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Essere omosessuali in classe


kiano

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Devo dire che sento più insulti omofobi quando, tornando a casa da scuola, incontro i ragazzi dell'ITIS vicino a casa mia che escono da scuola, rispetto a quelli che sento durante tutto un anno scolastico nel mio liceo scientifico.

Può essere solo una coincidenza, ma non credo. E non credo neanche che siano tutti omofobi.

Semplicemente risentono di più dell'effetto branco, o gregge se ci riferiamo al loro essere pecoroni:

se una persona comincia a usare determinati termini ed insulti, presto diventano la normalità anche se in realtà non sanno neppure perchè li stiano usando.

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Verissimo... io non ho nulla contro gli ITIssini, però essendo nella loro succursale... le battute sui gay si fanno almeno 100 volte di più.

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andrew_vandek_86

Un minimo dipende anche dal tipo di scuola, ma secondo me per la maggior parte il problema risiede nel contesto culturale in cui si vive.

Ad esempio, io che sono di Torino, vivo in una città bellissima da un punto di vista omosessuale. Anche a Bologna, per quel poco che ne ho visto, il clima è molto buono.

Invece un mio amico di Padova è stato pestato da alcuni tipi in 'ronda', che avevano deciso che gli omosessuali fossero uno dei nemici da sconfiggere con le botte.

 

Insomma, dipende veramente molto da dove si è cresciuti, secondo me.

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E' vero, io ho frequentato il liceo scientifico a Caserta, città dove si preferisce avere un figlio in carcere che "ricchione", e tutti i miei compagni di scuola mi hanno insultato senza pietà chiamandomi con tutti i sinonimi della parola gay, chiamandomi "checca" come diminutivo di "che cazzo" e persino pederasta e pedofilo, secondo me senza nemmeno sapere il significato. Sicuramente nessuno ha desistito perché astenendosi dall'insultarmi, avrebbe fatto la mia stessa fine. Poi i docenti stavano sempre dalla parte dei bulli che, guarda caso, erano figli di persone benestanti

e facoltose ma sicuramente maleducate che insegnano ai loro figli a trattare male e ad approfittare dei più deboli.

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Non mi sorprendo la società di oggi e' così! Soprattutto in paesi piccoli in cui si ha ancora la mentalità chiusa! O in classi in cui ci sono i vari gruppetti che si formano e se non hai un carattere come il loro o fai qualcosa di diverso vieni automaticamente escluso!

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Devo dire che sento più insulti omofobi quando, tornando a casa da scuola, incontro i ragazzi dell'ITIS vicino a casa mia che escono da scuola, rispetto a quelli che sento durante tutto un anno scolastico nel mio liceo scientifico.

Può essere solo una coincidenza, ma non credo. E non credo neanche che siano tutti omofobi.

Semplicemente risentono di più dell'effetto branco, o gregge se ci riferiamo al loro essere pecoroni:

se una persona comincia a usare determinati termini ed insulti, presto diventano la normalità anche se in realtà non sanno neppure perchè li stiano usando.

 

ecco nn potrei spiegarlo meglio xD

anche secondo me, se uno inizia ad insultare una persona gli altri lo fanno per immettersi in quelche gruppo o per nn essere escluso dal gruppo (cosa molto immatura direi..)

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Poi i docenti stavano sempre dalla parte dei bulli che, guarda caso, erano figli di persone benestanti

e facoltose ma sicuramente maleducate che insegnano ai loro figli a trattare male e ad approfittare dei più deboli.

 

Questa cosa è gravissima, i docenti dovrebbero essere i primi a dare l'esempio. Se tu fossi stato nero, ebreo, portatore di handicap o in qualunque categoria (giustamente) protetta, sarebbe stato uno scandalo e i tuoi prof sarebbero finiti su tutti i giornali.

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Sai cosa fecero i professori? Chiamarono i miei genitori e comunicarono di mandarmi dallo psicologo, perché quando venivo insultato piangevo e stavo male.

La mia docente di italiano, cattolicissima, addirittura focolarina, mi disse che non avrebbe potuto far sospendere i miei compagni bulli, perché sarebbero diventati più aggressivi e mi fece andare dallo psicologo dove portava suo figlio handicappato. Però il medico lo pagava mio padre di tasca sua, non la scuola, e mio padre ci rimetteva anche la benzina e l'autostrada perché doveva accompagnarmi a Napoli, perché a Caserta non c'erano psicologi.

