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Oltre l'intimità di coppia: relazioni aperte & esperienze a tre/quattro/etc


cambiapelle

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@wasabi

Beh, ma se non riesci in questo sforzo di fantasia dovresti provarci

con l'empatia....e pensare che molti di questi ragazzi, quando NON

stanno in coppia aperta, ma hanno delle scopamicizie ( gli stessi pregi

gli stessi difetti) non vengono nè criticati, nè giudicati, anzi...eppure in

questo secondo caso neanche amano....semplicemente scopano ( la

qual cosa non pare però disturbare nessuno )

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@@Hinzelmann Ho forse detto che giudico male i ragazzi che hanno le caratteristiche che dici tu e che stanno in coppia aperta?

Non mi viene neanche in mente.

 

Ho detto tre o quattro volte che parlavo di me ...

Per me, qualunque scelta una coppia faccia, di comune accordo, nel rispetto reciproco e degli altri, va benissimo.

Ti dirò di più: riesco anche a provare empatia per chiunque faccia scelte coerenti e lotti per salvaguardare un amore, nel modo che più ritiene opportuno.

Non provo empatia per chi tradisce, per chi attua ricatti psicologici nei confronti del partner e per chi sfrutta la "sudditanza psicologica" altrui, questo no ...

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Credo che l’approccio migliore in un tipo di discussione come questa sia parlare di sé stessi, delle proprie esperienze, di ciò che si vorrebbe o non vorrebbe, lasciando perdere le ipotesi sui sentimenti e sui problemi di coppia altrui

 

Concordo pienamente con @@wasabi (sta succedendo troppo spesso ultimamente :D)

 

A 20 anni la coppia aperta era una cosa inconcepibile (ero single e mai stato fidanzato)

A 25 anni la coppia aperta mi sembrava la triste deriva di una coppia stanca (ero fidanzato da 3 anni)

A 30 anni la coppia aperta mi sembrava una scelta che si poteva fare... ma con molti presupposti (ero fidanzato da 7 anni)

A 34 anni la coppia aperta, intesa anche come tradimento di una notte, magari "saputo" a posteriori, la vivo come una cosa che può accadere senza provocare traumi nella coppia. (fidanzato da 12 anni)

 

Nel futuro magari arriverò anche a gestire il "saperlo" in anticipo.

 

Il "punto di rottura" è quando sono stato io a pensare di poter sperimentare qualcosa di diverso, mentre prima era solo qualcosa che "temevo" accadesse da parte sua.

Una volta chiarito a me stesso che anche io avrei potuto "peccare" (senza per questo considerare meno il mio amore per il mio compagno) ho capito che siamo tutti esseri umani, e quindi fallaci e/o viziosi.. :D

 

Anche se sembra una frase di cioccolatini, è vero, nel mio caso, che l'amore vince su tutto. E il sesso come "sfogo" non è amore. E come tale non intacca l'amore, il sentimento e tutto quello che si è costruito.

Edited by Fabiofax
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@@Fabiofax sono contento del tuo post.

 

Alla fin fine, è "solo" sesso. Bello, divertente, piacevole, ma l'amore è altro, e tu (come altri) che sono così baciati dagli dei da avere la fortuna di vivere una storia lunga e stabile, me lo confermate ogni volta. Ecco, speriamo tocchi prima o poi a tutti trovare un compagno o una compagna che ci dica e ci faccia dire "sto bene" per tanto tempo.

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Concordo pienamente con @wasabi (sta succedendo troppo spesso ultimamente )

 

Mi fa piacere :-)

Io apprezzo sempre molto i tuoi commenti perchè sono così poco "ideologici" e molto legati all'esperienza e alla riflessione personale.

Leggere di coppie come la tua, poi, durature e unite, fa tanto piacere, è davvero una cosa invidiabile :-)

 

P.S. Io a 21 anni sono al tuo step 3 ... uhm ... a 35 non oso immaginare :-D

Edited by wasabi
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la legge sulle unioni domestiche registrate svizzere è del 2004, la legge del matrimonio si perde nei tempi, di sicuro ha più di 100 anni anche se magare ha subito delle modifiche nel tempo... questo intendevo dire dicendo che è molto più antica.

 

sulla legge dell'unione domestica registrata si votò in svizzera e si sapeva che si sarebbe votato perchè le cerchie conservatrici cattoliche ed evangeliche raccolsero le firme contro la legge e si voleva evitare che la legge venisse bocciata in votazione popolare.

 

per questo si chiamò il tutto "unione domestica registrata" e non matrimonio e per questo si esclusero le adozioni per le coppie in unione registrata.

