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Cristianesimo e omosessualità


_sasso_

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magari 20 anni fa non si immaginava proprio che sarebbe diventato papa. Adesso non lo pensa più di certo. Sarebbe interessante porgli adesso la questione.

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Allora... se posso dire la mia. Secondo me la chiesa non è un' istituzione inutile. Ecco ora non uccidetemi. Intendo dire che nella religione, mia modesta opinione, non è importante che dio esista o meno ma quello che predica. Di base i principi della dottrina cristiana, ossia quelli affermati da Gesù, penso che siano stati straordinari: tolleranza, generosità, sacrificio,ecc... Certo col passare dei secoli il tutto ha preso una piega un pò diversa da come avrebbe voluto Gesù stesso. Si è creato un business e così via. Ora lasciamo perdere il papa in carica che suppongo sarà di passaggio, ma abbiamo avuto papi rivoluzionari quali papa Giovanni XXIII o Giovanni Paolo II. Se solo la chiesa si rinnovasse al suo interno per diventare un istituzione moderna e positiva immaginate quante cose cambierebbero? Non possiamo dire che ormai tutti noi siamo acculturati,in grado di distinguere il bene dal male ecc.. Di persone intelligenti,civili, che sanno scegliere senza bisogno di un potere superiore anche adesso non ce ne sono tantissime, la maggior parte necessitano di una guida. La chiesa non è negativa in tutti i sensi, può diventare un nucleo di sostegno per gli afflitti, i giovani in difficoltà e forse di tutti quanti. Come ha sempre fatto più o meno. Certo si deve ripulire di tante cavolate, lo sfarzo dei cardinali in contrasto ai sacerdoti missionari o a coloro che professano in luoghi disastrati. E non mi dite che sono tutti pedofili. Ecco in riguardo a questo punto, un controllo in più ci vorrebbe e comunque eliminare l'obbligo di castità (che è una gran bella contraddizione,l'omosessualità contronatura e la castità no eh?Bah!), oppure il sacerdozio alle donne! Ora non mi prendete per aspirante sacerdotessa  :sbav:, però non ho mai accettato questa cosa! Bella uguaglianza! E poi ce ne sarebbero di cose, tornare appunto ai valori di Gesù che non ha mai imposto i limiti che si sono andati creando. La storia è stata storia, non possiamo cambiarla però possiamo migliorarci ed evitare che certi errori si ripetano,cerchiamo di andare avanti. Riguardo la questione del divino non saprei come gestirla, a volte penso che per menti ottuse sia l'unico modo per fargli capire certi concetti... :sbav:.Ma dio in fondo esiste dai, e secondo me è l'amore. E finchè faremo di tutto per sacrificarci per esso ci sarà la civiltà, la tolleranza ecc... Se siete riusciti a leggere tutto mi complimento con voi.  :sbav:

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Cara Akire,

 

i toni di questo topic sono accesi perché vi si tratta del modo in cui la Chiesa Cattolica "tratta" gli omosessuali: siccome qui siamo quasi tutti omosessuali e siccome la Chiesa non ci tratta troppo bene, è ovvio che siamo un pochettino "risentiti".

 

Poi c'è la questione del fatto che la Chiesa attuale è (crediamo essere) distante dall'ispirazione che ha (crediamo avesse) il Cristianesimo in orgine, per cui anche molti credenti non omosessuali preferiscono dirsi "Cristiani non praticanti" o simili. (Vedi topic: Gesù vs. Cattolicesimo)

 

Infine, c'è un terzo aspetto, ancora più ampio: il dubbio se la religione organizzata sia o meno indispensabile alla religiosità. Non sono pochi quelli che ritengono che la religione organizzata abbia fatto nella storia più male che bene e che, ai fini di una spiritualità autentica, tutto sommato essa sia solo una sovrastruttura non necessaria. (Vedi topic: Serve ancora la religione?)

 

Sono tutte e tre questioni ampie e dibattute. Hai fatto bene a rimarcare i meriti della Chiesa e anche una sua certa "necessità istituzionale", però a me preme anche far vedere che questo topic non è un semplice sparare a zero contro il Vaticano tanto per sfogare il nostro rancore, ma un tentativo di riflessione più approfondita!

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Akire ha fatto un discorso alla Robespierre ( forse senza saperlo ) la religione come morale ( rivelata ) di utilità sociale.

