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Opera Lirica (ovvero AAA cercasi vociomani)


GreenLamb

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E pensa che era per trasformare un indicativo in un congiuntivo! :bua:

Maledetto scemo perfezionismo!

Va bene, risponderò in un'altra occasione...

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sono sincero, leggo avidamente ma parteciperò pochissimo poiché di opera non mi sono mai interessato.. conosco solo le cose che ho suonato in orchestra.

Vi vorrei linkare per l'appunto un solo che sto studiando per un concorso, di un'opera che va molto in Germania: in questo caso qualcuno ha deciso di far entrare in scena la prima viola, che oltre a suonare benissimo è stata squisitamente al gioco

 

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Una delizia! L'idea di far entrare in scena la prima Viola è geniale, e la violista è stata straordinaria anche come attrice. Tu debussy ce l'hai già il vestito di velluto nero con lo spacco, il reggicalze e i tacchi alti? mi sa di sì...ahahah

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@@debussy grazie dell'ascolto! Non conoscevo questo pezzo perchè, in generale, non ho grande feeling con l'opera tedesca... però mi è piaciuto assai e, a dire il vero, il Franco Cacciatore è già da un pò che mi attira (però compro sempre altro alla fine) perchè non troppo lontano da Mozart e Beethoven. La regia è molto carina e la scelta della viola in scena è stata davvero azzeccata! Ecco.... le uniche riserve sono per la cantante che non mi sembra eccezionale... poi i pochi acuti finali sono davvero brutti e faticosi, senza parlare di quel suono davvero da brividi d'orrore a 6.58-9 fisso e tirato e poi girato (è pericoloso e brutto!).

 

@@Isher come promesso.... la gigantesca Magda Olivero, cantante straordinaria, attrice da brividi, tecnica eccelsa che le permette di canticchiare a 100 anni facendo sfigurare tutte le colleghe ventenni! Una delle più grandi del Novecento con la Callas e la Sutherland!

Ho scelto Tosca, uno dei suoi cavalli di battaglia... Adriana forse era troppo banaleXD

http://www.youtube.com/watch?v=VaIPjW1u1TE

 

Inoltre... sempre come preannunciato... sono pronto a svelare il mio gusto del grottesco in musica sfidando la tua iraXD

Per cominciare scelgo la mia amata Edita in due ruoli non propriamente adatti alle sue corde di soprano di coloratura, ma in cui ha ottenuto risultati oggi ineguagliati e ineguagliabili.

La Santa di Bratislava in Roberto Devereux, ruolo monstre per le difficoltà estreme richieste da accento, coloratura e tenuta vocale. Dopo la Sills lei è la migliore secondo me. E'una parte che ama e che canta da oltre vent'anni con risultati straordinari. Qui posto il suo debutto nel ruolo(Barcelona 1990, dirige Bonynge ed era presente la Sutherland!) nel pieno delle facoltà vocali.

A voi il finale del secondo atto in cui la regina condanna a morte l'amato Roberto che la tradiva con Sara... manca un poco di accento ma lo maschera molto bene (con accento verista un pò fuori luogo sul VA!), da notare come copre senza problemi gli altri cantanti e il coro per la tecnica superba.... non parliamo del MI NATURALE alla fine che è veramente una cannonata, una prodezza sconcertante che manda mi manda ogni volta in estasi!

http://www.youtube.com/watch?v=f2vp2WO2Ytc

 

E ora il finale del terzo atto. Qui l'ultima diva dopo il Vivi Ingrato (non posso postare tutto purtroppo!) apprende del tradimento di Nottingham, della morte del suo amato Devereux e immagina il fantasma di lui che uscirà dalla tomba per punirla, disperata abdica a favore del nipote Giacomo. Quel Sangue Versato è probabilmente la più bella delle "cabalette lente" di Donizetti in chiusa d'opera (se la gioca con Maria Stuarda, Lucrezia Borgia e Maria di Rudenz) e richiede un'interpretazione sconvolta e sconvolgente.

Lei compie il miracolo di essere credibile nonostante sia un soprano di coloratura!!! Da notare i fiati lunghissimi, l'abilità a reggere la tessitura scomoda, l'accento, gli acuti (l'ultimo è pazzesco!!! Ed è un live!!!), la voce penetrante, le agilità fluenti... insomma, un capolavoro!

http://www.youtube.com/watch?v=XSqirObcsgM

 

Lucrezia magari la lascio per un altro postXD

Attendo commentiXD

Edited by GreenLamb
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Vi vorrei linkare per l'appunto un solo che sto studiando per un concorso, di un'opera che va molto in Germania: in questo caso qualcuno ha deciso di far entrare in scena la prima viola, che oltre a suonare benissimo è stata squisitamente al gioco

Amo Il Franco Cacciatore, Weber è grandioso, la mia scena preferita è il coro degli spiriti invisibili, secondo me fa veramente paura ascoltata in atmosfera giusta, sembra la colonna sononora per un film horror :D

 

Dal punto di vista musicale, sono di pessimo gusto, perché implicano uno snaturamento e quindi una falsificazione del personaggio-Rosina, della sua voce, del suo carattere, etc

Sono d'accordo con Isher: Rosina è un personaggio buffo, una ragazza vispa, pronta a stare al gioco, veramente diventa snaturato il suo personaggio cantato nell' acuto.

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@@Addie Pray grazie dell'ascolto! Non lo conoscevo, ma mi è piaciuto... ed effettivamente è molto inquietante!!!

 

Comunque mi piacerebbe che tu e @@Isher mi spiegaste, al di là del vostro gusto personale, perchè un soprano leggero non sia adatto a Rosina solo perchè ha la voce più acuta. Rosina è fanciulla scaltra, una finta ingenua, una ragazza intraprendente e capricciosa, docile ed amorosa ma che sa essere vipera e giocare cento trappole se la situazione lo richiede. Questo è il personaggio.

Secondo me tanto un mezzo quanto un soprano leggero possono trasmettere tutto ciò con eguale pertinenza anche se con modalità espressive diverse.

Paradossalmente il soprano leggero è più vicino all'idea di giovinezza e di freschezza, mentre Il mezzo potrebbe risultare matronale, troppo maturo, poco frizzante... quindi è più probabile trovare una Rosina soprano straordinaria piuttosto che una buona Rosina mezzosoprano!

Voi mi direte che Rossini pensò il ruolo per un mezzo... eppure questo vuol dire poco perchè lui stesso era conscio che la prassi dell'epoca comportava variazioni, aggiunte, trasporti, lui stesso scrisse arie per soprano per Rosina e, pergiunta, le voci dell'epoca erano tutte ibride (tipo Callas probabilmente vista l'estensione pazzesca) che passavano da Tancredi a Sonnambula con oppurtuni aggiustamenti!

Attendo risposta vi provoco volutamente ed esageratamente proponendo Maria Remola come RosinaXD (l'ultima nota è tipo un la sopracutoXD)

 

 

Prima di partire per Roma voglio dedicare un ascolto a chi segue il topic! Potrete trattare anche di opere non inerenti il belcanto mente sono via... approfittateneXD

A voi uno dei miei duetti preferiti da una delle mie opere preferite, I Puritani di Bellini. Canteranno per noi due miti: Joan Sutherland (inchino alla Diva!) e Nicolai Ghiaurov.

