Jump to content
  1. Per cominciare

    1. Presentati!

      Sei nuovo/a? Entra qui dentro e lascia un messaggio per presentarti!

      7.4k
      topics
      124.1k
      posts
    2. Segnalazioni & Comunicazioni

      In questa board si possono segnalare problemi tecnici inerenti al forum e trovare informazioni sulle nuove funzionalità

      409
      topics
      5.4k
      posts
  2. Gay Forum

    1. News & Attualità

      Parliamo insieme delle notizie sul mondo gay e non!

      3.5k
      topics
      121.9k
      posts
    2. Spunti & Riflessioni

      Approfondimenti su tematiche generali che riguardano tutti.

      2.7k
      topics
      125.8k
      posts
    3. Coming Out

      A chi lo avete detto? Quali sono state le reazioni? Discutiamone qui!

      1.7k
      topics
      45k
      posts
    4. Amore & Relazioni

      L'amore in tutte le sue sfumature, problematiche o meno.

      5.4k
      topics
      176.7k
      posts
      • marco7
    5. Temi lesbici

      Sezione per temi solo femminili non classificabili nelle altre categorie, ad esempio i vostri modelli, i vostri obiettivi, e cosa significa essere lesbica nel ventunesimo secolo.

      514
      topics
      15.2k
      posts
    6. Associazionismo ed eventi LGBT

      presentazioni culturali, festival del cinema LGBT, manifestazioni, pride ecc, no raduni!)

      198
      topics
      4.7k
      posts
  3. Chiacchierando

    1. Off Topic

      Per parlare di tutto, per conoscerci meglio, per fare simpatici test e sondaggi.

      2.6k
      topics
      113.3k
      posts
    2. Musica

      Per parlare di musica, cantanti e strumenti musicali!

      1.3k
      topics
      52.6k
      posts
    3. TV & Cinema

      Tutto su TV e cinema!

      2k
      topics
      47.8k
      posts
    4. Fumetti & Animazione

      Per appassionati di fumetti, manga e animazione!

      462
      topics
      11.3k
      posts
    5. Libri, Arte & Cultura

      Spazio dedicato a letteratura e arte.

      632
      topics
      18.8k
      posts
    6. Scuola & Lavoro

      Tutto su scuola, università e mondo del lavoro.

      464
      topics
      15.9k
      posts
    7. Luoghi & Itinerari

      Per scoprire da dove scriviamo e condividere esperienze, abitudini, desideri e consigli di viaggio

      386
      topics
      9.5k
      posts
    8. Salute

      Parliamo della nostra salute e tutto ciò che comporta.

      624
      topics
      20.6k
      posts
    9. Sport

      Sei uno sportivo? Ti piace lo sport da guardare? Corri subito a discuterne con gli altri utenti!

      212
      topics
      6.9k
      posts
    10. Moda

      Ultime tendenze e consigli per apparire piu' fashion.

      325
      topics
      15.3k
      posts
    11. PC & Dintorni

      Per discutere di videogiochi, Internet e del mondo informatico.

      1.1k
      topics
      26.5k
      posts
  4. Creatività

    1. Fotografia

      Le nostre fotografie, commenti tecnici e suggerimenti da scambiare con tutti gli appassionati

      157
      topics
      3.1k
      posts
    2. Artworks

      Dove postare i propri disegni.

      145
      topics
      3.9k
      posts
    3. 295
      topics
      3.1k
      posts
  5. Bacheca

    1. Feste e serate

      serate musicali, discotecare, drag queen show

      188
      topics
      685
      posts
    2. Il Mercatino

      Per fare compravendita con gli altri utenti del Forum

      174
      topics
      569
      posts
  6. Affiliazioni

    1. Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

      Spazio dedicato alle attività del Circolo Mario Mieli.

