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I gay e il sessocentrismo, mito o realtà?


Ilromantico

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Io riparlo un attimo del sessocentrismo come da inizi, tralasciando momentaneamente il discorso sulla liberalizzazione sessuale e gli inizi del movimento gay perchè mi sto informando sull'argomento ma c'è chi ne sa più di me eheh!

 

Con una persona ci si sta anche per far sesso, quindi non capisco sinceramente dove vuoi andare a parare.

 

Allora il sesso è centrale.

 

Mi sembra più logico troncare sin dal principio con una persona che non può soddisfarci sessualmente, altrimenti si ci potrebbe ritrovare in situazioni pericolose dove magari ci si innamora, ma si è insoddisfatti.

 

Se la soddisfazione sessuale è prerequisito per una storia...ah allora questo è sessocentrismo?

 

Prima che tu possa offenderti (non è assolutamente mia intenzione) ti spiego: quello che intendo dirti è non che sei sessocentrico (per come intendi - negativamente - sessocentrico tu), ma che il sesso ha una posizione centrale nella vita tua, come in quella di chiunque altro. I gay sono sessocentrici come sono sessocentrici gli etero o i bisessuali, nel senso che tutti danno una grande importanza al sesso insieme ad altre cose. Ci sono poi persone (disgiungi da orientamento sessuale) che sentono meno il bisogno di legarsi in una relazione. Dato che questo non implica necessariamente il non sentire voglia di fare sesso, quelle persone continueranno a fare sesso senza avere una relazione. Questo però non le rende sessocentriche (again - per come lo intendi tu), almeno non più delle altre. Semmai le rende non impegnate in una relazione.

 

Aggiungo che è offensivo sentirsi dire che, se non la si pensa come te, si è:

1. Sessocentrici (che da come ne hai parlato tu equivarrebbe a ninfomani)

2. Stupidi, perchè - come mi hai detto tu - non si capisce e non si può arrivare a capire

3. Non competenti su quello di cui si parla

Ho deciso che fosse meglio scriverlo tanto per evitare nuove "carinerie" ;)!

 

E che vorrei invece che fosse il contrario, che l'omoaffettività prevalesse sul sessocentrismo.

 

 

L'omoaffettività prevale nel discorso politico. Infatti la sessualità ha una risonanza politico-mediatica pressoché pari a zero (riguardo l'omosessualità), a meno che nei discorso degli omofobi che, volendo fare scalpore facile, puntano l'attenzione sul sesso (riportandolo nella maniera più scandalistica o scandalosa possibile).

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  • Almadel

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privateuniverse

Tempo fa avrei avrei detto anch'io che i gay sono sessocentrici, ma ora che ho qualche amico o conoscente gay non più. Tendo a concordare soprattutto con quanto ha scritto Almadel a proposito del fatto che i maschi gay si comportano come si comporterebbero i maschi etero se le donne ragionassero come loro. Se i gay fossero particolarmente sessocentrici sarebbero tutti promiscui e gli etero invece no; per i gay e per gli etero che conosco io vale, direi, esattamente il contrario. Probabilmente non ci sono differenze.

Credo che ci sia stato un cambiamento nel corso degli anni. In passato, quando l'omosessualità era soprattutto clandestina, i gay dovevano separare la sessualità dall'affettività e forse per questo il sesso aveva più importanza; ma ora, francamente, non è più così. E' molto più facile conoscere gay in contesti "non sessuali", persino se si va nei locali, e avere un approccio più personalizzato. Le domande "a o p", per quanto mi riguarda, in chat erano più frequenti dieci anni fa di adesso. Per gli etero direi che è successo il contrario: sono venuti meno una serie di freni sociali alla promiscuità sessuale, forse proprio perché loro hanno dovuto "conquistare" la libertà sessuale, mentre i gay hanno dovuto conquistare la libertà di vivere le loro relazioni alla luce del sole.

In ultima analisi, la tesi del sessocentrismo dei gay mi pare un po' datata, superata dal cambiamento dei costumi sociali, fuori dal tempo.