 

Non credo affatto però che la chiesa sia disposta ad assumere questa funzione pubblica ( se non indirettamente qualora sia pagata

dallo stato per specifici compiti su cui reclama peraltro ampi spazi di libertà: scuole oratori ospizi...la cd. sussidiarietà: io PRIVATO sostituisco lo stato, lo stato mi paga perchè lo faccio risparmiare ) non solo la rifiutò a Robespierre che in fondo capì essere necessario ( al suo scopo ) creare la sua religione ( l'Essere Supremo ), ma la rifiutò a Cavour e a tutti i liberali moderati italiani ( che si sarebbero contentati di un riconoscimento dello stato italiano ).

 

Quindi la chiesa rifiuta di farsi strumento, ma pretende poi di strumentalizzare ( tu mi paghi io faccio istruzione ma cattolica...)

 

Poi potremmo chiederci se Robespierre e Cavour avevano ragione: se una chiesa collaborante non possa essere utile alla conservazione sociale.

 

Un rivoluzionario dirà di no, un riformista forse, un conservatore sì, un reazionario giammai!

 

Ma il problema non si pone perchè la chiesa non consente di porre la domanda, la chiesa chiede lo stato collaborante.

 

Questo è il meccanismo, depurato da ogni rancore ( che pure io nutro, intendiamoci  :sbav:)

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Non possiamo dire che ormai tutti noi siamo acculturati,in grado di distinguere il bene dal male ecc.. Di persone intelligenti,civili, che sanno scegliere senza bisogno di un potere superiore anche adesso non ce ne sono tantissime, la maggior parte necessitano di una guida.

 

Pensala come vuoi sull'utilità della Chiesa come Istituzione, è tuo diritto. Ma espungi ti prego dal tuo cervello idee...come dire...tristi come questa.

Tristissime. Da piangere.

Questo è un livello che è già superato da un credente evoluto (starei per dire orgoglioso) di 20/25 anni quali ce ne possono essere e io penso proprio che ce ne siano su questo Forum.

Io invece, laico, (ti) ricordo Kant:

«sapere aude». Abbi il coraggio di servirti della tua testa.

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Credo che non sia veramente necessario ricorrere a Dio per distinguere il bene dal male. La chiesa poi, mi pare, ricorra a Dio più che per guidare per creare un codice di diritto ed entrare prepotentemente in ogni situazione. E' uno scalino successivo e assolutamente inutile a una società.

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Guest Aleister

Mettiamola sotto questo punto di vista Roby. Se la Chiesa non serve ad un tubo, cos'è?

Ma soprattutto, quali dovrebbero essere gli interessi a cui mira la Chiesa? Ma soprattutto, perché?  :look:

Sembra, da ciò che dite, che la Chiesa Cattolica sia un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa  :cry:

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Sembra, da ciò che dite, che la Chiesa Cattolica sia un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa  :cry:

Posso dirti che questa affermazione non è poi tanto lontana dalla realtà... Almeno, per le mie esperienze e quelle di chi mi sta intorno.

Non sarà finalizzata alla truffa, ma sicuramente è finalizzata al potere e al mantenimento di benefici e privilegi, e alla "guida" (se così vogliamo chiamarla) della vita delle persone che se ne dicono membri.

Se pensi che la Chiesa Cattolica serva alla salvezza delle anime, probabilmente non ti sei reso conto di quel che è accaduto nel paese in cui vivi negli ultimi... 200 anni? E non ti accorgi tutt'ora del potere politico che si sforza con ogni mezzo di esercitare. It's all around you.

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Ragazzi, capisco che si tratta di una questione spinosa e molto "sentita", ma vi ricordo che stiamo parlando del Crstianesimo in rapporto all'omosessualità. Eventuali divagazioni sull'operato della Chiesa hanno senso solo se possono servire a comprendere l'atteggiamento della medesima nei confronti dell'omosessualità, altrimenti costituiscono un off topic. Ai nuovi arrivati suggerisco di sfogliare, anche solo rapidamente, le pagine precedenti, per avere un'idea dell'evolversi della discussione. Grazie.

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Guest Aleister

Pongo la domanda a BlueRed83 e a chiunque voglia rispondere: che profitto (in senso materiale) trarrebbe la Chiesa Cattolica dal ritenere non valide le unioni omosessuali?

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Ma soprattutto, quali dovrebbero essere gli interessi a cui mira la Chiesa? Ma soprattutto, perché?  :love:

 

 

Dopo il richiamo di Yrian che ricorda che qui si sta parlando di cristianesimo e omosessualità, Aleister ha modificato la sua domanda: "Quale profitto trarrebbe la Chiesa Cattolica dal ritenere non valide le unioni omosessuali?".

