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I Gay-Pride


Cosgrove

Siete mai stati a un Pride?  

141 members have voted

  1. 1. Siete mai stati a un Pride?

    • Sì, una sola volta
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    • Sì, diverse volte
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    • No, mai
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    • No, e penso che non andrò mai
      36
    • No, ma quest'anno andrò
      36


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Infatti: si può essere, disgiuntamente o congiuntamente, "oche" o "esibizionisti".

Tra i partecipanti al Gay Pride (ma non solo) c'è una quota di oche, una quota di esibizionisti, una quota di gente che è entrambe le cose, e una quota di gente, presumo maggioritaria, di gente che non è nessuna delle due cose.

E allora? Devo solidarizzare con uno con cui non ho niente in comune perché in comune abbiamo l'orientamento sessuale? Spesso non è sufficiente neanche per andarci a letto, figuriamoci se dovrebbe esserlo per individuare altre affinità.

 

 

 

E' esattamente cosi'.

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Io solidarizzo con le persone discriminate

indipendentemente dal fatto che siano gay, profughi o sordomuti.

Suppongo che andrei al Gay Pride anche se fossi etero.

 

Il fatto che io e gli "esibizionisti"

siamo entrambi omosessuali

non conta nulla dal mio punto di vista.

Non mi metto a discutere del loro modo di manifestare

(così come non accetto critiche riguardo al mio).

 

Devo dire per forza che mi piacciono tutti? No.

Ma non è politicamente rilevante che io preferisca

vedere il culo di un ventenne o la pancia di un sessantenne;

quindi simili opinioni personali per me non hanno senso.

 

Non stiamo mica parlando dei nostri rappresentati, no?

Un conto è dire che non ci piace una manifestazione perché la organizza D'Alema;

un altreo conto è dire che non ci vogliamo andare perché ci vanno

tre miei vicini di casa che mi sono davvero antipatici,

che diconosco sciocchezze e poi il Tg4 li intervista.

 

Se avete dei problemi con gli "esibizionisti"

forse ha senso che ne parliate con loro e non con noi.

Non credo che in tutto il forum ci sia qualcuno

che faccia il Gay Pride col culo di fuori.

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privateuniverse

Fai uso di aggettivi assolutamente soggettivi.

 

Ma che c'entra??

 

Chissà se vedendoti (è solo un esempio) possa anch'io pensare di te che sei una persona troppo "appariscente", "esibizionista", o perfino "oca", o tutt'e tre cose insieme.

 

Dubito proprio che tu, o chiunque altro, potresti pensare questo di me, vedendomi o conoscendomi. I miei difetti (o i miei pregi) sono altri.

In ogni caso, qualunque cosa tu (o chiunque altro) possa pensare di me, la cosa sarebbe del tutto irrilevante per me. Il modo in cui io vedo me stesso è indipendente da come possa vedermi tu. La maturità è anche questo.

E comunque, ancora una volta: che c'entra? Non è in discussione il diritto di una persona ad essere esibizionista, dentro o fuori da un Gay Pride, ma il mio dovere di difendere il suo esibizionismo, di considerarlo giusto e appropriato, o di farmelo piacere, indipendentemente dai miei gusti, solo perché è omosessuale.

Poi, per rispondere ad Almadel, è evidente che, se Tizio è esibizionista, non per questo io devo essere indifferente se è vittima di discriminazioni. Sono due questioni diverse.

Ma, voi che date tante lezioni: vorrei proprio vedere quanto siete tolleranti, voi, nei confronti di chi è diverso da voi e non vi piace.

 

SE avere un pride privo di forzature, privo di accondiscendenza verso chi pretende qualcosa in uno, o l'altro senso, significa ottenere un pride carnevalesco. Allora, per quanto mi riguarda, ben venga il pride carnevalesco!

 

Detto papale papale, non me ne frega niente.

Continuo a non capire perché il bersaglio delle tue "argomentazioni" dovrei essere io, che sono assolutamente indifferente, sia in positivo sia in negativo, al Gay Pride, rispetto ad altri.