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Se la soddisfazione sessuale è prerequisito per una storia...ah allora questo è sessocentrismo?<br /><br />E' uno dei prerequisiti, così come lo è il carattere, la personalità, il romanticismo, la maturità, la dolcezza, la voglia di costruire qualcosa... Mi sembra che si sia spiegato mille e più volte, e in mille modi, cosa si intende per sessocentrismo. Nessuno ha mai detto che il sesso non abbia una sua importanza, il problema per me è quando il sesso diventa l'elemento centrale dove filtrare e vivere la tua identità, quando ti impedisce di vedere e vivere altri aspetti delle relazioni, quando toglie o non fa sviluppare la capacità di cogliere la bellezza di emozioni del tutto diverse da un impulso sessuale.<br /><br />Io non ho mai criticato o messo in ballo la gente che ha avventure sessuali o non vuole vivere delle relazioni, ma la gente che vive SOLO di quello che è ben diverso, o meglio che non sa e non capisce nemmeno che ci può essere dell'altro oltre al piacere sessuale. Cosa credi che io non abbia mai avuto avventure?Ma un conto è vivere delle fasi della tua vita avendo solo avventure, un altro è basare la tua vita e il tuo pensiero generale sull'amore SOLO su una base sessuale. Estendendo poi il concetto generale, non ho personalmente molta stima di chi non sente MAI l'esigenza di amare in modo profondo qualcun'altro, perché potrebbe essere un chiaro sintomo di egocentrismo ed egoismo.<br /><br />Per il resto poi ci tengo a sottolineare che tutti i miei ricordi più adrenalinici, emozionanti o belli c'entrano ben poco con il sesso. Il sesso è importante perché è un bisogno fisico/mentale e ti completa, ma io lo vedo 'solo' come un elemento importante che ti aiuta a godere di più di altri aspetti delle relazioni (quelli che ti danno delle emozioni forti che restano per sempre). L'ho spiegato un po' in modo complicato, ma spero abbiate capito!:)

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L'omoaffettività prevale nel discorso politico. Infatti la sessualità ha una risonanza politico-mediatica pressoché pari a zero (riguardo l'omosessualità), a meno che nei discorso degli omofobi che, volendo fare scalpore facile, puntano l'attenzione sul sesso (riportandolo nella maniera più scandalistica o scandalosa possibile).

 

Niente affatto! Nel discorso politico prevale l'omosessualità, non l'omoaffettività.Tendiamo a porci come soggetti sessuali prima che soggetti civili (mi metto pure io perchè anch'io partecipo ai pride e quindi anche se non seguio un certo stream, me ne sento corresponsabile). Siate sinceri, vi interessa più la gay street o l'omogenitorialità? Se vi dicessero: facciamo la legge per l'aggravante omofobica, però chiudiamo Mukkassassina e Gay Village, cosa scegliereste?

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Mi porrò nella posizione di rispondere a questa domanda solo quando

e a condizione che se la pongano gli eterosessuali

 

Qualora un etero fosse chiamato a scegliere fra l'abbonamento sky

alla squadra del cuore ed il fatto di essere padre, allora e solo allora

risponderò a questa domanda.

 

Ma agli etero non è richiesto e non deve essere richiesto neanche a me

perchè in caso contrario resterei discriminato e inferiorizzato pure nel ruolo

di padre

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@@Hinzelmann, il paragone con gli etero non sta in piedi: c'è una grande differenza fra pagare l'abbonamento alla squadra del cuore e pagare per entrare in una dark room :roll:

E si tratta di una differenza sessuale! E' inutile che ti arrampichi sugli specchi! L'omofobia riguarda il fatto che due persone dello stesso sesso, abbiano rapporti fisici o manifestino la fisicità del loro rapporto anche solo baciandosi o tenendosi abbracciati. Perché persino il bacio e l'abbraccio innocente, nella loro omoaffettività, rimandano alla sessualità fra due persone dello stesso sesso. E quindi stimolano omofobia negli etero più ignoranti e retrivi.

Se si combatte per l'omogenitorialità bisogna tenere presente queste cose. Ovviamente se si vuole combattere in modo intelligente, Mi meraviglia moltissimo che non teniate conto di queste cose e le consideriate irrilevanti (per non usare espressioni colorite). Certe volte penso che per un rigurgito di omofobia interiorizzata i gay, in realtà, i diritti non li vogliano avere, altrimenti certi masochismi non riesco proprio a spiegarmeli. :roll:

 

(Ovviamente il sessocentrismo è solo una degenerazione del fondamento sessuale dell'identità gay, certo non coincide con essa, o almeno così dovrebbe essere in un gay consapevole)

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Ah, se il paragone è proprio la scelta tra le dark-room e i diritti civili

non c'è dubbio che la maggioranza dei gay sceglierebbe i secondi;

ma tra il permesso di associarsi in più di due gay in un locale pubblico e il matrimonio

io sceglierei senza dubbio il primo (come suppongo tutti)

Lo stesso vale per gli etero: con la prostituzione e gli sport di squadra.

Se pensate che le dark-room siano così tanto affollate, forse dovreste frequentarne di più.

 

Se gli omofobi vedono la sessualità anche negli abbracci innocenti dei gay,

come si può mettere questo in relazione con il vostro assunto iniziale:

ovvero che "i gay pensano al sesso più di quanto non ci pensino gli etero"?