 

il fatto che statisticamente i gay siano sessualmente più promisqui degli etero è appurato anche se naturalmente ciò non indica nella sul numero di partner che io o tu possiamo aver avuto, è semplicemente la realtà e negarla significa nascondersi dietro un dito secondo me.

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@@Almadel La tua domanda è naturalmente quella più difficile a cui rispondere ...

Premetto che non mi sono mai trovato in una situazione del genere, quindi provo ad immaginare.

Innanzitutto tenterei tutte le possibili soluzioni per migliorare l'intesa sessuale con il mio partner, proverei tutto ciò che la mia fantasia mi facesse venire in mente, non avrei timore di ricorrere anche ad un sessuologo.

Se proprio qualcosa si fosse "rotto" (e faccio fatica ad immaginare che questo possa accadere in una coppia giovane, se non ci sono problemi di altra natura, che esulano dalla sfera sessuale), opterei per lasciarlo.

Non credo che me la sentirei di vivere una storia che non mi appagasse dal punto di vista sessuale. Sarebbe troppo alto il rischio di tradimenti, di frustrazioni, o il pericolo di una sorta di rancore, che si riverserebbe giocoforza anche negli altri aspetti della vita di coppia.

 

Intendevo dire che se manca l'attrazione

è indifferente trovarsi in una coppia aperta o in una chiusa.

Quindi quella che tu hai sollevato è una questione

che in realtà c'entra poco con l'argomento.

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@Hinzelmann Ho forse detto che giudico male i ragazzi che hanno le caratteristiche che dici tu e che stanno in coppia aperta?

Non mi viene neanche in mente.

 

Non giudicare male è solo tolleranza

 

Direi il presupposto minimo per non flammare la discussione

 

Empatia, significa invece riuscire a calarsi in una situazione diversa dalla

propria

 

Onestamente, io capisco il vostro approccio ( ognuno parli della propria

esperienza e non giudichi gli altri ) ma non lo posso approvare

 

Pretendo di più....che si possa discutere in modo tollerante anche di ipotesi

che non ci riguardano personalmente, ma che potrebbero riguardarci in futuro

o magari non riguardarci mai....ma che in ogni caso esistono

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@ Ålmadel come fai a dire che l'insoddisfazione sessuale all'interno della coppia non c’entra col discorso?

 

Un'altra situazione diffusa, che stavolta non riguarda il sesso a 3, è dovuta al fatto che non per tutti il desiderio sessuale è uguale o si esprime nella stessa maniera durante la propria storia di coppia. Può capitare, come capita, che in un momento uno non abbia voglia di far sesso, o capita che per una malattia, per stress, per shock, non voglia avere frequenti o addirittura per nulla rapporti sessualia. O può capitare che uno dei due partner abbia una esigenza di far sesso maggiore dell'altro, un impulso più forte. O può darsi che il partner sia in qualche modo "frigido" o non gli piace. non ce la fa, non riesce più fare l'attivo o il passivo e il partner, dopo magari qualche decina di mesi in cui ha abbozzato, sente addosso l'impulso naturale di sfogare il suo istinto sessuale. Mi sembra una soluzione abbastanza civile e generosa se si concede al partner di avere qualche divertimento esterno, proprio perchè il sesso è importante farlo, ma non è importante come elemento fondamentale della relazione, O ALMENO NON PER TUTTI.

 

Quando poi la storia va più avanti, diciamo superata la fase dell'innamoramento e subentra (quando subentra) l'amore, a volte fare sesso non è così piacevole. Molte volte non si fa proprio, molte volte il piacere è nello svegliarsi insieme, nei rituali e nelle battute del mattino, nel guardarlo/a dormire. Il piacere è nel sapere che "c'è". Il sesso diventa uno dei tanti linguaggi, a volte l'ultimo dei linguaggi più si va avanti, ed è così, non c'è nulla di male

 

con mio marito tutto è iniziato 6 anni fa con sesso e coppia chiusa. dopo un po' il sesso è venuto a mancare tra noi ma l'amore c'era sempre e c'è sempre. prima qualche anno di relazione senza sesso né aperto né chiuso e poi abbiamo deciso di aprire la coppia nel senso che ora il sesso è solo fuori la coppia .

 

ci vogliamo sempre tanto bene anche se non facciamo sesso tra noi. specialmente nelle coppie non più giovanissime è una cosa abbastanza frequente che non c'è più sesso nella coppia (sia coppie etero che omo...).

 

 

Ti ho riportato solo alcuni commenti dove si parla di coppia aperta come possibile soluzione, o comunque come palliativo, ai problemi sessuali di una coppia.

C’è poi una discussione qui sotto in cui un ragazzo parla dei seri problemi che sta incontrando nella vita sessuale con il suo ragazzo e gli è stato suggerito di aprire la coppia.

