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Un penny per un vostro pensiero...


radioresa

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3 hours ago, AndreDgl said:

Anche io ho avuto quest'impressione, magari non la maggior parte ma sicuramente tanti. C'è come una spaccatura, da un lato quelli che del "qui e ora" che, come una scatoletta di tonno, ti scelgono dallo scaffale, ti consumano/degustano nell'immediato e passano oltre! (magari non tutti) ...e poi i "solo chiacchiere e distintivo", tanti messaggi, tante belle parole poi, stringi stringi, il nulla... rimangono alla finestra a guardare. Nel mezzo mi sembra ci sia poco... 

per la cronaca (e per chi all'epoca non c'era):

queste son le classiche tipologie di fauna gaya che bazzicavano abbondantemente anche le care vecchie fratte da battuage.

insomma, niente di nuovo sul fronte rikkionesco...

 

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«tutta la nostra vita è presente in noi in ogni momento, il passato è sempre “adesso” indipendentemente dal fatto che lo sappiamo o no»

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But the one thing they love more than a hero is to see a hero fail, fall, die trying. In spite of everything you've done for them, eventually they will hate you. Why bother?

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Seven Circle Huh?
Dante described it perfectly
Bleeding trees waiting for judgement day where
we can all hang ourselves from our own
branches. It's not that easy doctor.
To find rest takes a real genius.
It's all a matter of discernment.
Now R.C. Sproul said we're not sinners
because we sin but we sin because we are
sinners.
In more accessible terms
we're not evil because of the evil we do
but we do evil because we are evil.
Yeah
Now what choices do such people have? It's not
not like we have any options.

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  • 2 weeks later...

Hai cominciato a pensare che il problema sei tu. Che dipende da te se non sei ancora felice, non hai successo, e scivoli lentamente verso l’esaurimento. E così hai comprato Headspace. Un braccialetto conta i tuoi passi, una app misura il tuo sonno, cerchi di distoglierti dalla negatività e di essere positivo. Tieni un diario delle cose per cui essere grato.
Non si tratta di auto‐aiuto, no, lo chiami prendersi cura di sé stessi. Lo fai per amor tuo. Ma alla fine quello che l’industria dell’auto‐aiuto ti offre non è altro che un mucchio di trucchi, protezioni e consigli per resistere più a lungo. Affinché tu possa collaborare meglio e dimenticare quanto questo mondo sia in realtà incomprensibile. [...]
Di solito le persone di successo preferiscono mordersi la lingua piuttosto che ammettere che, come chiunque altro, devono la vita che fanno soprattutto alla fortuna, al talento, all’istruzione e alle circostanze socioculturali in cui sono cresciute. Perché il successo non è una scelta, né tantomeno lo è l’insuccesso. Ormai sono in molti a saperlo. Tuttavia questo messaggio viene rivolto soprattutto a coloro che sembrano non farcela, i perdenti. Sono loro a sentirsi dire e ridire che non dipende tutto da loro e che perciò devono imparare a rinunciare. In realtà è molto più importante che lo ascoltino anche i vincitori. Meglio ancora: che siano loro a predicarlo. Che la smettano con i loro consigli e suggerimenti su come anche noi possiamo diventare come loro che riconoscano invece di essere stati fortunati a godere del successo, o della salute mentale.

(Marian Donner)

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  • 3 weeks later...

Rivederti dove ci scambiamo un tenero abbraccio amicale mi ha fatto uno strano effetto. Non ti ho detto quello che avrei voluto dirti probabilmente per imbarazzo o forse un'insensata timidezza :aha: sei cambiato in meglio oppure bho... Nella mia testa gli specchi riflettono solo il buono di te. 

 

❤️

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Uomini, son finiti

i vostri falsi pregiudizi

tutti i vostri mostruosi edifizi 

di menzogne convenzionali

di stupide codificate superstizioni

di costrizioni contro natura,

sono crollati come un castel di carte

al rader d'ali d' una mosca.

[...]

E laggiù lontano, vedi, sta il papa

che guarda il mondo senza veder nulla

dalle sue undicimila stanze 

e si proclama troppo spesso 

Iddio in terra 

mentre anche lui va al cesso.

 

(C. Govoni)

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È difficile uscire dalla caverna, la tentazione di restare prigioniero qui dentro è sempre molto forte.
Perché comunque ci dovrò rientrare ogni giorno, anche se di passaggio. Spesso starò dentro incosapevolmente. E ogni volta che ci rientro il luogo diventa sempre più cupo e pieno di insidie: standoci sempre meno non mi riconosce più e diventa pertanto meno ospitale.
Abbracciare il caos lì fuori è decisamente più difficile. È necessario trovare l'uno, anche nel caos.

