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E tutti invece smettono di farsi di eroina perché il Comune fornisce loro siringhe pulite?  Quindi non è l'iniettarsi eroina che interessa, ma l'uso delle siringhe sporche?  Che se son pulite, non se ne fa nulla?  Forse tu conosci gli eroinomani meglio di me (che infatti non ne conosco uno), ma mi sembra un quadro inverosimile. Sai distinguere i motivi per compiere un'azione dagli stimoli a compierla? Passare per un incrocio con un autoveicolo quando il semaforo è rosso è pericoloso oltre che vietato con sanzioni dal codice della strada.  Chi vuol passare con il rosso passa per vari motivi (negligenza, sprezzo del pericolo, troppa confidenza in sé, sfida degli altri...). Se c'è un divieto con sanzioni egli può essere stimolato a evitare di passare quando è rosso.  Se poi il divieto con sanzioni, che c'è sempre stato, improvvisamente è soppresso, chi vuol passare con il rosso può essere stimolato a farlo perché non paga alcun pegno, anche se il pericolo di passare quando è rosso è sempre lo stesso e non cresce né diminuisce per la presenza o l'assenza di sanzioni. E' la soppressione del divieto con sanzioni che funge da stimolo psicologico a compiere l'azione pericolosa che pur si vorrebbe compiere per vari motivi. 

di TUTTI i governi. magari ci fosse solo il nostro. Più che altro se vogliamo togliere qualcosa togliamo la festa del papà,della mamma. Insomma togliamo tutto cosa non porta festività stando a casa dal lavoro o da scuola. Già abbaio di mio contro il tiggì https://docelektro.blogfree.net/?t=6468792 meglio che non si sappia che il 25 dicembre lo faccio quando possibile con lo snowboard ai piedi https://docelektro.blogfree.net/?t=6478639

In quel caso il PIL diminuirebbe e in più diminuirebbero le entrate fiscali da tasse sulle sigarette. Si risparmierebbe energia, certo, ma il PIL diminuirebbe perché le aziende che provvedono all'illuminazione pubblica avrebbero meno ricavi. Dici? Hai presente un tizio a nome Stachanov, da cui stacanovista?

Speriamo non diano strani suggerimenti agli scellerati del nostro governo...

Battutina contro battutina. Chi la fa l'aspetti. Ella rimprovera a me una suscettibilità che è alla pari sua?  Non si trinceri dietro l'età di 25 anni. Non è un bambino!

E' molto più facile gestire queste situazioni da dichiarato che da effeminato non dichiarato. Pochi anni fa ci hanno segnalato un ragazzo scappato da un padre violento che viveva in provincia di Caserta e che era venuto a Padova con l'auto di famiglia (dentro la quale dormiva). Con Schopy, un'amica e il mio testimone di nozze gli abbiamo trovato una casa temporanea, regalato dei vestiti puliti e aiutato a cercare lavoro. Pure mio padre ci ha dato una mano, portandolo in auto nell'appartamento improvvisato. 🙂   Anche Cloe Bianco prima di suicidarsi dopo il licenziamento in cui fece coming out come trans ci chiese aiuto; ma era un caso al di là delle mie capacità di intervento (si isolò in una roulotte nel Cansiglio e non c'erano gli estremi per chiederne il reintegro, quindi avremmo fallito anche riuscendo a coprirne le spese legali).   Magari un ventenne scappasse di casa a causa di una famiglia omofoba del Sud! Sotto i 25 anni potremmo spennare i suoi genitori per obbligarli al mantenimento, creare un caso mediatico mica da ridere e trovargli un lavoro da Lush in un battibaleno 🙂   Come dissi io a mio padre quando ero ragazzo: "Cacciami di casa e domani c'è la tua foto sul giornale." Io potevo dirlo perché a 19 anni avevo dei contatti nei giornali, oggi basterebbe avere i social e i genitori già sanno che devono rigare dritti.   Magari tu no: alla tua età paradossalmente è più difficile se hai bisogno ancora della famiglia. (Sì, può capitare; ma è più facile capiti se sono benestanti. Io ho potuto rischiare perché tanto erano poveri e non avrei perso granché). Per dichiararsi sul lavoro in certe situazioni delicate, non bastano solo le palle serve anche il pelo sullo stomaco, perché anche se vinci - e vinci di sicuro - ti metti contro la tua comunità paesana.   In questi casi serve una "exit strategy" che di norma andrebbe fatta negli anni universitari. Fare il concorso per una cattedra o un posto nei Carabinieri a Padova; mandare un curriculum a Bologna come esperto di marketing nel settore dei tortellini. Cosicché - al termine della formazione - sai che non tornarai a San Calogero dell'Incoroneta.  Perché se dopo torni a lavorare nell'azienda di zio Totò a Reggio Calabria, che inscatola tonni, uscirne con tutte le rotelle a posto potrebbe essere difficile.        

No vabbè se nessuno ti assume perchè ti discriminano e abiti in un paesino con la famiglia omofoba, voglio vedere dove vai se non hai la disponibilità economica per mantenerti. Non serve la pena di morte per giustificare il non fare coming out, col rischio comunque di finire per strada o peggio. Però certo è che non esiste alcuna giustificazione per chi si sente deluso o confuso, etc.  In sintesi il discorso è: non ci sono motivi per non dichiararsi in un ambiente sano. Ce ne sono se puoi avere problemi evidenti a livello di qualità di vita, ma in tal caso si parla di vittime, che NON DEVONO assolutamente crogiolarsi nell' idea di portare avanti questa situazione e devono affrancarsi scappando il più lontano possibile da tutto ciò che li discrimina, etc.( Inutile dire che cambiare le cose richiede troppo tempo e non vale il martirio di nessuno nel mentre, dato che ormai tutto il mondo sa che far parte della comunità queer è perfettamente normale e quindi tali società scelgono deliberatamente di opprimere la comunità per motivi vari, pur sapendo di avere torto marcio).