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@@GreenLamb La prima ragione perché la voce di un soprano non è adatta per cantare Rosina,seconda la mia modesta opinione è la ragione storica. Dai tempi della nascita dell'opera buffa il personaggio buffo era interpretato dalla voce di contralto per contrastare il personaggio romantico, e anche nell'assenza dell personaggio da contrastare, nell'immaginario collettivo è presente l'idea di un soprano come una tessitura adatta alla donna romantica, vittima della situazione in qualche modo, per esempio, La Cecchina di Piccinni è sicuramente un soprano, invece Rosina che sa difendersi da sola è un contralto. Il fatto che il registro di Rosina è vicino al registro del conte d'Almaviva sottolinea ancora di più che questa coppia non è la solita coppia dei due innamorati, Rossini li fa diventare particolari, sottolinea che il carattere di Rosina è per certi versi un pò maschile, o almeno maschile per gli standard d'epoca, essendo che lei è molto indipendente. Anzi, secondo me per Rossini, il Conte e Rosina sono una futura "classica" coppia della comedia dell'arte e dell'opera buffa dove la donna è al comando e "mette i piedi in testa" al marito :D Anche la seconda ragione è filologica e storica, la presenza del contralto è la cosa che secondo molti caratterizza di più l'opera italiana, infatti i "concorrenti" diretti - i francesi non impiegavano nelle loro produzioni la voce di contralto, perché l'opèra-comique francese aveva ampie parti parlate, la musica era secondaria e quindi la sua comicità il personaggio la esprimeva attraverso i dialoghi parlati. La particolarità dell'opera buffa sta nel fatto che essa non aveva bisogno del sostegno del teatro di prosa nemmeno per far ridere il pubblico, vuoi privare Il Barbiere di Siviglia della sua caratteristica distintiva? :D Non solo, la presenza del contralto rossiniano, come sicuramente ben sai è quello che distingue le opere di Rossini da opere di altri compositori, e qui arriviamo alla terza ragione: seconda la mia modesta opinione la scrittura della parte di Rosina non è adatta al soprano. Il Soprano incontrerà non poche difficoltà eseguendo i salti dall'acuto al grave, perché anche se vai a trasportare la parte è il cambio continuo di registro che metterà in crisi la voce sopranile.... E poi il timbro di Rosina è comico, un pò "sguaiato", il contralto rende benissimo l'idea del personaggio, il soprano andrà a privare Rosina della sua comicità.

Poi tu dici che "Rossini stesso era conscio che la prassi dell'epoca comportava variazioni, aggiunte, trasporti" - credimi sono le cose che succedevano non per volontà del compositore, ma per suo grande dispiacere, essendo che il compositore nella sistema di produzione teatrale italiana era l'ultima ruota del carro, la maggior parte dei compositori del seicento, settecento e di inizio dell'ottocento addirittura non erano "degni" per essere nominati nel manifesto o nel libretto, spesso anche la critica parlava del librettista ma non spendeva neanche una mezza parola per il compositore, e se l'impresario teatrale decideva che la parte di Rosina doveva cantarla un'ipotetica signorina N., nonostante quest'ultima era un soprano, Rossini non poteva opporsi più di tanto, magari poverino era obbligato di riscrivere lui stesso la parte. Vogliamo pure noi fargli questo torto? :D

Edited by Addie Pray
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Apprezzo moltissimo la tua risposta @@Addie Pray XD

Provo nella fretta a controbattere...

 

Premetto che anch'io preferisco Rosina mezzosoprano (anche se forse non si era capito), perchè l'opera fu scritta per quella voce (proprio come Italiana in Algeri, Cenerentola, Pietra del Paragone, Equivoco Stravagante, Adina (credo)) e perchè è palese che Rossini amasse quella tipologia vocale tanto da arrivare a definirla il perno di tutte le voci, la voce regina in quanto poteva toccare ogni corda sentimentale, dal tragico al comico, dall'eroico al patetico, facendo leva su un saldissimo registro centrale, ma potendo permettersi escursioni in acuto e affondi nel grave.

Sui primi due punti dunque concordo.

 

Ciò che non condivido è la negazione a priori che anche un soprano possa rendere una Rosina spigliata e adeguata scenicamente e vocalmente!!!

Sul terzo punto non mi trovi d'accordo per nulla! Con aggiusti e trasporti di tonalità una Rosina soprano non incontra difficoltà particolari nel reggere la tessitura rossiniana (che è sempre centrale in tutte le sue opere e in tutti i ruoli tranne alcuni tenorili), anzi, le agilità saranno spesso migliori di quelle di un mezzosoprano che rischia di ingolfarsi o rendersi grottesco in alcuni passaggi. Che poi le agilità rossiniane dovrebbero essere di forza e non di grazia, che le variazioni non dovrebbero essere liberty, ma ottocentesche e che quindi i soprani leggeri sianno svantaggiati questo è un altro discorso...

Non concordo neppure sul fatto che Rosina debba risultare sguaiata... questa secondo me è una degenerazione dovuta ai mezzosoprani odierni, perlopiù volgarissimi nell'emissione delle note gravi (tipo delle marmitte spesso)... non tutte sono la Berganza o la Horne purtroppo! I soprani leggeri evitano queste volgarità con un emissione più attenta e controllata. Rosina è sempre una fanciulla! Scaltra ed intraprendente, ma una fanciulla! Non è Maddalena del Rigoletto!

 

Sulla considerazione che avevano i compositori dell'epoca siamo nuovamente d'acordo... ma Rossini era considerato il più grande artista vivente quindi il tuo discorso non tiene! Sul fatto che gli dispiacesse idem!

Rossini era innanzitutto un cantante (la madre lo era, lui stesso lo fu da bambino e anche da adulto... basta ricordare il celebre episodio del duetto con Re Giorgio d'Ighilterra) e conosceva perfettamente la voce umana e le possibilità dei cantanti eccelsi che aveva a disposizione. Rossini aggiungeva, toglieva, alzava, abbassava, variava,... con grande piacere invece perchè quello che conta nella sua musica e nel belcanto in generale è l'espressione idealizzata del sentimento. La musica rossiniana si prefissa di mostrare un affetto nel suo essere puro e astratto, non nei suoi effetti particolari relativi strettamente al personaggio, come nel verismo. Quindi che Tancredi venga cantato da un tenore o da un mezzosoprano in realtà è poca la differenza ad un livello concettutale (musicalmente il tenore deve essere straordinarissimo per farcela). Diciamoci la verità, se non fosse così i rondò finali del belcanto dove la musica è allegramente drammatica (a meno che non si abbia la sensibilità per cogliere il reale stato delle cose!) mentre la protagonista spira o i celebri concertati rossiniani che senso avrebbero letti in un ottica puramente teatrale?

L'opera nel primo Ottocento fino a Verdi era in primis CANTO e Rossini non solo ne era consapevole, ma ne era convintissimo! Perciò non si scandalizzava tanto se la prima interprete di Tancredi gli chiedeva di comporre una nuova aria d'entrata (quella col Di Tanti Palpiti per capirsi. Tu per amor di filologia sopprimeresti la cavatina di sortita che tutti conosciamo e amiamo?) oppure se Josephine Fodor Manville o le sorelle Marchisio ormai a belcanto staterminato gli chiedevano di comporre arie alternative o variazioni alle sue opere, anzi, ne era lusingato.

La filologia è fondamentale, ma bisogna tener conto del gusto e della prassi dell'epoca che rendevano le opere delle composizioni vitali, libere, cangianti, che dovevano adattarsi al pubblico, ai cantanti... se i compositori dell'epoca non si facevano tante remore (alcuni per necessità, altri per convinzione personale) e, anzi, approvavano queste pratiche, perchè dovremmo farlo noi?

L'idea filologica imperante è troppo rigida e mal si adatta alle varie epoche musicali tra cui quella belcantista.

 

Quindi, concludendo, noi non facciamo alcun torto a Rossini se facciamo rappresentare Rosina ad un soprano leggero! Si può discutere se piaccia più la voce di soprano o di mezzo, se si vuole rispettare la preferenza di Rossini... ma se il personaggio è reso bene scenicamente e, soprattutto vocalmente, il problema non sussiste a mio avviso.

