Jump to content

I gay e il sessocentrismo, mito o realtà?


Ilromantico

Recommended Posts

In effetti il discorso è un tantino complesso. Ogni minoranza che subisce una discriminazione la subisce a causa di un fattore ben preciso: i neri per il colore della pelle, le donne perché ritenute non all'altezza degli uomini. I gay vengono discriminati per i loro gusti sessuali. L'identità la si costruisce proprio su quella cosa che il resto della comunità stigmatizza. Quindi i neri hanno fatto della loro pelle nera il proprio orgoglio, le femministe hanno fatto del loro essere persone di sesso femminile il loro orgoglio. I gay hanno fondato il loro orgoglio sul loro comportamento sessuale, che è appunto omosessuale, e non eteronormativizzato (significa che non rientra nella norma generale etero che regola i rapporti sessuali nella società).

E qui entra in gioco il sessocentrismo. Fin quando la rivendicazione sarà basata prevalentemente o esclusivamente su questo fattore sessuale identitario, IMHO sarà sempre senza sbocco. La storia del movimento gay italiano lo dimostra. I gay, secondo me, avranno i diritti solo quando si saranno liberati da questo sessocentrismo dimostrando di essere responsabili e di essere capaci di costruire coppie stabili e di lunga durata,

Senza questa dimostrazione di responsabilità, l'omogenitorialità ce la scordiamo!

Realisticamente però, guardandomi intorno, mi rendo anche conto che molti gay questa responsabilità non la vogliono. Il loro obiettivo sembra essere limitato unicamente alla soddisfazione sessuale e il resto è tutto relativo. Molti altri invece pensano di essere credibili come genitori, anche seguendo il classico stile di vita gay basato sulla superficialità, le disco, i rapporti mordi e fuggi, le saune eccetera. Ci sono invece altri gay, come me, ilRomantico, Altair, eccetera, che, ognuno con le sue sfumature personali, ritengono che lo stile comune di vita gay non sia quello ideale per l'emancipazione. Ma evidentemente siamo in minoranza! :(

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 361
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Almadel

    72

  • akinori

    49

  • Ilromantico

    43

  • Hinzelmann

    34

AndrejMolov89

Veramente no. Continui con la tua tesi senza dimostrare nulla come al solito. I gay hanno iniziato a rivendicare il proprio diritto ad esistere e non essere stipati alla dimensione meramente privata. Voler diventare "pubblici", per così dire.

Nessuno rivendica i diritti sulla base del sesso, a me pare che il matrimonio o i diritti delle coppie di fatto si chiedano in conseguenza di un sentimento. La responsabilità non c'entra nulla. In ogni caso ti è stato dimostrato già ampiamente che non esiste il sessocentrismo nella mentalità gay, che non esiste per lo meno intrinsecamente nella comunità gay.

 

La tua tesi è ASSURDA: i gay sono discriminati perché sono Sessocentrici; le comunità gay, per chiedere i diritti, si basa sul sessocentrismo, ecco perché non ottiene diritto. E' assurda perché non è vero che i gay vengono discriminati per essere sessocentrici, vengono discriminati per il fatto stesso di essere gay. E' assurda perché l'attività LGBT non si basa sul sesso, ma bensì sull'eliminazione della discriminazione e sulla possibilità di poter vivere pubblicamente la propria omosessualità. Le uniche attività inerenti al sesso della comunità gay che chiede i diritti, è quella legata alla prevenzione delle malattie veneree, ma è totalmente slegata dalla richiesta dei diritti, più che legittima.

Link to comment
Share on other sites

Non si può procedere all'inverso, secondo il principio di "falsificazione"?

 

Io - per esempio - sarei disposto a credere che

"i gay basino la loro identità sul sesso

e che questo sia un ostacolo al raggiungimento dei diritti"

quando sentirò - da parte di un gruppo GLBT - una richiesta politica

che abbia qualcosa a che fare con la sessualità e non con le coppie o la genitorialità.

 

Ora bisogna chiedere ad Akinori: "Cosa ti convincerebbe del contrario?"

Link to comment
Share on other sites

Ancora una volta concordo con akinori. Non capisco i vaneggiamenti di Almadel e Greed, ma credo che akinori sia stato abbastanza chiaro. Se avete opinioni diverse lo capisco, ma è inutile continuare a parlarne visto che le posizioni mi sembrano a senso unico e il discorso orma mi sembra abbastanza sterile. Non state apportando nulla al discorso che non si limiti al semplice contrattarci o fare orecchie da mercante su cose giá spiegate e rispiegate. Sono stato a Parigi di recente col mio ragazzo, una città con milioni di abitanti e possibilità di diventare coppie di fatto. È solo un'esperienza superficiale e molto opinabile, ma di coppie gay che si baciavano o tenevano per mano ne abbiamo viste 2. Salvo poi vedere eserciti di gay nei locali gay nella classica formula sesso&divertimento, in uno dei locali abbastanza discreto (era un semplice disco-pub) il grande evento della domenica era lo spogliarello di un tizio. Inutile dirvi che siamo durati mezz'ora a questo "divertentissimo" ambiente gay parigino(ambiente decisamente super-ghettizzato). Ma io mi chiedo con la bellezza della città nessuno che avesse voglia di passeggiare col proprio ragazzo??Mi ha un pò intristito non aver visto praticamente nessuna coppia gay "alla luce del sole" a parigi.