      80
      topics
      775
      posts
  • Today's Birthdays

    • Edde
    • SofiaLovesOneD
    • fabriz
    • fra92
    • Gabishi
    • pablob75
    • whitewidow88
    • evilman
  • Registrati

    Vuoi accedere a tutti i contenuti del Forum? Registrati, richiede pochi minuti ;)

  • Latest topics

  • Latest posts

    • Pugsley
      Devi trovare un'altra persona per cui innamorarti
    • MARIO8530
      «Che cazzo fai qui da solo?»   Ines era accanto a me quando rinvenni e mi fissava in maniera ostile.   «Perché non conosci gli altri?»    Non sapevo come reagire. Avevo di fronte quella stronza che si era introdotta in casa mia. Si era trastullata con ogni attrezzo della cucina, cose che nemmeno sapevo di avere o comunque non vi ho mai trovato una verà utilità.   Quella psicotica omicida mi aveva drogato e non sapevo proprio che dire. Mi trovai con la bocca impastata e la sonnolenza. «Che è successo? Perché questo frastuono?»   «Ti ho detto che venivano. C’è Efraim, Emre, Jo Patata...  Mingut col marito. Lei è una buona a nulla sempre tra i piedi, perciò quell’uomo onesto e religioso è spesso amareggiato. Perciò l’ho invitato.»    Non feci in tempo ad aprire gli occhi che mi trovai con un bicchiere in mano, pronto alle presentazioni della marmaglia che quella si era permessa di portare. Alcuni ridono, scherzano, gridano. Altri inneggiavano alla ribellione e una condotta rilassata. Tre donne stavano parlando della loro comunità nel nostro quartiere, quando Ines le interruppe lanciandosi al centro, trascinandomi con sé.  «Questo è Metal. Mingut, te sei sempre così noiosa?      Vidi che qualcuno aveva lasciato in giro le asciugaman del bagno. Intanto Ines incalzava le altre a sparlare delle amiche assenti. Poi, purtroppo, lei notò che mi ero allontanato.    «Metal, stai qui a sperare che tua relazione migliora col vino? Tu rompi coglioni a tuo marito. Io ho capito.»  «Come scusa? E tu come fai a saperlo, sei una terapeuta, un assistente sociale in borghese?     Gli occhi di Ines brillarono: «Hà! Questa è proprio bella. Si vede lontano due chilometri... Se non parli di problemi, quelli non se ne vanno.   «Senti, tu pensa tuo marito, ché se no lo perdi. Prenditi cura quando torna e non fare al solito la stronza acida. Poi... tranquillo, questi se ne vanno tra poco, non ci daranno fastidio.»        Ci vennero incontro i suoi amici più giovani accompagnati da Emre. La donna si mostrò accigliata, interessandosi di me: forse aveva notato il mio avvilimento.   Aveva un grembiule a fiori, dai colori contrastanti di turchese e giallo-arancio. Subito ebbe una premura, porgendomi della ciorba e invitandomi a sedere.    Gli altri parlavano dei loro interessi. Fu la volta di Efraim: «Finalmente, Ines, ci troviamo tutti insieme. Era da molto, perché non ci hai invitato più?»  «Che dice? Aspetta, Jo mi parlava dei suoi studi.»    L'altro ragazzo aveva un mullet e attorcigliava una ciocca di capelli. Un lieve rossore colorò il suo incarnato pallido. «Sì. Abbiamo studiato dei casi interessanti, statistiche sui comportamenti di genere negli Stati Uniti.»  Ecco che Ines aveva la sua scusa per evitare un confronto spiacevole.            Più tardi, quella sera, altri ragazzi vennero per un saluto. Un gruppetto si avvicinò a Ines.  «Cara! La nostra famiglia queer è di nuovo al completo. Ci mancavano queste riunioni: le risate, i profumi dei piatti di Mensal, il cenare tutti insieme e condividere il quotidiano. Ammetto che sarebbe stata una dolce consolazione, soprattutto dopo che a Ccorsi la famiglia ha vietato di vedermi e ho passato un periodo buio, amo!»  