 

Non ho tempo materiale per iniziare il discorso, ma ci sarebbe da discutere su come in realtà le voci all'epoca fossero completamente diverse. Erano perlopiù tutte delle assolute che spaziavano dagli abissi fino almeno al re o al mi sopracuto! Quindi questo va a favore della mia tesi secondo cui soprano o mezzo non ci sia poi tanta differenza perchè le voci dell'epoca erano entrambe grazie ad una tecnica diversa che, con ogni probabilità, non si fondava per nulla sull'uguaglianza dei registri (e infatti le voci duravano meno perchè è impossibile mantenere anche da vecchi l'estensione fenomenale con tecniche del genere, eccezionali, ma forse non così rispettose della delicatezza delle corde vocali).

 

Rammaricandomi di non poter rispondere nei prossimi giorni, ma sperando di trovare obiezioni o motivi di riflessione, vi dedico la Callas (tanto criticata all'epoca) nel ruolo di Rosina. E' una buona via di mezzo secondo me tra mezzo e sopranoXD

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Reduce dalle mie Vacanze Romane, mi accingo a rinverdire questo topic magnificoXD

@@Addie Pray attendo la tua replicaXD

 

Nell'attesa vi voglio rendere partecipi dei mie acquisti discografici romani (anche perchè siete gli unici che possano capirmi e non prendermi per folleXD) che eviteranno il tedio di questi afosi giorni estivi:

Bellini- Puritani- Sills, Gedda, Qulico, Pishka (come resistere a non confrontarla con la Sutherland???)

Bellini- Norma- Sills, Verrett, Di Giuseppe (idemXD)

Rossini- Eduardo e Cristina (ora mi mancano solo due opere del Cigno di Pesaro!!!!!!!!!!)

Rossini- Armida- Gasdia, Merritt, Matteuzzi, Ford (l'ultima edizione che mi mancavaXD)

Rossini- Italiana in Algeri-Horne, Ramey, Palacio... (tipo la decima edizioneXD)

Massenet- Cendrillon- Von Stade, Gedda, Welting (Ero curioso)

Thomas- Mignon- Horne, Von Stade, Welting, Vanzo (il cast merita a prescindere.. poi l'opera un tempo era famosissima quindi vedrò se mi piaceràXD)

Offenbach- La Perichole- Crespin, Vanzo, Batin (E'un autore che mi intriga molto e che conosco poco)

Vivaldi- Orlando Furioso- Horne, Valentini-Terrani, De Los Angeles, Gonzales, Bruscantini (la cercavo da tempo e l'hanno ristampata per fortuna! Cast splendido per un barocco non baroccaro!)

 

@@Isher ti dedico la Deutekom nel Così Fan TutteXD Ti piacerà? Spero di sì...

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@@Isher ti dedico la Deutekom nel Così Fan TutteXD Ti piacerà? Spero di sì...

 

Grazie, GreenLamb. E' eseguita molto bene, senza vera pasta di suono nel registro medio-grave, ma Mozart la fa muovere in un registro impossibile per

un soprano. Complimenti per i tuoi acquisti. Conosco perfettamente quell'esecuzione dell'Orlando furioso e la amo molto. Oltre a una Horne ai suoi massimi livelli,

sputata per il ruolo di Orlando, a una Valentini Terrani in piena perfezione di voce, ambrata e malinconica in certe inflessioni di Alcina, c'è una splendida Carmen

Gonzalez, impressionante soprattutto nei recitativi, senza dimenticare la dolcezza malinconica e un po' autunnale della Los Angeles. Cast magnifico, anche se

disuguale tra le voci femminili, tutte egregie, e quelle maschili, di minor valore. Naturalmente conosco bene anche l'esecuzione dell'Italiana :-) Molto interessanti

le due von Stade, e sarà molto interessante sentire la von Stade insieme con la Horne.

 

Adoro la Crespin, e a mia volta ti dedico questa bellissima esecuzione del lied di Schubert La morte e la fanciulla, dove la Crespin esce vittoriosa anche dal confronto

con il Re grave del contralto profondo. La sua Morte è molto materna, senza cessare di essere Morte:

 

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L'opera nel primo Ottocento fino a Verdi era in primis CANTO e Rossini non solo ne era consapevole

Quindi, concludendo, noi non facciamo alcun torto a Rossini se facciamo rappresentare Rosina ad un soprano leggero

 

Invece secondo me gli facciamo un torto, perché la parte di Rosina trasportata nell'acuto non esiste :D . Esistono alcune arie trasportate e le variazioni eseguite da certi cantanti, ma la parte intera no! E' già di questa pratica nella prefazione all'edizione critica del Barbiere di Siviglia Zedda dice che "l'originale risente tuttavia in misura notevole degli svantaggi della trasposizione al soprano". E' abbastanza difficile ad immaginare la rappresentazione del barbiere di Siviglia con Rosina fatta da soprano per la seguente ragione: la parte è scritta per contralto, vuoi trasportarla come minimo una terza sopra per un soprano, altrimenti non ce la fa a cantarla? Ammettiamo che riusciamo a fare tutto ciò per le arie di Rosina, ma per i pezzi d'insieme che sono un'infinità in questa opera come facciamo, portiamo altri cantanti fuori registro :D ? Ci mettiamo a riscrivere tutta la partitura? :D Ed anche immaginando che qualcuno farà questo lavoro da Sisifo, rimane sempre il discorso di coerenza, e non parlo solo di moralità di tale impresa: le tonalità e le relazioni tra le tonalità sono cruciali per questo genere di repertorio, questa cosa la sostengono la maggior parte dei musicologi, perché secondo le teorie d'epoca una tonalità faceva capire uno stato d'anima del personaggio. Prima dell'affermazione della tonalità nel repertorio vocale si usavano le figure retoriche che collegavano il testo con un certo andamento melodico, dopo la nascita del melodrama questo modo di fare essendo che è diventato inutile, è stato sostituito da un'altra pratica - la teoria degli affetti, e da quest'ultima spunta l'idea di importanza della tonalità per caratterizzare il personaggio e del piano tonale dell'intera opera. Un compositore d'epoca austriaco o tedesco ti avrebbero saltato alla gola solo se accennavi ad un pensiero di trasportare la parte di qualcuno in un altra tonalità :D Oggi come oggi si possono realizare molte cose, per esempio si potrebbe riorchestrare Beethoven secondo gli standart nostri, diventerebbe una "guerra" :D se applichiamo alle sue sinfonie i principi della strumentazione moderna, ma penso, se avessi avanzato un'ipotesi del genere sarei stata presa per pazza :D

 

Comunque complimenti per i tuoi acquisti voglio sentire le tue impressioni appena avrai il tempo di sentire tutto questo ben di dio :D

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Cara Addie Pray, le tue argomentazioni sono sacrosante, ma il nostro agnellino non le intende, per acuta follia metastasiana. :-) Devo dire la verità: con qualsiasi altra persona (e badate che non scherzo) mi sarai irritato, mi sarei battuto, avrei scritto fiumi di post: ma con l'Attivista Green Lamb non ci riesco! A parte il fatto che lo adoro, :-))

lui è proprio «interno» alle follie operistiche, e in questo senso è un pezzo di Opera, per così dire, un capitolo vivente delle avventure e disavventure del Regno del Melodramma.

 

Tuttavia a GreenLamb voglio e devo dire:

 

1 nella musica classica le tonalità non si trasportano: è un assioma. Ne devi solo prendere atto.

2 un'aria scritta per una Voce e in una tal tonalità, non è uno straccio che "si aggiusta" (ho tremato quando ho letto questa frase che hai scritto) come un cappello, tirandolo di qua e di là. Bada, che malgrado la tua intelligenza e il tuo gusto nativo, tu rischi di pervertire il tuo gusto se la pensi e continui a pensarla così.

3 C'è una intrinsecità tra la Voce prescelta, il personaggio, la sua Stimmung, e mille altre risonanze estetiche e anzi, lo dico a te che sei musicalmente sensibile, proprio le sue risonanze musicali: distruggendo l'originale, otterrai un nuovo prodotto, che però non è e non sarà mai un originale, posto che è solo una copia deformata.