La dottoressa a Napoli scoppiava a ridere quando le parlavo dei miei problemi, e disse a mio padre anche che sarei stato all'altezza per lavorare con lei. Sarebbe stato strano il contrario, perché si prendeva - nel 1990 - 100.000 lire a seduta di un'ora, che allora erano una cifra altissima.

Adesso penso che io non provo nessun disagio nell'essere gay, e allora non facevo nulla che lo mostrasse, quindi era un modo per farmi emarginare.

Secondo me due miei compagni di classe che vennero bocciati, furono puniti in questo modo proprio perché gay, e magari avevano paura che contagiassero gli altri.

L'ho sempre ripetuto in altri messaggi: il mio periodo scolastico è stato l'inferno in terra, e sono rinato soltanto quando sono andato via da Caserta, dove la gente ti guarda e ti frequenta solo se sei ricco, e quando pettegolano dicendo che sei "ricchione" è il modo migliore per farti emarginare.

Meno male che la mia era scuola statale, quindi pagata con le nostre tasse, avrebbero dovuto spiegare l'educazione sessuale in biologia, e il docente di religione cattolica avrebbe dovuto spiegare che la prima cosa cristiana è aiutare il prossimo, e difendere i più deboli. Niente di niente.

Ma voi potete spiegarmi noi gay cosa abbiamo di così negativo che siamo odiati da tutti in Italia? Forse perché potremmo corrompere qualche minore? Ma questa è pedofilia, ma la fanno gli etero, persino tranquilli padri di famiglia, anche cattolicissimi.

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La storia che hai raccontato è agghiacciante. Non c'è limite al peggio. Spero che questa situazione sia superata e che lontano da Caserta tu ora sia riuscito a trovare un ambiente migliore

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Concordo con Madoka, non pensavo si potesse giungere a questi livelli ovviamente parlo dei professori che dovrebbero dare il buon esempio per primi. Spero che adesso vada tutto bene dopo che te ne sei andato ^^

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ragazzi, vi ringrazio per avermi risposto così presto.

Adesso sto bene perché lavoro con le mie qualità senza aver ricevuto raccomandazioni da nessuno, ma quando torno a Caserta, la gente mi guarda come se avessi sfregiato tutti, perché non solo ho avuto il coraggio di andare fuori da solo, ma mi sono trovato anche bene e mi vogliono tutti bene e mi stimano, perché in luoghi più civilizzati sono un lavoratore onesto che con la sua preparazione serve la comunità e soprattutto non sono un parassita della società.

A nessuno interessa se sono gay o no dove vivo adesso.

Poiché dalle mie parti "la migliore parola è quella che non si dice", quando a Caserta vedo una di quelle persone moleste del mio passato, cambio addirittura strada, per non doverle salutare, tanto in quella città pettegola sanno tutto di tutti anche se i fatti miei non li racconto a nessuno.

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Ma strano però che in città grandine come Caserta la gente sappia tutto di tutti, io davo per scontato fosse una cosa solamente dei piccoli paesi o cittadine :mellow:

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sì a Caserta ci sono 80.000 abitanti, ma hanno una mentalità paesana, e sono diventati la periferia di Napoli.

A Napoli c'è più civiltà, Caserta ha iniziato a formarsi quando i Borboni hanno costruito il palazzo reale, e i montanari sono scesi da Caserta Vecchia sulla collina.

Le persone corrette come me - le poche che ancora ci sono - mi dicono che da Caserta bisogna solo scappare.

Se chiamo qualcuno che non vedo da tanto tempo, subito si preoccupa, perché pensa che voglia dei soldi da lui.

Kain_89 sei toscano? Usi il termine grandina, che in Toscana si applica a cittadine come Agliana o Pescia, che sono più vivibili di Caserta, e anche meglio collegate.

A Caserta non esistono i trasporti pubblici urbani, e se non conosci nessuno, sei costretto a prendere un taxi per spostarti.

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sì a Caserta ci sono 80.000 abitanti, ma hanno una mentalità paesana, e sono diventati la periferia di Napoli.

A Napoli c'è più civiltà, Caserta ha iniziato a formarsi quando i Borboni hanno costruito il palazzo reale, e i montanari sono scesi da Caserta Vecchia sulla collina.

Le persone corrette come me - le poche che ancora ci sono - mi dicono che da Caserta bisogna solo scappare.

Se chiamo qualcuno che non vedo da tanto tempo, subito si preoccupa, perché pensa che voglia dei soldi da lui.