Link to comment
Share on other sites

Non ho nessun interesse a dimostrarti nulla sinceramente, se sei interessato rileggiti quanto ho scritto sinora nel topic. Timidi??Boh è possibile, ripeto non ho certo la presunzione di dare un opinione sui gay francesi basandomi sulla mia breve esperienza da turista :D. Ma la mia insignificante esperienza mi è sembrata un pò deprimente per i gay francesi, ma ripeto è un parere basato su una piccola esperienza!

Link to comment
Share on other sites

Più che non vederle magari non riesci proprio a capirle. Quando riuscirai magari a dimostrare e dare anche solo affetto verso il prossimo, allora magari se vuoi ne riparliamo, ma per il momento il tuo parere mi sembra sterile e insensato. Le risposte le avete date e anche noi, la differenza è che io le ho capite, ma non concordo e state cercando in tutti modi di farci accettare i vostri pensieri facendoci passare per moralisti ecc.

Link to comment
Share on other sites

AndrejMolov89

Guarda, cosa dobbiamo rispondere? AVETE RAGIONE?

PErché sembra che vogliate avere ragione e siccome sto perdendo il mio tempo. Seguirò il motto : don't feed the troll.

Link to comment
Share on other sites

Contando anche la percentuale di gay sulla popolazione totale, e la percentuale di persone che stanno in una coppia rispetto alla popolazione totale, e incrociando questi due dati... non mi aspettavo che ne avresti visti di più.

Quanto siete stati in Francia, scusa?

 

E, ad ogni modo, continuo a non poter fare a meno di vedere il moralismo. Se anche una grossa parte dei gay fosse sessocentrica, ci sarebbe qualcosa di male? C'è qualcosa di male nel sesso? Io pure, e sono femmina bisex, mi sono messa con il mio ragazzo dopo qualche giorno che facevamo sesso, per noi non ci sono stati fiorellini, e i baci romantici sono arrivati dopo.

Fino a che non ci si riesce a sganciare da questo moralismo e da questi tabù verso il sesso non credo si andrà lontano... in fondo credo che siamo tutti abbastanza adulti, e che la fase adolescenziale l'abbiamo passata da un po'.

Link to comment
Share on other sites

Vedi @@Frattaglia, non si tratta di moralismo. Proprio a me che sono ateo il discorso del moralismo non lo potete fare. Semplicemente io e IlRomantico descriviamo il sessocentrismo per quello che è, ne abbiamo consapevolezza, tutto qui. Soprattutto per le implicazioni negative che ha sull'omoaffettività.

Non mi sembra una buona risposta sostenere di essere vittime di un giudizio morale, che ti assicuro non c'è.

Nella mia esperienza personale, ogni rapporto costruito sulla mera attrazione fisica è stata una catastrofe. Tu potrai rispondere: evidentemente è la tua esperienza personale che ti ha segnato negativamente. Anch'io pensavo fosse così, ma confrontandomi con altri gay ho poi scoperto che la mia situazione era molto più comune di quanto sospettassi!

Il sessocentrismo sembra essere caratteristico soprattutto dei gay più giovani, come tendenza generale (attenzione a non arroccarvi sull'equazione sbagliata omosessualità=sessocentrismo, che non è vera! Ci sono anche gay che non danno molta importanza al sesso, esistono, ve lo assicuro e non sono preti o cose simili).

Ovviamente il sessocentrismo riguarda i gay esteticamente gradevoli, quelli che non lo sono sicuramente non si riconosceranno in questo quadro, immagino. Questa può essere un'altra chiave di lettura.

 

Crescendo, maturando, il sessocentrismo tende a smorzarsi. La cosa triste è che quando hai la capacità di costruire un rapporto serio, ormai sei una scarpa rotta o consumata...da giovane magari avevi incontrato la persona della tua vita, ma siccome vi usavate a vicenda solo per scopi sessuali il rapporto si è perso nella miriade di altri rapporti senza significato.

Io conosco inoltre anche molti gay che dopo l'ubriacatura sessocentrica, non sono in grado di costruire un rapporto o non vogliono. Spesso continuano a cercare il sesso (rete, prostituzione battuage eccetera) e cercano in questo modo di riempire la propria solitudine. Si parla sempre di coppie gay tra i 30 e i 50 me oltre, ma non si parla mai della stragrande maggioranza di gay single prigionieri del sessocentrismo. C'è un video postato da Ghost Hunter in un altra sezione, di cui non ricordo il titolo, qualcosa tipo "Forward " che esprimeva in modo molto convincente cuò che sto cercando di esprimere consiglio a tutti di vederlo!

