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Cristianesimo e omosessualità


_sasso_

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Io da cristiano respingo, rigretto e ritengo totalmente  falsa la morale sessuale cattolica e sostengo che nulla che non rechi danno può essere peccato. Gli atti sessuali fra adulti consenzienti, di qualsiasi sesso siano,non consanguinei sono moralmente indifferenti,e moralmente buoni se  esprimono l'amore reciproco dei due partner. Leggi che estendano allle coppie  omosessuali i diritti riconosciuti alle coppie eterosessuali sono doverose, e non danneggiano le  coppie eterosessuali in alcun modo. La chiesa cattolica è intrisa di malafede, menzogna e consapevole malevolenza. Non le do alcun credito. Basti pensare a come iol presunto "rtappresentante di Gesù" predica l'umiltà impaludato d'oro, protestando con arroganza che la sola verità è quella cattolica. Personalmente credo che ll'atteggiamento di benedetta XVI verso l'omosessualità sia il tipico sintomo di un Closet Case paranoico.

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Il fatto, Cosgrove, è che il Cristianesimo non funziona così: c'è un clero fortemente gerarchizzato che è l'unico soggetto autorizzato a spiegare ai fedeli cosa è giusto e cosa no.

 

Anche fuori dal Cattolicesimo non viene concesso al credente poi tanto margine di libertà nell'interpretare liberamente le scritture e la dottrina.

 

Tanto è vero che, proprio poche setitmane fa, la Santa Sede si è pronunciata duramente nei confronti di Protestanti, Anglicani, eccetera, dicendo chiaramente che non li riconosce come interlcutori. A loro volta, essi hanno protestato e rivendicato il loro diritto di dirsi comunque "Cristiani", esattamente come fai tu.

 

Se invece vuoi una religione dove al singolo fedele è permesso fare  ragionamenti "democratici" come i tuoi, devi convertirti all'Islam.

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Se non sapessi che sei colto e intelligente, direi  che tu  confondi Cristianesimo e Cattolicesimo, come confondere L'Europa con L'Italia.

Il cristianesimo non si riduce al cattolicesimo: "Infinite sono le dimore del Padre mio", disse Gesù, e infatti il cristianesimo Valdese, per stare vicini a casa nostra, ha una visione molto più aperta circa l'omosessualità. La Riforma nacque proprio, tra le altre cose, come affermazione del libero esame delle scritture da parte del fedele.

 

I miei ragionamenti sono logici, derivano da una IMHO più  corretta interpretazione di quello che Gesù ha detto, e dal rifiuto di costruzioni basate su quello che NON ha detto. Il tuo accenno all'Islam lo prendo come una boutade, caro Yrian. Hai presente Salman Rushdie? Non dirò altro.

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Vedi, le radici dell'integralismo nascono proprio da atteggiamenti come i tuoi: ognuno pretende di sapere esattamente quale sia il modo giusto di interpretare il volere di Dio e di mettere a tacere gli altri.

 

Quanto all'Islam, era una boutade ma fino a un cetto punto: è anche un fatto.

 

Il Cattolicesimo è strutturato in modo che esista un clero alle cui disposizioni il credente deve uniformarsi - se vuole definirsi tale (e il recente avvenimento che ho citato, lo conferma, come lo confermerebbe anche l'ultimo dei parroci di campagna).

 

Invece l'Islam lascia al singolo la libertà di interpretare il volere di Allah, anzi è scritto che di proposito il Corano non si pronuncia su molte questioni, anche importanti: perché Allah vuole che l'uomo capisca da sé in piena responsabilità cosa è Bene; questo è uno dei motivi per cui l'Islam non ha sacerdoti, ma solo "guide spirituali".

 

In merito alla condanna dell'omosessualità, quindi, è più facile che ci ripensi l'Islam che il Cattolicesimo, perché il ripensamento continuo dei propri principi è fondante del primo dei due. E, se un singolo decidesse di comportarsi in maniera "non allineata" l'Islam lo assolverebbe, il Cristianesimo no.