Prenditela con chi, in questa discussione, ha sostenuto che il Gay Pride dovrebbe essere diverso. Io non ho mai espresso alcun giudizio in tal senso, semplicemente perché la questione di come dovrebbe essere il Gay Pride non l'ho affrontata e non m'interessa.

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E allora che ci scrivi a fare in questo topic? :smiley:

 

Diversi lettori de Il Giornale alla notizia dell'aggressione

verbale alla Concia, rea di tenere per mano sulla pubblica via

la propria compagna, replicano: Quando lesbiche e gay non erano

"esibizionisti" queste cose non accadevano...

 

Ovviamente la percezione dell'esibizionismo dei lettori del Giornale

diverge dalla nostra sia in quantità che per gli effetti - che legittimano

l'omofobia - e su questo ( spero ) siamo tutti d'accordo.

 

Stabilito che su questo siamo tutti d'accordo, magari un minimo di riflessione

culturale autocritica ( sempre dato per assodato che ragionare è facoltativo,

beninteso...) sulla forma mentis i cd. antiesibizionisti dovrebbero porsela.

 

OT prego Winston...fa sempre piacere sapere che ciò che si scrive ogni tanto

serve a qualcuno :sorriso:

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WistonSmith

C'entra, c'entra eccome.

 

Ma che c'entra??

Dubito proprio che tu, o chiunque altro, potresti pensare questo di me, vedendomi o conoscendomi. I miei difetti (o i miei pregi) sono altri.

In ogni caso, qualunque cosa tu (o chiunque altro) possa pensare di me, la cosa sarebbe del tutto irrilevante per me. Il modo in cui io vedo me stesso è indipendente da come possa vedermi tu. La maturità è anche questo.

E comunque, ancora una volta: che c'entra? Non è in discussione il diritto di una persona ad essere esibizionista, dentro o fuori da un Gay Pride, ma il mio dovere di difendere il suo esibizionismo, di considerarlo giusto e appropriato, o di farmelo piacere, indipendentemente dai miei gusti, solo perché è omosessuale.

 

Sei stato tu a dire che una persona esibizionista va definita esibizionista. Quindi sai sempre distinguere una persona esibizionista?

 

Ed ecco qui la mia provocazione; se, come dici non te ne fregasse nulla non perderesti neppure tempo su questo topic, e invece sembra quasi che ti senta in dovere di puntualizzare che, se una persona è esibizionista, non vada difesa ma tacciata per quel che è; esibizionista. (Vedi la tua risposta ad Ariel)

 

A me che realmente la cosa sta del tutto indifferente non sono stato lì a distinguere cosa e sopratutto chi è esibizionista da chi non lo è e non per difendere solo perché "omosessuali", come dici tu, anzi, in questo esatto discorso, l'omosessualità non c'entra proprio nulla; curioso che sia tu a fare questo collegamento. Su uno di quei carri, travestito e truccato, potrebbe benissimo esserci anche un etero gay-friendly scherzoso e pure esibizionista.

 

Una donna con le tette al vento, in una parata sopratutto come il pride, per qualcuno può essere esibizionista. Per me non lo è (non ho mai capito perché un uomo può girare a petto nudo e la donna no.).

Un uomo con il boa e trucco per qualcuno può essere esibizionista. Per me non lo è, non conoscendolo non potrei dire se lo "è" o solo per l'occasione (che per me, e per il valore che per me ha il pride, può anche starci, e si torna al discorso precedente; l'omosessualità non c'entra, è una questione di libertà più globale.

Da qui la mia frase. E' un aggettivo del tutto soggettivo. OVVIO che dubiti che qualcuno possa pensare, vedendoti, che tu possa essere un tipo esibizionista, o altro. (Forse, anche solo perché ti "colgono" in un occasione particolare).

 

Pure io credevo di non essere per nulla effeminato. Eppure qualcuno dice che lo sono. Altri no.

 

 

 

 

 

Detto papale papale, non me ne frega niente.

Continuo a non capire perché il bersaglio delle tue "argomentazioni" dovrei essere io, che sono assolutamente indifferente, sia in positivo sia in negativo, al Gay Pride, rispetto ad altri.