Kain_89 sei toscano? Usi il termine grandina, che in Toscana si applica a cittadine come Agliana o Pescia, che sono più vivibili di Caserta, e anche meglio collegate.

A Caserta non esistono i trasporti pubblici urbani, e se non conosci nessuno, sei costretto a prendere un taxi per spostarti.

 

Ah ho capito, beh almeno ho scartato un posto in cui non andrò mai a vivere. Cmq no non sono toscano ma veneto :D

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  • 11 months later...

Lo sapete cosa fece una volta un mio compagno di classe delle medie? Mi chiese di andare in bagno con lui perché dovevo fargli vedere il mio pene. Secondo lui i 2ricchioni" non lo possiedono. Quando vide che lo avevo, anche lui si abbassò i jeans per mostrarmi il suo. Appena lo vidi, scappai spaventato perché la misura era tripla rispetto alla mia. Il risultato fu la sua tranquillità perché aveva visto il mio pene, non potevo essere "ricchione".

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Ciao GG2873, confermo assolutamente quanto detto. Abito praticamente a pochi chilometri dalla provincia di Caserta, ho parenti nell'alto casertano e frequento Caserta molto più del Molise. Mio padre è anche lui dell'alto casertano, zono ancora più arretrata. Ho studiato per due anni proprio a Caserta ed è vero, è durissima dalla nostre parti vivere serenamente la propria omosessualità. Se potessi scapperei immediatamente. Qui tutti si nascondono perchè essere gay è una cosa vergognosa. Ah, c'è certa gente snob in quei licei casertani...mamma mia! Quanti ne conosco che hanno fatto il Diaz, Manzoni, Giannone pieni di arie....scusate l'ot

 

Beh, forse l'avrò già detto, anch'io, purtroppo, alle medie sono stato oggetto di insulti e di isolamento. Al liceo, invece, tutto è cambiato. Ancora oggi ho buoni rapporti con gli ex compagni.

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Già che @@Marcolino2 ha riaperto questo vecchio thread, dico che quando facevo le superiori io (1995-2000 mamma mia quanto tempo fa :asd:) di omosessualità non se ne parlava proprio. Un mio compagno di classe mi aveva chiesto se mi piaceva una cantante (non mi ricordo manco più chi) gli avevo risposto "no" mi aveva detto "brutto gay", ma boh era un tipo strano, frequentava anche i centri sociali, mai più visto comunque.

Dubbio c'era su un professore, non proprio aperto come mentalità, che trattava male le ragazze, non si era mai sposato e girava per la città sempre assieme alla sua mammina.

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@@Marcolino2 grazie del tuo messaggio! Confermi un'latra cosa che hanno a Caserta: sono tutti snob e ti guardano dall'alto in basso. Si sentono sicuri perché sono sul loro territorio, però appena vanno fuori si sentono mancare il terreno sotto i piedi...

La loro reazione è di parlare male degli altri luoghi.

Una cosa vorrei sapere da te: ma allora c'erano altri gay in quelle scuole superiori? Come mai non me ne sono accorto?

Forse i gay erano quelli più omofobi?

Il mio desiderio ricorrente allora era di mettere una bomba su queli liceo per far morire tutti gli studenti e i professori.

Ora penso che non c'è bisogno perché quella città si sta distruggendo da sola, con l'inquinamento e la cementificazione selvaggia.

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Ciao GG2873, per fortuna, oltre a gente snob e omofoba, io ho incontrato nel mio percorso anche bravissime persone. Le superiori io le ho fatte in provincia di Caserta, ma devo dire che non ho avuto nessun problema, nè con i prof, nè con i compagni per fortuna, però nella mia vita ho conosciuto un po' di questi snob dei licei del capoluogo. È anche vero che non ero dichiarato, ma forse si capiva un po' (niente ragazze, niente calcio, etc.). Qui, come ben sai, basta poco per essere considerato "ricchione" (eh, sì, la parola gay non si usa). Basta essere gentile, non urlare e parlare un italiano corretto che...sì ricchion'. Ah, una volta Roberto Saviano elencò da Fazio una serie di cose che nell'immaginario collettivo casertano sono indice , secondo questi ignoranti, di omosessualità. Spero di trovarlo su youtube,

 

Alle medie, come ti dicevo, un vero incubo, ma è passata. Vedrai anche tu che con il tempo avrai le tue rivincite. Sono convinto che il male che uno fa, ritorna al mittente e nel caso di queste persone e vero: ora sono dei falliti nel lavoro e nella vita.