 

Purtroppo questo è vero solo sul piano teorico, perché l'affascinante e gloriosa fede mussulmana è spesso in mano agli integralisti che ne contraddicono le basi stesse. Ma questo - e Cosgrove lo conferma - avviene anche nel Cattolicesimo.

 

E resta il fatto che, con le sue idee, Cosgrove non sarebbe mai accettato ufficialmente come Cattolico, perché un Cattolico non può contraddire la Chiesa, la quale lo escluderebbe.

 

Un Mussulmano, invece, può contraddire la Shari'a e rimanere Mussulmano.

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Vedi, Yrian, io sono Cristiano, ma NON  Cattolico. A questo punto non so se afferri questa distinzione... :D

Molti condividono le mie idee sulla morale sessuale- anche cattolici

Vedi qui:

http://www.thebodyissacred.org/it/index.asp

 

http://www.gaylib.it/news/news8.html (Intervista con rappresentanti Chiesa Valdese)

 

 

Quindi è solo il cattolicesimo che petende che tutti si uniformino alle  sue ristrette e superate vedute. Ma il cattolicesimo è solo UNA BRANCA del Cristianesimo. A cui io non appartengo.in realtà sono un Cristiano indipendente.

 

L'Islam IN TEORIA consente il dissenso. In pratica...lo vedianche tu.

Tutto il contrario del Cristianesimo 

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Infatti io ho parlato di Cattolicesimo, non di Cristianesimo.

 

Ma resta comunque il fatto che i Cristiani non Cattolici, anche se "migliori" sul piano della tolleranza, sono apostati.

 

E che ci sono molti (certo non tu, non ne dubito) che credono di potersi confezionare un Cattolicesimo su misura; anzi, oserei dire che sono la maggioranza, almeno in Italia, visto - tanto per fare un esempio - siamo un Paese a crescita zero. Tutti costoro credono di essere Cattolici, ma di fatto non lo sono e l'unico motivo per cui la Chiesa non li bandisce è che fa finta di niente, per dare un colpo al cerchio e uno alla botte, come ha sempre fatto fin dall'alba della sua storia.

 

Quanto alla differenza fra teoria e pratica, facciamo due esempi.

 

Primo esempio. Il Marocco ha nel 2004 varato un nuovo Diritto di Famiglia, che toglie all'uomo il ruolo di padre-padrone e lo rende praticamente pari alla donna (la quale decide da sé quando e ocme sposarsi, non può essere ripudiata, ha diritto a divorziare, può ottenere la custodia dei figli, eccetera) e concede alle minoranze religiose di praticare un proprio diritto. Il tutto argomentando rigorosamente il Corano e gli Hadith. Similmente si stanno muovendo Malesia e Indonesia.

 

Secondo esempio. L'Italia è uno Stato laico (a differenza del Marocco, che è uno Stato Islamico), eppure qui a mala pena si può ipotizzare di discutere una Legge non gradita alla Chiesa Romana - e succede il finimondo. E l'Europa tutta è messa sotto accusa se non dichiara di essere nata da "radici Cristiane".

 

Paradossi stimolanti, vero?

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Eh,non hai torto.se guardi solo all'Italia. Ma tutto è perchè abbiamo una classe politica di baciapile cadreghinisti, furbetti e furbastri, purtroppo.

Ah, dimenticavo: per la Chiesa Ortodossa (Grecia, Russia)  sono i Cattolici ad essere apostati...

Ognuno è l'eretico o l'apostata di qualcun altro.

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Appunto quello che volevo dimostrare.

 

Alla luce di quanto or ora detto - paradossi che spero essere stati illuminanti e stimolanti - e assodato (suppongo) che tutti speriamo in una apertura della Chiesa verso l'omosessualità, chiedo secondo voi in che modi, sia sul piano della dottrina sia su quello pratico, ciò potrebbe verificarsi.