Ecco l'ho trovato si chiama Fast Forward, si trova sempre in questa sezione Spunti e riflessioni e descrive molto bene e in maniera sobria il rapporto fra sessocentrismo e vecchiaia senza immagini sessuali esplicite, anche se il sesso è presente dall'inizio alla fine del documentario. io lo trovo illuminante!

Link to comment
Share on other sites

AndrejMolov89

" Il sessocentrismo può colpire anche te. Sta attento alle persone con cui ti rapporti, fa rapporti sempre protetti. L'infezione sessocentrica può colpire anche te, non sei più al sicuro. Bisogna stare attenti..." La descrivi come una malattia.

Link to comment
Share on other sites

Ovviamente il sessocentrismo riguarda i gay esteticamente gradevoli, quelli che non lo sono sicuramente non si riconosceranno in questo quadro, immagino. Questa può essere un'altra chiave di lettura.

 

Se non date ragione ad Akinori siete dei cessi, sappiatelo :D

Link to comment
Share on other sites

@almadell, non ho mai scritto una volgarità simile! Come al solito, quando sei in difficoltà, decontestualizzi certe affermazioni, le trasformi e le universalizzi per fare la tua demagogia, ormai si è capito come funzionano i tuoi giochini :)):

E' evidente però che chi, essendo esteticamente non adeguato a quelli che sono i canoni dominanti di bellezza maschile nel mondo gay, anche volendo il sessocentrismo non ha mai avuto la possibilità di sperimentarlo e quindi forse trova incomprensibile o inconcepibile un discorso del genere.

Non si tratta di dare o no ragione ad akinori per essere belli, come vuoi far credere tu, descrivo semplicemente una situazione oggettiva :gh:

Link to comment
Share on other sites

Invito tutti a riportare la discussione a un livello più tranquillo e rispettoso degli altri utenti.
Non se ne può più di sentir parlare di "vaneggiamenti", di "troll", di "giochini", eccetera.
Link to comment
Share on other sites

Non ho speranze: se cito, decontestualizzo

e se non cito, interpreto. :)

 

Però in fondo il messaggio che fai passare è positivo.

Se i "belli" rischiano di diventare sessocentrici

e se il sessocentrismo rischia di compromettere l'omoaffettività;

allora non è affatto vero che i "brutti" rischiano di rimanere da soli, anzi!

L'essere brutti permetterebbe di fare meno sesso

e per la tua equazione per la quale "più sesso = meno amore"

risultano - in fin dei conti - emotivamente privilegiati.

 

Sul serio, sarebbe molto bello crederti.

Sarebbe bello pensare che chi da ragazzo fa molto sesso, poi muoia in solitudine.

Sarebbe bello anche credere che i palestrati siano tutti stupidi

e che i "fighi" siano tutte persone superficiali e anaffettive.

Sarebbe qualcosa che metterebbe un equilibrio in un mondo ingiusto.

 

Io in questo "equilibrio romantico" non credo affatto.

Chi fa poco sesso e aspetta il grande Amore, col tempo diviene una persona sgradevole;

chi è insicuro del proprio aspetto e della propria sessualità trova più difficilmente un partner stabile.

 

E' certamente vero che molti ragazzini passano una fase di esplorazione della sessualità;

ma questo non li rende né peggiori né migliori di chi ha aspettato il Principe Azzurro.

Perché sono queste le due categorie di gay rispetto al "sessocentrismo".

Quelli che ragionano come i maschietti e quelli che ragionano come le femminucce

(almeno secondo l'educazione tradizionale per maschi e femmine...)

 

PS: Ti ricordo che in questo forum scrivo come Almadel con una "L" sola.

Rispettare questa semplice convenzione ti sarà utile

mentre tenti di convincermi che non ci conosciamo già.

Link to comment
Share on other sites

piccolo OT @@Almadel non sto cercando di convincerti di niente, sei tu che vuoi convincere me di qualcosa. Non so che importanza abbia scrivere almadel con una due o tre l, ma penso sia meglio discuterne in privato perché qui si parla d'altro grazie fine OT

 

@@Almadel la tua impostazione è errata, secondo me, dal punto di vista metodologico, per questo non c'è mai un punto d'incontro. Quando trasformi delle mie valutazioni o ipotesi in equazioni e le universalizzi, è chiaro che esce fuori un non sense.

Non trovo affatto bello che chi abbia fatto molto sesso da giovane trascorra poi la vecchiaia in solitudine, anzi mi sembra tristissimo.