 

A me non me ne frega nulla di quale possa essere la "causa" dell'omosessualità. Motivo per cui non ho mai risposto ai topic in cui si parla di serotonina et similia. :sorriso:

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privateuniverse

E allora che ci scrivi a fare in questo topic? :smiley:

 

Io mi sono limitato ad intervenire su un punto molto specifico: si contestava che si potessero considerare "ridicoli esibizionismi" certi atteggiamenti e io non ero d'accordo, e apriti cielo. Le altre sono state soltanto reazioni a critiche che mi venivano fatte.

 

Molti parlano tanto di rispetto, ma sono i primi a non avere rispetto per il punto di vista degli altri, perché quello che chiamano rispetto è il rispetto per il loro, e solo per il loro, punto di vista; in altre parole, la pretesa che siano gli altri a cambiare punto di vista.

Ovviamente, sono sempre quelli che non la pensano come noi a "dover fare autocritica".

Non è così, Hinzelmann?

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WistonSmith

Così sembra tu voglia rigirare la frittata, e passare per vittima della situazione.

 

Se io, trovandomi in un contesto pubblico, vedo due persone baciarsi non dico "quei due si baciano". Non ci farei caso, potrei pure non accorgermene, o più semplicemente guarderei altrove.

 

Diverso è se avessi detto "quei due si baciano e ostentano troppo" (oppure non lo dico ma lo lascio intedere, come tu ora hai aggiunto "ridicolo"), pur avendo le stesse possibilità di non farci caso o di guardare altrove. Per esprimere tale pensiero è evidente che in qualche modo questi mi infastidiscono altrimenti non avrei avuto bisogno di evidenziare che due persone si baciano.

Non è mia abitudine andare in giro e dire; "La pioggia è bagnata", "L'asfalto è ruvido", "le strisce pedonali sono bianche".

 

Io, personalmente, non ti contesto quando dici "esibizionisti" è un punto di vista soggettivo, come ho già espresso, che pur non condividendo posso comprendere perché partiamo da presupposti diversi, ma ciò che ti contesto è tutto il resto del tuo discorso con il quale circondi la parola "esibizionista". A partire dal fatto che tu voglia ancora specificare che "in realtà non te ne frega nulla". Sarà, ma io continuo a crederci molto poco.

Ovviamente, sono sempre quelli che non la pensano come noi a "dover fare autocritica".

 

Mi sembra la storiella dei teisti che chiedono agli atei la dimostrazione della non-esistenza di Dio; un'assurda pretesa, non sono certo gli atei a dire, partendo da presupposti nulli, che "Dio esiste" quindi loro non hanno nulla da dimostrare.

Se ti fossi fermato alla parola "esibizionisti" che potrebbe essere, trovato un'accordo, un dato di fatto, non ci sarebbe contrasto. Almeno per quel che mi riguarda non avrei neppure fatto caso ai tuoi post. Ma dal momento in cui all'esibizionismo associ sempre un'aspetto negativo (oca, nel tuo primo post, ridicolo ora) se permetti quello che dovrebbe fare autocritica sei tu. Nessuno dice di difenderli, ma non offendere sì. E qui torno in, il Pride è anche questo, basta andare a leggere gli slogan delle proteste per i fatti dello stonewall, non erano certo slogan "sobri", né slogan che seguono la "norma" con la quale misuriamo cosa è esagerato e cosa non lo è.

 

esibizionismo

[e-ʃi-bi-zio-nì-ʃmo]

s.m.

1 Tendenza a mettersi in mostra: lo fa solo per e.

 

Da questo non mi pare si possa dedurre né un aspetto negativo, né positivo.

E il Pride d'altronde, cos'è Se non un occasione per aver maggiore visibilità? E quindi "mettersi in mostra"? Il Pride, come qualunque manifestazione, è per sua definizione esibizionista.

 

Trovo ridicoli chi accusa il gay pride perché vi è troppo esibizionismo.

Trovo coerenti, rispetto ma non condivido, l'idea di chi accusa il gay pride perché è esibizionista.