La mia vicina era, visibilmente... con la stessa faccia di sempre. «Ci tenevo a vedervi. Lolly, tu sempre stronza, eh? Fai bene.»    Al che avvicinai la madrina della serata. «Scusa, sai dove hanno spostato la mia vetriera di Murano?»  «Che dice, Metal? Intendi quel secchio di vetro?»      Gli ospiti continuavano a celebrarare quel ritrovo sentito. Non c'era segno che quel baccano potesse finire presto. Io e Mensàl fummo in disparte e, non appena ci notò, Ines sbottò in una sua solita frasetta.   Intanto un tizio continuava a toccare le patatine e leccarsi le dita. Allora mi avvicinai a lui, irritato. «Cosa stai facendo?»   Mi guardó, con lo sguardo vuoto e un'espressione estatica.  Si girò verso il nostro gruppetto, sorridente, come godesse che, nel suo comportamento, avesse attirato l'attenzione dell'amico.     «Ines, ma chi è questo? Ha un strano atteggiamento...» Dissi.  «Lolly... siamo amici, noi. Ci siamo conosciuti in una serata queer di teatro. Ci frequentiamo, sai?»  «Tu e lui? Ma in che senso? Una donna adulta e un moccioso... Ines, ma che storia è?!»      Questa specie di attaccapanni aveva i modi di una costosa accompagnatrice di Bursa, pendendo sensualmente dal braccio dell'interlocutore. L'animo di una pin up, il capo reclinato, il fare languido, la fragilità della più fine seduzione.   Quando qualcuno diceva di drammi o frivolezze, non si sbilancia troppo. Rimaneva discreto, con quell'espressione libidinosa e lo sguardo allusivo, una Madame de Pompadour. Con sgomento notai che, mentre parlava con un altro ragazzo, strusciava il sedere sul mio divano. Oscillava con il bacino, delicatamente, sui cuscini che avevo portato l'altro giorno in lavanderia, quasi a volersi deliziare del lieve strofinio che vibrava tra le coste del jeans. "Era un modo per colpire l'altro?"  Non capii... Il suo amico sembrava normale. Un ragazzo apposto. Infatti salutò Mensàl, per andare al turno di notte dello studio legale. Sembrava un  ragazzo a modo, con un taglio fresco e una semplice giacca.   Infatti Èkcel confermò il mio giudizio.             Il tempo passava e venne il momento di un brindisi. Tutti sembravano soddisfatti  di quel raduno e i discorsi, ora nostalgici ora sentimentali, cedettero all'appello accorato di un ragazzo.   «Anni fa, avevo una famiglia ed ero un anonimo qualcuno. Poi c'è stata la mia riscoperta e così ho perso la famiglia e me stesso. Per me, amori, siete importanti voi! Adesso non so chi sono, ma posso contare su una vera famiglia.»    «Ridicolo!»    «Come, scusa?»     Il gen-z mi guardò corrucciato. «Cos'è non hai più una personalità? Hey... dico a tutti voi.»    Il silenzio calò all'istante, come la folgore del giudizio punitivo di una deità.     «Tutto ciò è un'idiozia. Siete solo una messa in scena. Ma è lei che fa ludibrio delle vostre tristi vite. Guardatela, siete il suo amusement!» Esclamai.    Gli occhi di tutti caddero su Ines, il cui volto si corruppe in un ghigno demoniaco, uno sguardo agghiacciante, come la Miss Cooman in preda ad un visione profetica. Mi ricordò quel momento, nei programmi sugli assassini, in cui l'apparente conformismo cade, come una maschera e il male prende il sopravvento.   I presenti mostrarono una sorta di consapevolezza; lo sconcerto mal celato lasciò il posto ad un gelo.       «Insomma, io torno tardi; sono stato fuori per l'intera giornata e sono stanco. Chi trovo in casa mia? Esatto: lei. Tutto questo è troppo.»    