Spesso il sessocentrismo è solo un'abitudine sbagliata, uno stile di vita da cui non ci si riesce più a liberare, cosa che il documentario linkato da Ghost Hunter dimostra in modo eclatante. Non è che se sei sessocentrico sei necessariamente anaffettivo e superficiale, anzi spesso l'anaffettività e la superficialità sono una conseguenza del sessocentrismo.

Link to comment
Share on other sites

Vaneggiamento non é un'offesa. Non ho capito gli esempi e Frattaglia sei fuori strada. Non ho mai giudicato negativamente chi fa subito sesso con una persona a cui è realmente interessato. Può nascere l'amore, un avventura o restare una notte di passione e basta, ma l'importante è che lo si faccia per un reale interesse e non per farsi l'ennessimo pezzo di carne per riempire il vuoto della solitudine o perché si è incapaci di pensare ad altro oltre che al sesso. Figurati giustifico anche chi dopo una rottura o un determinato periodo della sua vita vuole pensare solo a divertrsi.

 

Tra il principe azzurro e il pensare solo a utilizzare le persone cone pezzi di carne per puri scopi Fisici, ci sono milioni di tipi di rapporti decisamente più normali e soddisfacenti, ma il caro Almadel gioca sempre a riportare gli esempi estremi come il principe azzurro :)

Link to comment
Share on other sites

Scusate ma per gay giovani cosa intendete?

Ventenni?

Trentenni?

Perchè se vi guardate un po' in giro, sopratutto nella società odierna, il vostro "sessocentrismo" non è gay, ma è universale.

Link to comment
Share on other sites

@Almadel la tua impostazione è errata, secondo me, dal punto di vista metodologico, per questo non c'è mai un punto d'incontro. Quando trasformi delle mie valutazioni o ipotesi in equazioni e le universalizzi, è chiaro che esce fuori un non sense.

Non trovo affatto bello che chi abbia fatto molto sesso da giovane trascorra poi la vecchiaia in solitudine, anzi mi sembra tristissimo.

Spesso il sessocentrismo è solo un'abitudine sbagliata, uno stile di vita da cui non ci si riesce più a liberare, cosa che il documentario linkato da Ghost Hunter dimostra in modo eclatante. Non è che se sei sessocentrico sei necessariamente anaffettivo e superficiale, anzi spesso l'anaffettività e la superficialità sono una conseguenza del sessocentrismo.

 

Ti sembra triste? A me proprio no.

E poi è esattamente quello che sostieni tu:

chi fa molto sesso, poi si inaridisce e non trova l'Amore.

 

Io ti ho detto: "Magari!"

Almeno potresti dire: "Ah-ah, sossocentrico! Hai voluto divertirti, e adesso muori in solitudine!"

(Proprio come capita nel video che ti piace tanto)

 

E invece non mi pare affatto che sia così.

Non esiste una bilancia con la sessualità da una parte e l'affettività dall'altra.

C'è chi fa molto sesso e viene molto amato e molto ricambia.

Chi fa poco sesso e non trova nessuno da amare.

Chi pensa solo a scopare e non ha relazioni.

Chi ama ed è amato tantissimo e ha una sessualità poco soddisfacente.

 

Non devo affatto ricamare su quello che dici tu, perché in sintesi il tuo pensiero è questo:

1) I gay desiderano il sesso più degli etero

2) Chi pensa o fa molto sesso, non riesce ad avere una relazione stabile

3) La mancanza di relazioni stabili ci impedisce di ottenere dei diritti

 

Solo che non sei riuscito a spiegare

1) Perché i gay dovrebbero voler fare più sesso degli etero

2) Ti sembra davvero che chi ha fatto molto sesso abbia meno possibilità di avere una relazione? (Sul punto due ho incentrato i miei ultimi interventi...)

3) Per quale motivo solo in Italia non abbiamo i diritti, nonostante nei Paesi in cui li hanno sia più facile scopare e nei Paesi in cui non ci sono sia più difficile.

 

Non ho schematizzato le tue posizioni? Esponimele più chiaramente.

Hai risposto già a queste tre domande in modo soddisfacente? Dimmi dove.

 

Le mie posizioni in merito invece sono le seguenti:

1) Etero maschi e gay hanno gli stessi desideri sessuali (dati dal testosterone); per i gay è più facile metterli in pratica

perché non si relazionano a una controparte femminile che per motivi genetici ed educativi cerca una relazione stabile.

2) Non esiste alcuna relazione "inversamente proporzionale" tra sessualità e affettività.

Anzi: chi ha praticato poco sesso tende a essere più insicuro e l'insicurezza è dannosa per una relazione stabile.

3) Libertà sessuale e diritti vanno a braccetto, perché sono due espressioni di una Comunità Gay emancipata.

 

Se trovi che il mio discorso sia contraddittorio (come io trovo che sia il tuo)

segnalami le contraddizioni a cui sarei tenuto a risponderti, come ho fatto io.