 

Quanto a Rosina soprano, è uno dei casi di "maggior" pessimo gusto della storia dell'opera. Ed è un trucco. Un trucco osceno di cui ora dirò i, noiosi, ma necessari, dettagli.

 

Il Contralto rossiniano si estende, generalmente, dal Sol grave al Sì naturale acuto. Questa è la tessutura di Rosina nel Barbiere. La celebre aria Una voce poco fa, scritta in Mi maggiore, viene alzata dai soprani...solo di un semitono, e se fosse eseguita fedelmente, resterebbe ineseguibile per un soprano. Con l'aggravante che le scese al grave che la parte continua a implicare anche in Fa maggiore, non sono marginali o "escamottabili", perché al contrario rappresentano dei veri e propri centri di gravità della parte vocale di Rosina: basta per tutti l'esempio della "vipera sarò". I soprani disinvoltamente trasportano di un'ottava queste risoluzioni, alterano la scrittura musicale, e questo è il massimo di kitsch che si possa fare. Non c'è bisogno di invocare la "filologia" per capirlo, bastano la serietà e il buon gusto. Inoltre, esercitano la coloratura esclusivamente nelle zone più alte, ma un musicista educato avvertirà che questa è una violenza e una pecioneria imposta alla parte, proprio come tu, filologo classico, capiresti benissimo che è una sciocchezza aggiungere trimetri giambici a distici elegiaci. Se lo capisci per il verso letterario, perché non lo riusci a capire per la musica?

 

Ma il Barbiere non si riduce all'aria in questione. Ci sono altre arie o episodi molto centralizzanti, che ancora meno sopportano la svisatura, le manipolazioni che vengono loro inflitte.

 

Ci sono poi i quartetti. In «Freddo ed immobile», uno dei più belli, Rosina canta nel grave, dal Sol grave al Si/Do medio, perché deve esibire la propria voce bronzea di contralto per esprimere la stupefazione immota della statua. Rosina soprano non potrà cantare questa parte.

 

Ma c'è di peggio. Nei concertati, Rosina canta tranquillamente nella sua sede centrale, nel «mezzo», nel centro dello spazio sonoro. (Sia detto tra parentesi: se tu, carissimo Green, non hai ancora colto questa peculiarità e bellezza della poetica vocale di Rossini, se non la ami e non capisci che è un punto costitutivo dello stile operistico di Rossini, non lo hai ancora capito). Ora, forse non tutti coloro che leggono questo topic sanno che, con una Rosina soprano, si assiste all'assurdo: il Soprano (che mal tollerera cantare una parte centralizzante, e deve far esplodere i suoi bollenti acuti), si scambia la parte con Berta, canta la parte di Berta! (la serva, che è un soprano). Viceversa a Berta viene improvvisamente affidata la parte di Rosina contralto!

 

Oltre all'assurdo e al kitsch, oltre alla complessiva falsificazione che ne deriva, vien proprio da dire: Mi par d'esser con la testa in un'orrida fucina, dove cresce e mai non resta delle incudini sonore l'importuno strepitar ! :D

Edited by Isher
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Premesse:

1- Mi sono divertito un sacco con questa discussione perchè ho portato volutamente avanti tesi in cui non mi rispecchio totalmente solo per il gusto del contraddittorio...non voletemene ve ne prego! Qualcuno pur ci vorrà nella vita che si metta all'opposizione sempre e comunque , no?XD Poi il confronto in sè è divertente e stimolanteXD

2- @@Isher sei un tesoro! Anch'io ti adoro:) Riconosco che ho un gusto particolare per le follie operistiche e anche forse per alcune operazioni non prive di cattivo gusto, lo ammetto (il mio sogno sarebbe cantare da tenore i ruoli contraltili en travesti rossiniani ad esempioXD O addirittura arie di coloratura per sopranoXD Ma questi restano sogni purtroppo!).... però so anche essere obiettivo se necessario quando viene il momento opportunoXD

3- @@Addie Pray sai che ho apprezzato davvero moltissimo i tuoi interventi! Mi piacerebbe un incontro tra noi (anche Isher s'intendeXD) affetti dalla "febbre del melodramma"... sarebbe stupendo e per me sarebbe quasi un sogno discutere di tali argomenti dal vivo animato da passione bruciante e follia metastasiana!

 

Ora giunge il momento di togliere la mascheraXD

Addie cara, sono d'accordo in toto con il tuo ultimo intervento soprattutto sulle tonalità. Mi permetto non di dissentire, ma, quantomeno, di continuare a ritenere che non si faccia a Rossini un torto dato che lui stesso era perfettamente conscio di queste pratiche... forse parlerei di snaturamento consapevole di alcune parti o opere intere, il che è comunque abbastanza grave, nonostante nel belcanto non sia del tutto censurabile o condannabile a priori.

Concordo anche sul fatto che il soprano sarà costretto a trasporti o varianti acute, che inficieranno inevitabilmente la linea originale soprattutto per quanto concerne le discese al grave... però assumere che per un soprano la parte sia ineseguibile non è vero! Semplicemente i gravi saranno ineffettivi quando invece dovrebbero costituire parte integrante e perno della vocalità.

Sui riferimenti a Beethoven sono d'accordo... però io ho sottolineato più volte come solo nel belcanto queste pratiche siano, per quanto di dubbio gusto, accettabili.

 

Ora veniamo a te, Oracolo IsherXD

1/2- nella musica classica avrai certamente ragione! Nell'opera non necessariamente! La totalità delle opere furono pensate per cantanti con caratteristiche vocali peculiari... se oggi alcune tessiture risultano scomode ai cantanti io sono favorevole all'intervento di raggiusto (vale soprattutto per le arie). Sarò ripetitivo... però davvero non consideri la Sutherland la più grande Semiramide del 900 solo perchè già dal 62-63 eseguiva il Bel Raggio abbassato di un semitono? Oppure, non dovremmo mai ascoltare opere di Bellini come Sonnambula perchè le tonalità originali per Rubini sono pressochè ineseguibili oggi? Io non dico di stravolgere un'opera completamente, ma di operare lievi aggiustamenti che tengano conto della variazione nei secoli del diapason, della tecnica vocale, delle capacità dei singoli cantanti,... io credo che il melodramma sia giunto alla sua fine dopo un lungo declino, non solo per una mutazione del gusto, ma proprio per questa visione eccessivamente rigida dell'opera stessa, mutuata dall'estero perlopiù! La visione sacrale e intoccabile dello spartito, la graduale perdita di rilevanza del canto hanno eliminato la vitalità del genere. Non so se sia una tesi condivisibile o meno, però io credo sia così...

3- Su questo siamo d'accordissimo. Ma non sono convinto che il nuovo debba per forza essere peggiore... sarà diverso, magari non fedele all'autore, però bisogna avere l'onestà intellettuale di riconoscere se il soprano in questione se la cava egregiamente o meno, sia vocalmente sia scenicamente.

 

Concordo che Rosina soprano sia un trucco, forse di pessimo gusto... però è una tradizione secolare che ha visto cimentarsi cantanti straordinarie, che non vanno condannate solo perchè furono soprani leggeri. Poi, diciamoci la verità: dalla metà dell'Ottocento i mezzosoprani non sapevano più eseguire agilità o rispondere vocalmente ai canoni belcantistici... quindi forse questa tradizione va ringraziata perchè ha permesso la conservazione dell'opera (Barbiere) stessa. Detto ciò, ammetto che, pur se bellissime, le variazioni liberty dei soprani leggeri sono fuori luogo in Rossini.

 

Concludo dicendo che anch'io sono un amante e sostenitore del contralto/mezzo rossiniano. Come potre non esserlo?! Avevo pure citato il pensiero di Rossini (questo sì che è sacroXD) in un post precedente!

Però nel caso del Barbiere ho una visione più elastica per le varie ragioni che ho cercato di spiegare e per il mio amore per la voce in sè (su questo faccio mea culpa!)XD

 

Dovremmo trovare un nuovo argomento di discussione a questo punto, visto che abbiamo chiarito le nostre posizioni, proposte?