 

L'Islam ha già le risposte, solo che non ha il coraggio di metterle in pratica; ma il Cattolicesimo? E - proprio nel momento in cui le direttive di Papa Ratzinger di fatto chiudono il dialogo non solo con le altre religioni ma anche con le altre confessioni cristiane, delegittimate dall'ultimo documento - da dove potrebbe venire l'eventuale spinta al rinnovamento?

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Forse dal dissenso cattolico...

Guarda che la "delegittimazione" del tuo Ratzinger è del tutto teorica, Ratzinger è come Giuliano l'Apostata, in lotta contro il suo tempo, che alla fine avrebbe detto "Vicisti Galileae!" secondo la leggenda. Anche di Ratzinger si dirà qualcosa di simile.

Quanto al tuo Islam, proprio oggi cade l'anniversario di una strage di innocenti compiuta in nome di quella  meravigliosa religione, in nome della quale, in molti paesi islamici, persone come me e te sarebbero impiccate. Se l'islam è meraviglioso, le Brigate Rosse sono "passionali e coinvolgenti" e gli stragisti suicidi ei criminali comtro l'Umanità di al qaeda "Eroi" come Curcio.

 

Non sperare nell'Islam, ma nel cristianesimo riformista. Ratzinger non durerà.

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Sei liberissimo di non trovare - a differenza di me - che l'Islam sia meraviglioso, ma non sei libero di parlarne in questi termini. Non si può offendere in questo modo una religione plurisecolare praticata da più di un miliardo di persone, per di più spargendo in giro l'impressione che essa sia intrinsecamente omofoba, integralista, terroristica. L'ultima volta che l'hai fatto più di una persona - per ignoranza - ti è venuta dietro sparando condanne del tutto fuori luogo, per cui sei diffidato dal proseguire oltre.

 

Per di più questo topic non riguarda l'Islam, ma il raporto tra Cristianesimo e omosessualità; se io ho tirato in ballo l'Islam l'ho fatto solo per mostrare (in modo provocatorio e paradossale, in quanto va contro il luogo comune) con quali modalità una religione può accettare il cambiamento.

Ti invito a non proseguire oltre fuori tema, altrimenti - dato che hai ricevuto un avviso preventivo - mi sentirò autorizzato a non seguire la normale procedura: invece di dividere l'off topic, cancellerò del tutto tuoi eventuali post non inerenti e/o offensivi.

 

Quanto al fatto che Ratzinger sia un apostata, nel senso che "tradisce" lo spirito originario del Cristianesimo, sono ben d'accordo; così come lo sono nel caso di innumerevoli leader mussulmani, che tradiscono lo spirito originario dell'Islam.

 

Il fatto è - ed era questo il succo del mio intervento - che il Cattolicesimo non contempla la possibilità di un dissenso, in quanto solo l'alto clero forma la dottrina. Ha un bel dire la gente con frasi del tipo "Cristo sì, la Chiesa no", "La Chiesa è fatta di uomini, che possono sbagliare", "Lui è il Papa e deve parlare per forza così" eccetera... Queste persone probabilmente nemmeno si rendono conto che nel momento in cui parlano in questo modo violano i precetti della confessione che sono convinti di seguire, così come li violano dimenticando si di andare a Messa la Domenica o praticando la contraccezione eccetera... Posso dirlo? E' il costume intramontabile della solita "Italietta", meschina anche nelle questioni dello spirito.

 

Non sto dicendo che vorrei dei Cattolici integralisti, ma di certo li vorrei meno ipocriti e più consapevoli. Paradossalmente sono convinto che ci sarebbe più dialogo con questo tipo di persone. E che il dissenso si farebbe strada più facilmente, perché il Cattolicesimo potrà essere meno omofobo solo quando cambieranno mentalità gli alti prelati (speriamo nelle nuove vocazioni?). Se sono i credenti ad essere tolleranti, non basta, perché è una tolleranza non convinta, pigra, che proviene da gente che a sua volta pratica una religiosità pigra.