Intendiamoci, capisco benissimo questi discorsi, può darsi che in certi casi possa funzionare, anzi, in certi casi già funziona e mi fa molto piacere.

Dico che io, ad oggi, non credo lo sopporterei. Penso che, una volta preso atto di avere problemi che non si riescono a risolvere neanche dopo aver fatto tutti gli sforzi possibili, preferirei lasciare il mio partner e cercare una relazione più appagante per entrambi.

 

@@Hinzelmann Mi stai facendo una polemica inutile, ti ho detto che provo empatia per chi si trova in situazioni diverse dalla mia, solo che stavo parlando di me e non in generale.

Io capisco le situazioni altrui, le mille necessità che possono sorgere, le esigenze e i sentimenti in gioco.

Ho anche detto che posso ipotizzare di cambiare punto di vista con l'avanzare dell'età.

Ognuno, in base alla sua situazione, farà le scelte che riterrà più opportune e che si confaranno al suo modo di essere e a quello del partner.

Cosa posso dirti più di così?

Edited by wasabi
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per gli omosessuali in svizzera c'è l'unione domestica registrata che non prevbede per legge la fedeltà.

 

per il matrimonio in svizzera (che è solo eterosessuale) la legge prevede la fedeltà.

 

ho citato la legislazione svizzera perchè un utente scrisse "analogamente, per come lo concepisco io, l'amore in una coppia implica che si fa sesso solo all'interno della coppia anche in questo caso, una coppia aperta la pensa diversamente, è solo questione di concezioni" e volevo far capire che il legislatore svizzero considera amore pure il sentimento nelle coppie omosessuali aperte.

 

errore mio... credevo che ci fosse il matrimonio a tutti gli effetti, sorry

 

giustamente come dici tu, con questi presupposti, "il legislatore svizzero considera amore pure il sentimento nelle coppie omosessuali aperte"... ciò non toglie che ciascuno possa avere una propria considerazione in merito, per cui si può essere anche dell'opinione opposta di come la pensa il legislatore svizzero

 

inoltre, bisognerebbe vedere quello che la giurisprudenza dice a riguardo (potrebbe essere un caso di vacatio legis)

Edited by mysoul
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inoltre, bisognerebbe vedere quello che la giurisprudenza dice a riguardo (potrebbe essere un caso di vacatio legis)

 

non so che sia la vacatio legis. se è un buco legislativo per dimenticanza non credo in quanto una volta sentii una giurista alla radio dire che fu una scelta voluta il non rendere obbligatorio la fedeltà nelle coppie omosessuali registrate legalmente. naturalmente anche questa giurista potrebbe essersi sbagliata.

 

evidentemente il legislatore svizzero non è un dio universale che ha la verità in mano ma in ogni caso è rappresenta una scelta che uno stato democratico ha fatto.

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Ti ho riportato solo alcuni commenti dove si parla di coppia aperta come possibile soluzione, o comunque come palliativo, ai problemi sessuali di una coppia.

C’è poi una discussione qui sotto in cui un ragazzo parla dei seri problemi che sta incontrando nella vita sessuale con il suo ragazzo e gli è stato suggerito di aprire la coppia.

Intendiamoci, capisco benissimo questi discorsi, può darsi che in certi casi possa funzionare, anzi, in certi casi già funziona e mi fa molto piacere.

Dico che io, ad oggi, non credo lo sopporterei. Penso che, una volta preso atto di avere problemi che non si riescono a risolvere neanche dopo aver fatto tutti gli sforzi possibili, preferirei lasciare il mio partner e cercare una relazione più appagante per entrambi.

 

La coppia aperta non risolve questi problemi.

Chi la consiglia non ne ha esperienza.

La coppia aperta è la conseguenza di una grande intesa;

quando sono in "stanca" col mio ragazzo, siamo fedeli.

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@@Almadel Che è proprio quella che ho detto essere la mia visione di coppia aperta e l'unico modo in cui io la concepirei,

cioè come gioco erotico da fare insieme al mio partner e non come "stampella" per una coppia alla quale manca qualcosa.

Per questo avevo elencato, tra le condizioni che ritengo indispensabili, l'ottima intesa sessuale:

 

- che l’intesa sessuale tra di noi sia perfetta;

 

Però questo discorso vale per noi, quella di @ , per esempio, non è una coppia aperta?

Edited by wasabi
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io conosco molte coppie gay che non hanno più sesso tra loro ma solo individualmente con altri. Forse però queste coppie sono composte da gente più in la con gli anni della maggioranza degli utenti di questo forum.