 

Io nel frattempo vi dedico qualcosa di molto divertente e provocatorio perchè sono fatto cosìXD Beverly Sills in un pastiche che cantò anche come scena della lezione nel BarbiereXD Per me è divinamente brava e coraggiosaXD

http://www.youtube.com/watch?v=RKxGrL7uvlg

 

Ora, tornando serio volevo proporvi il duetto (uno dei miei preferiti in assoluto!) tra Norma e Pollione nell'edizione da me acquistata l'altro giorno.... cosa pensate della Sills in questo ruolo?

http://www.youtube.com/watch?v=DQ4N2LmNSCY

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Ora veniamo a te, Oracolo IsherXD

1/2- nella musica classica avrai certamente ragione! Nell'opera non necessariamente! La totalità delle opere furono pensate per cantanti con caratteristiche vocali peculiari... se oggi alcune tessiture risultano scomode ai cantanti io sono favorevole all'intervento di raggiusto (vale soprattutto per le arie). Sarò ripetitivo... però davvero non consideri la Sutherland la più grande Semiramide del 900 solo perchè già dal 62-63 eseguiva il Bel Raggio abbassato di un semitono? Oppure, non dovremmo mai ascoltare opere di Bellini come Sonnambula perchè le tonalità originali per Rubini sono pressochè ineseguibili oggi? Io non dico di stravolgere un'opera completamente, ma di operare lievi aggiustamenti che tengano conto della variazione nei secoli del diapason, della tecnica vocale, delle capacità dei singoli cantanti,...

 

Attivista GreenLamb :-) quando ho detto che non si possono cambiare le tonalità era uno stenogramma per dire che, a fortiori, non si possono cambiare i ruoli vocali. Un Contralto non può diventare Soprano, e viceversa. E' questo il punto, e per le ragioni che ho allegato, ovvero che, oltre all'innalzamento di tono dell'aria x o y, bisogna poi stravolgere tutto il resto: concertati, pezzi d'assieme, e via dicendo. Che le tonalità invece siano mutate - fermo restando che il Soprano resta Soprano, il Mezzo Mezzo - questo accade nell'Opera: tutto il secondo atto di Norma si esegue, dalla notte dei secoli, un tono sotto: ma questa è, tecnicamente parlando, una «tradizione», che può anche non essere seguita. infatti, come saprai benissino, Ebe Stignani eseguiva "in tono" la Norma con Gina Cigna, prendendo i suoi bravi e ripetuti Do socracuti (e prendendoli anche la Cigna, perché l'abbassamento di un tono è richiesto anche dai soprani).

 

Porto la tua attenzione su un fatto. Quando Rossini riscrisse a Parigi il Maometto II, facendolo diventare Le siège de Corinthe, per la parte di Néoclès abbandonò il Contralto, perhé il pubblico francese non apprezzava e non capiva più i ruoli en travesti, e lo scrisse per tenore. Lo riscrisse, ripensando la primitiva parte, ormai destinata ad altra voce, per una altra verità musicale, per la vocalità del tenore, e quindi mutandola completamente. Non la trasportò! Mantenne addirittura la tonalità originaria, ma riscrisse, alio modo, la parte.

 

Posso essere d'accordo che il Soprano ha adempiuto al ruolo di mantenere viva la rappresentazione del Barbiere, ma Ebe Stignani e Giulietta Simionato erano in grado di cantare Rossini (lo hanno fatto: non il Barbiere, però, che era ormai passato al soprano), ma oggi che il belcantismo della voce grave o media femminile è stato artisticamente e tecnicamente recuperato trovo assurdo continuare a mettere in scena Barbieri adulterati a quel modo. ma il mondo dell'opera, i fans dell'opera, sono così, un po' pazzi... :-)

 

Capisco perfettamente, infine, il tuo desiderio di cantare ruoli di contralto en travesti (e addirittura di soprano)! XD Non hai bisogno di dirmelo, te lo leggo in faccia :-))

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Ora, forse non tutti coloro che leggono questo topic sanno che, con una Rosina soprano, si assiste all'assurdo: il Soprano (che mal tollerera cantare una parte centralizzante, e deve far esplodere i suoi bollenti acuti), si scambia la parte con Berta, canta la parte di Berta! (la serva, che è un soprano). Viceversa a Berta viene improvvisamente affidata la parte di Rosina contralto!

Ma veramente? Pazzia! Questo si che è un aneddoto divertente :D Certo che nella competizione della follia, la scelta fra i cantanti che si fissano con una certa parte e la vogliono eseguire a tutti i costi, e i primi violini che decidono di punto in bianco di diventare direttori d'orchestra, è alquanto ardua :D

@@GreenLamb Sei più unico che raro :D , anche a me farebbe un grande piacere conoscere sia te che Isher.

Sbaglio o questa discussione veramente sta andando su binari strani, ancora un pò e qui ci dividiamo in gluckisti e piccinnisti :D Sperando nel consenso dei qui presenti propongo anche io di cambiare l'argomento :D

Riguardante Sills in un ruolo di Norma: è difficile esprimere un giudizio basandosi solo su di un numero, non conosco questa registrazione di Norma, posso dire soltanto che secondo me in alcuni punti spinge un pò troppo e magari esagera con il vibrato, ma alla fine è una questione di gusti, poi questo modo di cantare un pò aggressivo si addice bene al personaggio, comunque per il resto è impeccabile ed ha una tecnica invidiabile.

Edited by Addie Pray
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Certo, Addie Pray, è questo l'assurdo: nei concertati si scambiano le parti. E così si completa la trasformazione. Rosina, scritta da Rossini per Contralto,

veniva/viene affidata a Soprani. Berta, che è scritta da Rossini per Soprano, veniva/viene affidata al Mezzosoprano, perché nei concertati dovrà cantare

la parte di Rosina-contralto. Questa storia è andata avanti per secoli... «Follie, follie...» tipiche però di quella tradizione vivente e indissociabile da una serie

di contingenze vocali, di cast, che è la tradizione del Barbiere e in parte della tradizione rossiniana.

 

GreenLamb è un ragazzo molto intelligente, delizioso, maturo, e colto, e a lui tutto è perdonato: questo sia chiaro :-) Ho già detto che lui rappresenta lo

spirito dell'opera belcantistica...

 

La Sills non mi piace per niente in quest'aria. Non ha la pasta di voce per cantarla, nel registro grave: supplisce con accenti piuttosto brutti. Sgraziata,

anche. Prova di nobiltà, priva di fulmine di rabbia, non è una sacerdotesssa ferita nella sua femminilità e nella sua veste di madre, ma una donnetta che

inveisce contro quello scemo di Pollione. Naturalmente appena c'è un accenno di coloratura si riscatta, ma Norma non è adatta per il suo tipo di voce.

Norma fu scritta per Giuditta Pasta, che aveva tutto un altro tipo di voce (tra le interpreti recenti non posso non pensare alla Callas). Naturalmente alla

fine ci deve mettere il Mi bemolle sovracuto che non c'è in partitura.

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Sì la sapevo la storia dello scambio tra Rosina e Berta nei concertati... è inevitabile quando Rosina è soprano in effetti... ma non ritorniamoci suXD

 

@@Isher sei un tesoro:) Che bello essere lo spirito dell'opera belcantista :lol: ne sono onorato!

 

Dopo due ascolti integrali (di solito ne faccio almeno tre, ma questa volta farò un'eccezioneXD) della suddetta Norma posso sbilanciarmi ed esprimere le mie considerazioni.