O che "nelle relazioni gay il sesso ha un peso superiore che in quelle etero"?

 

Perché sono questi due assunti che io personalmente rigetto

e che considero espressione di omofobia interiorizzata.

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Stai a vedere che tu scrivi "gay street" sottintendendo dark room

e quello che si arrampica sugli specchi sarei io che istituisco il

paragone fra un venerdì sera alla gay street romana ( quella vera )

ed una domenica pomeriggio allo stadio...ma va là.

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@ Almadel, negare il ruolo della sessualità nel quotidiano gay ,al limite, è espressione di sesssuofobia politica. "Ci tengo a dare un'immagine decente dei gay, quindi non posso concedere che vengano rappresentati come sessocentrici.". Capisco dunque la tua esigenza politica di negare il sessocentrismo. E mi rammarico: "Ah, se questo ragionamento venisse applicato anche all'organizzazione dei Pride!"

Come mai lì della sessualizzazione della protesta (sederi al vento, fisicità sbattuta in faccia, eccetera) non ve ne importa niente? :roll:

 

@@Hinzelmann non so cosa tu intenda per "gay street romana quella vera" e io non ho sottinteso proprio niente, però vedo che il punto è stato colto e... se tiri in ballo le dark room un pochino di coda di paglia devi avercela anche tu probabilmente

Arrampicarsi sigli specchi significa semplicemente negare il fondamento sessuale della nostra identità con giri di parole o senza argomentare. Non basta dire che un ragionamento fa acqua, bisogna dimostrarlo e tu non hai dimostrato un bel niente, hai portato solo acqua...al tuo mulino :roll:

 

Se la nostra identità non avesse un fondamento sessuale sarebbe inutile fare battaglie: se dobbiamo vivere da casti omosessuali, basta farsi monaci , non occorre nessuna legge e anzi avremmo anche l'approvazione della società. Ma si da il caso che il contenuto sottinteso o esplicitato in ogni nostra rivendicazione è la possibilità di essere considerati cittadini pur facendo sesso con persone del nostro stesso sesso. E' evidente. :salut:

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A me non importa dare una "immagine decente del gay"

perché OGNI "immagine univoca" del gay

- dal vecchio porco che si fa pisciare in bocca, mentre i suoi coetanei giocano con i nipoti

al ragazzino che scrive poesie, mentre gli amici parlano di gnocca -

ubbidisce unicamente a un pregiudizio.

 

E io conosco davvero troppi gay per avere pregiudizi su di loro

e spero che un giorno anche ogni etero conoscerà almeno

"un gay tanto romantico e sensibili" e "un gay erotomane ed esibizionista";

"un delicato efebo sculettante" e "un macho peloso e rozzo"

"un professore militante" e "un vetrinista superficiale".

 

Perché solo quando saremo in tanti a essere visibili,

non ci sarà più spazio per i pregiudizi.

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AndrejMolov89

Akinori, se devi rompere i cog**oni va da un altra parte sei stato tu a fare il polemico sull'identità sessuale, sei stato tu a cercare di smontare l'identità sessuale come una mera questione sessuale. Quindi basta fare il polemico e discuti senza fare giri di parole assurdi e senza senso. O fai un discorso coerente o almeno abbi l'umiltà di non rigirare la frittata per colpire le altre persone. Tu non hai neppure un abbozzo di idea a te piace polemizzare con chiunque non ti abbia mai dato ragione.

Qui si discute di sessocentrismo con accezione moralmente negativa e lo si sta cercando di collegare all'omosessuaità, implicitandone una critica morale. Si è detto che non è vero, si è mostrato la differenza con gli etero, così brillantemente pur di averla vinta su chi ti sta sulle palle, hai cercato di dimostrare che il sessocentrismo era intrinseco nella cultura gay, perché l'identità stessa si basa sulle preferenze sessuali. Dopo che ti siamo venuti incontro continui a girare la frittata contraddicendo, mi viene il dubbio sincero che tu sia qui per scassare i maroni.

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Naturalmente la volgarità di Greed non merita nessuna risposta, quindi non si lamenti se d'ora in poi salterò ogni suo intervento, giusto per evitare il puzzo delle sue frittate, girate e rigirate sempre nello stesso olio. Qui si cerca di discutere serenamente di sessocentrismo, non di rompere le uova nel paniere, quindi poco vittimismo e più concretezza! Sarebbe poi opportuno evitare certe imbarazzanti esternazioni in pubblico e chiedere dei chiarimenti privati se qualche affermazione mette in difficoltà :salut:

 

@@Almadel capisco il tuo rifuto degli stereotipi. Ma con grande onestà intellettuale dovresti però ammettere che il fatto che i gay siano sempre stereotipizzati in un certo modo, forse la responsabilità non è solo degli etero omofobi. E' possibile presumere che una piccola parte di responsabilità ce l'hanno anche certi gay che "calcano la propria frociaggine", come ha scritto qualcuno? E questo calcare, sei sicuro che non abbia nulla a che vedere con il sessocentrismo?