 

Per il fatto che al liceo eri l'unico gay, beh, ti dico solo che qui si nascondono e pure molto bene. Secondo me ci sono padri di famiglia gay nel mio paese che si sono sposati per copertura. Solo un ragazzo al liceo era palesemente gay, molto effemminato e uno di quei tipi un po' isterici che urlava appena vedeva Leonardo di Caprio. Era comunque ben voluto al liceo, nonostante questo carattere un po' eccentrico.

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Ciao Marcolino2 mi confermi tante cose che ho sempre pensato: che nei paesi di provincia vicini al capoluogo sono più civilizzati, e che a Caserta città le ragazze incastrano e ricattano i gay ricchi e di buona famiglia. Si fanno sposare, hanno i bambini con loro

e i mariti devono rimanere con loro sennò le mogli divulgheranno al mondo che il ragazzo è "ricchione" così si troverà il vuoto attorno, nessuno avrà il coraggio di farsi vedere con lui per non essere confuso come uno della stessa razza. Non possono divorziare per non perdere la casa e i soldi in alimenti.

La cosa che mi fa arrabbiare di brutto, che mi manda proprio in bestia è che non ho mai dico mai fatto sesso.

Anche se hanno la facciata etero potevano anche tentare di incontrarmi, non dovevano avere paura di perdere la reputazione per due motivi:

1: sono riservato, non sono pettegolo

2: sono emarginato, a chi lo avrei raccontato?

A quanto pare a Caserta funziona la legge: si fa ma non si dice.

Vorrei vedere il video di Roberto Saviano che racconta il disagio casertano.

E' strano che nel suo libro non ha scritto che dei camorristi hanno ucciso un loro erede perché "ricchione".

La storia è stata raccontata da Vincenzo Salemme in un film.

Ma che significa la parola "ricchione"? Da quale parola e periodo storico l'hanno tirata fuori?

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Sì, secondo me è un tantino esagerato, poi non so, magari le persone più ignoranti e gli anziani pensano davvero questo...boh, comunque quando vado a Caserta ordino sempre menù gay a quanto pare, pizza con rucola e coca light...vesto di azzurro e indosso lo zaino. Secondo me a Caserta sono superfinocchio quando cammino per corso trieste, anche se non mi si avvicina mai nessuno :(

Scusate per l'off topic

 

Ad ogni modo mi farebbe piacere capire come i compagni di classe riescano ad individuare il gay. Oh, vi giuro che alle medie non pensavo proprio ai ragazzi, ma neanche alle ragazze. Che abbiano avuto l'occhio lungo? Mah...

 

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Di solito a scuola non si identificano i ragazzi gay, si identificano i maschi più deboli, che vengono fatti sprofondare in fondo alla scala sociale e vengono automaticamente etichettati come "gay". Negli adulti la cosa è più complessa e agisce in modo sottilmente diverso, ma nei gruppi con prevalenza maschile il sistema del branco gerarchizzato è molto comune.

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Ho appena guardato il video di Saviano e mi ha infastidito molto.

Sentivo anche le risate in sottofondo, la prima cosa che ho pensato è che è stata trasmessa alla Rai.

Anche i ricchioni pagano il canone.

Saviano però ha dimenticato di dire: portare la camicia fuori dai jeans sotto al maglione;

se a Palermo va di moda, a Napoli dicono che lo fanno solo i ricchioni.

Saviano è ricchione anche lui? Nessuno può sfotterlo perché gira con la scorta.

Ma davvero è di Caserta? Ha frequentato il liceo scientifico "Diaz", però non ha raccontato se è mai stato disprezzato come ricchione.

Se avesse scritto un saggio di notizie positive nessuno lo avrebbe comprato.

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Forse hai ragiome dreamer, in effetti i più deboli, che spesso poi sono ragazzi gay, sono gli oggetti del branco. Mi chiedo quale interesse abbiano i ragazzi a prendere di mira i soggetti più deboli. Dimostrare di essere superiori e più forti?

 

 

 

OT gg2873 io sono originario dell'alto casertano, ma vivo in Molise, ai confini. Sinceramente tante cose che ha citato non sapevo che fossero roba da gay...e sinceramente la camicia fuori dal jeans neanche...o mamma, io la porto spesso la camicia così...sono proprio gay...chiuso OT

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Mi chiedo quale interesse abbiano i ragazzi a prendere di mira i soggetti più deboli. Dimostrare di essere superiori e più forti?

Darwinismo sociale.

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