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Io distinguere la "coppia aperta come stile di vita":

- frutto di una riflessione sul senso dei rapporti sentimentali e della sessualità

a cui si è disponibili a priori quando si comincia una relazione -

dalla "coppia aperta come evoluzione di una storia"

- maturata come necessità tra due persone che si vogliono bene

e tra le quali è finita la passione ma non l'affetto e il rispetto -

 

Allo stesso modo distinguerei la "monogamia come istinto"

- nata dall'assenza di desiderio verso altre persone e dalla possessività -

dalla "monogamia come necessità"

- non ho tempo, voglia, energia e fascino sufficiente per fare sesso con altri -

e dalla "monogamia come timore" ("temo che se prova con un altro non mi vorrà più")

o "come convenzione" (l'Amore è fedele o non è amore) o altri possibili declinazioni...

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Be', in un certo senso l'apertura stessa della coppia è una strategia per riaccendere la passione: quante coppie usano il threesome per ravvivare la vita di letto, anche etero? Sempre per restare in ambito etero, lo scambismo è molto frequente e credo che la ragione sia proprio quella.

 

Sinceramente io sono cambiata in tante cose, ma i miei ideali sull'amore non sono cambiati mai: che sia più forte di qualunque cosa, che per l'amore sono disposta a tutto. Ed ho cercato di perseguirlo al meglio, e per me l'apertura della coppia è stato anche quello, da parte mia e della mia compagna, un seguire dove l'amore ci portava. Non vedo contraddizioni tra queste cose - per il mio vissuto personale.

Poi è ovvio - e giusto - che il vissuto di ognuno sia differente, e per te ad esempio l'ideale abbia un focus più preciso sulla fedeltà, e sul rapporto che rimane sempre uguale e non si evolve.

 

Molti l'hanno puntata sull'età, in verità io questo bisogno di evoluzione l'ho sentito proprio perché così giovane, la crescita secondo me è sempre bella, e si deve imparare a crescere insieme. Per me è più semplice essere onesta su questa crescita, confrontarmi con la mia compagna ad ogni passo, anche nelle debolezze, per sostenerci l'un l'altra al meglio.

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A me fa ridere un po' questa differenza :D

Perché io a 20 anni sognavo una "comune del sesso libero"

e a 34 parliamo di matrimonio e passiamo i sabati guardando film...

Nei fatti mi sono imborghesito.

 

Come il tuo percorso anche il mio si ripete sempre.

Anche gli hippy alla fine misero sù famiglia :)

 

Il mio percorso è stato un po' differente nel senso che agli albori dell'adolescenza, nella mia realtà sociale, non riuscivo a concepire la prospettiva concreta di poter costruire una coppia simile a quella della mia famiglia di origine, successivamente ho molto romanticamente idealizzato l'idea di coppia stabile e monogamica e tale obiettivo permane tuttora pur se mi rendo conto che la realtà può porre di fronte a situazioni più articolate

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Ma si, ma il punto è proprio questo. La storia di una coppia evolve in maniera tutta loro.

La vita non è fatta di cose uguali, stabili, monotone, e si, è una banalità da bacio perugina però è così, ognuno di noi reagisce e si adatta al flusso dell'esistenza.

Le coppie sono così, evolvono. Succedono cose strane.

 

C'è da dire, per onestà, che ci sono coppie aperte pessime, in cui l'apertura della coppia è servita per giustificare il fatto di "non stare soli" ma farsi lo stesso i cazzi propri o, più correttamente, degli altri. Quindi, nel raccontare la poesia della coppia chiusa e aperta, raccontiamone anche la gravità e la bassezza.

 

Questo però non deve farci pensare al giudizio critico sulla coppia aperta in se, ma sulle persone che la compongono. Dopotutto, le coppie sono fatte di persone.

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@blueyes, ma tu sei passato da una idea a un'altra.

Dall'idealizzazione della coppia etero all'idealizzazione della coppia gay.

Io sono passato da una bisessualità orgiastica, paranoica e concreta

a una concreta e serena omosessualità borghese.

 

Nel frattempo i miei verd'anni fiammeggianti sono passati.

Non provo più il gusto per la caccia, che mai ho represso fin da ragazzino.

Non devo "rifarmi" d'anni di sonnolenza, né da anni di delusioni romantiche;

non sono diventato pragmatico dopo un'epoca di idealismo o di sublimazioni.

Mi funziona giusto il cazzo: ma è quello che c'è intorno che è cambiato.

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Uno degli aspetti più entusiasmanti del percorso di vita di un essere umano

è la possibilità di cambiare idee, convinzioni, atteggiamenti e opinioni

in base alle proprie esperienze e alle riflessioni fatte.