 

Altrimenti gli omosessuali in Italia - pur non rischiando l'impiccagione come in molti Stati Islamici - continueranno ad essere persone di seconda classe: discriminate, mal tollerate, guardate sempre con sospetto.

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Un attimo: Se il cattolicesimo è unsa branca del cristianesimo per pecore che devono solo star zitte e obbedire ai diktat dall'alto, sarà ilcaso di abbandonarlo in massa. Siamo uomini e donne, non pecore. Il diritto al dissenso e alla libertà di opinione è un diritto fondamentale, e nessun Joseph Ratzinger in arte Benedetta XVI che predica l'umiltà paludato da madonna pellegrina può togliercelo. Per dirla con Voltaire, non è possibile che si debba aspettare, per pensare, che un papa abbia dato segno di pensare. E si può benissimo pensare e dire DA CRISTIANI che il Papa è in errore! E si può anche dirlo da cattolici, visto che un sito cattolico contesta la dottrina

http://www.thebodyissacred.org/it/index.asp

Non sono veri cattolici perchè osano pensare? Allora tutti quelli che sono uomini e donne dotati di ragione, e non pecore, dovrebbero dimettersi da cattolici.

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Sì sì, io sono perfettamente d'accordo. Ma non è colpa mia se le cose stanno così. Il fatto è che il Cattolicesimo non permette - per come è impostato - il dissenso.

 

Nemmeno il più benevolo dei parroci di campagna ti assolverà se andari da lui a dirgli: "Padre, posso ufficialmente ritenermi un buon Cattolico se non vengo a Messa la Domenica, se non accedo ai Sacramenti, se faccio sesso fuori dal matrimonio, se pratico la contraccezione, se pratico l'omosessualità, se divorzio, se pratico l'aborto, se non sono d'accordo con quanto mi insegnano il Papa e il clero?"

 

Naturalmente il buon parroco e tutti i suoi colleghi con lui saranno ben disponibili, primo perché naturalmente il Cristianesimo non esige la perfezione dal fedele e quindi gli è permesso "peccare", secondo perché il millenario atteggiamento della Chiesa è quello di lasciar correre in modo da far credere dia vere dalla propria parte la forza dei numeri (che però sono falsati).

 

Però, se metti il tuo don Abbondio con le spalle al muro e gli chiedi UFFICIALMENTE di poter fare (o non fare) tutte queste cose non da peccatore sofferente ma deliberatamente e continuativamente, da Cattolico che dissente, e di poter rimanere comunque nel seno di Madre Chiesa, la risposta non può essere che una: no.

 

Io sono ben contento del dissenso illuminato di molti Cattolici (anche sacerdoti) e spero che grazie a loro possa cominciare una nuova era per la Chiesa Romana, ma sono scettico - lo ripeto.

 

Sia perché ciò che vedo attorno a me non è dissenso illuminato ma pigrizia intellettuale e spirituale (quella sì "pecorina"), sia perché - ripeto, per come è impostato il Cattolicesimo - la posizione ufficiale su qualsivoglia argomento è e rimane quella della Santa Sede, fosse anche contraria a quella dell'intera comunità di credenti.

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I miei ragionamenti sono logici, derivano da una IMHO più  corretta interpretazione di quello che Gesù ha detto, e dal rifiuto di costruzioni basate su quello che NON ha detto.

 

Uh... scusate se mi intrometto, ma dove trovi quello che Gesù ha detto? Nei vangeli ufficiali? In quelli apocrifi? E le contraddizioni?

 

(La mia non vuole essera una polemica ma una curiosità)

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Sinceramente non capisco il perchè di certe affermazioni, cmq non penso che si possa generalizzare.

Io sono cattolico non praticante, o meglio "pratico" a modo mio, preferisco avere un rapporto diretto.

Non mi convince quello che la chiesa ufficiale cerca di fare passare come volontà divina. Mi spiego, dicono che la Bibbia sia stata scritta da uomini su ispirazione divina, ma la storia ci ricorda che il testo che ancora oggi abbiamo è frutto di un Concilio dove alcune persone, magari "ispirate da Dio" , hanno deciso cosa inserire e cosa no, inoltre nei secoli le varie gerarchie hanno di volta in volta estrapolato dal testo insegnamenti e dottrine varie per poi rimodificarle adeguandole ai tempi.