Emre si lanciò verso me. «Ma dai, caro, vieni qui, è la stanchezza a parlare. Siedi.»    Rimanemmo per un po' in disparte. Ines intervenne: «Stai facendo una scenata, Metal.»   Non potevo credere che si difendesse ancora così bene. Mi faceva sembrare come quegli adolescenti che, a una innoqua ribellione, vengono sgridati. A nulla valse la linea comprensiva e ferma di Emre.   L'atmosfera sembrava disciogliersi; come la frescura autunnale, dalla soglia di una natura morente, si stempera dolce nel tepore dei camini, che vengono accesi e le strade si profumano di caldarroste. Così un chiacchiericcio si anima e accompagna di nuovo, nell'aria, la leggerezza della festa.     Notai una cosa insolita. «Emre, scusa la mia indiscrezione... Spesso me lo fanno notare, magari ho davvero modi un po' borghesi, ma io non me ne accorgo! Tu non hai un nome da maschio?»  «In effetti sì, ora che me lo fai notare. Ah ah, non c'avevo mai pensato!»    Rise di buon gusto, con il rossore delle guancie che le illuminava il volto. Raccolse nel grembiule delle stoviglie, a mo' di saccoccia. Col suo fare accogliente e caloroso, rassettò il tavolo in sala da pranzo e iniziò a sparecchiare il koffietaffel in soggiorno. Non mancò di serbare quache sorriso, per scusare l'invadenza.      La mia attenzione fu catturata da un oggetto strano, di certo non mio. Sembrava un telefono. Allora chiesi ad Ines delucidazioni.    «È Ines, con la y.» Ancora una volta quella donna mi sorprese. Faceva un suono inorridito. Diceva che pronunciavo male il suo nome e non capivo se mi stesse prendendo in giro. Comunque non rispose alla mia domanda e continuò con le sue perle di saggezza.    «Visto, ti dicevo che ora tu piaci! Perchè questa non è filicità, è soddisfazione. Credimi, è molto meglio!»     Qualcuno aveva messo su una nenia col ronzio di un clarinetto e, soddisfatta, mi guardava e si dimenava, credendo che in pochi la notassero.   Dall'espressione scocciata, dopo essersi accorta che con una tetta stava per uccidere Katrina, la ragazza timida dal viso di uno scricciolo, disse: «Non sentite puzza di bruciato? Harìa, cosa cazzo fai?!» E corse via, con l'aria indaffarata.      Robert tornò tardi. «Che ce per cena?»  Gli presi la giacca. «Ciao, finalmente sei qui. Mingut ha portato del cuscus, Jaime delle arepas...»   «Oh, hai dato un party... Sono contento, amore, che ti sei divertito con degli amici.  Sai, ultimamente ti ho visto un po' giù. Se non fosse stato per questa mattina... Infatti per il week end volevo portarti a Filaria. Ops, non dovevo dirlo!   «Come stai, Metal, intendo: davvero. Ti senti bene, sei soddisfatto di noi?»    La confusione della giornata si faceva sentire e lo assecondai con un sorriso.                     Il giorno successivo mi vidi con un amico.  «Cazzo, Lele, perché non mi hai richiamato?! Robert non c'era e ieri ho vissuto un momento imbarazzante, ero solo!  «Ma, segui la Rowling? E questo è un tatuaggio di Tom Metzger....»    «Senti, io ti conosco. Tu sei troppo permissivo, a volte. Oggi ero al cantiere e poi coi ragazzi siamo andati ad un piccolo raduno. Di solito il venerdì c'è il pienone e magari passa qualche comunista con la puzza sotto il naso, mentre noi non facevamo più rumore del locale egiziano lì vicino. Lo faceva apposta, oh! Quello c'avrà sessant anni, una moglie che non sopporta e tanto tempo libero. La gente oggi vuole solo sfogare la rabbia sul prossimo. Tempacci... »  «Le', hai capito che è successo?»  «Metal! Tu... Te devi decide'. »  Con quel badile rotondo che si trovava per mano, mi prese il viso. Sgranai gli occhi, irritato. Non mi ascoltava e ora sembrava infastidito.  «Ah ah ah... Non so resistere a quegli occhioni. Mi hai messo a posto. Mety, te devi imporre. La prossima volta fatte rispetta'. Anzi, chiama e vengo coi ragazzi.»  «Tu... mi capisci sempre -swamp- »  «Àjo! Non ho sentito nulla, ma mi hai fatto spaventare!»  «Questo è perché sei un ottimo amico, ma non ci sei mai!»                Quel giorno, l'aria cristallina si respirava con naturalezza. Era piacevole passeggiare a quell'ora, con il tepore di una luce dorata e le fronde variopinte a carezzare l'aria, trattenendo la frescura. La nuova stagione fu più clemente.  Ma poi incontrai la vicina che scendeva.     «Salve Metal. Ieri notte... qualcuno faceva baccano. Con Flavio non sapevamo che fare. Ci hanno detto che era un raduno queer»    «Be'... a casa mia hanno organizzato una festa. Purtroppo a mia insaputa. Non accadrà più, di certo.»  «Oh... li sostieni.»   Lei annuiva e seguiva attenta la mia colpevole giustificazione. Ma il suo viso lasciava sfuggire dello sdegno. Era ovvio che volesse allontanarmi, dalla gestualità fisica. Si teneva distante.   «No, non sono come loro. Sai, vivo con una persona, insomma. Io e il mio partner abbiamo pensato che, di recente...»  «Sei un ragazzo per bene, Metal, non devi giustificarti. Ecco, vivi questa situazione particolare, ma sei uno di noi. Al giorno d'oggi non sai di chi fidarti. Pensa che c'erano questi brutti ceffi, più in centro, che portano degrado, criminalità...   «Io dico, se incontri qualcuno di spregevole che fa un affronto alla tua persona: lascia andare. È impossibile altrimenti, ti giuro! È una cosa logorante. Ma dove andremo a finire?!»     In effetti, mi ero guadagnato la sua fiducia da tempo. Così ebbe conferma della mia posizione sociale.  Dal profondo dei suoi occhi il verde si illuminò, intenso ma comprensivo.   Io fui brillante e conquistai la sua approvazione; ad un tratto lei fu colta da uno spiffero e si strinse dolcemente nel suo visone bianco. La chioma ondulata e rossa risaltava un viso squadrato dai tratti svedesi, come una modella anni Settanta.  «A rivederci, caro.» 
    • MARIO8530
      Ma non mi pare ti abbiamo consigliato il finale tragico per forza😢 Anzi, tutta la verità dovrebbe trovarsi bene con un rapporto di amicizia. Non tutto dev'essere "una relazione altrimenti il nulla"🤷‍♂️ Invece un'amicizia è di certo più nobile e disinteressata rispetto a relazione, punto.
    • Omocrazia
      Ah, già, dimenticavo che qui siamo in modalità fantasie, favole, sogni, incubi & c. La sfera è quella dell'invenzione mendace che scaccia la visione (historia) verace. L'esilio di Clio, il regno di Apophis.
    • Gianlux
    • MARIO8530
      Scusa, Zi Peppe, ma me pare na strunzata! Io non capisco se siete deficienti o avete subito una lobotomia, di recente. I romani sono il drago mostruoso dell'Apocalisse. Certo Marco è più conciliante, ma si deve ricorrere agli apocrifi per trovare una tradizione che non emargini i romani e Ponzio Pilato.  Il tema è quello della storia recepita in ambito giudaico.  Evidentemente quest'ultimo è sfuggito ai più. Se esci fuori dal tema fai info dump inutile. Ma che avete un ritardo per non capirlo?! Qui è lecito anche uscire fuori tema, come fate voi, ma poi non vi stupite se vi bacchettano con la vostra stessa rigidità😒
    • Omocrazia
      A proposito d'ignoranze storiche... Ci furono anche Alessandro Bala, Pompeo Magno, Marc'Antonio triumviro, Ottaviano Augusto, Cesare Germanico (detto Caligola)...
×
×
  • Create New...