 

E' perfettamente normale e, anzi, auspicabile

che una persona non rimanga rigida sulle proprie posizioni

dall'adolescenza alla vecchiaia (sarebbe un percorso un po' sterile, no?).

 

E' altamente improbabile che due adolescenti riescano a gestire con maturità

una situazione di coppia aperta, è anche difficile che riescano a concepirla

con l'onestà e il rispetto richiesto.

 

Tra i venti e i trent'anni (ma anche dopo, dipende da persona a persona)

tipicamente si diventa meno rigidi nel valutare le proprie e le altrui posizioni,

specialmente se ci si è confrontati con situazioni diverse e con persone

che ci hanno mostrato punti di vista alternativi.

 

Questo non significa per forza cambiare le idee che si avevano prima,

semplicemente si dovrebbe diventare più consapevoli delle proprie scelte,

dopo averle maturate e confrontate con quelle altrui.

 

C'è chi inizia a prendere in considerazione l'idea della coppia aperta

come qualcosa di possibile e non di inconcepibile, ma che ritiene di non essere nelle condizioni per attuarla

o non è interessato ad attuarla in quel momento della vita

(a seconda anche, ovviamente, del punto di vista del partner).

 

C'è chi si trova di fronte all'esigenza di aprire la coppia per situazione particolari,

magari con l'avanzare dell'età o con l'avvento di alcune problematiche.

In questo caso, si può rivalutare questa possibilità e decidere se può essere adatta alla propria coppia o no

(e non è affatto detto che la risposta che si darà sarà la stessa che si era data a venti o a trent'anni).

 

C'è chi, viceversa, venendo da un'esperienza di coppia aperta,

decide che non ne sente più l'esigenza, che non gli interessa più

o che è stata una cosa bella e piacevole, ma adatta ad una stagione diversa della propria vita.

 

I percorsi evolutivi, sia personali che di coppia, possono essere molteplici,

mi sembrerebbe limitante pensare di fossilizzare le proprie posizioni

e decidere che non si vorrà o non si potrà mai ritenere adatto a sé qualcosa di diverso

rispetto a quello che va bene allo stato attuale delle cose.

Edited by wasabi
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@@wasabi approvo. Ma non solo: è talmente una cosa facile e scontata e ovvia e naturale quello che hai detto, che mi sembra realmente inconcepibile che qualcuno possa semplicemente ignorare la realtà della poliedricità della vita di coppia e delle varie sfumature di affetto, amore e sessualità, da vincolarle all'interno di una unica realtà personale e chiusa.

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30 anni a fare sesso sempre con la stessa persona? Più che un sogno mi pare un incubo.

Decisamente non ho di queste aspirazioni per il futuro. Sono ancora troppo giovane. :P:

 

Ma poi l'ideale di coppia chiusa è lo stesso che ti fa... cough cough... rinunciare a persone splendide perché... cough cough... poco dotate?

 

 

A che pro rinunciare ad amare le persone più splendide e a fare sesso con quelle più belle, per accontentarsi di qualcuno che ricada tra i due estremi?

Non metto in dubbio che la coppia chiusa possa essere una gran bella cosa se si ha la botta di culo di trovare una persona 1) splendida "interiormente"; 2) bellissima; 3) che ti contraccambia; 4) che soddisfa tutti i tuoi desideri sessuali. Ma non mi sembra proprio un modello applicabile all'intera umanità, perché di persone splendide interiormente ed esteriormente, che abbiano pure perfetta intesa con te sia nella vita sia nel letto, non ce ne possono essere che un numero molto limitato.

 

Il resto del mondo che cosa deve fare? Accontentarsi nella vita e/o nel letto, per non si capisce bene quale valore superiore? Passare la vita a sognare un ragazzo immaginario?

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E' troppo facile parlare sempre della "coppia monogamica ideale"

quella in cui lui è dotatissimo e ti desidera dai sedici

(età in cui lo conoscesti fra i banchi di scuola) fino al letto di morte.

Senza divorzi né tradimenti, con figli laureati riconoscenti per tutta la vita;

immersi nel profumo delle torte di mele la domenica mattina.

 

Neanche la "coppia aperta ideale" è così facile!

Non si può vivere sempre in un Bed & Breakfast sul set di un film porno.

Né in un harem da Mille e Una Notte; né collezionare stupende avventure sessuali

mentre si va insieme in autostop coast to coast per Stati Uniti.

 

A entrambe le coppie chiederemo "Vogliamo vedervi fra quindici anni".

Perché a sessanta anni potrebbe venirti voglia di una scappatella con un ventenne

e perché a sessanta anni potresti NON avere voglia di una scappatella con un ventenne.

