ancora oltre 31mila. E ancora, 93mila è il numero più alto di pellegrini che ha partecipato a una sola udienza giubilare, il 22 ottobre scorso.

 

LA DELUSIONE DEGLI ALBERGHI

Federalberghi snocciola le sue cifre. E fa previsioni non buone per il consultivo finale: nel 2016 la previsione è di non superare le presenze del 2015. "È vero che ci sono stati gli attentati in Francia che molto hanno influito sugli arrivi a Roma ", dice Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi. "Ma in ogni caso l'effetto Giubileo nel nostro settore non c'è stato. Il vero successo turistico della Capitale quest'anno è sta- to il congresso mondiale di cardiologia che ha portato a Roma 35mila specialisti, con hotel esauriti, taxi introvabili e un milione di euro di tassa di soggiorno incassato dal Comune". Evidentemente, continua, "il turismo mordi e fuggi ha avuto la meglio".

 

UN ANNO SANTO GLOCAL

C'è un aspetto di questo Giubileo che pochi tendono a considerare: la volontà del Papa che i 347 giorni dell'Anno Santo venissero celebrati in tutto il mondo e non soltanto a Roma. La Chiesa, infatti, vive ovunque, tanto più nelle periferie. Non a caso è stato Bergoglio a voler aprire le celebrazioni il 29 novembre di un anno fa nella Repubblica centrafricana. E a spingere perché ogni diocesi del mondo avesse le sue porte sante. Le diocesi sono 2898 e se si fa una media di tre porte per ognuna si arriva a quasi 10 mila. Ma potrebbero essere anche di più se si tiene conto del fatto che molte diocesi non si sono accontentate di sole tre porte.

 

IL PRIMATO DI BERGAMO

Così in Italia, dove diversi vescovi hanno spinto per l'apertura di numerose porte. Il record mondiale è della diocesi di Bergamo: 35 le porte sante aperte. Quindi, in Italia, segue Cosenza con dodici porte. A Milano sono state nove. A Novara sei. A Bari ancora sei, a Palermo quattro.

UN NUOVO SANTUARIO
E poi c'è il caso della basilica di Santa Maria in Trastevere, luogo di preghiera della Comunità di Sant'Egidio, divenuta nell'Anno Santo un "nuovo santuario" della preghiera: 91 mila sono state le presenze da ottobre 2015 a ottobre 2016, 16mila in più rispetto all'anno precedente. "Sicuramente - dicono dalla Comunità - emerge fra le tante cose anche la necessità di partecipazione a particolari momenti di preghiera, come quella per i malati del primo lunedì del mese, o quella per la pace del terzo lunedì".

L'OCCASIONE MANCATA
Certo, non tutto è andato come doveva. In totale, infatti, sono stati aperti soltanto 42 dei 146 cantieri previsti. E i 25 milioni di euro ancora disponibili per futuri lavori rischiano di rimanere inutilizzati se non verranno messi a gara entro la fine dell'anno. Cifre che dicono come da questo punto di vista particolare sì, il Giubileo rischia di essere una débâcle.

Edited by Rotwang
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Un ubriaco ci si sarà appeso, piú che telecamere ci vorrebbero vigili all the night e una atmosfera da lager. Comunque basta riattaccare, mi sembra di aver letto che la stima della riparazione é max 2.500 mi sembra troppo poco, ma se fosse 25.000 sarebbe pazzamente troppo

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Comunque basta riattaccare, mi sembra di aver letto che la stima della riparazione é max 2.500 mi sembra troppo poco, ma se fosse 25.000 sarebbe pazzamente troppo

Eh gia'. 5 euro per la colla del brico ed e' come nuovo.

 

Meno male che abbiamo un esperto restauratore sul forum che ci vuol far credere che un pezzo di marmo incollato e' come nuovo.

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Eh gia'. 5 euro per la colla del brico ed e' come nuovo.

Meno male che abbiamo un esperto restauratore sul forum che ci vuol far credere che un pezzo di marmo incollato e' come nuovo.

Vivi in una cittadina di montagna priva di pregio storico e con presenze turistiche risibili rispetto a Roma, comprendo quanto ti sia difficile immaginarti gli sforzi che servono per tutelare vari km quadrati di città storica invasi da milioni di visitatori.