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privateuniverse

Sei stato tu a dire che una persona esibizionista va definita esibizionista. Quindi sai sempre distinguere una persona esibizionista?

 

Sì.

 

Ed ecco qui la mia provocazione; se, come dici non te ne fregasse nulla non perderesti neppure tempo su questo topic, e invece sembra quasi che ti senta in dovere di puntualizzare che, se una persona è esibizionista, non vada difesa ma tacciata per quel che è; esibizionista. (Vedi la tua risposta ad Ariel)

 

Infatti.

La puntualizzazione è stata lunga quanto?

Una riga e mezza.

 

A me che realmente la cosa sta del tutto indifferente non sono stato lì a distinguere cosa e sopratutto chi è esibizionista da chi non lo è e non per difendere solo perché "omosessuali", come dici tu, anzi, in questo esatto discorso, l'omosessualità non c'entra proprio nulla; curioso che sia tu a fare questo collegamento. Su uno di quei carri, travestito e truccato, potrebbe benissimo esserci anche un etero gay-friendly scherzoso e pure esibizionista.

 

Si vede che a te piacciono o non ti danno fastidio.

A me invece no.

Neanche se sono gay.

Sono tenuto a farmeli piacere per forza?

 

Una donna con le tette al vento, in una parata sopratutto come il pride, per qualcuno può essere esibizionista. Per me non lo è (non ho mai capito perché un uomo può girare a petto nudo e la donna no.).

Un uomo con il boa e trucco per qualcuno può essere esibizionista. Per me non lo è, non conoscendolo non potrei dire se lo "è" o solo per l'occasione (che per me, e per il valore che per me ha il pride, può anche starci, e si torna al discorso precedente; l'omosessualità non c'entra, è una questione di libertà più globale.

 

Come viene definito, normalmente, l'esibizionismo?

"Tendenza a mettersi in mostra", "tendenza a fare eccessiva mostra di sé", "tendenza ad assumere comportamenti appariscenti, a mettersi in mostra", e simili.

Certo: chi può stabilire, in maniera oggettiva e incontrovertibile, cosa sia "eccessivo", cosa significhi "mettersi in mostra", cosa significhi essere "appariscenti"? Nessuno. Quindi, quel che per me è esibizionismo per un altro non lo è.

Sofismi.

 

Da qui la mia frase. E' un aggettivo del tutto soggettivo. OVVIO che dubiti che qualcuno possa pensare, vedendoti, che tu possa essere un tipo esibizionista, o altro. (Forse, anche solo perché ti "colgono" in un occasione particolare).

 

Pensa per te.

 

Pure io credevo di non essere per nulla effeminato. Eppure qualcuno dice che lo sono. Altri no.

 

Che vuoi che ti dica, me ne farò una ragione.

Comunque hai ragione su un punto: con te ho perso anche troppo tempo.

Continua pure da solo.

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privateuniverse

Trovo ridicoli chi accusa il gay pride perché vi è troppo esibizionismo.

Trovo coerenti, rispetto ma non condivido, l'idea di chi accusa il gay pride perché è esibizionista.

 

A parte gli anacoluti: DOVE avrei "accusato" il Gay Pride perché c'è troppo esibizionismo? Mai scritto niente del genere. Ad averlo fatto sono altri: prenditela con loro, se hai voglia e tempo; e non perché io "non voglia fare la vittima", ma perché è stupido e inutile attaccare Tizio non per ciò che ha detto, ma per ciò che ha detto Caio.

Ho solo concordato con chi ha affermato che, nel Gay Pride, ci sono esibizionisti che si rendono ridicoli. Questo era ciò che negava Ariel. Ariel sosteneva che non si possa dare a una persona che è "esibizionista" o "ridicola" solo perché si veste (o si sveste) in maniera appariscente; secondo me, invece, sì. Non ho detto altro.