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Io, onestamente, ho il sogno di passare tutta la vita con il mio attuale ragazzo (i sogni possono cambiare in base ai fatti della vita e all'evoluzione personale, ma ora sento così). Con lui sto bene sotto tutti i punti di vista e non mi manca niente. La nostra e' ed è sempre stata una coppia chiusa soddisfatta e appagata, nessuno dei due sente l'esigenza di aprire la coppia e, per quanto mi riguarda, sarei davvero felice di continuare così per sempre. Però non escludo a priori e categoricamente la possibilità della coppia aperta, perché non ci vedo niente di sporco o di immorale che potrebbe rovinare la perfezione che abbiamo. Alle condizioni che ho detto all'inizio della discussione potrei trovarla una cosa eccitante, da condividere con il mio ragazzo.

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privateuniverse

Ben un conto è dire che non condividi uno stile di vita che non FA DANNI a terzi e che tu non lo faresti, un conto è darne un attribuzione moralistica. Se non sei in grado di capire questa sottilissima differenza non è colpa mia, di solito basta un corso base di lingua italiana per capirlo e con questo chiudo

 

No, le cose non stanno così. Dare un giudizio morale su un comportamento non significa affatto, di per sé, essere offensivi. Una persona che dicesse che, secondo lei, la coppia aperta è moralmente sbagliata, per una serie di motivi, non sta offendendo alcuno, se non chi è suscettibile.

 

Detto questo, mi scuso in anticipo se non ho letto tutte e 25 le pagine della discussione. Personalmente la posizione di chi sostiene la legittimità, l'opportunità o i benefici della coppia aperta mi lascia perplesso. Il motivo è che, per l'idea che ho io delle relazioni amorose, per la mia indole personale, e conoscendo la natura dei miei sentimenti per le persone per le quali ne ho provati, la coppia aperta risulta, per me, difficilmente concepibile; non uso l'aggettivo inconcepibile perché, non avendo avuto relazioni significative, non so dire se, nel caso mi trovassi in una relazione stabile da molti anni, per me diventerebbe un'opzione praticabile oppure no, anche se posso dire che l'ho considerata accettabile per un mio partner quando ci sono stato (nel senso che gli avevo detto che, per me, se avesse voluto cercarsi altrove diversivi sessuali io non avrei avuto obiezioni, pur non avendo alcuna intenzione di avvalermi della stessa possibilità). Le mie perplessità riguardano anche aspetti di carattere generale e non soltanto riferiti alla mia esperienza particolare.

 

D'altra parte, essendo alieno da qualsiasi desiderio di imporre la mia visione a chicchessia, dal pretendere che gli altri la pensino come me o si comportino come me su una pluralità di questioni, ed essendo consapevole che ognuno vive gli affetti e le relazioni a modo suo, non me la sento di pronunciare alcun giudizio sulle scelte di vita altrui. Per quanto mi riguarda non ritengo di poter esprimere alcuna opinione sull'autenticità e sull'intensità dei legami tra due persone che siano in coppia aperta, e neanche sull'autenticità e sull'intensità dei legami tra due persone che non abbiano alcuna intenzione di stare in una coppia aperta e la ritengano una scetla sbagliata e/o immorale. Non posso parlare neanche per esperienza personale perché ho conosciuto due sole persone che teorizzassero e/o praticassero l'apertura della coppia (un gay con una relazione di tredici anni, aperta da dieci, e un bisessuale che avrebbe voluto la coppia aperta ma che non la praticava perché la sua partner non sarebbe stata d'accordo, per cui la tradiva e basta e, alla fine, si sono lasciati). Nel secondo caso era una pessima persona (e neanche la prima mi piaceva, al punto che i rapporti poi sono cessati), ma non ho abbastanza elementi per dire che ci fosse un legame tra il fatto che volessero la coppia aperta e il fatto che fossero persone che non mi piacevano (e, nel secondo caso, che si trattasse di un autentico bastardo).

 

E' difficile condurre una discussione nella quale, da una parte, si portino argomenti pro o contro l'apertura di una coppia senza limitarsi alla propria esperienza personale, quindi si pronuncino giudizi, mentre, dall'altra, si eviti di dare giudizi sulle relazioni, proprie e altrui, e, quindi, sui propri interlocutori.

 

Credo che questa discussione sia un ottimo esempio di questa difficoltà.

 

@@wasabi non capisci proprio, faccio l'ultimo disperato tentativo. Una cosa è discriminare un amore SOLO per il fatto di essere omosessuale e un'altra è avere opinioni e convinzioni sul tipo di relazione che si ha. A me non importa se sei di colore, ebreo, etero, gay, trans, il parere personale che ho sulle coppie aperte prescinde da qualsiasi tipo di persona.