 

@@Hinzelmann non svicolare: devi spiegare, se sei in grado, perché si rifiuta il sessocentrismo quando si vuole definire l'identità gay (quasi fossimo tanti monaci vittime di un pregiudizio religioso :roll: ) e invece lo si rivendica ai gay pride, legittimandolo con la libertà d' "espressione".

Guarda che è una bella contraddizione: da una parte si afferma che la sessualità non c'entra nulla con l'identità e quindi con i diritti, dall'altra, proprio quando rivendichiamo i diritti, si calca sulla sessualità spettacolarizzandola.

Ovviamente ognuno è autorizzato a rispodere al posto di Hinzelmann, se come al solito comincerà a sviare :uhsi:

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@Almadel capisco il tuo rifuto degli stereotipi. Ma con grande onestà intellettuale dovresti però ammettere che il fatto che i gay siano sempre stereotipizzati in un certo modo, forse la responsabilità non è solo degli etero omofobi. E' possibile presumere che una piccola parte di responsabilità ce l'hanno anche certi gay che "calcano la propria frociaggine", come ha scritto qualcuno? E questo calcare, sei sicuro che non abbia nulla a che vedere con il sessocentrismo?

 

Non dubito che ci siano anche dei Meridionali che - invece di accusare la Lega -

se la prendano coi loro concittadini che non hanno voglia di lavorare.

O dei Neri che dicano che la causa del razzismo sono quelli che rubano le auto

o degli Ebrei che diano la colpa del Nazismo agli usurai loro correligionari.

Così non mi stupisci se dici che per te la responsabilità non è solo degli omofobi,

ma anche dei gay che "calcano la loro frociaggine".

 

E' un tratto saliente di una personalità perversa.

Imputi alle vittime la responsabilità della persecuzione

(come fanno tutti i sadici e tutti i masochisti)

 

Il problema per te non è quanti gay siano effettivamente dei "porci" rispetto agli etero

(che sarebbe il vostro assunto iniziale)

ti basterebbe che ce ne fosse anche soltanto uno

per poter fornire una giustificazione all'omofobia

e per additarlo come la causa della tua discriminazione.

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Sei un progressista al pari di una femminista che per combattere stereotipi sessisti impedisca a una ragazza che voglia dipingersi le unghie di rosa di farlo, o di piangere davanti a un film, Akinori...

 

Ora sono veramente illuminata: lascerò la mia ragazza e mi metterò con un'altra ragazza femminile perché non venga perpetrato lo stereotipo butch/femme.

 

Inutile dire che mi associo profondamente con l'ultimo post di Almadel.

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Come al solito almadel travisa le mie affermazioni e le mette in una forma facilmente criticabile esasperandole :roll:

Non si tratta di imputare ad altri TUTTA la responsabilità, ma di conviderla, almeno in una piccola parte!

E' molto facile capovolegere il tuo discorso: basta stabilire chi è la vittima e chi è il persecutore... Del resto quale sia la personalità perversa lo stabilisce la maggioranza, e chi non si adegua è perverso...penso che arrivi a capire quali sarebbero le conseguenze, quando incominciamo a contrapporre "normalità" e "anormalità" e "vittima" e "persecutore".

La seconda parte del tuo discorso poi è la solita tua illazione infondata , difensiva e quindi rabbiosa: capovolgendola, sarebbe come dire che basta che un solo etero si senti perseguitato dai gay, per stabilire che tutti gli etero sarebbero vittime dei gay. Ma che cavolo stai dicendo? :roll:

Io non mi sento affatto discriminato a causa del fatto che molti omofobi colgono il pretesto per assimilarmi a coloro che "calcano sulla propria frociaggine". Mi sento semplicemente di non essere rappresentato in modo adeguato da chi organizza la battaglia per i diritti in Italia!