Direzione di James Levine: mi è molto piaciuta perchè incalzante, drammatica, piena di tensione e vivida. Poi l'opera è integralissima e con tutte le tonalità originali (Casta Diva e secondo atto compresi) quindi è un piacere sentire i tagli aperti e le riprese giustamente variate. Fortunatamente Levine non impedisce ai cantati gli acuti alla fine delle cabaletteXD

Beverly Sills: ruolo più grande di lei, ogni tanto spinge... però che coraggio!!! Pur non avendo la voce per Norma ne esce un'ottima creazione, drammatica, partecipe. Con la voce piuttosto ingrata che aveva per natura è un miracolo ciò che riesce a fare vocalmente e interpretativamente! Utilizza la voce di petto (ogni tanto un poco sguaiata ma efficacissima) e la voce di testa con maestria e non teme l'elegia e la violenza del ruolo. Inutile sottolineare come le agilità siano perfette! La scena d'entrata mi ha francamente lasciato stupito per l'accento veemente e la pronuncia perfetta del recitativo (sediziose voci) , Casta Diva in tonalità originale è splendida e la cabaletta è integralissima e vorticosa.... oserei dire che è la migliore versione in assoluto della cabaletta (meglio della Sutherland e della Gruberova sessantenne). Nel finale dell'atto è ora dolce, ora infuriata, ora rassegnata e non teme il do sopracuto alla fine del concertato sparato senza due ore di preparazione e senza rompere la linea di canto. Nell'ultimo atto c'è un crescendo continuo. Prima il duetto con la Verrett, poi il duetto con Pollione (che a me piace nonostante i limiti naturali perchè fa percepire l'ira e perchè è reso con una tensione costante... la Sutherland è splendida, ma è obiettivamente noiosissima fino al mi bemolle finale che è out of the world peròXD), infine la scena finale in cui commuove davvero senza bisogno di video o gesti!

Shirley Verrett: semplicemente perfetta come Adalgisa. Sgombra è la sacra selva è stupendo e lo dice uno che ha sempre trovato prima d'ora piuttosto brutta quell'entrata. Nei duetto con Pollione domina e in quelli con Norma crea, insieme alla Sills, una magia e una perfezione tale che solo la Horne e la Sutherland possono competere. Imbarazzante la facilità negli acuti oltretutto!

Enrico Di Giuseppe: Rispetto alle signore è minuscolo... diciamo che non sfigura e si impegna tanto. La voce è forse leggerina per Pollione, ma si adatta alla Sills. Ogni tanto riesce a concretizzare nel canto e nell'espressione gli intenti drammatici che vorrebbe ottenere.

Paul Plishka: Fa sinceramente un figurone come Oroveso, ruolo spesso lasciato al caso.

 

@@Addie Pray su youtube dovrebbero esserci varie parti se sei interessataXD (almeno l'ingresso di Norma e i duetti valgono la pena!)

 

Se dovessi scegliere la Norma ideale direi ovviamente la Callas (che è stata la Pasta del Novecento), che però non ha avuto la possibilità di eseguirla in versione integrale. Subito dopo io metterei le Norme belcantiste come la Sutherland (anche se piatta e priva di qualsivoglia accento, la voce era perfetta per il ruolo e l'emissione straordinaria), la Sills (che ne fa una creazione impressionante visti i limiti di cui sopra) e la Caballe (che non amo molto, ma riconosco abbia dato tanto al ruolo).

 

Naturalmente alla

fine ci deve mettere il Mi bemolle sovracuto che non c'è in partitura.

 

Perchè hai aggiunto questa frase alla fine? Secondo me l'hai fatto di proposito per provocarmiXD

Anche la Sutherland lo fece e anche ela Deutekom (recentemente altre tra cui la Gruberova sessantenne o la Theodossiu anche se si dovrebbe parlare di urlo belluino nell'ultimo casoXD). Secondo me, pur non essendo in partitura, se una cantante ce l'ha, può aggiungerlo senza problemi perchè nell'acuto si sfoga la tensione ed è apice del climax drammatico finale. Poi io amo gli acuti alla fine delle arie a presscindereXD Sono davvero rari i casi in cui li ho trovati fuori luogo, ma poi, rinsavendo, ho pensato:"Ma che me ne importa che sia fuori luogo? E' stupendo e un piacere ad udirsi! Plauso doppio al cantante!"

L'acuto non è tutto, ma se c'è tutto il resto è surplus eccezionale!XD (sono o no lo spirito del belcanto?XD)

 

Allego uno dei pochi acuti finali che trovai strano, forse di cattivo gusto, ma eccezionale e stupendoXD E' il duetto del primo atto tra Ilo e Zelmira nell'edizione storica di Scimone con Gasdia, Matteuzzi e Merritt. Zelmira è un'altra opera che adoro follemente di Rossini e che spero abbiate l'occasione di ascoltare almeno in cdXD

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Ora, tornando serio volevo proporvi il duetto (uno dei miei preferiti in assoluto!) tra Norma e Pollione nell'edizione da me acquistata l'altro giorno.... cosa pensate della Sills in questo ruolo?

 

 

ho atteso le vostre valutazioni, ben più ponderate di quanto possano essere le mie, che non ho una sufficiente conoscenza per poter dare un giudizio adeguatamente motivato, e le condivido

la mia prima impressione "de panza" :awk: è che la Sills in questo duetto non è del tutto convincente, manca continuità e fluidità, limpidezza di toni, insomma quell'impostazione della Norma che secondo me dovrebbe essere "neoclassica"

parliamo comunque di un gigante, e pur con tutte le limitazioni di cui sopra è un'interpretazione viva e anche audace sotto certi punti di vista, da ascoltare

d'accordo con Greenlamb che la più grande Norma "registrata" rimane a mio avviso la Callas

 

passando all'impressionismo :asd:, Bellini è uno dei miei prediletti, mi è difficile ascoltarlo senza pensare alla splendida Sicilia, al profumo di agrumi e a certi scorci della regia di Visconti del Gattopardo

Edited by conrad65
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@@conrad65 dovresti intervenire più spesso perchè sono sempre misurate e mirate le tue considerazioni ;)

Sul neoclassicismo di Norma sono sonstanzialmente d'accordo! La Callas e la Sills riescono nell'impresa di dare vita al personaggio di Norma rifuggendo il verismo (pur andandoci vicino in alcuni passi) grazie alla formazione belcantistica. Invece la Sutherland è l'essenza del Neoclassicismo e del canto fine a se stesso... sempre perfetta, ma troppo inespressiva almeno per un ruolo come Norma (con ciò io la amo sempre e comunque e anche come NormaXD Ammetto che per me è la migliore Leonara del Trovatore in assoluto anche perchè si sforza di pronunciare il testo una volta tanto! Poi esegue le cabalette integrali, variate e sopracutateXD meglio di cosìXD)... credo mi spiegherò meglio quando scriverò le mie impressioni sui Puritani con la Sills tra qualche giorno.

 

Io con Bellini ho uno splendido rapporto... però gli preferisco nettamente Rossini e il tanto e ingiustamente vituperato Donizetti.

Io di Bellini ho tutte le opere, che sono poche in realtà, vista la morte prematura... ma Rossini si era già ritirato all'età di BelliniXD (frecciatina velenosa da rossinianoXD)

Io credo che si possa parlare di capolavori solo con Sonnambula, Norma e i miei adorati Puritani. Vorrei lasciare qualche breve riflessione personale sull'opera di Bellini:

-Andelson e Salvini è opera molto immatura e bruttina ad essere sinceri... rossiniana di impostazione, ma venuta maluccio. E' una curiosità più che altro.

-Bianca e Fernando invece è già un'opera piena di vita e gradevolissima! Consiglio l'edizone con Kunde (che becca a piena voce il fa diesis sovracuto prescritto in partitura!!!) e la Young Ok Shin che fa una splendida figura. Forse non tutti sanno che la cabaletta di Norma (Ah bello a me ritorna) e altri braniverranno poi riutilizzati in opere successive derivano da quiXD

-Il Pirata è opera alterna. In realtà è estremamente interessante, la musica talvolta ispirata, le linee di canto ardue e roventi in alcuni punti. I ruoli di Imogene e Gualtiero sono davvero impegnativi... credo che solo interpreti di primissimo livello possano dare compiutezza e dignità ad un'opera del genere. Come non ricordare infine la Maria che riscoprì (anche se un pò tardi per le sue condizioni vocali) quest'opera!