 

Le cose non stanno proprio così, perché una persona potrebbe, in astratto, sostenere che una relazione omosessuale, di per sé, sia carente, insufficiente, inautentica, non equiparabile a una relazione tra persone di sesso diverso, e così via. Anzi, questo tipo di argomentazioni non sono neanche tanto astratte, perché c'è chi, concretamente, sostiene questo tipo di posizioni.

 

Da un punto di vista logico la distinzione che fai non è rilevante.

Edited by privateuniverse
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AndrejMolov89

Privateuniverse il giudizio morale è molto opinabile ed è una questione di sensibilità personale come tu hai evidenziato. Non voglio uniformare il pensiero, ma denunciare forme di disonestà nella discussione che sono palesi e invasive. Non ho sufficienti elementi per essere a favore o contro la coppia aperta, conosco un po' di persone e basta in questa situazione ma non sono casi che possano estendersi a tutti ( casi di coppie aperte ben funzionanti sia chiaro), né sono sicuro che sia la forma di coppia adatta a me per il mio carattere. Se leggi attentamente le 25 pagine di topic vedrai che chi è contro, non la pone come hai fatto tu, in modo gentile e pacato, premettendo che è parte della tua sensibilitàà, ma attaccando il concetto in sé, ponendo critiche assurde basate sul nulla. Hanno lo stesso egual significato dei discorsi razzisti che si sentono ai bar ( per esempio Ben81 ha dato sfoggio anche di simili discorsi da bar in altre occasioni e proprio ai danni i una minoranza etnica [alla faccia della democrazia, vero ben81!])

Hai anche ragione sull'ultimo punto, ma bisogna sempre essere coscienti di queste premesse, altrimenti si parte nell'incapacità di dialogare :D

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privateuniverse

Capisco che in molti detestino il cattolicesimo, ma ci sono aspetti che andrebbero copiati.

 

Quasi nessuno applica il vecchio trucco cattolico di "odiare il peccato ma amare il peccatore"; tradotto, di evitare di trasformare il giudizio su un comportamento in un giudizio sull'interlocutore.

 

Cosa che sarebbe tanto più utile quando le persone che scrivono neanche le si conosce (per non parlare delle dinamiche all'interno delle relazioni, che spesso conoscono a malapena persino le persone che ce l'hanno, la relazione). :D

 

Per me poi è molto facile essere distaccato su un problema del genere, visto che non mi coinvolge personalmente.

Edited by privateuniverse
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AndrejMolov89

Sono d'accordo con te, P.Universe, non credere. Amo i dialoghi tranquilli, e bene o male nessuno si è lamentato, in condizioni normali, del mio essere aggressivo o altro. Effettivamente prendendo spunto da quel punto dovrei fare ammenda, perché sinceramente mi sono alterato non poco, ma con i due gentili signori che ho menzionati ci sono trascorsi degni di nota. Tipo ilromantico ha usato i miei problemi personali descritti sul forum per offendermi durante le discussioni :D ad esempio, quindi quel principio lo conservo magari se mi trovo in disaccordo con te, che sei una persona civile ed educata.

 

A parte questo, non conoscendo le dinamiche non posso fondare nessuna affermazione a riguardo, posso dire soltanto che l'idea non mi attira e che non la concepisco per me, come un alternativa valida ad una coppia chiusa :D Pur avendo provato un esperienza... ovviamente. Se il mio patner me la proponesse non la rifiuterei, però inizierei con molti pregiudizi e avrei paura di me stesso :D tutto qui

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Quasi nessuno applica il vecchio trucco cattolico di "odiare il peccato ma amare il peccatore"; tradotto, di evitare di trasformare il giudizio su un comportamento in un giudizio sull'interlocutore.

La cosa assurda è che per qualcuno, tipo ben, giudicare un comportamento altrui è sacrosanto, giudicare una sua opinione è fascismo. :asd:

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Ma anche no loup-garou: per quanto mi riguarda puoi dire benissimo che secondo te le coppie chiuse sono "old" o quello che vuoi, non me ne può fregare di meno; può esserci uno scambio di risposte, e addio, ognuno la pensi come gli pare, e si comporti di conseguenza...di certo non mi strappo i capelli come alcuni soggetti visti qui dentro.

Idem per altre tematiche: io ad esempio preferisco android, ma, quando parlo con fan di altri sistemi, non cerco di fare proselitismo, posso al limite narrare i pregi ed i difetti del sistema da me preferito, ma se l'altra persona ne preferisce un altro, sticazzi, che continui a comprare quello che crede meglio.

Il punto focale è che il monopensiero non è possibile, checchè ne dicano certi soggetti.