 

E' inutile che svicoli di fronte a domande precise,

rispondi alle contraddizioni che io ho rilevato

e rileva le contraddizioni nel mio ragionamento

di modo che io possa rispondere ai tuoi appunti

e fondare questo dialogo un po' folle su basi più razionali.

Link to comment
Share on other sites

A seconda dei casi ce l'hanno con i gay di ogni età

quindi trovo inutile formulare la domanda, ti sarà data

una risposta buona per un post, ora salta fuori che i gay

sono più sessuocentrici perchè più belli? Ma siamo seri...

 

In realtà noi sappiamo che l'omosessualità implica una

sessualità più diffusa e quindi meno centrata rispetto al

precotto collezionismo eterosessuale di rapporti vaginali

 

La sessualità gay dà ampie possibilità di scelta è meno

seriale ed è più consapevole ( sempre nei limiti della

cultura di un paese in cui scatta il pogrom a Torino per

una questione di verginità ) e costruibile, proprio perchè

libera e vissuta in modo pubblico ( l'aspetto pubblico della

sessualità etero è solo quello istituzionalizzato )

 

E' chiaro che se poi una persona incontra un ragazzo lo sceglie

come partner per ragioni esclusivamente sessuali, perchè altrimenti

si sente in colpa a farci sesso, ma si racconta la balla di essere

innamorato il problema è un altro...la bugia

 

Altrettanto chiaro se uno di avere una storia sentimentale non se la

sente, perchè velato o inibito dall'omofobia, sarà in cerca di un alibi

pur di non affrontare la scomoda verità.

 

Nel primo caso è sessuofobia, nel secondo omofobia

Link to comment
Share on other sites

E' chiaro che se poi una persona incontra un ragazzo lo sceglie

come partner per ragioni esclusivamente sessuali, perchè altrimenti

si sente in colpa a farci sesso, ma si racconta la balla di essere

innamorato il problema è un altro...la bugia

 

Altrettanto chiaro se uno di avere una storia sentimentale non se la

sente, perchè velato o inibito dall'omofobia, sarà in cerca di un alibi

pur di non affrontare la scomoda verità.

 

Davvero non basta questo per chiudere la questione? :(

 

Ne ho conosciuti davvero tanti di ragazzi che hanno praticamente distrutto

il concetto stesso di "Amore", essendosi detti "innamorati"

solo per poter fare sesso senza sentirsi in colpa.

 

E altrettanti ragazzi che cercavano "solo sesso"

perché "l'Amore tra maschi è impossibile, io ho la ragazza o l'avrò,

bisogna non destare sospetti, è solo un'esperienza" e via dicendo...

 

Risolti questi due casi - rifiutati i complessati -

e il mondo gay ti sembrerà identico a quello etero...

Link to comment
Share on other sites

Le mie posizioni in merito invece sono le seguenti:

1) Etero maschi e gay hanno gli stessi desideri sessuali (dati dal testosterone); per i gay è più facile metterli in pratica

perché non si relazionano a una controparte femminile che per motivi genetici ed educativi cerca una relazione stabile.

2) Non esiste alcuna relazione "inversamente proporzionale" tra sessualità e affettività.

Anzi: chi ha praticato poco sesso tende a essere più insicuro e l'insicurezza è dannosa per una relazione stabile.

3) Libertà sessuale e diritti vanno a braccetto, perché sono due espressioni di una Comunità Gay emancipata.

 

1) il sesso è più importante per i gay nella giovinezza a causa della repressione sessuale, quindi ad un certo punto la promiscuità diventa uno sfogo

e assume dimensioni che non assume fra gli etero. Inoltre per un gay fare sesso, in genere, a qualsiasi età,significa affermare in modo immediato la propria identità, cosa di cui un etero non ha bisogno perché vive in una società gia eteronormativizzata. Può accadere, talvolta, che il sesso perda d'importanza con l'avanzare dell'età, se si è riusciti a costruire una relazione veramente matura, senza tutte queste finzioni di coppia aperta o semiaperta o semichiusa, ma non è una cosa così comune. Inoltre anche l'impossibilità di vedere riconosciute le proprie unioni non favorisce la fedeltà dei componenti della coppia gay. Per quanto si amino, è più facile cedere alle tentazioni, non essendo il loro legame giuridicamente valido, attualmente, in Italia, per esempio. Ma anche dove questa validità sia riconosciuta non mi sembra che ci siano poi grandi differenze. perché a questo punto subentra il testosterone. Mentre in una coppia etero è più facile sublimare la libido, in una coppia omo mi sembra che questo sia molto più difficile, a causa del doppio concentrato di testosterone

 

2) il sessocentrismo è una forma di dipendenza oltre che uno stile di vita. Ostacola oggettivamente la realizzazione dell'affettività o può minare un'omoaffettività che è stata raggiunta. Non capisco con che coraggio un gay che frequenta l'ambiente gay possa negare questa cosa.