In ogni caso i restauratori italiani ormai sanno ricostruire affreschi di grande superficie a partire da frammenti e pulviscolo, senza contare la ricostruzione del volto della pietà di michelangelo, ritrovata la zanna dubito sia un gran problema per loro riattaccarla.

Ma ovviamente che ne sa uno svizzero.

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Eh gia' bel demo' e' proprio difficile tutelare opere del 600 non sorvegliate in mezzo alla strada.

 

Per fortuna che i restauratori italiani sanno ripristinare dal nulla opere scomparse.

 

Tra quanto il colosseo sara' di nuovo intatto nell'antico splendore ?

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Vedo che non hai cognizione delle differenze tra restauro conservativo, ricostruttivo e semplice ripristino.

 

Naturalmente solo un folle potrebbe opporsi a riattaccare due pezzi di marmo staccati ieri sera, ma sappi che, ad esempio, é ormai accettato (anzi,riaccettato) procedere all'anastilosi, cioé alla ricostruzione delle colonne dei templi cadute nel tempo delle quali si possiedono i rocchi, cioé i blocchi di pietra. L'idea é che si puó ricostruire laddove ci siano tutti i pezzi e si sappia esattamente come vanno posizionati. Un esempio recente é l'anastilosi del Partenone, che aimé i Turchi secoli fa usarono come polveriera e conseguentemente esplose a causa di una fortuita palla di cannone tirata dai veneziani sotto il comando del Doge Francesco Morosini durante la guerra del 1699.

Si era parlato in questi ultimi anni di fare lo stesso per il tempio del foro di Augusto prospicente via dei fori imperiali, ma non saprei dire quante colonne si potrebbero davvero rialzare, dipende da quanto marmo ci é rimasto.

 

I puristi storceranno il naso parlando di falso storico (perché ste colonne non stanno giú da 24 ore ma da 1600 anni) tuttavia trovo che sia un atteggiamento masochista e morboso conservare lo stato di distruzione ereditato nei secoli, quando é possibile ricostruire.

 

Certo nel caso specifico del tempio augusteo lasciarlo a terra significa testimoniare qualcosa di storicamente importante, ma va considerato che attorno i fori imperiali sono già in rovina, rialzare ste colonne sarebbe significativo a scopo didattico, darebbe l'idea di come appariva il sito millenni fa a molti che non sanno

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Un conto e' ricostruire una colonna o un tempio greco o un vaso in terracotta dai cocci perche' la forma di una colonna la si conosce.

 

Un altro conto e' ricostruire un viso o un dipinto/affresco partendo da pochi cocci.

 

Il viso della pieta' di michelangelo secondo wikipedia fu ricostuito grazie ai calchi che esistevano della scultura e non per la bravura improvvisativa dei restauratori italiani/vaticani.

 

In passato i restauratori dei musei cercavano di ripristinare i vasi greci e le sculture in modo che non si capisse quale era la parte originale e quale quella nuova inventandosi particolari che non esistevano nei vasi e nelle sculture dipingendoli dal nulla.

 

Oggi quegli antichi restauri vengono eliminati e si ricompongono vasi, sculture e terracotte in modo che si vede esattamente quale e' la parte antica e quale quella moderna che tiene assieme gli antichi cocci e non si dipinge nulla inventandosi dettagli non esistenti.

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Sinofobia de Il Giornale.

oppure semplicemente il primo risultato di google sulle intossicazioni alimentari, equamente distribuite tra Predoi e Lampedusa...

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oppure semplicemente il primo risultato di google sulle intossicazioni alimentari, equamente distribuite tra Predoi e Lampedusa...

 

Come se non ci fossero intossicazioni alimentari o sporcizia nei locali altrove.

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Al di là del consumo di cibi crudi, direi che la notizia

di oggi sia che sta sprofondando il Mose di Venezia

 

Venezia, sta affondando pure il Mose

 

Costato più di 5 miliardi di Euro mostra segni di cedimento

prima ancora di entrare in funzione. E ora la grande opera che doveva

salvare la Laguna deve essere salvata a sua volta

 

http://espresso.repubblica.it/inchieste/2016/11/11/news/venezia-sta-affondando-pure-il-mose-1.288116?ref=HRBZ-1

 

 

Quindi per oggi direi : Venezia sprofonda ed il Mose più velocemente di lei

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