Sei TU (con altri) ad aver LETTO altro; avete letto quel che vi pareva, quel che vi faceva comodo pensare, non quel che ho scritto. Quel che avete LETTO parla di VOI, non di ME, alla faccia del rispetto per gli altri bla bla bla che tanto spesso si reclama (per SE stessi) e ben più raramente si concede (agli ALTRI); così come quel che ha detto e fatto, per fare un esempio, il passante che ha apostrofato la Concia parla di LUI, non della Concia.

Fine della discussione (per quanto mi riguarda).

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WistonSmith

Che risposte del cazzo! :rolleyes:

 

"Tendenza a mettersi in mostra", punto. E' un dato di fatto, non ha connotazioni né positive né negative. Contrariamente a quella che tu hai dato. Mettiamo pure che stia sbagliando. Resta però il fatto che "mettersi in mostra" non significa necessariamente essere oche o ridicoli.

 

Ebbasta; nessuno ti dice che devi difendere né farteli piacere. Ma NEPPURE offendere. (Salti sempre questo passaggio, eh.)

 

 

Ho solo concordato con chi ha affermato che, nel Gay Pride, ci sono esibizionisti che si rendono ridicoli.

 

Ed io ho risposto che il Pride deve essere esibizionista, per definizione e per scopo. Qualunque manifestazione ha lo scopo di mettersi in mostra.

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Caro privateuniverse, il rispetto non può scolorire nell'indifferentismo.

 

Nè ovviamente il problema è un mio atteggiamento presuntuoso ( anzi io ho

segnalato la possibilità di una discussione critica POLITICA del pride, solo

che a voi di questa possibile discussione non frega niente...a voi interessa altro )

 

L'altro è l'ossessione esibizionista.

 

Nella battaglia delle citazioni e controcitazioni a me non mi si tira dentro.

Io svolgo un ragionamento, o si risponde nel merito o mi si ignora ed allora io

sono costretto a ribadire, perchè su questo voglio una risposta che considero

preliminare.

 

Prima di Stonewall l'omosessualità era tollerabile a condizione che fosse segreta,

privata, non mostrata e non detta. Qualunque comportamento o discorso gay era in sè

esibizionista ( i libri gay sequestrati, i film gay censurati, i locali chiusi etc. )

 

Ieri, degli eterosessuali italiani hanno detto che la Concia, prendendo per mano

la compagna, si è meritata una aggressione perchè è stata "esibizionista". Tempo

fa, non dei lettori eterosessuali de il Giornale, ma Ben81 ha detto cose simili

ad Almadel, aggredito per il fatto di camminare per la propria città col fidanzato.

 

Praticamente come se una donna desse ragione ad un maschilista, ritenendo che la

colpa dell'aggressione da lei subita in fondo è della minigonna...non del maschilismo.

 

C'è quindi un problema preliminare di forma mentis, di mentalità. Mi si deve dimostrare

cioè che alla base di questa ossessione non c'è un atteggiamento inferiorizzante e di

soggezione dei gay italiani rispetto agli eterosessuali, visto che il tipo di ragionamento

è lo stesso ( pur con le differenze del caso )

 

Perchè, se c'è questo, è chiaro che il pride non può cambiare.

 

Non possiamo accettare che il 47% dei gay italiani restino omofobi, ma sono i gay a dover

cambiare e non il pride.

 

Insomma, quelle persone nude non servono a me...io le devo rispettare e tollerare, come ovvio

e come farei comunque, ma la loro presenza diventa addirittura necessaria per colpa di persone

come te.

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privateuniverse

Insomma, quelle persone nude non servono a me...io le devo rispettare e tollerare, come ovvio

e come farei comunque, ma la loro presenza diventa addirittura necessaria per colpa di persone

come te.

 

Ettepareva...

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però questa cosa è verissima!!! ci sono molte disscremazioni per quelle diciamo un po cosi piu esibisioniste tipo me per esempio che poi non sono cosi esibisionista ma per esempio a me piace durante il gay prode giocare un po a fare la drag quin allora mi metto il parruccone, il trucco esagerato, le scarpe trampole e le bigiotterie con pagliette eccetera ovvero non mi vesto semplicemente un po piu femminile tipo il sabato quando vado in disco con le amiche...pero mi vogliono mettere sempre sul carro delle trans anche quandio non mi vesto drag solo perchè sono leggermente efemminata!!!! se questa non è una discremazione!!!