Forse la visione di chi ha una relazione di coppia o è single per necessità distorce un poco la visuale, davvero non riesco a trovare una spiegazione per un rifiuto di una realtà così evidente, non solo a me, ma a tanti miei coetanei, e soprattutto una realtà evidente fuori dai forum, nella vita gay reale.

 

3) la libertà sessuale sicuramente esprime emancipazione. Non credo però che questa emancipazione sia espressa anche dall promiscuità, che è ben diversa dalla libertà sessuale. Si ha diritto a provare, a sperimentare a fare esperienze non di coppia eccetera. Ma quando la sessualità diventa il fine esclusivo e se nonsi fa sesso con un piu partner diversi una o più volte alla settimana secondo me c'è qualcosa che non va. in effetti questi gay conoscendoli, si rivelano persone infelici, per quanto ad un primo sguardo possano sembrare cool e fighi. e spesso provocano anche tanta infelicità in altro.

Link to comment
Share on other sites

Veramente la società eteronormativizzata prevede che il maschio etero debba fare più sesso possibile, perchè lo rende figo (al contrario del classico "sfigato"). Poi immagino che i giovani gay abbiano due ruoli a cui possono scegliere di aderire, quello maschile del fare più sesso possibile, o quello femminile del conservarsi per chi merita o simili.

 

Non capisco perchè il primo punto di quello che dico (cioè la società che spinge il maschio a fare sesso perchè è fico) non lo ammettete, eppure mi pare abbastanza palese.

Link to comment
Share on other sites

1) il sesso è più importante per i gay nella giovinezza a causa della repressione sessuale, quindi ad un certo punto la promiscuità diventa uno sfogo

e assume dimensioni che non assume fra gli etero. Inoltre per un gay fare sesso, in genere, a qualsiasi età,significa affermare in modo immediato la propria identità, cosa di cui un etero non ha bisogno perché vive in una società gia eteronormativizzata. Può accadere, talvolta, che il sesso perda d'importanza con l'avanzare dell'età, se si è riusciti a costruire una relazione veramente matura, senza tutte queste finzioni di coppia aperta o semiaperta o semichiusa, ma non è una cosa così comune. Inoltre anche l'impossibilità di vedere riconosciute le proprie unioni non favorisce la fedeltà dei componenti della coppia gay. Per quanto si amino, è più facile cedere alle tentazioni, non essendo il loro legame giuridicamente valido, attualmente, in Italia, per esempio. Ma anche dove questa validità sia riconosciuta non mi sembra che ci siano poi grandi differenze. perché a questo punto subentra il testosterone. Mentre in una coppia etero è più facile sublimare la libido, in una coppia omo mi sembra che questo sia molto più difficile, a causa del doppio concentrato di testosterone

 

Come dice Frattaglia - e insegna il caso di Berlusconi -

la società eteronormativa prevede che il maschio faccia più sesso possibile,

con donne giovanissime, in gruppo e anche a pagamento - se serve -

Il matrimonio è "la tomba dell'amore" e prima dell'Ottocento

(domanda a Dante, Petrarca, Pascal, Miller, de André o a qualsiasi etero ti venga in mente)

le vere relazioni erano quelle che avvenivano fuori dalla coppia sposata.

Stai mitizzando una cosa (la "serieta sessuale del maschio etero") che non sono non è mai esistita,

ma che nessun maschio etero di è neppure mai sognato di propagandare come propria.

 

Prendi - ti prego - dieci ventenni etero e dieci ventenni gay e chiedi loro cosa sia per loro il sesso.

Se uno di loro dice: "Non è importanteeeee! Io credo nel vero amoreeee!" Stai sicuro che è gay.

Se risponde: "E' la cosa meglio, io starei sempre a scopa'! Chemmeneimporta delle smancerie a mme!" Ecco, quello è etero.

 

L'idea che per te i ruoli siano invertiti non riesco proprio a spiegarmela...

Cioè in realtà me la spiego: quello che tu pensi della sessualità dei maschi gay

è la stessa cosa che le ragazze pensano della sessualità dei maschi etero.

 

A mio avviso hai introiettato completamente il ruolo di genere femminile

e il tuo giudizio si basa su questa convinzione.

 

Almeno l'effetto su IlRomantico è esplicito, perché lui fa dichiaratamente il paragone

tra la voglia di scopare dei maschi e il bisogno di una relazione delle femmine.

 

2) il sessocentrismo è una forma di dipendenza oltre che uno stile di vita. Ostacola oggettivamente la realizzazione dell'affettività o può minare un'omoaffettività che è stata raggiunta. Non capisco con che coraggio un gay che frequenta l'ambiente gay possa negare questa cosa.

Forse la visione di chi ha una relazione di coppia o è single per necessità distorce un poco la visuale, davvero non riesco a trovare una spiegazione per un rifiuto di una realtà così evidente, non solo a me, ma a tanti miei coetanei, e soprattutto una realtà evidente fuori dai forum, nella vita gay reale.