-Straniera.... io ammetto che ho un debole per quest'opera di cui conosco le edizioni con la Scotto (eccezionale cosa non fa di questo personaggio), la Caballe e la Aliberti (eccezionale anch'essa nel live di cui c'è traccia su youtube... era invasata quella sera credoXD).. non ho avuto modo di ascoltare quella recente di Opera Rara con la Ciofi, ma credo sia inferiore alle suddette... magari la riascolto nei prossimi giorni per una descrizione più accurata e dettagliataXD

-Zaira ammetto invece che ho solo l'edizione con la Ricciarelli (forse è l'unica peraltro...) e ascoltarla è una tortura proprio per causa sua! La voce balla, vibra, si strozza in acuto, è inesistente nel grave, le agilità (?) sono grottesche... la musica e l'opera in sè, pur se poco ispirate, non sarebbero da buttare... ma ci vuole una protagonista almeno tollerabile!

-Capuleti e Montecchi è opera molto bella... ma non in sintonia con me... apprezzo moltissimo le arie (soprattutto la cavatina di Romeo e la scena del secondo atto di Giulietta) e i concertati... ma le manca qualcosa dal mio punto di vista... sarà un mio limite o forse la apprezzerò più avantiXD

-Beatrice di Tenda è opera per cui ho un amore certamente superiore al reale valore dell'opera stessa... tutto per colpa della Sutherland che la fa sembrare un capolavoroXD Consiglio, a parte i live, l'edizione del 66 con Sutherland e un Pavarotti alle prime armi, ma bravissimoXD Anche la Gruberova è splendida... peccato che sia circondata dal nulla vocale...

 

Non mi dilungo ora su Sonnambula, Norma e Puritani perchè richiederebbero pagine e pagine... poi è palese siano dei capolavori! magari in futuro poverò a trattarle.. comincerò dai Puritani che amo sommamenteXD

 

Ora vi dedico qualche ascolto belliniano poco usuale:

 

Lo strepitoso Gregory Kunde alle prese con la tessitura astrale pensata per Rubini in Bianca e Fernando... mi piacerebbe cantare questo ruoloXD:

 

Renata Scotto nel finale da brividi della Straniera... così si canta il belcanto!

 

La Divina nel finale del Pirata... unica!

 

La Sutherland nella cavatina di Beatrice di Tenda... una delle prove dell'esistenza di Dio come direbbe qualcuno! Perfetta, anzi, Stupenda!!! Notiamo nell'aria vera e propria la frase con i tre trilli discendenti (prescritti in partitura e di cui la Sutherland è stata somma esecutrice) eseguita tutta d'un fiato... la cabaletta è poi un trionfo di bravura... la maestria è concreta, si può toccare con mano! L'accento e l'interpretazione sono poi sentitissime una volta tanto... insomma INCREDIBILE! Il mi naturale interpolato in chiusa è pazzesco infineXD

 

Ok mi fermo perchè altrimenti vi postavo le opere intereXD

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Vocciomani vi vorrei fare una domanda: visto che molti di voi siete pervenuti alla conclusione che Callas è una delle più belle Norme mai esistite, quale registrazione con lei e perché vi piace di più, quella del 1954 o quella del 1960 ?

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Addie cara allora... tra quelle in studio non c'è dubbio! Quella del 54 con la Stignani e Filippeschi (se non erro)... divini tutti e tre! Poi lei è ancora in forma smagliante e non in declino irreversibile e penoso!

Però non dimentichiamo i live! Il migliore, a mio avviso, è quello del 1950 a Città del Messico con la Simionato e Baum... diciamo che in quel periodo fu insuperabile in tutto (Trovatore, Nabucco, Tosca, Gioconda, Turandot, Vespri, la prima Medea, l'ammaliante Armida e così via.... e anche l'Aida col mi bemolle sovracuto alla fine del secondo atto!!!)

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@@GreenLamb Onestamente non riesco a sentire chi sa quale differenza tra quella del 1954 e quella del 1960, ma fido del tuo parere, anche se ovviamente la seconda mi attira di più per la presenza di Franco Corelli :D . Non conosco la registrazione live del 1950, se tu la consigli me la procuro...

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@@Addie Pray ora per dovere di completezza mi costringi a riascoltare le due incisioni domani per poi dare un giudizio dettagliatoXD Permettimi di ascoltare solo le parti di Norma sennò vado in overdose (nei giorni precedenti ho ascoltato le Norme con Sills e Sutherland due volte ciascunaXD) Comunque, in generale, nel 60 la voce della Callas è usurata, meno stabile, ondivaga in acuto... si palesano i problemi che la porteranno al rapido tracollo:-(

Il suddetto live è straordinario perchè lei è inarrivabile! Si lancia in prodezze assurde e ha pieno dominio vocale ed espressivo... in poche parole è Norma! Peccato per qualche errore nella dizione, ma è del tutto trascurabileXD

 

PS: la qualità del suono è quella che è... ma ne vale la penaXD

Edited by GreenLamb
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@@Addie Pray stamattina appena destato avevo un chiodo fisso! Il confronto tra i due studio della CallasXD Dirai: "Non ha di meglio da fare!"... forse non hai tutti i torti, ma, mentre leggevo, mi sono dedicato all'ascolto (alla fine ero così concentrato che ho letto dopoXD).

 

Dunque... premetto che mi sono limitato a confrontare tutto il primo atto (solo le parti in cui canta Norma) e del secondo i due duetti... il finale non avevo voglia.

Premetto anche che preferisco di gran lunga la Stignani e Filippeschi alle controparti del 60 (Corelli che apprezzo molto di solito, l'ho trovato piuttosto faticante e volgare per emissione e dizione rispetto a Filippeschi). Ma veniamo al dunque:

-Sediziose voci (recitativo): nel 54 è perfetto sotto ogni punto di vista, nel 60 invece stringe le vocali, è meno baldanzosa e ardita, anzi, più prudente in acuti e gravi. Inoltre il fraseggio non è altrettanto incisivo anche se la pronuncia è perfetta. Orribile il pianissimo sul "mieto"!

-Casta Diva: nel 54 è aerea, lunare, spettacolare. Nel 60 la voce ha perso corposità prima omogenea lungo tutta l'estensione. Gli acuti tenuti sono faticosi e tirati. Notare come cerca di tenere leggera la voce (nel 54 invece cantava a voce piena) perchè in forte le balla troppo, inoltre le poche agilità sono eseguite non di forza, ma quasi in glissando. La breve cadenza alla fine è assai fastidiosa e gracchiante e evita il pianissimo sull'ultima nota perchè non riesce più a gestire correttamente il fiato.

-Fine al rito (tempo di mezzo): ottima in entrambe.

-Ah bello a me ritorna (cabaletta, peraltro ridotta a un moncherino!): Nel 54 è spigliatissima, fiera e amorosa al contempo, affronta le agilià e la tessitura scomodissima con souplesse impressionante e addirittura lega l'acuto finale (do credo) alla frase precedente. Nel 60 si sente che fatica molto. Gli acuti ondeggiano e stridono, le agilità sono molto caute, gli ultimi acuti e l'ultimo in particolare sono prticamente grida.

Le riflessioni si susseguono pressochè uguali per tutto il resto. Esemplificativi anche:

-Ah non tremare o perfido! (dopo il duetto con Adalgisa, prima del terzetto): nel 54 spaventa davvero per la furia e la veemenza! Le agilità sono di forza ed è pazzesca la saldezza vocale che permette gravi e acuti parimenti intensi (sentire fellON il grave di bronzo, e subito dopo AH! acuto squillante e possente!). Nel 60 tiene i gravi più leggeri (tipo LEI) per paura di non prendere gli acuti che ci sono dopo e che, peraltro, sono instabili e prossimi al grido.