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privateuniverse

Insomma, quelle persone nude non servono a me...io le devo rispettare e tollerare, come ovvio

e come farei comunque, ma la loro presenza diventa addirittura necessaria per colpa di persone

come te.

 

E poi, perché "colpa"?

Caso mai, "merito".

O forse non piacciono neanche a te?

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Beh, se fosse così

(ovvero: "gli "esibizionisti" non mi piacciono,

ma sono necessari per vincere questa battaglia")

ci sarebbero molti casi analoghi

nella storia dei movimenti politici:

le molotov, per esempio :cheesy:

 

Tutti i motivi per cui è meglio essere gay

in Occidente piuttosto che in Iran

cominciano con una travestita che tira

una bottiglia contro la polizia.

 

Come "i bimbi d'Italia si chiaman Balilla"

anche i gay dell'Occidente - almeno per quel giorno -

si chiamano tutti "Sylvia Rivera".

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w1eozk.jpg

 

alma ha ragione per il gay prode siamo tutte Silvia Riviera (spero che il femminile non offende almeno in questo caso se no come preferite siamo tutti Silvia Riviera (io sono Silvia al centro!!!)) w il gay prode abbasso tutte le omofobie pero io le molotof contro la polizia non le lancio al massimo lancio la scarpa con il tacco della mia amica :sorriso: vabbè se il poliziotto pero è caruccio gli lancio un fiore se è cattivo gli lancio la parrucca perche poi la scarpa con il tacco può far male in testa vabbe che loro hanno il casco ma poi se mi buttano la bomba lacrimogena??? meglio evitare non vorrei rovinarmi il trucco!!!!

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E poi, perché "colpa"?

Caso mai, "merito".

O forse non piacciono neanche a te?

 

I tipi nudi colorati io li trovo divertenti…non lo farei, tuttavia

non è una forma di esibizione che mi infastidisce.

 

La colpa non consiste nel fatto che piacciano o meno, come è

stato già detto e ripetuto, ma nella necessità di liberarsi di residui

omofobici, per poter entrare a far parte a pieno titolo della comunità

lgbt.

 

Sotto questo profilo non è corretto neanche dire che sia un

aspetto solo celebrativo del passato, la questione è attuale.

E lo è per i gay che devono decidere di aderire al pride con

queste caratteristiche, a questo punto necessitate.

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Quindi un etero che trovasse fuori luogo persone etero nude, nel mezzo di un corteo, sarebbe eterofobo?

Ma perche' quando non avete argomenti andate a parare sulle psicocazzate? Hinzelmann in particolare e' maestro in cio'.

 

Il nudo cosi' come il trash ed il cattivo gusto non sono peculiarita' del mondo gay, cosi' come non lo sono del mondo etero, ma solo di alcuni singoli individui; in un pride sono una forzatura deleteria e soprattutto fuori luogo.

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privateuniverse

La colpa non consiste nel fatto che piacciano o meno, come è

stato già detto e ripetuto, ma nella necessità di liberarsi di residui

omofobici, per poter entrare a far parte a pieno titolo della comunità

lgbt.

 

Solo che non è affatto detto che il fatto che non piacciano sia un sintomo di "omofobia".

Non ci sono cose che io ritenga disdicevoli solo per gli omosessuali.

E neanche cose che io ritenga accettabili solo per gli omosessuali.

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beh in linea di massima è vero, però noi notiamo che certi discorsi vengono fatti molto più facilmente da chi ha problemi di repressione e di omofobia interiorizzata. non dico che sia una corrispondenza biunivoca, però spesso è così.

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La solita storia dei gay che vogliono trasgredire e che definiscono represso chi non vuole farlo e chi vuole battersi per dimostrare agli altri che essere omosessuali non vuol dire essere diversi.

Credo che la questione non finirà mai però a farne le spese sono tutti coloro che conducono una vita normale e seria.