 

Dipende essenzialmente dall'ambiente gay che frequenti.

Se frequenterai l'ambiente dei raduni del forum non vedrai nulla di quello che vedi in uno scopatoio.

E i raduni del forum non sono una "realtà meno reale" delle dark room.

Se io vado in un locale vedo tantissimi single in cerca di sesso;

se torno la settimana successiva chi ha un fidanzato non lascia un post-it per spiegarmi che ora ha un compagno:

chi frequenta i luoghi per single gay è gay; chi non li frequenta è generalmente fidanzato.

Non esiste un luogo adatto per vedere i gay fidanzati, quindi non li vedi mai.

 

3) la libertà sessuale sicuramente esprime emancipazione. Non credo però che questa emancipazione sia espressa anche dall promiscuità, che è ben diversa dalla libertà sessuale. Si ha diritto a provare, a sperimentare a fare esperienze non di coppia eccetera. Ma quando la sessualità diventa il fine esclusivo e se nonsi fa sesso con un piu partner diversi una o più volte alla settimana secondo me c'è qualcosa che non va. in effetti questi gay conoscendoli, si rivelano persone infelici, per quanto ad un primo sguardo possano sembrare cool e fighi. e spesso provocano anche tanta infelicità in altro.

 

La gente che fa molto sesso è ben ripartita tra "gran fighi" e "sfigati"

E la gente che ha il fidanzato è tanto "bruttina" quanto "bellina".

Per scopare tanto è necessario "buttarsi" e per trovarsi un ragazzo

è necessario "avere un buon carattere"; le due cose non si escludono a vicenda.

 

Ora - siamo seri -

Io ti ho chiesto:

1) Perché i gay dovrebbero voler fare più sesso degli etero

E tu mi hai risposto

il sesso è più importante per i gay nella giovinezza a causa della repressione sessuale, quindi ad un certo punto la promiscuità diventa uno sfogo

e assume dimensioni che non assume fra gli etero.

Quindi i gay vogliono fare più sesso perché ne fanno di meno, reprimendosi?

Quindi au contraire se ne facessero di più - non reprimendosi - ne farebbero di meno?

In che modo questa spiegazione dovrebbe avere senso?

Spiegamela meglio e io formulerò meglio la mia domanda.

 

Poi ti ho chiesto

Ti sembra davvero che chi ha fatto molto sesso abbia meno possibilità di avere una relazione?

E tu mi hai risposto:

Ostacola oggettivamente la realizzazione dell'affettività o può minare un'omoaffettività che è stata raggiunta.

Stupendoti che qualcuno non lo trovi un "dato oggettivo"

 

Di oggettivo però ci sono solo i numeri, a questo mondo.

Ad esempio: Padova è l'unica città con molti locali gay del Triveneto.

Sette milioni di persone, 105mila omosessuali maschi

e - se va bene - cinquemila gay in tutte le feste tra Padova, Mestre e Verona il sabato sera.

E gli altri 100mila gay dove sono?

(Cinquemila gay sono una cifra stratosferica, non sono così tanti quelli che cercano sesso;

il cruising-bar più figo del Triveneto stappa lo champagne se sono in trecento...

Noi per la Littizzetto - senza dark-room e con tantissimi etero - l'abbiamo stappato per essere in 8mila)

 

E ancora ti ho domandato

3) Per quale motivo solo in Italia non abbiamo i diritti, nonostante nei Paesi in cui li hanno sia più facile scopare e nei Paesi in cui non ci sono sia più difficile.

Ma non ho ottenuto nessun genere di risposta, neppure fuorviante.

Link to comment
Share on other sites

Perché in teoria per un maschio etero è più difficile fare sesso con facilità con le donne. Quindi o hai charme o ci sai fare o sei bellissimo e avrai maggiori probabilità di successo di essere un latin lover. La "figosità" non sta nel fatto che riescono a fare più sesso, quanto che riescono in un'impresa che per molti maschi etero è impossibile. Se nel mondo etero ci fossero le stesse meccaniche di quello gay, allora o la cosa verrebbe vista normale ;ma non figa) da alcuni o da altri verrebbe vista come squallida.

 

Sinceramente non capisco questi 2 macro-gruppi sessocentrismo/maschio serietà/femmina. Mi sembrano limitanti e decisamente offensivi, come se non esistessero delle vie di mezzo!

 

Libertà sessuale non vuol dire vendersi come pezzi di carne o trattare gli altri cone se lo fossero. Ho conosciuto molte persone molto attraenti con cui c'era un forte feeling sessuali, ma nel momento in cui si capiva che erano sessocentrici o mi vedevano cone un pezzo di carn, li ho mandati a quel paese. Non si tratta mica di fare i preziosi, perchè di avventure ne ho avute come tutti, ma si tratta di proteggere la mia dignità.