Non ho mai subito discriminazioni di alcun tipo, fortunatamente, anche prima del mio CO e se le avessi subite avrei saputo difendermi e contraccare, non mi piango addosso ogni volta che c'è omofobia, la combatto concretamente, E ti assicuro che non si combatte con il perizoma. :asd:

 

piccolo OT: almadel, mi ha illuminato il tuo commento sul filma Cachorro: quando hai definito il suo protagonista, un gay finalmente e assolutamente normale, troppo sessicentrico, mi sono reso conto che tu o non hai una vita sessuale o non hai idea di cosa sia il sessocentrismo

:roll: fine OT

 

@@Ariel, il paragone con la femminista ci sta pure, ma il conflitto non sorgerebbe perché la ragazza si dipinge le unghie di rosa, ma perché rivendica il diritto all'aborto saltando su un carro in perizoma e tette al vento, capisci? :awk:

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Non si tratta di imputare ad altri TUTTA la responsabilità, ma di conviderla, almeno in una piccola parte!

Non si tratta di attribuire tutta la responsabilità del KKK ai Neri, ma di condividerla, almeno in piccola parte!

 

Scusami, Akinori; ma cosa starei travisando?

Ho solo sostituito Gay con Neri e Ku Klux Klan con omofobi.

E' chiaro che se un Nero dicesse quello che dici tu, verrebbe preso a legnate;

mentre noi ti diamo pure corda...

 

La seconda parte del tuo discorso poi è la solita tua illazione infondata , difensiva e quindi rabbiosa: capovolgendola, sarebbe come dire che basta che un solo etero si senti perseguitato dai gay, per stabilire che tutti gli etero sarebbero vittime dei gay. Ma che cavolo stai dicendo? rolleyes.gif

 

Problemi di logica?

Ti ho detto che a te non importa quanti effeminati erotomani esistano realmente;

ma che ti basterebbe anche solo uno di loro per giustificare gli omofobi.

Ed è ovvio; la discriminazione funziona così.

Basta un solo Romeno stupratore per giustificare i razzisti.

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@ Ariel per quanto il file si intitoli "slut walk" queste donne mi sembrano molto sobrie rispetto a quello che ho visto fare al alcuni gay al pride :roll:

 

@@Almadel è inutile discutere con te a questo punto. Ti rimando a quello che ha detto Altair, prima di andarsene. Spero che ti senta bene con te stesso, ora che hai scoperto un altro gay omofobo, razzista e sadico, che ritiene porci tutti i gay, mentre a costoro in realtà del sesso non interessa niente, sono i cattolici a dipingerli con questa "fissazione per il sesso", i gay vogliono solo amarsi castamente l'un l'altro e i preti, che fanno altrettanto, li invidiano per questo : infatti i preti sono costretti ad amarsi castamente nelle chiese e hanno dovuto fare il seminario per entrarvi, i gay si amano castamente all'aperto e non hanno nemmeno dovuto studiare per farlo. Da qui l'omofobia dei preti. :peanut:

 

E chiunque si permetta di criticare il gay pride è solo un prete o un cristiano omofobo, e non dobbiamo avere dubbi, esiste un solo modo per ottenere i diritti in Italia, quello che si sta adoperando da decenni senza risultati. Ma noi non abbiamo nessuna colpa, è tutta colpa degli omofobi , del vaticano, della lega, di Giovanardi e di Buttiglione e del centro destra. Il Pd ci darà i diritti e la Binetti era solo una cristiana omofoba infiltrata nel Pd dalla Lega. Il Pd è totalmente indipendente dal vaticano e se non è riuscito a darci i diritti è per colpa di Berlusconi. Facciamo subito una Folsom Street anche a Roma e facciamoci pipì addosso l'uno all'altro in pubblico con gioia, manifestando il nostro orgoglio,, e tante fellatio di gruppo a cui invitare anche gli etero, che saranno felicissimi di prestarsi. (come mai non ci abbiamo pensato prima, gli USA sono sempre avanto, oh yeah!)...poi dopo facciamo un comunicato e ci dissociamo e diciamo che non abbiamo nulla a che vedere se il solito cattolico limitato si scandalizza (tanto se si scandalizza può essere solo un cattolico e se è sua madre che si trova a passare con suo figlio in realtà è una suora provocatrice en travesti)

 

In questo modo veicoleremo un messaggio di grande positività e quando i politici capiranno che è normale ricevere sperma in bocca su un marciapiede senza precauzioni e in pieno giorno, saranno più motivati a darci l'omogenitorialità :peanut:

E scusate, ma prima di darvi totalmente ragione due risate sono d'obbligo! Bye Bye :salut:

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Ho preso la prima foto che capitava, ce ne sarebbero di peggio...quella manifestazione si chiama Slut Walk proprio per rivendicare il diritto di non essere colpevolizzate della violenza su di loro a prescindere da ciò che indossano, tant'è che altre persone erano in Burqa, o altre vestite normalissime con cartelli "This is what I wore when I was raped."

 

Non per dire, ma vedo molti paralleli con la nostra situazione...non dovremmo pensare che la colpa esiste in qualcosa di più profondo da ciò che può scatenare un culo?