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Possibile ci si accapigli ancora intorno a queste discussioni? A quanto pare sì. Ho sempre visto nell'avversione di alcuni verso la peculiare gaiezza (o come direbbe altri, scostumatezza) all'interno del Pride, una sorta di delegittimazione del Pride stesso. Certo accanirsi sul versante formale dello svolgimento ha il sapore minatorio della quisquilia superficiale, dacché di fatto inficia, quando non vanifica, il significato profondo della manifestazione, pur nel turbinio variopinto dei colori. L'esibizionismo qui discusso si intesse nella trama stessa della libertà, non è un elemento accessorio nell'esatta misura in cui è vessato: diviene anzi necessario e vitale alla lotta, la chiave di volta di un riscatto sempre più prossimo man mano che il processo di integrazione assorbe anche l'esibizionismo. Qualcuno giudica tutto ciò osceno, indecoroso, ed ovviamente non abbastanza maschio: riducendosi in questo modo al modello di realtà 'eteromorfo', ovvero sul mondo creato ad uso e consumo degli eterosessuali. Il Pride perde credito se non addirittura merita il veneficio dal momento che ammette esibizionismo, trascurando in questo modo il nucleo intrinseco della questione: il perché e non il come, od anzi, il perché a giustificare il come.

Poi, per carità, rimane sempre legittimo dirsi discordi su una pratica, un costume: ma ciò non è d'ausilio alla causa, né tanto meno è esente da bachi. Le libertà democratiche esigono sempre la possibilità di un contraddittorio autentico e palese, e qui non viene meno, ma, al momento stesso, non siamo manchi di quella corrente interna al movimento omosessuale inteso come un sistema capace, paradossalmente, di rivoltarsi contro se stesso. Insomma, i nostri nemici si nascondono proprio dove dovrebbero sorgere roccaforti, e tutto ciò in nome di un principio (democraticissimo, per carità) relativamente attinente all'intera questione: mi chiedo, è più importante il dito, o la faccia che il dito nasconde?

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La discussione è estremamente povera sul piano degli argomenti

perchè la prova del contrario che io ho concesso ( dimostratemi

che...non è omofobia ) produce solo l'ipotesi irreale della "eterofobia"

( in eteropride ? ) ma se omosessualità ed eterosessualità fossero entità

comparabili ( interscambiabili )...ovviamente il gay pride non servirebbe.

 

Si simula una situazione inesistente, poi si formula una comparazione irreale

quindi si dà a me, che son costretto a confrontarmi colla vostra illogicità,

del maestro di "psico-cazzate".

 

Son passati i bei tempi in cui, quando il pride era privo di rivendicazioni

politiche concrete, si dava dei comunisti a chi ci andava...

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...allora secondo me tutta questa omo/checcofobia di chi condanna i piu "esibisionisti" a gay pride è anche la tipica paura di sentirsi donna del gay piu "maschile" infatti se avete notato quelle piu colorate e meno vestite e piu sgargiolanti a gay pride siamo sempre noi che siamo piu efemminate (anche se si nota solo alle feste o in queste occasioni poi pure noi siamo insospettabili quando siamo senza trucco) oltre alle trans infatti sembra che gli altri gays quasi si vergognano e vorrebbero ostentare giacca e cravatta!!! io condanno questa mentalità grettistica e infatti è per questo che ci autoghettizzano perche non vogliamo essere noi stesse riconciliate con la nostra parte femminile e quando cio accadrà sarà un mondo dove io non sarò piu costretta a usare il femminile come risorsa politica perchè saremmo tutti liberati e quindi concilianti!!!!

inoltre un gays che usa sempre e solo il maschile è sempre maschilista e fa il giogo della società patriarcale e il gay pride è anche contro ogni maschilismo!!! perciò secondo me si dovrebbe scrivere "la gay pride" e non "il gay pride" e sarebbe anche piu corretto senza connotati politici infatti tutte le parole inglesi vogliono il femminile in italiano (si dice la clip non il clip per esempio)

 

pi.s...