-Vanne s', mi lascia indegno (Stretta del finale dell'atto): nel 54 si rimane impressionati dalle tre voci dei protagonisti enori e squillantissime! Nel 60 tutto è più sciatto (colpa della direzione anche), lei è più contenuta perchè non riesce a sfogare completamente la voce. Dimwnticavo: le percussioni (il bronzo del dio) sono una tortura per l'udito!

-In mia man alfin tu sei: nel 54 abbiamo l'edizione assoluta di tale duetto! Ineguagliata e ineguagliabile! Lei e Filippeschi sono eccezionali! Ogni parola, ogni accento ha un senso, nulla è lasciato al caso! Peccato per la fine leggermente scorciata e per il mi bemolle che sarebbe stato da infarto! Nel 60 invece è tutto più debole, meno incisivo, la stretta è penosa, Corelli è abbastanza sgradevole oltretutto!

 

Queste le mie considerazioni mattutineXD Questo per avvalorare la mia risposta e per sottolineare, da grande fan della Maria quale sono, che i difetti ce li aveva pure lei! Fino al 55-57 fu praticamente perfetta (prima del 55 fu un fenomeno!), poi inizio il declino rapido e triste. Io, fossi stato in lei, non avrei mai registrato la seconda Lucia ad esempio, o affrontato alcuni ruoli dal 59 in avanti... però anche questo contribuì a creare il mito della Callas. Noi umani di fronte a tanta arte, non possiamo che inchinarci! La sua Norma del 60 resta, in ogni caso, una prova straordinaria! Certo, inevitabilemente soccombe innanzi al cimento più grande: il confronto con se stessa più giovane.

 

Spero di non essere stato noiosoXD Ora vi dedico per tirarvi su il morale qualcosa di allegro dalla Mignon di Thomas, cui oggi ho dato il primo ascolto (mi è piaciuta un sacco! La superconsiglio a tuttiXD)

L'acutissima e dolcissima Ruth Welting come Philine nella celeberrima Je suis Titania la blondeXD ( Da notare il fa diesis sopracuto finaleXD)

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E' la Callas del 54 che è leggendaria, non quella del 60: e la differenza tra le due è stata bene e impietosamente descritta dall'Attivista GreenLamb. Io ho risentito solo Casta Diva, il terzetto Vanne sì, e Ah rimembranza con la Stignani. A parte il fatto che anch'io ritengo che la Stignani è stata un'Adalgisa mirabile, superiore a pressoché tutte, la Callas nel 54 unisce leggerezza e massime possibilità vocali. Come termine di paragone (di qualunque casta Diva) basta sentire le due ultime note, Mi-Fa, alla chiusa dell'aria, che destano preoccupazione alla Callas nel 60 e risultano tirate, mentre nel 54 sono facilmente dominate. La Callas non è mai stata assolutamente perfetta in Casta Diva, peraltro. Quando c'è la volatina che conduce al La acuto (che la Stignani, ad esempio, canta mettendoci sopra le parole che ci sono scritte, «il bel sembian»(-te), parole tra l'altro che imprimono alla volatina il suo carattere mosso e musicalmente ondulato - direi scolpito nella sua esecuzione), la Calas ripiega su un «ah» che si mette in questi casi per aiutare la voce. Inoltre, ed è ancora più importante, la partitura prevede (anche se non obbligatoriamente) non un La acuto semibreve, tenuto cioè a lungo, ma uno spezzato, croma/semiminima, ripetuto tre volte, che è magnifico dal punto di vista musicale e belcantistico (e la Stignani lo esegue così), mentre appunto la Callas esegue più comodamente e senza meno pericoli “l'oppure“, il La lungo.

 

Conoscete la Norma dell'Auditorium della RAI di Roma del 50 o 52, anch'esso con Callas e Stignani, e Mario del Monaco? E' un live, e val la pena sentirlo.

Edited by Isher
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@@GreenLamb Sei per niente noioso, anzi vi ringrazio entrambi, avete dato una risposta più che esaustiva. Green, tu dopo un'ascolto molto attento hai fornito un'analisi completa di tutto il primo atto, a leggerlo è stato davvero interessante, onestamente non avrei la pazienza di mettere al confronto in questo modo meticoloso due registrazioni, anzi basavo la mia valutazione iniziale sull'impressione degli ascolti passati. Adesso appena avrò il tempo, mi piacerebbe di riascoltare le due versioni in mio possesso con i tuoi commenti come linea guida...

@@Isher No, per sfortuna non conosco nemmeno questa versione, la presenza in cast di Mario del Monaco mi esalta abbastanza per procuramela :D

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@@Addie Pray grazie milleXD Quando hai tempo ti divertirai a confrontare in modo sistematico le due registrazioni, credimiXD (mi sembri abbastanza folle per apprezzare l'operazioneXD)

 

@@Isher certo che la conosco anche se non la possiedo, la ascoltai qualche tempo fa e ci sono ampi scorci su youtube! E'un live splendido anche questo vista la presenza di protagonisti eccezionali e al meglio delle loro capacità!

 

Io oggi, visto il mio umore ottimo e data la mia estrema felicità, voglio dedicare uno dei più bei duetti d'amore rossiniani che rispecchia perfettamente il mio attuale stato d'animoXD

Dall'Armida "Amor! Possente nome!" in tre versioni differenti.

La Callas inumana e Francesco Albanese. La cabaletta è tagliata, ma è splendida comunque... infine la Callas spara un sopracuto allucinante che nessun'altra poi ritenterà!

http://www.youtube.com/watch?v=BXLpJSIrC9o

 

Gregory Kunde e Renee Fleming in un'ottima esecuzione in cui si dimostra che talvolta il tenore può superare il soprano nel campo della coloratura, del filato, degli acuti. La Fleming se la cava egregiamente pur non essendo portata per il belcanto.

 

Infine (con anche il video) l'esecuzione perfetta di Rockwell Blake e June Anderson.

http://www.youtube.com/watch?v=S6MJ_N78z2k

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Addie Pray

Giusto per rimanere in tema dei duetti d'amore :D :D

Edited by Addie Pray
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ringrazio @@GreenLamb per lo splendido post su Bellini e approfitto di tutti i vostri interventi per un breve off topic

amici melomani, convertitevi al vinile!!

il vinile è il futuro, la nuova frontiera del melomane :uhsi:

ok, penserete che sto scherzando ma non è così: il vinile oggi si trova usato in condizioni seminuovo e a prezzi stracciati, ha una qualità sonora inarrivabile, e inoltre trovate tutto il repertorio dei vostri cantanti preferiti

non mi credete? giusto per rimanere a bellini, date un'occhiata a questo venditore su Ebay inglese che per 18 euro vi vende un cofanetto di un'opera con tanto di libro interno a colori formato 30x30cm

http://www.ebay.it/sch/worldcollectabilia/m.html?_nkw=bellini&_sacat=0&_odkw=&_osacat=0&_trksid=p3911.c0.m270.l1313

ma non ha solo Bellini, ma anche Rossini, Donizetti...

http://www.ebay.it/sch/worldcollectabilia/m.html?_nkw=rossini&_sacat=0&_odkw=bellini&_osacat=0&_trksid=p3911.c0.m270.l1313

http://www.ebay.it/sch/worldcollectabilia/m.html?_nkw=donizetti&_sacat=0&_odkw=rossini&_osacat=0&_trksid=p3911.c0.m270.l1313

e ci sono tantissimi altri venditori ricolmi di vinili d'opera, che non compra più nessuno :bua:

il vinile richiede un minimo di dedizione, occorre comprare un giradischi (ma si trovano nell'usato oggetti leggendari a prezzi ridicoli) e uno stereo "vero", che occupa spazio ma vi porta su un palco a teatro

senza che arrivate alla mia follia, che ascolto su un impianto di fine anni '50, io credo che un buon ascolto del "suono" in quanto tale è importante

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