 

La tua risposta ad Almadel non ha né capo né coda. Non sai rispondere a quello specifico intervento senza tirare in ballo mille cose che nessuno ha detto e che non c'entrano un cavolo? Chiaramente no.

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A certo, perché le accuse che fa almadel a me negli ultimi suoi cento post hanno un capo e una coda vero? Certo non difetti di obiettività, bisogna riconoscerlo :roll:

 

Tutto quello che ho scritto poi c'entra moltissimo con questa discussione ed in effetti è un sunto sarcastico di quello che c'è dietro la spocchia di molte affermazioni fatte qui.Nion capisco perché alcuni possano caricare e trasformare a scopo polemico le mie affermazioni, allo scopo di farle travisare, e io non possa fare altrettanto. E' l'unica risposta possibile ai suoi ultimi nopn post che sono solo una serie di accuse nei miei confronti, quelle si senza ne capo ne coda. E oltretutto, mi sono anche divertito a scriverla :roll:

Resta il fatto che con questo modo di fare politica, il vostro (che è poi quello storico e anche quello contemporaneo) non abbiamo ottenuto nessun diritto. Siamo cittadini di serie B. E nessuno ha la maturità di assumersene una piccola quota di responsabilità. La colpa è sempre degli altri. E sai perchè? perché maturità significa accettare le critiche. Se un gay non è capace di accettare critiche che gli provengono da altri gay, non sarà mai una persona matura. E a una persona non matura non potranno mai essere affidate per tanto tempo le sorti di una battaglia così importante.

Basta con il vittimismo, un poco di autocritica è salutare e fa bene! Oltretutto con la consapevolezza che i prossimi gay pride saranno organizzati sempre con gli stessi criteri di sempre e che io, come altri, continueremo a parteciparvi, anche se non condividiamo delle modalità. Ma la libertà di crticare in un forum pubblico non ce la potete levare e se vi da fastidio create un blog privato dove vi date ragione l'uno con l'altro, senza polemiche e rifiutando di pensare. :salut:

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@@Lum, io non ho mai fatto la vittima! Non ho mai affermato, per esempio, che non partecipo ai gay pride per colpa delle drag queen! Ne ho affermato che i gay pride sono inutili. Ed è chiaro, che se mi faccio un'autocritica, come sto facendo qui, in quanto gay, questa autocritica coinvolge tutti i gay, che la pensino in modo diverso o uguale al mio. Io non sto affermando che i gay sono tutti i porci, come ha scritto almadel. Semplicemente mi rifiuto di negare che la componente sessuale sia stata fondamentale nella costruzione della nostra identità. Chi mi contesta non mi ha mai spiegato perché non è così.

Io ho spiegato benissimo perché invece secondo me è così: se rivendicassimo solo di amare castamente persone del nostro stesso sesso, non ci sarebbe alcuna omofobia. Anzi, saremmo definiti cristiani e non avremmo nemmeno più problemi con la chiesa (questo per chi è condizionato dal parere di preti e vescovi) I problemi, storicamente, sono sempre cominciati quando abbiamo voluto affermare il diritto di dare anche un aspetto sessuale a questo amore, come gli etero lo danno al proprio. Per questo dico che è ridicolo negare che il fondamento sessuale della nostra identità è determinante,

Ora , non è che questo fondamento coincida necessariamente con il sessocentrismo. Ma se non lo rimuoviamo, se non ci ostaniamo a negarne l'esistenza per ragioni poliriche o d'impostazione culturale, ci aiuta a comprendere meglio lo stesso sessocentrismo. IMHO

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  • 2 weeks later...

Anche se ragionare per etichette non mi piace e lo trovo alquanto inutile, ho sempre avuto questo dubbio anch'io. Intanto, si deve partire dicendo che la nostra società è sessocentrica e il gay, in quanto parte integrante di essa, ne subisce le conseguenze. Quindi sì, per me molti gay, cosí, come molti etero fondano il proprio approccio con le persone sul sesso. Ci sono peró delle differenze nella manifestazione di questo sessocentrismo tra etero e gay e questo è innegabile. Una di queste è l'assenza nel caso dei gay di una figura femminile che controbilanci la forte carica sessuale maschile, anche se spesso anche le donne sono vittime di questo sessocentrismo. Poi c'è da considerare che molti di coloro che si definiscono gay in realtá sono etero che, dopo ripetute batoste in campo sessuale/affettivo, si rifugiano nell'omosessualità inconsciamente, non riuscendo a trovare peró quel sentimento che pensano di trovare. Infine, c'è da tener conto che x secoli l'omosessualità è stata repressa e secondo me questo atteggiamento sessuale provocatorio e anticonformista è inconsciamente visto come una sorta di rivalsa nei confronti di quella società che tanto ci ha ghettizzati r che tutt'ora non ci lascia libertá assoluta. Scusate mi sono espresso male, ma spero che i concetti siano comprensibili!