io alla gay pride ho indossata sempre il perizoma sotto e niente sopra anche perchè ho un posteriore niente male molto brasiliero carnoso zero cellulite molto tonale inoltre faccio anche le lampade d'uva quindi anche abbronzata e ho sempre attirato un sacco di eteri alla causa!!!

inoltre secondo me quelle critiche contro il perizoma alla gay pride sono anche perchè c'è un pochettino d0invidia infatti quelli piu vestiti in genere sono sempre gays che non hanno il fisic diu rol per indossare certi capi piu osei quindi??'

diciamo le cose come stanno e non nascondiamo il dito dietro la luna :devil:

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LadyGodiva, hai già aperto un topic dove puoi parlare quanto vuoi del tuo uso politico del genere in italiano. Non andare OT.

 

perciò secondo me si dovrebbe scrivere "la gay pride" e non "il gay pride" e sarebbe anche piu corretto senza connotati politici infatti tutte le parole inglesi vogliono il femminile in italiano (si dice la clip non il clip per esempio)

 

In italiano, le parole inglesi utilizzano normalmente lo stesso genere grammaticale della corrispondente traduzione in italiano. Ad esempio, "la clip" vuol dire "la graffetta" (femminile), "la nomination" vuol dire "la candidatura" (femminile), "la T-shirt" che vuol dire "la maglietta" (femminile), e così via. Dall'altra parte, abbiamo "il computer" che vuol dire "il calcolatore" (maschile), "il flash" che vuol dire "il lampo" (maschile), "il compact disk" che vuol dire "il disco compatto" (maschile), e... "il pride" che vuol dire "l'orgoglio" (maschile).

 

Possiamo lasciare in pace la lingua italiana, che è uno strumento che ha come scopo rendere possibile e semplice la comunicazione, e concentrarci sul contenuto?

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ok scusate l'ot ma quella cosa mi era venuta in quel momento e avevo paira che dopo non mi ricordava piu in mente!!! comunque a parte l'OT mi sembra di avere espresso chiaramentre cosa penso del' gays pride ho condannato la mentalità grettistica puntualmente ma la verità fa male è nessuno ha il coraggio di rispondere su questo punto dolorente inoltre ho parlato anche idell'abigliamento da indossare e come rendere efficace contro la repressione!!!!:4:

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Un primo aspetto riguarda chi ( vuoi perchè

trans, vuoi perchè leather-sadomaso, vuoi perchè

orso, vuoi perchè ha voglia di divertirsi etc. etc. )

impugna la bandiera della diversità

 

L'esibizione delle diversità in un pride è al plurale

non al singolare...la cd. "carnevalata" ( al singolare )

è un tentativo di riduzione-semplificazione fatto dagli

etero che sono disturbati dallE diversità. Le diversità

ricordano agli etero che loro hanno imposto una norma e

per lo stesso motivo dovrebbero suscitare in noi una

capacità empatica pre-politica.

 

L'esibizionista, se proprio vogliamo, essendo tale

dovrebbe rappresentare solo se stesso, non porta

istanze di tipo proiettivo ( semmai si sfoga...nella

misura in cui aggiunge qualcosa di strettamente personale

anche se i due aspetti sono inevitabilmente connessi )ma

il mostrarsi ovviamente ha un significato specifico per noi

perchè noi siamo la "minoranza invisibile"

 

Noi ci battiamo contro l'indifferenza del diritto

per il diritto alla differenza, cioè il diritto non

deve fare differenze, non perchè siamo identici, il

chè ovviamente è illusorio, ma perchè deve proteggere

le differenze.

 

Su questo ci siamo?

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Io sono omosessuale e non mi piace assolutamente che uno degli aspetti della mia persona venga accomunata ad un'immagine da pagliaccio, per non dire peggio. Il Gay Pride è una manifestazione con grande visibilità mediatica in cui si chiedono che i diritti vengano rispettati. Come può l'immagine di tutti gli omosessuali uscirne bene con gente nuda coperta da fili di nylon o da stracci di dubbio gusto?

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Va bene, Hitam...tu sei la dimostrazione

di come si possa ripetere ossessivamente

la stessa cosa, pensando di non far ridere.

 

Però non hai risposto alla mia domanda

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