Allora mi chiedo e vi chiedo:

 

Quanto del messaggio originario è arrivato a noi con il passare dei secoli?

 

Se pensiamo al "libero arbitrio" magari siamo pure giustificati nel interpretare la religione a modo nostro, in fondo il solo con cui un giorno dovremo confrontarci ed essere giudicati sulla Verità sarà proprio Dio..... IO spero che sia veramente misericordioso  :kiss:

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Guest Aleister
E si può benissimo pensare e dire DA CRISTIANI che il Papa è in errore! E si può anche dirlo da cattolici, visto che un sito cattolico contesta la dottrina

http://www.thebodyissacred.org/it/index.asp

Non sono veri cattolici perchè osano pensare? Allora tutti quelli che sono uomini e donne dotati di ragione, e non pecore, dovrebbero dimettersi da cattolici.

 

Essere dotati di ragione e pensare non sempre deve significare dissentire. E soprattutto non sempre è considerabile qualcosa di buono.

Se ci aggiungiamo che spesso il dissentire dalla Chiesa mi sembra più il frutto di pochi ragionamenti superficiali e spiccioli, c'è da ritenere che la Chiesa faccia bene a temere che certe persone pensino.

Per il loro bene eh, mica per altro.

 

Io sono cattolico non praticante, o meglio "pratico" a modo mio, preferisco avere un rapporto diretto.

Non mi convince quello che la chiesa ufficiale cerca di fare passare come volontà divina.

 

"Cattolico non praticante" non esiste, o si è cattolici o non lo si è  :rotfl:

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"Essere dotati di ragione e pensare non sempre deve significare dissentire. E soprattutto non sempre è considerabile qualcosa di buono.

Se ci aggiungiamo che spesso il dissentire dalla Chiesa mi sembra più il frutto di pochi ragionamenti superficiali e spiccioli, c'è da ritenere che la Chiesa faccia bene a temere che certe persone pensino.

Per il loro bene eh, mica per altro"

 

Può darsi, in certi casi...

Il dissenso nel mio caso  è fondato su motivi seri e profondi. E dalla consapevolezza che chiamare "peccato" l'amore, etero o gay che sia, è una bestemmia. L'Amore è di per sè buono. E la discriminazione è sempre un male. Respingo totalmente, da cristiano, la sessuofobia e l'omofobia alla base dell' immorale morale sessuale cattolica, che mette sullo stesso piano lo stupro e atti sessuali innocui fra adulti consenzienti. La base della morale sessuale è il rispetto del partner i n particoilare e del prossimo in generale, non il feticcio della castità, di cui preti pedofili e lascivi sono i primi a far strame.

 

In ogni caso, concordo sull'assurdità di definirsi "cattolico non praticante".

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Leggo che ritenete assurdo l'essere non praticante, mi piacerebbe avere delle motivazioni per poterne discutere. Non trovate riduttivo un semplice commento non motivato?

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Caro FreeSpiritRis, le spiegazioni ci sono - solo che non le hai viste (forse non sei rsalito abbastanza indietro). Sono stato io ad introdurre questo problema e nessun altro ha commentato (a parte divagazioni che paragonavano Cattolicesimo e Islam), semplicemente perché non c'è molto da commentare: si tratta di un semplice dato di fatto.

 

Il Cattolicesimo è una religione che prevede il sacerdozio e tutto un clero rigidamente organizzato e gerarchizzato: non è permesso al fedele di praticare una religione-fai-da-te. Per intenderci, se la Santa Sede condanna l'omosessualità, tu non puoi assolverla e tanto meno praticarla.

 

Certo, ciò che accade in pratica è ben altro - e anche su questo ci siamo soffermati: molti cattolici praticano una religiosità di comodo e la Chiesa non fa nulla per impedilro, perché conviene alla Chiesa stessa.