 

Etero, donne, 800... Cercate un pò di non dare la "colpa" ad altre cose e buttiamo un pò sul fuoco un pò di autocritica, che qui sembra mancarne parecchia. Per un Berlusconi e 100 mariti stronzi, ci stanno almeno 10.000 famiglie e coppie serene o addirittura felici.

Link to comment
Share on other sites

Quindi i gay vogliono fare più sesso perché ne fanno di meno, reprimendosi?

Quindi au contraire se ne facessero di più - non reprimendosi - ne farebbero di meno?

In che modo questa spiegazione dovrebbe avere senso?

Spiegamela meglio e io formulerò meglio la mia domanda.

Aspetta, in questo senso può scattare il discorso psicologico per cui è molto più facile lasciarsi andare facendo sesso che lasciarsi andare ammettendo dei sentimenti.

Quindi posso immaginare che un represso che inizia ad accettarsi prima accetterà il fatto che si eccita con un uomo/può fare sesso con un uomo, e secondariamente (dopo tempo) accetterà che può provare anche dei sentimenti per un uomo.

 

 

Riguardo al Berlusconi, non è ovviamente lui il problema in sè, ma il messaggio che passa e che non è altro che un sintomo della società.

Non so voi, ma al liceo da me e anche tra i miei amici c'era anche una mezza gara a chi perdeva la verginità prima, e se alle ragazze il consiglio di aspettare quello giusto viene dato sempre, ai ragazzi lo stesso consiglio veniva dato molto più raramente.

Insomma, è un messaggio che la società passa, è ovviamente sbagliato ma non è possibile affermare il contrario, come dite voi. Però occhio, non sto negando la vostra ipotesi, ma tra le cose da analizzare sui piatti della bilancia va sicuramente messa anche questa.

Link to comment
Share on other sites

Frattaglia, questo è il caso che cita Hinzelmann.

Allla maggior parte dei ragazzi non va giù l'idea

che si possano provare dei sentimenti per un altro ragazzo:

sono solo "porcate tra amici" o "trasgressione coi froci"

o roba di questo genere.

 

Ma i gay a cui sto pensando io, crescono con già l'idea dell'amore platonico per l'amico etero.

Mettono sempre e comunque la loro affettività prima del loro desiderio sessuale,

tant'è che si castrano per anni e la sessualità con qualcuno diverso dal loro "mito"

per loro non può essere che un passaggio positivo per la loro formazione.

 

Su Berlusconi e il sessocentrismo fra i maschi etero italiani non direi nulla.

Già il paragone tra la sessualità di Berlusconi e di Vendola mi fa ridere.

Quando ci sarà un candidato premier gay che farà le orge nella sua villa,

allora - forse - i gay saranno considerati sessocentrici come gli etero.

Link to comment
Share on other sites

Ma è assurdo porre Berlusconi come paradigma del maschio etero!!!! Berlusconi ha potuto fare quello che ha fatto (ville, pulmann, Olgettina, feste in palazzi di stato) perché ricco e potente. A livello internazionale! (ma poi che sesso può fare un ultrasettantenne operato di tumore alla prostata...chi sa se avrà mai avuto un orgasmo con quelle. Magari il suo godimento era solo nel guardarle e toccarle) Gli etero comuni che non hanno le sue possibilità non potrebbero mai permettersi le sue "orge" (che poi probabilmente erano una sorta di "Colpo grosso" privato, insomma tipo la trasmissione di Smaila dove si vedevano tette e culi, ma non si toccasvano, l'unica differnza è che Berlusconi essendo il protagonista della trasmissione toccava pure :-)!

 

Un etero, dopo che si è sposato, al massimo può mantenersi una amante. Se non è in grado di farsi un amante andrà a prostitute, ogni tanto, ma non potrai mai essere veramente sessocentrico, ci sarà sempre una moglie che lo controllerà ( a cui dovrà pagare gli alimenti se divorzia per essere sessocentrico) una famiglia, dei figli...ma stiamo scherzando? Ma davvero credete che gli etero facciano più sesso dei gay?

E basta, un minimo di serietà per favore! E voglio essere chiaro si questo: non sto facendo un giudizio morale sul fatto che i gay sono più sessocentrici. E' un dato di fatto per riflettere sulla nostra identità, il nostro orientamento e il nostro riconoscimento. Ma guardiamo infaccia alla realtà! Considerando prostitute e marchette, il numero di persone diverse con cui un gay ha (ha avuto, avrà) a che fare sarà sempre superiore a quelle con cui avrà a che fare il più trasgressivo degli etero. Per una serie di motivazioni, che sto cercando di analizzare. Questa non è una condanna morale, è solo un dato di fatto.

 

@@Almadel il paragone non devi farlo tra Berlusconi e Niki vendola, ma fra Berlusconi e Freddy Mercury o Rock Hudson

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...