Edited by Lor24
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  • 2 months later...
  • 4 weeks later...
  • 4 weeks later...
Saramandasama

Ma se ti aspetterò sul ciglio senza far rumore
Puoi annullare le distanze che un po' ci uccidono
E intanto sopravviverò
Ho messo in tasca un po' del tuo respiro
E qualche bacio di riserva
Per quando mancherai
 

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  • 3 weeks later...

Poco fa sono uscito per andare a comprare delle cose al supermercato e ho visto una scena brüttisima...  camminando vedo che si apre il cancello di una casa dove so che abita un tizio gay (lo so perché ci eravamo scritti su Grindr quando mi sono trasferito in questa zona, quindi so chi è).. ed escono tre uomini bianchi, tra cui lui, e un ragazzo nero che con lo zainetto si dilegua senza convenevoli. Gli altri tre invece sento che parlano tra loro, si salutano e si dicono “ah poi mandaci le foto”... Il tizio nero attraversa la strada e si siede sul ciglio del marciapiede col cellulare in mano (forse stava chiamando un uber) e aveva la faccia che era un misto tra l’imbarazzo e il disagio (forse perché io sono passato lì davanti proprio mentre loro uscivano dal cancello e quindi ho inquadrato la situazione? O altro, buh non so, so solo che non sembrava a suo agio).

Ne scrivo perché mi ha fatto rimanere troppo male il modo in cui loro hanno lasciato andare via sto tipo (un escort che hanno pagato per la serata?) nella quasi totale indifferenza... mentre loro parlavano tra loro...

Mi fa riflettere su come le contraddizioni sociali in questo paese si riflettano poi anche sul modo di vivere la sessualità. Con una platea ristretta di bianchi che quando vuole può comprare con i soldi tutto quello che vuole e chi vuole senza considerazioni di sorta.

Lo scrivo qui perché non volevo aprire un topic, anche perché è solo una riflessione estemporanea.

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Escort o meno non cambia il modo in cui l'hanno lasciato andare via, Marco. La scena era molto self explanatory, non c'era bisogno di immaginare nulla. 

Edited by Beppe_89
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Il ragazzo nero (te prego non tizio :aha:) era più giovane rispetto ai tre uomini? 

Il disagio e l'imbarazzo credo siano normali quando l'unico ponte in comune è il sex e magari manco appagante... Magari avvallato pure dalla necessità di danaro...

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12 minutes ago, Tyrael said:

Il ragazzo nero (te prego non tizio :aha:)

Dove hai letto "tizio nero"? 😅 Ho scritto "ragazzo nero" e poi "tizio gay" (perché lo conosco da grindr e mi sta sulle palle)

Comunque sì era più giovane. 

 

30 minutes ago, marco7 said:

Che vuoi dire con 'lasciato andare via @Beppe_89 ? Mica era prigioniero suppongo.

Sono ancora turbato Marco

giphy.gif

 

(scherzo) 

Edited by Beppe_89
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3 minutes ago, Beppe_89 said:

Dove hai letto "tizio nero"? 

Qui :aha:

1 hour ago, Beppe_89 said:

Il tizio nero attraversa la strada e si siede sul ciglio del marciapiede col cellulare in mano (forse stava chiamando un uber) e aveva la faccia che era un misto tra l’imbarazzo e il disagio (forse perché io sono passato lì davanti proprio mentre loro uscivano dal cancello e quindi ho inquadrato la situazione?

Confermando il fatto che sia giovane, che ti trovi in un paese abbastanza complesso... Comprendo ciò che provi, caro Beppe.

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ammettiamo che sto ragazzo sia effettivamente un escort e che l'hai beccato a "fine servizio".

se -come suppongo io stavolta- non ci hai scambiato manco mezza parola, come fai a dire che si sia imbarazzato vedendoti?

magari stava solo pensando a cosa doveva fare una volta uscito di lì e non t'ha proprio calcolato

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23 minutes ago, freedog said:

magari stava solo pensando a cosa doveva fare una volta uscito di lì

....o calcolando quanto aveva guadagnato quel giorno....

 

5 hours ago, Beppe_89 said:

Ne scrivo perché mi ha fatto rimanere troppo male il modo in cui loro hanno lasciato andare via sto tipo (un escort che hanno pagato per la serata?) nella quasi totale indifferenza... mentre loro parlavano tra loro...

Mi fa riflettere su come le contraddizioni sociali in questo paese si riflettano poi anche sul modo di vivere la sessualità. Con una platea ristretta di bianchi che quando vuole può comprare con i soldi tutto quello che vuole e chi vuole senza considerazioni di sorta.

Se il presunto prostituto fosse stato bianco od almeno dilavato di pelle, avresti similmente riflettuto?

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