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A mio avviso non esiste un omosessuale "sessocentrico" quanto una persona "sessocentrica" con la sua storia e i suoi motivi.

Restringere a un campo come quello degli omosessuali per parlare di "sessocentrismo" è come voler dire dipendenza dal sesso, un po' come alla sex and the city (mi passate il paragone?), cosa che sinceramente si può tranquillamente spostare in un contesto eterosessuale femminile moderno o in un contesto eterosessuale maschile, dunque sinceramente, ripeto, non è caratteristica intrinseca del gay essere sessocentrici.

L'affettività è un'altra cosa. E poi si parla di sessocentrismo omosessuale quasi collettivo senza tenere conto che ognuno ha una sua personalità e per quanto possa esserci un discorso di "comunità" ognuno si struttura diversamente nel corso della propria vita e si comporta diversamente nell'ambito sessuale/affettivo. Ammetteremo che è un discorso che potremmo applicare a tanti contesti e non semplicemente all'omosessualità?

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@@Almadel capisco il tuo rifuto degli stereotipi. Ma con grande onestà intellettuale dovresti però ammettere che il fatto che i gay siano sempre stereotipizzati in un certo modo, forse la responsabilità non è solo degli etero omofobi. E' possibile presumere che una piccola parte di responsabilità ce l'hanno anche certi gay che "calcano la propria frociaggine", come ha scritto qualcuno? E questo calcare, sei sicuro che non abbia nulla a che vedere con il sessocentrismo?

 

 

:swoon: Ma stiamo scherzando??????? Ma se stuprano una tua amica perchè ha una minigonna le vai a dire "eh eh eh, così impari a metterti la minigonna" ??? [riprendo l'esempio delle Slut Walk]. Se si vive in una società libera e un ragazzo è effeminato (interpreto frociaggine) è e dev'essere libero di comportarsi come vuole e, aggiungo, senza sentire, oltre agli omofobi, pure degli altri gay dirgli che è colpa sua se lo discriminano o peggio perchè avrebbe dovuto comportarsi da "maschio".

 

 

@@Hinzelmann non svicolare: devi spiegare, se sei in grado, perché si rifiuta il sessocentrismo quando si vuole definire l'identità gay (quasi fossimo tanti monaci vittime di un pregiudizio religioso ) e invece lo si rivendica ai gay pride, legittimandolo con la libertà d' "espressione".

 

I gay pride sono una manifestazione precisa e particolare in cui si rivendicano ANCHE diritti, poichè ci sono molti gay a manifestare insieme. La tua frase sembra confodere sessocentrismo con sessualità, ma guarda che le due cose non sono sinonimi. Ovvio che la sessualità faccia parte dell'omosessualità (ergo dell'identità gay) ma questo non signica che l'identità gay sia sessocentrica.

 

Guarda che è una bella contraddizione: da una parte si afferma che la sessualità non c'entra nulla con l'identità e quindi con i diritti, dall'altra, proprio quando rivendichiamo i diritti, si calca sulla sessualità spettacolarizzandola.

 

And again...

 

Io ho spiegato benissimo perché invece secondo me è così: se rivendicassimo solo di amare castamente persone del nostro stesso sesso, non ci sarebbe alcuna omofobia. Anzi, saremmo definiti cristiani e non avremmo nemmeno più problemi con la chiesa (questo per chi è condizionato dal parere di preti e vescovi) I problemi, storicamente, sono sempre cominciati quando abbiamo voluto affermare il diritto di dare anche un aspetto sessuale a questo amore, come gli etero lo danno al proprio. Per questo dico che è ridicolo negare che il fondamento sessuale della nostra identità è determinante,

Ora , non è che questo fondamento coincida necessariamente con il sessocentrismo. Ma se non lo rimuoviamo, se non ci ostaniamo a negarne l'esistenza per ragioni poliriche o d'impostazione culturale, ci aiuta a comprendere meglio lo stesso sessocentrismo. IMHO

 

:banghead: Non è che non necessariamente il fatto di non avere un amore casto coincida con il sessocentrismo, ma le due cose non sono correlate proprio!!

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  • 2 weeks later...

Mi sembra che stiamo sempre allo stesso punto: non si vuole ammettere il sessocentrismo gay.

Si cerca di rimuoverlo. Credo che nemmeno un'indagine statistica sarebbe utile,

perché se si mente così spudoratmente su di un forum

dove si è nell'anonimato, figurarsi durante un'intervista.