 

Diverso è il discorso per altre confessioni Cristiane non Cattoliche.

 

E - paradossalmente, perché l'opinione comune crede il contrario - lo è anche per l'Islam: l'Islam in effetti non prevede il sacerdozio e non ci sono intermediari tra Allah e il fedele, il quale deve decidere da sé cosa è giusto e cosa no. Anche in questo caso ciò che accade in pratica è il contrario, perché in buona parte dell'area islamica i capir religiosi e politici contraddicono i principi stessi dell'Islam imponendo il tristemente noto "integralismo" (con la mendacia di fondo di arrogare a se stessi il ruolo di perpetuatori dell'Islam, che invece tradiscono).

 

Fatte queste dovute precisazioni, torniamo al punto della questione: in che modo il Catotlicesimo potrebbe, sia teoricamente che fattivamente, "aprire" all'omosessualità?

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Chiarisco il mio concetto di "cattolico non praticante":

Io fino a 10 anni fà ero praticante, partecipavo attivamente alle iniziative della mia parrocchia oltre ad andare in chiesa. Oggi vado a Messa forse 2 volte in un anno ma la mia è una scelta consapevole, quasi di protesta, per delle cose che non condivido, tra cui anche la posizione verso l'omossesualità. Non è vero che la chiesa vieta forme di culto fai-da te, ovvio non puoi creare una setta, ma un rapporto diretto cn Dio non è ostacolato e non avrebbe senso neache pensare di farlo.

Io rimango convinto che il messaggio originale è stato modificato e tirato da una parte e dall'altra in funzione della realtà e del tempo in cui si è sviluppata la chiesa, quindi nessuono oggi è titolato a dire che la Verità stà da una parte. Accanirsi verso le posizioni intransigenti del nuovo Papa è un modo per affermare un integralismo Gay verso un altro Cattolico. Io rimago Cattolico e cercherò, come cerco di fare ancora oggi , di lottare per il cambiamanto dall'interno e non facendo un muro contro murro che non giova certo al dialogo. Quindi sono Cattolico e non pratico. Risponderò di questo solo a Dio un giorno, credendo che cmq lui sarà misericordioso.

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Apprezzo molto la tua sincerità, ma - credimi - il "Cattolico non praticante" non esiste - o, meglio, la chiesa Cattolica non lo contempla. Se poi, di fatto, lo tollera silenziosamente e (a mio parere) opportunisticamente, è un'altra cosa.

 

Il Cattolicesimo funziona così: in materia di dottrina è l'alto clero a decidere, non il singolo credente. Per questo mi interrogo sulle possibilità di cambiamento al suo interno.

 

Sulla carta, se anche tutti i Cattolici del mondo facessero lo sciopero dei sacramenti o diventassero abortisti o chiedessero il sacerdozio femminile o volessero aprire all'omosessualità, non cambierebbe niente: sarebbero tutti nel torto. (Il contrario - ribadisco - accadrebbe nell'Islam, perché la sua dottrina è elastica a seconda del contesto e passibile di cambiamenti, anzi desiderabili.)

 

Nella pratica, invece, io credo che se davvero tutti i Cattolici che dissentono "dall'interno" si facessero sentire con calma, le cose cambierebbero, anche se solo nel lunghissimo termine, perché è da loro che attingerebbero le future vocazioni.

 

E' per questoche io auspico un "dissenso" consapevole e intelligente, non un vago essere "non-praticante": i non praticanti, da quel che vedo, per lo più sono persone non sorrette da una ideologia del dissenso, ma dalla pigrizia e dall'opportunismo: nell'Italia attuale si è "non praticanti" perché non si vuole perdere tempo, perché ci si annoia ad andare a Messa, perché ci si vergogna a confessarsi, perché non si vuole perdere il gusto del sesso né rischiare gravidanze, perché si desidera poter divorziare a proprio piacimento, eccetera eccetera...