 

 

 

Hanno lo stesso egual significato dei discorsi razzisti che si sentono ai bar ( per esempio Ben81 ha dato sfoggio anche di simili discorsi da bar in altre occasioni e proprio ai danni i una minoranza etnica [alla faccia della democrazia, vero ben81!])

 

Ecco, questa non è un'opinione, ma una calunnia: in tutta la mia vita non ho mai offeso nessuna minoranza etnica in quanto tale, semplicemente perchè il razzismo non mi appartiene.

Sono "razzista" solo verso chi è razzista, es. chi viola i diritti umani, o verso chi ha comportamenti antisociali, in quanto io giudico le persone solo in base a come si comportano.

Se avessi calunniato te o altri soggetti stareste già millantando minacce di denuncia alla polpost, considerato che siete andati in paranoia solo perchè qualcuno ha detto che non condivide i presupposti delle coppie aperte...per quanto mi riguarda certi attacchi mi scivolano addosso, considerato che non provengono da persone reali che conosco e alle quali tengo, ma provengono da troll che quando spengo il monitor svaniscono.

 

 

 

 

 

Adesso si è arrivati ad augurare infarti a persone che nemmeno conoscete ? :/ ... cioè si può parlare senza ritrovarsi invasi da auguri di maledizioni :o ? Non ha più senso questa conversazione, se andate avanti così :/ ... mah

 

Perchè devono buttarla in caciara, sperando in una risposta alle provocazioni: ma la risposta non ci sarà, non intendo farmi bannare per rispondere a certe uscite inutili e meramente provocatorie

 

@@wasabi non capisci proprio, faccio l'ultimo disperato tentativo. Una cosa è discriminare un amore SOLO per il fatto di essere omosessuale e un'altra è avere opinioni e convinzioni sul tipo di relazione che si ha. A me non importa se sei di colore, ebreo, etero, gay, trans, il parere personale che ho sulle coppie aperte prescinde da qualsiasi tipo di persona.

 

Ci ho pensato e l'esempio più chiaro potrebbe essere il parere nei confronti di un vegetariano. Io vedo con scetticismo il fatto di essere vegani o vegetariani, eppure ho tanti amici etero (strano a dirsi) che per moda o credo lo sono diventati. Finché non diventano invadenti non c' è problema, si ignora l'argomento e si rispettano le

scelte. Tuttavia il rispetto viene meno se ti poni aggressivo e devi convincermi a tutti i costi che la carne fa male, che gli animali non di mangiano, ecc. A quel punto a me girano, replico e dico cosa penso sull'argomento.

 

A me poi non frega nulla se c'è gente che pensa che io e mio marito non siamo un matrimonio. L'importante è che resti un parere personale. Per il resto io mi limito a far parlare i fatti e con essi dimostrare quanto si sbaglino. Col tempo ho fatto rimangiare a un pò di persone questi pensieri. Ecco perché non capisco perché le coppie aperte se la prendano tanto, sembra che in fondo abbiano un complesso di inferiorità.

 

Eh si, nella coppia di ben81 c'è poco amore(detto con ironia)per questo scrive con una maturità e tranquillità invidiabile! Greed magari tu avessi un 1/16 del tipo di serenità e felicità che si intravede negli interventi di Ben81. Perché dai tuoi interventi si intravede una frustrazione terribile! Per me puoi pure tentare di offendere le coppie 'noiose', ma io ti garantico che mi faccio più di una risata. Tuttavia ogni qualvolta che si esprime un parere su una coppia aperta questa si offende e si ferisce con facilità, curioso no? Dico se c'è un concetto così liberale e 'moderno' che frega delle opinioni degli altri?A me non frega nulla, però loro sembrano cercare a tutti i costi il consenso, perché?Si tocca forse qualche nervo scoperto?

 

L'esempio sui vegetariani è perfetto: io in tutta la vita ne ho conosciuti diversi, e mai io ho tentato di convincere loro a mangiare carne, nè loro hanno tentato di convincere me a seguire la loro dieta, si è parlato in generale delle nostre posizioni, ma ognuno alla fine ha tenuto la propria, senza rompere le palle agli altri.

Solo un vegano si è comportato in modo analogo a certi soggetti incontrati sul forum, ovvero insistendo nel promuovere la sua scelta come l'unica intelligente, e cercando di convincere me e tutti gli altri conoscenti a seguire la sua scelta, a mò di testimone di geova che deve fare nuovi proseliti, e peraltro offendendo e dando dei mostri a noi che mangiavamo carne(in pratica lo stesso identico copione attuato da certi fenomeni sul forum): inutile dire che ala fine io e i miei amici lo abbiamo mandato a cacare. E, essendo stato mandato a cacare dal vivo, non ha nemmeno potuto invocare la moderazione :D

Edited by ben81
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