 

Non capisco la tua domanda e soprattutto l'ironia con la quale mi sembra che tu la ponga, caro Aleister, come se l'interesse economico fosse assente dalle preoccupazioni dei vertici della chiesa cattolica.

 

Un conto è chiedersi perché mai la chiesa sia così accanitamente contraria all'omosessualità dal punto di vista "morale", quindi dal punto di vista della sua logica interna. Di questo si è ampiamente dibattuto in questo topic, con post documentati e per niente banali.

 

Ma questo non è un forum teologico; forse la domanda da porsi  è un'altra: perché in un paese civile e democratico dell'Europa occidentale, nel XXI secolo, non si può ottenere che i rappresentanti dei cittadini, democraticamente eletti, riescano ad accordarsi laicamente e pragmaticamente su una legge che riconosca diritti e doveri alle unioni omosessuali e alle convivenze diverse dal matrimonio? E se proprio vuoi parlare di "interessi" e di "profitto", chi è che trae o pensa di trarre dei vantaggi dal non fare queste leggi, in ossequio all'opposizione della chiesa cattolica?

 

Gli attuali vertici della chiesa cattolica, in particolare di quella italiana, si sono arroccati sulla battaglia "identitaria" che riguarda la "salvaguardia della famiglia tradizionale" e la condanna dei "comportamenti omosessuali".  Le voci critiche all'interno della Chiesa sono state ridotte al silenzio con una paziente opera sviluppatasi nel corso degli ultimi 20-30 anni. Un interessante articolo di Curzio Maltese comparso qualche giorno fa su Repubblica spiega in parte come sia stata portata avanti quest'opera di normalizzazione delle voci critiche e tratta diffusamente proprio la questione degli "interessi" e dei "profitti" che stanno a cuore alla Chiesa. Te ne consiglio la lettura, Aleister, prima di formulare la tua prossima domanda:

http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/conti-della-chiesa/conti-della-chiesa/conti-della-chiesa.html

 

Pare che il principale obiettivo della chiesa in Italia sia attualmente quello di far credere di avere un peso culturale e politico che in pratica si sta dissolvendo. Attualmente, un insieme variegato e trasversale di politici trova conveniente assecondare le "battaglie culturali" cattoliche, compresa quella "contro l'omosessualità". Forse prima o poi i politici si accorgeranno che il gioco non vale la candela, cioè che cercare il consenso dei vertici cattolici costa più di quel che non porti in termini di voti. 

 

L'articolo di Maltese spiega bene come la gestione Ruini (io aggiungerei anche Ratzinger che sicuramente ha una visione omologa a quella di Ruini) abbia pesantemente influenzato il dibattito interno alla chiesa italiana portandola di fatto in un vicolo cieco dal punto di vista culturale. Il tutto, ahimé, proprio per motivi di tipo economico-finanziario. Almeno una frase dell'articolo voglio riportarla:

Nella cultura cattolica, in misura ben maggiore che nelle timidissime culture liberali e di sinistra, è in corso da anni un coraggioso, doloroso e censuratissimo dibattito sul "come" le gerarchie vaticane usano il danaro dell'otto per mille "per troncare e sopire il dissenso nella Chiesa".

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  • 2 weeks later...

o mi chiedo come possano esponenti del fondamentalismo sedicente "cristiano" sia in Europa che in America, e musulmano, ottenere comprensione quando pretendono di escludere dalle leggi antidiscriminazione e anti-violenza nei loro paesi la diversità di orientamento sessuale. Si sentirebbero menomati, dicono, nella loro "libertà d'espressione". Bene, quella non è libertà d'espressione, Quella è intolleranza, discriminazione ingiusta, incitamento all'odio e alla violenza, e non è ammissibile escludere minoranze innocue dalla protezione contro tutto ciò per "motivazioni religiose".

Altrimenti potremmo avere questo:

 

- I membri del Ku Klux Lkan potrebbero lamentarsi che le leggi contro la discriminazione razziale e il linciaggio  limitano la loro libertà di picchiare  e bruciare i neri;

- I neonazisti potrebbero dire che le leggi contro l'incitamento all'odio razziale limitano la loro libertà di incitare allo sterminio degli ebrei e pestarne qualcuno, se capita;

- I fondamentalisti islamici potrebbero dire che le leggi contro l'omicidio e la strage limitano la loro libertà di sterminare gli infedeli

 

Chi  rifiuta le leggi anti-discriminazione per gli omosessuali sappia che il suo atteggiamento è agli antipodi dell'insegnamento di carità di Gesù Cristo, e pertanto rende chi non vuole quelle leggi indegno del nome di cristiano, e lo apparenta con i peggiori criminali del pianeta.

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