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"Nella pratica, invece, io credo che se davvero tutti i Cattolici che dissentono "dall'interno" si facessero sentire con calma, le cose cambierebbero, anche se solo nel lunghissimo termine, perché è da loro che attingerebbero le future vocazioni"

 

Quindi condividi il mio pensiero, io non mi sono mai illuso che cambiamenti così radicali potessero avvenire nel breve perido. Ci sono voluti millenni per arrivare a questo punto, magari tra qualche secolo le nostre lotte silenziose daranno i loro frutti.

L'immobilismo o la critica a muso duro blocca il confronto sereno e ogniuno rimane sulle proprie posizioni non portando a nessun passo in avanti,anche se piccolo, che si può fare nella giusta direzione.

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magari tra qualche secolo le nostre lotte silenziose daranno i loro frutti.

L'immobilismo o la critica a muso duro blocca il confronto sereno e ogniuno rimane sulle proprie posizioni non portando a nessun passo in avanti,anche se piccolo, che si può fare nella giusta direzione.

 

è qui il problema..le lotte silenziose non serveno a niente..bisogna affrontare i problemi non girarci intorno..o dire le cose dietro le spalle..

se noi lottiamo..facciamo tremare il mondo con le nostre parole..forse solo quel giorno la chiesa i cristiani..la gente che ci disprezza..potranno capire..e confrontarsi con noi..

 

i silenzi ci portano solo a nasconderci..ed è questo che mi manda in bestia..

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FreeSpiritRis, certo che condivido. Io sono un ateo anticlericale che ha un grande senso del sacro ed è in costante dialogo con le religioni, tanto è vero che molti qui dentro - fraintendendomi - pensano che io mi sia addirittura convertito all'Islam.

 

I Cattolici "illuminati" continuino ad essere tali: in loro ripongo le mie speranze, non per il Cattolicesimo (di cui, essendo io ateo, poco m'importa), bensì per molte delle colpe "sociali" che imputo alla Chiesa.

 

E' dei "non praticanti" di comodo che io non mi fido. Cioè, esattamente il contrario di quanto fa la Chiesa: tollera pigrizia ed opportunismo (perché sono innocui, anche se incompatibili con la dottrina) e stigmatizza i dissenzienti (perché sono pericolosi, pur se disciplinati).

 

Sono curioso di vedere le nuove generazioni di sacerdoti all'opera. Ma ci vorranno secoli.

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Lo scontro non ha mai portato a niente se non in caso di "rivoluzioni" e dal punto di vista religioso è impraticabile.

 

non dico scontro..nel senso..tipo guerra..picchiamo chi ci è contro ecc..ma un confronto..poter parlare..uno scambio di idee...non stare in silenzio..quello serve ancora a meno..

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Leggevo prima un articolo che mi ha fatto tornare in mente questo topic quindi vi cito cosa ha attirato la mia curiosità:

 

“Al di sopra del papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica. L’enfasi sull’individuo, a cui la coscienza si fa innanzi come supremo e ultimo tribunale, e che in ultima istanza è al di là di ogni pretesa da parte di gruppi sociali, compresa la Chiesa ufficiale, stabilisce inoltre un principio che si oppone al crescente totalitarismo”. Joseph Ratzinger

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“Al di sopra del papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica. L’enfasi sull’individuo, a cui la coscienza si fa innanzi come supremo e ultimo tribunale, e che in ultima istanza è al di là di ogni pretesa da parte di gruppi sociali, compresa la Chiesa ufficiale, stabilisce inoltre un principio che si oppone al crescente totalitarismo”. Joseph Ratzinger

 

 

Bravo Ratzi  :D

 

Quello che non capisco è perchè non ha gettato la tonaca assieme a cardinali vescovi preti...

Ineffetti se prima di tutto viene la coscienza di ogniuno anche "al di sopra del papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica" mi chiedo cosa serve la chiesa e i preti  :roll:

A leggere il Vangelo? Ormai siamo tutti alfabetizzati...

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