Non vedo poi che grave ammissione sia ammettere questo sessocentrismo e il suo condizionamento!

Se non se ne prende consapevolezza, non se ne uscirà mai fuori!

E non è che si deve ammettere chi sa quale colpa o obbrobrio

non è che si debba ammettere chi sa quale misfatto

Secondo me in questo non riuscire ad ammettere il sessocentrismo

c'è anche l'influenza del cattolicesimo interiorizzato

molti probabilmente hanno dei sensi di colpa enormi o si sentono sporchi o peccatori

e quindo hanno vergogna...non riesco a trovare altre spiegazioni

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Mi sembra che stiamo sempre allo stesso punto: non si vuole ammettere il sessocentrismo gay.

Si cerca di rimuoverlo. Credo che nemmeno un'indagine statistica sarebbe utile,

perché se si mente così spudoratmente su di un forum

dove si è nell'anonimato, figurarsi durante un'intervista.

 

Ti scoccia spiegare perché un gay

dovrebbe pensare al sesso più di un etero?

Perché non riesco a capire da cosa derivi questa idea.

 

Non vedo poi che grave ammissione sia ammettere questo sessocentrismo e il suo condizionamento!

Se non se ne prende consapevolezza, non se ne uscirà mai fuori!

 

Non è affatto una grave ammissione, personalmente sarei anche molto sessocentrico...

E ignoro anche il motivo per il quale dovrei esserlo di meno.

Scrivo "sarei" perché sono bloccato da due mesi a causa di un'ernia,

quindi al momento mi occupo poco dell'argomento...

 

E non è che si deve ammettere chi sa quale colpa o obbrobrio

non è che si debba ammettere chi sa quale misfatto

Secondo me in questo non riuscire ad ammettere il sessocentrismo

c'è anche l'influenza del cattolicesimo interiorizzato

molti probabilmente hanno dei sensi di colpa enormi o si sentono sporchi o peccatori

e quindo hanno vergogna...non riesco a trovare altre spiegazioni

 

Guarda che sei tu che dici testualmente: Se non se ne prende consapevolezza, non se ne uscirà mai fuori!

Me lo diceva sempre anche il mio confessore che per smettere di peccare bisogna prima ammettere di aver peccato.

Ma - in questo caso particolare - non ho nulla da confessare Don Akinori;

perché non mi interessa uscirne: sto benissimo come sto, grazie.

 

Non mi interessa dimostrare che il sesso per me non è importante,

mi interessa solo capire perché dovrebbe esserci un "sessocentrismo gay"

distinto da un più ampio "sessocentrismo maschile".

 

Appena scoprirò che noi gay siamo più sessocentrici degli etero,

valuterò se è il caso di "uscirne" come dici tu.

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Non credo che i gay siano più sessocentrici degli etero;

mi pare che vi siano delle condizioni "facilitanti" per i gay perché, più degli etero, riescano a realizzare molte più fantasie erotiche, situazioni "equivoche", etc...

Questo ha a che fare, credo, col fatto che i luoghi di ritrovo gay facilmente possono diventare luoghi per incontri sessuali.

 

Il mondo gay è ancora "giovane":

non si sono cristallizzati stili di comportamento, non vi sono nemmeno codici da seguire o trasgredire...

questo è un bene :)

 

Detto ciò, quando ho raccontato agli amici etero di aver partecipato ad un naked party

ho scatenato la loro invidia piuttosto che la loro condanna...

Vi è sicuramente anche un fattore di maggior complicità

tra persone dello stesso sesso,

tale per cui anche una scopata spesso non ha nessun significato ulteriore.

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Schopy, di fatto stai ammettendo che i gay sono più sessocentrici degli etero, finalmente!

Saranno le condizioni facilitanti dei luoghi di ritrovo

sarà la complicità, sarà che non ci sono "codici da trasgredire"

ecco possiamo valutare se le tue spiegazioni del sessocentrismo siano più valide

o meno valide di altre, ma non possiamo negarlo

come fa almadel!

 

@alma, non sapevo che fossi cattolico e andassi regolarmenete a confessarti

questo spiega perché hai sempre la chiesa in testa :haha:

la consapevolezza in bocca al tuo padre confessore mi sembra un ossimoro

se i preti fossero consapevoli abbandonerebbero immediatamente la loro religione sessuofoba :fie:

comunque credo che il tuo padre confessore non direbbe che sei sessocentrico

ma che sei solo un peccatore che dopo la morte farà una brutta fine

(ma si può fare una brutta fine peggio della morte?)

un genere non discuto con i cattolici

sono troppo fanatici e hanno problemi con il sesso

(lo fanno ma non riescono a parlarne serenamente)

:salut:

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